MEMOBUS 2014-2015 viaggiare per comprendere, malgrado tutto. Scuole superiori

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MEMOBUS 2014-2015 viaggiare per comprendere, malgrado tutto Scuole superiori

Un viaggio di formazione ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Un esperienza educativa per comprendere la storia e tramandare la memoria. Prima del viaggio: incontri laboratori dibattiti testimonianze dirette Un progetto educativo rivolto agli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, un viaggio al contempo fisico e ideale all interno delle memorie tragiche della Shoah e dei totalitarismi. Memobus si fonda sulla convinzione che per mantenere e tramandare la memoria della Shoah sia necessario un lungo percorso che attraverso l analisi, la riflessione, e l immedesimazione, porti alla comprensione. Per questo motivo il progetto Memobus propone una visita a Cracovia e ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau come momento centrale di un esperienza formativa più ampia e articolata che intende focalizzarsi sugli eventi, sui luoghi e sulle persone. Un esperienza che si compone di lezioni interattive, incontri con i testimoni e laboratori per concludersi con un confronto diretto con i luoghi della memoria: i campi, ma anche il ghetto di Cracovia, il quartiere ebraico e il museo Schindler. GUARDA FOTO E VIDEO DEL MEMOBUS 2014 www.quarantasettezeroquattro.it/memobus-2014 2 Associazione Quarantasettezeroquattro

PENSIERO E IMMAGINAZIONE La visita ai più grandi e importanti campi di sterminio concepiti dal regime nazista rappresenta un esperienza di forte impatto emotivo e formativo. Consente infatti agli studenti di confrontarsi direttamente con gli spazi che furono al centro di eventi che ormai possono apparire lontani e incomprensibili, se non addirittura inimmaginabili. Più volte si è ripetuto che Auschwitz è impensabile, che la Shoah non è rappresentabile. Che l esperienza del campo di sterminio è un limite invalicabile per l immaginazione e per la narrazione. Tali constatazioni hanno contribuito a creare, attorno al problema dei campi di concentramento e di sterminio non solo degli ebrei, ma anche degli oppositori politici, di Rom e Sinti e di tutti coloro ritenuti inferiori o pericolosi dal regime di Hitler una sorta di aura, relegandolo quasi in una dimensione di sacralità, in un universo a cui bisognava accostarsi con prudenza e riverenza. Tale aura ha spesso rappresentato un ostacolo per coloro che intendevano, con i mezzi più diversi, avvicinarsi alla Shoah con l intenzione di raccontarla, di tramandarla, di farla comprendere alle nuove generazioni. Ma confinare la questione all interno dell impensabile vuol dire, in un certo senso, sbarazzarsi del problema, firmare una vera e propria dichiarazione d impotenza. Per non lasciarsi sopraffare da questo sentimento, Hannah Arendt ha insistito sul fatto che «là dove il pensiero fallisce, proprio là il pensiero deve insistere e persistere, tentando magari vie diverse». Non bisogna quindi parlare di inimmaginabile, ma bisogna anzi essere disposti a riconoscere che per sapere, per comprendere e per comunicare è innanzitutto necessario immaginare. «Dobbiamo provare a immaginare l inferno di Auschwitz». Bisogna aprirsi all «immaginazione, malgrado tutto» (G. Didi- Huberman). Immaginare vuol dire fare uno sforzo di pensiero, di ragionamento. Significa provare a fare propria un esperienza, inserendosi al suo interno, rapportandosi direttamente ad essa. Vuol dire, in un certo senso, abbattere le barriere che fanno percepire un determinato evento storico come definitivamente passato ed estraneo. Questa è la sfida che intendiamo affrontare con il progetto Memobus. 3 Associazione Quarantasettezeroquattro

I LUOGHI E I TESTIMONI Aprirsi alle possibilità dell immaginazione nel momento in cui si vuole spiegare, raccontare alle nuove generazioni cos è stata la Shoah è ancora più importante oggi, mentre ci si sta dirigendo verso la fine dell era del testimone. Un confronto con gli ultimi testimoni diretti dei fatti per comprendere, oltre ai fatti, anche le emozioni, le paure, le scelte individuali. Attraverso la collaborazione con l ANED partecipanti al progetto avranno la possibilità di dialogare e confrontarsi con alcuni ex deportati e, attraverso i loro racconti, acquisire delle chiavi di lettura fondamentali per comprendere ciò che andranno a vedere. Al contempo, però, gli studenti avranno modo di riflettere sul fatto che, essendo l ultima generazione a poter ascoltare le testimonianze dirette di chi visse quegli avvenimenti, sarà necessario immaginare e promuovere nuove modalità per mantenere e tramandare la memoria. E questa sarà una loro responsabilità. 4 Associazione Quarantasettezeroquattro

ATTIVITÀ FORMATIVE Il progetto Memobus prevede cinque incontri di preparazione prima del viaggio e una serie di incontri successivi al rientro con storici, docenti universitari, esperti e testimoni diretti dei fatti. Questi appuntamenti consentiranno di riflettere e dialogare sulla storia della prima metà del Novecento a livello europeo e italiano, ma anche di focalizzarsi sul contesto locale del Friuli Venezia Giulia, sulle complesse dinamiche che caratterizzarono un area di confine abitata da diverse comunità nazionali, linguistiche, religiose e culturali. Inoltre, ci si confronterà con le dinamiche e le difficoltà che riguardano la trasmissione della memoria a livello pubblico e privato. Storici ed educatori accompagneranno i ragazzi durante il viaggio e, sfruttando anche i momenti di convivialità, stimoleranno continuamente l'interazione e la discussione a vari livelli proponendo momenti di riflessione e rielaborazione individuali e di gruppo. Storici, docenti, educatori e testimoni per un percorso di contestualizzazione di respiro europeo ma attento alle specificità dell area di confine. Attività teatrali e audiovisive come modo per rielaborare l esperienza fatta e trasmetterla ai propri compagni. Dopo il viaggio gli studenti interessati potranno essere coinvolti in attività di carattere teatrale e audiovisivo finalizzate a rielaborare l esperienza fatta e le conoscenze acquisite attraverso i linguaggi della creatività. Un modo per trasmettere agli altri studenti, attraverso la proprio sensibilità, storie, riflessioni, valori emersi durante il viaggio. 5 Associazione Quarantasettezeroquattro

PROGRAMMA indicativo del viaggio Primo giorno 16.00: Partenza. 17.30: Ritrovo a Trieste. 18.00: Visita alla Risiera di San Sabba e cerimonia con le autorità. 19.30: Partenza dei pullman da Trieste. 21.30: Attività di preparazione. Secondo giorno 10.30: Arrivo a Cracovia. 10.30 11.30: Sistemazione presso l ostello. 16.30 18.30: Visita comunitaria al quartiere ebraico Kazimierz. 20.30: Cena comunitaria a carico dei partecipanti. Terzo giorno 8.30 9.30: Spostamento al campo di Auschwitz 1. 9.30 13.00: Visita guidata al campo di Auschwitz 1. 14.00 17.00: Visita al campo di Auschwitz 2 Birkenau. 18.30: Rientro a Cracovia. 20.00: Cena. Quarto giorno 10.00 11.00: Attività laboratoriale in ostello. 11.00 13.30: Visita libera alla città. 13.30 15.00: Visita comunitaria all area del ghetto di Cracovia. 15.00 17.30: Visita al museo Schindler. 20.30: Partenza da Cracovia. Quinto giorno 10.00: Arrivo a Udine. Durante il viaggio: Attività di confronto e dialogo. POSSIBILI DATE 4-8 MARZO 2015 L OSTELLO One World Hostel ul. Westerplatte 8/2 30-033 Kraków http://www.oneworldhostel.e u/kontakt-it.html tel: +48 12 444 65 46 mobile: +48 791 853 862 6 Associazione Quarantasettezeroquattro

CHI SIAMO Associazione Quarantasettezeroquattro Corso Italia 182 34170, Gorizia www.quarantasettezeroquattro.it www.topografiedellamemoria.it In collaborazione con ANED Sezione di Pordenone L Associazione Storia, memoria e identità, sono questi i principali nuclei di riflessione attorno a cui lavoriamo per costruire una rete d iniziative correlate che facciano interagire riflessione storica, cittadinanza attiva e nuove strategie educative. Risultato di quest approccio sono l Archivio multimediale e il Museo diffuso della memoria dell area di confine. Le nostre attività si caratterizzano per l approfondimento dedicato alla realtà del Friuli Venezia Giulia e per la continua ricerca di nuove modalità educative anche attraverso l uso delle nuove tecnologie, dei fumetti e delle più recenti pubblicazioni dedicate ai giovani. Da diversi anni organizziamo percorsi educativi sui luoghi della memoria del Novecento e nel 2011-2012 abbiamo curato la parte didattica del progetto Treno della Memoria. I nostri progetti didattici sono stati promossi in collaborazione con La Regione FVG, le Province di Gorizia e Trieste, i Comuni di Buia e Fontanafredda e la rete di scuole dell Alto Friuli Lo Sbilf. Il progetto Memobus è stato organizzato nel 2014 con la Provincia di Gorizia e nel 2013 con il Comune di Fontanafredda. Direttore scientifico Alessandro Cattunar Per informazioni dott. Alessandro Cattunar Cell: 338.1411435 segreteria@quarantasettezeroquattro.it è dottore di ricerca in Storia Contemporanea (Istituto Italiano di Scienze Umane) e ha conseguito un titolo di perfezionamento in Media education: media, storia, cittadinanza presso l Università Cattolica di Milano. È presidente dell Associazione Quarantasettezeroquattro e responsabile scientifico dei progetti Strade della memoria e Percorsi nelle memorie del Novecento. Ha partecipato a due corsi di specializzazione in Storia della Shoah organizzati dal Mémorial de la Shoah di Parigi nella capitale francese e a Berlino.