PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)



Documenti analoghi
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali

1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

MEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, Montebello Vic. (VI)

A1 - IDENTIFICAZIONE DELL IMPIANTO

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Localizzazione geografica e morfologia del corpo idrico

Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue-

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

BACINO DEL MARECCHIA

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia

il Piano di Tutela delle Acque

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva.

Spett.le. OGGETTO: D. Lgs 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni. Domanda di autorizzazione allo scarico di acque meteoriche di dilavamento

LA SEGUENTE SCHEDA INFORMATIVA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO ABILITATO NONCHE FIRMATA DAL RICHIEDENTE

COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA Tel Via Cavour, 18

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO

Modulistica per autorizzazione allo scarico

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /,

Bollettino mensile di monitoraggio della siccità

Parte B: anagrafica dell azienda

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014

Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001

Febbraio, Lo scenario energetico 2014

ALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l.

PIAE TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

METEOTRENTINO REPORT

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /,

PRODUZIONE INDUSTRIALE

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in...

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana.

IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE URBANE COMUNICAZIONE ART.110 COMMA 3 DEL D.LGS. 152/2006

P.A.T. RELAZIONE AGRONOMICA. Comune di Fontanelle. Provincia di Treviso Regione del Veneto. Piano di Assetto del Territorio

COMUNE DI MONTEGIORGIO

Principali obblighi della Direttiva sul Trattamento delle Acque Reflue

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

A.R.P.A.V. Via Dominutti Verona. MAIL:

RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

DITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI

Anno Rapporto ambientale

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 03_SAN

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

DITTA SCUTARO VINCENZO & FIGLIO S.R.L.

CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

Nota informativa 06 Aprile

Oggetto : Domanda di autorizzazione all allacciamento in pubblica fognatura

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/ OGGETTO:

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL

6. NORME DI ATTUAZIONE Titolo I Finalità e contenuti ed elaborati del Piano

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Scheda E. EMISSIONI. Flusso di massa/giorno (kg/g)

PIAE TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 18_SML

Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 PREMESSE

COMUNE DI BUDRIO Provincia di Bologna

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMUNE DI FERRARA, VIA BOLOGNA IN AREA CLASSIFICATA DAL PRG SOTTOZONA D

ALIRHYS. Val Maira ottobre 2014 San Damiano Macra Acceglio (CN)

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

II TRIMESTRE di 6. N. totale stazioni Laguna di Baseleghe 4 Laguna di Caorle 5 Area centrale Laguna di Venezia 15.

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLE TABELLE EXCEL: IFF, IBE, LIM

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

della ditta (1).. C H I E D E

Rapporto ambientale Anno 2012

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona

Riepilogo documentazione

Integrare le politiche per tutelare e riqualificare le risorse idriche!

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE

Transcript:

Commissario Delegato per l Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque in Sicilia PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Bacino Idrografico Carboj (R19059) COORDINAMENTO GENERALE A CURA DI DOCUMENTO REDATTO DA DATA APPROVATO Unità Operativa di Palermo B.18 SOGESID S.p.A. DICEMBRE 2007

INDICE INDICE 1 Premessa...Pag. 1 2 Il quadro conoscitivo - corpi idrici significativi e di interesse....pag. 2 2.1 Identificazione del bacino...pag. 2 2.1.1 Caratterizzazione fisiografica e geologica...pag. 3 2.1.2 Caratterizzazione idrologica...pag. 3 2.1.3 Corpi idrici significativi ricadenti nel bacino...pag. 3 2.1.3.1 Fiume Carboj (R19059CA001)...Pag. 3 2.1.3.2 Lago artificiale Arancio (R19059LA001)...Pag. 4 2.1.4 Caratterizzazione climatica...pag. 4 2.2 Uso del territorio...pag. 6 2.2.1 Insediamenti urbani...pag. 6 2.2.2 Attività industriali...pag. 7 2.2.3 Attività agricole e zootecniche...pag. 9 2.3 Caratteristiche naturalistiche....pag.13 2.4 Bilancio idrologico....pag.14 2.4.1 Introduzione...Pag.14 2.4.2 Deflussi naturali calcolati nelle sezioni significative e nella sezione di chiusura...pag.14 2.4.2.1 Elaborazione dei dati pluviometrici e Valutazione degli afflussi ragguagliati...pag.14 2.4.2.2 Individuazione della legge di correlazione tra afflussi e deflussi...pag.14 2.4.3 Stima dell evapotraspirazione media...pag.17 2.4.4 Risultati...Pag.18 3 Sistema della rete di monitoraggio quali quantitativo dei corpi idrici e relativa classificazione... Pag.20 3.1 La classificazione e lo stato di qualità dei corpi idrici superficiali significativi presenti nel bacino...pag.20 3.1.1 I corsi d acqua...pag.20 3.1.1.1 Carboj (R19059CA001)...Pag.20 3.1.2 I Laghi artificiali...pag.25 3.1.2.1 Lago artificiale Arancio (R19059LA001)...Pag.25 4 Valutazione delle pressioni e degli impatti significativi esercitati dall attività antropica sullo stato delle acque superficiali e sotterranee...pag.27 4.1 Valutazione dei carichi inquinanti di origine antropica e stima degli impatti esercitati sullo stato qualitativo dei corpi idrici e degli indicatori dello stato di qualità...pag.27 REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 I

INDICE 4.1.1 Analisi dei risultati...pag.27 4.1.1.1 Corsi d acqua...pag.27 4.1.1.2 Laghi artificiali...pag.37 4.2 Stesura del bilancio idrico a scala di bacino...pag.53 4.2.1 Valutazione delle risorse idriche naturali...pag.53 4.2.2 Valutazione delle risorse idriche potenziali...pag.53 4.2.3 Valutazione delle risorse idriche utilizzabili...pag.54 4.2.4 Stima dei fabbisogni idrici...pag.56 4.2.4.1 Il sistema delle utilizzazioni civili e stima dei fabbisogni...pag.56 4.2.4.2 Il sistema delle utilizzazioni irrigue e stima dei fabbisogni...pag.58 4.2.4.3 Il sistema delle utilizzazioni industriali e stima dei fabbisogni...pag.59 4.2.5 Il bilancio idrico a scala di bacino e l indice di sostenibilità delle risorse...pag.61 5 Obiettivi di qualità ambientale da raggiungere o mantenere per i corpi idrici significativi ricadenti nel bacino...pag.63 5.1 Corsi d acqua...pag.63 5.2 Laghi artificiali...pag.64 6 Programma degli interventi...pag.65 REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 II

PREMESSA 1 Premessa Il presente documento illustra i contenuti del Piano di Tutela delle Acque della Sicilia relativamente al bacino idrografico Carboj. In particolare: - il capitolo 2 fornisce un quadro conoscitivo del territorio delimitato dai bacini anzidetti. Con riferimento alla metodologia descritta nel documento Relazione Generale, cap. 5, viene qui fornita una caratterizzazione idrogeologica e climatica del territorio e vengono, altresì, fornite note indicative sull uso del territorio e sulle aree naturali protette in esso presenti. Viene, infine, riportato l esito del bilancio idrologico a scala di bacino da cui è stato possibile stimare l entità delle acque che si sono infiltrate nel terreno e che hanno generato ricarica delle falde e deflusso di base. - il capitolo 3 illustra l esito dell attività di monitoraggio condotta sui corpi idrici significativi presenti nel bacino e finalizzata alla classificazione degli stessi; - il capitolo 4 contiene gli esiti della valutazione dell impatto antropico, in forma concentrata e diffusa, sullo stato qualitativo delle acque superficiali e sotterranee presenti nel territorio delimitato dal bacino oggetto del presente documento. Lo studio è stato condotto in accordo alla metodologia descritta nella Relazione Generale al capitolo 7, par. 7.1 7.3. Lo stesso capitolo contiene, inoltre, il bilancio idrico a scala di bacino, così come previsto al par. 7.4 della stessa Relazione Generale, ovvero il confronto tra le risorse utilizzabili nel bacino e la somma dei fabbisogni dei settori civile, irriguo ed industriale, la cui stesura è finalizzata alla stima delle pressioni sullo stato quantitativo delle risorse presenti nel bacino. - nel capitolo 5, sulla base dello stato di qualità dei corpi idrici presenti nel bacino, così come riportato nel capitolo 3, vengono individuati, in accordo alla normativa vigente, gli obiettivi minimi di qualità ambientale da raggiungere e/o mantenere al 2008 e al 2015; - Infine, in accordo alla metodologia di analisi illustrata nel documento Programma degli Interventi, nel capitolo 6 viene fornito il quadro sintetico degli interventi previsti nei territori comunali ricadenti all interno del bacino oggetto di studio ritenuti utili al miglioramento dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici presenti nel bacino. Gli interventi (singolarmente elencati nel documento Programma degli Interventi - allegato E.I ), sono stati in questo capitolo aggregati in 6 macro categorie per ciascuna della quali viene indicata la previsione di spesa e le risorse finanziarie disponibili. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 1

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE 2 Il quadro conoscitivo - corpi idrici significativi e di interesse 2.1 Identificazione del Bacino Nome: CARBOJ Codice: 19059 Superficie: Km 2 208,31 Il bacino idrografico del fiume Carboj ricade nel versante meridionale della Sicilia, nel territorio delle province di Agrigento e Palermo, e confina ad est con il bacino del fiume Verdura e ad ovest con il bacino del fiume Belice. Il bacino "Carboj", con la sua superficie di circa 208 Km 2, è il 27 per dimensioni fra quelli contenenti corpi idrici significativi, qui costituiti dal fiume omonimo e dal lago artificiale Arancio. Il fiume Carboj si sviluppa per circa 30 Km e nel tratto di monte di esso, denominato torrente Rincione, è localizzato il lago anzidetto (tabella 2.1.1). Tale lago raccoglie i deflussi di circa 136 Km 2 di bacino diretto e di circa 73 Km 2 di bacini indiretti. La capacità utile di progetto del serbatoio è di 34,80 Mm 3. Nel bacino ricadono gli agglomerati indicati nella tabella 2.1.2. Tabella 2.1.1 - Principali corpi idrici superficiali ricadenti nel bacino Codice Denominazione Dimensioni Natura Superficie bacino del singolo corso d'acqua o lago Identificazione corsi d'acqua superficiali R19059CA001 fiume Carboj 30,30 Km Corso completo; Ι Ordine 208,31 Km 2 Significativo per dimensioni laghi artificiali R19059LA001 Arancio 3,70 Km 2 Invaso Significativo per dimensioni Tabella 2.1.2 - Agglomerati ricadenti all'interno del bacino idrografico Numero progressivo Denominazione Codice 1 Sambuca di Sicilia 84034_01 2 Santa Margherita di Belice 84038_01 REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 2

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE 2.1.1 Caratterizzazione fisiografica e geologica Il bacino idrografico del fiume Carboj ricade nel versante meridionale della Sicilia e si estende per circa 208 Km 2, dal centro abitato di S. Margherita Belice sino al Mar Mediterraneo in Contrada Maragani, al confine tra il territorio di Menfi e quello di Sciacca. Esso si inserisce tra il bacino del fiume Belice ad est ed il bacino del fiume Verdura ad ovest e ricade quasi completamente nel territorio della provincia di Agrigento, ad eccezione della parte settentrionale del bacino che ricade in territorio della provincia di Palermo. Nel bacino del fiume Carboi ricade il centro abitato di Sambuca di Sicilia e una parte del centro abitato di S. Margherita Belice. Il corpo idrico principale è il fiume Carboj, il cui bacino risulta significativo ai sensi del D.L.vo 152/06 per criteri dimensionali. Nel Bacino è presento il lago artificiale Arancio, anch esso considerato come corpo idrico significativo. Il bacino, nella parte meridionale e nord-orientale, è formato generalmente da terreni della serie rigida mesozoica costituiti prevalentemente da calcari. Nelle parti maggiormente esposte dei rilievi sono presenti terreni della serie argillosa pliocenica con lembi di calcareniti calabriane e quaternarie. 2.1.2 Caratterizzazione idrologica L'altitudine massima del bacino è di 1.180 m.s.m. (Monte Genuardo in territorio di Sambuca di Sicilia), mentre quella media è di circa 379 m.s.m. Nel 1938, sul corso dei fiume Carboi, a circa 14 Km dalla foce, ha funzionato una stazione idrometrica sino al 1940. Tale stazione sottende circa 138 Km 2 di bacino avente un'altitudine media di 415 m.s.m. Nel periodo di disponibilità di dati (1938-1940) è risultato un deflusso medio annuo di 24 mm (pari a 3.3 Mm 3 ) su un afflusso di 102 mm. 2.1.3 Corpi idrici significativi ricadenti nel bacino 2.1.3.1 Fiume Carboj (R19059CA001) Il fiume Carboj si sviluppa per circa 30 Km e sfocia in C.da Maragni tra Sciacca e Menfi. Gli affluenti principali sono il T. Rincione, il Vallone Cava e il Vallone Carricagiachi. Nel tratto di monte denominato Torrente Rincione, è stato costruito nel periodo 1950-1951 il lago Arancio. L'interrimento risulta molto limitato in quanto le sistemazioni montane del bacino del fiume Carboj sono state molteplici e ben realizzate. A valle della diga Arancio, per circa 3 km, è presente una stretta gola a pareti subverticali che è caratterizzata da larghezze alla base molto piccole. A valle della gola si apre la valle del Carboj caratterizzata dalla morfologia tipica della collina siciliana. Tale territorio è intensamente sfruttato dal punto di vista agricolo ospitando in prevalenza colture ortofrutticole ed agrumicole. Nella valle sono presenti poche abitazioni di carattere prevalentemente rurale. In corrispondenza del tratto vallivo, in sinistra idrografica e ad una distanza dal corso d acqua di circa 500 m è presente un villaggio turistico. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 3

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Si riscontra la presenza di 3 scarichi civili con un apporto complessivo di 0,72 Mm 3 /anno. 2.1.3.2 Lago artificiale Arancio (R19059LA001) Sul corso del fiume Carboj, nel tratto di monte denominato torrente Rincione, è stato costruito nel periodo 1949-1952 la diga ad arco semplice del serbatoio Arancio. Il bacino diretto sotteso del serbatoio si estende per circa 136 Km 2 mentre la superficie di bacino allacciato è 73 Km². A valle della diga Arancio, per circa 3 km, è presente una stretta gola a pareti subverticali che è caratterizzata da larghezze alla base molto piccole. Altrove sono presenti prevalentemente i terreni della serie argillosa del pliocene. La conca del serbatoio è costituita in prevalenza da sedimenti marnosi ed argillosi che garantiscono il serbatoio nei confronti della tenuta. Lo sbarramento è fondato su calcari grossolani del miocene. Il serbatoio è utilizzato a scopo irriguo dai territori dei comuni di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Menfi, Sciacca, Castelvetrano e Partanna. Il lago occupa alla quota di massimo invaso (180,0 m s.l.m.) una superficie liquida di 3,7 Km² per un volume di 38,4 Mm 3, presenta una profondità massima (z max ) di 30,3 m ed una profondità media (z m ) di 10,4 m. Il lago Arancio è riconducibile da un punto di vista termico alla categoria dei laghi monomittici caldi, sebbene temporanei periodi di mescolamento non siano da escludere in relazione ad intensi fenomeni meteorologici estivi, data la scarsa profondità del lago. L'interrimento risulta molto limitato in quanto le sistemazioni montane del bacino del fiume Carboj sono state molteplici e ben realizzate. 2.1.4 Caratterizzazione climatica Procedendo da nord a Sud all interno del Bacino si riscontrano i rilievi dei Monti Sicani, lasciando i quali ci si addentra nei territori della collina dove i rilievi degradano verso la costa formando la valle del fiume Carboi. Dall analisi delle temperature medie annue è possibile distinguere chiaramente all interno del bacino la presenza di almeno due zone climatiche. La prima è l area montana con temperature medie annue intorno ai 15 C. La seconda è costituita dalle stazioni costiere nelle quali si registrano temperature medie annue di 18 C. queste due zone presentano valori differenti anche per quanto riguarda le minime assolute intorno ai 4-5 C nelle aree costiere per arrivare a -1,2 C nelle aree interne. Il mese più freddo è di norma febbraio lungo la costa, gennaio nei rilievi interni. Luglio è invece il mese più caldo con temperature medie di 31,5 C lungo la costa e che non superano i 28,5 C nelle zone interne. In tabella 2.1.3 sono riportati i valori mensili di temperatura massima e minima, registrati nel ventennio 1980-2000, presso la stazione di Sciacca. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 4

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Tabella 2.1. 3 - Valori mensili di Temperatura massima (Tmax) e minima (Tmin)nella stazione di Sciacca Anno Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Media Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin 1980 14,9 7,9 16,1 8,1 16,0 8,9 16,7 9,6 20,7 13,0 27,1 16,8 20,1 18,2 30,6 19,8 29,0 19,3 23,3 14,7 19,6 13,4 14,7 7,6 16,9 1981 12,1 6,6 15,4 7,7 18,6 9,2 20,9 11,4 23,2 13,9 29,7 18,3 29,0 17,9 31,2 19,7 28,5 19,5 24,9 15,9 18,3 10,2 16,4 11,2 17,9 1982 16,5 10,6 15,5 8,0 15,6 8,3 19,6 10,9 24,0 13,6 29,0 18,8 34,9 21,0 30,6 21,3 29,3 20,3 23,6 16,8 19,1 13,2 15,7 9,8 18,6 1983 15,2 8,5 14,6 7,7 17,0 8,9 20,8 12,2 25,4 14,3 27,5 17,6 32,9 20,5 30,7 20,2 27,5 18,2 23,9 15,9 19,6 13,0 15,2 9,0 18,2 1984 15,2 8,7 14,8 7,2 15,6 8,5 17,8 10,0 24,3 13,0 26,5 15,6 31,4 19,2 30,1 19,0 26,5 17,9 24,5 14,5 21,0 13,2 16,6 9,7 17,5 1985 14,1 7,0 15,6 8,8 16,3 8,9 20,3 10,4 23,7 14,2 28,9 17,3 32,4 20,3 30,5 19,7 28,3 17,9 24,3 15,3 19,8 12,6 17,2 9,9 18,1 1986 13,3 7,7 13,5 7,8 15,3 9,8 17,9 11,2 24,3 14,7 26,9 16,7 28,8 24,7 30,8 21,0 26,9 18,3 24,5 16,8 18,7 12,0 14,6 8,7 17,7 1987 13,8 8,1 14,3 8,5 13,1 6,4 19,3 11,0 20,6 12,5 27,3 16,9 31,8 21,8 32,3 21,7 31,2 21,1 25,5 17,8 19,0 12,7 18,3 10,8 18,2 1988 16,7 10,1 15,3 8,6 15,6 9,1 20,2 12,1 25,8 16,4 27,9 19,7 33,0 22,5 31,2 21,5 27,3 18,7 25,2 17,7 18,5 11,7 15,5 9,1 18,7 1989 16,0 7,8 16,4 8,3 18,9 10,4 20,2 11,5 22,7 13,8 26,8 17,6 30,3 22,3 31,0 21,4 27,3 19,4 22,5 14,7 19,8 13,5 17,8 11,6 18,4 1990 16,3 9,1 18,0 8,2 18,0 10,1 17,8 11,8 23,6 15,0 27,9 19,0 30,5 20,5 30,1 20,7 28,7 19,7 25,6 18,6 19,9 13,7 14,9 8,9 18,6 1991 14,8 9,2 14,9 8,0 19,4 11,2 17,8 10,3 20,7 12,1 28,5 17,5 30,3 20,1 31,7 21,7 28,7 20,2 25,0 17,4 18,5 11,8 13,4 8,3 18,0 1992 15,3 8,9 14,3 8,2 16,2 9,8 19,0 10,5 23,8 14,1 26,4 17,2 29,4 19,9 33,3 21,8 27,1 18,1 24,6 16,5 21,0 12,9 16,6 9,4 18,1 1993 15,2 6,9 13,6 5,6 15,8 7,1 19,9 10,0 24,7 14,2 29,4 17,9 30,9 19,4 33,0 21,6 28,7 18,7 25,6 15,9 19,2 11,9 16,3 8,9 17,9 1994 15,5 8,0 15,7 7,5 20,0 8,7 19,2 9,7 25,7 15,3 27,7 17,2 32,4 20,6 33,5 21,8 29,2 19,9 25,4 16,6 21,4 13,0 17,2 9,6 18,8 1995 13,6 6,7 18,0 8,6 16,0 7,1 19,3 9,6 23,9 13,5 28,4 17,5 32,8 20,8 30,3 20,8 27,6 18,4 24,9 15,1 18,7 11,8 17,7 11,1 18,0 1996 17,3 9,8 15,1 7,8 16,5 8,7 20,3 11,5 25,0 14,9 28,7 17,9 30,7 19,5 31,7 21,6 27,0 17,6 23,1 14,1 20,3 13,1 17,8 10,0 18,3 1997 17,9 9,7 17,2 8,5 18,6 8,9 18,5 9,3 26,2 15,1 31,3 19,7 32 20,3 31,4 20,9 28,2 18,9 24,9 16 20,4 12,5 16,9 9,9 18,9 1998 16,8 8,3 18,3 8 18 7,7 21,7 12,1 25,2 13,9 30,8 19 33,4 20,9 33,3 21,5 28,3 19,3 25 16,2 19,2 10,4 16,6 8,2 18,8 1999 16,1 7,8 14,6 6,1 18,1 8,8 20,9 11,0 27,5 16,3 31,8 19,6 32,1 20,6 33,7 22,9 30,3 20,7 27,9 17,7 21,0 12,8 17,2 9,9 19,4 2000 16,1 7,8 14,6 6,1 18,1 8,8 20,9 11,0 27,5 16,3 31,8 19,6 32,1 20,6 33,7 22,9 30,3 20,7 27,9 17,7 21,0 12,8 17,2 9,9 19,4 Numero 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 72 Min 11,3 0,8 11,3 3 13,1 3,8 16,7 5,5 19,8 8,9 23,7 14 20,1 16,9 26,9 17,4 24,5 15,1 17,3 10,9 16,3 8,2 12,5 3,7 16,217 Mediana 14,9 8,25 15 8,2 16,7 8,85 19,4 10,8 23,75 13,9 28 17,45 30,7 20,25 30,6 20,85 27,65 19,05 24,3 15,95 19,8 12,45 16,3 9,65 18,054 Media 15,07 8,11 15,24 7,90 16,83 8,89 19,34 10,72 23,71 13,88 27,93 17,61 30,62 20,25 30,78 20,77 27,94 18,99 24,19 15,85 19,89 12,39 16,33 9,44 18,03 Max 20,40 10,80 21,00 11,40 20,50 12,20 22,10 14,00 27,50 16,60 31,80 21,70 34,90 24,70 36,80 25,50 32,60 22,60 27,90 20,10 23,60 17,40 20,30 13,20 19,39 S.Q.M. 1,61 1,77 1,67 1,53 1,42 1,51 1,15 1,36 1,70 1,55 1,64 1,72 2,12 1,64 1,80 1,54 1,48 1,54 1,72 1,74 1,35 1,56 1,47 1,69 0,70 Coeff. Var. 0,11 0,22 0,11 0,19 0,08 0,17 0,06 0,13 0,07 0,11 0,06 0,10 0,07 0,08 0,06 0,07 0,05 0,08 0,07 0,11 0,07 0,13 0,09 0,18 0,04 REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 5

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Per quanto riguarda le classificazioni climatiche, risultano numerose differenze tra i diversi autori in dipendenza dei parametri meteorologici utilizzati. Secondo la classificazione di Lang il bacino è classificato con un clima steppico; secondo l indice di aridità di de Martonne, le stazioni costiere presentano clima semi-arido, mentre all interno clima temperato-caldo. Secondo il quoziente pluviometrico di Emberger tutto il bacino è caratterizzato da clima subumido. L indice globale di Thorntwaite, infine distingue un clima semiarido lungo la costa e n clima asciutto subumido per le zone interne. Dallo studio delle precipitazioni mensili si osserva che sono prevalenti nel bacino le aree con una precipitazione media compresa tra 450 e 600 mm (Tabella 2.1.4) ottobre è il mese che presenta la maggiore intensità di precipitazione. Tabella 2.1.4 - Distribuzione delle aree con diversa piovosità del Bacino Caratteristiche di piovosità % Aree con piovosità media inferiore a 450 mm 1,55 Aree con piovosità media compresa tra 450-600 mm 63,35 Aree con piovosità media compresa tra 600-700 mm 35,09 Aree con piovosità media compresa tra 700-800 mm - 2.2 Uso del territorio 2.2.1 Insediamenti urbani Lo studio della caratterizzazione socio-economica è stata condotta al fine di fornire una sintesi sulla pressione antropica derivante dalle attività economiche e dalle presenze insediative nel bacino. Si è proceduto quindi all analisi della popolazione residente e fluttuante ed allo studio degli impatti significativi esercitati dall attività industriale, agricola e zootecnica sullo stato delle acque superficiali. Il bacino comprende da un punto di vista amministrativo 8 comuni, dei quali 6 in provincia di Agrigento e 2 in provincia di Palermo. L elenco dei comuni e la porzione di territorio comunale ricadente all interno del bacino sono riportate nella tabella 2.2.1 REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 6

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Tabella 2.2.1 - Porzione di territorio comunale ricadente nel bacino. PROVINCIA Comune Superficie totale (ha) Superficie ricadente nel bacino (ha) PALERMO Bisacquino 6.399 500 Contessa Entellina 13.668 32 AGRIGENTO Caltabellotta 12.362 2.644 Menfi 11.383 1.421 Montevago 3.312 114 Sambuca di Sicilia 9.633 8.480 Santa Margherita di Belice 6.714 3.503 Sciacca 19.172 4.137 TOTALE 20.831 La popolazione residente nel bacino, così come mostrato in tabella 2.2.2, è pari a 12.722 abitanti, quella fluttuante è pari a 382 abitanti. I valori di popolazione sono stati desunti dallo studio condotto nell ambito dell attività di aggiornamento e revisione del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti tenendo in considerazione l ubicazione dei centri abitati, di conseguenza i comuni i cui territori urbani ricadono nel bacino appartengono tutti alla provincia di Palermo e sono: Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice. Tabella 2.2.2 - Popolazione residente e fluttuante del bacino. PROVINCIA Comune % centro abitato Popolazione residente totale Popolazione fluttuante totale Popolazione residente ricadente nel bacino Popolazione fluttuante ricadente nel bacino AGRIGENTO Sambuca di Sicilia 100 6.158 205 6.158 205 Santa Margherita di Belice 100 6.564 177 6.564 177 TOTALE 12.722 382 2.2.2 Attività industriali Al fine di fornire una sintesi sulla pressione antropica esercitata dall attività industriale nel bacino è stato calcolato, mediante l utilizzo dei dati ISTAT (8 Censimento dell industria e dei servizi, 2001), il numero degli addetti industriali. Partendo dalla classificazione operata dall ISTAT, sono state raggruppate tra loro le diverse tipologie industriali e come mostrato in tabella 2.2.3, sono state individuate quelle facenti parte delle attività industriali, delle attività terziarie, degli insediamenti produttivi idroesigenti e degli insediamenti che presentano scarichi di sostanze pericolose. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 7

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Tabella 2.2.3 - Tipologie industriali ATTIVITÀ INDUSTRIALI A - Agricoltura, caccia e silvicoltura B - Pesca, piscicoltura e servizi connessi C - Estrazione di minerali D - Attivita' manifatturiere E - Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua F - Costruzioni ATTIVITÀ TERZIARIE G - Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di auto, moto e beni personali H - Alberghi e ristoranti I - Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni J - Intermediazione monetaria e finanziaria K - Attivita' immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, professionale ed imprenditoriale L - Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria M - Istruzione N - Sanita' e altri servizi sociali O - Altri servizi pubblici, sociali e personali INSEDIAMENTI PRODUTTIVI IDROESIGENTI C - Estrazione di minerali D - Attivita' manifatturiere E - Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua INSEDIAMENTI CHE PRESENTANO SCARICHI DI SOSTANZE PERICOLOSE DB - Industrie tessili e dell'abbigliamento DC - Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari DF - Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento combustibile. Nucleari DG - Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali DH - Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Tra le diverse tipologie industriali il maggiore impatto sulle risorse idriche è esercitato dalle industrie idroesigenti, generalmente a carattere produttivo, che, comprendendo nel loro ciclo fasi in cui viene utilizzata l acqua, sono caratterizzate da elevati prelievi e scarichi inquinanti. Come si evince dal grafico (figura 2.2.1), all interno del bacino risulta più incidente la presenza di attività terziarie (77%) rispetto alle attività industriali. Tra gli addetti alle attività industriali circa il 50% svolge la sua attività all interno di insediamenti idroesigenti, mentre soltanto lo 0,3% svolge l attività all interno di insediamenti che effettuano scarichi di sostanze pericolose. Dal momento che le attività industriali risultano principalmente concentrate nei centri urbani (nessuna ASI, infatti, ricade REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 8

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE all interno del bacino), i reflui inquinanti prodotti da tali attività vengono dunque direttamente scaricati dalle fognature cittadine. Numero addetti attività economiche 381 Addetti alle attività industriali Addetti alle attività terziarie 1.262 Figura 2.2.1 - Incidenze degli addetti alle attività economiche 2.2.3 Attività agricole e zootecniche Altre fonti di inquinamento sono rappresentate dalle attività agricole e zootecniche. Per quanto riguarda la produzione di vegetali la responsabilità dell inquinamento idrico è da imputarsi alla penetrazione nel suolo di fertilizzanti, pesticidi e fitofarmaci; per quanto concerne la zootecnia il riferimento è ai residui metabolici proveniente dall allevamento di animali terrestri quali equini, bovini, suini, ovini, caprini ed avicoli. Per il calcolo del carico teorico prodotto dalla zootecnia sono stati usati i dati estratti dalla Tavola 4.14 (Aziende con allevamenti e aziende con bovini, bufalini, suini e relativo numero di capi per comune e zona altimetrica) e dalla Tavola 4.15 (Aziende con ovini, caprini, equini, allevamenti avicoli e relativo numero di capi per comune e zona altimetrica) fornite dall ISTAT nel 5 Censimento Generale dell Agricoltura (2000). Si è proceduto al calcolo del numero totale di capi zootecnici sommando i dati riguardanti i comuni ricadenti nel bacino. Nel caso in cui il comune non ricadeva per intero all interno del bacino è stata effettuata una stima in percentuale dell effettiva presenza di capi zootecnici tenendo in considerazione la presenza di pascolo all interno del territorio comunale. In tal senso per valutare la collocazione dei pascoli sono state sovrapposte, mediante l utilizzo del S.I.T, la carta dei bacini idrografici, la carta dell uso del suolo, ed il tematismo indicante le delimitazioni comunali. Utilizzando tale metodologia, a partire dal numero di capi rilevati per ciascun territorio comunale è stato eseguito il calcolo dei capi zootecnici equivalenti e il calcolo dell azoto prodotto (t/anno). In particolare per calcolare i capi zootecnici equivalenti è stato utilizzato un coefficiente ottenuto sommando il peso degli animali allevati (bovini, suini, ovini, avicoli ecc.) REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 9

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE espresso in Kg e dividendo per 500. Per calcolare invece l azoto prodotto (t/anno) sono stati utilizzati i coefficienti proposti dall IRSA (Barbiero et al., 1991). Il numero dei capi zootecnici presenti all interno del bacino sono riportati nella tabella 2.2.4 nella quale sono specificati il numero dei capi equivalenti e l azoto prodotto (t/anno). Tabella 2.2.4 - Capi zootecnici presenti nel bacino. Capi zootecnici presenti: N. di capi Capi equivalenti Azoto prodotto (t/anno) Bovini 2.765 2.710 151,53 Suini 15 2 0,17 Ovini 9.772 801 47,88 Avicoli 3.393 10 1,63 Altri 43 33 2,66 I dati mostrano il prevalere del patrimonio zootecnico ovino, il cui allevamento è orientato verso la produzione di latte e di carne; occorre sottolineare comunque che il carico maggiore è dovuto principalmente alla specie bovina. Come si evince dal grafico sotto riportato (Figura 2.2.2), la maggior parte della superficie ricadente all interno del bacino è occupata principalmente da seminativi (7.409 ettari), da viti (3.007 ettari), e da pascoli (2.406 ettari). Consistente la presenza di altre legnose agrarie (1.815 ettari) e oliveti (1.195 ettari). 0 1.815 1.195 0 3.007 2.406 311 7.409 seminativi colture orticole colture in serra pascoli superficie a vite superficie a olivo superficie ad agrume superficie a mandorlo superficie a frutteto altre legnose agrarie Figura 2.2.2 - Superfici agricole presenti nel bacino espresse in ettari. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 10

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Lo studio dell uso del suolo è stato finalizzato alla valutazione dell inquinamento derivante da pratiche agricole, in tal senso si è proceduto al calcolo delle quantità di azoto e fosforo prodotti in base alla tipologia di utilizzo agricolo. L elenco delle diverse classi agricole analizzate sono riportate nella tabella 2.2.5, nella quale sono specificati gli ettari di superficie agricola utilizzata e gli apporti di azoto e fosforo espressi in tonnellate/anno. Tabella 2.2.5 - Superfici agricole presenti nel bacino. Superficie utilizzata per: Superficie (ha) Apporto di azoto (t/anno) Apporto di fosforo (t/anno) seminativi 7.409 741 667 colture orticole 311 47 31 colture in serra 0 0 0 pascoli 2.406 241 361 superficie a vite 3.007 301 180 superficie a olivo 1.195 120 60 superficie ad agrume 0 0 0 superficie a mandorlo 0 0 0 superficie a frutteto 0 0 0 altre legnose agrarie 1.815 182 145 Come si evince dal grafico (Figura 2.2.3) il maggior apporto di azoto e fosforo è dovuto alle superfici a seminativi, essendo queste le più consistenti nel bacino. Notevole è inoltre l apporto di questi due nutrienti dovuto ai pascoli, alle viti e alle altre legnose agrarie. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 11

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE 800 700 600 500 400 300 Apporto di azoto (t/anno) Apporto di fosforo (t/anno) 200 100 0 seminativi colture orticole colture in serra pascoli superficie a vite superficie a olivo superficie ad agrume altre legnose agrarie superficie a mandorlo superficie a frutteto Figura 2.2.3 - Apporto di azoto e fosforo nel bacino. Di minore consistenza rispetto alla superficie agricola, risulta la copertura boscata (2.004 ettari) che nel complesso risulta costituita, come mostrato nel grafico sotto riportato (Figura 2.2.4) principalmente da boschi a fustaia (80%), per un valore di 1.618 ettari, e in minor misura da boschi cedui (9%), per un valore di 179 ettari, e da macchia mediterranea (9%), per un valore di 175 ettari. La restante superficie è coperta da coltura legnosa specializzata (2%), per un valore di 31 ettari. 179 175 31 in coltura legnosa specializzata gestita a fustaia ceduata macchia mediterranea 1.618 Figura 2.2.4 - Superfici boschive presenti nel bacino espresse in ettari. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 12

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE 2.3 Caratteristiche naturalistiche Di seguito vengono riportate in tabelle le specie animali protette (Tabella 2.3.1), minacciate (Tabella 2.3.2) e specie vegetali minacciate (Tabella 2.3.3). Tabella 2.3.1 - Specie animali protette presenti all interno del Bacino Specie animali protette Coracias garrulus Falco biarmicus Falco naumanni Falco peregrinus Neophron percnopterus Riferimenti normativi L.N. 157/92; L.R. 33/97 L.N. 157/92; L.R. 33/98 L.N. 157/92; L.R. 33/99 L.N. 157/92; L.R. 33/100 L.N. 157/92; L.R. 33/101 Riferimenti bibliografici Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Tabella 2.3.2 - Specie animali minacciate presenti all interno del Bacino Specie animali minacciate Alectoris graeca Lanius senator Melanocorypha calandra Riferimenti bibliografici Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Tabella 2.3.3 - Specie vegetali minacciate presenti all interno del Bacino Specie vegetali minacciate Dianthus rupicola Riferimenti bibliografici Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Di seguito vengono riportate le aree naturali presenti nel bacino (Tabella 2.3.4) Tabella 2.3.4 - Tipizzazione delle esistenti aree naturali protette Tipologia Numero Superficie (ha) Denominazione Riserve 1 1067,5 MONTE GENUARDO E S. MARIA DEL BOSCO SIC 2 ZPS 1 4843,5 3746,9 COMPLESSO MONTE TELEGRAFO E ROCCA FICUZZA 1096,6 MONTE GENUARDO E SANTA MARIA DEL BOSCO MONTI SICANI, ROCCA BUSAMBRA E BOSCO DELLA FICUZZA REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 13

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE 2.4 Bilancio idrologico 2.4.1 Introduzione L elaborazione del bilancio idrologico superficiale in un bacino idrografico è condizionato dalla conoscenza di numerosi fattori come la quantità di precipitazioni atmosferiche che alimenta direttamente il ciclo idrologico del bacino (P), l entità dei deflussi superficiali (D) e l evapotraspirazione reale (E), cioè la quantità di acqua necessaria per sopperire ai fabbisogni fisiologici della copertura vegetale sommata alla evaporazione diretta del terreno. L espressione generale di un bilancio che tenga conto dei suddetti fattori è la seguente: P= D + E +F Una volta noti tutti i termini dell equazione è possibile stimare l entità della quota parte di acqua che si infiltra nel terreno e che consente, quindi, di ricaricare la falda. P E D = F La stima del bilancio idrologico così descritto è stata effettuata con riferimento all intero bacino dell Carboj. 2.4.2 Deflussi naturali calcolati nelle sezioni significative e nella sezione di chiusura 2.4.2.1 Elaborazione dei dati pluviometrici e Valutazione degli afflussi ragguagliati Per la stima degli afflussi sono state considerate cinque stazioni pluviometriche, Menfi, Montevago, Chiusa Sclafani, Caltabellotta e Sciacca, appartenenti a bacini limitrofi. Sulla base dei dati pluviometrici mensili del periodo 1980-2000 delle cinque stazioni pluviometriche precedentemente citate, sono stati calcolati i valori medi di afflusso idrico su tutto il bacino. Per fare questo è stata necessaria una fase preliminare di ricostruzione dei dati mancanti, utilizzando il metodo IDW (inverse distance weighting inverso della distanza pesato). Questo metodo consiste nell utilizzare l informazione disponibile da tutte le stazioni che hanno funzionato nel mese considerato in modo inversamente proporzionale alla distanza dalla stazione il cui dato è oggetto di ricostruzione, elevata a un intero non inferiore a 2. Più precisamente, la ricostruzione dell altezza di pioggia ĥ jk (x 0 ) della stazione di coordinate x 0 al mese j-esimo dell anno k-esimo avviene attraverso la seguente relazione: ĥ jk n ( ) = λ h jk ( ) x 0 i i= 1 x i in cui h(x i ) è l altezza di pioggia della stazione avente coordinate xi, ovviamente allo stesso passo temporale jk di quella da ricostruire e λ i è il peso che si assegna alla stazione di coordinate x i che è dato appunto da: λ i = n d i= 1 n i0 d n i0 REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 14

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE In cui d i0 è la distanza della stazione di coordinate x 0 il cui dato deve essere ricostruito e la stazione xi e n è un intero 2. Prove svolte con diversi esponenti (da 2 fino a 5) hanno dimostrato la scarsa influenza dell esponente sulla bontà della riproduzione del dato (espressa dall indice di determinazione R 2 tra dati osservati e ricostruiti il valore di R 2 è risultato sempre elevato per diversi esponenti in tre stazioni di prova). Si è scelto quindi l esponente n = 2. A questo punto, disponendo di serie continue per il periodo suddetto, si è proceduto al calcolo dei valori medi di afflusso idrico su tutto il bacino con il metodo dei topoieti, che consiste nel determinare, attorno alle stazioni di misura, delle zone d influenza per le quali si possono supporre valevoli le precipitazioni registrate nelle stazioni stesse. Una volta determinata, per ogni stazione pluviometrica, la zona di influenza secondo il metodo dei topoieti, gli afflussi ragguagliati medi mensili al bacino sotteso dalla sezione di chiusura è stato valutato come somma del prodotto della precipitazione ai singoli pluviometri per le aree delle superfici di influenza diviso la superficie totale del bacino. In particolare è stata utilizzata le seguente espressione: A ij = dove: A 1 ij S 1 + A 2 ij S S 2 tot +... + A n ij S i, j, = indice d'ordine dell'anno e del mese; A i,j, = afflusso ragguagliato nell'anno i e mese j; 1, 2 n = numero delle stazioni pluviometriche considerate; A i,j, n = afflusso nell'anno i, mese j, della stazione n; S 1, S 2..S n = superfici di ciascun topoieto; S tot = superficie totale del bacino sotteso. n Nella tabella 2.4.1 sono riportati gli afflussi ragguagliati per il periodo 1980 2000 al bacino sotteso dalla sezione di chiusura. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 15

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE Tabella 2.4.1 - Afflussi ragguagliati al bacino sotteso dalla sezione di chiusura espressi in mm. Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Tot 1980 66,6 34,8 109,9 55,9 54,5 5,9 0,1 3,2 9,1 28,4 72,3 98,5 539,1 1981 156,1 81,9 15,5 20,5 17,0 4,6 0,5 1,5 8,7 22,2 32,2 118,4 479,2 1982 27,3 86,2 71,4 69,4 26,8 19,9 4,2 4,4 25,4 101,1 115,0 125,3 676,4 1983 24,6 56,3 86,3 4,5 19,6 6,4 5,1 21,8 93,5 50,3 133,7 98,7 600,8 1984 29,5 57,6 58,4 34,0 12,4 1,0 0,3 3,8 55,9 34,2 82,6 109,3 479,2 1985 144,7 72,0 110,7 62,4 19,4 1,2 0,0 0,0 35,8 86,3 53,4 15,0 600,9 1986 90,7 104,6 83,8 22,2 11,6 6,9 9,9 3,2 21,5 91,5 86,5 63,4 595,8 1987 66,7 71,6 49,0 14,0 47,6 4,5 0,0 2,9 14,6 67,4 99,7 39,9 477,8 1988 60,4 66,1 109,8 42,7 4,8 9,9 0,2 6,9 93,9 14,4 68,8 108,6 586,5 1989 29,0 33,2 26,0 72,8 14,4 9,1 3,6 5,4 49,3 87,4 75,0 78,8 484,1 1990 62,0 22,9 25,5 98,6 34,3 0,7 2,9 20,8 26,1 108,4 48,3 141,6 592,1 1991 55,3 98,5 42,1 76,1 16,6 10,7 0,6 2,5 76,3 98,0 53,5 77,4 607,6 1992 115,3 8,1 38,9 89,2 60,9 13,0 13,2 41,5 25,7 63,8 39,4 134,3 643,2 1993 21,7 40,9 48,1 27,4 50,5 0,6 0,2 0,8 50,6 128,7 151,8 77,2 598,3 1994 91,5 111,0 0,1 29,3 4,4 22,0 14,8 1,7 6,2 87,1 43,6 85,9 497,5 1995 40,3 5,7 52,4 60,5 10,2 1,1 8,8 101,6 97,9 27,0 120,5 83,0 609,0 1996 97,0 117,1 101,3 31,0 62,3 26,4 7,2 9,4 59,6 105,4 57,4 152,6 826,7 1997 33,1 35,9 18,8 35,1 6,1 0,9 0,0 56,1 59,0 130,3 117,7 111,3 604,3 1998 35,5 67,6 49,7 28,0 41,3 0,2 0,0 10,8 62,5 99,3 51,9 57,6 504,2 1999 83,0 36,0 44,2 26,7 19,4 13,8 29,4 34,1 27,9 27,2 120,0 78,7 540,5 2000 48,6 19,1 12,8 42,8 19,8 2,3 0,3 1,0 36,7 48,3 82,0 136,0 449,9 MEDIA 65,7 58,4 55,0 44,9 26,4 7,7 4,8 15,9 44,6 71,7 81,2 94,8 571,1 DV. ST. 38,9 33,5 34,2 25,6 18,9 7,7 7,3 24,8 28,8 36,5 34,3 34,7 86,3 2.4.2.2 Individuazione della legge di correlazione tra afflussi e deflussi E disponibile la serie dei volumi defluiti nell invaso Arancio, che sottende un bacino di circa 127 km 2, per il periodo dal 1971 al 1987 ricostruiti a partire dal bilancio volumetrico del serbatoio (Indelicato, S., Tamburino, V., Barbagallo, S., Mazzola, G. Risorse Idriche nei Grandi serbatoi Artificiali Siciliani I Contributo, Quaderni n. 2, CSEI, Catania, 1989) con alcuni anni di indisponibilità di alcuni dei dati di esercizio del serbatoio necessari per la stesura del bilancio volumetrico. Per effettuare la ricostruzione dei dati mancanti della serie fino all anno 2000, è stato utilizzato il modello concettuale IHACRES. Per il calcolo dei deflussi fino alla foce del bacino Carboj sono stati moltiplicati i totali di pioggia annua, ragguagliata all intero bacino, per il coefficiente di deflusso medio annuo del bacino a monte della diga Arancio. Il deflusso medio annuo stimato alla foce risulta di 44 mm, pari a 9,2 Mm 3 /anno. REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 16

IL QUADRO CONOSCITIVO CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI E DI INTERESSE 2.4.3 Stima dell evapotraspirazione media L evapotraspirazione reale (E), è la quantità di acqua evaporata dal suolo e dalle piante quando il suolo si trova al suo tasso di umidità naturale, e viene stimato tramite la formula di Turc (1954) modificata da Santoro (1970). La formula di Turc, ricavata dall esame di oltre 250 bacini in diverse zone del globo, fornisce direttamente l evapotraspirazione reale (ET) media annua in mm: ET = Dove: P P 0.9 + L 2 ET = evapotraspirazione reale media annua in mm P = altezza di precipitazione media annua in mm Ta = temperatura media annua in Celsius L = potere evaporante dell atmosfera cioè L = 300 + 25T a + 0.05Ta Sulla base di una analisi di 192 bacini in Sicilia, Santoro (1970) ha proposto la seguente modifica per calcolare L (validità 10 C < Ta < 18 C ): 3 L = 586 10T a + 0.05Ta Per l applicazione di tale formula sono stati utilizzati i dati di temperatura media annua, ottenuti dalle carte delle isoterme medie annue per gli anni dal 1980 al 2000 per integrazione delle isoterme sulla superficie del bacino. La tabella 2.4.2 mostra i valori calcolati nel modo sopra descritto. 3 Tabella 2.4.2 Valori di evapotraspirazione reale annua calcolata con la formula di Turc modificata Anno Temperatura Media Annua Potere evaporante dell atmosfera Precipitazioni media annua 1980 16.0 629.8 539.1 421.9 1981 16.7 651.4 479.2 399.2 1982 17.3 671.4 676.4 488.8 1983 17.2 667.0 600.8 459.3 1984 16.7 651.7 479.2 399.2 1985 17.2 667.4 600.9 459.4 1986 16.6 648.1 595.8 451.0 1987 17.6 681.3 477.8 405.0 1988 17.6 683.8 586.5 458.6 1989 17.6 681.0 484.1 408.4 1990 18.0 698.3 592.1 465.3 ET REGIONE SICILIANA - SOGESID S.P.A. dicembre 2007 Pagina 17