Legionella esperienza e contributi dell Università di Pavia Marinella Rodolfi 1, Cesare Dacarro 2, Pietro Grisoli 2 1 Dipartimento di Ecologia del Territorio, Sez. Micologia 2 Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e Applicata Legionella: un Killer Ambientale, Pescara, 19 ottobre 2006
Caratteristiche del microrganismo Bacillo Gram-negativo, aerobio, asporigeno, mobile per la presenza di uno o più flagelli polari Dimensioni: 0,3-0,9 x 2-20 micron ph: optimum 7 (range 5,5-8,5, estremi: 2,5-9,5) Temperatura: optimum 36 C (range 25-42 C, dormienti sotto i 25 C e sopra i 45 C, possono resistere fino a 80 C) Cresce con L-cisteina e sali di ferro Idrolizza la gelatina e non fermenta i carboidrati Oltre 40 specie (+ di 64 sierogruppi)
Moltiplicazione del microrganismo All interno di protozoi (Rowbotham, 1980: L. pneumophila patogena per Acanthamoeba e Naegleria) Più di 13 specie di amebe e 2 di protozoi ciliati consentono la moltiplicazione di Legionella Moltiplicazione extracellulare non documentata 12 gruppi filogenetici appartenenti a 5 specie Legionella-like amebal pathogens (LLAPs): Gram -, non coltivabili, crescono in amebe e macrofagi alveolari
Nicchie ecologiche di rilievo clinico: Diffusori di docce Aeratori di rubinetti Serbatoi di accumulo di acqua calda sanitaria Condotte di acqua di ricircolo Recenti segnalazioni: Apparecchiature per la respirazione assistita Apparecchiature per aerosol e ossigenoterapia Idromassaggi Piscine con acqua calda (32 C e oltre) Filtri a carbone attivo Apparecchiature di studi dentistici Rete idrica di abitazioni private dotate di scaldabagno elettrico
In Italia: 1983-2000: 1440 casi notificati Incremento del numero dei casi dal 2002 2004: 552 casi confermati Malattia sottostimata, soprattutto al centro-sud: 2001: 37% 2002: 38% 2003: 47% dei casi nazionali dei casi notificati in Lombardia Colonia fluorescente di Legionella spp. (L. bonzemanii, L. dumofii, L. gormanii) alla luce UV
In Lombardia: 1 deceduto in ospedale a Crema (escluse cause interne a ospedale e abitazione) 3 casi accertati tra i pazienti di un ospedale in provincia di Lecco (un medico esclude che la causa sia interna all ospedale; per precauzione, personale e degenti invitati a non bere acqua dei rubinetti!) diversi anziani deceduti presso una casa di riposo di Lissone (Milano) e inchiesta avviata dalla magistratura ( incredibile stato di degrado e di abbandono igienico-sanitario della struttura ; Legionella accertata nelle acque e negli impianti; effettuato il trasferimento dei degenti) 1 donna di 47 anni deceduta presso l Istituto Oncologico Europeo (contagio durante una doccia, Legionella inalata con il vapore acqueo; presenza del batterio in almeno 10 tubature dell Istituto, focolaio rilevato presso la centrale idrica; obbligo di aumentare la temperatura dell acqua a 60 C) indagini estese a tutte le strutture sanitarie milanesi: Legionella risultata presente presso gli ospedali San Raffaele (6 casi e 2 deceduti nel 1999), Niguarda e Pio X
Visti i documenti del 13/01/2005 della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano 1. Linee Guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale delle legionellosi 2. Linee Guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali
Decreto Direzione Generale Sanità N 2907 del 28/02/2005 per l approvazione delle Linee Guida Prevenzione e Controllo della Legionellosi in Lombardia Introduzione Epidemiologia Sorveglianza: sistemi e flussi informativi (segnalazione di malattia infettiva, sorveglianza speciale, scheda di sorveglianza speciale, inchiesta epidemiologica, validazione del caso, notifica e invio dei dati) Controllo dei casi isolati ed epidemici (ricerca della probabile fonte di infezione, ricerca di soggetti esposti alla probabile fonte di infezione) Prevenzione (interventi di informazione e sensibilizzazione, censimento delle strutture a rischio, predisposizione di protocolli per il controllo e la manutenzione degli impianti, interventi di verifica circa l adozione dei protocolli) Bibliografia Allegato 1: Scheda di sorveglianza Allegato 2: Modalità di campionamento, trasporto e conservazione dei campioni
Incremento del numero dei casi dal 2002 Maggior attenzione clinico-diagnostica!
La nostra esperienza: valutazioni di contaminazione di Legionella spp. in edifici ospedalieri e in acqua di rete Procedura analitica: linee guida della Gazzetta Ufficiale Semina, incubazione a 36-37 C fino a 10 giorni in aerobiosi, ambiente umido, 2,5% di CO 2, conservazione del campione concentrato a 4 C Lettura giornaliera (risultato negativo dopo 14 giorni), valutazione quantitativa di Legionella (CFU/l), osservazione al microscopio ottico, osservazione alla lampada UV (366 nm), colorazione di Gram modificata Prova differenziale preliminare: semina delle colonie sospette su terreno selettivo e su terreni senza cisteina, incubazione in umido per 48 ore Identificazione: test sierologici (immunofluorescenza diretta o indiretta, agglutinazione al latice e con antisieri)
Colonie di L. pneumophila (terreno BCYE agar) Contaminazioni miste
Gazzetta Ufficiale Italiana - Linee Guida per edifici pubblici: -fino a 10 2 CFU/l: nessun intervento da attuare -da 10 3 a 10 4 CFU/l: contaminazione (possibilità di casi sporadici) - oltre i 10 4 CFU/l: contaminazione importante
1. Acqua di rete edifici ospedalieri (campioni da centrali di riscaldamento dell acqua e da 120 punti di erogazione) edifici adibiti ad attività del terziario (campioni da 10 punti di erogazione per edificio) impianti sportivi (campioni da filtri di acqua calda e da ogni doccia dell impianto)
Risultati edifici ospedalieri (campioni da centrali di riscaldamento dell acqua e da 120 punti di erogazione) Trattamento effettuato: informazione alle equipes sanitarie, filtri sterilizzanti assoluti in lavandini e docce; sostituzione dei rubinetti e dei diffusori; interventi di iperclorazione in continuo
Risultati edifici adibiti ad attività del terziario (campioni da 10 punti di erogazione per edificio) Trattamento effettuato: disinfezione dei punti di erogazione e dell ultimo tratto del tubo di adduzione al rubinetto con cloro
Risultati impianti sportivi (campioni da filtri di acqua calda e da ogni doccia dell impianto) 50.000-87.000 Trattamento effettuato: trattamento termico a 70 C per 30 minuti in tutta la rete; installazione di sistemi di clorazione
Osservazioni I trattamenti adottati hanno consentito il contenimento dei livelli di contaminazione in un arco di tempo limitato Si è evidenziata la difficoltà nell eradicazione di Legionella spp. dagli impianti nonostante la realizzazione di onerose e complicate procedure di decontaminazione Colonia fluorescente di Legionella spp. (L. bonzemanii, L. dumofii, L. gormanii) a luce naturale
2. Edificio ospedaliero 6 cicli di prelievi effettuati nell arco di un anno, nelle centrali di riscaldamento dell acqua e in diversi punti di erogazione; analisi microbiologiche prima e 6 mesi dopo il trattamento di decontaminazione.
Valori di CFU/L ottenuti in campioni di acqua provenienti dall impianto idrico dell edificio ospedaliero Punto di prelievo Prelievo n. 1 Prelievo n. 2 Prelievo n. 3 Prelievo n. 4 Prelievo n. 5 Prelievo n. 6 Ingresso dell acqua dall acquedotto Bollitore 2.400 1 1.600 1 Ritorno dell acqua calda prima dell ingresso bollitore 800 2 Docce manutentori nel seminterrato 64.000 2 6.800 1 131.240 2 6.200 1 7.600 2 24.800 1-2 1.000 1 200 2 547.200 1-2 Blocco operatorio - Docce del personale 3.400 2 208.800 2 3.600 1 1.000 2 82.400 1-2 54.600 1-2 188.000 1-2 Reparto solventi -Docce di emergenza 4.880.000 1 43.600 1 4.400 2 400 1 800 2 12.400 1-2 12.800 1-2 10.400 1-2 Neurochirurgia - Docce degli uomini 10.400 1 12.000 2 86.000 1 8.800 2 2.200 1 1.200 1 13.200 1 80.000 1-2 Neurologia - Bagno degli uomini 10.600 2 5.800 2 2.000 1 8.800 1 9.200 1 9.000 1 6.900 1 Neurologia dello sviluppo - Docce reparto 400 2 73.200 2 6.000 1 2.200 1 4.800 2 400 1 2.000 2 50.000 1-2 Spogliatoi maschili 2.000 1 200 1 400 2 180 1 320 2 Camera 1 400 1 240 1 320 1 Camera 2 200 1 180 1 120 1 Camera 3 1) - Legionella pneumophila sierogruppo 1. 2) - Legionella pneumophila sierogruppo 2-14. : Non Determinato
Valori medi di contaminazione osservati nei differenti punti di erogazione dell acqua prima e dopo la realizzazione del trattamento di decontaminazione (iperclorazione) della rete idrica 400000 369.269 CFU/l 350000 300000 Legionella spp. 250000 CFU/L 200000 175.600 CFU/l 150000 100000 50000 12.900 CFU/l 0 Prima del trattamento Dopo il trattamento 6 mesi dopo il trattamento
Osservazioni Alla luce delle contaminazioni riscontrate, potenzialmente molto pericolose per pazienti immunodepressi e per il personale: informazione allo staff sanitario, filtri sterilizzanti assoluti (porosità 0,2 micron) in lavandini e docce; sostituzione dei rubinetti e dei diffusori; programmazione di interventi di iperclorazione in continuo, aumento della temperatura nei bollitori (oltre i 70 C) I trattamenti adottati hanno consentito il contenimento dei livelli di contaminazione in un arco di tempo limitato, ma non l eradicazione di Legionella spp. dall impianto Data la notevole resistenza del microrganismo ai trattamenti di decontaminazione, è fondamentale la realizzazione di interventi preventivi per contenere le contaminazioni e proteggere le persone esposte
In particolare: Monitorare la presenza del microrganismo negli impianti di climatizzazione e nei sistemi di distribuzione dell acqua (con particolare riguardo all acqua calda) Effettuare una periodica decontaminazione dell impianto idrico Effettuare la pulizia, decontaminazione e disinfezione degli impianti di ventilazione e condizionamento, di umidificazione dell aria e di vasche/piscine Effettuare disinfezione e sterilizzazione dopo l uso di tutte le attrezzature per l assistenza respiratoria (o usare materiali monouso sterili) Divulgare adeguatamente la problematica e i rischi di infezione al personale della struttura Eseguire test diagnostici (coltura dell escreato, ricerca dell antigene nell urina) sui soggetti con sintomi di polmonite
Aspergillus clavato - nanica (1000x) Tutti gli indoor sono stati oggetto di monitoraggio microbiologico per la valutazione di: 1. Funghi aerodispersi (indagini quantitative e qualitative) 2. Batteri mesofili e termofili (indagini quantitative, terreni selettivi) Reazioni allergiche, implicazioni patologiche BRI (soprattutto SBS) Metaboliti volatili (tossine, alcoli, )
Vi ringrazio per l attenzione! Prof. Cesare Dacarro Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e Applicata E-mail: cesare.dacarro@unipv.it rodolfi@et.unipv.it