COMUNE DI AVERSA OGGETTO: PROGETTO PER OPERAZIONE COFINANZIATA DAL POR- LAVORI DI COMPLETAMENTO STATICO, RECUPERO E RELAZIONE GENERALE



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COMUNE DI AVERSA PROVINCIA DI CASERTA OGGETTO: PROGETTO PER OPERAZIONE COFINANZIATA DAL POR- FESR CAMPANIA 2007/2013 - ASSE 6 OBIETTIVO OPERATIVO 6.1- CITTÀ MEDIE LAVORI DI COMPLETAMENTO STATICO, RECUPERO E RESTAURO CASA CIMAROSA RELAZIONE GENERALE 1

INDICE PREMESSA 1. SCELTA DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI 1.1. INTRODUZIONE STORICA DELL IMMOBILE 1.2. BIOGRAFIA DI DOMENICO CIMAROSA 1.3. DESCRIZIONE GENERALE 1.4. INDAGINI CONOSCITIVE DELL IMPIANTO 1.5. LA SCELTA DELLE ALTERNATIVE 2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 2.1. INTRODUZIONE CON DESCRIZIONE GENERALE DEGLI INTERVENTI 2.2. DESCRIZIONE TECNICA DEGLI INTERVENTI E DEI MATERIALI PREVISTI 2.3. PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE 2.4. VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI GEOLOGICI 2.5. CRONOPROGRAMMA 2.6. INDICAZIONI PROGETTUALI 2.7. GEOLOGICA 2.8. ALTERNATIVE DI PROGETTO 2.9. SCELTA DI PROGETTO 2.10. FUNZIONALITÀ DELL INTERVENTO 2.11. ATTIVITÀ SVOLTE NEL CONTENITORE STRUTTURALE 2

PREMESSA Su incarico ricevuto dall Amministrazione Comunale di Aversa (CE), il sottoscritto dott. arch. R. Pizzi, residente alla Via Gallo, 39 81031 Aversa (CE), C.F.: PZZ RFL 73C09 F799I, iscritto all Ordine degli della Provincia di Caserta al n. 1405, in qualità di capogruppo della RTP, ha elaborato il progetto definitivo per i lavori di completamento statico recupero e restauro di Casa Cimarosa, nell ambito del progetto P.I.U. Europa operazione cofinanziata dal POR FESR Campania 2007/2013 Asse VI obiettivo 6.1 Città Medie. L intervento mira ad elevare la qualità-socioculturale della città, a rivitalizzare il territorio e promuovere l educazione intellettuale e morale dei cittadini, creando un attrattore sociale che riqualifichi l area del centro storico di Aversa (CE) oggetto di intervento. 3

1. SCELTA DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI 1.1. INTRODUZIONE STORICA DELL IMMOBILE L edificio, dal pregevole valore architettonico, è la casa natale del grande musicista aversano Domenico Cimarosa, e ha accesso dalla via omonima. Si sviluppa lungo il terzo anello concentrico che racchiude il nucleo storico della città, e fa parte della zona A2 del P.R.G. (centro storico), che identifica l espansione svevo-angioina e la zona del Municipio. Si compone di un corpo di fabbrica principale, disposto lungo la strada, e da uno secondario, che affaccia sull attuale Piazza Principe Amedeo, entrambi erano collegati da un vecchia passerella crollata nel 1998. La tipologia si può ricondurre a quella caratteristica del palazzetto nobiliare, seppur di minore dimensione, con corte centrale, della seconda metà del Settecento, dalla tipica articolazione planovolumetrica che si conclude con una copertura con tetto a falde inclinate, che individua un grande spazio che fungeva da camera d aria, originariamente sfruttato come deposito di prodotti agricoli, ventilato da aperture arcuate, che conferiscono alla quinta stradale un impronta caratteristica. Il piano nobile, che si trova al di sotto del suddetto granile ventilato, in facciata è individuato da balconi incorniciati da profilature in stucco di chiara impronta tardobarocca, come del resto l intera facciata. Di epoca successiva è il corpo di fabbrica secondario, la cui facciata a bugnato nella parte inferiore, è prospiciente a Piazza Principe Amedeo. La tipologia e i materiali utilizzati si differenziano notevolmente dal corpo principale, facendo risalire la datazione al 4

periodo tardo-ottocentesco, pertanto il secondo corpo di fabbrica è stato realizzato per ottenere maggiori disponibilità di locali. L immobile secondo una ricostruzione storica, risultava intestato al sig. Raffaele Maresca, con testamento del 03/08/1884, rogito dal notaio Vincenzo Romano, nominava erede di tutti i suoi beni il Municipio di Aversa (CE). Il Comune di Aversa (CE), come condizione sostanziale della istituzione di erede, era tenuto a impiegare la intera rendita annuale di tutti i beni del testatore per il mantenimento delle fanciulle povere ed orfane di Aversa (CE) nel Conservatorio Moretti, Amministrato da speciale commissione di nomina comunale; il sig. Maresca faceva, inoltre, espresso divieto al Comune di Aversa di vendere, censire o ipotecare in tutto o in parte gli immobili suindicati, poiché era sua volontà che la rendita non venisse a mancare per lo scopo di beneficenza che intendeva raggiungere in perpetuità; Con Regio Decreto n. DLVI (556) del 6 luglio 1893 il Comune di Aversa (CE) veniva autorizzato ad accettare l eredità Maresca così come disposta ed inoltre la Fondazione dal Maresca medesimo ordinata a profitto delle fanciulle povere ed orfane di Aversa (CE) da mantenersi nel locale Conservatorio Moretti veniva costituita in Ente Morale e si approvava lo Statuto Organico in dat6a 28 Giugno 1892: - Per il mantenimento delle fanciulle povere ed orfane di Aversa (CE) nello istituto Moretti si doveva provvedere con l impiego della intera rendita annuale dei suddetti beni 5

immobili. La loro gestione fu tenuta direttamente dalla Commissione di nomina Comunale che amministrativa l Istituto; - I predetti immobili pur rimanendo di proprietà comunale, non furono nel corso del tempo riportati nel Patrimonio dell Ente per espresso divieto testamentario di non poterli censire, vendere o ipotecare in tutto o in parte al fine di perseguire lo scopo di beneficenza del Maresca; - Dal testamento del Maresca sono trascorsi degli anni e nel frattempo sono venuti a mancare i presupposti dello scopo di beneficenza, infatti già da diversi decenni non risultano ospitate presso l Istituto Moretti fanciulle orfane; - Gli immobili di che trattasi a causa dei danni subiti dagli eventi sismici del 1980 e della mancata manutenzione risultano disabitati ed in pessime condizioni di degrado. 1.2. BIOGRAFIA DI DOMENICO CIMAROSA Nacque ad Aversa il 17 dicembre del 1749, città che aveva dato i natali anche a Niccolò Jommelli, un altro grande compositore della scuola napoletana. Alla tenera età di quattro anni dovette lasciare la sua città natale per recarsi con la famiglia a Napoli. Andarono a vivere presso la chiesa di San Severo de' Padri Conventuali. Era figlio di Gennaro Cimarosa, un muratore occupato nella costruzione del Palazzo di Capodimonte, il quale durante la costruzione s'infortunò a morte a causa di una caduta. Sua madre invece era occupata come lavandaia nel monastero vicino alla chiesa. Fu proprio in questo ambiente che il giovane Domenico 6

ricevette i primi rudimenti musicali dall'organista del monastero padre Polcano. Dimostrò subito di avere molte doti per la musica tant'è che nel 1761 fu ammesso al Conservatorio di Santa Maria di Loreto, dove rimase undici anni. I suoi insegnanti furono Gennaro Manna (all'epoca ritenuto il miglior insegnante dopo Alessandro Scarlatti), Antonio Sacchini (fino al 1766) e Fedele Fenaroli (il quale diede a Cimarosa lezioni di contrappunto). In pochi anni divenne un abile violinista, clavicembalista e organista, nonché un talentoso cantante: i suoi compagni lo stimavano e lo ascoltavano con delizia mentre interpretava pezzi d'opera con bella voce, con grazia e con soavità; tra questi si ricordano Nicola Antonio Zingarelli e Giuseppe Giordani. Egli era caratterialmente mite e affabile, oltre che studioso e diligente. Dopo aver lasciato il conservatorio si perfezionò nel canto con il castrato Giuseppe Aprile e nella composizione con Niccolò Piccinni. Durante il periodo trascorso presso la scuola di Santa Maria di Loreto compose alcuni mottetti e messe. Nel carnevale del 1772 debuttò come operista con la commedia per musica Le stravaganze del conte, data nella capitale partenopea al Teatro dei Fiorentini e seguita dalla farsetta Le magie di Merlina e Zoroastro (lavoro che si rifà alla commedia dell'arte). Grazie a questo primo lavoro la sua fama di buon compositore iniziava a dilagare. Le sue opere diventarono subito popolari a Roma, dove i suoi intermezzi comici furono rappresentati soprattutto al Teatro Valle. L'anno seguente fu la volta de La finta parigina data al Teatro Nuovo, la quale riscosse un discreto successo. Nel 1776 rappresentò sempre al Nuovo la commedia I Sdegni e La Frascatana nobile o La finta Frascatana e 7

compose la farsa I matrimoni in ballo. L'anno seguente vide la nascita dell'intermezzo giocoso I tre amanti e qualche mese dopo Il fanatico per gli antichi romani andò in scena al Teatro dei Fiorentini; concluse l'anno con l'armida immaginaria rappresentata nello stesso palcoscenico. Tra il 1778 e il 1781 seguirono le messe in scena di diciotto opere, tra le quali le più note sono Il ritorno di Don Calandrino, L'italiana in Londra, Le donne rivali e Il pittore parigino. L'intermezzo L'italiana in Londra, data per la prima volta il 28 dicembre 1779 al Teatro Valle, fu subito molto applaudita; fu proprio grazie ai notevoli successi ottenuti dalle rappresentazioni di questo lavoro comico che la gloria di Cimarosa incremento notevolmente e si sparse in breve tempo per tutta l'europa: il 10 luglio 1780 fu la prima opera Cimarosiana ad essere eseguita a Milano al Teatro alla Scala e poco tempo dopo fu rappresentata anche a Dresda, dove nei primi anni ottanta furono presentate ben quattro sue opere tradotte in tedesco. Il 29 novembre 1779 fu nominato organista aggiunto della Cappella Reale Napoletana, posizione che mantenne fino al 28 marzo 1785, quando venne elevato a secondo organista. Poco si conosce sul soggiorno di Cimarosa in Russia a causa dell'assenza di documenti che riportino notizie dettagliate. Appena vi giunse fu presentato subito all'imperatrice, per la quale si esibì subito come cantante; riuscì a suscitare così tanto entusiasmo in lei che gli diede subito il compito di impartire lezioni di musica a due suoi nipoti. Fu attivo principalmente per il Teatro dell'hermitage, per il quale scrisse alcune opere e cantate. Il 12 dicembre 1787 fece eseguire la Messa di Requiem per il funerale della Duchessa di Serra 8

Capriola (moglie dell'inviato del Re di Napoli), nel gennaio 1788 diede l'opera seria La vergine del sole, il 24 febbraio la cantata La felicità inaspettata e il 29 giugno l' Atene edificata. Nell'aprile del 1789 furono rappresentate Le due fidanzate e I due baroni, il 27 settembre l'opera Cleopatra e in ottobre una replica de La vergine del sole. Lasciata la Russia, Cimarosa sostò a Varsavia, dove vi rimase tre mesi circa; qui mise in scena tre sue opere: Le trame deluse, Il credulo e L'impresario in angustie. Nel dicembre del 1791 giunse alla volta di Vienna (proprio nel mese in cui morì Wolfgang Amadeus Mozart), città che ben lo accolse, dato che già l'aveva conosciuto in passato come buon compositore; infatti da alcuni anni venivano date repliche di parecchie sue opere. Fu ricevuto festosamente anche dall'imperatore Leopoldo II, suo antico protettore, che aveva già incontrato quattro anni prima, quando era ancora Granduca di Toscana. Il sovrano austriaco fu molto generoso con Cimarosa: lo nominò maestro di cappella di corte, gli offrì subito un elevato stipendio di dodicimila ducati annui, un appartamento del palazzo imperiale e lo mise in rapporti con il librettista Giovanni Bertati, il quale era stato da poco nominato poeta di corte. Da questo collaborazione nacque il suo capolavoro più noto: Il matrimonio segreto. Questo lavoro, rappresentato al Burgtheater il 7 febbraio 1792, ebbe subito un successo immenso, tant'è che nella stessa sera della prima, per volere dell'imperatore in persona, l'opera fu interamente rimessa in scena! Durante il soggiorno viennese il compositore napoletano diede altre opere: La calamita dei cuori, 9

la quale fu un fiasco, e Amor rende segace. Cimarosa ritorno a Napoli presumibilmente durante la primavera del 1793, dopo un'assenza di sei anni. Fu accolto con calore e il matrimonio segreto che ridiede subito al Teatro dei Fiorentini suscitò così tanto entusiasmo che fu messo in scena per ben 110 sere di fila. In settembre compose un lavoro strumentale, ovvero un concerto per due flauti traversi e durante l'anno al Teatro Nuovo presentò il dramma giocoso I traci amanti su un testo di Giuseppe Palomba. L'ultimo periodo della sua vita fu reso amaro dagli intrighi di alcune persone invidiose e ostili, tra le quali figura il suo antico rivale Giovanni Paisiello. Durante la Repubblica Napoletana del 1799, Cimarosa entrò nel partito liberale e al ritorno dei Borbone, come molti altri suoi amici politici, fu arrestato e condannato a morte. Solo grazie all'intercessione di alcuni suoi influenti ammiratori la sentenza fu commutata in un esilio. Lasciò quindi l'amata Napoli con l'intenzione di recarsi nuovamente a San Pietroburgo, ma i suoi problemi di salute lo costrinsero a rinunciare. Si stabilì a Venezia, dove tra le mura di Palazzo Duodo morì l'11 gennaio 1801 per un'infiammazione intestinale. La natura della sua malattia portò alla formazione di alcune dicerie attraverso le quali si sosteneva che fosse stato avvelenato da dei sicari inviati dalla regina Maria Carolina; un'inchiesta formale provò che queste voci erano infondate. Fu sepolto nella Chiesa di San Michele Arcangelo, sul Canal Grande. Quando, nel 1836, l'edificio fu demolito, le spoglie del Compositore andarono disperse 10

1.3. DESCRIZIONE GENERALE Lo stabile in oggetto afferisce ad un complesso delimitato sui lati esterni, da via D. Cimarosa e da p.zza Principe Amedeo, e sui lati interni da finitimi fabbricati di altra proprietà. In particolare, di tale complesso, il corpo di maggiore pregio ed interesse è quello prospiciente via Cimarosa, articolato su piano terra, piano primo, sottotetto e copertura a falde in legno lamellare. Tale corpo di fabbrica, di impianto rettangolare sul fronte di via D. Cimarosa, presenta una corte interna delimitata dai due corpi di fabbrica principali. La composizione e l organizzazione planimetrica di quanto sopra descritto può meglio desumersi nei grafici del rilievo dello stato dei Luoghi. Le membrature verticali sono tutte costituite da paramenti murari tufacei di idoneo spessore. Gli orizzontamenti sono costituiti da solai piani in legno, talvolta rivestiti all intradosso con carta decorata. La copertura è a falde spioventi, realizzata con capriate ed elementi secondari in legno rivestiti con manto di coppi in laterizio. Le fondazioni sono di tipo diretto in muratura, senza allargamento della sezione al piede. 11

1.4. INDAGINI CONOSCITIVE DELL IMPIANTO La prima fase svolta nell ambito dell attività progettuale è consistita in una campagna di indagini conoscitive vertenti sui seguenti punti: - Rilievo dell articolazione geometrica dell immobile, del quadro materico, delle principali forme di degrado presenti; - Campagna di prospezioni geognostiche e geofisiche per la caratterizzazione geolitologica e meccanica dei terreni e per l individuazione delle cavità sotterranee in corrispondenza dell area di impianto del complesso (a cura della S.I.A. srl Servizi per Ingegneria e Ambiente commissionata dal Comune di Aversa (CE) nel 2007, di cui si riportano considerazioni conclusive al punto 2.4 della seguente relazione); - Saggi puntuali e rilevamenti fotografici a tutti i piani, sia per quanto concerne le membrature verticali, sia per gli orizzontamenti ed i prospetti. Le prospezioni di cui sopra hanno consentito di individuare dati di fatto obiettivi ai quali relazionare le scelte di progetto. 1.5. LA SCELTA DELLE ALTERNATIVE A seguito delle analisi precedentemente effettuate, così come descritto nel punto 1.3 le indagini conoscitive dell impianto, circa la conformazione dell edificio, le caratteristiche strutturali, ma soprattutto per l importantissima connotazione storica, essendo appunto identificato come dimora di Domenico Cimarosa illustre 12

compositore aversano, si sono venuti a delineare due possibili scenari caratterizzati da una genesi comune ovvero la musica in tutte le sue forme, da studiare, da conoscere, da interpretare; le alternative considerate dunque sono: Il Museo della Musica con annessa biblioteca e Il Liceo musicale. Man mano che si delineavano le linee guida del progetto sono emerse una serie di possibili iniziative da mettere in pratica al fine di trasformare un edificio, che versa tutt ora in un completo stato di abbandono, in polo attrattivo per la città ed elevarne la qualità socio-culturale, per questo motivo la scelta è ricaduta sulla struttura museale che ha il potere di convogliare in se le più ampie aspettative di utilizzo in termini di conoscenza e studio della musica e di configurarsi quindi non solo come mero contenitore di aule quale potrebbe essere un istituto scolastico ma come punto di riferimento per chiunque voglia apprezzare e comprendere tale arte. Mostre permanenti e multimediali ma anche spettacoli, forum, piccoli concerti, incontri con personalità di spicco dell ambiente musicale sono solo alcune delle possibili proposte da mettere in pratica all interno della struttura che potrà accogliere cimeli appartenuti al celebre compositore, strumenti musicali storici, immagini del passato e proiezioni che incentivino i fruitori a conoscere ed amare la musica insieme a laboratori didattici per studenti di tutte le età guidati da docenti esperti alla scoperta dell arte che accompagna da sempre la vita di ogni individuo. 13

2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 2.1. INTRODUZIONE CON DESCRIZIONE GENERALE DEGLI INTERVENTI In seguito alle indagini condotte per i precedenti interventi di recupero e restauro dell immobile, già posti all attenzione dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici (vedi varie note e relazione di ricostruzione storica nella Tavola I-G01), fu evidenziato un quadro fessurativo alquanto diffuso e articolato, nonché il sostanziale stato di dissesto dei solai lignei di 1 piano e di sottotetto (in alcune zone in fase di crollo) e delle coperture, in uno stato tale, queste ultime, da non assicurare alcun riparo nei riguardi delle precipitazioni atmosferiche. Gli stessi problemi sono stati in parte, dal punto di vista strutturale, risanati, mancando però, come risulta allo stato dei luoghi, di interventi di restauro sulle cortine esterne ed interne, di recupero degli intonaci e tinteggiature di rilievo, risanamento dei solai lignei ed di restauro delle piattabande in legno; quest ultime si presentano allo stato dei luoghi in putrelle, tranne che per la faccia principale su via Domenico Cimarosa. Quindi, l intervento consisterà nel completamento del recupero della casa che ha dato i natali al famoso musicista Domenico Cimarosa. Si tratta sostanzialmente della realizzazione, all interno dell immobile dov è nato il compositore settecentesco Domenico Cimarosa, di un museo a lui dedicato, che restituisce la giusta importanza alla tradizione illustre di Aversa (CE), ma anche altri 14

due grandi compositori dell epoca, Niccolò Jommelli e Andreozzi, tanto che, da parte dell Amministrazione Comunale, si stanno definendo ulteriori importanti azioni, quali la creazione di una fondazione dedicata allo studio e conoscenza del patrimonio musicale storico e la possibile acquisizione al patrimonio comunale del Teatro Cimarosa in P.zza Principe Amedeo. Disporre di un contenitore museale è quindi fondante per configurare un polo attrattivo legato all arte musicale. Gli spazi saranno recuperati e restaurati in funzione della sicurezza e l accessibilità pubblica, attrezzati per accogliere collezioni documentali e cimeli storici, per svolgere attività divulgative, didattiche, ludiche e di studio, ma la finalità dell intervento è più ampia, contribuendo a restituire dignità all area con ricadute di carattere produttivo, urbano e sociale, invogliando i cittadini a riappropriarsi della propria storia e fruire dei luoghi simbolo della città. La localizzazione dell intervento è stata individuata non solo perché luogo che ha dato i natali al musicista, ma anche perché c è una disponibilità di attrezzature, allo stato di fatto e previste nei vari piani comunali, nel raggio di 700 m dai confini del lotto che possono facilitarne l impatto ambientale ed economico. L intervento in fase di esercizio, sarà un polo di attrazione pubblico, tendendo, quindi, ad attrarre visitatori. Un polo museale della musica in stretto contatto con le altre opere sul territorio nonché sul vicino Teatro Cimarosa, sita come l edificio su P.zza Principe Amedeo. Con tale intervento si ha lo scopo di elevare la qualitàsocioculturale, di rivitalizzare le utopie presenti sul territorio e 15

promuovere l educazione intellettuale e morale dei cittadini, così facendo si crea un attrattore sociale che riqualifica l area. Di seguito si evidenziano le problematiche affrontate nell intervento: Restauro Prospetti esterni ed interni; Restauro dei solai lignei; Restauro e ripristino delle piattabande in legno; Restauro delle Pareti interne; Restauro di infissi esterni in legno; Restauro della scala d ingresso; Ripristino passerella di collegamento; Posa in opera di Porte ed infissi interni ed esterni; Riempimento della cavità; Messa in opera di impianti tecnologici. 2.2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI MATERIALI PREVISTI Pertanto vengo ora riportate le descrizione dei principali interventi previsti per il restauro di Casa Cimarosa : Restauro Prospetti esterni ed interni Il progetto prevede una serie di interventi sia sui prospetti interni che esterni, interessati da alterazioni e degradazioni di varia natura prevalentemente a danno degli intonaci e degli elementi decorativi in stucco dovuti a cause antropiche quali presenza di cavi passanti, atti di vandalismo e interventi eseguiti nel corso degli anni e cause naturali, alterazioni cromatiche dovute a depositi di polveri e smog, presenza di muschi e licheni ed erbe 16

infestanti in genere che ne hanno causato in gran parte il distacco totale, lesioni e perdita di parti. Per gli intonaci, lo stato di degrado è particolarmente accentuato in seguito al dilavamento operato dalle acque meteoriche, con parti soggette a sfarinamento, distacco, e perdita di materiale, sono presenti molte colonie di muschi e licheni nonché vegetazione di tipo superiore su parti esterne, inoltre il tipo di degrado è differenziato in relazione ad esposizione agli agenti atmosferici, presenza di umidità di risalita e da interventi manutentivi poco ortodossi effettuati nel corso degli anni. L intervento di restauro comporta le seguenti operazioni: - Spolveratura leggera con pennelli di setola morbida; - Disinfezione a mezzo di apposito composto lichenicida e dove necessario asportazione manuale di erbe infestanti; - Lavaggio con acqua demineralizzata di tutte le superfici; - Integrazione delle lacune mancanti; - Ricostruzione delle parti di intonaco mancante con malte di calce idraulica naturale con caratteristiche simili alle malte originali; - Rifacimento della finitura con pittura minerale a base di grassello di calce, per superfici murali esterne, del colore più prossimo all'originale (tipo alpha chalix Sikkens); L intervento sugli Elementi decorativi, invece consiste prevalentemente nel consolidamento degli elementi decorativi esistenti, previa pulitura degli stessi con spazzole morbide e rimozione di eventuali croste o presenza di muschi, integrazioni 17

con materiale della stessa composizione di quello esistente e finitura con pittura minerale a base di grassello di calce. Quindi un restauro e revisione di cornici marcapiani e mostre di finestre semplici, comprendente l'ispezione dell'intera superficie, la rimozione dei tratti fatiscenti o pericolanti, la formazione del modine o sagome con listelli di legno, la ripresa dell'ossatura muraria o con chiodature in acciaio e fili di metalli non ferrosi, la stesura degli strati di malta di calce additivata con resina acrilica, la preparazione dell'intera superficie con raschiatura, rasatura e carteggiatura, la finitura con colla di malta o a stucco romano. Restauro dei solai lignei Il degrado dei solai lignei preesistenti, sia la piano terra che al piano primo, ha condotto ad un intervento di consolidamento statico degli stessi attraverso l introduzione di un nuovo pacchetto solaio in travi in acciaio e soletta superiore in calcestruzzo con rete elettrosaldata, lo stesso prevede l ancoraggio ed il sollevamento delle travi lignee preesistenti attraverso la cerchiatura in ferro agganciata al solaio in acciaio superiore. La conservazione invece del solaio ligneo con rivestimento in carta dipinta, prevedrà invece il seguente intervento di conservazione: - Pulitura delle cavità presenti sulle travi lignee e stuccatura con colla e polvere di legno; - Trattamento con smalti sintetici a base di resine resistenti; - Trattamento disinfestante da insetti xilofagi attraverso iniezione di veleno antitarlo nei fori per la distruzione delle larve; 18

- Verniciatura finale protettiva; - Inoltre sulla carta dipinta presente sulle travi in legno e sul tavolato, si interverrà attraverso un trattamento protettivo con soluzione a base di paraloid 72 a bassa concentrazione. Restauro e ripristino delle piattabande in legno Per quanto riguarda l intervento sull architrave lignea ammalorata, che non può più rispondere alle sue funzioni statiche, si prevede: 1) Puntellatura architrave e della muratura sovrastante (vedi schema); 2) Rimozione dei pezzi ammalorati (vedi schema); 3) Scarnire e pulire i giunti (vedi schema); 4) Preparare la superficie di alloggiamento dei nuovi pezzi (vedi schema); 5) Quindi inserire gli elementi con malte a base di calce, e rimuovere i puntelli ad avvenuta presa della malta (vedi schema); 5bis) Nel caso in cui l'architrave risulti essere in parte e del tutto recuperabile attraverso interventi di restauro si interverrà con il restauro ed il consolidamento della stessa come per le travi dei solai lignei preesistenti (vedi voce di intervento di restauro su solai lignei, nella tavola grafica di analisi del degrado ed interventi su solai lignei del pianto terra e primo). Per l intervento di ripristino architrave lignea e sostituzione delle architravi in putrelle, invece si procederà attraverso: 1) Puntellatura architrave e della muratura sovrastante; 2) Rimozione delle putrelle in acciaio; 3) Scarnire e pulire i giunti; 4) Preparare la superficie di alloggiamento dei nuovi pezzi; 5) Quindi inserire gli elementi con malte a base di calce, e rimuovere i puntelli ad avvenuta presa della malta. 19

Restauro delle Pareti interne Le pareti interne site al Piano primo presentano un degrado relativo alla possibili umidità, alla presenza di condizioni termoigrometriche favorevoli alla formazione di Sali minerali presenti nei materiali, alla mancanza di manutenzione, alla umidità di risalita capillare e di infiltrazione, a cicli di gelo e disgelo, cause antropiche, azione meccanica e/o biologica, cristallizzazione salina a deposito superficiale di polveri. Tute problematiche che hanno portato sugli intonaci alla formazione di patina biologica e al distacco e presenza di fessurazioni, mentre sulla tinteggiatura e sulle decorazioni preesistenti ad una alterazione cromatica oltre che alla già su citata patina biologica. La suddetta analisi dello stato dei luoghi come si evince dalle foto, dovrà condurre ad interventi atti alla conservazione degli intonaci e tinteggiature preesistenti, attraverso: 1. Consolidamento dell'intonaco attraverso iniezioni di resine epossidiche al 5% e conglomerato di malta idraulica, con la riadesione dello stesso mediante puntellature; 2. Sigillatura del bordo, attraverso iniezioni di malta idraulica additivata con resina acrilica al 5% e polvere calcare; 3. Pulitura attraverso pennelli a setole rigide e applicazione del biocida in soluzione acquosa all'1-2% di ipoclorito di litio, attraverso impacchi; 4. Consolidamento puntuale di microlesioni con iniezioni di miscela adesiva a base di calce naturale; 20

5. Inoltre per la tinteggiatura, una pulitura attraverso pennelli a setole rigide e applicazione del biocida in soluzione acquosa all'1-2% di ipoclorito di litio, attraverso impacchi e protezione della pittura attraverso pittura silossanica di colore trasparente. 6. Integrazione delle parti completamente libere da intonaco, attraverso pulitura superficiale con spazzola a setole morbide, integrazione con intonaco tradizionale a base di calce e tinteggiatura finale di colore simile al preesistente attraverso prove del colore e prelievo di piccolo campione senza tener conto della patina temporale che ha invecchiato il preesistente. Intervento integrativo con Tinteggiatura Ogni tipo di integrazione, con integrazione della tinteggiatura preesistente verrà eseguita attraverso la posa in opera di pittura a calce, a seconda dei colori, condordati con la soprintendenza architettonica in fase esecutiva. Restauro di infissi esterni in legno Gli infissi preesistenti in legno, verranno recuperati e restaurati attraverso lo smontaggio e il rimontaggio dei vari elementi che compongono l'infisso, per l'eventuale sostituzione dei pezzi, nonché l'incollaggio, il rinzeppamento e l'incavicchiamento degli incastri con le parti lavorate ben rifinite. Comprensivo di impregnazione del manufatto con antisettici o solventi organici per eliminare attacchi in atto, rimozione della vernice con sverniciatura, levigatura con carta-vetro a grana fine, stuccatura applicazione di vernice protettiva e tinteggiatura. 21

Restauro delle soglie in pietra calcarea e scala d ingresso L intervento di restauro sulle soglie e sulla scala d ingresso in pietra calcarea preesistenti, verrà eseguito attraverso la pulitura iniziale con spazzola di saggina ed eventuali usi di aspiratori per polveri; intervento su mancanza con stuccatura attraverso inserimento di fibre di armature in polipropilene, integrati con malta di calce aerea e polvere di calcare additivata con resina acrilica al 5%; intervento su scagliatura attraverso la sigillatura del bordo, con operazione manuale di malta idraulica additivata con resina acrilica al 5% e polvere di calcare; intervento su macchia con pulitura ad impacchi di sepolite ed acqua distillata per uno spessore minimo di 2-3 cm. Impacco base per ogni litro di acqua distillata è di 100g di carbonato di ammonio, con la possibilità di aumento della percentuale di carbonato di ammonio fino ad un massimo di 200g (in riferimento alla campionatura di prova), il tutto con lavaggio finale con acqua distillata per asportare ogni residuo. Inoltre l'intervento finale consisterà nella protezione attraverso pittura silossonica di colore trasparente. Ripristino passerella di collegamento Realizzazione ed indagine esplorativa-archeologica, per la rilevazione delle fondazioni del vecchio corpo di collegamento ai due corpi di fabbrica, comprensiva di realizzazione di fondazioni o consolidamento delle stesse. Il tutto comprensivo di ogni strumentazione onere e quant'altro per dare l'opera finita a regola 22