Dalla clausola generale (Chiarezza, Rappresentazione Veritiera e Corretta) ai Principi di valutazione ai Criteri di valutazione

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Dalla clausola generale (Chiarezza, Rappresentazione Veritiera e Corretta) ai Principi di valutazione ai Criteri di valutazione

Clausola generale del bilancio Finalità generale del bilancio (art. 2423, comma 2) Chiarezza Rappresentazione veritiera e corretta Struttura dello S.P. e del C.E. (art. 2423 ter) Principi di redazione (art. 2423 bis) Schemi di redazione (artt. 2424 2425 c.c.)* Criteri di valutazione (art. 2426) 2 (*) Le regole che governano la formazione del rendiconto finanziario sono contenute nell OIC 10

Clausola generale Chiarezza Verità Correttezza 1) Art. 2423-ter Rispetto ordine di esposizione delle voci (c. 1) Raggruppamento di voci (c. 2) Inserimento di nuove voci (c. 3) Adattamento delle voci (c. 4) Comparabilità (c. 5) 2) Art 2424 e 2424-bis (S.P.) 3) Art 2425 e 2425-bis (C.E.) 4) Art 2425-ter (R.F.) Art. 2423 - Informazioni complementari (c. 3) - Informazioni irrilevanti (c. 4) - Deroga per casi eccezionali (c. 5) Principi di redazione (art. 2423-bis) Criteri di redazione (art. 2426) 3

Per i valori monetari certi Verità e correttezza Concetto di Verità Concetto di Correttezza In senso assoluto In senso relativo Es. denaro in cassa depositi bancari Informazione neutrale e leale al fruitore del bilancio Per i valori monetari o finanziari stimati (Es. crediti v/clienti, crediti finanziari) Per i valori economici stimati (Es. FFR, FFS) Concretamente si estrinseca nel rispetto delle norme di legge, delle regole amministrative, dei principi contabili e dell esperienza Con questi principi il legislatore ha voluto introdurre il concetto di quadro fedele (il true and fair view della tradizione inglese) 4

Rettifiche di casi eccezionali

Art. 2423 Codice Civile Redazione del bilancio [1] Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. [2] Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio. [3] Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo. [4] Non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta. Rimangono fermi gli obblighi in tema di regolare tenuta delle scritture contabili. Le società illustrano nella nota integrativa i criteri con i quali hanno dato attuazione alla presente disposizione. [5] Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico. Gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. [6] Il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro. (1) 6

Modalità per effettuare le scritture contabili nel caso previsto dall art. 2423, 5 comma. Scritture contabili del 20X0 31/12/20X0 DARE AVERE Terreni D 29 M. Plusvalenza su terreni (ex-art.2423c.c.) A 29 M. 31/12/20X0 DARE AVERE Plusvalenza su terreni (ex-art.2423c.c.) D 29 M. Conto economico A 29 M. 31/12/20X0 DARE AVERE Stato patrimoniale finale D 30 M. Terreni A 30 M. Progetto di bilancio Esercizio 20X0 Terreni Plusv. su terreni (ex-art. 2423 c.c.) 1.000.000 30.000.000 (3) S S (2) 29.000.000 29.000.000 (1) 29.000.000 (1) S.P. al 31/12/20X0 C.E. al 31/12/20X0 (3) S S Costi div. 3.000.000 Ric.div. 3.150.000 Terreni 30.000.000 Cap. soc. 1.000.000 Plusv. su terreni (ex-art. 2423 c.c.) Attiv. div. 150.000 Utile 29.150.000 Utile 29.150.000 (2) 29.000.000 Tot: 30.150.000 Tot: 30.150.000 Tot: 32.150.000 Tot: 32.150.000

Assemblea del 30/04/20X1 Delibera, tra l altro, di destinare. 29.000.000 (provenienti dalle plusv. ex-art. 2423) a Riserva non distribuibile Scrittura contabile relativa alla destinazione dell'utile dell'esercizio 20X0 30/04/20X1 DARE AVERE Utile di esercizio D Riserve non distribuibili (ex-art. 2424, 5 comma) A 29 M.. A A S.P. al 31/12/20X1 Terreni 30 M. Riserve non distr.bili 29 M. 8

Principi di redazione

Principi di redazione del bilancio (art. 2423-bis, c.c.) Prudenza Continuazione della gestione (ipotesi di valutazione) Prevalenza della sostanza sulla forma Indicazione esclusiva degli utili realizzati alla data di chiusura dell esercizio* Considerazione dei rischi e delle perdite conosciuti dopo la chiusura dell esercizio* Valutazione separata degli elementi eterogenei* Costanza dei criteri di valutazione Deroga al principio della costanza dei criteri di valutazione (*) Tali principi si collegano e rafforzano il principio della prudenza 10

Prudenza (n. 1) Principi di redazione del bilancio (art. 2423-bis c.c.) Indicazione esclusiva degli utili realizzati (n. 2) Considerazione dei rischi e delle perdite conosciuti dopo la chiusura dell esercizio (n. 4) Valutazione separata degli elementi eterogenei (n. 5) Prevalenza della sostanza sulla forma (n. 1) Tali principi si collegano e rafforzano il principio della prudenza Continuità della gestione (n. 1) (ipotesi di valutazione del capitale) Competenza (n. 3) Costanza dei criteri di valutazione (n. 6) 11

- Ha precedenza logica rispetto a quello della prudenza in quanto indica l ottica delle valutazioni che è quella del funzionamento non quella della liquidazione Continuazione dell attività (going concern) - Deve rappresentare un assioma nel senso che pur in presenza di situazioni negative, fino a quando non si decide la liquidazione della società, le valutazioni vanno fatte nell ottica del funzionamento aziendale 12

Ipotesi di valutazione Impianti Continuazione Costo Liquidazione Valore di presunto realizzo diretto Merci Costo * Valore di presunto realizzo diretto Crediti Debiti Valore di presunto realizzo Valore di presumibile estinzione Valore di presunto realizzo diretto Valore di presumibile estinzione (*) Tranne che il valore di recupero sia minore rispetto al costo 13

14

S.P. nell ipotesi di continuazione Impianti 10.000 Capitale sociale 15.000 Merci 5.000 S.P. nell ipotesi di liquidazione Impianti 3.000 Capitale sociale 10.000 Merci 7.000* (*) Si presume che: a) alcune unità vengano vendute ad un valore maggiore rispetto al costo b) alcune unità (più vecchie) vengano vendute a un valore inferiore rispetto al costo c) alcune unità (obsolete) non si venderanno proprio e saranno rottamate 15

Chi la svolge (e come) Revisori o Società di revisione indipendenti, attraverso un giudizio, espresso in seguito all attività di controllo della contabilità e dei bilanci delle società (quotate) in cui il controllo contabile non è affidato al collegio sindacale L attività di revisione dei bilanci per la valutazione del presupposto della continuità aziendale Fonti normative e principi di riferimento Come si valuta la sua presenza, assenza o minaccia Tassonomia dei giudizi esprimibili Codice civile (art. 2423-bis) Principio di revisione n. 570 Continuità az.le IAS 1 ( 23) Conceptual Framework dei Principi contabili internazionali emanati dallo IASB Indicatori segnalati dal Principio di revisione ISA Italia 570 e dalle best practices Finanziari Gestionali Giudizio senza rilievi Giudizio con rilievi Giudizio negativo Impossibilità di esprimere un giudizio Altri indicatori Casi tratti dalla realtà aziendale (vedi slide successive) 16

17

TUTTI I DUBBI DEI REVISORI DEI CONTI SUI CONTI Società Giudizio dei revisori sul bilancio Osservazioni Crespi Impossibilità di giudizio Incertezza su liquidità e piano industriale, rilievi sull informativa Eutelia Impossibilità di giudizio Incertezza sul piano industriale Omnia Network Sadi Impossibilità di giudizio Impossibilità di giudizio Rilievi su avviamenti, crediti, informativa, ricapitalizzazione Rilievi su informativa per vicende giudiziarie, avviamento, derivati Socotherm Impossibilità di giudizio Rilievi su impairment test e crediti Tiscali Impossibilità di giudizio Rilievi su contenziosi aperti Viaggi del Ventaglio Impossibilità di giudizio Incertezza sui piani, rilievi su aspetti fiscali Gabetti Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale KR Energy Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale Everel Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale Aedes Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale Eems Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale Pininfarina Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale Zucchi Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale Risanamento Conforme ai principi contabili Incertezza sulla continuità aziendale 18 Tratto da Milano Finanza del 25 aprile 2009

Casi tratti dalla realtà aziendale: Crespi S.p.A. Cosa fa: Giudizio espresso dai revisori nel bilancio al 31/12/2008 PROBLEMI FINANZIARI Produzione e lavorazione di materie plastiche, sintetiche, gomme e affini; Produzione e lavorazione di tessuti, filtri, tessuti non tessuti, fibre e microfibre sintetiche e naturali; Produzione e lavorazione di ogni altro materiali inerente il processo produttivo ed il conseguente sviluppo tecnico e commerciale Alla fine dell esercizio 2008 e nei primi mesi del 2009, il Gruppo ha dovuto affrontare difficoltà significative, sia congiunturali che strutturali, che hanno contribuito al deterioramento della capacità di generare cassa. Inoltre la cash flow analysis del budget 2009, discussa dal Consiglio di Amministrazione in data 12 Febbraio 2009 evidenzia la necessità di reperire nuova finanza per 20,5 milioni di Euro DUBBI SUL PIANO INDUSTRIALE Alla data odierna, il nuovo piano triennale, il nuovo budget 2009 e la relativa cash flow analysis, che recepiscono sia gli effetti dei citati interventi che il perdurare del deterioramento economico e finanziario, sono in corso di definizione RILIEVI DI INFORMATIVA la società di revisione valuta insufficienti ed inappropriati gli elementi probatori e le evidenze fornite dagli amministratori, tali da consentire al revisore di concludere sull attendibilità del presupposto della continuità aziendale e sulla capacità dell azienda di realizzare le proprie attività e soddisfare le proprie passività nel normale corso della gestione a valori corrispondenti a quelli iscritti nel bilancio. Impossibilità di esprimere un giudizio 19

Giudizio espresso dai revisori nella relazione semestrale al 30/06/2009 Permanenza della tensione finanziaria del gruppo, causata dai fabbisogni di breve periodo superiori ai flussi di cassa della gestione caratteristica Evoluzione della gestione Nell Aprile 2009 gli Amministratori hanno elaborato un piano di ristrutturazione industriale e finanziaria, per fornire al gruppo liquidità e ridurre l esposizione debitoria Casi tratti dalla realtà aziendale: Crespi S.p.A. Giudizio dei revisori Detto piano, incompatibile con la situazione dell ambiente (in crisi), verrà bocciato dai revisori. l effettivo verificarsi delle ipotesi alla base del piano industriale e finanziario e l accettazione da parte del sistema bancario delle condizioni contenute in detto piano, presupposto essenziale per la realizzazione di tale piano, dipendono in modo significativo da fattori esterni alla Società, che non sono sotto il controllo degli amministratori. Conseguentemente, le condizioni per la continuità aziendale dipendono essenzialmente dalle decisioni del sistema bancario, ed in particolare dalla sua disponibilità alla rinegoziazione delle proprie posizioni. Quindi il permanere degli elementi di incertezza sopra indicati, non ci consente di concludere sull appropriatezza del presupposto della continuità aziendale e conseguentemente sulla capacità dell azienda di realizzare le proprie attività e soddisfare le proprie passività nel normale corso 20 della gestione a valori corrispondenti a quelli iscritti in bilancio.

Cosa fa: Società di nuova costituzione che opera nel settore delle energie da fonti rinnovabili; Progettazione e implementazione di soluzioni finalizzate alla produzione di energie pulite Giudizio espresso dai revisori nel bilancio al 31/12/2008 Casi tratti dalla realtà aziendale: K.R. Energy S.p.A. PROBLEMI FINANZIARI Nel corso del 2008 la società ha sostenuto significative perdite, anche a causa degli ingenti investimenti effettuati in sede di costituzione, e le azioni promosse dagli amministratori, se non attuate, difficilmente ne determineranno la copertura. PROBLEMI MACRO-ECONOMICI La situazione patrimoniale, economica e finanziaria del gruppo è fortemente influenzata dalla debolezza delle condizioni generali dell economia, dal progressivo deterioramento del mercato del credito, connesso alle difficoltà dell accesso ad esso, in assenza di adeguate garanzie. Il bilancio consolidato del Gruppo K. R. Energy al 31 Dicembre 2008 è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) [ ]; esso è pertanto redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico, le variazioni del patrimonio netto ed i flussi di cassa del Gruppo K. R. Energy per l esercizio chiuso a tale data. Tuttavia sussiste una rilevante incertezza connessa al completamento del programma di aumento di capitale secondo le modalità previste, che potrebbe far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale. 21

Cosa fa: Progettazione, realizzazione e gestione di servizi in outsourcing alle imprese. Giudizio espresso dai revisori nel bilancio al 31/12/2008 asi tratti dalla realtà aziendale: Omnia Network S.p.A. PROBLEMI FINANZIARI il Gruppo nel 2008 non ha raggiunto gli obiettivi economici previsti e la negativa situazione finanziaria si è ulteriormente deteriorata a causa delle inevitabili necessità di cassa generale dell assorbimento del capitale circolante. L operazione di aumento del capitale sociale suscita notevoli incertezze, infatti la società di revisione rileva quanto segue : l iter di esecuzione dell aumento del capitale [ ] non risulta ancora completato e di conseguenza non è possibile valutare l effettivo buon esito dell operazione, ritenuto necessario per la sussistenza del presupposto della continuità aziendale [.] Il permanere degli elementi di incertezza presenti non ci consente di concludere sull appropriatezza del presupposto della continuità aziendale e conseguentemente sulla capacità del Gruppo di realizzare le proprie attività e soddisfare le proprie passività nel normale corso della gestione a valori corrispondenti a quelli iscritti in bilancio. PROBLEMI DI INFORMATIVA La società di revisione dichiara di non aver ricevuto le opportune risposte circa alcune informazioni richieste,riguardanti le società consolidate, in particolare da parte di n 25 clienti, 27 fornitori e 30 banche con cui il Gruppo intrattiene rapporti finanziari. Impossibilità di esprimere un giudizio a causa della rilevanza delle incertezze e deviazioni dai principi contabili di riferimento descritte nel paragrafo 3 (leggasi sopra) 22

23

ANDAMENTI FINANZIARI AVVERSI (Ripetute perdite operative, Insufficienza del capitale circolante netto, Flussi di cassa negativi dell attività di gestione); Indicatori per valutare l assenza, la presenza o la minaccia della continuità aziendale Indicatori finanziari Indicatori gestionali Altri indicatori ECCESSIVO VOLUME DI DEBITI (Incapacità di rimborsare i finanziamenti ricevuti, struttura finanziaria squilibrata con finanziamenti a breve impiegati per finanziare gli investimenti di attività immobilizzate); PROBLEMI DI LIQUIDITA (Incapacità di soddisfare i creditori alle scadenze, difficoltà nell osservanza delle clausole contrattuali, ristrutturazioni debiti, mancato ottenimento del credito da parte dei fornitori..); INDEBOLIMENTO DELLE PROSPETTIVE DELL IMPRESA ( Perdita di quote di mercato, attività principale in settori di mercato declinanti..); DIFFICOLTA INTERNE ALL IMPRESA (Insufficiente disponibilità di capitali per finanziare nuovi progetti, uscita di persone chiave, necessità di cedere attività immobilizzate non sfruttate in modo adeguato ); DIFFICOLTA ESTERNE (Provvedimenti di legge o amministrativi sfavorevoli alla società..); LACUNE DELLA DIREZIONE (Incapacità nella identificazione e controllo dei rischi) 24

- E un principio naturale nel quadro del bilancio annuale che è un rendiconto ma anche un programma di stime, che occorre fare con prudenza, con estrema cautela - E un principio vago se considerato autonomamente per cui Prudenza Va collegato all esigenza della rappresentazione Veritiera e corretta e quindi della ragionevolezza - Trova specifica applicazione anche attraverso le specifiche disposizioni che disciplinano i criteri di valutazione delle singole poste di bilancio stabiliti dall art. 2426, imperniati dal criterio del costo 25

E un principio speculare al principio nº 4 ( rischi e perdite ), con il quale costituisce un esplicitazione del principio della prudenza L espressione utili realizzati suscita molte incertezze in quanto: Principio nº 2 Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell esercizio Interpretazione restrittiva Interpretazione estensiva Considerati la natura ed i caratteri del reddito di periodo, esso non può dirsi realizzato Per cui si può escludere che il legislatore voglia riferirsi al reddito di periodo di cui al C.E. Probabilmente si riferisce al concetto di ricavi realizzati; di conseguenza bisogna escludere dal calcolo del reddito: a)rivalutazioni di attività al di sopra del costo (cosiddetti utili maturati); b)ricavi connessi a crediti non ancora riscossi e quindi da svalutare parzialmente. 26

Principio n. 4 Si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo Caratteristiche generali - E legato al principio della prudenza del quale ne costituisce una parziale esplicitazione - Esso si ricollega anche al problema della competenza inteso in senso contabile - Riguarda le operazioni conosciute tra la fine dell esercizio e la data di approvazione del bilancio (3-4 mesi) 27

Svalutazioni di partite dell attivo Possibili esempi Costi futuri presunti Ricordare il comportamento dell azienda poi fallita 28

Principio n. 5 Valutazione separata Gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente Significati del principio Eccezioni Esprime il divieto di compensare perdite previste (minusvalenze) con utili maturati (plusvalenze) relative ad una voce di bilancio (Es. merci) Bisogna imputare al C.E. le sole perdite previste senza tener conto degli utili maturati (detti anche sperati) Va nello stesso senso del divieto di compensi di partite, già espresso dall art. 2423-ter, 6 C.C. Rappresenta una esplicitazione del principio della prudenza Si possono fare compensazioni tra elementi eterogenei ossia tra perdite previste ed utili sperati interdipendenti: a) sia se compresi nella stessa voce b) sia se compresi in voci diverse Per non violare il principio della prudenza e della rappresentazione veritiera e corretta 29

Esempio: Costo delle rimanenze formate da camicie di cotone 1.500 Valore corrente al momento della valutazione 1.100 PERDITA PREVISTA 400 Costo delle rimanenze formate da camicie di lana 1.500 Valore corrente al momento della valutazione 1.750 UTILE MATURATO (detto, anche, SPERATO) 250 Per il principio della realizzazione dei ricavi l utile maturato, 250 non deve partecipare al calcolo del reddito; Per il principio, invece, della prudenza, occorre rilevare soltanto la perdita prevista di 400. Con la compensazione, invece, si addosserebbe all esercizio, un componente negativo di reddito di 150 (dato dalla somma algebrica tra la perdita prevista di 400 e l utile maturato di 250) invece di 400, violando pertanto il principio della prudenza e quello della realizzazione dei ricavi. 30

31

Esempio di compensazione tra elementi interdipendenti appartenenti a voci diverse Supponiamo: Crediti in 1.000 per vendite in $ Debiti in 3.000 per acquisti in $ Al momento della chiusura il tasso di cambio /$ aumenta del 10%. Differenza negativa di cambio sui debiti in moneta estera: Debiti al cambio di chiusura 3.300 Debiti al cambio storico 3.000 Differenza negativa di cambio 300 Differenza positiva di cambio sui crediti in moneta estera: Crediti al cambio di chiusura 1.100 Crediti al cambio storico 1.000 Differenza positiva di cambio 100 Saldo tra differenza negativa e positiva di cambio: 200 È indubbio che alla differenza negativa di cambio di 300 si contrappone necessariamente la differenza positiva di cambio di 100 per cui tali elementi sono tra di loro interdipendenti e si possono pertanto compensare, indicando nel Conto Economico soltanto il loro saldo, ossia la differenza negativa prevista di 200. Per la conversione delle partite in moneta estera si rinvia, più diffusamente, 32 alle relative slides.

art. 2423 bis, 1 comma Previsione normativa introdotto con il D.Lgs. n 6/2003 principi IAS/IFRS Nei casi ovviamente in cui non vi è coincidenza tra forma del contratto e sostanza economica Prevalenza della Sostanza sulla Forma Testo del principio Poco chiaro prima della riforma del codice civile del 2015. La valutazione delle voci deve essere fatta tenendo conto della funzione economica dell elemento dell attivo o del passivo considerato Chiaro ed immediato con la riforma del codice civile del 2015 che fa esplicito riferimento alla «prevalenza della sostanza sulla forma» Effettiva per la contabilizzazione di pronti contro termine Portata applicativa Scarsa per le interferenze di natura fiscale per il leasing 33

Inquadramento CONTABILIZZAZIONE LEASING OPERATIVO La rappresentazione contabile avviene alla stregua di un contratto di affitto MODALITA TECNICHE DELL OPERAZIONE LEASING FINANZIARIO Metodo patrimoniale Metodo finanziario 34

Prospettive di contabilizzazione METODO PATRIMONIALE E quella secondo cui devono essere iscritti in bilancio solo i beni di cui la società è proprietaria. Il bene è considerato come ricevuto in locazione, a prescindere dalla specifica tipologia di contratto. METODO FINANZIARIO E quella secondo cui il contratto va considerato come l acquisto di un bene immobilizzato da parte del locatario (anche se formalmente il bene risulta locato), per tramite di un finanziamento concesso dalla società di leasing. Tutti i rischi e i benefici connessi all utilizzo del bene sono effettivamente trasferiti al locatario. (prevalenza della sostanza sulla forma) 35

Impostazioni di bilancio (prima del riscatto) A) METODO PATRIMONIALE Stato patrimoniale del locatore Stato patrimoniale del locatario Automezzi 50.000 B) METODO FINANZIARIO Stato patrimoniale del locatore Stato patrimoniale del locatario Automezzi 50.000 36

- E espresso genericamente, ma è fuor di dubbio che si riferisce alla competenza economica Competenza Il codice accoglie sia pure indirettamente il principio di competenza economica basata sulla logica del rinvio dei costi (o delle operazioni compiute ) considerando: 1) il principio della prudenza 2) il sistema delle valutazioni di cui all art. 2426, basato sul criterio del costo storico 37

Insieme alla prescritta rigidità degli schemi espositivi, ha la finalità di assicurare la comparabilità dei bilanci Costanza dei criteri di valutazione Negazione alle politiche di bilancio connesse alla figura del reddito distribuibile. Sancisce, indirettamente, il principio di neutralità dell informazione societaria E condizione necessaria per assicurare la determinazione del reddito di periodo 38

- Formulazione molto chiara rispetto agli altri principi Continuità dei criteri di valutazione Caratteri Deroghe - E in linea con il framework ossia con l impalcatura della normativa in materia di bilancio costituito dalla comparabilità dei dati - Allo stesso scopo mirano a) le norme relativa agli schemi (rigidi) di bilancio b) la norma che impone, per ciascuna posta di bilancio, di riportare anche i corrispondenti valori dell esercizio precedente - E l unico principio a cui è possibile derogare - Sono in armonia con la variabilità delle condizioni d ambiente e d impresa - Solo in casi eccezionali -Motivandole nella nota integrativa e indicando l influenza quantitativa sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato d esercizio 39

Sistema civilistico delle deroghe (1) Deroga alla applicazione di disposizioni relative al bilancio di esercizio (art. 2423)* presenta un carattere di eccezionalità** è obbligatoria è estensibile ad ogni disposizione relativa al bilancio di esercizio comporta un obbligo di giustificazione ed evidenziazione delle conseguenze nella N.I. ** comporta un obbligo di accantonamento degli utili che ne derivano (2) Deroga al principio di costanza dei criteri di valutazione (art. 2423-bis) presenta un carattere di eccezionalità** è facoltativa può essere esercitata solo nell ambito dei criteri di valutazione indicati dal legislatore comporta un obbligo di evidenziazione e di giustificazione delle conseguenze nella N.I. ** (1) (2) I casi di deroga, obbligatoria o facoltativa non sono, indicati dal legislatore * Art. 2423 Relazione Ministeriale al DPR 127/91 Non costituisce deroga l inflazione 40 ** caratteristiche comuni