Piano Offerta Formativa



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Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca USR-Lazio Istituto Comprensivo Via Latina 303 Via Latina, 303 00179 ROMA 17 Distretto Municipio VII - tel. 06 788 00 95 fax 06 783 98 018 Cod. Fisc. 80223110588 - Codice Meccanografico RMIC8CV00V e-mail: rmic8cv00v@istruzione.it - PEC: rmic8cv00v@pec.istruzione.it Sito: www.ic-vialatina303.it Piano Offerta Formativa Anno Scolastico 2014-2015 Pag. 1 I.C. via Latina 303 P.O.F. 14/15

INDICE PREMESSA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO... 3 PROFILO DELL ISTITUTO... 4 DESCRIZIONE PLESSI: SCUOLA PRIMARIA... 4 DESCRIZIONE PLESSI: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO... 7 ORGANIGRAMMA D ISTITUTO... 8 GRUPPI DI LAVORO DEL COLLEGIO DOCENTI... 10 DAI PRINCIPI FONDAMENTALI... 10 AI COMPORTAMENTI... 12 LE FINALITÀ FORMATIVE, LE SCELTE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE... 12 UNA SCUOLA PER TUTTI E PER CIASCUNO: L INTEGRAZIONE SCOLASTICA... 15 INTEGRAZIONE ALUNNI DSA... 16 INTERCULTURA E ACCOGLIENZA... 17 PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI... 18 CONTINUITÀ DIDATTICA... 19 L'ORIENTAMENTO AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO... 20 CRITERI DI FORMAZIONE PER LE CLASSI PRIME... 21 LE INDICAZIONI NAZIONALI NEL CICLO PRIMARIO... 21 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA... 22 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO... 23 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA... 24 SERVIZI FORNITI DALL ISTITUTO... 25 RICEVIMENTO DIRIGENTE SCOLASTICO...25 SERVIZI AMMINISTRATIVI... 25 OPERATORI SCOLASTICI.. SERVIZIO MENSA... 26 SERVIZIO ASSISTENZA EDUCATIVA...26 MEDICINA SCOLASTICA...26 LE NOSTRE PARTNERSHIP. 26 PROGETTI... 28 SCUOLA PRIMARIA... 28 SCUOLA SECONDARIA... 29 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO... PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA APERTI AL TERRITORIO... 30 pag. 2 di 30

Premessa del Dirigente Scolastico Il Piano dell Offerta Formativa del corrente anno scolastico 14/15 viene pubblicato in un momento nel quale il dibattito sulla scuola ha registrato un inusuale centralità anche sui media e fra i non addetti ai lavori. La consultazione proposta dal Governo Renzi sul documento La Buona Scuola ha impegnato i docenti del nostro istituto in una riflessione sulle innovazioni e sulle criticità previste nel piano che, condivise anche all interno della rete territoriale R.O.S.A., sono state poi inviate sul sito della consultazione. Purtroppo, occorre sottolineare che accanto al riaccendersi del dibattito generale sulla scuola, si riscontra una sempre maggiore difficoltà a realizzare un offerta formativa di qualità a causa del persistere di tagli alle risorse economiche attribuite alle scuole per il funzionamento generale e l offerta formativa ed agli Enti Locali per ciò che concerne la manutenzione degli edifici. In tale situazione, l impegno e la sfida dei docenti e di tutto il personale del nostro istituto rimangono quelli di realizzare appieno le finalità educative e formative definite in questo documento. Tali finalità risultano invariate, mentre le innovazioni progettuali riguardano essenzialmente due aspetti: formativo-didattico: - la commissione designata dal Collegio dei Docenti per la definizione del curricolo verticale, dopo la formazione effettuata lo scorso anno sulle Nuove indicazioni Nazionali, sta mettendo a punto i contenuti e le opzioni metodologiche relativi a tutte le aree disciplinari dalla prima classe della scuola primaria alla terza classe della scuola sec. di primo grado. Tale documento diverrà parte del POF come Allegato, entro dicembre 2014. - -ntroduzione, in via sperimentale in alcune classi della scuola primaria, del francese come lingua straniera accanto al consueto insegnamento dell inglese e, nella scuola media, della certificazione Cambridge Movers, livello A1, per gli alunni della classi prime. Tali progetti, attuati in partnership con l Alliance Francaise e la Cambridge University rafforzano le numerose azioni (progetto Comenius, conversazioni madrelingua, inglese per bambini in età pre-scolare) rivolte al potenziamento dell apprendimento delle lingue straniere - progetto teatrale interculturale per adulti che prevede la realizzazione di un laboratorio nel quale promuovere i principi dell accoglienza e della solidarietà, ma anche della libertà espressiva e del linguaggio non verbale. organizzativo: - avvio del progetto mensa per gli alunni della scuola sec. di primo grado; - costituzione del gruppo di lavoro sull autovalutazione di istituto per larilevazione dei punti forti e deboli e l elaborazione del Piano di miglioramento. A tutti l augurio di un sereno e proficuo anno scolastico. Roma, 20 novembre 2014 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Simona Fimiani pag. 3 di 30

Profilo dell Istituto L'Istituto Comprensivo "Via Latina 303 è composto da tre plessi tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado, dislocati nel verde dei parchi della Caffarella e di Villa Lazzaroni. Le classi della Scuola Primaria funzionano secondo due modelli orari: tempo pieno a 40 ore: dal lunedì al venerdì 8.15-16.15 tempo normale a 30 ore (classi II, III, IV e V): tre giorni 8.15-13.15 un giorno 8.15-15.15 un giorno 8.15-16.15 tempo normale classi prime a 27 ore quattro giorni 8.15-13.15 un giorno 8.15-15.15 Le classi della Scuola Secondaria di primo grado funzionano secondo il modello: 30 ore settimanali: al lunedì al venerdì 8.15-14.15 Seconde lingue straniere studiate oltre all inglese: francese e spagnolo Descrizione plessi: Scuola Primaria Plesso ADA NEGRI Via Latina, 303 tel. 06-7880095 (A. Negri) tel. 06-7806715 (G. Deledda) 27 CLASSI SCUOLA PRIMARIA n. 6 classi prime di cui: n. 5 a tempo pieno e n. 1 a tempo normale; n. 6 classi seconde di cui: n. 4 a tempo pieno e n. 2 a tempo normale; n. 5 classi terze di cui: n. 4 a tempo pieno e n. 1 a tempo normale; n. 5 classi quarte di cui: n. 3 a tempo pieno e n. 2 a tempo normale; n. 5 classi quinte di cui: n. 4 a tempo pieno e n. 1 a tempo normale. La Scuola A. Negri è situata davanti ad un ingresso del Parco della Caffarella che porta ad un ampio parco-giochi. È sede della direzione e dei servizi amministrativi dell Istituto. Al piano terra dello stesso edificio e nel padiglione esterno sono ubicate 10 sezioni di scuola dell'infanzia comunale. pag. 4 di 30

Sono presenti alcuni laboratori: salone polivalente, dove si svolge buona parte dell'attività collegiale dell Istituto e dove si realizzano attività teatrali e musicali; laboratorio informatico con 12 postazioni complete, una LIM e connessione Internet; aula adibita a biblioteca scolastica e sala audiovisivi; aula psicomotricità; bagni per alunni non deambulanti. Il plesso "A.Negri" ha una grande palestra, utilizzata anche in orario extrascolastico, ai sensi dell'art.12 della legge 517/77, dai Centri Sportivi Circoscrizionali. La scuola ospita Centri Estivi ed Invernali, gestiti dalle Associazioni culturali Il Bosco e Moiselle le Blanc con organizzazione integrata dell'istituto e VII Municipio, nell'ambito dell'iniziativa "Il tempo della non scuola". Queste iniziative sono aperte ai ragazzi di tutto il quartiere. Nel plesso G. Deledda sono dislocate alcune classi della scuola primaria, le quali usufruiscono di una biblioteca, di un aula informatica con LIM. Per il servizio mensa funziona un locale-refettorio annesso; i cibi vengono trasportati dalla vicina cucina del plesso A. Negri. Gli alunni utilizzano part-time la palestra della scuola media e gli spazi in comune con la scuola A. Negri, compreso il giardino. Plesso VILLA LAZZARONI Via Appia Nuova, 522 tel. 06.78345002 14 CLASSI SCUOLA PRIMARIA n. 3 classi prime a tempo pieno; n. 3 classi seconde a tempo pieno; n. 3 classi terze a tempo pieno; n. 3 classi quarte di cui n. 2 a tempo pieno e n. 1 a tempo normale ; n. 2 classi quinte a tempo pieno. Il plesso è situato all'interno dell omonima Villa municipale. pag. 5 di 30

In questo plesso funzionano: biblioteca; laboratorio di informatica con 12 postazioni complete, una LIM e connessione Internet; aula polivalente; aula video; aula di musica; laboratorio d inglese; laboratorio scientifico; bagno per alunni non deambulanti. In tutte le sedi di scuola primaria dell Istituto funzionano i seguenti SERVIZI a pagamento: Servizio di mensa comunale con cucina in sede (ditta di ristorazione VIVENDA). Servizio di pre-scuola (ore 7.10-8.15) e kinderheim durante gli incontri scuolafamiglia, gestiti dall'associazione culturale Il Bosco, con delibera del Consiglio d Istituto. A richiesta delle famiglie. Servizio di post-scuola (ore 16.15/17.30) aperto nel plesso A. Negri-G. Deledda, in risposta alla domanda sociale. Laboratori con esperti esterni nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì. In tutte le scuole dell Istituto sono presenti le seguenti STRUTTURE: Laboratorio Multimediale Biblioteca Palestra Ampio giardino Bagno per alunni non deambulanti Ascensore Gli alunni, per i giochi all'aperto, usufruiscono di un ampio giardino. pag. 6 di 30

Descrizione plessi: Scuola Secondaria di primo grado Plesso GRAZIA DELEDDA Via T. Fortifiocca, 84 tel. 06.7887194 18 CLASSI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO n. 7 classi prime di cui: n. 4 seconda lingua: francese n. 3 seconda lingua: spagnolo n. 5 classi seconde di cui: n. 3 seconda lingua: francese n. 2 seconda lingua: spagnolo n. 6 classi terze di cui: n. 4 seconda lingua: francese n. 2 seconda lingua: spagnolo Il plesso dispone delle seguenti STRUTTURE: 2 laboratori d informatica (per un totale di 22 postazioni complete) con connessione ADSL; 1 laboratorio scientifico attrezzato con tavoli di lavoro completi di microscopi mono e bioculari; è completa di attrezzature per esperimenti di chimica e fisica; è presente anche una LIM arricchita con software scientifico; 1 laboratorio linguistico con 25 postazioni e una LIM ; 1 sala video; 1 palestra; 1 biblioteca; bagni per alunni non deambulanti WI-fi pag. 7 di 30

Organigramma d Istituto pag. 8 di 30

Organigramma Nominativo Qualifica Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente Scolastico Consiglio d Istituto Funzioni Strumentali Responsabili di plesso Fiduciari e Preposti ai sensi del D. Lfgs. 81/2008 Servizio prevenzione e protezione RLS Addetti al pronto soccorso Addetti al servizio prevenzione incendi ed evacuazione Direttore Servizi Generali e Amministrativi Assistenti Amministrativi Collaboratori Scolastici Nominativo Dott.ssa Fimiani Simona Docenti: Rastelli Stefania (collaboratore vicario), Montesano M.Rosa Docenti: Albano Angela Maria, Ciccone Luisa, Goffredo Leonardo, Montani Gloria, Poeta Giovanna, Ronsini Maria Antonella, Sforna Fiorella, Valenti Oriana Carmela. ATA: Colantoni Maria, Scek Patrizia. Membro di diritto: FIMIANI Simona Giunta Esecutiva: Dirigente Scolastico, DSGA, Funzione n. 1: Gruppo curricolo verticale: Albano Angela Maria, Aquino Vittoria, Ciccarese Paola, Della Pietra Maria, Di Gianvito Bruna, Fabiani Nicola, Giacomozzi Marina, Giordano Madia, Innocentini Giampaolo, Leli Elisabetta, Mercaldo Maria Carmina, Montesano Rosa Maria, Pica Bruna, Pino Gabriella, Piri Assunta, Ronco Beatrice, Sanchini Maria Grazia, Silvagni Maria Paola, Spallone Emilia, Valenti Oriana Carmela. Funzione n.2: Interventi per l integrazione degli alunni diversamente abili e con disagio: Lo Pizzo Mariangela, Laviano Concetta, Baldi Claudia, Sablone Graziella. Funzione n. 3: Continuità educativo-didattica ed orientamento: D Alfonso Gloria, La Montagna Lucia, Leli Elisabetta, Mariniello Silvana, Pica Bruna, Pierro Loredana, Valenti Oriana Maria Carmela Plesso Ada Negri : Di Gianvito Bruna Plesso Villa Lazzaroni : Piri Assunta Plesso G. Deledda primaria: Tartaglini Laura Plesso G. Deledda secondaria di primo grado: Valenti Oriana Carmela D.S.G.A. Cazzato Tiziana Plesso G. Deledda primaria: Di Gianvito Bruna e Pino Gabriella Plesso Villa Lazzaroni : Ciccolella Laura Plesso G. Deledda secondaria: Fabiani Nicola Collaboratore scolastico Scek Patrizia Segreteria: Frasca Emanuela Plesso Ada Negri : Maugeri Gianna e Giorgi Emma Plesso G. Deledda primaria: Di Pietro Berardina e Ippolito Serafina Plesso G. Deledda secondaria: Valenti Oriana, La Montagna Lucia, Sinibaldi Anna Rita e Verdiglione Angela Collaboratore vicario: Rastelli Stefania Segreteria: Frasca Emanuela Plesso Ada Negri : Maugeri Gianna, Necco Susi, Zito Maria e Nera Antonella. Plesso G. Deledda primaria: Di Gianvito Bruna e Guglielmi Maria Plesso G. Deledda secondaria: Di Fonzo e D Alfonso Plesso Villa Lazzaroni : Coarelli Caterina, Scagliola Stefania, Crescenzi Paola, Capitani Silvio, Di Summa Luciano. Cazzato Tiziana Colantoni Maria, Di Matteo Barbara, Re Andrea, Cacciante Carmine, Frasca Emanuela e Spoletini Margherita. Plesso Ada Negri : Necco Susi, Maugeri Gianna, Fioravanti Maria Paola, Matera Maria Paola, Mastrogregori Marisa. Plesso G. Deledda primaria: Di Pietro Berardina, Ippolito Serafina e Colanera Elio. Plesso Villa Lazzaroni : Scek Patrizia, Di Summa Luciano, Crescenzi Paola e Capitani Silvio. Plesso G. Deledda secondaria: Caramico Rossana, Di Tofano Luigia, Zinzilli Loredana, Proietti Rosaria, Iannicelli Emiliano e Gallina Alessia. pag. 9 di 30

Gruppi di lavoro del Collegio Docenti 1. Gruppo di lavoro sull Autovalutazione di istituto: Rastelli, Montani, Poeta, Roca, Sementilli 2. Gruppo di lavoro Avvio anno scolastico : Gentilini Laura, Leli Elisabetta, Montesano Rosa Maria, Tartaglini Laura Dai principi fondamentali I principi fondamentali su cui si fonda il servizio scolastico offerto dall'istituto comprensivo di via Latina, 303 si basano su: Costituzione italiana: - ART.3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. - ART.33 L arte e la scienza sono libere e libero ne è il loro insegnamento. - ART.34 La scuola è aperta a tutti. Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo -New York 1989- - ART.13 libertà di espressione del fanciullo. - ART.19 tutela del bambino contro ogni forma di violenza (abbandono-negligenza). - ART.23 tutela dei bambini disabili e loro partecipazione alla vita comunitaria. - ART.28 diritto all educazione-insegnamento primario obbligatorio e libero per tutti. - ART.29 favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo, nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche. Strategie di Lisbona per l istruzione e la formazione che nell interesse dei cittadini dell Unione europea, dovrebbero entrare a regime entro il 2020. Il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno formalmente espresso una Raccomandazione agli Stati membri relativa alle competenze chiave per l apprendimento permanente; le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione. pag. 10 di 30

La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo individua: Competenze chiave: Comunicazione nella madre lingua, Comunicazione nelle lingue straniere, Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, Competenza digitale, Imparare ad imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa ed imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale. I nostri principi costituzionali ed internazionali si integrano e completano il fine della nostra istituzione scolastica che si esplica attraverso la formazione globale ed armonica di tutti e di ciascuno e la consegna del patrimonio culturale alle nuove generazioni. Nessuna voce trovata per il sommario. Nel documento, selezionare le parole da includere nel sommario, quindi nella scheda Home, in Stili, scegliere uno stile intestazione. Ripetere la procedura per ogni intestazione che si desidera includere, quindi inserire il sommario nel documento. Per creare un sommario manualmente, nella scheda Elementi documento, in Sommario, scegliere uno stile e fare clic sul pulsante con la freccia giù. Fare clic su uno degli stili in Sommario manuale e digitare le voci manualmente. pag. 11 di 30

Ai comportamenti L'impegno di tutti a riconoscere gli alunni come soggetti centrali del processo educativo si attua attraverso: una metodologia didattica che valorizza l utilizzo di tutti i tipi di intelligenza facendo anche ricorso a uscite didattiche, campi scuola, attività laboratoriali, potenziamento dei linguaggi non verbali; la promozione del lavoro cooperativo tra i suoi componenti; la gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione 1 ; il lavoro collegiale degli insegnanti, a partire dalla corresponsabilità nei confronti di un progetto unitario e comune; la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella scuola primaria; il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento; il rapporto costante fra insegnanti e famiglie; la sperimentazione, l innovazione didattica e l'aggiornamento professionale; la multiculturalità. Le finalità formative, le scelte pedagogiche e didattiche Un attenzione privilegiata viene rivolta alle seguenti finalità formative, fondamentali e qualificanti rispetto al progetto unitario dell'istituto, intese come impronte di base di un corretto atteggiamento pedagogico e di un valido rapporto educativo: 1. Alfabetizzazione culturale. 2. Educazione all'identità personale e al rapporto con gli altri. 3. Educazione all affettività. 4. Educazione alla cittadinanza europea. 5. Educazione ambientale. 1. L alfabetizzazione culturale Le scuole dell'istituto, configurandosi come ambienti educativi di apprendimento, assumono il fine di promuovere l acquisizione dei fondamentali tipi di linguaggio e la migliore padronanza dei quadri concettuali, delle conoscenze, delle capacità indispensabili per la comprensione del mondo umano, della realtà sociale e delle espressioni culturali. A partire dagli interessi e dalle esperienze degli alunni le scuole si impegnano ad attivare processi di ricerca, di esplorazione, di riflessione e di studio individuale e a potenziare la creatività e l autonomia di giudizio, favorendo l acquisizione di codici di interpretazione e chiavi di lettura indispensabili per orientarsi senza smarrirsi nel complesso universo semiologico contemporaneo. 1 Dalle indicazioni nazionali per il curricolo, pag 17 pag. 12 di 30

2. Educazione all'identità personale e al rapporto con gli altri Nella convinzione che la scuola debba accogliere la cultura delle complessità e imparare a coniugare aspetti diversi della realtà, il fine della scuola sarà quello di promuovere la consapevolezza che la diversità e il pluralismo rappresentano una ricchezza e che su questo terreno possono esprimersi i valori del dialogo, dell integrazione, della solidarietà, della rimozione dei pregiudizi. 3. Educazione all affettività Da Daniel Goleman se cercheremo di aumentare l autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e di stabilire legami sociali - in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all intelligenza emotiva - potremo sperare in futuro più sereno. La letteratura scientifica definisce l intelligenza emotiva come: - l abilità di percepire, interpretare ed esprimere le emozioni accuratamente; - l abilità di produrre e di accedere a sensazioni emotive che facilitano le attività cognitive; - le abilità di comprendere i vari concetti riferiti alla vita affettiva; - le abilità di usare un linguaggio specifico; - le abilità di gestire le proprie e altrui emozioni in modo da favorire lo sviluppo personale, il benessere e le relazioni sociali. 4. Educazione alla cittadinanza europea La scuola si impegna a creare un ambiente d'apprendimento capace di promuovere: un clima sociale positivo nella vita quotidiana della classe in cui apprendere anche in forma ludica le competenze di base di una lingua straniera; lo sviluppo di atteggiamenti coerenti e responsabili improntati al rispetto e alla cooperazione; l'autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di impegni, favorendo il superamento di pregiudizi e punti di vista egocentrici e soggettivi. Il raggiungimento di tali obiettivi passa attraverso strategie che prevedono: l'interazione formativa con la famiglia; la valorizzazione della relazione del bambino con l adulto e con i suoi pari; la discussione e la riflessione; il lavoro di gruppo. 5. Educazione ambientale Alcune finalità prioritarie da perseguire nel curricolo formativo sono: educare alla sensibilità verso i problemi ecologici (equilibrio dell'ecosistema, risparmio energetico, idrico, riciclaggio...); pag. 13 di 30

educare all'uso consapevole di oggetti e materiali; educare al rispetto e alla conservazione di strutture e servizi di pubblica utilità dell ambiente circostante; educare ad un comportamento stradale corretto e responsabile. Quindi in stretto rapporto con l'azione educativa della famiglia, la nostra scuola si propone di: concorrere alla costruzione di identità personali libere e consapevoli; formare alla cittadinanza e alla relazione interpersonale, fondate e vissute nei sensi profondi dell'appartenenza, dell'accoglienza, del rispetto reciproco e della solidarietà; promuovere, attraverso l'acquisizione di strumenti mentali idonei, di informazioni corrette e di riferimenti ideali positivi, un sapere organico e critico basato sulla conoscenza, sulla capacità di interpretazione e sulla sistemazione consapevole dei molteplici linguaggi che caratterizzano la comunicazione; potenziare l'autonomia personale e il senso di responsabilità verso sé e verso gli altri. Nella sua azione specifica, la nostra scuola intende ispirarsi ai principi di: uguaglianza e integrazione, senza distinzioni di sesso, cultura, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche; trasparenza nel motivare le ragioni delle scelte educative; efficienza nell'erogare il servizio secondo criteri di obiettività, efficacia ed equità; partecipazione nella costruzione di relazioni con le famiglie e con le altre realtà educative del territorio. Date queste premesse, la nostra scuola intende assicurare: il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie; l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni, attraverso iniziative apposite, definite annualmente nella programmazione; pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni, delle potenzialità, dei ritmi e degli apprendimenti degli alunni; la gestione partecipata della scuola all'interno degli organi collegiali, per promuovere la corresponsabilità nei processi educativi di tutta la comunità scolastica; la libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni; l'aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza costante delle teorie psicopedagogiche e metodologico-didattiche. pag. 14 di 30

Una scuola per tutti e per ciascuno: l integrazione scolastica. Il percorso formativo scolastico ha come obiettivo per ogni alunno l acquisizione degli strumenti minimi necessari per l integrazione sociale. La sua efficacia reale, dunque, si misura a lunga distanza, osservando modi, tempi e condizioni di vita delle singole persone e del gruppo sociale in cui esse si trovano inserite. Una trentennale esperienza su questo versante ha fortemente impegnato tutto l Istituto a creare le migliori condizioni per l accoglienza e la permanenza degli alunni con bisogni speciali nella scuola. Obiettivi La scuola ha il compito di garantire l istruzione e l educazione per tutti e deve interagire con la famiglia, con i servizi presenti sul territorio e con la comunità sociale per attivare tutte le opportunità educative utili al raggiungimento dell obiettivo. Si preoccupa di garantire una forma di ecologia interpersonale ed ambientale, quale strumento indispensabile per una serena integrazione. All interno dell Istituto operano figure di riferimento per il disagio e, in particolar modo, per il raccordo e il coordinamento delle attività che si riferiscono agli alunni diversamente abili. Si tratta di: Insegnanti di sostegno Insegnanti della classe Eventuali assistenti educatori Eventuale istruttore tecnico di nomina provinciale Insegnanti incaricati di funzione strumentale. Tali figure si pongono i seguenti obiettivi per garantire il diritto allo studio, l integrazione sociale e il pieno sviluppo della personalità del soggetto interessato: Creare, promuovere, migliorare iniziative volte all integrazione degli alunni con problemi di apprendimento, di comportamento e disabili Rilevare e analizzare indici e forme di disagio, disadattamento e insuccesso scolastico per attuare interventi migliorativi e per ridurre il fenomeno Favorire iniziative di raccordo pedagogico e curriculare tra i diversi ordini della scuola di base Realizzare rapporti funzionali fra i vari soggetti del sistema scolastico Attivare ricerche/intervento per migliorare la qualità del servizio scolastico offerto Garantire i diritti della persona che, nella scuola, si traducono in diritto ad apprendere oltre che a socializzare, nell ottica del miglioramento della qualità della vita collaborare con la famiglia e con gli operatori socio sanitari alla realizzazione del progetto di vita pag. 15 di 30

Ambiti d intervento Gli ambiti prevalenti di intervento possono essere sintetizzati come segue: - prevenzione delle difficoltà di relazione e/o di apprendimento - coordinamento degli interventi nel processo d integrazione dei suddetti alunni - continuità del processo educativo nella scuola di base - analisi e interpretazione di alcune caratteristiche fondamentali della scolarità - interventi a favore degli alunni stranieri (e/o nomadi temporanei) presenti nell'istituto Per quanto riguarda le attività specifiche riferite agli ambiti appena identificati, e gli aspetti operativi, metodologici e didattici, si rinvia al progetto educativo dei singoli moduli o consigli di classe. La scuola utilizza tutte le risorse disponibili: ci si avvale dei docenti di sostegno e delle ore di compresenza dei docenti della classe, per mettere in atto adeguate strategie individualizzate di recupero, di consolidamento o di sostegno degli apprendimenti. Inoltre, la scuola collabora con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell ASL RMC presente nel Territorio e si avvale del supporto dell Ente Locale per il servizio psicopedagogico e l assistenza educativa. Nell istituto sono state identificate tra i docenti 3 figure di riferimento, che coordinano i rapporti tra la scuola, la famiglia e l equipe terapeutica. L articolazione del progetto per ogni singolo alunno con bisogni speciali viene definita nel Piano Educativo Personalizzato-Progetto di Vita, stilato dai docenti, discusso, approvato e verificato in sede di GLH operativo. Gli insegnanti di sostegno, coordinati dalle funzioni strumentali, si riuniscono periodicamente per confrontarsi e condividere i differenti progetti educativi e didattici. Integrazione alunni DSA Premessa Il sistema educativo,in coerenza con le attitudini e le scelte personali, promuove l apprendimento ed assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali. Al fine di facilitare il percorso scolastico dello studente con DSA e predisporre le condizioni che gli favoriscano il successo formativo si dispone l attivazione di un Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P., Nota Ministeriale n. 5744 del 28.5.2009). Il termine personalizzato implica l adozione di tutte le misure compensative e dispensative, coerentemente con quanto indicato dalla nota MIUR n 4099 del 5/10/2004. Con l approvazione della Legge n.170/10 dell 8 ottobre 2010, la stesura del PDP è atto dovuto in presenza di alunni con DSA. Viene redatto collegialmente dal Consiglio di Classe e completato con le singole programmazioni curricolari, uguali al resto della classe, concordato con la famiglia e controfirmato dal Dirigente, il Consiglio di Classe al completo, il Referente DSA, lo studente (secondaria II grado) e i suoi genitori. Ogni docente esplicita le strategie con le quali si perverrà agli obiettivi definiti. Deve essere pag. 16 di 30

consegnato alla famiglia entro i mesi di novembre/dicembre e deve essere consultabile dai docenti che dovessero eventualmente sostituire i titolari della classe. Il PDP deve valersi anche della partecipazione diretta dello studente, per renderlo parte attiva del processo di apprendimento. Al Dirigente Scolastico ed agli Organi Collegiali deputati spetta il compito di assicurare l ottemperanza piena e fattiva di questi impegni. I riferimenti normativi per la definizione di un Piano Educativo Personalizzato per alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento non prevedono soltanto la eventuale certificazione ai sensi della Legge 104/92, ma anche la diagnosi di uno specialista, anche di strutture private. Pertanto anche la elaborazione delle prove di verifica, dovrà essere coerente con le modalità adottate in tutte le fasi del percorso scolastico (nota MIUR n 26 del 5/1/2005; nota MIUR prot. N 5744 del 28 maggio 2009, Decr. Pres. N. 122 del 22.06.2009), sulla base del P.E.P. predisposto per lo studente, ivi compresi i momenti di valutazione finale. Tale percorso deve essere documentato: nei verbali dei Consigli di Classe o d Interclasse; nel registro del singolo docente con la declinazione dei punti del P.D.P. (per la scuola secondaria). nei documenti elaborati dal C.di C., al fine dello svolgimento degli esami finali di terza media (per la scuola secondaria). Nel titolo finale, rilasciato al termine degli esami, non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della personalizzazione delle prove. Il P.D.P. è aggiornabile e integrabile nel corso dell anno scolastico, in accordo con la famiglia, sulla base delle esigenze e delle strategie necessarie per compensare il processo di apprendimento dell alunno. Intercultura e accoglienza Nella scuola è presente un numero crescente di alunni, provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei inseriti in progetti orientati all integrazione. All interno delle singole istituzioni sono attivi laboratori linguistici per favorire un adeguata conoscenza della lingua italiana. Consideriamo l accoglienza un momento formativo irrinunciabile per accompagnare ogni alunno nel suo percorso all interno della scuola, luogo di vita, di incontro, di crescita. Accogliere gli alunni significa accogliere la loro storia, i loro vissuti, le loro aspettative, i loro punti di forza e quelli di debolezza, al fine di progettare interventi motivanti e significativi. La scuola si impegna a creare un clima adeguato, affinché ciascuno trovi stimoli ed incentivi per apprendere, attraverso molteplici occasioni di socializzazione, di gioco. L accoglienza si qualifica come postulato di base dell azione educativa di tutta la scuola e intende porre particolare attenzione, ai momenti di passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria, nonché da quest ultima alla Scuola Secondaria di primo grado. Favoriamo l iscrizione e la frequenza di alunni stranieri anche come contributo ad un educazione aperta e multiculturale, finalizzata alla conoscenza e al confronto positivo e dinamico delle culture altre. pag. 17 di 30

La presenza nella scuola di alunni di etnie e religioni diverse rappresenta un contributo importante alla conoscenza reciproca e alla pace tra i popoli. Protocollo per l accoglienza e l integrazione di alunni stranieri Gli alunni stranieri sono un fenomeno che riguarda ormai ogni ordine e grado di scuola, e la gestione di questa nuova realtà costituisce una consapevole assunzione di responsabilità nei confronti di un fenomeno strutturale qual è ormai l immigrazione e anche la normativa assegna alle istituzioni scolastiche il compito di promuovere e favorire iniziative per l inserimento degli alunni stranieri. In considerazione di ciò e compatibilmente con le risorse disponibili, già da diversi anni l Istituto offre supporto didattico individualizzato per l apprendimento della lingua italiana a favore degli studenti stranieri. La Commissione Intercultura ha ampliato e potenziato tali iniziative realizzando corsi di supporto linguistico a vari livelli: prima alfabetizzazione, base, intermedio. Tale progetto si propone le seguenti finalità: - favorire l integrazione degli alunni stranieri nel contesto scolastico locale, evitando fenomeni di rifiuto, esclusione, autoesclusione o invisibilità; - facilitare il successo scolastico degli alunni stranieri; - offrire pari opportunità anche ad alunni che eventualmente si inserissero ad anno scolastico inoltrato; - organizzare momenti di formazione, aggiornamento o autoaggiornamento che permettano di affrontare in modo efficace il fenomeno; - realizzare percorsi di intercultura; - avviare la cooperazione fra scuola e territorio finalizzata all accoglienza e all integrazione degli alunni stranieri. Si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi: - far acquisire agli allievi stranieri una conoscenza di base e/o un approfondimento della lingua italiana; - offrire accoglienza fin dal primo giorno di scuola; - seguire l apprendimento dell allievo in tutte le discipline; - intervenire didatticamente per favorire lo scambio di conoscenze e la valorizzazione delle diversità etniche e culturali degli allievi all interno del gruppo classe. Le attività programmate prevedono: - interventi mirati per la prima accoglienza; - proposte di assegnazione degli alunni stranieri alle classi di appartenenza; - corsi di sostegno linguistico; - attività di educazione interculturale; pag. 18 di 30

- indicazioni per le relazioni con il territorio; - iniziative di formazione per i docenti. - Continuità Didattica La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo. E da tenere presente che la scuola del primo ciclo contribuisce in modo determinante all elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresenta un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione, nell ottica dell educazione permanente e ricorrente. Il progetto continuità costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il percorso educativo e didattico dell alunno. Il percorso si esplica in tre momenti: il primo è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e della Scuola dell infanzia e prevede attività di socializzazione ed esperienze sull affettività e sulla conoscenza della realtà che i bambini della scuola dell infanzia dovranno affrontare l anno successivo; il secondo è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado e prevede attività didattiche interdisciplinari su tematiche concordate dai docenti; il terzo è rivolto agli alunni della scuola Secondaria di Primo Grado e prevede forme di interazione didattica con Istituti Superiori di II grado su tematiche di attualità. I bambini della classe prima della Scuola Primaria saranno coinvolti in attività con gli alunni della scuola dell Infanzia in un azione di tutoraggio, mentre quelli delle classi quarte e quinte potranno essere coinvolti in attività con i compagni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Primo Grado. Gli alunni della classe terza della Scuola Secondaria collaboreranno con gli alunni delle classi prime degli Istituti Superiori. Obiettivi: Prevenire e limitare lo svantaggio utilizzando diverse opportunità in grado di motivare maggiormente gli alunni; Promuovere e sviluppare negli insegnanti la capacità di lavorare su obiettivi educativi e didattici dei diversi ordini di grado. Consolidare la continuità tra la scuola elementare e la scuola media di primo grado e tra la scuola media di primo grado e secondo facilitando il passaggio degli alunni tra i due ordini Confrontare la metodologia utilizzata. Progettare e realizzare attività di lavoro comuni dei diversi ordini di scuola. Risultati attesi Facilitazione dell inserimento nella nuova realtà scolastica Consolidamento dei rapporti tra docenti dei diversi ordini di grado. Gli incontri tra i docenti per la continuità saranno legati allo svolgimento dei progetti suddivisi per periodi. All inizio si punterà sull incontro degli alunni delle quinte con le prime medie attraverso attività didattiche presentate in modo ludico e finalizzate in primis alla socializzazione tra i diversi ordini di grado. pag. 19 di 30

La fase della socializzazione vedrà altresì lo studio, l approfondimento e la produzione, nelle singole classi, di materiale in relazione ai contenuti proposti tra gli alunni delle classi interessate e un incontro finale di scambio delle esperienze realizzate. Si prevedono eventuali collaborazioni con insegnanti coinvolti nel progetto continuità-orientamento provenienti dagli istituti secondari superiori. L'orientamento al termine della scuola secondaria di secondo grado L orientamento, come atto educativo, va considerato uno dei punti cardine dell'attività scolastica. E' inserito organicamente nei piani d intervento di ciascun docente, per quanto riguarda lo specifico delle proprie discipline, e nella programmazione educativa e didattica dei consigli di classe e d interclasse. Ciò nel rispetto della finalità ultima della scuola dell'obbligo che, obbedendo a quanto sancito dalla Costituzione, favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva. I protagonisti dell'orientamento sono i seguenti: - la scuola, l'alunno, la famiglia, gli enti locali, il mondo del lavoro, le figure professionali. L'aspetto educativo prevede: - la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità); - l'accesso alle informazioni nell'ambito della scuola e all'esterno di essa; - il consolidamento della capacità di operare scelte. Le attività da privilegiare sono: - conversazioni guidate e somministrazione test, volti a favorire la conoscenza di sé; - il rafforzamento dello specifico delle discipline; - la somministrazione di questionari finalizzati; - l'ampliamento delle conoscenze del settore produttivo; - la conoscenza approfondita dell'ambiente circostante; - gli eventuali incontri con operatori del settore produttivo; - le eventuali visite guidate presso luoghi significativi di realtà operative; - la lettura e la consultazione di opuscoli illustrativi sulle scuole superiori; - gli incontri con docenti delle scuole superiori; - le visite guidate presso alcuni istituti superiori; - il coinvolgimento dei genitori nell azione orientativa; - l elaborazione, al termine della scuola secondaria di 1 grado, di un consiglio orientativo da segnalare agli alunni ed ai genitori. - pag. 20 di 30