Allegato A RELAZIONE IGIENICO - SANITARIA ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI PARERE PREVENTIVO PER L ISTRUTTORIA DA PARTE DELLE STRUTTURE AFFERENTI AL DIP. DI PREVENZIONE ASL AT RICHIEDENTE: in qualità di: residente in: Comune di: Prov. ( ) DITTA TITOLARE DELL ATTIVITÀ: Ragione sociale: Partita IVA n : con sede legale sita in: _ Comune di: Prov. ( ) Sede operativa per la quale si inoltra la richiesta sita in: Comune di: Prov. ( ) Legale rappresentante:_ Amministratore delegato: Datore di lavoro: AREA DELL INTERVENTO EDILIZIO: Zona di insediamento dell intervento secondo il P.R.G.C. Distanza dalla zona residenziale secondo il PRGC mt. Distanza dall abitazione più vicina mt. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ: Descrizione dell attività produttiva (allegare eventuale relazione): Sostanze chimiche presumibilmente utilizzate nel ciclo produttivo: Lavoratori (cosi come definiti dall art. 2, comma 1, lettera a), D.Lgs.81/08 e s.m.i.), distinti per sesso e mansioni: Addetti alla produzione (operai, apprendisti, soci, collaboratori familiari, stagionali, atipici) Impiegati e dirigenti (apprendisti, soci, collaboratori familiari, stagionali, atipici) uomini donne uomini donne Totale Attuali Previsti (inclusi gli attuali) Nel caso non siano previsti lavoratori ex art. 2, comma 1, lettera a), D.Lgs.81/08 e s.m.i., specificare numero e tipo di addetti all attività (titolare, coadiutori familiari, ecc.):
CARATTERISTICHE DEI LOCALI UTILIZZATI Locale (v. nota 1) pavimentata Altezza (v. nota 2) aeroilluminante richiesta Piano terreno: dimensioni porte, portoni, porte-finestre e lucernari (dettagliare per ogni apertura) (v. nota 3) Piani superiori: dimensioni finestre, lucernari, porte-finestre (dettagliare per ogni apertura) (v. nota 4) Dimensioni vasistas (dettagliare per ogni apertura) (v. nota 5) illuminante complessiva aerante complessiva Presenza di impianto aeraulico indicare si o no (vedi nota 6) illuminante aerante illuminante aerante illuminante aerante illuminante aerante Note: 1. ogni singolo locale oggetto dell'intervento edilizio: a) dovrà essere numerato e la stessa numerazione dovrà essere riportata in planimetria; b) dovrà essere indicata la relativa destinazione d'uso; 2. in caso di soffitti ad altezza non omogenea, indicare l'altezza minima e l altezza media ponderata 3. al fine del calcolo della superficie aerante, le porte, i portoni e le porte-finestre sono complessivamente computabili fino al massimo di 1/3 della superficie aerante richiesta (i 2/3 dell aerazione del locale dovranno essere soddisfatti da finestre, vasistas o lucernari) 4. al fine del calcolo della superficie aerante, le porte-finestre in progetto ai piani superiori potranno essere conteggiate al 100% 5. al fine del calcolo della superficie aerante, i vasistas sono conteggiati in misura pari al 100 % di un normale serramento se l'angolo di apertura non è inferiore a 30 ed il rapporto altezza/larghezza no n è inferiore ad 1; angoli e rapporti inferiori comportano il conteggio in misura del 50% della superficie del serramento 6. in caso di presenza di impianto aeraulico occorre produrre gli elaborati tecnici specifici di cui alla appendice A1 del presente allegato
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED IGIENICO-SANITARIE DELL INSEDIAMENTO: Locali di lavoro sotterranei SI [ ] NO [ ] Se si, specificarne la destinazione d uso Eventuali mezzi di protezione dall'umidità: Servizi igienici: wc lavandini per uomini per donne Servizi igienici destinati al pubblico: no sì per uomini per donne Docce e spogliatoi: docce spogliatoi: tipo e numero degli armadietti per uomini per donne Tipo di rivestimento pareti e pavimenti (specificare sia per i Servizi igienici che per le docce): Scale fisse a gradini: Parapetto su lato aperto:_ Corrimano su rampe delimitate da due pareti: Larghezza minima passaggio utile: cm. Altezza pedata: cm. Rapporto pedata/alzata ( 2A + P ): cm. Numero di gradini per rampa: Locale cucina: tipo di pavimentazione e di rivestimento pareti, indicandone l altezza: sistema di collettamento fumi e vapori di cottura con l'indicazione del posizionamento della canna di esalazione: Impianto di riscaldamento: SI [ ] NO [ ] Se si di che tipo? Combustibile Kcal /h A servizio di quali locali? Sistema di approvvigionamento idrico potabile: Acquedotto (denominazione) Pozzo privato (v. nota 7) SI [ ] NO [ ] Altro _
Tipologia e sistema di smaltimento dei rifiuti (urbani, speciali, pericolosi): Sistema di smaltimento dei reflui: - smaltimento acque meteoriche - smaltimento reflui assimilabili ai civili (v. nota 8) - smaltimento reflui provenienti dal ciclo produttivo (v. nota 9) ALLEVAMENTI ZOOTECNICI (v. nota 10) - smaltimento liquami, letami, ecc. (v. nota 11): Concimaia: - descriverne le principali caratteristiche tecniche. - distanza della concimaia dalle abitazioni, dormitori nonché dai depositi e dalle condotte di acqua potabile : m. Note: 7. in caso di approvvigionamento idrico tramite pozzo privato occorre indicarne la tipologia di utilizzo (uso domestico, tecnologico, irriguo, ecc.); 8. nel caso in cui lo smaltimento non avvenga tramite la fognatura comunale, ma con uno dei seguenti sistemi: subirrigazione, subirrigazione con drenaggio, vassoio assorbente, pozzo assorbente o pozzo a tenuta, occorre indicare gli estremi di eventuale autorizzazione allo scarico oppure, in alternativa, rispondere ai relativi punti di cui alla appendice A2 del presente allegato; 9. indicare gli estremi di eventuale autorizzazione allo scarico. 10. per la stesura della relazione tecnico-sanitaria consultare le norme tecniche contenute nel codice di buona pratica agricola (D.M. 19/04/1999, pubblicato sul supplemento ordinario 86 alla Gazzetta Ufficiale 102 del 04/05/1999, Serie Generale); 11. indicare gli estremi di eventuale autorizzazione allo smaltimento/spandimento ***************************** La presente relazione tecnica, costituita da pagine e dai seguenti allegati :, è stata redatta dal sottoscritto, nato a il in qualità di tecnico incaricato dalla Ditta il quale dichiara, sotto la propria responsabilità, la veridicità delle notizie fornite. Data Timbro e firma del tecnico abilitato
APPENDICE A1 ELABORATI TECNICI SPECIFICI DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI PARERE IN CASO DI PRESENZA DI IMPIANTI AERAULICI PREMESSA: Condizione essenziale è che tutti gli ambienti di lavoro abbiano un idonea superficie illuminante ed aerante, conforme ai contenuti dell Allegato A della DGR 16/01/2006, 30 1995. IMPIANTI AERAULICI: Ove venga dimostrato che non sia tecnicamente possibile il raggiungimento del pieno rispetto di quanto sopra richiesto, potrà essere accettata la deroga prevista al punto 1.9.1.1 dell All. IV del D.Lgs 81/2008: Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che...essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente ottenuta preferenzialmente con aperture naturali e quando ciò non sia possibile con impianti di aerazione. Relativamente agli impianti aeraulici occorrerà produrre i seguenti elaborati progettuali: relazione tecnica, contenente: funzioni e modalità di funzionamento dell impianto; indici di affollamento; caratteristiche di qualità e movimento dell aria, termiche, igrometriche, portate di aria esterna e di estrazione (per ogni singolo locale). Si precisa che i locali dovranno essere individuati mediante lo stesso numero riportato nella tabella Caratteristiche dei locali utilizzati del presente Allegato e negli elaborati grafici; elaborati grafici, contenenti: posizione delle apparecchiature e dei dispositivi costituenti l impianto; percorsi indicativi delle tubazioni e dei condotti; posizione delle prese di aria esterna,delle bocchette di mandata,di ripresa e di espulsione,delle bocche di espulsione dell aria viziata. Note : l impianto aeraulico dovrà essere conforme almeno alle seguenti norme: UNI 8852 (per edifici adibiti ad attività industriale ed artigianale); UNI 10339 e successivi aggiornamenti (per tutti gli altri edifici) Linee guida Microclima, aerazione e illuminazione nei luoghi di lavoro del Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con l Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro; Legge quadro 447/95, D.P.C.M. 14/11/1997, D.M. Ambiente 16/03/1998 e loro successive modifiche ed integrazioni, inerenti i limiti di rumorosità verso l ambiente e gli edifici vicini; Norma UNI 8199/81 inerente la rumorosità degli ambienti serviti dall impianto.
DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE NEL CASO LO SCARICO DEI REFLUI CIVILI NON RECAPITANTI IN FOGNATURA COMUNALE APPENDICE A2 a) nel caso di smaltimento di reflui civili mediante dispersione su suolo con sistema della subirrrigazione precisare le seguenti informazioni (vedasi allegato 5 della Delibera Interministeriale 4.2.77): distanza dalla fognatura comunale dell'immobile oggetto di intervento edilizio; schema planimetrico della subirrigazione; tipologia delle condotte, profondità di posa; distanza delle condotte disperdenti da fabbricati, aree pavimentate (adeguatamente distanziate); distanza fra il fondo di trincea di posa delle condotte e il massimo livello della falda (non inferiore a mt. 1); distanza della trincea di posa, da condotte, serbatoi o altre opere destinate al servizio di acqua potabile (non inferiore a mt. 30 da condotte, serbatoi, pozzi d acqua ad uso irriguo); distanza della trincea di posa rispetto ad eventuali sorgenti, pozzi d acqua destinata al consumo umano di cui all art. 94, comma 1, del D.Lgs. 152/2006; si rammenta che ai sensi del comma 6 del medesimo articolo, in assenza dell'individuazione da parte della Regione della zona di rispetto, la distanza minima è 200 metri di raggio rispetto al punto di captazione o di derivazione; tipologia del terreno di posa; presumibile numero di persone fruenti del sistema di smaltimento reflui civili; eventuale distanza tra condotte disperdenti (non inferiore a mt. 30); b) nel caso sia attuato un sistema di dispersione con percolazione nel terreno mediante subirrigazione con drenaggio, precisare le medesime notizie di cui al punto precedente; c) nel caso di smaltimento reflui civili a mezzo di vasca settica tipo Imhoff e successivo trattamento in vassoio assorbente, precisare le seguenti informazioni: distanza dalla fognatura comunale dell'immobile oggetto di intervento edilizio; schema planimetrico del sistema (piante, sezioni, eventuali particolari); relazione tecnica illustrante le caratteristiche di funzionamento ed i materiali da impiegarsi nell'impianto indicare se esiste scarico derivante dal trattamento a vassoio assorbente; in caso affermativo precisare il recettore finale Si rimarca che l ubicazione del vassoio assorbente prescinde dal rispetto di distanze particolari, rilevandosi comunque l opportunità di collocarlo a congrue distanze dall effluente di scarico (a non meno di mt. 10). d) nel caso di smaltimento reflui civili a mezzo di vasca settica tipo Imhoff e successivo trattamento in pozzo assorbente, precisare le seguenti informazioni: distanza dalla fognatura comunale dell'immobile oggetto di intervento edilizio; schema planimetrico del sistema di smaltimento reflui civili; distanza del pozzo assorbente da fabbricati, aree pavimentate (adeguatamente distanziate); distanza fra il fondo del pozzo assorbente e il massimo livello della falda (non inferiore a mt. 2); distanza del pozzo assorbente, da condotte, serbatoi o altre opere destinate al servizio di acqua potabile (non inferiore a mt. 50 da condotte, serbatoi, pozzi d acqua ad uso irriguo); distanza del pozzo assorbente rispetto ad eventuali sorgenti, pozzi d acqua destinata al consumo umano di cui all art. 94, comma 1, del D.Lgs. 152/2006; si rammenta che ai sensi del comma 6 del medesimo articolo, in assenza dell'individuazione da parte della Regione della zona di rispetto, la distanza minima è 200 metri di raggio rispetto al punto di captazione o di derivazione; NOTA: In materia di smaltimento reflui civili potrà essere consentita l'installazione di pozzo a tenuta, previa posa in opera di vasca settica tipo Imhoff, solamente nei casi di effettiva e verificata impossibilità di attuare prioritariamente l'allacciamento alla rete fognaria comunale e in subordine ai sistemi di subirrigazione e trattamento a vassoio o pozzo assorbente su richiamati. Nel caso di installazioni di pozzi a tenuta essi dovranno distare non meno di mt. 10 da pozzi d acqua uso irriguo e non meno di mt. 200 da pozzi d acqua destinati al consumo umano. Dovranno essere posizionati a non meno di mt. 0,50 da muri di fondazione. Si rammenta che per i nuovi sistemi di smaltimento reflui non sono più accettabili le vasche settiche di tipo tradizionale ma dovranno utilizzarsi le vasche settiche tipo Imhoff. Tali vasche dovranno essere ubicate all esterno dei fabbricati a distanza di almeno 1 mt. da muri di fondazione, ed almeno mt. 10 da condotte serbatoi e pozzi d acqua ad uso irriguo. Saranno altresì ubicate a non meno di mt. 200 da pozzi d acqua destinata al consumo umano INDICAZIONE OPERATIVA: A prescindere dal rispetto dei parametri suindicati, forniti come linee guida operative, l esame istruttorio delle pratiche igienico edilizie dovrà essere espletato nella scrupolosa osservanza dei dettami dell allegato 5 alla Delibera Interministeriale 4.2.77 e del D.L.vo. 152/06 e s.m.i.