DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI 1.1 Struttura insediativa territoriale ANALISI E DATI La struttura insediativa è ciò che costituisce i punti fermi del territorio, che ha più lunga durata nel tempo e che detta le regole dello sviluppo. Riconoscere la struttura del territorio di Tavagnacco non è operazione immediata, a causa delle rapide espansioni edilizie recenti che hanno cancellato molti segni ed hanno introdotto nuovi riferimenti e regole. Prima operazione è stata il confronto tra le foto aeree a date differenti, che permette di leggere le trasformazioni degli ultimi 50/60 anni. Nella foto degli anni 50 appare l immagine di una vasta area a- gricola dagli appezzamenti fitti e di piccole dimensioni; i centri antichi 1.1 Foto aerea primi anni 50
delle frazioni sono ben riconoscibili e distanziati, la strada Pontebbana è vuota. Alcuni grandi oggetti indirizzano le espansioni: a nord di Udine l ospedale, i cotonifici, ad est le caserme. Dopo mezzo secolo l agglomerazione diffusa è l aspetto più evidente che connota l area e mostra un nuovo ambito territoriale di scala intercomunale (vedi dossier Scala vasta) che lega Tavagnacco a Udine, Pagnacco, Reana, Tricesimo, Pasian di Prato. A quale struttura deve appoggiarsi questo nuovo sistema urbano allargato per non perdere funzionalità, chiarezza di impianto e legame con il contesto ambientale che lo sostiene? I principali elementi della struttura derivano da una lettura interdisciplinare. Dal punto di vista geomorfologico gran parte del territorio è strutturato su una pianura di origine alluvionale fluvio glaciale, con una ortofoto aggiornata 2003
acclività media dell 1%: una piana pedemorenica intagliata dai corsi d acqua, lungo la valle del Cormor, e segnata da terrazzi (superfici piane delimitate da scarpate), dati dalle rotture di pendenza ascrivibili alle fasi di deglaciazione. La restante parte del territorio rientra nell ambito delle colline moreniche che caratterizzano il paesaggio della frazione di Tavagnacco. Dall analisi geologica emerge, come tratto strutturale, la suddivisione dei terreni agrari. La fertilità delle aree dipende dalla posizione, avendo risentito dell apporto di materiale dei corsi d acqua Cormor e Torre. In tal senso è possibile distinguere tre fasce principali di terreni: la centrale, meno influenzata dalle alluvioni dei torrenti, è comprensiva delle aree (pianeggianti) di Tavagnacco, Feletto Umberto, Adegliacco, Cavalicco e Molin Nuovo e presenta terreni ghiaiosi mir- Le tre fasce Le TRE (in FASCE, verde i scala bordi 1: di 50.000 terrazzo) LA FASCIA DEL CORMOR LA FASCIA FERTILE CENTRALE LA FASCIA DEL TORRE
sti a limo e argilla di fertilità buona e ottima: la migliore fertilità si trova tra Tavagnacco e Feletto, buona tra Adegliacco, Cavalicco e Molin Nuovo...Le altre due fasce si estendono ai lati Est ed Ovest del territorio e comprendono la cosiddetta Prateria del Florio da un lato e la fascia a cavallo dell autostrada dall altro. Si tratta di terreni che, risentendo dell influenza dei torrenti Torre e Cormor, si presentano essenzialmente ghiaiosi e meno fertili. (I. Visintini, PRGC Relazione geologica, 1990). Sulla struttura a fasce, ancora riconoscibile nei diversi paesaggi che rimangono tra l edificato diffuso, emergono i segni, strutturanti, dalla lunga durata (in nero nel disegno): il torrente Torre, il torrente Cormor, l ambito collinare, le due serie di insediamenti allineati in senso Nord-sud, da Tavagnacco a Colugna e da Adegliacco a Molin Nuovo, e le rogge di Udine e Palma. Le nuove strade di collegamento territoriale costituiscono i nuovi ele- Elementi della struttura insediativa territoriale: antichi I colli morenici Il torrente Torre Il torrente Cormor Le rogge del Torre I nuclei antichi recenti La strada Tresemane contemporanei L autostrada e le tangenziali
menti morfogenetici (generatori di forme) che attirano e conformano i nuovi insediamenti: prima la Strada statale 13 Pontebbana, ora declassata, e successivamente il sistema infrastrutturale tangenziale-autostrada con il nodo del casello di Branco. I telai insediativi dell area vasta: A scala vasta si osserva, a partile da questa struttura, lo sviluppo di 7 diversi telai insediativi principali che uniscono i Comuni, superano le suddivisioni amministrative, ed hanno, ciascuno, le proprie tendenze evolutive e problemi di interrelazione con gli altri e con i paesaggi coinvolti.
1.1 Struttura insediativa territoriale IL PUNTO DI VISTA DELLA PARTECIPAZIONE Nei diversi incontri svolti da ottobre a dicembre 2006 (vedi dossier Partecipazione) sono state poste alcune domande, volte a raccogliere, da un lato le immagini del territorio più condivise dai diversi punti di vista di abitanti e operatori, dall altro ciò che viene considerato come risorsa o criticità del territorio, i suoi punti di forza e di debolezza: Le Immagini UN TERRITORIO IN TRASFORMAZIONE: nei ultimi decenni passati il Comune ha conosciuto grandi trasformazioni che hanno avuto un grosso impatto sul territorio, sul tessuto produttivo e sullo sviluppo urbanistico delle frazioni: un evoluzione, che è ancora in corso, e che necessita questa è la percezione di un più chiaro disegno di sviluppo e,forse, di un freno. I Punti di forza VICINO ALLA CITTA MA NON ANCORA CITTA sono venuto ad abitare qui nel 92 perché qui c è TUTTO: trasporto pubblico, verde, servizi, e a dimensione umana ; vivo a Tavagnacco perché c è il verde e sono vicina a tutto ; il Comune è percepito come un ambito con i pregi del vivere in una dimensione urbana, ma senza i difetti del vivere in città. TAVAGNACCO CITTÀ-PAESE, il carattere di paese, inteso come dimensione umana, senso di comunità, relazione diretta con le aree verdi coltivate, presenza di punti di riferimento e aggregazione, è percepito come una qualità di vita che molte frazioni hanno mantenuto, ma che a Feletto, Colugna e Molin Nuovo, per aspetti diversi, si sta perdendo. QUALITÀ E QUANTITÀ DEI SERVIZI, la politica dei servizi attuata nel passato dall Amministrazione comunale ha portato ad una loro alta qualità in termini quantitativi e di prestazioni ed è stata uno dei motivi principali di attrazione di nuovi abitanti. TAVAGNACCO CASA E LAVORO, la vicinanza tra le zone produttive e residenziali è percepita come una qualità aggiunta, per il ridotto pendolarismo casa-lavoro, che trattiene e attira le imprese. TAVAGNACCO VETRINA DEL FRIULI, alta accessibilità e alta visibilità caratterizzano il territorio comunale conferendo un valore aggiunto che viene percepito come una risorsa unica in tutta l area friulana. Le Criticità UN IDENTITA A RISCHIO: la perdita di identità delle singole frazioni e del Comune nel suo complesso è percepita come un rischio reale;
il rischio di diventare un COMUNE DORMITORIO, una PERIFERIA di UDINE. Tale percezione è legata in particolare alla grande espansione edilizia recente e ai caratteri di questa espansione. DISPERSIONE: Tavagnacco si sta snaturando, manca una cintura verde che lo separi da Udine, c è un esuberanza di residenza e poco rispetto del verde, negli ultimi anni ho visto una trasformazione radicale del paesaggio, legata soprattutto a nuovi edifici di grandi dimensioni ; l immagine visiva, percettiva del territorio si sta modificando e questo provoca disorientamento, una perdita di leggibilità della struttura insediativa. UN TERRITORIO DIVISO: la STRADA Tresemane è percepita come portatrice di ricchezza, ma anche come principale elemento di separazione tra una parte est e una parte ovest del Comune. In un territorio dove i confini tradizionali tra interno ed esterno, nuclei edificati e campagna, non sono mai esistiti, aumentano i confini interni legati alle infrastrutture. LUOGHI DI AGGREGAZIONE Gli abitanti non partecipano più come una volta, c una perdita del senso di comunità, i nuovi abitanti che arrivano a Tavagnacco non si integrano. Forse ci vogliono luoghi di aggregazione nuovi, per i nuovi abitanti. La modifica della struttura sociale è vista come elemento critico, che richiede nuovi strumenti e idee di progetto. Carta delle identità: legenda Un approfondimento: LA CARTA DELLE IDENTITA Il tema del mantenimento dell identità, la paura della perdita dell identità, è uno dei temi più frequenti emersi dall ascolto. Per questo motivo si è deciso di andare più a fondo per cercare di capire innanzitutto di che cosa si parla quando si parla di identità di Tavagnacco. Attraverso la collaborazione dei rappresentanti dei cittadini, di maggioranza e di minoranza, è stato riportato su carta tutto ciò che appare definire questa identità (vedi dossier Partecipazione e tavola n.2): edifici, spazi aperti, elementi del paesaggio. La carta delle identità non è uno strumento conservativo, ma è un modo per avvicinarsi ad un tema vago, concretizzandolo. Ciò che emerge è che gli elementi che costruiscono l identità di un luogo non sono solo monumentali, eclatanti, ma sono fatti anche di segni e materiali minuti e fragili. La carta delle identità non è uno strumento scientifico, è altamente soggettiva e non ha valenze vincolanti, ma è un filtro attraverso il quale riflettere sul futuro del Comune. Emerge anche il fatto che l identità non è data solo da spazi del passato ma anche da luoghi della contemporaneità (ex. il parco di Feletto) e che si evolve nel tempo. Le diverse frazioni presentano, inoltre, caratteri identitari piuttosto differenti tra loro.
Carta delle identità
1.1 Struttura insediativa territoriale TEMI E LUOGHI In riferimento alla redazione del nuovo piano regolatore generale i temi emersi dall analisi, relativi alla struttura insediativa territoriale, e quindi al ragionamento sui caratteri fisici generali del territorio, ai suoi punti fermi, sono i seguenti: Il recupero di un rapporto con gli elementi strutturanti del paesaggio: tema di fondo per il nuovo piano è la ridefinizione di una chiara struttura a cui riferire nuovi interventi e azioni. Gli elementi del paesaggio a scala vasta sono i principali capisaldi a cui riferirsi per non perdere qualità e leggibilità. Il rapporto tra le frazioni (dividere o unire?): le 7 frazioni esistono ancora, sia come entità fisiche sia, soprattutto, nell immaginario della popolazione. Alcune, come Tavagnacco, sono figure riconoscibili e dalla forte identità, altre, come Colugna e Molin Nuovo, sono già inglobate nella conurbazione udinese. Altre ancora, come Cavalicco, Adegliacco e Santa Fosca, formano un unico nastro edificato. Unire e pensare ad un unica città di 25.000 abitanti o dividere e immaginare una città di paesi è una delle alternative che si pongono. i rapporti di vicinato (la definizione di una struttura a scala vasta): i 7 telai insediativi formati dall edificato diffuso alla scala vasta evidenziano una serie di questioni strutturali che devono essere affrontati a scala intercomunale, nell interesse di tutte le amministrazioni coinvolte. Il tema dell identità: emerso nella fase dell ascolto, comporta un ragionamento e una scelta sugli elementi del territorio che si vogliono mantenere per non perdere la propria storia, ma anche su quali possano essere gli elementi di una nuova identità in formazione, nella volontà di non essere comunque inglobati nella periferia udinese.