Analisi dei risultati qualitativi e quantitativi della sperimentazione di RD domiciliare a Trento



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SERVIZIO AMBIENTE Analisi dei risultati qualitativi e quantitativi della sperimentazione di RD domiciliare a Trento SINTESI Febbraio 2008 Redazione a cura del gruppo di lavoro composto da tecnici del Servizio Ambiente del Comune di Trento, della Trentino Servizi Spa e della E.S.P.E.R..

Premessa Con questa relazione sintetica il gruppo di lavoro congiunto intende illustrare al Consiglio l analisi dei risultati quali-quantitativi della sperimentazione del nuovo servizio domiciliare nelle Circoscrizioni Gardolo e Meano. Tale analisi ha inoltre lo scopo di individuare le scelte operative più opportune per ottimizzare e rimodulare le modalità con le quali sarà possibile estendere gradualmente il servizio in tutta la Città di Trento. Si ritiene innanzitutto opportuno mettere in evidenza le caratteristiche più significative delle Circoscrizioni Gardolo e Meano rispetto al resto della Città di Trento. Per quanto riguarda la densità abitativa Gardolo presenta un dato abbastanza rappresentativo del concentrico urbano principale (14.492 ab/kmq) mentre Meano presenta una maggiore dispersione abitativa (2.855 ab/kmq) che ben rappresenta anche le Circoscrizioni di Povo, Mattarello e Ravina-Romagnano. La densità media di Gardolo e Meano (7.110 ab/kmq) risulta praticamente identica a quella media a livello comunale (7.069 ab/kmq). Sotto questo profilo, estremamente importante per valutare la reale rappresentatività dei risultati ottenuti, si può quindi affermare che Gardolo e Meano possono ben rappresentare le problematiche ed i costi che dovranno essere affrontati nella fase di estensione del servizio. Di seguito viene operato un raffronto del numero di famiglie, delle superfici e del numero delle utenze non domestiche rispetto all intero territorio comunale. Tale raffronto mette in evidenza che le superfici ed il numero delle utenze non domestiche procapite risulta inferiore a quello medio cittadino in particolare per quanto riguarda Meano. Abitanti 2007 Fam. 2007 Fam. ripartiz. % comp. per fam. mq tot. ut. non dom. mq ut. non dom. procapite utenze non domest. utenze non dom. procapite Trento 111718 49261 2,27 7.078.701 63,36 55826 0,50 Gardolo e Meano 18090 7370 14,96% 2,45 1.032.409 57,07 7544 0,42 Gardolo 13423 5533 11,23% 2,43 848.752 63,23 5807 0,43 Meano 4667 1837 3,73% 2,54 183.657 39,35 1737 0,37 Per quanto riguarda i RU intercettati nei due quartieri nella tabella successiva è stato operato un raffronto dei quantitativi procapite intercettati rispetto all intero territorio comunale. Tale raffronto, riferito al novembre 2006 quando non era ancora stato avviato il nuovo servizio, mette in evidenza che i RU intercettati nei due quartieri risultano nettamente inferiori a quelli mediamente intercettati nell intero territorio comunale a causa della minore presenza di utenze non domestiche precedentemente evidenziata e, per quanto riguarda Meano, per la percentuale molto più elevata di famiglie che pratica il compostaggio domestico (il 37 % del totale) rispetto alla media cittadina e di Gardolo (16 %). Questo dato è confermato dal livello più basso di intercettazione dell umido a Meano rilevato già nel 2006 e confermato anche nel corso della sperimentazione. % RD 2006 kg/ab.a RU 2006 Trento 47,54% 535 % vs tot. kg/ab.a Gardolo e Meano 47,00% 422-21,12% Gardolo 49,00% 446-16,64% Meano 41,00% 349-34,77% 2

1 Analisi quali-quantitativa dei risultati 1.1 Verifica obiettivi di riduzione Nella tabella seguente viene riportata la media settimanale effettivamente riscontrata nei quartieri Gardolo e Meano confrontata con l obiettivo settimanale individuato in sede di progettazione. Confronto prod. RU del 2006 con quelle rilevate con l avvio del nuovo servizio. Kg/ab.anno Totale 2006 Totale PAP differenza % INGOMBRANTI 10 12 24% R.U. INDIFF. 192 91-53% SPAZZ. 19 16-15% PROD. RU RES. 221 119-46% PROD. TOTALE 422 377-11% Legenda: INDIFF. = rifiuti indifferenziati, SPAZZ. = Spazzamento Questo dato di riduzione delle intercettazioni globali potrebbe però essere dovuto anche ad una parziale migrazione di rifiuti dai quartieri coinvolti nella sperimentazione ad altre zone della Città. Bisogna però evidenziare che nei circuiti di raccolta confinanti non sono stati rilevati dagli operatori maggiori conferimenti e tale sensazione è stata confermata dalla verifica dei quantitativi intercettati mensilmente nell intera Città. Infatti il calo dell intercettazione dei rifiuti urbani nei quartieri Gardolo e Meano (pari a circa l 11 %), considerando che i due quartieri rappresentano circa 15 % della popolazione complessiva e producono circa il 12 % dei RU complessivi di Trento, corrisponde ad una riduzione sull intera Città di circa l 1,6 %. Questo dato risulta quasi identico a quello realmente riscontrato nel terzo quadrimestre sull intera Città (pari all 1,57 % circa). Per analizzare le reali cause del calo dei quantitativi intercettati nella recente indagine di Customer satisfaction è stata inserita la seguente domanda Il nuovo sistema di raccolta porta a porta ha modificato il suo modo di fare acquisti? ed il 64 % degli intervistati ha risposto positivamente specificando nella maggior parte dei casi che sta evitando gli imballaggi in genere, usando solo le borse di stoffa o ricicla sacchetti in nylon precedentemente utilizzati oppure sta eliminando nylon o polistirolo e vaschette. Molti utenti mettono però in evidenza che cercano di ridurre gli imballaggi ma i supermercati ti spingono a comprare più imballi. Va inoltre rilevato che, grazie alla riorganizzazione del servizio, si può ora ritenere raggiungibile l obiettivo di contenimento dei rifiuti residui non differenziati al di sotto dei 175 kg/ab_eql.anno ed ora, nei quartieri coinvolti, si è potuta ottenere una media di 119 kg/ab.anno che però non risulta perfettamente equiparabile poiché non include anche il flusso dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani che è stato invece inclusa nell obiettivo provinciale né gli scarti della RD. Si può infatti evidenziare che i risultati raggiunti sono paragonabili a quelli raggiunti nei contesti più avanzati (ad es,. il Consorzio Priula) nella fase di transizione dalla tariffazione parametrica alla tariffazione puntuale e che i margini di ulteriore miglioramento sono abbastanza contenuti. 3

1.2 Verifica obiettivi di raccolta differenziata Nella tabella seguente viene riportata la media settimanale complessivamente riscontrata nei quartieri di Gardolo e Meano confrontata con l obiettivo settimanale individuato in sede di progettazione. Confronto della media settimanale reale con l obiettivo progettuale per Gardolo e Meano. Dati in TOT. DIFF. ING. PLAST. % RD % RD kg/ab.anno DIFF. CRM CRM CARTA ORG. MET. VET. con CRM senza CRM Med. reale 257 64 12 51 91 25 27 68% 64% Med. prog. 305 50 7 56 120 54 25 65% 62% Differenza -19% 21% 39% -8% -32% -120% 5% 4,2% 2,6% Legenda: ING. = rifiuti ingombranti, ORG. = rifiuto organico Per quanto riguarda gli obiettivi di raccolta differenziata il primo dato che emerge chiaramente è il superamento dei livelli di RD che erano stati individuati nella fase di progettazione per ben 3 punti percentuali. Questo dato è ormai ampiamente consolidato e dimostra che gli obiettivi di RD e di riduzione del rifiuto residuo individuati dalla Provincia in fase di aggiornamento del proprio Piano provinciale sono raggiungibili (e perfino superabili) anche dal Comune capoluogo. Per una corretta valutazione dei dati bisogna però considerare che non è ancora presente un CRM in ogni circoscrizione di Trento e quindi, presso i CRM di Gardolo e Meano, vengono conferiti anche rifiuti di altri circoscrizioni e questo fenomeno giustifica il livello di intercettazione più elevato presso i CRM rispetto a quanto previsto in sede progettuale. Tale fenomeno è destinato a ridursi con il completamento delle rete di CRM/CRZ dell intera Città. Per quanto riguarda invece i livelli di intercettazione dei servizi domiciliari bisogna considerare che la minore intercettazione globale di rifiuti effettivamente riscontrata rispetto a quella individuata nella fase progettuale (che risale al luglio 2006 in assenza dei riscontri puntuali effettuati successivamente, nel novembre 2006) ha naturalmente determinato anche una minore intercettazione dei materiali recuperabili. Rispetto al dato inferiore medio globalmente riscontrato (pari al 24 %) si deve però evidenziare che la carta ed il vetro presentano dei livelli di intercettazione procapite superiori a quanto previsto, l organico presenta livelli di intercettazione leggermente inferiori a quanto previsto mentre la plastica ed i metalli in linea hanno evidenziato livelli di intercettazione decisamente inferiori a quanto preventivato. Per comprendere meglio questa situazione si è provveduto a confrontare i livelli di intercettazione conseguiti con l avvio a regime del nuovo servizio domiciliare anche con i livelli di intercettazione registrati nel novembre 2006 nei due quartieri (cioè prima dell avvio del nuovo servizio). Confronto prod. RU del 2006 con quelle rilevate con l avvio del nuovo servizio. Kg/ab.anno Totale 2006 Totale PAP differenza % MULTI 32 51 61% CARTA 43 51 19% ORGANICO 85 91 7% R.D. CRM 40 64 58% PROD. RU RES. 221 119-46% % RD 47% 68% 44% Dall analisi dei dati emerge che si è passati da un livello medio di RD pari al 47% (la media dell intera Città nel 2006 era del 47,5%) ad una media del 68 % con un netto miglioramento (+ 61%) dell intercettazione del multimateriale (ora raccolto a livello domiciliare tenendo distinto il vetro dagli altri materiali), della carta (+19%) mentre l umido è migliorato in modo meno significativo (+ 7%). L aumento dei conferimenti presso i CRM è dovuto alla messa a regime del CM di Gardolo, all avvio di quello di Meano ed anche grazie ai conferimenti di utenze di altre circoscrizioni. 4

Dall analisi dei dati emerge chiaramente che anche prima dell avvio nuovo servizio a Meano veniva intercettato molto meno organico procapite rispetto a Gardolo e questa differenza è giustificabile per il maggior grado di adesione al compostaggio domestico e per la minore propensione, nelle frazioni che mantengono ancora una vocazione rurale, a disfarsi di scarti di cibo che possono invece essere utilizzati anche per alimentare animali da cortile. Per quanto riguarda gli imballaggi in plastica, metallo e poliaccoppiato (tipo tetrapak), che in analisi merceologiche del RU residuo condotte a Gardolo e Meano nel 2006 ammontava a circa il 26 % (si veda la fig. successiva), si può rilevare che ora rappresentano solo il 10 % circa dei residuo. Fig. 1 Anal. merceol. RU residuo raccolto a Gardolo-Meano prima dell avvio del nuovo sistema. Media analisi residuo precedente al PAP a Gardolo e Meano tessili e cuoio 10,8% metalli e legno 6,1% vetro 4,6% pericolosi 0,1% non riciclabile 15,7% organico 19,0% imballaggi leggeri 25,9% carta e cartone 17,8% Le analisi del rifiuto residuo condotte dopo l avvio del nuovo servizio evidenziano però che esistono ancora discreti margini di miglioramento per questa tipologia di raccolta. Fig. 2- Media di 5 analisi merceolog. del RU residuo raccolto dai condomini con il nuovo sistema. imballaggi leggeri 9,1% Media analisi residuo condomini Gardolo e Meano tessili e cuoio metalli e legno 5,3% 3,9% vetro 2,6% pericolosi 1,5% carta e cartone 8,3% non riciclabile 53,9% organico 15,4% 5

Fig. 3 - Media di 4 analisi merceologiche del RU residuo raccolto dalle case con il nuovo sistema. Media analisi residuo case Gardolo e Meano imballaggi leggeri 10,3% tessili e cuoio metalli e legno7,7% 2,4% vetro 1,9% pericolosi 1,0% carta e cartone 7,1% non riciclabile 54,4% organico 15,2% Anche le analisi condotte per verificare la qualità degli imballaggi leggeri raccolti in modo differenziato dimostrano invece che la percentuale di impurità risulta abbastanza alta (circa 12-13 % di rifiuto non riciclabile in media) anche se molto più contenuto di quella che veniva rilevata quando veniva effettuata la raccolta multimateriale precedente (circa 10-15 % di rifiuto sul totale conferito). Probabilmente i cittadini apprezzano e comprendono molto meglio le cosiddette raccolte monomateriali poiché risulta di immediata comprensione il messaggio differenzia i materiali conferendo separatamente rispetto al messaggio differenzia i materiali ma poi conferiscili congiuntamente rimescolandoli. Per quanto riguarda l organico le figure precedenti dimostrano che è stato raggiunta un livello di riduzione dell organico nel rifiuto residuo abbastanza consistente passando da una presenza media del 19 % (si veda la fig. 2) prima dell avvio del porta a porta per poi raggiungere un presenza media del 15 % (fig. 3 e 4) circa dopo l avvio del nuovo servizio. Questi livelli di riduzione dell organico nel rifiuto residuo sono paragonabili a quelli riscontrati nel Consorzio Priula nella fase di applicazione della raccolta domiciliare e potrebbero essere ulteriormente migliorati solo con l avvio a regime della tariffazione puntuale del servizio. Fig. 5 Percentuale di umido rilevato nel secco residuo dal Cons. Priula con racc. stradale (2000), racc. domiciliare (2002) ed infine racc. domiciliare e tariffa puntuale (2003) 50,00% 45,00% 40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% 39,02% 13,45% 9,19% MEDIA PRIULA anno 2000 MEDIA PRIULA anno 2002 MEDIA PRIULA anno 2003 6

3 Analisi delle problematiche relative all organizzazione del servizio di raccolta Di seguito vengono analizzate le problematiche emerse organizzative emerse durante la sperimentazione proponendo anche le possibili soluzioni migliorative. Innanzitutto va rilevato che in molti condomini, durante la fase di distribuzione, non è stato spesso correttamente applicata la previsione progettuale di dotare ogni scala di un condominio della propria batteria di contenitori accettando invece di raggruppare tutti i contenitori in un'unica postazione di raccolta che ha spesso comportato, soprattutto nei condomini più grandi, una elevata occupazione di spazi ed un negativo impatto visivo come si dimostrano le foto riportate di seguito. Via Melta Tale scelta ha inoltre comportato una minore responsabilizzazione da parte delle famiglie e, nei casi in cui i contenitori vengono posizionati molto vicino alla strada pubblica, ha favorito il conferimento di materiali impropri da parte di alcune utenze artigianali come mostrato nella foto successiva. Questa situazione si presta anche a critiche poiché la presenza di numerosi contenitori di piccole dimensione che potrebbero essere sostituiti da contenitori più voluminosi ottenendo un risparmio di spazi e dei tempi di svuotamento, può far sorgere dei dubbi sulla motivazioni della scelta effettuata. In effetti i cittadino non possono immaginare che tale scelta era dettata dalla volontà di suddividere il più possibile le batterie di contenitori e rendere più semplice la movimentazione dei bidoni da parte degli stessi condomini. Uno dei motivi per cui alcuni condomini hanno scelto di posizionare tutti i contenitori nella zona più alla strada pubblica è stato determinato dalla scelta di garantire lo svuotamento a titolo gratuito dei bidoni da parte del personale dell azienda solo se non venivano superati i 15 metri di distanza dall ingresso del cortile. Questa scelta penalizzava le scale più lontane dall ingresso ed ha fatto quasi sempre (almeno per quanto riguarda i condomini con più di 5-6 famiglie) preferire la soluzione di uno svuotamento a cura dell azienda di tutti i bidoni con ingresso nei cortili. 7

Tale scelta andrebbe quindi rivista prevedendo che, se il condominio chiede alla Trentino Servizi di occuparsi dello svuotamento, questa richiesta comporti automaticamente la rinuncia allo sconto o il pagamento di un canone aggiuntivo indipendentemente dalla distanza da percorrere a patto che la scelta dei luoghi in cui posizionare i bidoni venga concordata. Si potrebbe inoltre incentivare economicamente la realizzazione di apposite strutture (si vedano gli esempi delle foto successive) o regolamentare l obbligo di nascondere alla vista i contenitori di chi transita lungo la strada pubblica, o arretrandoli o delimitandoli con apposite strutture, che potrebbero anche scoraggiare lo scarico di rifiuti da parte di terzi estranei al condominio. Per poter applicare la previsione provinciale di applicazione di una tariffazione puntuale parametrica si propone inoltre di stabilire che, per il conferimento del rifiuto residuo, la parte variabile della tariffa venga legata al volume dei contenitori richiesti da ogni singola abitazione o condominio. In questo modo, ad esempio, le famiglie che, operando correttamente la RD, richiederanno solo un mastello da 40 litri da svuotare settimanalmente in luogo del bidone da 120 per rifiuti residui utilizzato in precedenza, potranno ottenere una proporzionale riduzione della parte variabile della tariffa. Analogamente un condominio che richiede di ridurre, ad esempio, da tre a due i bidoni da 360 litri a disposizione del condominio per il conferimento del rifiuto indifferenziato potrà ottenere una proporzionale riduzione della parte variabile della tariffa. Va poi rilevato che in alcuni condomini è risultato necessario provvedere all incremento dei volumi disponibili per il conferimento della carta attraverso la sostituzione di alcuni bidoni (passando da 120 a 240 litri) poiché il maggior conferimento degli imballaggi in cartoncino (abbastanza voluminosi e spesso non ben schiacciati) ha determinato una diminuzione del peso specifico inizialmente previsto per la carta da utenze domestiche. Va inoltre valutata l opportunità di mantenere o meno la separazione dei contenitori tra utenze domestiche e non domestiche di uno stesso condominio. Nell ottica del futuro passaggio alla tariffazione puntuale volumetrica dovrebbe essere sufficiente tenere separato soltanto il contenitore per il residuo prevedendo una ulteriore personalizzazione solo per la frazione ad alta produzione: carta per uffici, organico e vetro per bar e ristoranti, organico per fiorerie ecc. Si deve infine rilevare che, soprattutto a Meano, in molti casi è stata adottata una modalità di raccolta domiciliare anche per le case sparse anche se nel progetto per tale utenze la raccolta di prossimità con bidoni assegnati ad ogni gruppo di case che hanno in comune la stessa strada di accesso dall arteria principale. Questi contenitori, dotati di chiave, non andranno comunque posizionati in zone visibili dalle arterie principali di collegamento per evitare fenomeni di abbandono nei pressi degli stessi contenitori (pag. 59 del progetto). In questi casi l adozione della raccolta domiciliare spinta risulta fin troppo comoda per gli utenti e comporta un abbattimento delle produttività molto cospicuo per la necessità di dover percorrere strade sterrate con 8

carreggiate molto strette, curve e passaggi molto difficili per mezzi di raccolta rischiando spesso di dover compiere lunghe retromarcie per consentire il passaggio ad altri automezzi che percorrono queste strade in senso inverso. Spesso si arriva perfino a dover far percorrere a piedi lunghi tratti dagli operatori per svuotare un singolo mastello posizionato dall utenza davanti alla porta di casa. Vanno quindi ridefinite le regole per l individuazione dei percorsi per eliminare quelli che non soddisfano alcune minime esigenze di sicurezza e di normale transitabilità (soprattutto nei periodi invernali) in relazione alla: larghezza minima della strada da percorrere pendenza max della strada eccessiva distanza dal nucleo abitato Anche per le case a schiera andrebbe rivalutato il metodo utilizzato finora e si dovrebbero trattare tali utenze, laddove queste siano contraddistinte da un unico ingresso in comune, come un condominio ponendo a carico degli utenti l esposizione sulla strada o sul marciapiede dei bidoni o mastelli per poter migliorare sensibilmente la produttività degli addetti. L orario di raccolta serale non ha ridotto o migliorato l impatto sul traffico del servizio, ma ha comportato: varie lamentele dei cittadini presso il call center per la rumorosità dei mezzi criticità per gli operatori perché, al buio, è più difficile transitare in alcune strade ed identificare i mastelli o bidoni da svuotare; scarsa disponibilità dei dipendenti a modificare l orario in caso di necessità di straordinari maggiori costi per orario serale necessità di prevedere un servizio aggiuntivo di assistenza meccanica anche nel turno serale necessità di assumere un altro coordinatore Bisogna poi segnalare la problematica derivante dalla anticipata esposizione dei sacchi di imballaggi leggeri che dovrebbe avvenire solo dopo le 17. Si evidenzia cioè che: - nei condomini di piccole dimensioni si nota una crescita lineare dei sacchi esposti; - nei condomini più grandi il grosso dei sacchi è già presente la mattina presto (sebbene spesso si vedano cartelli degli amministratori che invitano a rispettare i giorni di raccolta); - le case singole espongono la mattina presto oppure all ultimo momento. Si potrebbe quindi eliminare il turno serale poiché raccogliendo gli imballaggi leggeri di mattina si limiterebbe di molto l impatto visivo ed i disagi causati durante i giorni di maltempo (pioggia, vento ). Per eliminare il problema dei recuperi delle festività infrasettimanali si potrebbe infine consegnare un apposito calendario per non dover lavorare anche nei giorni festivi. In alcune situazione è stato inoltre rilevato che alcune utenze hanno modificato i bidoni dotandoli di normali lucchetti a dimostrazione che il timore di sanzioni per errati conferimenti o il timore di veder saturato il proprio contenitore da altri, in previsione della futura applicazione della tariffazione puntuale, è già abbastanza diffuso. Bidoni dotati di lucchetto privato a Meano 9

4 Analisi della produttività e dei costi del servizio Di seguito viene riportata una tabella che illustra l evoluzione del fabbisogno di personale che veniva utilizzato prima dell avvio del progetto, quello previsto in sede progettuale e quello registrato a consuntivo. Frazioni Pre progetto Previs. da progetto Consuntivo reale Consuntivo reale ORGANICO 1 3 3,90 30% CARTA 2 3 2,85-5% RESIDUO 6 4,5 3,08-32% VETRO 1,5 2,10 40% 0,5 IMBALLAGGI 1,5 2,55 70% TOTALE 9,5 13,5 14,48 7% Tale confronto mette in evidenza che il fabbisogno di personale e mezzi di raccolta è risultato superiore a quanto stimato in sede progettuale nella misura del 7 % a causa della minore produttività del personale per le ragioni precedentemente illustrate. L aumento dei costi che ne è derivato è stato però più contenuto poiché il maggiore livello di RD e la minore intercettazione di RU residuo hanno consentito di contenere tale aumento nella misura del 5 %. Per contenere ulteriormente i costi di raccolta è però necessario migliorare la produttività eliminando taluni percorsi di raccolta soprattutto nelle case sparse di Meano (introducendo come da progetto una raccolta di prossimità). Si deve inoltre rilevare che, con l estensione del servizio all intera Città, sarà possibile ottimizzare ulteriormente l utilizzo del personale operativo stabilendo dei percorsi che possono sfruttare per intero l orario lavorativo contrattuale. Attualmente infatti, a causa della ridotta dimensione delle zone di raccolta individuate, non risulta sempre possibile stabilire dei percorsi di raccolta ottimali. Tali azioni potranno aumentare la produttività degli addetti di circa il 5-10 %. Anche il rinnovo del parco mezzi potrà contribuire a migliorare ulteriormente la produttività degli addetti riducendo drasticamente gli episodi di rientro anticipato per noie meccaniche. Di seguito viene quindi riportata una stima dell incremento dei costi per estensione del servizio a tutta la Città. 1 anno 2 anno Incremento del costo tot. rispetto al prec. servizio a consuntivo a Gardolo-Meano 10,59% 5,32% Incremento del costo tot. rispetto al prec. servizio a preventivo per l estensione del servizio a tutta la Città 7,89% 2,61% Considerando che si dovrà estendere progressivamente il servizio (a partire dalle circoscrizione già dotate di CRM) e che si arriverà a coprire tutto il territorio entro la fine del 2009, tale incremento potrà essere suddiviso su due anni e quindi potrà essere ridotto l incremento annuale della tariffa per i cittadini in modo significativo. E necessario però segnalare che i maggiori costi per l estensione del sistema domiciliare sono concentrati nel primo anno di attivazione del servizio poiché è necessario investire somme ingenti nelle iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, che accompagnano il cambiamento di abitudini richiesto alle utenze coinvolte per l esposizione dei contenitori e l introduzione della tariffazione puntuale. Dal secondo anno, quando le abitudini sono ormai consolidate, si possono investire somme molto più contenute per il mantenimento delle attività di sensibilizzazione dei cittadini. Si rileva quindi che dal secondo anno si assiste ad un aumento dei costi molto più contenuto rispetto a quello stimato per il primo anno. 10