PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1753 Prot. n. 58/10-D VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione del piano degli interventi relativo alle attività di insegnamento/apprendimento delle lingue comunitarie nelle istituzioni scolastiche e formative della Provincia Autonoma di Trento e di promozione in termini generali degli apprendimenti linguistici. Il giorno 30 Luglio 2010 ad ore 09:15 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita sotto la presidenza del LA GIUNTA PROVINCIALE PRESIDENTE LORENZO DELLAI Presenti: VICE PRESIDENTE ALBERTO PACHER ASSESSORI MARTA DALMASO MAURO GILMOZZI TIZIANO MELLARINI ALESSANDRO OLIVI FRANCO PANIZZA Assenti: LIA GIOVANAZZI BELTRAMI UGO ROSSI Assiste: LA DIRIGENTE PATRIZIA GENTILE Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Pag. 1 di 6
Il Relatore comunica: Gli Indirizzi alle istituzioni scolastiche e formative 2008 2010 in tema di insegnamento/apprendimento delle lingue comunitarie pongono l obiettivo di Potenziare l insegnamento delle lingue straniere e la qualità del loro apprendimento, in particolare per quanto attiene alla comunicazione orale, quale imprescindibile condizione per proseguire nel percorso di internazionalizzazione della scuola e della formazione, anche avvalendosi delle possibilità offerte dalla legge provinciale n. 5 del 2006. Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha approvato in data 26 marzo 2009, gli ordini del giorno n. 29 e n. 50, inerenti ad azioni possibili a breve, medio e lungo termine per favorire l apprendimento delle lingue comunitarie. Il D.P.P. 17 giugno 2010, n. 16-48/Leg "Regolamento stralcio per la definizione dei piani di studio provinciali relativi al percorso del primo ciclo di istruzione (articolo 55 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5) ha, tra l altro, formulato alcuni presupposti pedagogici e le previsioni organizzative specifiche per l insegnamento delle lingue comunitarie nella scuola primaria e secondaria di primo grado. Per il secondo ciclo, tale definizione è in corso, anche sulla base dei quadri orari previsti dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 533 del 16 marzo 2010 Discipline obbligatorie e quantificazione oraria di insegnamento delle stesse per i percorsi del secondo ciclo di istruzione per l anno scolastico 2010-2011, iniziativa innovativa ai sensi dell articolo 57 della legge provinciale n. 5 del 2006. In termini generali, in Provincia di Trento: nella scuola dell infanzia, l insegnamento delle lingue comunitarie vede situazioni diversificate quanto a lingua insegnata, incidenza e durata della sperimentazione, modalità didattica (insegnamento diretto della lingua o insegnamento veicolare o CLIL) e profilo professionale del personale docente. In particolare in Provincia di Trento l inglese è insegnato in 26 scuole dell infanzia, il tedesco in 31 ed in 12 scuole sono insegnate entrambe le lingue; nella scuola primaria è previsto fin dal 2005 l insegnamento di due lingue comunitarie, di cui una è il tedesco, per 500 ore complessive nel quinquennio; nella scuola secondaria di primo grado si insegnano tedesco e inglese, rispettivamente, per 3 ore in settimana; nella scuola secondaria di secondo grado la deliberazione della Giunta provinciale n. 533 del 16 marzo 2010 prevede, a partire dall anno scolastico 2010/2011, l insegnamento di due lingue comunitarie nel primo biennio di tutti gli indirizzi di studio. Questo quadro iniziale dimostra quanto la Provincia Autonoma di Trento abbia già investito in termini finanziari e di risorse umane nell apprendimento linguistico in ambito scolastico. Interessante inoltre è riassumere lo status dell insegnamento con modalità CLIL attivato in Trentino. L acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning Apprendimento integrato di lingua e contenuto disciplinare) è utilizzato come termine generico per indicare esperienze didattiche in cui è utilizzata una seconda lingua (regionale, Pag. 2 di 6
minoritaria e/o un altra lingua ufficiale del paese) per insegnare una o più materie del curriculum. Il CLIL è un approccio educativo innovativo per l'apprendimento in quanto in una lezione CLIL si presta contemporaneamente attenzione sia alla disciplina che alla lingua straniera veicolare. In Europa si riscontrano esperienze CLIL sia come parte dell offerta formativa, sia sotto forma di progetti pilota. In Provincia di Trento la situazione del CLIL relativamente ai diversi ordini di scuola è la seguente. Scuola primaria Gli istituti comprensivi che adottano l insegnamento CLIL con moduli temporanei nella scuola primaria (meno di 6 ore settimanali) sono 7. Le classi potenziali di questi 7 istituti sono 194; in queste classi sono previste, nell anno scolastico 2010-2011, 58 esperienze, con un coefficiente d impatto pari a 29,9. Il coefficiente d impatto è il numero delle esperienze CLIL (intese, per la scuola primaria e secondaria di primo grado, come già in atto e/o progettate per il 2010/2011) diviso il numero totale delle classi di un istituto, moltiplicato per 100. Anche se nella maggior parte dei casi un esperienza CLIL corrisponde direttamente ad una classe, si possono riscontrare più esperienze in una stessa classe. Per esempio, presso un istituto superiore provinciale, si riscontrano 48 esperienze CLIL e 48 classi. Questo dato non è da intendere nel senso che tutte le classi hanno un esperienza CLIL: invero possono esserci classi prive di essa e classi con più di un esperienza. Il coefficiente d impatto rileva in pratica il grado di diffusione di questa modalità: più è alto il coefficiente, maggiormente il CLIL è presente. Gli istituti comprensivi che adottano l insegnamento CLIL con moduli strutturali nella scuola primaria (almeno 6 ore settimanali) sono 19. Le classi potenziali di questi 19 istituti sono 501; in queste classi sono previste, dall anno scolastico 2010-2011, 127 esperienze CLIL, con un coefficiente d impatto pari a 25,35. Scuola secondaria di primo grado Gli istituti comprensivi che adottano l insegnamento CLIL nella scuola secondaria di primo grado sono 17. In due di questi sono in atto esperienze strutturali con, rispettivamente, 6 ore CLIL inglese e 8 ore CLIL tedesco. Le classi potenziali di questi 17 istituti sono 224; in queste classi sono previste, dall anno scolastico 2010-2011, complessivamente 75 esperienze, con un coefficiente d impatto pari a 33,48. Scuola secondaria di secondo grado Si registrano 182 esperienze CLIL in classi appartenenti a 13 istituzioni scolastiche. Le esperienze di CLIL strutturale (almeno un ora alla settimana) riguardano: 5 Licei Linguistici 1 Liceo Linguistico Aziendale 4 Licei Scientifici 1 Liceo Scientifico Tecnologico 3 Licei Classici 2 Istituti Tecnici Industriali 1 Istituto Professionale Servizi aziendali indirizzo turistico 3 Licei delle Scienze Umane opzione economico-sociale. All'interno della gamma di tale offerta formativa vi sono 26 progetti in lingua inglese, 9 progetti in lingua tedesca e 1 in lingua spagnola. Le discipline prescelte per Pag. 3 di 6
l'applicazione del CLIL risultano essere: geografia, storia, scienze, fisica, filosofia, storia dell'arte, economia e scienze sociali, meccanica e informatica. Nell anno scolastico 2009/2010, si registrano esperienze di insegnamento in modalità CLIL tedesco in 5 istituti, inglese in 13 istituti, spagnolo in un istituto; sono state analizzate dal punto di vista statistico solamente le esperienze in tedesco e in inglese e le informazioni raccolte presso le scuole permettono di descrivere i dati in forma aggregata per istituto e non per le singole classi di ogni istituto, secondo quanto segue. CLIL in Tedesco nella secondaria di secondo grado Tutte le esperienze hanno carattere strutturale (sono estese su tutto l anno scolastico) da una a due ore settimanali. Due su cinque degli istituti con CLIL in tedesco sono paritari. Complessivamente, le classi di questi 5 istituti sono 182; in queste classi si riscontrano 55 esperienze, con un coefficiente d impatto pari a 30,22. L istituto con l impatto CLIL più basso raggiunge il 16,67, quello con l impatto più alto il 42,86. Il coefficiente medio di impatto è 31,40; la deviazione standard è 11,58. La deviazione standard è una misura statistica di dispersione attorno alla media; essa indica quanto è ampia la variazione dei dati al di sopra e al di sotto della media. Un valore basso indica che i dati sono concentrati intorno alla media ed esprime omogeneità di dati. Al contrario, un valore alto indica che i dati si discostano molto dalla media ed esprime disomogeneità di dati. CLIL in Inglese nella secondaria di secondo grado Complessivamente, le classi dei 13 istituti con CLIL in inglese sono 521; in queste classi si riscontrano 124 esperienze. Due su cinque degli istituti con CLIL in inglese sono paritari; uno di essi prevede l intero quarto anno all estero in area anglofona. Si registrano 6 esperienze strutturali (estese su tutto l anno scolastico) da una a quattro ore settimanali e 7 esperienze modulari con blocchi da 8 a 25 ore all anno. L istituto con l impatto CLIL più basso raggiunge il coefficiente 3,03, quello con l impatto più alto il coefficiente 100 (in questo caso, in tutte le classi è presente la didattica CLIL in inglese). Il coefficiente medio di impatto è 28,40; la deviazione standard è 30,66. CLIL in Tedesco, Inglese, Spagnolo nella secondaria di secondo grado Su un totale di 28 istituti superiori, dei quali 3 paritari, il CLIL è modalità didattica presente in 13 di essi. Su un totale di 1058 classi, si riscontrano 182 esperienze. Gli istituti attualmente privi di esperienze CLIL sono 15. Il massimo coefficiente d impatto è pari a 142 e si riscontra in un istituto nel quale le classi praticano la modalità CLIL sia in tedesco, sia in inglese, mentre il coefficiente medio di impatto è 41,85 (19,43 se calcolato sul totale degli istituti), la deviazione standard è 44,78. Per il 2010/2011 si registrano le richieste di sessioni di ricerca-azione CLIL, organizzate dal Centro per la formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante, da parte di 153 team, per un totale di circa 300 insegnanti coinvolti. Si tratta di un dato che descrive l interesse professionale di parte dei docenti per l innovazione della didattica attraverso l utilizzo della modalità CLIL. e successivamente esso potrà essere messo in relazione alla dimensione dell apprendimento linguistico e disciplinare. Pag. 4 di 6
E possibile pertanto ipotizzare un incremento quantitativo della modalità CLIL da tradurre in obiettivi di legislatura, quali: la generalizzazione in tutte le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo; l introduzione del CLIL in Francese e Spagnolo, laddove possibile per dotazione organica; la diminuzione della disomogeneità all interno degli istituti che praticano la modalità CLIL e all interno dei segmenti scolastici primari e secondari. Un monitoraggio sistematico degli apprendimenti linguistico-comunicativi, effettuato eventualmente anche su base campionaria, è la base irrinunciabile per qualsiasi ipotesi di sviluppo della modalità CLIL e, più in generale, nel settore dell apprendimento delle lingue comunitarie. Attualmente, i dati disponibili sono insufficienti per un adeguata comprensione e valutazione del portato formativo dell insegnamento linguistico in Provincia di Trento. La carenza di dati sugli esiti di apprendimento non contrasta peraltro l opinione condivisa secondo cui l insegnamento delle lingue comunitarie consente al momento un raggiungimento parziale delle competenze attese al termine del primo e del secondo ciclo di istruzione. Indagini internazionali dimostrano che, nelle nazioni in cui le competenze di tipo linguistico-comunicativo sono più consolidate, l orario destinato all insegnamento delle lingue non è più consistente rispetto a quello trentino; esistono in realtà delle condizioni ambientali che fanno cultura ed incentivano l apprendimento. Per questo motivo ci si prefigge di integrare la proposta formativa del sistema scolastico con ulteriori azioni complementari. Non sembra infatti ancora molto diffusa l idea che una buona padronanza linguistica possa far scaturire miglioramenti di tipo professionale, oltre che di tipo culturale, turistico e sociale. E quindi importante creare consapevolezza che il possesso di competenze linguistiche costituisce un vantaggio pratico dal punto di vista soggettivo ed un beneficio economico-sociale per la comunità. Si tratta allora di investire gradualmente di questo problema l intero apparato politico-amministrativo provinciale, assumendo come principio che la propensione ad apprendere le lingue può essere sostenuta attraverso una pressione indiretta prodotta dall ambiente culturale in cui si vive. Se è vero che il plurilinguismo è sotto molti punti di vista strategico, vanno create sollecitazioni linguistico-culturali durevoli, per trasmettere ai cittadini il senso dell importanza degli apprendimenti linguistici. Ciò non può essere un compito delegabile solamente a una struttura (sebbene finalizzata) come la scuola, ma deve essere un impegno comune di tutta l Amministrazione. L ambiente extrascolastico può e deve assumere un ruolo di catalizzatore positivo dell apprendimento delle lingue. Vanno quindi create le condizioni per avvalorare l importanza dell apprendimento linguistico, promuovere interesse e curiosità verso le lingue e concretizzare contesti di reale immersione linguistica. L allegato, parte integrante di questo documento, definisce pertanto le azioni che si intendono intraprendere, nel corso della legislatura, per promuovere la diffusione delle competenze linguistico-comunicative nelle lingue comunitarie in Provincia di Trento. Pag. 5 di 6
LA GIUNTA PROVINCIALE - Udita la relazione; - Visti gli atti ivi citati; - Visti gli articoli 7, comma 3 e 34, comma 1, lettera b) della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 che prevedono rispettivamente la possibilità di coordinamento delle politiche educative con quelle sociali - culturali e la possibilità di emanare atti di programmazione e indirizzo; - a voti unanimi, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni in premessa, quale allegato parte integrante, il piano degli interventi relativo alle attività di insegnamento/apprendimento delle lingue comunitarie nelle istituzioni scolastiche e formative della Provincia Autonoma di Trento e di promozione in termini generali degli apprendimenti linguistici; 2. di demandare al Dipartimento Istruzione il coordinamento degli interventi previsti dall atto di cui al punto 1. CIG Pag. 6 di 6