Corso di scrittura creativa Dalla creazione di un romanzo al suo invio alle case editrici Esercitazione finale Domande 1. Cosa si consiglia di fare quando un autore alle prime armi ha davanti il foglio bianco e non sa da quale storia cominciare? 2. Come nasce il personaggio e da cosa prendere spunto per la sua descrizione? 3. Come si muove un personaggio? Come agisce? 4. Come si costruisce una trama coerente con la storia?
5. Come devono essere i dialoghi tra i personaggi? 6. Cosa determinano lo spazio e il tempo di una storia? 7. Cos è il tema della storia? 8. In cosa consistono la revisione e la riscrittura? 9. Cosa bisogna fare per scrivere una storia per ragazzi? 10. Come si invia il lavoro alle case editrici?
Risposte 1. L autore dovrebbe sempre iniziare con la scrittura di alcune idee, circa dieci, e svilupparle come se fossero dei piccoli riassunti in modo che rendano chiaro il senso di quello che accade ai personaggi delle storie. 2. Per la creazione di un personaggio è ideale avere a portata di mano un identikit, sul quale riportare i diversi caratteri che fanno proprio quel personaggio. Sarebbe interessante prendere ispirazione dalla realtà, dalle persone che conosciamo e da quelle che incontriamo per caso, ma che lasciano in noi il ricordo particolare del loro modo di essere.
3. Le azioni descrivono i personaggi nel modo migliore, esprimendo le loro caratteristiche psichiche, che sono determinate da ciò che essi fanno e da come lo fanno. Le azioni, il modo in cui i nostri personaggi scelgono i vivere, sono essenziali per creare quello speciale rapporto tra il lettore e la storia. Da come il personaggio si muove, nasce la curiosità nel lettore di proseguire la lettura della storia. 4. Costruire una trama e una storia coerente sono presupposti di un buon lavoro. È necessario pensare alla storia e scriverla sottoforma di riassunto. Come se fosse il racconto di un libro già letto. Sarebbe ideale dividere la storia in sequenze temporali, per aver ben chiara la
contemporaneità delle azioni, per valutare se è il caso di posticiparle o anticiparle. Un esercizio quest ultimo davvero utile per capire se i personaggi si muovono bene, e se le loro azioni hanno ricadute su azioni successive. Perché un personaggio dovrebbe agire in una certa maniera? Cosa accadrebbe se si comportasse in un altra? L importante è che ci sia del filo logico. 5. I dialoghi devono essere brevi e asciutti, è necessario fare attenzione al registro linguistico dei personaggi e modificare la lingua in base all età, alle caratteristiche che devono emergere, al mondo al quale appartengono, senza mai appesantire la lettura o renderla incomprensibile, sia con una forma troppo aulica che con una forma più
semplice e colloquiale da risultare comunque inadeguata. 6. Il tempo e lo spazio influenzano le persone. L ambientazione fa da sfondo a tutto ciò che fa parte della storia, ma non si vede. Entrambi questi fattori determinano lo stato d animo come anche le abitudini di vita di un popolo. Basti pensare alle diverse epoche storiche. Non è necessario dare tante informazioni, basterà dare dei riferimenti al lettore e sottolineare gli eventi importanti che sono accaduti nell arco di un certo periodo di tempo. 7. Il tema è il contenitore della storia, ma non sempre viene notato dal lettore. Corrisponde alla motivazione di base che spinge i
personaggi ad agire, a fare le loro scelte e quindi a condurre, guidati da quella stessa motivazione, la storia. Il tema viene in genere scoperto alla fine della lettura, in questo caso, quando un autore termina la scrittura della sua storia, potrebbe trovare il tema proprio alla fine del lavoro, se non è stato individuato prima tra le azioni che spingono i personaggi ad agire. Se non c è, qualcosa non ha funzionato. 8. Si consiglia di rileggere il lavoro scritto dopo qualche giorno, le parole hanno bisogno di mettersi a posto da sole e la mente ha necessità di distrarsi e liberarsi dalla grande concentrazione a cui la scrittura obbliga. Poi è necessario rileggere, magari al pc oppure stampando su carta lo scritto, e segnando
eventualmente a margine con la matita o la penna rossa le aggiunte e le modifiche. Siate severi con voi stessi. Quando si è pronti per rileggere il lavoro, lo si potrebbe fare anche ad alta voce, oppure si potrebbe chiedere a qualcuno di cui ci si fida, si leggerlo ad alta voce, ma solo se si è costretti e pronti a condividerlo con qualcuno. Potrebbe essere utile anche pagare un editor. 9. Scrivere una storia per ragazzi significa tornare bambini, cancellare i pregiudizi appresi durante l infanzia e l adolescenza, e sicuramente non cercare di scrivere qualcosa a partire dalla propria esperienza personale. Utile anche capire quale sia il tipo di pubblico per cui scrivere: bambini, preadolescenza o Young Adult. In base a questo cercare di capire
quali sono i temi da affrontare nelle storie ed utilizzare uno stile breve e semplice, mostrando il più possibile quello che si vuole descrivere. 10. L invio del lavoro ha la stessa importanza della scrittura del lavoro stesso. Correggere e rileggere, poi stare attenti al formato e al carattere utilizzato nel file di scrittura. Inserire sempre una lettera di accompagnamento e una sinossi che descriva in poche righe di cosa si parla nel lavoro. Inviare tutto alle agenzie editoriali oppure tentare con l approccio diretto con le case editrici, e poi aspettare che arrivi una risposta.
Da questo momento in poi la vostra storia dovrebbe essere a buon punto, o magari qualcuno sarà già sul punto di inviare il suo lavoro a qualche agenzia. Se avete voglia di condividere le vostre esercitazioni e far leggere i vostri lavori a potenziali lettori che escano dalla cerchia di amici e parenti, vi aspetto all indirizzo scrittura@lezione-online.it E naturalmente sul sito http://corsodiscritturacreativa.wordpress.com Ora non resta che augurarvi Buona scrittura!