Guida all'esercitazione finale



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Corso di Laurea in Architettura (ciclo unico) corso di Analisi del territorio e degli insediamenti - C Prof. Valeria Lingua, Urb. Matteo Scamporrino, Arch. Luca Di Figlia Guida all'esercitazione finale L'esercitazione finale di esame consiste nella produzione, a cura del gruppo di studenti, di alcuni elaborati (grafici e testuali) descrittivi dei caratteri territoriali e insediativi di alcuni contesti selezionati. Attraverso l esercitazione, si intende indirizzare lo studente alla comprensione del territorio come entità complessa, nella quale ogni parte concorre con ruoli diversi al funzionamento dell insieme, al cui assetto in continuo divenire l'uomo concorre quale fondamentale soggetto. Il lavoro delle esercitazioni dovrà essere svolto in gruppo (massimo tre studenti). In sede di esame sarà tuttavia accertata la responsabilizzazione dei vari componenti su tutte le parti dello studio fatto. Al fine di acquisire la capacità di interpretazione del territorio a diversi livelli (area vasta, urbano, di quartiere), le analisi saranno svolte generalmente a tre scale principali: 1/25.000, 1/10.000 e 1:2.000. Elenco delle tavole 1. Inquadramento territoriale (1/25000) 1.1 Altimetria 1.2 Clivometria e idrografia 2. I temi degli assetti insediativi (1/10000) 2.1 Uso del suolo 2.2 Organizzazione funzionale degli insediamenti 2.3 Periodizzazione della crescita edilizia e urbana 2.4 Il patrimonio territoriale 3. I temi della città (1/2000) 3.1 Uso del suolo urbano 3.2 Analisi percettiva 3.3 Morfologie urbane e tipologie edilizie 3.4 Il patrimonio urbano 4. Relazione Metodologia L'esercitazione dovrà essere svolta possibilmente in aula e autonomamente a casa quando il tempo a disposizione nelle ore del corso non fosse sufficiente. L interpretazione del materiale elaborato comporta il seguente percorso logico: - raccolta dei dati di base (fonti), - scelta e organizzazione dei dati più significativi - incrocio dei dati, per capire le necessarie relazioni fra i vari fenomeni singolarmente analizzati, - interpretazione della realtà sociale analizzata (relazione di sintesi). L organizzazione dei dati potrà avvenire sia attraverso la costruzione della cartografia, sia all interno di elaborati scritti, a seconda del tema proposto di volta in volta durante le lezioni. 1

Gli elaborati scritti conterranno alcune elaborazioni delle analisi espresse sia in forma discorsiva, sia in forma tabellare o figurativa (tabelle con dati percentuali, variazioni percentuali, indici, grafici, immagini) nelle forme ritenute più consone a capire e a trasmetterne con chiarezza i fenomeni. Le tavole di restituzione finale delle analisi dovranno essere progettate nella loro organizzazione e dovranno contenere la rappresentazione dell oggetto di ogni singola tavola con la relativa legenda. Per ciascuna scala di lavoro dovranno essere presenti le seguenti informazioni: intestazione (nomi dei componenti del gruppo, titolo della carta, scala di riferimento), legenda della carta, squadratura del foglio. Le tavole possono essere realizzate sia attraverso tecniche tradizionali (disegno manuale su fondo topografico), sia attraverso tecniche digitali raster (elaborazioni di scansioni di carte topografiche), sia attraverso tecniche digitali vettoriali (elaborazioni di cartografia topografica vettoriale), sia attraverso tecniche GIS (elaborazioni di micro Sistemi Informativi basati sulla implementazione di carte tecniche regionali disponibili in formati GIS). L'area di lavoro e gli strumenti in uso L esercitazione si svolge in un territorio a scelta del gruppo di lavoro, che dovrà individuare un comune e, al suo interno, un area circoscritta da analizzare. L area di lavoro è estesa all intera Regione Toscana. Sono ammesse altre parti d Italia solo se gli studenti sono in grado di procurarsi il dataset e i tiff dell area. Per la realizzazione dell esercitazione, gli studenti sono invitati a utilizzare il programma open source Quantum GIS (QGIS), da scaricare e installare sul proprio PC (http://www.qgis.org/it/site/). Le basi di utilizzo del programma saranno fornite durante le lezioni. Ai fini dell esercitazione, gli studenti dovranno scaricate il quadrante (o i quadranti, max 4) della Carta Tecnica Regionale (CTR) dell'area di interesse dal sito (http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/cartoteca.html) (finestra di destra-->trova). scaricate il dataset.shp (finestra di destra-->download-->carta tecnica Regionale-->CTR10K-- >SHP) e anche il TIFF (finestra di destra-->download-->carta tecnica Regionale-->CTR10K-- >STIFF con legenda). Consegne PRIMA CONSEGNA (3 novembre 2014) 1. Inquadramento territoriale (1/25000) 1.1 Altimetria 1.2 Clivometria e idrografia 2. I temi degli assetti insediativi (1/10000) 3. I temi della città (1/2000) 2.1 Uso del suolo territoriale 3.1 Uso del suolo urbano 2.2 Organizzazione funzionale degli insediamenti 3.2 Analisi percettiva SECONDA CONSEGNA (9 gennaio 2015) 2. I temi degli assetti insediativi (1/10000) 3. I temi della città (1/2000) 2.3 Periodizzazione della crescita edilizia e urbana 3.3 Morfologie urbane e tipologie edilizie 2.4 Il patrimonio territoriale 3.4 Il patrimonio urbano 4. Relazione - Analisi storica e socio-economica - Analisi previsioni di piano esistenti - Analisi Swot e schizzo di sintesi 2

Guida alla redazione delle tavole 1. Inquadramento territoriale Tutte le tavole di questa sezione dovranno essere riprodotte in scala 1/25000, utilizzando come fondo topografico o una edizione IGM recente (soprattutto per tecniche di redazione tradizionali o digitali raster; si utilizzeranno le serie 25 o 25V a seconda della disponibilità: per informazioni http://www.igmi.org/prodotti/cartografia/carte_topografiche/index.php) o una CTR 1/10000 ridotta (soprattutto per tecniche di redazione digitali vettoriali o GIS: per informazioni sulla CTR toscana http://www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/cartopage/index.htm). Tav.1.1 Altimetria Scopo della tavola è l evidenziazione delle condizioni orografiche del contesto territoriale esaminato. La rappresentazione dovrà, quando le caratteristiche del suolo lo rendano utile, individuare attraverso campiture cromatiche opportune ambiti altimetrici diversi (aree di fondovalle, di versante, di crinale ed eventuali variazioni significative della morfologia fisica). Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico (IGM o CTR 1/10000 in edizione vestita, ossia visualizzando tutti i livelli compresa la toponomastica) fasce altimetriche ottenute o attraverso trattamento grafico mediante colori delle fasce leggibili attraverso le curve di livello o attraverso la restituzione di una griglia altimetrica di passo commisurato alla scala di rappresentazione (utilizzando tecniche GIS è consigliabile la realizzazione di una griglia di passo 10 metri attraverso l'interpolazione delle curve di livello e dei punti quotati disponibili nella CTR 1/10000) Indicazioni per la restituzione grafica: utilizzare per le fasce altimetriche una sfumatura di colore dal verde (per le quote più basse) al marrone (per le quote più alte) passando per uno o più toni di giallo intermedio; la variazione cromatica dovrà poter permettere di leggere in modo sufficientemente chiaro le soglie di passaggio da un ambito altimetrico (pianura, versanti, sommità) a un altro. Per elaborazioni GIS: è possibile e quasi sempre consigliabile ombreggiare la griglia altimetrica attraverso una copertura hillshade (ottenibile per elaborazione della griglia altimetrica) per dare maggiore evidenza alle forme del rilievo;in alternativa è possibile ombreggiare la griglia utilizzando una copertura clivometrica, per segnalare espressivamente l andamento dei crinali; utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1). 3

Tav.1.2 Clivometria e idrografia Scopo della tavola è dare risalto ai caratteri salienti della morfologia del suolo del contesto in esame, dando evidenza alle forme terrestri maggiormente caratterizzanti: fondovalle, terrazzi orografici, crinali principali e secondari, forre, ecc. È molto importante mettere in evidenza nella rappresentazione le relazioni tra le forme del suolo e il sistema insediativo, soprattutto per quanto riguarda la trama viaria. Si tratta di una tavola derivata dalla precedente che dunque utilizza i dati già prodotti nell'elaborazione appena descritta. Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico (IGM o CTR 1/10000 ridotta in edizione vestita, ossia visualizzando tutti i livelli compresa la toponomastica) idrografia (nel caso di elaborazioni GIS ottenuta per selezione dei dati cartografici disponibili da CTR: copertura xxxxxxad.shp, codici 301, 302, 303 della copertura xxxxxxel.shp) fasce clivometriche ottenute: o attraverso trattamento grafico delle fasce rappresentabili attraverso l'interpretazione delle distanze tra le curve di livello principali (istruzioni più dettagliate nel testo Rappresentare i luoghi, a cura di Alberto Magnaghi, indicato in calce)o attraverso la restituzione di una griglia clivometrica di passo commisurato alla scala di rappresentazione (utilizzando tecniche GIS è consigliabile la realizzazione di una griglia di passo 10 metri attraverso l'elaborazione della griglia altimetrica utilizzata per la tavola 1.1) Indicazioni per la restituzione grafica: utilizzare per le fasce clivometriche una sfumatura continua sui toni del marrone, valutandone l intensità in ragione della espressività dell immagine finale. In alternativa, quando la rappresentazione voglia presentare la gamma delle pendenze in funzione delle diverse vocazioni agricole dei suoli (lavorazione meccanizzata, necessità di terrazzamenti, ecc.) o dei potenziali problemi presenti nel territorio scelto (rischio di erosione e di instabilità dei versanti) vestire la griglia per fasce clivometriche caratterizzate da colori distinti (le classi di pendenza dovranno essere scelte in relazione dell'intenzione descrittiva prescelta: p.e. nel caso si vogliano descrivere le condizioni di diversa lavorabilità dei suoli utilizzare le seguenti soglie: <10% suoli lavorabili meccanicamente 10% 20% suoli lavorabili meccanicamente con attrezzature leggere 20% 35% suoli lavorabili attraverso sistemazioni di versante: terrazzamenti, ciglionamenti > 35% suoli non lavorabili). Utilizzare un tono di azzurro e un tratto deciso per la rappresentazione della rete idrografica principale; utilizzare lo stesso tono di azzurro, ma con spessore inferiore e tratteggiato per la rete delle scoline di fondovalle. Per elaborazioni GIS: utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1) 4

evidenziare la rete idrografica attraverso una opportuna resa cromatica degli elementi lineari aventi codice 301 (corsi d'acqua principali) 302 (corsi d'acqua secondari) 303 (scoline e canalette irrigue); utilizzare campiture piena solo per i fiumi, evitando di utilizzare la copertura xxxxxxad.shp per i torrenti; Approfondimenti possibili: inserire nella tavola una rappresentazione relativa ai limiti di bacino idrografico o ai limiti di versante (tale informazione può essere ricostruita sulla base dell esame delle curve di livello, ovvero per perfezionamento della copertura bacidro.shp pubblicata dalla Regione Toscana) 5

2. I temi degli assetti insediativi Tutte le tavole di questa sezione dovranno essere riprodotte in scala 1/10000, utilizzando come fondo topografico una CTR 1/10000 (soprattutto per tecniche di redazione digitali vettoriali o GIS: per informazioni sulla CTR toscana http://www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/cartopage/index.htm). Tav.2.1 Uso del suolo Scopo della tavola è evidenziare la ripartizione dei suoli in aree omogenee dal punto di vista degli usi, segnalando e distinguendo gli ambiti di naturalità (bosco, vegetazione di pertinenza fluviale, aree umide, ecc.), gli ambiti delle colture agrarie (seminativi, oliveti, vigneti, ecc.) gli ambiti urbanizzati (urbanizzato ad alta densità, urbanizzato a bassa densità, ambiti produttivi, ecc.). L informazione riportata nella tavola sarà costruita sulla base di quanto disponibile presso il Sistema Informativo Territoriale e Ambientale della Regione Toscana, collaudata speditivamente attraverso sopralluoghi diretti. Sarà utilizzata un'articolazione delle classi di uso del suolo sufficiente per individuare l estensione delle aree urbanizzate ed evidenziare la presenza del bosco, del seminativo e delle colture pregiate più importanti (oliveto e vigneto, con eventuale segnalazione della sistemazione specializzata). Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico CTR 1/10000 in edizione vestita (tutti i livelli compresa la toponomastica) copertura uso del suolo ottenuta per trascrizione e collaudo della documentazione già esistente idrografia (nel caso di elaborazioni GIS ottenuta per selezione dei dati cartografici disponibili da CTR: copertura xxxxxxad.shp, codici 301, 302, 303 della copertura xxxxxxel.shp) Indicazioni per la restituzione grafica: utilizzare per la rappresentazione degli usi del suolo una tavolozza cromatica basata sulla necessità di conciliare chiarezza dell informazione ed espressività grafica; di norma, utilizzare toni allusivi ai colori reali: verde scuro per i boschi, toni di ocra per i seminativi, verde olivo per gli oliveti, e così via (è possibile prendere spunto da foto aeree a colori); utilizzare un tono di azzurro e un tratto spesso per la rappresentazione della rete idrografica principale; utilizzare lo stesso tono di azzurro, ma con spessore inferiore e tratteggiato, per la rete delle scoline di fondovalle. Per elaborazioni GIS: è possibile e quasi sempre consigliabile ombreggiare la tavola attraverso una copertura hillshade (ottenibile per elaborazione della griglia altimetrica) per dare maggiore evidenza alle forme del rilievo; in alternativa è possibile ombreggiare la 6

griglia utilizzando una copertura clivometrica, per segnalare espressivamente l andamento dei crinali; utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1); evidenziare la rete idrografica attraverso una opportuna resa cromatica degli elementi lineari aventi codice 301 (corsi d'acqua principali) 302 (corsi d'acqua secondari) 303 (scoline e canalette irrigue); utilizzare campiture piena solo per i fiumi, evitando di utilizzare la copertura xxxxxxad.shp per i torrenti; Tav.2.2 Organizzazione funzionale degli insediamenti Scopo della tavola è evidenziare i caratteri della organizzazione funzionale degli insediamenti in ciascun contesto di indagine, evidenziando: la localizzazione degli insediamenti produttivi, la localizzazione dei servizi pubblici e di interesse collettivo, la resistenza addensata e compatta, o viceversa la rada e dispersa, i caratteri di centralità di alcune funzioni rare. Andranno inoltre segnalati i principali assi di comunicazione individuabili nel contesto esaminato (autostrade, ferrovie, strade statali e di grande comunicazione) L informazione potrà essere costruita direttamente dagli studenti attraverso sopralluoghi diretti, attraverso i quali sarà possibile qualificare sulla carta ogni blocco edilizio documentato dalla CTR in funzione della funzione prevalente esercitata (residenza, industria, servizi, ecc.). In casi particolarmente significativi gli studenti dovranno articolare l informazione spezzando i poligoni registrati dalla carta tecnica in unità di rilevazione più piccole. Andrà sempre fatto riferimento alla funzione prevalente esercitata in ogni blocco edilizio: vale a dire, per esempio, che un edificio che ospiti al piano terreno una attività commerciale e ai piani superiori residenze private andrà classificato come residenziale. In alcuni casi, sarà utile indicare anche le pertinenze scoperte (non edificate) legate alla funzione individuata (p.e. per la funzione "istruzione" sarà opportuno segnalare la localizzazione sia degli spazi costruiti, sia dei giardini e delle aree di pertinenza della scuola). Esempio di articolazione della legenda: residenza attività produttive (industria, artigianato) commercio (grande distribuzione, showrooms, ecc.) altre attività terziarie private (banche, uffici privati, ecc.) uffici pubblici (municipio, poste, servizio dell'amministrazione dello stato, ecc.) attrezzature per la sanità (ospedali, poliambulatori, case di riposo, ecc.) attrezzature per l'istruzione (scuole di ogni ordine e grado) attrezzature per lo sport (stadi, palazzetti dello sport, ecc.) attrezzature per il culto (chiese, conventi, ecc.) attrezzature per la cultura (teatri, cinema, ecc.) attrezzature tecnologiche (inceneritori, centrali elettriche, ecc.) attrezzature ricettive (alberghi, villaggi turistici, ecc.) aree edificate non utilizzate (edifici abbandonati, industrie dimesse, ruderi, ecc.) 7

Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico CTR 1/10000 in edizione vestita (tutti i livelli compresa la toponomastica) edifici e principali pertinenze distinti cromaticamente secondo la funzione prevalente individuabile attraverso sopralluogo diretto principali assi di comunicazione individuabili attraverso interpretazione del fondo topografico idrografia (nel caso di elaborazioni GIS ottenuta per selezione dei dati cartografici disponibili da CTR: copertura xxxxxxad.shp, codici 301, 302, 303 della copertura xxxxxxel.shp) Indicazioni per la restituzione grafica: utilizzare per la rappresentazione dei sedimi edificati colori accesi adeguati alla differenziazione delle funzioni: in prima approssimazione, è possibile partire da queste corrispondenze: residenza grigio attività produttive viola commercio giallo altre attività terziarie private arancio uffici pubblici rosso attrezzature per la sanità rosa attrezzature per l'istruzione azzurro attrezzature per lo sport verde attrezzature per il culto porpora attrezzature per la cultura blu attrezzature tecnologiche nero attrezzature ricettive giallo chiaro attrezzature per i trasporti grigio scuro utilizzare un tono analogo a quello utilizzato ma leggermente desaturato per la evidenziazione delle pertinenze più rilevanti legate a funzioni non residenziali (istruzione, sport, ecc.); utilizzare colori desaturati per la evidenziazione dei principali assi di comunicazione viaria; utilizzare un tono di azzurro e un tratto spesso per la rappresentazione della rete idrografica principale; utilizzare lo stesso tono di azzurro, ma con spessore inferiore e tratteggiato, per la rete delle scoline di fondovalle. Per elaborazioni GIS: la copertura relativa alla localizzazione delle principali funzioni potrà essere costruita attribuendo ad ogni geometria registrata nella CTR 1/10000 (codici 2xx, reperibili nella copertura xxxxxxea.shp) un attributo relativo alla funzione prevalente esercitata in ciascun blocco edilizio. In casi particolarmente significativi gli studenti dovranno articolare l informazione spezzando i poligoni registrati dalla carta tecnica in unità di rilevazione più piccole; 8

è possibile utilizzare come base geometrica per la evidenziazione dei principali assi di comunicazione la copertura xxxxxxav.shp (archi viari) e la copertura xxxxxxaf.shp (archi ferroviari) della carta tecnica regionale toscana; utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1); è possibile ombreggiare la tavola attraverso una copertura hillshade (ottenibile per elaborazione della griglia altimetrica) per dare maggiore evidenza alle forme del rilievo; in alternativa è possibile ombreggiare la griglia utilizzando una copertura clivometrica, per segnalare espressivamente l andamento dei crinali; evidenziare la rete idrografica attraverso una opportuna resa cromatica degli elementi lineari aventi codice 301 (corsi d'acqua principali) 302 (corsi d'acqua secondari) 303 (scoline e canalette irrigue); utilizzare campiture piena solo per i fiumi, evitando di utilizzare la copertura xxxxxxad.shp per i torrenti. Tav.2.3 Periodizzazione della crescita edilizia e urbana Scopo della tavola è evidenziare i caratteri quantitativi e qualitativi delle dinamiche insediative documentate dal XIX secolo ad oggi. La tavola dovrà permettere di riconoscere gli assetti insediativi fondativi riconoscibili nello stato dei luoghi alla fine dell'800, una prima fase di crescita spesso ancora coerente con i principi insediativi tradizionali (edificazione compatta su filo strada, isolati chiusi), una seconda fase di crescita estranea ai principi insediativi tradizionali (la "grana grossa" dei servizi urbani, l'espansione a bassa densità di edifici isolati su lotto, le parti di città morfologicamente autonome dell'edilizia promossa da iniziativa pubblica, e così via). È di norma molto importante segnalare le relazioni tra le dinamiche di nuova localizzazione degli insediamenti rispetto alla morfologia del suolo. L informazione riportata nella tavola sarà costruita sulla base di quanto disponibile presso il Sistema Informativo Territoriale e Ambientale della Regione Toscana. Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico CTR 1/10000 in edizione vestita (tutti i livelli compresa la toponomastica); sedimi edificati (edifici) distinti cromaticamente secondo il periodo di prima documentazione cartografica leggibile attraverso il confronto con la cartografia storica; percorsi fondativi identificabili attraverso la lettura della cartografia storica, prevalentemente mediante la lettura delle carte IGMI e delle foto aeree della levata del 1954, reperibili presso la catoteca del dipartimento di urbanistica, presso la stessa IGM e on-line mediante lo sportello cartografico della regione toscana (servizio WMS). idrografia (nel caso di elaborazioni GIS ottenuta per selezione dei dati cartografici disponibili da CTR: copertura xxxxxxad.shp, codici 301, 302, 303 della copertura xxxxxxel.shp). Indicazioni per la restituzione grafica: 9

utilizzare per la rappresentazione dei sedimi edificati una scala cromatica che va da toni scuri per le parti più antiche a toni chiari per le parti contemporanee (p.e. marrone/rosso/arancio/giallo); utilizzare un tono analogo a quello utilizzato per la prima soglia temporale ma leggermente desaturato per la evidenziazione dei percorsi di impianto; utilizzare un tono di azzurro e un tratto spesso per la rappresentazione della rete idrografica principale; utilizzare lo stesso tono di azzurro, ma con spessore inferiore e tratteggiato, per la rete delle scoline di fondovalle. Per elaborazioni GIS: utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1); è possibile ombreggiare la tavola attraverso una copertura hillshade (ottenibile per elaborazione della griglia altimetrica) per dare maggiore evidenza alle forme del rilievo; in alternativa è possibile ombreggiare la griglia utilizzando una copertura clivometrica, per segnalare espressivamente l andamento dei crinali; utilizzare campiture piena solo per i fiumi, evitando di utilizzare la copertura xxxxxxad.shp per i torrenti; evidenziare la rete idrografica attraverso una opportuna resa cromatica degli elementi lineari aventi codice 301 (corsi d'acqua principali) 302 (corsi d'acqua secondari) 303 (scoline e canalette irrigue); Tav.2.4 Il patrimonio territoriale La tavola del patrimonio territoriale è un elaborato cartografico interpretativo che ha l obiettivo di comunicare conoscenza sulla identità dei luoghi, attraverso la evidenziazione del repertorio di regole che ne hanno costruito l identità nel lungo periodo storico. La costruzione della tavola è concepita come una operazione di selezione, di messa in relazione, di rappresentazione espressiva, di elementi e fenomeni territoriali di diversa natura: aspetti morfologici, relativi alla organizzazione agraria, relativi organizzazione insediativa degli insediamenti, relativa ai processi storici di trasformazione. Si tratta dunque di una carta di sintesi che, a partire dai vari elementi precedentemente studiati, sviluppa un quadro interpretativo dell'area di studio. Elementi da includere nella rappresentazione: La tavola dovrà segnalare, evidenziandoli rispetto al fondo topografico CTR 1/10000, gli elementi giudicati come caratterizzanti rispetto alla identità dei contesti insediati esaminati; a titolo di esempio: aggregati urbani ed edilizia isolata ereditati dagli assetti insediativi storici; percorsi fondativi degli assetti insediativi storici; boschi; colture tradizionali e di pregio (oliveto, vigneto, ecc.); fiumi, torrenti e ambiti riparali; eventuali sistemazioni idraulico agrarie di pregio (terrazzamenti, ciglionamenti, arginature, ecc.); ambiti di particolare rilevanza geo-morfologica; 10

Indicazioni per la restituzione grafica: La costruzione grafica della tavola ha essenziali finalità interpretative e deliberatamente non vengono fornite indicazioni tecniche precise per la sua redazione. In generale si suggerisce di segnalate attraverso l'uso del colore i segni topografici considerati importanti per la evidenziazione degli elementi del patrimonio. Gli aspetti legati alla restituzione cartografica saranno comunque oggetto di un confronto collettivo nelle ore di lezione e per i singoli gruppi negli incontri con il docente. 11

3. I temi della città Tutte le tavole di questa sezione dovranno essere riprodotte in scala 1/2000, utilizzando come fondo topografico una CTR 1/2000 (soprattutto per tecniche di redazione digitali vettoriali o GIS: per informazioni sulla CTR toscana http://www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/cartopage/index.htm). Tav. 3.1 Uso del suolo urbano L analisi ha come obiettivo il chiarimento di quale e che cosa sia il centro abitato oggi, quali siano le sue funzioni, le relazioni con il suo immediato contesto e, conseguentemente, il ruolo funzionale che esso svolge nel territorio. Per l esecuzione dell analisi si dovrà procedere al preventivo riconoscimento dell entità minima urbanistica del lotto. Nella tavola dovranno essere individuate e rappresentate le aree a destinazione pubblica e a funzioni riconosciute nel nostro ordinamento di interesse collettivo, e quelle a destinazione o interesse di carattere privato. Nelle prime dovranno essere individuate in dettaglio: le aree per i vari tipi di istruzione dall asilo nido alla scuola media, quelle per i vari tipi di servizi e attrezzature di interesse collettivo (amministrativi, culturali, religiosi, socio sanitari, associativi ricreativi, cimiteriali, tecnologici, ecc.), quelle per le attività sportive, a parco pubblico e a verde attrezzato, quelle per la mobilità (vari tipi di strade carrabili, ciclabili, pedonali, ferrovia, spazi attrezzati di sosta, fermate e stazioni dell autobus e del treno, ecc.), altre eventualmente presenti. Se esistenti dovranno essere indicate le aree per i servizi di interesse generale che fanno riferimento ad un ambito sovracomunale (scuole superiori, ospedali, parchi di interesse territoriale, servizi di sicurezza, ecc.). Tra le aree a destinazione o interesse privato dovranno essere individuate in dettaglio: le aree residenziali, quelle produttive, commerciali, per i vari altri tipi di attività terziarie (credito e assicurazioni, uffici e studi, ricezione, pubblici esercizi, depositi, ecc.), le aree ortive e i parchi non strettamente attribuibili alle precedenti funzioni e le aree polifunzionali dove le attività, da classificare, convivono fra di loro o, più frequentemente, con la residenza. Queste aree polifunzionali saranno indicate in legenda come aree miste, comprendenti una sovrapposizione di due o più funzioni. In ogni caso l analisi farà riferimento alla funzione prevalente o alla compresenza di non più di due funzioni prevalenti. Dovranno essere indicati ed individuati anche tutti quegli usi marginali non chiaramente riferibili alle precedenti categorie, presenti talvolta in modo significativo nelle aree di frangia periurbana (autodemolizioni, discariche, depositi che non si configurano come attività, aree in abbandono, ecc.), che si presentano come aree di degrado funzionale e conseguente criticità. Dalla relazione fra gli usi in atto potranno emergere quelli che per le loro caratteristiche costituiscono situazioni di criticità per incompatibilità funzionale, per produzione di inquinamento (scarichi liquidi, solidi o gassosi, rumorosità, ecc.) e rischio idraulico o instabilità, ecc.. Tali situazioni dovranno essere correttamente individuate. 12

Le categorie presenti dovrebbero essere rappresentate con campiture continue e/o discontinue a colori, perimetri e linee e, se occorrenti, simbologie. Oltre alla conoscenza del significato funzionale presente nel complesso nell area di lavoro, l analisi dovrebbe attivare la valutazione critica delle carenze, delle compatibilità e incompatibilità fra le funzioni presenti e attigue, i margini e le flessibilità funzionali ancora presenti nel tessuto urbanizzato. La tavola può essere accompagnata da uno schema ragionato sulla organizzazione dei servizi e sulla loro efficienza. Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico CTR 1/2000 in edizione vestita (tutti i livelli compresa la toponomastica) copertura uso del suolo ottenuta per trascrizione e collaudo della documentazione già esistente e verificata attraverso l analisi diretta e eventualmente, per le parti non facilmente accessibili, attraverso la lettura delle foto aeree disponibili per l area oggetto di analisi. idrografia (nel caso di elaborazioni GIS ottenuta per selezione dei dati cartografici disponibili da CTR: copertura xxxxxxad.shp, codici 301, 302, 303 della copertura xxxxxxel.shp) Indicazioni per la restituzione grafica: utilizzare per la rappresentazione dei sedimi edificati colori accesi adeguati alla differenziazione delle funzioni, utilizzando variazioni di saturazione o di tono rispetto alle campiture delle categorie evidenziate nella tav. 2.3 utilizzare un tono analogo a quello utilizzato ma leggermente desaturato per la evidenziazione delle pertinenze più rilevanti legate a funzioni non residenziali (istruzione, sport, ecc.); utilizzare colori desaturati per la evidenziazione dei principali assi di comunicazione viaria; utilizzare un tono di azzurro e un tratto spesso per la rappresentazione della rete idrografica principale; utilizzare lo stesso tono di azzurro, ma con spessore inferiore e tratteggiato, per la rete delle scoline di fondovalle. Per elaborazioni GIS: la copertura relativa alla localizzazione delle principali funzioni potrà essere costruita attribuendo ad ogni geometria registrata nella CTR 1/2000 (codici 2xx, reperibili nella copertura xxxxxxae.shp e xxxxxxea.shp) un attributo relativo alla funzione prevalente esercitata in ciascun blocco edilizio. In casi particolarmente significativi gli studenti dovranno articolare l informazione spezzando i poligoni registrati dalla carta tecnica in unità di rilevazione più piccole; è possibile utilizzare come base geometrica per la evidenziazione dei principali assi di comunicazione la copertura xxxxxxav.shp (aree viarie) e la copertura xxxxxxaf.shp (are ferroviarie) della carta tecnica regionale toscana; utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1); 13

è possibile ombreggiare la tavola attraverso una copertura hillshade (ottenibile per elaborazione della griglia altimetrica) per dare maggiore evidenza alle forme del rilievo; in alternativa è possibile ombreggiare la griglia utilizzando una copertura clivometrica, per segnalare espressivamente l andamento dei crinali; evidenziare la rete idrografica attraverso una opportuna resa cromatica degli elementi lineari aventi codice 301 (corsi d'acqua principali) 302 (corsi d'acqua secondari) 303 (scoline e canalette irrigue) Tav. 3.2 Analisi percettiva Scopo della tavola è l individuazione dei caratteri identificativi dello spazio urbano (conformazione degli spazi, materiali edilizi, colori, caratteri, ecc) mediante l analisi dell ambito urbano specifico scelto dal gruppo. L analisi verterà sull individuazione, a livello urbano, degli elementi di riferimento dell analisi percettiva proposti da Kevin Lynch (L immagine della città, Etaslibri, Milano, 2004): 1. Percorsi: strade, camminate, passaggi, ed altri canali utilizzati per spostarsi 2. Margini: confini e limiti ben percepiti (mura, edifici, spiagge, linee ferroviarie ecc.) 3. Quartieri (o ambiti insediativi unitari): sezioni relativamente larghe della città contraddistinte da caratteri specifici e da una propria identità 4. Nodi: punti focali della città, intersezioni tra vie di comunicazione, punti d'incontro 5. Riferimenti: oggetti dello spazio velocemente identificabili, anche a distanza, che funzionano come punto di riferimento ed orientamento. L'attribuzione degli elementi alle varie categorie non è da applicarsi in modo rigido; in ogni elemento considerato ci possono essere caratteristiche tali da poterlo collocare in diverse categorie. La carta è redatta facendo uso di più tecniche di rappresentazione (sezioni urbane, prospetti, materiali fotografici, appunti bibliografici, schizzi prospettici, particolari caratterizzanti, ecc). Tav. 3.3 Morfologie urbane e tipologie edilizie Scopo della tavola è l analisi sui tessuti morfologici dei nuclei insediativi presenti nell area di analisi. preventivo riconoscimento dell entità minima urbanistica del lotto. Su questa base, dovrà essere individuata la tipologia insediativa dei vari edifici presenti, che sarà in stretta relazione con l epoca di formazione. L analisi ha come obiettivo il chiarimento di quali sono le tipologie edilizie dell area, per comprendere come l evoluzione storica delineata nell ambito dell analisi storica e socioeconomica prenda forma sul territorio, attraverso la traduzione in tipi edilizi e in forme architettoniche legate ad un epoca specifica (che può essere l epoca di fondazione o un successivo rimaneggiamento o un espansione attuale, a seconda della zona che si prende in analisi). Per la determinazione delle classi tipologiche dovranno essere presi in considerazione: - le modalità di edificazione del lotto; - i rapporti tra edificato, aree scoperte e percorsi; 14

- le modalità di aggregazione e distribuzione degli spazi interni, dedotte attraverso la lettura dei prospetti architettonici; - le modalità di aggregazione in tessuti edilizi del sistema edificio-area di pertinenza con quelli adiacenti. L analisi congiunta di questi aspetti porterà alla mappatura delle principali tipologie edilizie identificabili nell area, che possono essere ricondotte ai seguenti tipi: - colonica; - casa a corte; - villa - villini isolati; - palazzo; - palazzina; - schiera; - casa in linea; - blocco chiuso; - blocco aperto; - elementi speciali nodali; - elementi seriali polari; - elementi seriali antipolari. La classificazione delle tipologie insediative dovrà i essere ordinata per periodo storico e per categoria. In particolare, per ciascuna tipologia saranno distinti i tipi edilizi ante 1940 e post 1940, prendendo in considerazione questa data in quanto simbolica dello spartiacque tra l architettura precedente alla seconda guerra mondiale e quella successiva, basata su canoni estetici e metodologie costruttive completamente differenti. L attribuzione del tipo può essere certa, dedotta cioè dal confronto delle fonti, o presunta, ipotizzata attraverso indizi. Le fonti dell analisi possono essere: - cartografia - cartografia storica (fondamentali sono le carte catastali preunitarie) e eventuali fonti d archivio; - analisi diretta. Oltre all analisi sul posto e alla lettura della cartografia CTR 1:2.000, un utile riferimento per l analisi è rappresentato dal testo di Caniggia G. e Maffei G. L., Lettura dell edilizia di base, Marsilio, Venezia, 1979. Inoltre, specificatamente per la zona fiorentina, può risultare interessante anche il testo degli stessi autori, La casa fiorentina nella storia della città dalle origini all'ottocento, Marsilio, Venezia, 1980. Elementi da includere nella rappresentazione: fondo topografico CTR 1/2000 in edizione vestita (tutti i livelli compresa la toponomastica) sedimi edificati (edifici) distinti cromaticamente secondo la tipologia leggibile attraverso il confronto con la cartografia storica (periodizzazione della crescita urbana) e individuabile attraverso la lettura delle foto aeree disponibili e il sopralluogo diretto. principali assi di comunicazione individuabili attraverso interpretazione del fondo topografico idrografia (nel caso di elaborazioni GIS ottenuta per selezione dei dati cartografici disponibili da CTR: copertura xxxxxxad.shp, codici 301, 302, 303 della copertura xxxxxxel.shp) 15

Indicazioni per la restituzione grafica: utilizzare per la rappresentazione dei sedimi edificati colori accesi adeguati alla differenziazione delle tipologie ordinare la classificazione delle tipologie insediative in base al periodo storico. In particolare, per ciascuna tipologia saranno distinti i tipi edilizi ante 1940 e post 1940, prendendo in considerazione questa data in quanto simbolica dello spartiacque tra l architettura precedente alla seconda guerra mondiale e quella successiva, basata su canoni estetici e metodologie costruttive completamente differenti. di conseguenza, per ciascuna tipologia sarà utilizzato un tono pieno per gli edifici ante 1940 e un tono analogo a quello utilizzato ma leggermente desaturato per la evidenziazione delle tipologie post 1940; Per elaborazioni GIS: è possibile e quasi sempre consigliabile ombreggiare la tavola attraverso una copertura hillshade (ottenibile per elaborazione della griglia altimetrica) per dare maggiore evidenza alle forme del rilievo; in alternativa è possibile ombreggiare la griglia utilizzando una copertura clivometrica, per segnalare espressivamente l andamento dei crinali; utilizzare come fondo topografico la CTR in versione raster o in edizione vettoriale "vestita"; in questo secondo caso aver cura di caricare tutti i livelli compresa la toponomastica e restituire la CTR in nero utilizzando tratti sottilissimi (0.1) Tav. 3.4 Il patrimonio urbano La tavola viene costruita valutando la consistenza insediativa del centro urbano, delle tipologie edilizie e insediative, dei pattern, dei caratteri degli elementi primari e della città pubblica al fine di produrre una carta che metta in evidenza la struttura e gli elementi primari di valore. Elementi da includere nella rappresentazione: La tavola dovrà segnalare, evidenziandoli rispetto al fondo topografico CTR 1/2000, gli elementi giudicati come caratterizzanti rispetto alla identità dei contesti insediati esaminati; a titolo di esempio: tipologie edilizie e insediative; pattern prevalenti; elementi caratterizzanti della città pubblica; elementi ordinatori dello spazio pubblico; Indicazioni per la restituzione grafica: La costruzione grafica della tavola ha essenziali finalità interpretative e deliberatamente non vengono fornite indicazioni tecniche precise per la sua redazione. In generale si suggerisce di segnalate attraverso l'uso del colore i segni topografici considerati importanti per la evidenziazione degli elementi del patrimonio. Gli aspetti legati alla restituzione cartografica saranno comunque oggetto di un confronto collettivo nelle ore di lezione e per i singoli gruppi negli incontri con il docente. 16

Relazione Contenuti della relazione Gli elaborati cartografici dovranno essere accompagnati da un documento contenente la descrizione di alcuni aspetti strutturali della comunità sociale e delle attività insediate nel territorio scelto. Essendo il territorio il luogo fisico dove la comunità ha stabilito il suo insediamento permanente e dove ha svolto in forme diverse le sue attività, il suo assetto attuale può essere considerato in gran parte la risultante delle azioni che la stessa comunità ha svolto in esso in risposta alle proprie necessità. Nella relazione si dovranno affrontare le problematiche e dare le conseguenti risposte in merito a: - quali sono le caratteristiche strutturali della popolazione e delle sue attività, - in qual modo, con quale dinamica e con quali effetti queste si sono evolute nel tempo, - quali sono e come si sono evolute le forme e le condizioni insediative. L analisi dovrà tendere a cogliere e selezionare i caratteri strutturali che hanno maggiormente segnato l'evoluzione della comunità dal dopoguerra ad oggi. Lo studio dovrà avvalersi delle fonti Istat (censimenti dal 1951 al 2001) e comunali (ufficio anagrafico comunale e di quartiere). In particolare lo studio potrà prendere in considerazione i seguenti aspetti nella loro evoluzione: 1) Struttura della popolazione a) aspetti quantitativi - popolazione residente e famiglie - movimento della popolazione nello stesso arco temporale (nati, morti, immigrati, emigrati) - distribuzione della popolazione nel territorio comunale; b) aspetti qualitativi - distribuzione della popolazione in classi di età, piramidi delle età e indicatori; c) la struttura occupazionale - popolazione attiva e non attiva - settori e rami di attività economica della popolazione attiva - condizione della popolazione non attiva; 2) L abitazione - condizioni abitative nel complesso - epoca di costruzione dei fabbricati delle abitazioni occupate e non occupate - le abitazioni non occupate: quantità e motivazioni 3) La struttura produttiva - imprese, unità locali e addetti per settore e ramo di attività Le modalità della seconda esercitazione L interpretazione del materiale elaborato comporta il seguente percorso logico: - raccolta dei dati di base (fonti), 17

- scelta e organizzazione dei dati più significativi in tabelle contenenti anche alcune elaborazioni degli stessi (percentuali, variazioni percentuali, indici, grafici) nelle forme ritenute più consone a capire e a trasmetterne con chiarezza i fenomeni, - incrocio dei dati, per capire le necessarie relazioni fra i vari fenomeni singolarmente analizzati, - interpretazione della realtà sociale analizzata (relazione di sintesi). La raccolta, l'organizzazione e l'elaborazione dei dati sarà fatta come lavoro di gruppo e organizzata in un elaborato scritto contenente una breve interpretazione sull evoluzione della struttura socio economica del comune ed eventualmente dell area di riferimento (max 5 cartelle A4). 4) Lo scenario istituzionale di trasformazione (lettura degli strumenti di regolazione) La lettura delle principali indicazioni degli strumenti urbanistici relativi alla zona di studio verrà restituita mediante un testo scritto, parte della relazione da allegare agli elaborati grafici, corredato delle immagini ritenute necessarie per illustrarne i contenuti. Lo scopo dell'elaborato è di individuare e descrivere le principali linee di tendenza per il futuro dell'area, così come contenute negli strumenti urbanistici attualmente in vigore, prevalentemente nei piani strutturali. Dato che le aree di studio non coincidono con il territorio di un solo comune sarà necessario per ogni gruppo definire con il docente la modalità di analisi da adottare, anche in relazione alla situazione dei piani strutturali presenti nella zona ed al mosaico che caratterizza ogni singola area di lavoro. 5) Sintesi: analisi SWOT La relazione si concluderà con una sintesi delle risorse e delle opportunità presenti sul territorio interessato, attraverso un elaborato scritto che prenda in considerazione tutte le analisi svolte precedentemente sia a livello documentale che cartografico. In particolare, la ricomposizione dell apparato analitico nelle carte del patrimonio territoriale e urbano può portare al riconoscimento delle parti del centro abitato omogenee per i vari e diversi caratteri e problematiche, di quelle caratterizzate da specifiche sensibilità e da situazioni di criticità ambientali, funzionali, morfologiche), degli elementi singoli o delle aree costruite di riferimento storico, funzionale o morfologico. Dovranno essere riconosciuti i tessuti urbanistici omogenei per caratteri comuni o per modello di organizzazione urbana, nonché le parti disomogenee o non strutturate, per evidenziarne gli elementi identitari, le potenzialità e i limiti. 18