15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza Il trattamento di fine rapporto (TFR) costituisce una componente del costo del personale, che matura durante il rapporto di lavoro e che viene corrisposta ai lavoratori dipendenti al momento della cessazione dello stesso rapporto. Per questo motivo si dice anche che il TFR rappresenta una retribuzione differita. Con il calcolo e la rilevazione della quota di TFR, si tiene conto, per competenza economica, della parte di trattamento di fine rapporto maturata nell anno. La quota di competenza dell esercizio (componente negativo di reddito per l impresa) ha come contropartita il Fondo TFR, che costituisce un debito nei confronti del personale dipendente da collocare nella macroclasse C) del passivo dello Stato Patrimoniale. Peraltro, dal debito relativo al TFR maturato nell esercizio, l impresa sottrae gli importi relativi ai contributi miglioramento pensioni dello 0,50% sulle retribuzioni lorde, che la stessa impresa ha anticipato durante l anno per conto dei lavoratori dipendenti (rilevati in Dare del conto Dipendenti c/recupero contributi). In tal modo, l azienda recupera il credito vantato nei confronti dei dipendenti per l anticipo di tali contributi, compensandolo con il debito maturato nell esercizio a titolo di trattamento di fine rapporto. Il TFR maturato nell esercizio viene calcolato sulla base delle disposizioni previste dall art. 2120 cod. civ., ed è dato dalla somma di due distinte quote, denominate, rispettivamente, quota corrente e quota di rivalutazione. La quota corrente (pari all incirca ad una mensilità) si ottiene dividendo il totale degli stipendi corrisposti con carattere continuativo durante l anno (con esclusione quindi di gratifiche una tantum, straordinari, ecc.) per il divisore fisso di 13,5. La quota di rivalutazione si ottiene adeguando, in funzione dell aumento del costo della vita, il debito pregresso nei confronti dei dipendenti, cioè rivalutando il saldo del Fondo TFR. In particolare, a tale saldo si applica un coefficiente di rivalutazione ottenuto sommando a 1,5 (componente fisso) il 75% della variazione dell indice ISTAT dei prezzi al consumo rispetto all anno precedente.
540 Capitolo XVI Tale quota di rivalutazione ha l evidente scopo di aggiornare il debito maturato fino a quel momento nei confronti dei dipendenti, per mantenere sostanzialmente immutato il potere d acquisto di una somma che verrà corrisposta di solito dopo molti anni. Come già visto, il debito per il trattamento di fine rapporto maturato nell esercizio, determinato come somma delle due quote in oggetto, va ridotto di un importo pari allo 0,50% dell imponibile ai fini previdenziali, quale recupero del contributo a carico dei lavoratori per il miglioramento delle pensioni, anticipato dall azienda in sede di liquidazione degli oneri sociali. Per completezza, si fa presente che il meccanismo di calcolo e di contabilizzazione del TFR che si è esposto riguarda il trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006. Infatti, dal 1 gennaio 2007 il lavoratore dipendente deve scegliere se mantenere il TFR nella sua forma attuale oppure destinarlo ai fondi pensione. In quest ultimo caso, l impresa deve provvedere a versare ai fondi pensione le somme maturate dal 01/01/2007. Se, invece, il dipendente sceglie di non destinare il TFR ai fondi pensione, il trattamento del TFR maturato dal 1 gennaio 2007 è diverso a seconda che l impresa abbia più o meno di 50 dipendenti. In particolare: - per le imprese con meno di 50 dipendenti il TFR, calcolato secondo le modalità sopra esposte, rimane in azienda anche per la parte maturata dopo il 1 gennaio 2007 e viene pagato dall impresa alla cessazione del rapporto di lavoro; - per le imprese con 50 o più dipendenti il TFR maturato dal 1 gennaio 2007 deve essere trasferito al Fondo di Tesoreria istituito presso l INPS. L imposta sostitutiva sul TFR La quota di rivalutazione del TFR è assoggettata ad un imposta sostituiva del 17% che l impresa trattiene a valere sul Fondo TFR, e che dovrà successivamente versare all erario, al netto dell acconto pagato durante l esercizio, secondo le modalità previste dalla legge. L imposta sostitutiva non deve essere contabilizzata come costo, ma riduce il Fondo TFR, cioè il debito dell impresa nei confronti dei dipendenti. Ciò è dovuto al fatto che l imposta sostitutiva viene mate-
Le imposte sul reddito 541 rialmente pagata dall impresa, ma grava sui lavoratori: pertanto l importo pagato viene recuperato riducendo il debito per TFR che il datore di lavoro ha nei confronti dei propri dipendenti. Entro il giorno 16 del mese di dicembre di ogni anno, l impresa versa un acconto dell imposta sostitutiva sul TFR per un importo commisurato al 90% della quota di rivalutazione dell anno precedente. Dal punto di vista contabile si rileverà un uscita monetaria avente come contropartita un credito verso l erario per l acconto versato. Al 31/12 si provvede al calcolo dell imposta sostitutiva sul TFR relativa all esercizio, applicando l aliquota dell 17% alla quota di rivalutazione dell anno. Per un importo corrispondente, l impresa provvede a ridurre l importo del Fondo TFR e contestualmente storna l acconto versato il precedente 16 dicembre. Se l importo dell imposta sostitutiva calcolata a fine anno risulta superiore all importo versato in acconto, la differenza verrà rilevata come debito verso l erario da pagare entro il successivo 16 febbraio. I versamenti relativi all imposta sostitutiva sul TFR (sia in acconto sia a saldo) vanno eseguiti utilizzando il modello di pagamento F24. Se, invece, l importo versato il 16 dicembre a titolo di acconto risulta superiore a quello dell imposta dovuta, la differenza rappresenta un credito verso l erario che potrà essere successivamente recuperato. La determinazione e la contabilizzazione del TFR: un esemplificazione Di seguito si riporta un esempio relativo alla determinazione e alla rilevazione del TFR. Si calcoli l accantonamento TFR di competenza dell esercizio, sapendo che le retribuzioni annue aventi carattere di continuità sono state pari a 270.000,00, il Fondo TFR da rivalutare ammonta a 36.000,00, i contributi miglioramento pensioni anticipati dall impresa durante l anno sono pari a 1.350,00 e la variazione dell indice ISTAT dei prezzi al consumo rispetto al mese di dicembre dell anno precedente è stata pari al 2%. Si provveda, inoltre, al calcolo e alla contabilizzazione dell imposta sostitutiva del 17%, tenendo conto che l acconto versato il 16/12 ammonta a 97,00. I calcoli relativi al TFR maturato nell esercizio sono i seguenti:
542 Capitolo XVI quota corrente: 270.000,00 13,5 = 20.000,00 coefficiente di rivalutazione: 1,5 + (2 75%) = 3% quota di rivalutazione: 36.000,00 3% = 1.080,00 quota corrente: 20.000,00 + quota di rivalutazione: 1.080,00 totale accantonamento TFR: 21.080,00 La scrittura in P.D. sarà: 31/12 Accantonamento TFR 21.080,00 Dipendenti c/recupero contributi 1.350,00 Fondo TFR 19.730,00 Rilevato TFR di competenza dell esercizio Per quanto riguarda l imposta sostitutiva i calcoli sono i seguenti: imposta sostitutiva: 1.080,00 17% = 183,60 Poiché si è già versato un acconto di 97,00 1, il saldo da corrispondere entro il 16/02, che figurerà al 31/12 come debito nei confronti dell erario, sarà: imposta sostitutiva: 183,60 (-)acconto versato: (-) 97,00 totale accantonamento TFR: 86,60 1 La rilevazione contabile del versamento dell acconto sarà: 16/12 Erario c/acc.to imposta sostitutiva TFR 97,00 Banca c/c 97,00 Versato acconto imposta sostitutiva su TFR
Le imposte sul reddito 543 La rilevazione contabile sarà: 31/12 Fondo TFR 183,60 Erario c/acc.to imposta sostitutiva TFR 97,00 Erario c/ imposta sostitutiva TFR 86,60 Rilevata imposta TFR di competenza dell esercizio