Contro la corruzione: eletti dal popolo ma liberi. Tutti devono sapere tutto

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Auguri Numero per 4 un anno migliore, fatto di impegno e fiducia in noi stessi e negli altri 19 Dicembre 2014 Numero 4 19 Dicembre 2014 Idee e Coraggio Per Roma Contro la corruzione: eletti dal popolo ma liberi. Tutti devono sapere tutto Oggi con le nuove tecnologie telematiche è possibile rendere pubblici in tempo reale tutti gli atti amministrativi, con particolare riguardo ai centri di costo, agli appalti e alle assunzioni attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Roma per consentire un controllo pubblico sulla loro trasparenza e correttezza. In questo modo gli atti pubblici diventano effettivamente pubblici : conoscere, prima e dopo l aggiudicazione di un appalto, i criteri previsti, i punteggi e l aggiudicazione con i nomi e i cognomi; eliminare qualsiasi forma di affidamento diretto ed effettuare qualsiasi tipo di assunzione tramite concorso; realizzare un unico centro di costo ed istituire un controllo interno su tutti gli atti; rendere i bilanci chiari e leggibili con tutte le voci esplicitate. Pubblicare tutte le Delibere e Memorie di Giunta. Effettuare la rotazione dei dirigenti. Ciò sicuramente costituirebbe una efficace forma di prevenzione per scoraggiare imbrogli, favoritismi e corruzione, anche se evidentemente non è risolutivo per prevenire la corruzione. Infatti vi è un problema a monte sulla scelta degli eletti e dei metodi per ottenere il consenso popolare. La politica non può più selezionare gli eletti in base alle appartenenze, amicizie e fedeltà, a prescindere dalle qualità dimostrate nella militanza politica riguardanti la trasparenza, la competenza e le capacità; partendo da un requisito pregiudiziale per chi vuole rappresentare gli altri concittadini, ovvero la assoluta libertà dell eletto dai ricatti e condizionamenti da lobby e poteri economici e/o affaristici. La libertà dell eletto è il valore più alto della politica, senza il quale la politica non vale più nulla e diventa subalterna e inutile al bene comune. Le liste sono il momento più delicato della democrazia e devono essere compilate attraverso una discussione pubblica nei circoli e nella città. Il consenso popolare va ricercato con l'impegno per interessi generali e diffusi nella città, e non attraverso la gestione delle aziende e dei dipartimenti del Campidoglio con la presenza di amici. Gli eletti devono pretendere nelle aziende, negli Assessorati e nella dirigenza uomini capaci e trasparenti con cui lavorare per la città, e non "propri uomini" per esercitare favoritismi e coltivare clientele. A Roma l esperienza della giunta Alemanno ha aperto le porte alla politica intesa come affare, inquinando l amministrazione pubblica e assoggettandola agli interessi dei singoli e delle varie lobby, dilapidando il denaro pubblico, ai danni dei servizi ai cittadini e lasciando macerie e degrado morale. Dobbiamo plaudire alla iniziativa della magistratura che deve colpire gli amministratori corrotti, ma deve anche distinguerli da quelli onesti e perbene che devono poter governare la città nell interesse di tutti altrimenti passerebbe il messaggio che essere onesti in politica non serve a nulla e faremmo un gran favore a chi vuole continuare a fare affari con la cosa pubblica. Al di là delle diverse opinioni sull operato dell attuale Sindaco di Roma, una cosa appare chiara a tutti: questo sindaco è pulito, ha fatto scelte coraggiose e non si è fatto condizionare dagli interessi affaristici della città. Pertanto proprio in questa emergenza morale può essere garante di una reale discontinuità rispetto al passato e continuare a fare pulizia nell Amministrazione per usare al meglio le scarse risorse di cui dispone e per il bene comune. Per questo penso che sia giusto sostenerlo in un momento così difficile per la nostra città. Dispiace constatare che alcuni non hanno come obiettivo bandire il malaffare dalla città ma, per motivi politici, strumentalizzano l onda di giusta indignazione popolare per fare di tutt erba un fascio e far dimettere Marino. Questa è davvero la vecchia politica

Pagina 1 L arroganza e l impunita dell abusivismo fatto sistema sociale: piazza Navona, isola pedonale, camion bar, tavolini e cartelloni selvaggi Piazza Navona da anni in occasione del Natale veniva occupata da centinaia di stand improbabili simili a baracconi da luna park anni 50, in molti casi con prodotti che nulla avevano a che fare con il Natale. Il Comune, ostaggio di questa lobby di ambulanti, non è mai riuscito ad imporsi per realizzare, come in tutte le più belle capitali europee, un mercatino di Natale degno di questo nome in una delle piazze più belle del mondo. Questa amministrazione per la prima volta ha avuto il coraggio di dire basta all arroganza e all impunità di questi ambulanti per ridare decoro e bellezza a piazza Navona. Negli anni 90 quando fu istituita l Isola pedonale a Piazza di Spagna i commercianti si ribellarono sostenendo che sarebbe stata la morte del centro storico. Oggi gli stessi sono gelosi di quella scelta condivisa da tutti i cittadini romani. Questa Amministrazione ha esteso l isola pedonale (con una sola corsia riservata al centro della strada) a Via del Babuino creando una splendida passeggiata fino a piazza del Popolo Di nuovo i commercianti alzano le barricate, ma l'amministrazione giustamente va avanti nell interesse della città. Da anni la stampa e i cittadini denunciano quotidianamente l assedio della città da parte dei cosiddetti camion - bar e dal fenomeno dei tavolini selvaggi fin sotto i più bei monumenti della città, ma nessuno è mai riuscito o ha voluto eliminare questo degrado. Questa Amministrazione ha deciso di dire basta a tanto scempio per rendere più bella e vivibile la nostra città, superando le proteste, le intimidazioni e le manacce della lobby di questi abusivi. La capitale d Italia ha subito da mezzo secolo lo scempio dei cartelloni pubblicitari selvaggi, malgrado le proteste dei cittadini, dei comitati, delle associazioni ambientaliste e le denunce della stampa romana. Uno dei primi atti di questa amministrazione è stata l approvazione del Piano Regolatore degli impianti pubblicitari (PRIP) con la drastica riduzione del numero, delle dimensionidegli impianti, e con la messa a gara di tutte le concessioni non più rinnovate alla loro scadenza del 31 dicembre 2014. Il TAR in data 18 dicembre 2014 ha respinto i ricorsi di tutte le ditte entrate in guerra contro le nuove regole, e il progetto di ripulire la città dai cartelloni pubblicitari va avanti. Questi pochi esempi sul decoro urbano (e ce ne sono molti altri sulle aziende, sugli sprechi, sulla trasparenza, etc) dimostrano la reale volontà politica di questa amministrazione di risolvere problemi annosi che nessuno aveva mai affrontato, forse per motivi di consenso verso certe categorie che tuttavia si realizzavano ai danni degli interessi pubblici e diffusi dei cittadini romani. Villa Massimo: il Consiglio di Stato dà ragione ai cittadini Villa Massimo è inutilizzata da parte dei cittadini da oltre un anno per ordine del magistrato che ha bloccato i lavori previsti da un nuovo progetto. La pineta di villa Massimo è area di proprietà comunale ubicata tra viale di Villa Massimo e via Ravenna nel territorio del Municipio Roma II, ed è area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi della Dichiarazione Ministeriale del 23 febbraio 1927. Il comandante del Nucleo Emergenze della Polizia Municipale ha inoltrato in data 28 agosto 2013 (prot. 164281) alla Polizia Municipale e all U.O. Tecnica del Municipio ex III la relazione dell arch. De Marchis, ausiliario di P.G., da cui si evince che tutte le costruzioni realizzate ante e post la convenzione - concessione in atto nel Punto verde Qualità 3.2 V.le di Villa Massimo sono state realizzate senza concessione edilizia. Nella Convenzione - Concessione in vigore, Punto Verde Infanzia 3.2 Viale di Villa Massimo, ci sono abusi di ogni tipo e in particolare: - il previsto bagno pubblico è stato privatizzato dal concessionario. - si ha un occupazione abusiva di suolo pubblico che ha pressoché raddoppiato l area concessa - l orario di apertura e chiusura del parco è difforme dall orario previsto per i parchi e giardini comunali, protraendosi fino alle 2 di notte per il punto di ristoro. Si tratta di una lunga e incredibile vicenda che ha ospitato in un punto verde infanzia un grande ristorante che, abusivamente nel tempo, si è allargato condizionando l uso della villa. Il Consiglio di Stato, con una sentenza del 9 settembre 2014, ha accolto il ricorso presentato dai cittadini ed ha annullato tutti gli atti fatti dal Comune di Roma a partire dal 2009 dalla precedente amministrazione. Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato devono essere ripristinati i luoghi secondo la convenzione iniziale, deve essere messo a disposizione dei cittadini il bagno pubblico sequestrato dal ristorante e rispettati, per l accesso alla villa, gli orari previsti per tutte le ville comunali. Tutto ciò per porre fine ad una storia di abusi che ha asservito un punto verde infanzia agli interessi di una attività commerciale privata.

Pagina 2 Il risanamento e la valorizzazione del Tevere e del Litorale Il Tevere e il Litorale da molto tempo vengono indicati come possibili assi di sviluppo della Capitale; in essi, storia, natura, culture, turismo, viver sano e molto altro trovano spazi di riferimento del tutto particolari, come elementi costitutivi del senso stesso di una Città di fiume e di mare quale è Roma. Passate e future occasioni (candidature olimpiche, Giubileo 2025, etc) ruotano fisicamente per così dire attorno al Tevere e alla linea perpendicolare costiera; ma la priorità oggi è restituirli alla cittadinanza, in tutto il loro potenziale nascosto o perduto. Da decenni ormai si ascolta che la valorizzazione del Tevere a Roma (e, in subordine, dell Aniene e dei corsi d acqua secondari) può considerarsi una sfida veramente strategica per l Amministrazione Capitolina, implicando molteplici aspetti di ricerca preliminare, coinvolgimento partecipativo, azione, per un possibile piano a medio termine dal grande impatto culturale e socioeconomico, volano di sviluppo sostenibile da seguire nel tempo, oltre che nuovo esempio di buona politica nella gestione dei beni pubblici. Le valenze interdisciplinari, intersettoriali e interamministrative sono difatti tali e tante da dar luogo a una complessità che inevitabilmente porta a saturazione l efficacia di interventi parziali. Stesso dicasi per il Litorale, e in particolare per la parte prossima alla Foce del Tevere (Ostia). Come per tutte le grandi Capitali, il fiume deve diventare risorsa e dimensione urbana speciale. Visto lo stato attuale del Tevere a Roma, quasi corpo estraneo alla Città, per i più mero toponimo (pur conosciuto in tutto il mondo), un azione oculata darebbe grandi risultati in termini di rapporto fra benefici e fondi impiegati, al di là dei modi di reperimento; non basta, per renderlo attrattivo a cittadini e visitatori, la pur necessaria manutenzione. Attorno a questa linea che taglia la Città, e allo stesso tempo la lega sia al mare e al Litorale sia al suo hinterland naturale (il bacino idrografico, o regione Tiberina), si sintetizzano gli elementi-chiave di una possibile geografia dell intervento urbano: l inquinamento e la protezione civile, ove il Tevere raccoglie sia influenze endogene sia influenze esterne le acque confluenti a Roma derivano da 6 Regioni attraversate dal corso principale e dagli affluenti gli ecosistemi e i parchi urbani l urbanistica, con il fiume ad asse attorno cui la Città ha preso forma, influenzata dallo stesso in maniera decisiva, sviluppandosi con stratificazioni successive fino a poter percorrere e interpretare le differenze sostanziali da una sponda all altra, dal centro dell urbe alle periferie e ai lembi estremi, dalle zone curate alle zone degradate l archeologia, le architetture antiche, moderne e contemporanee la storia e le storie, la cultura, l arte, le occasioni di eventi, sia patrimonio acquisito sia nuova creatività per mettere a frutto anche con modalità minimaliste un ambiente molto particolare che attraversa la Città, trattabile diversamente zona per zona gli sport e le attività ricreative, sia sull acqua sia sulle sponde (canoa, canottaggio, bicicletta, podismo, etc) le infrastrutture, i trasporti e il turismo, su una via d acqua dalle caratteristiche stagionali molto discontinue, ma sempre caratterizzata da una prospettiva affascinante per percorrere tratti significativi di Roma, se il servizio è di qualità e risulta attrattivo l associazionismo, coinvolto e ancor più coinvolgibile per temi e quartieri il recupero di aree utilizzabili, abbandonate od occupate da attività abusive (spesso inquinanti) la regolamentazione, per coordinare e semplificare amministrativamente gli interventi pubblici e privati,

Pagina 3 produttivi e non, sottoposti a decine di pareri, fino a far cadere nel nulla anche i migliori propositi, la comunicazione, l educazione ambientale, l interesse didattico esemplificativo del fiume (attività con le Scuole). Gli stessi muraglioni del Centro Storico, che pur hanno creato una parziale separazione del Tevere dal resto della Città, sono fra le opere idrauliche più significative comprese nel sito di Roma patrimonio dell umanità UNESCO (insieme ai sistemi fognari, agli acquedotti antichi e al sistema delle fontane rinascimentali e barocche), vero e proprio monumento ingegneristico dell unificazione dello Stato Italiano, prestandosi a loro volta a soluzioni originali di collegamento fisico o visivo coi Lungoteveri: affacci, proiezioni, decori rimovibili, nuove creatività, etc. Il rilancio del Tevere e del Litorale costituirebbe anche un grande laboratorio di coesione territoriale, integrando competenze amministrative in orizzontale e in verticale, nonché progettando interventi che coinvolgano attori pubblici e privati di diverse estrazioni, per ottenere il miglior risultato complessivo. Sottese, dal punto di vista operativo, le necessità di azioni coordinate e interdisciplinari fra/con: gli Assessorati di Roma Capitale (interessati pressoché tutti), gli Enti comunali e le Partecipate (ACEA, etc), i Municipi rivieraschi sul Tevere e sugli altri principali corsi d acqua urbani (nonché, secondariamente, quelli non rivieraschi, per percorsi natura, educazione ambientale sul ciclo dell acqua in Città, etc), i Comuni limitrofi, gli Enti e gli Uffici non comunali competenti (Autorità di bacino del Fiume Tevere, ARDIS Lazio, ARPA Lazio, ARP Lazio, RomaNatura, Demanio, Capitaneria di Porto, Soprintendenze e Uffici Ministeriali in genere, etc etc), le Regioni del bacino idrografico (in ispecie Umbria e Toscana oltre al Lazio, per questioni sia di protezione ecologica e idraulica sia di promozione), i Consorzi di Bonifica, le Università, la Camera di Commercio, le Associazioni (ambientali, culturali, sportive, etc etc), gli operatori (imprese, consorzi, concessionari, esercenti, gestori di dighe, etc), gli sponsor, etc. Sia sul Tevere sia sul Litorale è opportuno: giungere a una preliminare visione condivisa, tenendo conto della corretta ottica di Bacino (soprattutto dal punto di vista ecologico ed idraulico), redigere un master-plan multilivello, comprendente azioni già realizzabili a costo zero o con microincentivi (adozione di sponde da parte di associazioni per la cura e la fruizione, eventi organizzati sul Tevere in varie collocazioni possibili, etc), azioni finanziabili da privati, progetti esistenti, griglia di azioni strutturali incrociate a possibili fonti di finanziamento pubblico (U.E., Stato, Regione, Capitale), finalizzandovi anche l impegno a medio termine, chiarire definitivamente le migliori modalità dell intervento amministrativo, anche in considerazione delle evoluzioni in corso su deleghe e competenze (Stato, Regione, Roma Capitale e Metropoli). Roma Capitale è impegnata a promuovere questa regia istituzionale. Quanto agli strumenti aggregativi, il Contratto di Fiume sta divenendo sempre più a livello europeo, nonché italiano, il patto territoriale di riferimento entro cui accordare le molteplici esigenze di protezione e promozione degli ambiti fluviali, coordinando le Istituzioni Pubbliche competenti (in una sorta di Conferenza di Servizi permanente ), favorendo la partecipazione dei cittadini alle scelte di cura dell ambiente e di sviluppo socioeconomico sostenibile, dando agli investitori un quadro di certezze programmaticooperative entro cui muoversi, incentivando le sinergie progettuali per accedere alle diverse fonti finanziarie disponibili (pubbliche e private, internazionali, nazionali e locali), mettendo a frutto una visione necessariamente interdisciplinare. Supportare con forza il Contratto di Fiume del Tevere nell area urbana di Roma (e in subordine il Contratto di Foce ), fino ad assumersi eventualmente carico della governance, diviene dunque per Roma Capitale la maniera concreta per passare dagli annunci all azione, raccogliendo una sfida troppo a lungo rinviata.

Pagina 4 L agricoltura: nuova risorsa rinnovabile della Capitale A Roma l agricoltura cresce in controtendenza nazionale e regionale. Abbiamo terre, consumatori e giovani per un grande rilancio dell agricoltura e un innovazione culturale ed economica della città nell uso del territorio per una conversione dell urbanizzazione estensiva del 900 ad un economia verde del 2000 e la promozione di un grande progetto di agricoltura, coerentemente con le tesi e il modello di sviluppo che l Italia propone al mondo con l expo del 2015, e di cui esistono tutte le condizioni territoriali, economiche, culturali e sociali. Nella nostra città, in controtendenza all andamento nazionale e regionale secondo l ultimo censimento, sono aumentate le aziende agricole (+43,3% pari a 763 aziende), le aree coltivate (+ 17% pari a 6.236 ettari) e la superficie agricola (+12% pari a 6.289 ettari), mentre nella stessa provincia tradizionalmente più votata all agricoltura sono diminuite del 63% le aziende e del 13% le aree coltivate. Sino ad oggi l economia della Capitale ha puntato molto sulla edilizia che ha occupato il 43% del territorio (oltre 70.000 ettari) cui si sono aggiunti, anche se in assenza di una adeguata politica di sostegno, il turismo ed i beni culturali. Oggi a questi tre asset abbiamo l opportunità di aggiungere l agricoltura, che dispone del 39% del territorio (circa 60.000 ettari) cui si aggiunge virtuosamente il 18% di aree boschive e verdi. Per passare dalla urbanizzazione del 900 allo sviluppo sostenibile della green economy del 2000 è necessario una rivoluzione culturale ed economica dell intera la classe dirigente, dalle istituzioni, agli imprenditori, dalle forze sociali alla ricerca scientifica. In una battuta, a Roma potrebbe essere più produttivo e virtuoso produrre cibo che metri cubi. Roma, con un agro Romano di circa 60 mila ettari e tre milioni di consumatori e tanti giovani desiderosi di fare agricoltura, è in grado di produrre uno straordinario sviluppo agricolo del territorio per prodotti a km 0, di qualità e sicurezza, che attraverso la vendita diretta, affrancata della intermediazione della grande distribuzione, possono entrare nei mercati Romani con grande successo e gradimento creando nuove opportunità di lavoro per migliaia di giovani e assicurando la tutela dell ambiente e del territorio. Roma capitale possiede inoltre 140 mercati rionali che sono una importante rete per rilanciare un nuovo modello di agricoltura e vendita diretta. Bisogna fare accordi di programma per l agricoltura, bandi per l assegnazione delle terre, sviluppare l agriturismo con la nuova legge eliminando l abusivismo del settore, incentivare tutte le iniziative volte all agricoltura, ricostituire la figura degli ispettori annonari, incentivare orti urbani e corsi professionali per i giovani per diffondere la cultura e la passione per la terra, valorizzare le due tenute pubbliche di Castel di Guido e del Cavaliere. Vorrei soffermarmi in particolare su un importante progetto di agricoltura nei parchi e quindi sulla necessità che la Regione approvi al più presto tutti i piani di assetto dei 20 parchi e riserve (in totale circa 27.609 ettari) che insistono sul territorio della capitale, e istituiti da 24 anni, che non hanno ancora lo strumento urbanistico necessario per valorizzare questa peculiare attività agricola di Roma che coniuga la tutela dell ambiente con lo sviluppo dell agricoltura per creare reddito e prodotti locali da destinare ai mercati. A tal fine Roma capitale presenterà un programma di sviluppo dell agricoltura per i prossimi tre anni.

Pagina 5 Spiagge libere: una battaglia per la legalita contro ogni infiltrazione della malavita Roma è l'unica città d Italia dove è precluso ai cittadini l'accesso e il godimento del mare. Condivido pienamente la priorità della lotta alla criminalità denunciata dal Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone alla convention del PD. Tutte le istituzioni, attraverso gli strumenti legislativi di cui dispongono, devono porre fine allo scandalo della chiusura illegale dell'accesso delle spiagge ai cittadini dovuto alla arroganza di un gruppo di concessionari che sfidano palesemente e impunemente le leggi dello stato. Ciò crea un clima di intimidazione nei confronti delle istituzioni democratiche, come dimostrato dai recenti arresti operati dalle forze dell'ordine tra funzionari del comune e alcuni personaggi locali. Per condurre questa battaglia per la legalità e il rispetto dei diritti dei cittadini a godere dei propri beni naturali non occorrono soldi ma solo volontà, coraggio e passione politica. Roma Capitale, con al suo fianco la Procura della Repubblica, il prefetto e la Capitaneria di Porto può e deve vincere questa battaglia che i cittadini reclamano invano da anni. Roma Capitale fa parte di uno strumento urbanistico che consentirà finalmente di porre fine alla vergogna del sequestro del mare ad Ostia: un piano sulla utilizzazione degli arenili (PUA) che sarà approvato dall assemblea capitolina. Adotta 1 Zebra : un nuovo impegno alla sicurezza stradale E nata una nuova associazione ADOTTA UNA ZEBRA per la sicurezza stradale. Sulle strade di Roma ogni mese in media muoiono 15 persone, mentre ogni anno, sempre nella Capitale, perdono la vita tante persone quante le vittime di 6 navi Costa Concordia. E ogni giorno 45 persone fanno ricorso a cure mediche presso gli ospedali della capitale a causa di incidenti stradali. Negli ultimi mesi a Bologna, Ravenna, Minerbio e Rubiera sono morti travolti sulle strisce Gionathan, Anna e altri 2 bambini tra i 2 e gli 8 anni. Cifre ed eventi terribili - come se ogni 2 giorni a Roma fosse estratto a sorte il nome di una persona da condannare a morte - che hanno spinto i fondatori dell associazione a lanciare un progetto che prende il nome di Adotta Una Zebra, con l obiettivo di intraprendere un progetto di formazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale di cui i ragazzi sono i veri protagonisti anche attraverso l adozione di un attraversamento pedonale posto nelle vicinanze del proprio istituto scolastico, assicurando la continua manutenzione da parte delle istituzioni. Il progetto, diretto a sviluppare informazione e consapevolezza sui temi della sicurezza, intende avviare una collaborazione con le istituzioni e con il Capo dei Vigili Urbani. Efficienza energetica: dall illuminazione pubblica 40 milioni Tra gli impegni assunti in Bilancio vi è il documento predisposto dal Presidente della Commissione sulla efficienza energetica, e da cui l Amministrazione potrà ricavare una riduzione di spesa di molti milioni. Solo dalla sostituzione a led della illuminazione pubblica il Comune di Roma, in un anno, risparmierà 40 milioni a fronte degli oltre 90 milioni che paga oggi ad ACEA. Se al risparmio sulla pubblica illuminazione si aggiungono interventi di efficienza energetica su scuole, uffici e residenze pubbliche, per una superficie di 5 milioni e 800 mila metri quadri, il risparmio di Roma Capitale potrebbe superare gli 80 milioni all anno. Tutto ciò, tra l altro, è un obbligo rispetto agli impegni assunti da Roma Capitale sottoscrivendo il Patto dei Sindaci, siglato il 4 maggio 2010, che comporta la riduzione del 20% dell emissione di CO2. Per avviare una virtuosa e seria politica di efficienza energetica è necessario che il Campidoglio dia subito attuazione alla delibera sull Osservatorio sui Mutamenti Climati- ci, approvata nella passata consiliatura e mai attuata, poiché questo ufficio può fornire una contabilità energetica del Comune e calcolare il raggiungimento degli obiettivi di efficienza. E incoerente impegnarsi allo stremo per risparmiare qualche migliaia di euro, con tagli anche in settori sociali delicati, e poi trascurare interventi di efficienza energetica, che valgono milioni di euro, senza sacrificare nessuna voce sensibile di Bilancio.

Pagina 6 Cimiteri, si cambia: trasparenza e accoglienza Con la nuova dirigenza si respira aria nuova nella gestione dei cimiteri romani. I vari fenomeni di abusivismo saranno stroncati con specifiche misure: 1.La truffa consumata da alcune ditte nei confronti dei clienti ai quali fanno pagare giornalmente e illegalmente giorni e giorni di attesa per la cremazione dei defunti, non sarà più possibile perché AMA al settimo giorno di giacenza della salma, senza la richiesta di cremazione da parte della ditta, procederà alla inumazione del defunto. 2.La razzia di fiori freschi da rivendere all interno del cimitero non sarà più possibile perché il personale AMA utilizzerà i fiori in esubero per addobbare le tombe che ne sono completamente sguarnite. 3.Sarà istituito un ufficio di accoglienza per i cittadini dove sarà possibile acquisire informazioni, consigli e servizi. 4.Sarà pronta per Novembre, finalmente, una sala per il commiato a disposizione di quanti vogliono effettuare una cerimonia laica con parenti e amici per un ultimo saluto al defunto. 5.Sarà effettuato un corso di accoglienza ai dipendenti AMA che operano nei cimiteri per rendere un migliore servizio ai clienti. 6.Sarà internalizzato un numero sempre maggiore di funerali che AMA stessa effettuerà a costi competitivi (1000 euro compresa la cremazione e il trasporto). Già con la nuova gestione i funerali gestiti dal Comune sono passati al numero di 100 al mese contro i 44 esternalizzati, per i quali AMA ha un costo aggiuntivo di 280 euro che deve pagare all impresa funebre esterna. 7.Sono pronte le aste per 54 tombe, di particolare valore. A Roma le Cremazioni hanno avuto un forte incremento, (anche per motivi economici, il prezzo delle Cremazione è di 540 euro), hanno superato le 13.000 all anno e sono effettuate con sei forni che riescono a effettuare 54 cremazioni al giorno pari al 30% all anno. 8.Per la sicurezza nei cimiteri si è costituito un coordinamento interforza, che garantirà, anche con la collaborazione dei Carabinieri, una efficace azione di prevenzione dei furti e dei vandalismi avvalendosi di un potenziamento della video sorveglianza. 9.E stato approvato un nuovo regolamento per l assegnazione dei loculi al cimitero del Verano. Progetto "Tetti Puliti. A Roma 1,3 mln di antenne.(omniroma) Sono 1,3 milioni le antenne istallate sugli edifici di tutta Roma per i servizi di telecomunicazione attraverso il canale terrestre secondo la Cna di Roma, sulla base dei dati forniti dal Fait. Servizi di cui usufruiscono circa 700mila gli utenti, di cui molti hanno più di un'antenna o non hanno rimosso quelle non più utilizzate. Al totale si aggiungono le circa 400 mila parabole di utenti abbonati e quelle non rimosse da utenti che, nel corso degli anni, hanno disdetto il contratto. La "giungla di antenne e parabole" sui tetti della Capitale è stata documentata in un book fotografico presentato oggi in Campidoglio in occasione del lancio del progetto Tetti puliti, promosso da Cna Roma, Anaci Roma (associazione degli amministratori di condominio) e Fait, sotto la regia del presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Athos De Luca. Sarà infatti l Assemblea Capitolina ad adottare le misure necessarie alla concreta applicazione degli obiettivi previsti nel progetto che prevede, tra le altre cose, iniziative per favorire lo smaltimento corretto degli impianti dismessi e far posto a un unica antenna centralizzata trasmittente in fibra ottica. Un progetto innovativo che parte dall'idea di decoro urbano, e si propone di portare alla messa a norma degli impianti di ricezione televisiva, all'installazione di impianti centralizzati che distribuiscano, oltre ai segnali televisivi, anche fornire connettività a banda ultra larga e alla realizzazione della dorsale di palazzo per l'infrastruttura della rete di telecomunicazioni. A portare avanti l'iniziativa che, come sottolineato dal consigliere comunale Athos De Luca, "è importante anche perché si avvale della fibra ottica, e rappresenta un'occasione di portare le nuove tecnologie nei condomini di Roma", i comuni insieme alle aziende addette allo smaltimento dei rifiuti, alle associazioni degli installatori e le imprese associate, e gli amministratori di condominio. La base normativa del progetto già esiste, e consiste nella delibera 95/2003 del Comune di Roma volta a disciplinare gli impianti centralizzati d'antenna condominiali per la ricezione di segnale terrestre e satellitare. Delibera che sostanziale non viene fatta rispettare, ha detto De Luca, parlando di "antenne ed impianti illegali, quelli presenti sui tetti di Roma e che non rispettano le regolamentazioni esistenti". De Luca che ha infine parlato del progetto come di "un'occasione per far respirare una boccata di ossigeno al settore delle istallazioni, con l'opportunità di creare lavoro grazie ai nuovi impianti".

Pagina 7 Roma per un Contratto di Fiume Alla luce delle nuove competenze di Roma Capitale già approvate dalla Giunta Regionale, come il rilascio delle concessioni demaniali, è necessaria la costituzione di una Regia Istituzionale aperta al contributo di professionalità, aziende e associazioni, interessate ad acquisire risorse ed idee per interventi ed iniziative volte al risanamento e valorizzazione del fiume e del suo litorale, considerati un bene sociale, turistico, culturale, ambientale e strategico per offrire nuove opportunità ad uno sviluppo sostenibile della città. Tre milioni di interventi sono già finanziati e progettati, e vorrei estendere un appello alle aziende romane affinché si impegnino ad adottare analoghi interventi sul Tevere, al centro di un paradosso: un fiume più vissuto e accessibile in passato, malgrado i progressi e la modernizzazione della Città. Tra gli interventi già finanziati figurano: Lo Scalo del Pineto per 89.932 già approvato in Conferenza dei Servizi; La riqualificazione dell Area Galenale di Ponte Marconi; La realizzazione di un approdo all altezza di Ponte Milvio per 460.232; Barriera galleggiante sull Aniene, prima dell affluenza al Tevere per il trattamento e la raccolta dei rifiuti reflui per evitare che inquinino il Tevere, per 992.536; Riqualificazione della sponda del fiume e percorso attrezzato di collegamento tra Ponte Salario e Ponte Tazio per 710.000. Tutte queste opere sono inserite nel Piano Investimenti 2013 2014. Oltre a questi interventi già finanziati, sono previsti progetti relativi ai seguenti interventi: Trasporto dei turisti croceristi, che saranno ospitati dal nuovo porto di Fiumicino a Roma con notanti fluviali fino a Ripa Grande (prima dell Isola Tiberina); Nuovo approdo agli scavi di Ostia Antica; Nuovo approdo alla Nuova Fiera di Roma per un servizio turistico congressuale; Navigabilità del tratto superiore del Tevere dall Isola Tiberina a Ponte Milvio con completamento della banchina su Lungotevere in Augusta; ascensori dal Lungotevere alle banchine all altezza di Ponte Vittorio Emanuele e Lungotevere Sanzio; riqualificazione di un area attrezzata per la manutenzione delle imbarcazioni a Lungotevere delle Vittorie. Altri interventi di riqualificazione sono previsti con l attivazione dei finanziamenti Europei o con la sponsorizzazione di Aziende e Società che operano a Roma. Rinnovo quindi il mio un appello alle aziende affinché adottino un intervento sul Tevere di piccola e/o media entità: dalla sistemazione degli accessi, all illuminazione, a interventi di decoro e arredo urbano. Con il passaggio delle concessioni demaniali dalla Regione a Roma Capitale si potranno regolarizzare tutti i galleggianti obbligandoli alla riqualificazione e messa in sicurezza degli stessi. Vorrei insistere anche su un intervento di riqualificazione del Litorale di Ostia per restituire finalmente ai romani il godimento delle spiagge durante tutto l anno, ricordando inoltre che entro il 31 Dicembre 2015, in attuazione della Direttiva 2000/60, tutte le acque interne e/o costiere devono raggiungere lo stato di qualità BUO da cui il Tevere è ancora lontano.