REGOLE PARTICO- LARI DI SCHEMA PER COLLANTI PER PAVIMENTAZIONI IN LEGNO



Documenti analoghi
SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

PROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA

SCHEMA. Mandato CEN M/120 - Prodotti metallici per impiego strutturale e loro accessori

GD Srl CAPITOLATO GENERALE DI FORNITURA. N 1 Specificato il Foro Competente AQ DIR 05/02/15. Torchio. Barigazzi. Giannitti

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale

QUESTIONARIO QUALIFICAZIONE FORNITORE

SCHEMA PER LA CONCESSIONE DELLA LICENZA PER L EMISSIONE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DI UN PRODOTTO APPROVATA DA ACAE

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO 0.2 DOCUMENTI IGQ DI RIFERIMENTO

PROCEDURA DELLA QUALITÀ

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Tratte dalle Regole per ottenere il riconoscimento IATF

REGOLAMENTO PARTICOLARE

REGOLAMENTO PER LE ISPEZIONI DI SORVEGLIANZA PERIODICA

REGOLAMENTO PER LE ISPEZIONI DI SORVEGLIANZA PERIODICA

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE SA8000 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE CERTIFICAZIONE SA8000

GESTIONE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITÀ Riesame da parte della direzione

GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII

PO 7.1 Gestione del servizio formativo Ed.1 Rev.1 del 02/05/13 Red. RSG App. CG. Indice 1.Scopo ed ambito di applicazione Responsabilità...

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI SIGLE E DEFINIZIONI RESPONSABILITA PROCEDURA...3

Procedura Documentale di Sistema

Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO

Domanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

MANUALE QUALITÀ - PROCEDURE

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza GESTIONE FORNITORI

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

SPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA


GESTIONE DELLA PRODUZIONE

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

I MANGIMI MEDICATI. Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo. Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P.

SCHEMA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE SCAFFALATURE COMMERCIALI DI SERIE SECONDO LA NORMA UNI :2008

REGOLAMENTO GENERALE DIRETTIVA 2009/48/CE SICUREZZA GIOCATTOLI

SOMMARIO. Allegato C al Manuale della Qualità ( MQ rev. 3 del )

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI DEI REGOLAMENTI EUROPEI 303/2008 E 304/2008 I & F BUREAU VERITAS ITALIA

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE OHSAS I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

PROCEDURA SGQ. PRO-NCC Procedura per la Gestione delle non conformità, azioni correttive, reclami

ISO/IEC : 2005 per i Laboratori di Prova

Certificazioni & Collaudi S.r.l.

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo SC DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO. 0.2 Documenti IGQ di riferimento. Edizione 2 06/10/10

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE ESAME CE DEL TIPO

VALUTARE, QUALIFICARE E MONITORARE I FORNITORI

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE...

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.O Appendice Settore Orafo-Argentiero

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

PROCEDURA SCR_PG Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

PROCEDURA GESTIONE QUALITA PGQ 4.2.4

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE DI EMISSIONE ACUSTICA AMBIENTALE DELLE MACCHINE ED ATTREZZATURE DESTINATE A FUNZIONARE ALL APERTO APRILE 2012

TREVISO Mercoledì 8 Ottobre Ufficio Ambiente e Sicurezza

REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO NOTO Filiera Controllata e Certificata prodotti tipici della Val di Noto

WORLD DUTY FREE S.P.A.

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.

INDICE PROCEDURA PR 02. Istituto Tecnico F. Vigano. Rev. 2 Data TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI.

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

Servizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano

ELENCO PREZZI PER PRESTAZIONI NON COMPRESE NELLA TARIFFA DI DISTRIBUZIONE

GESTIONE NON CONFORMITÀ E DEI RECLAMI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

PIANO DEI CONTROLLI DI CONFORMITÀ AL DISCIPLINARE GRANO DELLA MAREMMA GROSSETANA

M180 Rev. 0 Pag. 1 di 5 CONDIZIONI GENERALI DI QUALITÀ SOMMARIO

Effettuare gli audit interni

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

PROCEDURE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Leonardo da Vinci OLEVANO SUL TUSCIANO. Processo: TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE

SCHEMA. Mandato CEN M/120 Prodotti metallici per impieghi strutturali e loro accessori.

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto

REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE ESAME CE DEL TIPO

SUDDIVISO IN DUE LOTTI PER IL SERVIZIO, DI MANUTENZIONE, RIPARAZIONE, CONTROLLO E Pagina 1/6

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.O. - Appendice Settore Occhialeria

PER LA VALUTAZIONE DEI REQUISITI PER LA RINTRACCIABILITA E PER ILRITIRO/RICHIAMO (art. 18 e 19 del Regolamento 178/2002)

Transcript:

Istituto Giordano S.p.A. Via Rossini, 2-47814 Bellaria (RN) tel. ++39/0541/343030 - telefax ++39/0541/345540 pag.1/7 REGOLE PARTICO- LARI DI SCHEMA PER COLLANTI PER PAVIMENTAZIONI IN LEGNO Contenuti Capitolo 1 - Introduzione Capitolo 2 Riferimenti Capitolo 3 - Definizioni Capitolo 4 Criteri e condizioni generali per la certificazione di prodotto Capitolo 5 Diritti e doveri del richiedente/intestatario della certificazione Capitolo 6 - Rilascio della certificazione Capitolo 7 - Mantenimento della certificazione Capitolo 8 - Valutazioni supplementari Capitolo 9 - Estensione/riduzione e rinnovo di validità Capitolo 10 - Modifiche alla certificazione Capitolo 11 - Rinuncia alla certificazione Capitolo 12 - Sospensione o revoca della certificazione Capitolo 13 - Uso del Certificato e del Marchio Istituto Giordano Capitolo 14 - Registrazione dei reclami Capitolo 15 - Riservatezza Capitolo 16 Ricorsi, reclami e contenziosi Allegati 1. Processo Produttivo 2. Identificazione e periodicità delle prove di laboratorio per collanti per pavimentazioni in legno Rev. Del Oggetto Verificato Approvato 0 27/03/2000 Emissione IL DIRETTORE TECNICO Ing. V. Iommi L RGQ Ing. M Carlini IL COMITATO DI CERTIFICAZIONE Il segretario

Pag.2/7 Capitolo 1 - Introduzione Le presenti Regole Particolari di schema (Regole) sono redatte in conformità e a integrazione del Regolamento per la certificazione di prodotto. Esse sono approvate dal Comitato di Certificazione. Le disposizioni del Regolamento per la certificazione di prodotto sono in ogni caso da considerarsi prevalenti su quelle riportate nelle presenti Regole, qualora insorgessero interpretazioni discordanti in ordine alle stesse. Le presenti Regole Particolari di schema riportano i requisiti che le Aziende fabbricanti collanti per pavimentazioni in legno devono soddisfare per poter conseguire l emissione del Certificato di conformità e il diritto d uso del Marchio Istituto Giordano, ed essere così iscritte nel Registro delle Aziende in possesso di certificazione di prodotto. Per l attività certificativa Istituto Giordano S.p.A. applica il tariffario vigente. Nel testo delle presenti Regole si riporta, per comodità di lettura, la stessa denominazione dei capitoli del Regolamento per la certificazione di prodotto. Capitolo 2 Riferimenti - Regolamento per la certificazione di Prodotto; - Per le prove di laboratorio e i limiti di accettazione, Istituto Giordano S.p.A. fa riferimento ai documenti riportati in allegato 2. Capitolo 3 - Definizioni Capitolo 4 Criteri e condizioni generali per la certificazione di prodotto Il presente documento definisce le specifiche regole per la concessione e il mantenimento del Certificato di conformità e del diritto d uso del Marchio Istituto Giordano, nell ambito dello Schema di certificazione di collanti per pavimentazioni in legno gestito da Istituto Giordano S.p.A. Capitolo 5 Diritti e doveri del richiedente/intestatario della certificazione Capitolo 6 - Rilascio della certificazione La procedura operativa di concessione del certificato di conformità prevede le seguenti attività: 6.1 Richiesta di certificazione 6.2 Esame della documentazione 6.3 Verifiche iniziali 6.3.1 Visita di valutazione iniziale in Azienda 6.3.2 Campionamenti 6.3.3 Prove iniziali su campioni del prodotto 6.3.4 Valutazione degli esiti delle Verifiche iniziali 6.3.5 Azioni correttive 6.4 Emissione del certificato di conformità 6.5 Registrazione delle Aziende intestatarie della certificazione di prodotto 6.1 Richiesta di certificazione Non è richiesta ulteriore documentazione. 6.2 Esame della domanda

Pag.3/7 6.3 Verifiche iniziali Le Verifiche iniziali comportano l attuazione di una visita di valutazione in Azienda, di campionamenti e di prove in laboratorio. 6.3.1 Visita di valutazione iniziale in Azienda Notifica della visita Effettuazione della visita In aggiunta a quanto riportato nell omonimo capitolo del Regolamento per la certificazione di prodotto, si specifica che il gruppo di verifica effettua la visita di valutazione in Azienda allo scopo di accertare la conformità effettiva del processo produttivo alle prescrizioni del regolamento e di verificare la efficace attuazione di un sistema di controllo della produzione e la corretta gestione del Marchio Istituto Giordano; L Azienda deve mettere a disposizione ogni documentazione relativa al processo, afferente la fabbricazione dei prodotti oggetto della domanda di certificazione. In allegato 1 alle presenti Regole sono riportati gli elementi minimi da adottare nel sistema produttivo per poter garantire la conformità della produzione ai requisiti applicabili. Registrazione dell esito della visita 6.3.2 Campionamenti I campionamenti, in sede di Visita di valutazione in Azienda, sono effettuati dal gruppo di verifica secondo piani di campionamento redatti, di volta in volta, dalla Direzione Tecnica in collaborazione con i Responsabili di laboratorio incaricati, in base all esame della documentazione relativa alla domanda, all analisi delle schede tecniche dei prodotti, e al sistema produttivo. Il campionamento segue la seguente procedura: 1. Campionamento minimo: il gruppo di verifica incaricato preleva la quantità di prodotto indicata dai Responsabili di laboratorio nel piano di campionamento, necessaria a eseguire le verifiche sperimentali richieste. 2. Prelievo dei campioni: il gruppo di verifica estrae i campioni, a caso, dalla linea produttiva o dal magazzino di fabbrica. I campioni devono essere rappresentativi dell intera linea di produzione, e fabbricati secondo le stesse procedure utilizzate per la normale produzione. 3. Modalità di confezionamento del campione: il campione deve essere confezionato in un idoneo contenitore che garantisca un sufficiente grado di protezione del provino durante la manipolazione e il trasporto fino al destinatario Istituto Giordano S.p.A. 4. Etichettatura del campione: il contenitore del campione deve essere univocamente identificato, dal gruppo di verifica, con etichette/marcature indelebili e inamovibili, riportanti le seguenti informazioni: data e luogo del campionamento; identificazione del prodotto e del lotto di provenienza; numero progressivo del campione; quantità del campione; 5. Registrazione del campionamento: il gruppo di verifica, contestualmente al campionamento, compila il modulo Verbale di prelievo e provvede a consegnarne una copia all azienda al termine del prelievo e ad inviarlo a Istituto Giordano S.p.A.. 6. Spedizione dei campioni: l Azienda provvede, a cura e a spese proprie, all invio, a Istituto Giordano S.p.A., dei campioni identificati, facendo attenzione a prevenire danneggiamenti e alterazioni delle caratteristiche rilevanti ai fini delle prove. 6.3.3 Prove iniziali su campioni del prodotto Prove iniziali sui campioni Le prove di laboratorio necessarie a valutare i prodotti oggetto di certificazione sono riportate in allegato 2 Identificazione e periodicità delle prove di laboratorio per collanti per legno. Le verifiche sperimentali identificate si distinguono in: 1. Prove di caratterizzazione: esse identificano il prodotto nelle sue caratteristiche specifiche riportate sulle Schede Tecniche dell Azienda. 2. Prove prestazionali: verificano l idoneità del prodotto all uso principale prevedibile. 3. Prove opzionali: sono eseguibili a richiesta dell Azienda e a sua scelta tra quelle proposte da Istituto Giordano S.p.A.; esse sono tali da distinguere i prodotti per aggiuntive prestazioni. Il piano delle prove relativo a uno specifico prodotto oggetto di richiesta di certificazione sarà estrapolato dalla tabella del suddetto allegato 2, in funzione della documentazione tecnica relativa; potranno, inoltre, essere aggiunte prove op-

Pag.4/7 zionali, a discrezione dell Azienda. Il piano delle prove deve essere accettato dall Azienda in sede di formalizzazione della domanda/contratto. Registrazione dei risultati di prova L Azienda riceve i Rapporti di prova riportanti i risultati delle verifiche sperimentali. A seguito della valutazione dei risultati di prova Istituto Giordano S.p.A. può notificare all Azienda i seguenti rilievi: 1. Non conformità minore: non soddisfacimento di un requisito tale da non incidere sui risultati delle rimanenti prove 2. Non conformità maggiore: non soddisfacimento di un requisito identificato come critico in allegato 2 e tale da influenzare negativamente la restante parte del programma di prove; ciò comporta la interruzione dell iter di certificazione fino all attuazione, da parte dell Azienda, delle azioni correttive richieste da Istituto Giordano S.p.A. Il rilievo di Non conformità minori e/o maggiori comporta la richiesta di Azioni correttive all Azienda, come specificato al seguente punto 6.3.5. Il rilievo di non conformità relativamente ai risultati delle Prove opzionali comporta la scelta, per l Azienda, tra due alternative: l Azienda può decidere di adeguarsi all azione correttiva richiesta da Istituto Giordano S.p.A.; tale azione correttiva sarà trattata come minore ; l Azienda può rinunciare alla prova opzionale in oggetto. 6.3.4 Valutazione degli esiti delle Verifiche iniziali 6.3.5 Azioni correttive 6.4 Emissione del certificato La validità del certificato è fissata in tre anni. 6.5 Registrazione delle Aziende Capitolo 7 - Mantenimento della certificazione L attività di sorveglianza, programmata ed effettuata in accordo a quanto previsto dall omonimo capitolo del Regolamento per la certificazione di prodotto, ha lo scopo di verificare il mantenimento delle condizioni che hanno permesso la concessione della certificazione. La procedura operativa di mantenimento del certificato di conformità comprende le seguenti attività: 7.1 Verifiche periodiche di sorveglianza 7.1.1 Visite di valutazione periodiche di sorveglianza in Azienda 7.1.2 Campionamenti 7.1.3 Prove periodiche di sorveglianza su campioni del prodotto 7.1.4 Valutazione degli esiti delle Verifiche periodiche di sorveglianza 7.1.5 Azioni correttive 7.2 Conferma del certificato di conformità 7.1 Verifiche periodiche di sorveglianza La procedura di sorveglianza comprende l effettuazione di Visite di valutazione in Azienda, con frequenza semestrale, e Prove su campioni dei prodotti certificati con frequenza annuale. La procedura adottata per le Verifiche periodiche di sorveglianza e per le eventuali azioni correttive necessarie ripete quanto previsto al punto 6.3 per le Verifiche iniziali. 7.1.1 Visite di valutazione periodiche di sorveglianza in Azienda Le Visite di sorveglianza vengono condotte con le stesse modalità previste per le Visite di valutazione iniziali di cui al punto 6.3.1; in particolare, ad ogni Visita di valutazione di sorveglianza, il Gruppo di verifica valuterà una parte del sistema produttivo (processo e relativi controlli), fino a esaminarlo interamente nel triennio di validità del certificato. Inoltre, il Gruppo di verifica accerterà il corretto utilizzo del Marchio di conformità, esaminerà l attuazione da parte dell azienda di programmi di miglioramento dei prodotti certificati, e analizzerà i reclami connessi ai prodotti certificati ricevuti dall Azienda e le relative azioni correttive intraprese.

Pag.5/7 7.1.2 Campionamenti Rispetto alla procedura adottata per le verifiche iniziali varia, secondo quanto previsto in allegato 2, la numerosità dei campioni da prelevare per effettuare le prove stabilite. 7.1.3 Prove periodiche di sorveglianza su campioni del prodotto Le Prove vengono eseguite secondo il Piano delle prove desunto dalla tabella in allegato 2. La procedura adottata per le Prove di sorveglianza ripete, secondo applicabilità, quella prevista per le Prove iniziali di cui al punto 6.3.3 7.1.4 Valutazione degli esiti delle Verifiche periodiche di sorveglianza 7.1.5 Azioni correttive 7.2 Conferma del certificato di conformità Capitolo 8 - Valutazioni supplementari Capitolo 9 - Estensione/riduzione e rinnovo di validità Si applica quanto riportato nel Regolamento per la certificazione di prodotto La periodicità di rinnovo di validità del certificato è fissata in tre anni. Capitolo 10 - Modifiche alla certificazione Capitolo 11 - Rinuncia alla certificazione Capitolo 12 - Sospensione o revoca della certificazione Capitolo 13 - Uso del Certificato e del Marchio Istituto Giordano In particolare sotto al Marchio Istituto Giordano deve essere riportata la scritta: RP008/CP Capitolo 14 - Registrazione dei reclami Capitolo 15 - Riservatezza Capitolo 16 Ricorsi, reclami e contenziosi

Pag.6/7 ALLEGATO 1 PROCESSO PRODUTTIVO L Azienda deve definire, tenere sotto controllo le modalità operative, le risorse e la sequenza delle attività che assicurano la qualità dei prodotti oggetto di certificazione. Il processo produttivo adottato dall Azienda sarà oggetto di valutazione della conformità ai requisiti per la certificazione. 1. SPECIFICHE TECNICHE l Azienda deve definire, tenere sotto controllo e documentare le specifiche tecniche del prodotto (schede tecniche, schede di sicurezza, ecc.) 2. APPROVVIGIONAMENTO L Azienda deve tenere sotto controllo e documentare il processo di approvvigionamento, in particolare deve definire criteri per: identificazione dei prodotti da acquistare e dei relativi requisiti che ne assicurano la qualità; selezione e controllo dei fornitori; controllo delle forniture in accettazione (identificazione, segregazione e trattamento delle non conformità); registrazione dei controlli; immagazzinamento delle materie prime, univocamente contrassegnate in modo da evitare errori e miscelazioni, e immagazzinate in apposite aree in condizioni tali da non modificarne le caratteristiche; azioni da intraprendere nel rispetto degli obblighi di legge relativi ai prodotti acquistati. 2. PRODUZIONE L Azienda deve tenere sotto controllo e documentare il processo di produzione, in particolare deve definire criteri per: tenere sotto controllo le ricette che diano in dettaglio tipo e quantità dei componenti utilizzati per il confezionamento dei collanti; conservare inoltre le registrazioni delle modifiche apportate alle ricette. fase di dosaggio (conformità del dosaggio alla ricetta del collante da fabbricare); fase di miscelazione/omogeneizzazione/dispersione (verifica di tempi, velocità e quantità miscelabile); controlli in produzione ed interventi per aggiustamento/correzione prodotto, loro registrazione controlli sui prodotti finiti prelevati al termine del ciclo di produzione; identificazione e segregazione dei prodotti non conformi definizione dei provvedimenti di smaltimento o rilavorazione dei prodotti non conformi registrazione dei controlli effettuati e relative conformità; conservazione campioni dei prodotti. identificazione dei prodotti e loro rintracciabilità in ogni fase; 4. CONFEZIONAMENTO, IMMAGAZZINAMENTO E TRASPORTO L Azienda deve tenere sotto controllo e definire criteri per: identificazione delle difettosità dei contenitori e azioni conseguenti; controllo quantità del prodotto confezionato; sigillatura della confezione; etichettatura del prodotto; informazioni relativamente all applicazione dei prodotti e ai dati tecnici e di sicurezza riportati sulla confezione e/o sulla documentazione allegata al prodotto; conservazione dei prodotti confezionati, in apposite aree e in condizioni ambientali adeguate. 5. ATTREZZATURE, APPARECCHIATURE E STRUMENTAZIONE l Azienda deve definire quali delle attrezzature, apparecchiature e strumenti di misura utilizzati nel sistema produttivo, tenere sotto controllo e tarare 6. GESTIONE DEL MARCHIO DI CONFORMITÀ L Azienda deve definire e tenere sotto controllo: le modalità di applicazione del Marchio di conformità Istituto Giordano sui prodotti certificati, sull imballaggio, sulla documentazione tecnica e commerciale.

Pag.7/7 ALLEGATO 2 - IDENTIFICAZIONE E PERIODICITÀ DELLE PROVE DI LABORATORIO PER COLLANTI PER PAVIMENTAZIONI IN LEGNO Settori di applicazione: LEGNO: Interno: posa di pavimentazioni in legno su sottofondi di qualsiasi natura Metodo Controllo Limiti di Accettazione PROVE DI CARATTERIZZAZIONE par. 5.7 Percentuale della massa d acqua (*) PROVE PRESTAZIONALI INTERNO Documento di rif. - par. 5.7 Requisiti critici Controllo iniziale Controllo periodico N. totale verifiche X a 12 mesi 2 Par. 5.1 Par. 5.2 Par. 5.3 Par. 5.4 Par. 5.5 Par. 5.6 Spalmabilità Potere bagnante Resistenza al Taglio Spalmabile con struttura inalterata dopo la spalmatura Par. 5.1 Bagnatura superficiale completa dopo 3 min. Par. 5.2 A 3 gg. > 3 N/mm 2 A 28 gg. > 3.5 N/mm 2 Par. 5.3 Par. 5.4 Plasticità A 3 gg. > 0.5 mm a 2.5 N/mm 2 A 28 gg. > 0.5 mm a 3 N/mm 2 Resistenza agli Non si scioglie e non perde alcali continuità strutturale Odore A 24 h a 23 C e 50% u.r. si deve percepire solo l odore caratteristico della materia prima e un leggero odore dovuto ai solventi Par. 5.5 Par. 5.6 X - 1 X a 12 mesi 2 X a 24 mesi 2 X - 1 X a 24 mesi 2 X - 1 (*) Solo per collanti in dispersione acquosa