Claudio Dossi, segretario Spi Lombardia Pavia, 22 gennaio 2016 Mi sembra che anche oggi con l introduzione di Anna, la presentazione della ricerca, il contributo dei rappresentanti delle amministrazioni comunali, dell Agenzia delle Entrate e dei parlamentari, si sia raggiunto l obiettivo di riproporre in tutte le province della Lombardia il tema del rischio evasione fiscale locale. La propensione all evasione fiscale nel territorio lombardo e in quello pavese è un tema che è bene indagare per mettere in campo azioni propedeutiche. Questa iniziativa è già stata percorsa in 11 province lombarde allo scopo di fare opinione per fare conoscere i danni che derivano da questo fenomeno, danni che ricadono sui cittadini. Il sindacato confederale è attore della negoziazione sociale tramite un confronto continuo con gli amministratori dei Comuni. Negli ultimi anni abbiamo assistito a corposi ridimensionamenti delle risorse destinate agli Enti locali, tagli che spesso non hanno favorito i servizi sociali né i servizi in generale. 1
Ora stiamo gradualmente uscendo da questa crisi non solo economica, ma anche sociale. Per questo è necessario rinsaldare il patto di cittadinanza, ricostruendo un tessuto di fiducia fra istituzioni, raccordo indispensabile agli occhi del cittadino che vuole vedere lo Stato efficiente con i forti e puntuale con i furbi. Anche recentemente, come ha detto nel suo intervento l onorevole Fragomeli, sono stati fatti significativi passi in avanti in questa durissima battaglia. L evasione fiscale è un emergenza nazionale, sentitissima che coinvolge e permea varie dimensioni del vivere sociale e civile. Gli evasori totali o parziali sono ladri per lo Stato. Non deve esistere accanimento ma coloro che evadono vanno stanati, puniti, indicati come soggetti pericolosi. Occorre che il fisco amico persegua e che lo Stato riservi agli evasori un trattamento penalmente adeguato. La gente pensa che chi evade può contare sul fatto di cavarsela comunque: si tratta di una questione culturale, di un paradigma che va cambiato. 2
Un paradigma che va cambiato partendo dalla scuola. Nelle scuole si dovrebbe insegnare ai ragazzi che le tasse sono indispensabili e che i cittadini devono pretendere che siano spese bene. I ragazzi nelle scuole devono sentire tutto questo come onore, potremo dire un sentimento nobile, come un obbligo di civiltà che viene apprezzato e riconosciuto dal senso comune. L immagine che spesso passa è quella di un fisco assetato con i poveri e molto attento alle buone maniere con i famosi. Tutto questo, anche nei messaggi, va corretto. Il nostro paese ha troppo sofferto, e in parte accade anche ora, a causa di questo malcostume. Quando nel 2013 decidemmo come Spi regionale di cominciare a promuovere nelle province questo tema, non pochi ci presero per folli. Troppi però erano i bisogni sociali e le risorse non sempre erano, né sono, sufficienti per gli Enti locali. Per questo ci siamo detti che forse era il caso di analizzare, anche nei Comuni lombardi, quale fosse l entità del rischio di evasione fiscale locale e se lo sforzo, in termini di contributi fiscali per sostenere lo sviluppo e lo stato sociale, fosse il medesimo per tutti. 3
C è bisogno di dire una parola forte e certa, occorre affermare che l elusione e l evasione fiscale non sono compatibili con la nostra economia e con nessun sistema democratico. L ammontare dell evasione rappresenta il 16% del Pil. Basterebbe solo questo dato per farvi capire il ruolo giocato dall evasione fiscale nel rallentamento dello sviluppo del nostro paese. Nemmeno nella nostra regione l evasione fiscale è assente: più o meno il rischio è accentuato in tutte le ex province. Oggi serve garantire il sociale senza aumentare tributi e tasse. Una strada non scontata, infatti in questi anni il percorso è stato quello inverso e molto importante è stata la compartecipazione dei cittadini nel sostenere i costi dei servizi. La nostra indagine non sarà esaustiva ma ci dà elementi su cui riflettere. Con la metà di quanto recuperato dall evasione non ci sarebbero più problemi nel finanziare uno sviluppo innovativo, la ricerca, l università, si potrebbe ridurre l Irpef e sostenere le famiglie in difficoltà e si potrebbero rivalutare le pensioni. Se, invece, si evade tutto si fa più complicato. 4
La lotta all evasione fiscale ha, per noi, un grande valore, rafforza la legalità. A tal proposito, come Spi, stiamo organizzando con la Commissione antimafia della Regione Lombardia un importante iniziativa sul tema della legalità, prendendo spunto da iniziative come questa, che non sono secondarie ma piuttosto finalizzate a rafforzare la legalità stessa. Come abbiamo sentito, dalla ricerca emerge che in Lombardia il danno è stimato in 30 miliardi di euro. E nella sola provincia di Pavia circa 30 Comuni presentano indicatori di consumo e benessere con valori superiori alla ricchezza dichiarata, evidenziando dunque un rischio di evasione significativo. Teniamo conto che in base alle leggi nazionali i Comuni di concerto con Agenzia delle Entrate, attraverso le convenzioni, possono recuperare risorse per le casse comunali. Attraverso la ricerca abbiamo cercato di costruire un percorso per evidenziare che l evasione non è solo quella del macro dato nazionale. È, invece, più vicina a noi di quanto possiamo immaginare. Avviene infatti anche nei nostri Comuni. 5
E allora serve rafforzare l azione coordinata alla lotta all evasione fiscale, perché in una situazione di difficoltà, di crisi economica come quella che stiamo attraversando, può rappresentare una fonte di entrate, utile al rafforzamento dei servizi sul territorio. Si realizzerebbe così una necessaria iniziativa di dignità sociale. Recentemente abbiamo sottoscritto un intesa con ANCI Lombardia per sollecitare protocolli locali tra Comuni e soggetti sociali per la lotta all evasione fiscale. Se fatti assieme possono essere utili anche per chiedere all Agenzia delle Entrate di dare adeguato e tempestivo seguito alle segnalazioni qualificate dei Comuni. L intesa suggerisce di esercitare questa azione in modo associato per risolvere così anche i problemi di dimensione organizzativa, specialmente per i piccoli Comuni. Per rilanciare sviluppo e servizi sociali servono risorse e per fare questo serve un uso prudente della leva fiscale e un più forte sviluppo di azioni di contrasto e di prevenzione del fenomeno. In Lombardia ci sono 1500 Comuni ma i protocolli di convenzione tra Comuni e Agenzia delle Entrate non superano i 600. Interessanti sono le esperienze di Bergamo e Milano dove sono stati aperti e attrezzati uffici per la lotta all evasione fiscale. 6
Lotta che ha portato nel 2015 un entrata di 1milione e 300mila euro a Bergamo e più di 2milioni a Milano, ma così anche in Comuni medi sparsi in Lombardia. Insomma dopo un periodo di rodaggio, la macchina funziona. Del resto, come evidenzia la ricerca, anche nella provincia di Pavia si può vedere, dai bilanci, come a fronte del progressivo calo delle spese correnti destinate ai servizi sociali (mediamente in tutti i Comuni pavesi si passa da 142 euro pro capite nel 2010 a 124 euro nel 2014) ci sia un corrispondente e significativo aumento della pressione tributaria che passa da 367 euro pro capite del 2010 a 573 euro nel 2014. Per cui abbiamo meno servizi e un incremento della pressione tributaria. C è un punto di rottura a cui non si può giungere: bisogna evitare che il pubblico non sia più in grado di giustificare il livello di tassazione e di tributi richiesti. Ciò avviene se e quando i servizi erogati in qualità e quantità non giustificano quanto richiesto in tasse. Il senso di responsabilità deve indurre pertanto a individuare come elementi di finanziamento quelle risorse dovute allo Stato da contribuenti infedeli. Questa è la strada. In altre regioni ci sono ormai esperienze concrete e positive. 7
In Emilia Romagna su 340 Comuni 290 hanno aderito alle convenzioni con Agenzia delle Entrate. Evasione accertata pari a 88 milioni di euro. Le somme recuperate dall evasione ed erogate ai Comuni sono pari a 30 milioni, che suddivisi per il numero dei Comuni ci danno la media di 100mila euro a Comune. Per alcuni Comuni, specialmente quelli medi/ piccoli, con quei 100mila euro posti in gestioni sociali associate, sarebbe possibile erogare servizi di tutto rispetto. In Lombardia siamo in ritardo, a nostro avviso anche qui si dovrebbe percorrere in fretta la strada percorsa da altre Regioni. Andrebbe sollecitata, la Regione, a praticare politiche attive tese a promuovere una programmazione partecipata tra vari soggetti associati per contrastare l evasione fiscale. Insomma, serve mettere in campo azioni di partenariato sul territorio che possano generare risorse finalizzate a sostenere il sociale e uno sviluppo duraturo. Questo lo si può fare solo insieme. Noi non siamo una lobby. Noi rappresentiamo la gente che ha fatto e fa spesso il proprio dovere, pagando tutto fino all ultimo centesimo. Da 8
questo deriva l autorità morale che possiamo spendere per il bene delle nostre comunità. Senza risorse o con risorse contenute non saremo all altezza dei problemi di oggi: riforma economica, riforma dello Stato, un nuovo patto sociale e territoriale. I nostri studi e ricerche offrono a tutti spunti di riflessione sul fenomeno, cercando di far comprendere cosa significhi fare sistema. Cerchiamo di dare una visione di insieme del sistema economico e produttivo locale e di come si possa contestualizzare al suo interno il rischio di evasione. Insomma il territorio non come entità astratta ma come comunità che, se stimolata, può vincere la sfida. Questa è la strada che proponiamo a tutti di percorrere insieme. 9