PROTOCOLLO D INTESA TRA



Documenti analoghi
Protocollo d'intesa. per la Costituzione di una RETE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE DELLA CITTÀ DI NAPOLI. tra IL COMUNE DI NAPOLI

Palermo 23 novembre 2018 Presentazione Maria Rosa Lotti

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014

06/11/2009 Le Onde - Onlus 2

LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como

RETE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE ED AI MINORI DELLA CITTA DI PALERMO. Maria Rosa Lotti Le Onde Onlus coordinamento Rete

TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA

PROTOCOLLO D INTESA. Per l attuazione del progetto A.I.R.A. - Azioni Innovative Rete

Protocollo di Intesa

CONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

PROTOCOLLO D INTESA TRA

(Allegato alla Deliberazione del Coordinamento Istituzionale n. del 15/01/2016)

Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale

NO... A TUTTE LE VIOLENZE!!!

Formazione e sensibilizzazione

SINTESI DELLE SCHEDE PER LA COSTRUZIONE DELLA MAPPATURA DEI SOGGETTI CHE OPERANO PER CONTRASTARE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne

T R A. Comune di Pavia. ANFFAS Pavia onlus. Arcigay Pavia. Associazione Babele onlus. Associazione Culturale Cartaspina

PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA

Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica

CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE

.1999/IT.16.PO/6.08/7.2.4/015).PO/6.08/7.2.4/015)

di seguito denominati Parti PREMESSO CHE

Approvato con Det. n. 77 del 09/05/2018 AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE

ACCORDO INTERISTITUZIONALE E TERRITORIALE DI RETE PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - PROGETTO START - TRA

PROGETTO - Piano d'azione

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

LA GIUNTA COMUNALE. Premesso che:

Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Prefettura di Bari PROTOCOLLO D INTESA INTERVENTI COORDINATI NELL AMBITO DEL FENOMENO DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI SOTTOSCRITTORI

Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59. Norme contro la violenza di genere.

LEGGE REGIONALE N. 59 DEL REGIONE TOSCANA. Norme contro la violenza di genere.

La scuola di tutti e di ciascuno La scuola italiana è un luogo di conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti gli alunni in coerenza con i

5 per mille ai comuni: risorse per il welfare

Il progetto MIUR-MLPS-ISFOL per la valutazione della qualità degli interventi formativi. Roma, 06 giugno Franca Fiacco

CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Rete del progetto Diade

PROTOCOLLO D INTESA. Premesso che

TRA PREMESSO CHE VISTO CHE

PROGETTO - Piano d'azione I.C. NOCETO

PROTOCOLLI PER LA COLLABORAZIONE tra scuola - servizi sanitari e socio assistenziali

Il Garante incontra i servizi. Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013

Istituto Comprensivo GIUDICARIE ESTERIORI. Forme di integrazione tra Istituzione scolastica e Territorio (artt. 19 e 20 L.P: n.

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Angelita. Centro Antiviolenza. Alessandra Di Loreto «LA RETE TERRITORIALE DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA»

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

BANDI A SOSTEGNO DI PROGETTI RIVOLTI ALLA PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITÀ E AL CONTRASTO DELLE DISCRIMINAZIONI E DELLA VIOLENZA DI GENERE

COMUNE DI FORLI AREA SERVIZI AL CITTADINO POLITICHE DI WELFARE UNITÀ CENTRO DONNA E PARI OPPORTUNITÀ

4 Seminario Rete Antiviolenza MONTEMARCIANO 10 MAGGIO 2013 a cura di d.ssa Pina Ferraro Consigliera di parita effettiva Per la provincia di ancona

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese

Ciclo di Seminari Formativi

Mara Fabrizio UO Formazione del personale e sviluppo risorse USLUmbria1 Responsabile Progetto INTE.G.R.A. INTErventi per Garantire Risposte Adeguate

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA SALUTE

H.P.H. Regione Liguria

Regione Toscana Consiglio regionale

REPORT DGR 335/2017. Novembre2018 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVI. SUPPORTO alle scelte politiche future

PROGETTO - Piano d'azione BATTISTI - GIOVANNI XXIII

1 REPORT DGR 335/2017. Novembre2018 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVI AZIONI DI COMUNICAZIONE

Progetto PROG-1393 GESTIRE L ACCOGLIENZA FORMARE I TERRITORI

IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA

PROGETTO - Piano d'azione I.C. - LANZO T.SE

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

DECRETO N. 29 DEL

INCONTRO ANNUALE RE.A.DY OTTOBRE, TORINO

LINEE GUIDA TIROCINIO PROFESSIONALIZZANTE

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

La parola rete ha una rilevanza metaforica significativa per l ambiguitl

PROTOCOLLO PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA E AL MALTRATTAMENTO ALLE DONNE

L ATTIVITÀ DELLA CONSIGLIERA DELLE PARI OPPORTUNITÀ

Art. 2 (Funzioni della Regione)

PROTOCOLLO INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTIVO

Superamento stereotipi di genere che influenzano i percorsi formativi ed alimentano fenomeni discriminatori

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza

PROTOCOLLO QUADRO D INTESA

Prefettura di Ferrara

PROTOCOLLO D INTESA. tra. I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Rete Interistituzionale Antiviolenza

Art. 2 (Funzioni della Regione)

PROGRAMMA DI LAVORO. Del prof. Valerio Mandrioli. allegato alla DOMANDA DI ATTRIBUZIONE FUNZIONE STRUMENTALE. per l Anno Scolastico 2016 / 2017

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA PRESA IN CARICO CONGIUNTA DEI MINORI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTO PENALE VISTO

Partecipazione adolescenti e giovani

VIOLENZA CONTRO LE DONNE. IL COMUNE DI MILANO CAPOFILA NEL PROGETTO PER PREVENIRLA E CONTRASTARLA

Gli interventi sociali e sanitari di contrasto del fenomeno violenza sul territorio di RE

NASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA. Movimento femminista anni Centro contro la violenza di Modena

ISTITUTO SECONDARIA SUPERIORE LA FARINA-BASILE Messina

PREMESSO Percorso Rosa "Codice Rosa", "Percorso Rosa"

Protocollo per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni in ragione dell orientamento sessuale o dell identità di genere

PIANO TRIENNALE PER L AGGIORNAMENTO

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori.

LE PARTI CONVENGONO SU QUANTO DI SEGUITO ARTICOLATO

Municipio Roma VIII Direzione Socio Educativa Servizio Sociale

Transcript:

PROTOCOLLO D INTESA TRA L ARMA DEI CARABINIERI COMANDO PROVINCIALE, L A.R.N.A.S. CIVICO DI PALERMO, L AZIENDA SANITARIA LOCALE 6 DI PALERMO - DIREZIONE GENERALE, L ATENEO DI PALERMO C.O.T. CENTRO ORIENTAMENTO E TUTORATO, L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO P. GIACCONE DI PALERMO, L AZIENDA OSPEDALIERA V. CERVELLO DI PALERMO, IL CENTRO SOCIALE LABORATORIO ZEN INSIEME, IL CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI A. UGO, IL COMUNE DI PALERMO ASSESSORATO ATTIVITA SOCIALI, L ECAP DI PALERMO, EISS - ENTE ITALIANO SERVIZIO SOCIALE ONLUS, LE ONDE ONLUS, M.I.U.R. C.S.A., LA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO, LA PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI, LA QUESTURA DI PALERMO POLIZIA DI STATO, I SICALIANI - COOP. SOCIALE, IL TRIBUNALE ORDINARIO DI PALERMO ORGANISMI COMPONENTI LA RETE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE ED AI MINORI DELLA CITTÀ DI PALERMO

Le Istituzioni e gli organismi sopra elencati, operanti nel territorio della città di Palermo sul tema della violenza verso le donne ed i minori e della differenza di genere, ognuno nella specificità del proprio intervento, concordano nella valutazione circa la rilevanza della problematica della violenza alle donne ed ai minori, considerandolo un grave problema sociale emergente, che richiede di essere fronteggiato da un impegno congiunto, tanto sul piano politico quanto su quello operativo, delle istituzioni pubbliche e del mondo associativo, valorizzando le competenze precipue ed integrandole in un ottica di rete. Le Istituzioni e gli organismi sopra elencati, sulla base delle indicazioni fornite dall ONU, dall OMS, dall Unione Europea, dal Governo italiano, dalla Regione Siciliana, dell esperienza maturata nelle attività della Rete antiviolenza della città di Palermo dall anno 1998, dei risultati della prima indagine ISTAT su violenze e molestie sessuali, dei dati forniti dalla indagine Urban realizzata nella città di Palermo e delle rilevazioni sul fenomeno realizzate dai singoli enti nell ambito della loro annuale verifica delle domande di servizio a loro giunte, ritengono opportuno lo sviluppo di iniziative pubbliche e private per contrastare a tutti i livelli il fenomeno della violenza: preventivo, conoscitivo o di sostegno alle vittime di violenza. Finalità del presente atto è la realizzazione di connessioni stabili tra servizi, istituzioni, realtà della cittadinanza attiva, per arrivare alla costituzione di un sistema unitario di servizi rivolti alle donne e ai bambini che hanno subito violenza. Per tali ragioni, si ritiene opportuna la formalizzazione di una Rete contro la violenza alle donne ed ai minori della città di Palermo (Rete antiviolenza della città di Palermo), che integri le azioni realizzate dai singoli enti ed organismi, valorizzandone le specificità e garantendo lo sviluppo di attività congrue ai bisogni rilevati sui differenti aspetti di intervento rispetto alla violenza, in cui siano incluse azioni, progetti o iniziative riconducibili alle aree d intervento individuate a livello internazionale come maggiormente significative e prioritarie, che abbia come finalità: 1. Raccordare e mettere in rete quanto c è di operante per combattere la violenza, sia in ambito pubblico che privato, sviluppando procedure e protocolli interni di intervento che permettano un efficace integrazione negli interventi. 2. Promuovere e stimolare l assunzione di responsabilità rispetto al tema da parte di tutti i settori coinvolti, soprattutto in ambito pubblico (enti locali e nazionali, servizi sociali e sanitari, mondo giudiziario, forze dell ordine, ecc.). 3. Promuovere la realizzazione di interventi nelle aree tematiche individuate, a livello internazionale, come necessarie per un approccio significativo al tema. Nello specifico si intende agire rispetto a: Informazione e sensibilizzazione - Supporto e protezione delle vittime Interventi con gli aggressori in collaborazione con gli organismi che già se ne occupano Formazione Ricerca. 2

Dato atto del ruolo attivo e propositivo che le associazioni di donne, gli Enti locali, le forze dell ordine, la ASL e gli ospedali, gli organismi che si occupano di orientamento e formazione, gli organismi che si occupano di animazione territoriale e di sviluppo locale, rivestono ed hanno rivestito in tale settore, si ritiene di grande rilevanza rafforzare tale ruolo, formalizzando l accordo tra le parti che avrà come obiettivi: 1. Mettere a punto azioni integrate tra i differenti organismi. 2. Promuovere azioni comuni per affrontare le aree di criticità già individuate (emergenza, sostegno alle donne sole, ecc.) o che emergeranno nell ambito del lavoro comune. 3. Monitorare le attività realizzate dai singoli organismi ed in comune, valutandone l impatto, i punti di forza e le criticità. 4. Sviluppare un piano annuale di programmazione condivisa. 5. Promuovere strategie pubbliche di intervento contro la violenza ed azioni specifiche sui problemi rilevati, mettendo a disposizione risorse economiche e umane per lo sviluppo di un sistema cittadino di azioni contro la violenza di genere. 6. Integrarsi con tutti i progetti realizzati a livello regionale o nazionale sul tema della violenza di genere, dopo averne valutato la congruenza con le azioni realizzate a Palermo e l impatto sul territorio. 7. Coordinare e incrementare la raccolta dei dati sulla violenza. 8. Promuovere campagne di informazione e di sensibilizzazione. 9. Promuovere la ricerca sulle cause, conseguenze, costi e prevenzione della violenza. Il presente Protocollo ha carattere sperimentale e riguarda la città di Palermo. La Rete antiviolenza della città di Palermo si compone di referenti delegati dai singoli organismi pubblici e/o privati, elegge la propria sede presso Le Onde Onlus, che sarà l organismo di coordinamento operativo della Rete stessa. I soggetti firmatari si impegnano a verificare semestralmente gli impegni assunti e gli accordi previsti nel presente atto al fine di una più puntuale ed attenta applicazione delle prassi. Ciascun organismo, attore della Rete antiviolenza della città di Palermo, si impegna a promuovere, attuare e mettere in rete azioni di propria competenza, nello specifico: l Arma dei Carabinieri Comando Provinciale si impegna a mettere a disposizione il proprio servizio di pronto intervento del 112, formato da un centro di risposta multiplo e multilingue attestato presso la Centrale Operativa, capace di promuovere il rapido intervento dei servizi sul territorio (pattuglie, motociclisti, carabinieri di quartiere, pattuglie a cavallo, natanti, elicotteri ) di tutta la provincia di Palermo. 3

E stato inoltre recentemente istituito un pool investigativo di personale specializzato composto anche da donne carabinieri capaci di affrontare con maggiore sensibilità casi di violenza nei confronti di donne e bambini/e. l A.R.N.A.S. Civico di Palermo si impegna ad adottare le procedure e le istruzioni operative per la presa in carico in emergenza delle donne vittime di maltrattamenti e/o violenze sessuali e ad attivare un percorso assistenziale inerente la presa in carico della persona che ha subito il maltrattamento e/o la violenza sessuale. Con l Ospedale G. di Cristina si impegna a garantire il diritto dei bambini a essere protetti da ogni forma di violenza, oltraggio o di brutalità fisica o mentale, di abbandono e di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale. Il personale si impegna nell ambito delle specifiche competenze, ad adottare il protocollo di intervento e le liste di controllo elaborate e condivise per i casi di maltrattamento fisico incuria abuso sessuale e a fornire al bambino tutte le prestazioni sanitarie necessarie ai fini dell individuazione del maltrattamento e delle situazioni a rischio che comportano la segnalazione alle autorità competenti e/o ai servizi preposti alla tutela dei minori, partecipando attivamente alla rete antiviolenza costituita nel territorio della città di Palermo. la ASL 6 di Palermo si impegna a definire l integrazione dei dispositivi di intervento sanitario dell ASL 6 con gli altri organismi componenti la Rete, mettendo a disposizione i propri servizi territoriali (Consultori Familiari, Telefono Donna, Servizio Sociale Aziendale, Servizio di Psicologia) per l accoglienza e l accompagnamento delle donne e dei minori vittime di violenza. Offrire saperi e conoscenze al fine di realizzare azioni formative, di sensibilizzazione e di ricerca sui temi della violenza, soprattutto attraverso l esperienza acquisita in questi anni da Telefono Donna e nei GOIAM. Garantire risposte differenziate di aiuto, attraverso l attività clinica rivolta alle donne ed ai minori vittime di violenza per la cura degli esiti post-traumatici. Garantire la messa a punto di protocolli di intervento dei servizi sanitari, che permettano l integrazione e la costruzione di percorsi progettuali volti alla costruzione dell uscita dalla violenza. l Ateneo di Palermo C.O.T. si impegna a mettere in rete i propri servizi di orientamento ed in particolare il servizio di Bilancio delle Competenze e il servizio di Counselling per gli studenti delle scuole medie superiori. Assicurare, nei casi segnalati dai partner della rete, l accoglienza individualizzata dell utente da parte di operatrici psicologhe esperte in orientamento e con formazione clinica, nei locali del COT con un adeguato supporto tecnico-logistico. Mettere in opera un dispositivo di orientamento che accompagni l utente alla definizione di un progetto formativo - professionale fornendo il supporto necessario per i contatti con altri enti di formazione o di inserimento professionale. 4

l Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico P. Giaccone di Palermo si impegna ad elaborare ed adottare la procedura e le istruzioni operative per la presa in carico in emergenza delle donne vittime di maltrattamenti e/o violenze sessuali. Costituire un gruppo di lavoro, composto da referenti di ciascuna delle unità operative coinvolte nel percorso di accoglienza. Attivare un percorso assistenziale inerente la presa in carico della persona che ha subito il maltrattamento e/o la violenza sessuale. Mettere a disposizione le competenze dei propri operatori per realizzare corsi di formazione interdisciplinari. Attivare un servizio specializzato per le violenze sessuali, diventando polo di sperimentazione per la procedura che gli operatori sanitari adotteranno, nell'ambito dell'intervento in emergenza, in un'ottica d'integrazione con la Rete antiviolenza della città di Palermo. l Azienda Ospedaliera V. Cervello di Palermo si impegna ad elaborare ed applicare una specifica procedura per l accoglienza e la presa in carico di donne vittime di maltrattamenti e/o violenze sessuali. Costituire un gruppo di lavoro composto da referenti, personale medico e infermieristico di ciascuna delle Unità Operative interessate (Ostetricia e Ginecologia, Medicina di Accettazione e d Urgenza). Sviluppare e migliorare attraverso specifici corsi di formazione, le competenze di operatori sanitari particolarmente motivati e sensibili alle tematiche inerenti il maltrattamento e la violenza sessuale. Attivare un percorso assistenziale inerente la presa in carico della persona che ha subito il maltrattamento e/o la violenza sessuale, diventando polo di sperimentazione per la suddetta procedura che gli operatori sanitari adotteranno sia all interno dell Azienda che nell ambito della Rete antiviolenza della città di Palermo. il Centro Sociale Laboratorio Zen Insieme si impegna a mettere a disposizione le attività laboratoriali che si attuano nei due Centri sociali gestiti nel quartiere, in particolare i Corsi di Informatica e il Corso di Recupero Scolastico per conseguire la licenza media da esterni. A sensibilizzare le donne per prendere coscienza dei propri diritti e per non sottostare alle violenze familiari, ed a estendere tale azione nell ambito dei componenti la Rete Interistituzionale presente nel quartiere. il Centro Territoriale Permanente per l educazione degli adulti A. Ugo si impegna ad attivare, presso le strutture del centro i seguenti corsi: licenzia media, diploma di ragioneria (in rete), alfabetizzazione per italiani e stranieri, patente europea di informatica, esami per la patente ECDL, linux, visual basic, reti informatiche, corsi di inglese, di francese e beni culturali. A promuovere, attraverso la programmazione PON, azioni rivolte a donne svantaggiate, anche a causa di violenze, percorsi formativi e/o di orientamento con metodologie didattiche adeguate. il Comune di Palermo Assessorato Attività Sociali si impegna a realizzare, insieme agli altri partner della rete, campagne di informazione e di sensibilizzazione relativamente al grave problema della violenza alle donne ed ai minori. 5

Promuovere e partecipare a progetti formativi rivolti alle/ai proprie/i operatrici/ori. Svolgere un ruolo attivo nel supporto all uscita dalla violenza attraverso i propri servizi territoriali, le convenzioni con le strutture di ospitalità, la programmazione di linee di azione specifiche da inserire nel Piano di Zona del Distretto socio sanitario n. 42. Garantire la definizione di procedure adeguate all emersione ed alla risposta alle donne ed ai minori rispetto alla violenza. Mettere in rete i propri servizi territoriali, ed i servizi specializzati sull intervento in caso di violenza a minori, garantendo la puntuale informazione agli stessi delle attività della Rete antiviolenza cittadina e l interazione immediata con gli altri soggetti componenti la Rete stessa in un ottica di efficacia e di efficienza. l ECAP di Palermo si impegna a mettere a disposizione il sistema di orientamento al lavoro e alla formazione attraverso gli sportelli multifunzionali dell ECAP e il sistema della formazione professionale attraverso protocolli di accesso ai percorsi formativi dell ECAP. L EISS - Ente Italiano Servizio Sociale Onlus si impegna a supportare i percorsi delle donne accolte e/o ospiti attraverso l utilizzo dei propri servizi di ricerca, studio, formazione, consulenza. Le Onde Onlus si impegna a mettere in rete i propri servizi di accoglienza, consulenza psicologica e ospitalità per donne e minori vittime di violenza, definendo l integrazione dei dispositivi con gli altri organismi e la loro sinergia operativa. Rendere disponibile il patrimonio di saperi e conoscenze al fine di realizzare azioni formative, di sensibilizzazione, di informazione, di ricerca, sui temi della violenza verso donne e minori e della sua prevenzione. Garantire il supporto logistico organizzativo alla Rete antiviolenza della città di Palermo e permettere la presentazione e la gestione di progetti comuni sugli obiettivi condivisi. il M.I.U.R. C.S.A. si impegna a mettere a disposizione il sistema organizzativo degli Osservatori Locali contro il fenomeno della Dispersione Scolastica al fine di predisporre il monitoraggio dei fenomeni connessi alla violenza in ogni sua forma, e predisporre idonei spazi di formazione - informazione per docenti, genitori e alunne/i. la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo: collaborare, attraverso la disponibilità dei magistrati componenti il pool specializzato in materia di reati di violenza sessuale in pregiudizio di donne e minori, alle attività di ricerca, monitoraggio e sensibilizzazione sul tema; partecipare alla formazione degli operatori del settore; fornire un costante supporto nei casi di urgenza e pronto intervento; svolgere un ruolo di promozione e sostegno del coordinamento dei vari organi ed istituzioni operanti nel territorio. 6

la Provincia Regionale di Palermo Assessorato alle Politiche sociali si impegna a mettere a disposizione i seguenti interventi che saranno attuati nel territorio provinciale: realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione rivolta ai bambini, genitori e insegnanti, finalizzati alla prevenzione di fenomeni di bullismo, di violenza e/o maltrattamenti; promozione di azioni di formazione per il personale delle comunità alloggio per i minori; azioni di presa in carico sia del minore che del recupero del maltrattante. la Questura di Palermo Polizia di Stato realizzare, insieme agli altri partner della rete, campagne di informazione e di sensibilizzazione relativamente al grave problema della violenza alle donne ed ai minori; partecipare a progetti formativi indirizzati al personale del pronto intervento; svolgere un ruolo attivo nel supporto e nella protezione delle vittime nell ambito di una azione sinergica con gli altri partner della rete. I Sicaliani - Coop. Sociale si impegna a supportare le attività di rete con le proprie competenze nell ambito dell animazione territoriale, della promozione e realizzazione di attività rivolte alle famiglie, degli specifici interventi con le bambine ed i bambini. A tal fine rende disponibili per le azioni di Rete i propri servizi e le risorse umane attiviate sui progetti gestiti dalla cooperativa. il Tribunale Ordinario di Palermo si impegna a supportare le attività di rete nell ambito degli interventi di propria competenza. Promuovere ed implementare la messa a punto di dispositivi per la segnalazione di comportamenti lesivi della dignità e della sicurezza delle donne che sfuggono nella rilevanza penale. Promuovere moduli formativi per formatori del personale dell Autorità giudiziaria. Realizzare, insieme agli altri partner della rete, campagne di informazione e di sensibilizzazione relativamente al grave problema della violenza alle donne ed ai minori. Ciascun organismo si impegna a redigere un dispositivo di intervento (procedure) che riguardi le aree tematiche prioritarie e specifiche di azione, in particolare: i dispositivi inerenti l emergenza, la presa in carico ed il percorso progettuale, il supporto all uscita dalla violenza, i percorsi di consulenza specializzata, l ospitalità. Su questa base si produrrà un Manuale delle procedure che verrà diffuso ad ogni singolo organismo. 7