Relazioni e Bilancio. Anno 2005 19 Esercizio



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Relazioni e Bilancio Anno 2005 19 Esercizio 1

Sommario

CARICHE SOCIALI pag. 5 LA NUOVA STRUTTURA DEL BILANCIO pag. 7 LA TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI pag. 9 Riconciliazione SP D.Lgs. 87/92 - IAS all 1/1/2004 pag. 17 Riconciliazione SP D.Lgs. 87/92 - IAS al 31/12/2004 e 1/1/2005 pag. 21 Riconciliazione SP D.Lgs. 87/92 - IAS al 31/12/2005 pag. 26 RELAZIONE SULLA GESTIONE pag. 29 SCHEMI DI BILANCIO Stato patrimoniale pag. 40 Conto economico pag. 42 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto pag. 43 Rendiconto finanziario pag. 44 NOTA INTEGRATIVA Parte A: politiche contabili pag. 48 Parte B: informazioni sullo stato patrimoniale pag. 72 Parte C: informazioni sul conto economico pag. 93 Parte D: altre informazioni pag. 102 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE pag. 117 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE pag. 119 AVVISO DI CONVOCAZIONE pag. 120 3

Cariche Sociali

Consiglio di Amministrazione Presidente: Vitale Ugo * Vice Presidente: Gentili Gianluigi * Direttore Generale: Fimiani Ercole Consiglieri: Alessandrelli Alessandro Campogiani Domenico * Cassia Elio* Cattaneo Gaudenzio Lazzaroni Maurizio* Orazietti Carlo Collegio Sindacale Presidente: Polidori Evildo Sindaci Effettivi: Mancinelli Fabrizio Scoponi Luigi * Membri del Comitato Esecutivo 5

La nuova struttura del Bilancio

Nel mese di febbraio 2005 il Legislatore nazionale ha emanato il Decreto legislativo che defi nisce le scelte rimesse a ciascuno stato membro UE in tema di obbligo/facoltà di applicazione dei principi IAS/IFRS ai bilanci individuali ed al relativo adeguamento delle disposizioni fi scali, in attuazione delle deleghe contenute nell art. 25 della Legge n. 306 del 2003 (Legge Comunitaria per il 2003). Tale schema di decreto prevede per le banche, le società fi nanziarie capogruppo dei gruppi bancari iscritti nell albo di cui all art. 64 del Decreto Legislativo n. 385/93, le SIM, le SGR e le società iscritte nell albo di cui all art. 107 del Decreto Legislativo n. 385/93 redigono il bilancio consolidato sulla base dei principi contabili internazionali a partire dal 2005, mentre per il bilancio individuale tale obbligo decorre dal 2006. E tuttavia ammesso, in via facoltativa non ritrattabile, anticipare già al bilanci individuale 2005 l applicazione dei suddetti principi. Coerentemente con quanto previsto dalla Capogruppo BPU Banca, Esaleasing ha inteso adottare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale già a decorrere dall esercizio 2005, usufruendo della facoltà sopradetta. L adozione diffusa dei principi contabili internazionali a livello di Gruppo, pur comportando un iniziale sforzo dal punto di vista tecnico-organizzativo, consente di semplifi care i processi amministrativi riducendo il rischio di errori ed evita oneri che diversamente andrebbero ad incidere sia sulla Capogruppo tenuta alla redazione del bilancio consolidato, sia in Esaleasing tenuta a fornire le necessarie informazioni. L applicazione dei nuovi principi contabili internazionali ha determinato importanti modifi che nella rappresentazione delle transazioni, nella valutazione delle attività e delle passività e nella struttura stessa dei bilanci. Le norme che disciplinano la prima applicazione dei principi IAS/IFRS richiedono la predisposizione, con i medesimi principi, di almeno un esercizio di raffronto. Tuttavia, il ritardo con cui è stato omologato il principio contabile IAS 39 quello di gran lunga più rilevante nell ambito dell operatività ha indotto il Legislatore Europeo ad escludere che le informazioni comparative riguardanti il 2004 debbano essere conformi al citato principio 39. Pertanto i dati relativi all esercizio 2004 non sono comparabili con riferimento alla valutazione degli strumenti fi nanziari. Gli schemi contabili utilizzati fanno riferimento al Provvedimento della Banca d Italia del 14 febbraio 2006 per gli Intermediari Finanziari iscritti nell elenco speciale di cui all art. 107 del Decreto Legislativo n. 385/93. 7

Transizione ai principi contabili internaz. IAS/IFRS

Al fi ne di comprendere adeguatamente il processo di transizione dai principi contabili nazionali (D.Lgs. 87/1992 e Circolare Banca d Italia n. 166/1992 e successivi aggiornamenti) applicati sino all esercizio 2004, ai principi contabili internazionali IAS/IFRS applicati dall esercizio 2005, si fornisce qui di seguito un quadro riassuntivo dei principali aspetti normativi e dei principi IAS/IFRS stessi. Viene inoltre descritto lo svolgimento del processo di transizione presso la Esaleasing Spa. SINTESI NORMATIVA Il processo di armonizzazione contabile promosso dalla Commissione Europea ha portato, nel luglio del 2002, all emanazione del Regolamento n. 1606/2002 dal quale scaturisce l obbligo, per le società quotate dell Unione Europea, di applicare i principi contabili internazionali IAS/IFRS nei bilanci consolidati a partire dall esercizio 2005. Tale evento ha segnato il primo passo nella direzione auspicata dai mercati internazionali rivolta ad una convergenza, in termini di comparabilità, dell informativa fi nanziaria delle imprese al fi ne di favorire l evoluzione della concorrenza a livello internazionale. L utilizzo generalizzato della nuova disciplina contabile va visto pertanto in un ottica di sviluppo, nell interesse pubblico, di un comune corpo di principi applicabili ad un numero sempre maggiore di società. La transizione dalla normativa nazionale previgente ai principi contabili internazionali IAS/IFRS avviene tramite l omologazione, in sede comunitaria, degli stessi 1. In particolare la ratifi ca dello IAS 39 2, il principio contabile di maggior impatto per le banche e gli altri enti fi nanziari, è avvenuta solo nel mese di dicembre 2004 tramite la pubblicazione con Legge 363/04 3 nella Gazzetta Uffi ciale Europea del Regolamento CE 2086/2004. Sul fronte nazionale il Legislatore, in ottemperanza alla delega ricevuta dal Parlamento, ha esteso, per mezzo del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, l ambito d applicazione dei principi contabili internazionali anche ai bilanci individuali (in via facoltativa per il 2005 e obbligatoria dal 2006) delle società quotate, delle banche ed altri enti fi nanziari vigilati e delle imprese di assicurazione non quotate. Il suddetto decreto ha inoltre concesso la facoltà di applicare i nuovi principi alle imprese tenute alla redazione del bilancio consolidato e alle imprese controllate da quest ultime, dalle società quotate, dalle banche e dagli enti vigilati. La Banca d Italia, nel dare attuazione ai poteri regolamentari disposti all art. 9, comma 1, del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, ha diffuso, con provvedimento del 14 febbraio 2006, gli schemi e le regole di compilazione dei bilanci IAS individuali per le società fi nanziarie vigilate. 1 Per omologazione si intende quel processo lungo e non privo di ostacoli tramite cui viene accertato che il principio contabile non presenta disposizioni in contrasto con la restante normativa comunitaria. 2 Rif. IAS 39 Strumenti fi nanziari: rilevazione e valutazione. 3 Gazzetta Uffi ciale Unione Europea n. 363 del 9 dicembre 2004 9

Nella nota integrativa sono riportate talune delle informazioni maggiormente rappresentative ed utili per apprezzare e valutare l andamento patrimoniale, fi nanziario ed economico della Società. I NUOVI PRINCIPI CONTABILI Il bilancio, secondo la nuova disciplina contabile, è lo strumento atto a fornire le informazioni indispensabili, ai diversi destinatari del medesimo, per assumere ponderate ed oculate valutazioni e scelte economiche. In tale ottica i principi contabili IAS/IFRS mirano a fornire informazioni qualitative che soddisfi no le priorità dei lettori del bilancio rendicontando, tra l altro, i risultati conseguiti dagli amministratori e dalla direzione aziendale. Tra le caratteristiche qualitative che rendono utili le informazioni fornite in bilancio riveste notevole importanza l affi dabilità dell informazione; quest ultima deve rappresentare fedelmente le operazioni e gli eventi e perché ciò si realizzi è necessario che tali eventi siano rilevati e rappresentati in bilancio in conformità alla loro sostanza economica e non meramente secondo la loro forma giuridica. La nuova disciplina contabile prevede pertanto diverse novità relativamente alle modalità di rappresentazione in bilancio dei fatti economici, con particolare riferimento ai momenti della rilevazione, della classifi cazione e della valutazione delle diverse poste. Nella logica dei principi contabili internazionali, inoltre, l informazione contabile è tanto più utile quanto più rifl ette il valore corrente dell attività/passività iscritta in bilancio. In tale ottica i suddetti principi promuovono un utilizzo esteso della valutazione al fair value 4 e, comunque, l espressione dei valori di bilancio secondo criteri fi nanziari anziché di valore nominale (v. ad es. attualizzazione Fondi Rischi). In ciò consiste, in larga parte, una delle principali novità introdotte dalla nuova disciplina contabile. Nel sintetizzare le principali novità connesse all introduzione dei principi contabili internazionali con riguardo ad una società fi nanziaria vigilata, ci si deve innanzitutto riferire allo IAS 39, principio applicabile agli strumenti fi nanziari dove, con tale termine, si ricomprendono, ad esempio, titoli, derivati, crediti/debiti e passività emesse. In sede di rilevazione iniziale lo IAS 39 prescrive che ogni attività/passività fi nanziaria, ad eccezione di quelle di negoziazione, sia iscritta al fair value comprensivo degli oneri/ proventi direttamente connessi alla transazione. Nel caso descritto, quindi, gli oneri/ proventi di transazione non affl uiscono immediatamente a conto economico, ma sono iscritti in aumento/diminuzione del valore iniziale dello strumento fi nanziario salvo poi essere iscritti a conto economico secondo una logica fi nanziaria. Rispetto alla normativa previgente rappresenta una novità di notevole portata la 4 Def. Corrispettivo al quale un attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili Par. 11 IAS 32 Strumenti fi nanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative. 10

previsione d iscrivere i suddetti strumenti in quattro categorie specifi che a cui sono associati metodi di valutazione propri. Le attività/passività di negoziazione, e le attività disponibili per la vendita sono valutate al fair value (per le prime la valutazione è imputata a conto economico, per le seconde è iscritta in un apposita riserva di patrimonio netto), diversamente le attività detenute sino a scadenza e i crediti/fi nanziamenti presuppongono una valutazione con il metodo del costo ammortizzato 5. Va inoltre segnalato che, in ossequio al già citato principio delle prevalenza della sostanza sulla forma, lo IAS 39, con riguardo alle attività e passività fi nanziarie, stabilisce che un attività fi nanziaria possa essere cancellata dal bilancio se, e solo se, mediante la cessione l impresa ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefi ci connessi all attività stessa 6 ; laddove si tratti di una passività fi nanziaria questa può essere rimossa dal bilancio esclusivamente quando l obbligazione derivante dal contratto risulta scaduta, cancellata o estinta. Con riguardo al comparto dei titoli, ad esempio, il portafoglio immobilizzato e non immobilizzato nelle previsioni del D.Lgs. 87/92 deve, in fase di prima applicazione, essere riallocato nelle suddette quattro categorie. Tale suddivisione presuppone tra l altro la necessità di valutare al fair value anche titoli non quotati se classifi cati tra le attività di negoziazione o disponibili per la vendita. I risultati della valutazione di attività/passività disponibili per la vendita, e ciò rappresenta una novità assoluta rispetto alla previgente normativa, vanno sospesi in un apposita riserva di patrimonio netto sino al momento del realizzo. Per ciò che concerne i prodotti derivati, lo IAS 39 prescrive la necessità di dover riconoscere tali fattispecie quali attività/passività fi nanziarie da iscriversi nel novero delle attività/passività dello stato patrimoniale e pertanto non più sotto la linea. Tutti i derivati, siano questi di negoziazione o di copertura, quotati o non quotati, devono essere iscritti e valutati al fair value. Per ciò che concerne i crediti i principi contabili internazionali prevedono che le posizioni non performing (sofferenze, incagli, ristrutturati e ristrutturandi) siano valutate 5 Def. Valore al quale un attività/passività fi nanziaria é valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell ammortamento complessivo (attraverso il metodo dell interesse effettivo) delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, al netto di qualsiasi svalutazione. Par. 9 IAS 39 Strumenti fi nanziari: rilevazione e valutazione. L utilizzo del tasso di interesse effettivo permette la ripartizione degli interessi attivi e passivi, oltre che dei costi/proventi direttamente attribuibili, lungo la vita attesa dello strumento fi nanziario. 6 L impresa dovrà pertanto continuare a rilevare in bilancio, anche se formalmente cedute, le attività per le quali sono riconducibili in capo alla medesima sia i rischi che i benefi ci connessi ai beni ceduti. 11

analiticamente tenendo conto dell effetto tempo connesso alle previsioni in termini di tempi di recupero, con conseguente attualizzazione al tasso di interesse effettivo originario delle previsioni di recupero. I crediti che non presentano evidenze di perdite di valore (c.d. crediti performing) devono essere valutati collettivamente, mediante la loro suddivisione in categorie di rischio omogeneo alle quali vengono associate svalutazioni stimate sulla base di esperienze storiche di perdite. Tale processo valutativo non deve basarsi su eventi futuri presumibili bensì meramente su esperienze di perdite passate ovvero su eventi attuali ma ancora non specifi camente ponderati dall azienda. Con riguardo ai criteri di rilevazione in bilancio di attività e passività non fi nanziarie, i nuovi principi contabili statuiscono criteri differenti per l iscrizione sia di attività immateriali sia di fondi del passivo rispetto a quanto precedentemente concesso. Quanto alle attività immateriali, lo IAS 38 7 prescrive criteri molto più rigidi per l iscrizione di una posta in tali fattispecie tanto che, a titolo esemplifi cativo e non esaustivo, non è più concesso capitalizzare spese di pubblicità, costi di ricerca, di ristrutturazione, di marchi e diritti generati internamente. Con riguardo ai Fondi Rischi, lo IAS 37 8 prescrive che possano essere stanziati accantonamenti a tali fondi solo qualora l azienda abbia in essere un obbligazione derivante da eventi passati, risulti probabile che per l adempimento di tale obbligazione si renderà necessario l impiego di risorse ed inoltre si sia in grado di stimare in modo attendibile la passività. Diversamente da quanto previsto dalla disciplina contabile precedente, gli IAS/IFRS richiedono di dover procedere all attualizzazione dell accantonamento, al fi ne di tener conto del differimento della passività sino al momento in cui l azienda sarà tenuta ad estinguere l obbligazione, qualora l effetto dovuto al trascorrere del tempo sia signifi cativo. Una novità di notevole portata introdotta dai principi contabili internazionali 9 è riconducibile al diverso trattamento riservato al Fondo TFR che, per la nuova disciplina contabile è qualifi cabile come un benefi cio a prestazione defi nita che si sostanzia in una passività complessa per il calcolo della quale l azienda é tenuta a stimare la data prevista di interruzione del rapporto di lavoro, tenendo inoltre conto del peso di variabili demografi che (vedasi ad esempio tassi di mortalità, tassi di rotazione del personale) e fi nanziarie (vedasi ad esempio livello delle retribuzioni future) che infl uenzeranno il valore dell obbligazione assunta dall azienda. Il valore del Fondo TFR, pertanto, non si fonda più sull ipotesi della risoluzione del rapporto di lavoro alla data di riferimento del bilancio ma l ammontare già maturato deve essere in primis proiettato al futuro per stimare l ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto e poi essere attualizzato così da tener conto del tempo che trascorrerà prima dell estinzione dell obbligazione. 7 Rif. IAS 38 Attività Immateriali 8 Rif. IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali. 9 Rif. IAS 19 Benefi ci per i dipendenti. 12

La prima applicazione dei principi contabili internazionali è effettuata con modalità che portano a simulare quale sarebbe stata l entità patrimoniale aziendale qualora si fosse da sempre (con gli accorgimenti propri dell IFRS 1) applicata la normativa IAS/ IFRS. In tal senso si sottolinea la circostanza secondo la quale, in sede di transizione, tutte le rettifi che/differenze generate dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali, devono essere riconosciute in una riserva di patrimonio netto. Tale prescrizione permette pertanto la rilevazione, nello stato patrimoniale di apertura, di tutte le variazioni derivanti dall applicazione dei principi IAS/IFRS senza che venga quindi registrato alcun impatto nel conto economico. L illustrazione completa dei nuovi principi contabili adottati è riportata nel capitolo relativo ai Criteri di redazione. LA PRIMA APPLICAZIONE DEGLI IAS/IFRS Il sopracitato IFRS 1 deve essere applicato dalle società nella redazione del primo bilancio in conformità agli IAS/IFRS. Posta la complessità del processo di transizione dalla previgente normativa ai nuovi principi contabili internazionali, al fi ne anche di facilitare tale processo, è stato emanato da parte dello IASB 10 un principio specifi co, l IFRS 1, dedicato esclusivamente alla gestione della prima applicazione dei principi contabili internazionali. Il principio in parola prevede la presentazione di almeno un bilancio comparativo in occasione della redazione del primo bilancio redatto in applicazione dei principi internazionali. Da ciò discende che la data di transizione, il passaggio cioè agli IAS/IFRS, avviene all apertura dell esercizio che ha inizio il 1º gennaio 2004. Esaleasing, che ha optato per la produzione di un solo anno di comparazione dei dati contabili (esercizio 2004), ha inoltre deciso di avvalersi della facoltà concessa dal principio in parola con riferimento alla non applicazione retrospettiva degli IAS 32 e 39. L esenzione in parola nasce dalla consapevolezza dello IASB dell estrema diffi coltà di ricostruire gli aspetti di contabilizzazione e la valutazione di operazioni fi nanziarie quali quelle creditizie, di trading, di copertura ecc.. Tale diffi coltà è stata ulteriormente accentuata dal ritardo dicembre 2004 con cui i due principi contabili di riferimento (IAS 32 e 39) sono stati omologati in sede europea. Posto ciò, con effetto retroattivo alla data del 1º gennaio 2004 Esaleasing applica tutti gli IAS/IFRS omologati ad eccezione degli IAS 32 e 39; diversamente l applicazione di questi ultimi è effettiva dal 1º gennaio 2005. 10 IASB - International Accounting Standard Board, ente emanatore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. 13

l IFRS 1 prescrive: la redazione di uno stato patrimoniale di apertura, secondo le regole IAS/IFRS, alla data di transizione (1 gennaio 2004); l applicazione dei principi IAS/IFRS nel primo bilancio redatto in conformità ai nuovi principi oltre che in tutte le situazioni contabili di raffronto 11 ; la redazione di un informativa che illustri gli impatti di natura patrimoniale, fi nanziaria, economica ovvero sui fl ussi fi nanziari derivanti dalla transizione agli IAS/IFRS. Lo stato patrimoniale di apertura (1 gennaio 2004 per tutti gli IAS/IFRS ad eccezione di IAS 32 e 39 per i quali la data di riferimento è 1º gennaio 2005) deve essere conforme agli IAS/IFRS e pertanto dovrà: rilevare tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi contabili internazionali; stornare la attività e passività la cui iscrizione non è consentita dagli IAS/IFRS; riclassifi care le poste rilevate sulla base delle nuove regole; applicare gli IAS/IFRS nella valutazione di tutte le attività e passività rilevate. L applicazione dei principi contabili internazionali comporta, in sede di transizione, la necessità di effettuare determinate scelte strategiche, di cui nel seguito si riporta una breve descrizione. Crediti (IAS 32 e 39) data di transizione 01/01/2005 Tutti i crediti in essere alla data di transizione sono stati classifi cati nella categoria L&R e contabilizzati attualizzando i fl ussi di cassa attesi al tasso effettivo originario (l importo dell erogato in essere coincide con il valore attuale dei fl ussi di cassa futuri); tali crediti si riferiscono a fi nanziamenti erogati direttamente all utilizzatore, rimborsati con pagamenti fi ssi e determinati e non quotati su un mercato attivo; il criterio del costo ammortizzato (IAS 39), che si ottiene portando ad incremento o a riduzione del valore di iscrizione i costi o proventi che determinano una differenza tra tasso di interesse effettivo e nominale, è stato invece applicato ai crediti leasing a partire dall 1 gennaio 2005. Sono state sottoposte a valutazione analitica tutte le posizioni classifi cate ad incaglio e sofferenza e la perdita di valore è stata calcolata come differenza tra il valore contabile ed il valore attuale dei fl ussi di cassa futuri stimati, attualizzati mediante il tasso di interesse effettivo applicato al momento dell erogazione originaria. Sono stati sottoposti a valutazione collettiva tutti i crediti non assoggettati a valutazione analitica, in particolare sulla base di categorie omogenee di crediti (nel nostro caso 11 L IFRS 1 prevede alcune eccezioni obbligatorie unitamente ad alcune esenzioni di natura facoltativa. 14

per prodotto) applicando basi storiche di recupero per ciascuna categoria di credito. Immobilizzazioni (IAS 16 e 38) data di transizione 01/01/2004 Per le immobilizzazioni materiali è stato utilizzato il modello del costo in quanto le aliquote utilizzate sono rappresentative della vita utile dei beni (non sono presenti immobili e terreni). Le immobilizzazioni immateriali sono state anch esse valutate con il metodo del costo, considerando gli oneri di diretta imputazione; non vengono capitalizzate le spese di start-up, le spese per la formazione del personale, le spese di pubblicità e/o promozione e le spese di ricollocamento o di riorganizzazione, ecc. Derivati (IAS 39) data di transizione 01/01/2005 Tutti i derivati sono stati valutati al fair value, in caso di relazione di copertura effi cace e valida vengono attribuiti alla tipologia di copertura fair value hedge ; nel caso la relazione di copertura non fosse valida (o non determinabile come il nostro derivato indicizzazione paniere di tassi ) il derivato viene trattato come strumento di trading e classifi cato nella categoria Financial asset of liability at fair value trough profi t or loss (FVPL) come strumenti held for trading. Secondo le regole dell hedge accounting una relazione di copertura del tipo fair value hedge prevede la valutazione al fair value dello strumento coperto relativamente al rischio oggetto di copertura. Accantonamenti e passività (IAS 37) data di transizione 01/01/2004 I fondi rischi sono stati mantenuti o rilevati solo se basati su fattori o eventi osservabili e quantifi cabili (incurred loss) e non su eventi prospettici o futuri (expected loss). L importo verrebbe attualizzato se di rilevanza contabile e per le scadenze di medio/ lungo periodo. In osservanza alle disposizioni dello IAS 37 quota parte del fondo rischi ed oneri, almeno per la parte relativa all indennità di clientela e al fondo rischi fi nanziari generali presenti alla data di transizione, è confl uita direttamente a patrimonio netto dopo analisi del trattamento fi scale all epoca della costituzione, di cui si dirà in seguito. Benefi ci per i dipendenti - Fondo TFR (IAS 19) data di transizione 01/01/2004 Lo IAS 19 consente di utilizzare il metodo del corridoio ovvero di non rilevare parte degli utili/perdite attuariali quando la variazione rispetto all esercizio precedente sia inferiore al 10%. L applicazione retroattiva di tale metodo avrebbe imposto alle società di dover suddividere gli utili e le perdite attuariali cumulate in una parte rilevata e in una non rilevata. L IFRS 1 consente l applicazione del metodo del corridoio anche solo in via prospettica ed il gruppo BPU ha rilevato integralmente gli utili/perdite attuariali 15

cumulati sino al passaggio agli IAS/IFRS. Effetti fi scali di FTA (IAS 12) data di transizione 01/01/04-01/01/05 Nella determinazione della riserva di FTA, tutte le variazioni che si sono determinate dalla diversa valutazione delle attività e passività hanno dato luogo ad iscrizione di imposte differite o anticipate con esclusione delle partite già tassate in sede di costituzione. PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE Ai prospetti di riconciliazione che seguono è attribuita la funzione di illustrare come il passaggio dai precedenti principi contabili agli IAS/IFRS infl uenzi la situazione patrimoniale e fi nanziaria, l andamento economico e i fl ussi fi nanziari presentati. In particolare vengono esposti: 1) le riconciliazioni del patrimonio netto secondo i precedenti principi contabili con il patrimonio netto rilevato in conformità agli IAS/IFRS: alla data di passaggio agli IAS/IFRS (1 gennaio 2004); alla data di chiusura dell ultimo esercizio il cui bilancio è stato redatto in conformità ai precedenti principi contabili (31 dicembre 2004); alla data di prima applicazione degli IAS 32, 39 e dell IFRS 4 (1 gennaio 2005); 2) le riconciliazioni del risultato economico riportato nell ultimo bilancio d esercizio redatto in base ai precedenti principi contabili con il risultato economico derivante dall applicazione degli IAS/IFRS per il medesimo esercizio (31 dicembre 2004). 16

Riconciliazione fra Stato Patrimoniale ex D.Lgs. 87/1992 (riclassificato IAS) e Stato Patrimoniale IAS/IFRS al 1 gennaio 2004 (Importi in migliaia di Euro) 1 gennaio 2004 D.Lgs. 87/92 riclassifi cato IAS Effetti derivanti dalla transizione agli IAS/IFRS 1 gennaio 2004 IAS/IFRS (esclusi IAS 32/39) ATTIVITA Cassa e disponibilità liquide 7 7 Crediti 905.648 905.648 Attività materiali 238 238 Attività immateriali 36 36 Attività fi scali 3.309 3.309 Altre attività 38.100 38.100 Totale attività 947.338 947.338 PASSIVITA Debiti 891.222 891.222 Passività subordinate 14.500 14.500 Passività fi scali 3.549 1 3.550 Altre passività 572 572 Trattamento di fi ne rapporto del personale 442 (3) 439 Fondi per rischi e oneri 7.655 (148) 7.507 Riserve da valutazione 227 227 Riserve 8.159 150 8.309 Sovrapprezzi di emissione 963 963 Capitale 14.520 14.520 Utile (Perdita) dell esercizio 5.529 5.529 Totale patrimonio netto 29.398 150 29.548 Totale passività e patrimonio netto 947.338 947.338 L effetto riconducibile alla transizione agli IAS/IFRS evidenzia una variazione in aumento del patrimonio netto per 150 mila euro. 17

FTA Effetto di transizione al 1 gennaio 2004 (Importi in migliaia di Euro) 1 gennaio 2004 Patrimonio netto ex D.lgs. 87/92 29.398 Rettifiche da effetto transizione agli IAS/IFRS: 150 Trattamento di fi ne rapporto del personale 3 Fondi per rischi e oneri 148 Effetto fi scale (1) Totale patrimonio netto IAS/IFRS 29.548 Con riferimento ai prospetti di riconciliazione, i principiali effetti possono essere così illustrati: 1) Trattamento di fi ne rapporto I principi contabili internazionali richiedono l iscrizione del fondo di trattamento di fi ne rapporto per un valore attuale determinato in applicazione di criteri attuariali in quanto questa posta è considerata un piano a benefi ci defi niti. Data la complessità alla base delle metodologie che consentono la determinazione del corretto ammontare del debito da iscrivere in bilancio, in fase di prima applicazione ci si è avvalsi di un attuario indipendente che ha effettuato una stima per tutte le Società del Gruppo. L applicazione delle logiche attuariali e la determinazione del valore attuale del debito ha comportato un effetto complessivamente positivo pari a circa 3 mila che determina una variazione in aumento del patrimonio netto. 2) Fondi per rischi ed oneri I principi IAS/IFRS permettono l iscrizione di fondi per rischi ed oneri solo se riconducibili ad un obbligazione esistente (legale od implicita), derivante da un evento passato, quantifi cabile attendibilmente e dalla quale è probabile si renderà necessario un esborso di risorse per il suo adempimento. In fase di prima applicazione si è provveduto quindi a stornare il fondo indennità agenti pari a circa 148 mila euro. 3) Riserve / Riserve da valutazione I principi contabili internazionali stabiliscono di imputare in apposita riserva di patrimonio netto gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli stessi. In particolare la voce Altre riserve recepisce gli effetti derivanti dalla riclassifi cazione del Fondo rischi fi nanziari generali per 1.576 mila euro, 18

dall attualizzazione del Fondo per rischi ed oneri per 148 mila euro e dall applicazione delle logiche attuariali al Fondo TFR per circa 2 mila euro al netto dell impatto fi scale. 4) Impatti fi scali L impatto fi scale è stato determinato in base alla legislazione vigente (ivi compreso il D.Lgs. 38/2005). In particolare: L IRES è stata calcolata applicando l aliquota del 33%; L IRAP è stata calcolata in base all aliquota del 5,15%. Lo IAS 12 Imposte sul reddito dispone che l onere fi scale di periodo è formato dalle imposte correnti nonché dalla fi scalità differita attiva/passiva. In particolare la fi scalità differita deve essere rilevata ogni qualvolta si realizza una differenza temporanea tra il valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore fi scale. 19

Riconciliazione fra Conto economico ex D.Lgs. 87/1992 (riclassificato IAS) e Conto economico IAS/IFRS al 31 dicembre 2004 CONTO ECONOMICO 31 dicembre 2004 D.Lgs. 87/92 riclassifi cato IAS Effetti derivanti dall applicazione degli IAS/IFRS (esclusi IAS 32/39) (Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 2004 IAS/IFRS (esclusi IAS 32/39) Interessi attivi e proventi assimilati 42.135 42.135 Interessi passivi e oneri assimilati (22.570) (22.570) Commissioni attive 923 923 Commissioni passive (2.483) (2.483) Rettifi che di valore nette per deterior. di crediti (2.871) (2.871) Spese amministrative (3.423) 7 (3.416) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (54) 54 0 Rettifi che di valore nette su attività materiali (84) (84) Rettifi che di valore nette su attività immateriali (44) 2 (42) Altri oneri/proventi di gestione 7.910 (2) 7.908 Imposte sul reddito dell eserc. dell operat. corrente (7.499) (23) (7.522) Utile (Perdita) d esercizio 11.940 38 11.978 Per effetto dell applicazione dei principi contabili internazionali, nel corso dell esercizio 2004 si sono generati effetti positivi rispetto al risultato dell esercizio determinato ai sensi del D.Lgs. 87/1992 per un totale di circa 38 mila euro. Le più signifi cative variazioni derivanti dall applicazione dei principi IAS/IFRS che hanno effetto sul risultato d esercizio possono essere così dettagliate: 1) Interessi passivi L aumento degli interessi passivi per circa 5 mila euro è ascrivibile alla riduzione del tempo di attualizzazione riconducibile al fondo TFR. 2) Spese amministrative La diminuzione riscontrata tra le spese amministrative per il personale pari a un totale di circa 12 mila euro è dovuta alla rettifi ca degli interessi passivi di cui sopra per 5 mila euro e ad un minor accantonamento al fondo TFR per 7 mila euro. 3) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri La voce in parola diminuisce per 54 mila euro per annullamento dell accantonamento in quanto non rispondente ai requisiti IAS. 20