Competenze, attività e condizioni lavorative delle professioni in Italia



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17 dicembre 2008 Competenze, attività e condizioni lavorative delle professioni in Italia L Istat presenta i principali risultati dell indagine sulle professioni, condotta nel 2007 sulla base di una convenzione stipulata con l Isfol, d intesa con il Ministero del lavoro. Ai fini dell indagine si fa riferimento a tre raggruppamenti dell insieme di professioni svolte nel mercato del lavoro italiano, costituiti tenendo conto del livello delle competenze e del grado di autonomia e di responsabilità sul lavoro. Si tratta, in particolare, delle professioni intellettuali, degli impiegati e addetti alla vendita e ai servizi e delle professioni manuali. L approccio scelto è particolarmente innovativo dal momento che sono stati i lavoratori a fornire una valutazione sulle caratteristiche del proprio mestiere. Le valutazioni espresse dagli intervistati permettono di conoscere le competenze necessarie, i contenuti del lavoro, che cosa occorre saper fare per poter svolgere una data professione, quali sono i contesti e le condizioni lavorative prevalenti. Per la metodologia della rilevazione si rimanda alla nota informativa. Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3105 Informazioni e chiarimenti Servizio Formazione e lavoro Via Ravà, 150 00142 Roma professioni@istat.it Francesca Gallo Tel. + 39 06 4673.49 Pietro Scalisi Tel. + 39 06 4673.39 Le competenze Per competenza si intende la capacità di combinare in modo efficace i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità finalizzati ad eseguire i compiti connessi con la professione. Alcune competenze - come ad esempio quelle legate alla comunicazione, all adattamento alle mutevoli condizioni di lavoro e all apprendimento attivo - sono comuni a tutti i raggruppamenti professionali, seppure impiegate con diversi livelli di intensità e sono considerate importanti trasversalmente da tutte le professioni. Emergono, tra esse, quelle legate alla comunicazione efficace. Saper parlare e ascoltare attivamente sono aspetti ritenuti fondamentali non solo, com era da attendersi, per le professioni intellettuali o per quelle impiegatizie legate alla vendita e ai servizi, ma anche per le professioni prevalentemente manuali. Tuttavia, in una scala da 0 a 100, queste competenze sono richieste a un livello progressivamente meno elevato, passando dalle professioni intellettuali agli altri raggruppamenti. La rilevanza attribuita al saper parlare non è prerogativa esclusiva, ad esempio, degli avvocati o dei venditori a domicilio, 1 che attribuiscono a questa competenza un livello di impiego rispettivamente pari a 87 e a 65 punti su 100, ma anche degli installatori di impianti industriali o dei bidelli, 2 che pure in misura inferiore, le attribuiscono un livello di impiego rispettivamente pari a 50 e a 48 punti. 1 Gli avvocati e i venditori a domicilio sono professioni appartenenti rispettivamente al raggruppamento delle professioni intellettuali e a quello degli impiegati e addetti alla vendita e ai servizi. 2 Entrambe queste professioni appartengono al novero delle professioni manuali.

Figura 1. Principali competenze comuni alle professioni per livello di complessità richiesto - Anno 2007 (valori medi dei punteggi) (*) Parlare Comprendere testi scritti Ascoltare attivamente Senso critico Apprendimento attivo Gestire il tempo Comprendere gli altri Adattabilità 58 46 52 42 58 48 54 50 44 51 55 41 53 46 73 73 72 70 68 65 64 64 Professioni manuali Impiegati e addetti alla vendita e ai servizi Professioni intellettuali (*) Punteggi assegnati dagli intervistati su una scala da 0 a 100 Ulteriori competenze volte a conseguire gli obiettivi del lavoro, a prescindere dal grado di manualità del mestiere svolto, sono l adattabilità, l apprendimento attivo e il comprendere testi scritti: la capacità di adattare le proprie azioni al contesto di lavoro, l imparare facendo e la comprensione dei documenti di lavoro rappresentano, secondo le valutazioni fornite dai lavoratori di tutte le professioni, un bagaglio irrinunciabile per poter assicurare la propria competitività sul mercato. All interno dei tre raggruppamenti si evidenziano alcune professioni che attribuiscono a queste competenze una grande rilevanza. Tra le professioni intellettuali sono gli antropologi e i matematici a riconoscere livelli più elevati rispettivamente all adattabilità (86) e all apprendimento attivo (92), mentre sul fronte degli impiegati e degli addetti alla vendita e ai servizi sono i cassieri di negozio (74) e gli addetti alla pubblicazione dei testi (72). Tra le professioni manuali, i manutentori di aerei e i conduttori di impianti per la raffinazione del petrolio attribuiscono valori più elevati di impiego alla comprensione di testi scritti (rispettivamente 67 e 66). Completano l elenco delle competenze ritenute fondamentali da tutte le professioni, il senso critico, la gestione del tempo e il comprendere gli altri. Anche in questi casi, tuttavia, il livello di complessità richiesto varia tra i raggruppamenti, passando dai valori più elevati delle professioni intellettuali (rispettivamente 70, 65 e 64) a quelli più contenuti, ma comunque considerevoli, delle professioni manuali (rispettivamente, e 41). In definitiva, le competenze che emergono trasversalmente dal mondo delle professioni sottolineano la necessità di sviluppare tanto le capacità linguistiche e logiche di base, quanto quelle di gestione delle risorse, di relazione e di adattamento alle mutevoli e discontinue condizioni di lavoro presenti sul mercato. Peraltro, pur considerando il diverso livello di complessità con cui queste competenze sono utilizzate, è interessante sottolineare come esse, tradizionalmente appannaggio delle professioni della conoscenza, siano piuttosto diffuse in tutte le realtà lavorative, delineando un profilo di capacità indispensabili per qualunque mestiere. L indagine individua anche le competenze peculiari di ciascun raggruppamento. Sotto tale profilo, si tratta di competenze come scrivere e istruire per le professioni intellettuali o selezionare strumenti 2

e risolvere problemi imprevisti per quelle manuali - che riflettono i diversi saperi richiamati dalle tre tipologie di professioni. Figura 2. Principali competenze specifiche delle professioni per livello di complessità richiesto Anno 2007 (valori medi dei punteggi) (*) PROFESSIONI INTELLETTUALI Scrivere 69 Istruire 64 IMPIEGATI E ADDETTI ALLA VENDITA E AI SERVIZI Orientamento al servizio 53 Monitorare 48 PROFESSIONI MANUALI Selezionare strumenti 52 Risolvere problemi imprevisti 51 (*) Punteggi assegnati dagli intervistati su una scala da 0 a 100 3

Le attività Tra le attività ritenute più importanti per tutti i raggruppamenti professionali rientrano sia quelle legate alla comunicazione, allo stabilire relazioni e alla gestione delle conoscenze, sia quelle finalizzate ad organizzare il tempo e a risolvere i problemi di lavoro. Figura 3. Principali attività di lavoro comuni alle professioni per livello di complessità richiesto - Anno 2007 (valori medi dei punteggi) (*) Aggiornare e usare conoscenze di rilievo 46 51 73 Stabilire e mantenere relazioni interpersonali 51 60 69 Organizzare e dare priorità al lavoro 49 66 Prendere decisioni e risolvere problemi 44 66 Raccogliere informazioni 38 66 Comunicare con i colleghi 40 50 65 Professioni manuali Impiegati e addetti alla vendita e ai servizi Professioni intellettuali (*) Punteggi assegnati dagli intervistati su una scala da 0 a 100 In particolare, le attività rivolte ad aggiornare e usare conoscenze di rilievo e quelle mirate a raccogliere informazioni nello svolgimento del proprio lavoro sono condivise da tutte le professioni e confermano il ruolo preponderante che la gestione della conoscenza esercita nell era del lavoro ad alta qualificazione. Tenersi costantemente aggiornati e applicare conoscenze di rilievo riguarda soprattutto gli ingegneri nucleari, i ricercatori nelle scienze mediche e i docenti universitari in scienze dell informazione, che svolgono questa attività a un livello di complessità pari a 93. Raccogliere informazioni interessa in misura relativamente più elevata talune professioni a elevata specializzazione, quali gli specialisti dei sistemi economici (90) e in scienza della politica (89), ma anche professioni prettamente manuali, come i meccanici collaudatori (58) e i conduttori di impianti per il recupero e il riciclaggio dei rifiuti (57). Stabilire e mantenere relazioni interpersonali, creando rapporti di lavoro costruttivi e cooperativi, è l attività considerata più importante dalle professioni impiegatizie, della vendita e dei servizi. Volendo costruire una graduatoria sulla base del livello di complessità di utilizzo, essa si colloca al primo posto per le professioni manuali e al secondo per quelle intellettuali. In particolare, attribuiscono i maggiori livelli di impiego a questo genere di attività gli ambasciatori (87) e gli psicologi dello sviluppo e dell educazione (86). Anche comunicare con i colleghi si colloca tra le attività riconosciute come fondamentali da tutte le professioni, sebbene con valori di impiego inferiori a quelli attribuiti all attività precedente. Infine, l attenzione dedicata alla gestione del tempo e alla risoluzione dei problemi completano il quadro delle principali attività di lavoro condivise da tutte le professioni. Riguardo alle attività specifiche dei diversi raggruppamenti professionali, i mestieri intellettuali sono caratterizzati dall avere a che fare con il trattamento di informazioni e dalla dimensione creativa. Le professioni impiegatizie e addette alla vendita e ai servizi si distinguono per le mansioni legate al contatto diretto con il pubblico; le professioni manuali, invece, aggiungono al nucleo di attività 4

condivise con le altre professioni, le mansioni fondanti i loro mestieri, quali maneggiare e muovere oggetti, manovrare macchinari e processi e controllare processi. Figura 4. Principali attività di lavoro specifiche delle professioni per livello di complessità richiesto - Anno 2007 (valori medi dei punteggi) (*) PROFESSIONI INTELLETTUALI Elaborare informazioni 58 Interpretare il significato delle informazioni 57 Pensare in modo creativo 56 IMPIEGATI E ADDETTI ALLA VENDITA E AI SERVIZI Comunicare con persone esterne all'organizzazione 54 Esibirsi o lavorare a contatto diretto con il pubblico 45 Risolvere controversie e negoziare con altre persone 42 PROFESSIONI MANUALI Maneggiare e muovere oggetti 57 Manovrare macchinari e processi Controllare processi, materiali o ambienti circostanti 43 (*) Punteggi assegnati dagli intervistati su una scala da 0 a 100 5

In ogni caso il numero delle attività di lavoro ritenute importanti varia in funzione del raggruppamento professionale. Con riferimento ad una tassonomia di 42 attività, le professioni intellettuali riconoscono più della metà di queste come importanti per l esercizio del loro lavoro (valore uguale o superiore a 50), le professioni impiegatizie, legate alla vendita e ai servizi, ne annoverano meno di un quinto e quelle manuali un sesto. A fronte, quindi, di una parziale ma progressiva sovrapposizione delle competenze richieste, lo spettro di attività messe in gioco dalle professioni intellettuali da un lato e da quelle manuali dall altro appare ancora fortemente squilibrato, con un numero più cospicuo e vario di mansioni appannaggio delle professioni più qualificate. Il disagio fisico Le informazioni raccolte dall indagine sulle professioni consentono di analizzare anche l eventuale disagio fisico connesso alla professione svolta e le situazioni di stress psicologico che il lavoratore si può trovare a fronteggiare. Con riguardo alle condizioni fisiche, 180 professioni (il 22,4% del totale) espongono frequentemente (ogni giorno o almeno più volte alla settimana) i lavoratori a livelli di rumore fastidiosi; 155 professioni (il 19,3%) richiedono ai lavoratori di svolgere frequentemente le proprie attività all aperto, esposti a tutte le condizioni climatiche; 90 professioni (l 11,3%) espongono frequentemente i lavoratori a temperature eccessivamente calde o fredde, 71 (l 8,9%) a situazioni di rischio causate dall uso quotidiano di attrezzature pericolose e 57 (7,1%) lavorano di frequente con l elettricità ad alto voltaggio; infine 30 professioni (3,7%) richiedono di lavorare ad un elevata altezza dal suolo. Le professioni manuali risultano le più penalizzate dovendo fare i conti pressoché quotidianamente con condizioni ambientali disagiate in percentuali sistematicamente superiori alla media. Figura 5. Professioni in base all intensità delle condizioni ambientali disagiate Anno 2007 (per 100 professioni) esposizione a livelli di rumore fastidiosi 22.4 59.2 18.4 lavoro all'aperto 19.3 29.5 51.2 temperature molto calde (> 32 ) o molto fredde (< 0 ) 11.3 39.4 49.3 lavoro con attrezzature pericolose 8.9 28.9 62.2 lavoro con elettricità ad alto voltaggio 7.1 28.1 64.8 lavoro in luoghi elevati dal suolo (più di 2,5 m) 3.7 18.3 78.1 esposizione a gas o polveri inquinanti 3.5 28.4 68.1 esposizione a forti fonti di luce 2.7 23.8 73.5 esposizione a malattie o infezioni 2.7 7.5 89.9 vibrazioni in tutto il corpo 2.3 11.0 86.7 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% ogni giorno o almeno più volte a settimana più volte l'anno mai Le situazioni di stress Il dover costantemente garantire il rispetto di scadenze non rinviabili, la gravità delle conseguenze di un errore commesso nello svolgimento del proprio lavoro e la competitività dell ambiente lavorativo possono essere considerati indicatori di una situazione di stress professionale. 6

In particolare per 159 professioni (19,8% del totale) il rispetto di scadenze non rinviabili rappresenta una necessità imposta dalla professione con estrema frequenza. Tra queste professioni prevale il gruppo degli impiegati e addetti alle vendite e ai servizi seguito dalle professioni intellettuali (anestesisti, rianimatori e professioni impegnate nella conduzione di mezzi aerei e navali, ecc.). La tensione dovuta al pensiero di poter commettere un errore nello svolgimento del proprio lavoro e per questo provocare gravi conseguenze riguarda professioni (5,9% del totale); sono invece 33 (4,1%) le professioni che impongono una situazione lavorativa estremamente competitiva. In generale, le professioni intellettuali risultano maggiormente interessate dalle situazioni di stress dovute alla gravità degli errori commessi e alla competitività dell ambiente lavorativo. Tabella 1. Raggruppamenti professionali secondo l intensità dei fattori di stress Anno 2007 (per 100 professioni) Intensità Rispetto di scadenze non rinviabili Fattori di stress Competitività del lavoro Gravità delle conseguenze degli errori commessi Totale Estremamente 19.8 4.1 5.9 Molto 54.1 33.7 29.0 Moderatamente 23.8 37.5.0 Appena o per niente 2.3 24.7 18.1 Professioni manuali Estremamente 13.4-5.0 Molto 56.6 24.1 26.5 Moderatamente 25.9 43.7 51.9 Appena o per niente 4.1 32.2 16.6 Impiegati e addetti alla vendita e ai servizi Estremamente 27.7 3.0 2.0 Molto 53.5 27.7 21.8 Moderatamente 17.8 27.7 42.6 Appena o per niente 1.0 41.6 33.6 Professioni intellettuali Estremamente 23.2 7.9 7.6 Molto 52.0 43.9 33.2 Moderatamente 23.7 34.6 43.9 Appena o per niente 1.1 13.6 15.3 La gratificazione professionale Il 28,2% delle professioni oggetto di indagine è in grado di soddisfare completamente il desiderio di realizzazione professionale dei lavoratori che le svolgono. In testa alla classifica si collocano le professioni svolte dai responsabili del trasporto aereo e navale (comandanti navali e piloti di aeromobili di linea); a seguire quelle dei compositori, dei musicisti, dei cantanti, dei magistrati e dei docenti universitari. Le professioni meno gratificanti sul piano della realizzazione professionale si trovano prevalentemente nel raggruppamento delle professioni manuali e in quello degli impiegati e addetti alle vendite e ai servizi; in particolare, tra le professioni manuali meno appaganti emergono i conduttori di impianti di incenerimento dei rifiuti, il personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia, i collaboratori domestici e il personale non qualificato addetto alla ristorazione; tra quelle del gruppo degli impiegati e addetti alle vendite e ai servizi, invece, sono le professioni dei centralinisti, dei telefonisti degli addetti ai call center e dei camerieri di mensa e fast food ad essere meno gratificanti. 7

Nelle professioni manuali, solo quelle degli artigiani delle lavorazioni artistiche del legno e del tessuto soddisfano appieno il desiderio di realizzazione. L adeguatezza della retribuzione rispetto alle attività svolte è un ulteriore aspetto in grado di segnalare la desiderabilità delle professioni. In questo caso, appena il 5,9% delle professioni, concentrate nel gruppo intellettuale, risponde a questo tipo di aspettativa. Infine, il 15,9% delle professioni valuta come molto appagante la garanzia di stabilità che caratterizza il proprio impiego. In questo quadro, le professioni che meno soddisfano il desiderio di stabilità sono quelle legate al mondo dello spettacolo e alle performance artistiche (attori, sceneggiatori, scenografi, ballerini, cantanti e artisti di strada). Figura 6. Professioni per tipologia e grado di gratificazione professionale Anno 2007 (per 100 professioni) Desiderio di realizzazione 28.2 60.8 9.1 1.9 Sicurezza dell'impiego 15.9 49.8 25.1 9.2 Livello retributivo 5.9 43.4 34.1 16.6 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Molto Abbastanza Poco Per niente 8

NOTA INFORMATIVA L obiettivo dell indagine sulle professioni è quello di descrivere i requisiti, le caratteristiche, i compiti e le condizioni lavorative delle professioni in cui è attualmente articolato il mercato del lavoro (cfr. http://www.istat.it/strumenti/rispondenti/indagini/indagine_professioni). L Istat classifica le professioni esistenti all interno di 805 unità professionali, che rappresentano il livello più dettagliato (il quinto) della Nomenclatura e classificazione delle professioni (cfr. https://nuovafdl.istat.it/professioni). L unità professionale rappresenta l unità di analisi dell indagine. Le informazioni ad essa riferite sono state desunte a partire dalle risposte fornite dai lavoratori che si sono riconosciuti nella descrizione prevista dalla Nomenclatura. Il lavoratore che svolge una specifica unità professionale rappresenta, di conseguenza, l unità di rilevazione dell indagine. La selezione del campione di lavoratori è avvenuta a partire da liste di imprese, collettive o individuali, oppure di enti in cui era altamente probabile individuare l unità professionale oggetto di indagine. La fase della rilevazione sul campo, che si è conclusa a giugno 2007, ha previsto la somministrazione del questionario di indagine ad un campione di venti lavoratori per ciascuna unità professionale (prevista dalla classificazione ufficiale dell Istat), per un totale complessivo di circa 16.000 interviste. Il questionario utilizzato, unico per tutte le professioni oggetto di indagine, è composto da più di 400 quesiti ed affronta numerose aree tematiche, riferite alle caratteristiche e ai requisiti necessari per svolgere una professione. I quesiti fanno ricorso all uso di scale, di diverso tipo, finalizzate a graduare da un minimo (pari a 0) a un massimo (pari a 100) la valutazione espressa dal lavoratore circa l importanza di una determinata variabile per lo svolgimento della professione e il livello di complessità con cui questa viene utilizzata. Le interviste sono state effettuate con tecnica faccia a faccia, mediante l'ausilio di un sistema CAPI (Computer Assisted Personal Interviewing). GLOSSARIO Professioni intellettuali comprendono i grandi gruppi 1, 2 e 3 della Nomenclatura e classificazione delle unità professionali ovvero: - Legislatori, dirigenti e imprenditori (Grande gruppo 1); - Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (Grande gruppo 2) - Professioni tecniche (Grande gruppo 3); Impiegati e addetti alla vendita e ai servizi comprendono i grandi gruppi 4 e 5, ovvero: - Impiegati (Grande gruppo 4); - Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (Grande gruppo 5) Professioni manuali comprendono i grandi gruppi 6, 7 e 8, ovvero: - Artigiani, operai specializzati e agricoltori (Grande gruppo 6); - Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili (Grande gruppo 7) - Professioni non qualificate (Grande gruppo 8) Sono escluse da tali raggruppamenti le professioni svolte nell ambito delle Forze armate (Grande gruppo 9). 9