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CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERI NEWSLETTER N. 12 DEL 4 MAGGIO 2010 INCONTRO CON GLI ALLEVATORI BORGHETTO DI VALEGGIO SUL MINCIO 24 APRILE 2010 Il giorno 24 aprile si è tenuto un incontro tra gli allevatori e la Commissione Tecnica CIABS con lo scopo di realizzare insieme, affrontando le problematiche attualmente presenti, diversi progetti a breve e a lungo termine al cui centro c è la tutela a 360 gradi delle razze da noi tutelate. Molti sono stati gli argomenti trattati ed in particolare: - progetto RDS ( Raccolta Dati Salute ) realizzato dal Vicepresidente Paolo Rovri e visibile sul sito CIABS www.ciabs.it - Indice Genetico per la displasia di anche e gomiti. La sua realizzazione è a breve scadenza. Avere anche il dato genetico relativo alla displasia del singolo cane ci permetterà di affrontare il problema in un modo molto più specifico e corretto. Nel futuro questo tipo di approccio riguarderà anche la longevità. Sarà attivabile solamente se riusciremo a raccogliere dati relativi ai decessi ed in questo l allevatore riveste un ruolo fondamentale. Allo scopo è stata preparata una nuova scheda decessi. - E stato presentato un contratto di monta consigliato dal CIABS e scaricabile dal sito. - Sono stati modificati alcuni punti del CODICE ETICO CIABS. In particolare: Non accoppiare una fattrice prima dei 20 mesi di età per il Bovaro del Bernese ed il Grande Bovaro Svizzero ed i 16 mesi di età per il Bovaro dell Appenzell ed il Bovaro dell Entlebuch Tra un accoppiamento ed il successivo devono passare almeno 10 mesi Una fattrice può essere accoppiata per due calori consecutivi una sola volta nella sua vita ed esclusivamente nel caso in cui nella prima cucciolata siano nati vivi o morti un massimo di due cuccioli Sono in fase di realizzazione: - Il contratto di cessione cuccioli consigliato dal CIABS - La scheda cucciolata che insieme ai dati forniti dall ufficio ROI e dagli allevatori tramite le schede decesso ci permetteranno di realizzare il database - Delle pagine informative sul sito a favore dei neo-allevatori allo scopo di aiutarli a gestire correttamente tutte le fasi di una cucciolata, a partire dall accoppiamento della femmina fino ad arrivare alla cessione dei cuccioli - Delle pagine informative sul sito a favore dei nuovi proprietari allo scopo di aiutarli nella corretta gestione della crescita del cucciolo - Una sezione scientifica sul sito La Commissione Tecnica Laura Bernetti 1

LEISHMANIOSI CANINA Prof. Fausto Quintavalla Sabato 24 Aprile, abbiamo avuto l opportunità di assistere alla lettura magistrale, sponsorizzata da Bayer, del Prof. Fausto Quintavalla, docente alla facoltà di veterinaria di Parma, sulla Leishmaniosi nel cane. La relazione completa verrà pubblicata sul sito del club www.ciabs.it La Leishmaniosi è una malattia infettiva, ad andamento generalmente cronico, causata da un parassita (protozoo) del genere Leishmania, in grado di colpire soprattutto il cane, ma spesso anche gli esseri umani. La Leishmaniosi viene veicolata dalla puntura del flebotomo, comunemente chiamato pappatacio, insetto simile al moscerino. In altre parole, l agente vettore emosucchiatore, il flebotomo, trasmette il parassita dal soggetto malato al soggetto sano, quando fa un primo pasto di sangue su un soggetto malato e si infetta del protozoo che trasferisce poi su un altro soggetto, sano, al pasto successivo. Nel mondo ci sono 800 tipi diversi di flebotomi, di cui solo 8 sono presenti in Italia e di questi solo 4 possono fungere da vettori, dei quali il phlebotomus perniciosus è il più importante. Vivono tipicamente nell area mediterranea ma, dato il cambio di microclima, la loro diffusione si sta estendendo a tutta la penisola, anche lontano dalle zone da sempre considerate endemiche. I flebotomi sono presenti da tarda primavera fino all autunno, con attività tipicamente crepuscolare e notturna. Sono dei ditteri di piccole dimensioni (2-3 mm) che compiono voli brevi e vivono non lontano dall area in cui nascono (circa 1.5km). Hanno 2 cicli di sviluppo completi, uno a maggio e uno ad ottobre, quando la temperatura è di almeno 20-25 C e i giorni hanno 17 ore di luce e 7 di buio. Vivono dal livello del mare fino all alta collina (800 m), in luoghi umidi ed ombrosi, ricchi di detriti organici. Il cane funge da serbatoio della malattia, mentre in natura lo stesso ruolo viene svolto da altri canidi (lupo, volpe) oppure dal ratto nero. Introdotto nell organismo, il parassita è attaccato dai macrofagi che fagocitano l organismo senza ucciderlo, e qui si riproduce fino a riempire tutta la cellula ospite provocandone la distruzione. Dal sito primario cutaneo d infezione il parassita può poi essere disseminato attraverso la via ematica e linfatica, infettando i macrofagi di midollo osseo, linfonodi, fegato, milza, reni e tratto gastroenterico. Il controllo dell infezione e l evoluzione della malattia sono strettamente legate al tipo di risposta immunitaria che viene innescata. Esiste probabilmente anche un risvolto genetico allo sviluppo della malattia. 2

SINTOMI Mentre nell uomo esistono sia la forma viscerale che la forma ad esclusiva localizzazione cutanea, nel cane la malattia si manifesta quasi esclusivamente nella forma generalizzata, in cui le lesioni cutanee sono una conseguenza della disseminazione del parassita. Risultano più colpiti i cani adulti (età più frequente 8-10 anni, o inferiori a 3 anni), senza distinzione di sesso, razza, lunghezza del pelo, che vivono prevalentemente all aperto; il fatto che l incidenza della patologia nei cani di piccola taglia sia molto bassa, probabilmente è proprio in relazione all habitat strettamente domestico di questi animali (e conseguente minore possibilità di contatto con i flebotomi, soprattutto nelle ore notturne). Nella forma tipica cronica i sintomi risultano essere abbastanza complessi e vari. Dopo il periodo d incubazione, che varia da 1 mese a 7 anni, ma di solito è superiore a 4 mesi, l infezione può decorrere anche in forma asintomatica, cioè in modo silente o quasi inapparente. I sintomi della malattia possono essere inizialmente estremamente vaghi, ma con il passare del tempo diventano sempre più precisi e gravi, caratterizzati soprattutto da manifestazioni a carico della pelle, delle mucose e da sintomi di ordine generale. Sintomi Linfoadenopatia generalizzata simmetrica 71,2-96,1 Lesioni cutanee 75,0-89 Pallore delle mucose 58-94,2 Perdita di peso 30,7-70 Piressia (febbre, ipertermia) 23,0-70 Letargia 18-70 Anoressia (assenza d appetito) 18-70 Splenomegalia (ingrossamento della milza) 15-53,3 Insufficienza renale 16-32 Lesioni oculari 16-50 Epistassi (fuoriuscita di sangue dalle narici) 10-37 Artropatie - zoppie 4-6,4 Forma acuta di leishmaniosi: febbre e linfoadenopatia generalizzata in assenza di lesioni cutanee Insufficienza renale grave senza altri segni di leishmaniosi 4 4 Prevalenza relativa (%) Si osserva un lento ma progressivo dimagrimento, un aumento o diminuzione dell appetito, spesso alternati, lesioni cutanee. In alcuni casi ci può essere fuoriuscita di sangue dalle narici, così come un aumentata produzione di urina e aumento della sete, sintomi che indicano un insufficienza renale. Uno dei primi sintomi è la rarefazione del pelo nelle seguenti aree: padiglioni auricolari, zone intorno agli occhi, dorso del naso, collo, punta dei gomiti, dei garretti e delle natiche, base e punta della coda, arti. Caratteristica della malattia è una dermatite secca, squamosa e non pruriginosa che si manifesta su tutta la superficie del corpo, pur essendo ovviamente più evidente nelle zone a pelo rarefatto. Le aree depilate eczematose evolvono poi in ulcere. Altra lesione caratteristica è la crescita abnorme delle unghie quasi a forma di artigli. Tutti questi sintomi fanno assumere all animale un tipico aspetto di cane vecchio. Erosioni e ulcere, spesso sanguinanti, si possono trovare nelle mucose del naso, sull orlo delle gengive e sulla mucosa delle labbra, sulla congiuntiva. Con la comparsa delle manifestazioni cutanee, si rendono poi evidenti, e divengono gradualmente sempre più gravi, anche i sintomi di ordine generale: Dimagrimento progressivo con perdita del tono dei muscoli e della massa muscolare; all ultimo stadio della malattia scompare anche l appetito; 3

Ingrossamento dei linfonodi generalizzato, che si manifesta fin dall inizio della malattia e che risulta marcato nel periodo delle lesioni cutanee; Abbattimento generale e sonnolenza che vanno aumentando col passare del tempo e il peggioramento della malattia; il cane si presenta svogliato e spossato, e si muove con grande difficoltà. Altri sintomi possono essere un ingrossamento della milza e del fegato, sintomi a carico dei muscoli e delle ossa, con dolorose zoppie causate sia da deposito nelle articolazioni dei parassiti che da reazioni autoimmuni che rispondono se trattate con cortisone. La metà dei cani colpiti dalla malattia presenta poi un insufficienza renale che si manifesta con una produzione di urina superiore alla norma ed un aumento eccessivo del bisogno di bere. Il danno renale è diagnosticabile dall esame delle urine e successivamente dagli esami del sangue, con aumento della proteinuria e dei livelli dell urea e della creatinina. Compaiono anemia, diminuzione delle piastrine (che spiega in parte i sanguinamenti) e dei globuli bianchi. DIAGNOSI Molti dei segni clinici tipici della leishmaniosi possono essere comuni anche ad altre malattie (ricketsiosi, ehrlichiosi e babesiosi portati dalle zecche, linfoma, dermatiti allergiche, demodicosi e rogna sarcoptica). Per questo un accurata diagnosi, non sempre facile, è di fondamentale importanza per la scelta della terapia più appropriata. Per la diagnosi, e successivamente il monitoraggio della malattia una volta iniziata la terapia, è necessario eseguire una serie di esami specifici (permettono di diagnosticare la leishmaniosi in maniera diretta o indiretta) e aspecifici (evidenziano la sofferenza degli eventuali organi colpiti), alcuni semplici ed eseguibili presso qualsiasi veterinario, altri più complessi che solo alcune cliniche e/o laboratori possono eseguire: esami aspecifici: esame emocromocitometrico (esame del sangue), creatinina e urea, enzimi del fegato (transaminasi e fosfatasi alcalina), esame delle urine, elettroforesi delle proteine sieriche esami specifici: agoaspirato e biopsia dei linfonodi, biopsia della cute, midollo osseo, etc., esami di immunologia clinica, esami sierologici, PCR TERAPIA e PROFILASSI Pur non esistendo un farmaco ideale, esistono delle terapie che si dimostrano tanto più efficaci quanto più la malattia è ai primi stadi. Il successo della terapia è legato a molti fattori, con risultati meno positivi quanto più è grave il quadro clinico, se esiste insufficienza renale o se si associano altre malattie, se la risposta immunitaria del cane malato è insufficiente. Purtroppo, quando si manifestano i primi sintomi sospetti, la malattia può già essere ad uno stadio avanzato. Ad oggi, nessuna terapia può garantire una guarigione completa e definitiva, per questo motivo, per controllare la leishmaniosi, è di vitale importanza un azione preventiva che protegga il cane dalla puntura dei flebotomi. Questo lo si può fare tenendo il cane in casa nelle ore del crepuscolo e notturne, installando zanzariere alle finestre, spruzzando periodicamente con spray insetticidi cucce e canili, ma soprattutto applicando direttamente sul cane sostante con azione repellente e insetticida. Sono a disposizione collari (che hanno efficacia dopo 5-6gg), spray (volatili, su base alcolica, di breve durata) e spot-on (effetto in 48h e durata prolungata). I più efficaci sono i piretroidi sintetici, come la permetrina, la cui azione viene potenziata se in associazione con imidacloprid (Advantix ). Responsabile Informazione Scientifica Marisa Scatto 4

SFILATE DI BOVARI CON IL GRABBER E CONCORSI CINOFILI A CITTADELLA Li ha accolti la città murata ovvero Cittadella (PD) - città d arte circondata da mura altissime nel contesto della manifestazione del 2 maggio dedicata al miglior amico dell uomo : il cane di razza e non! C erano, in sfilata con i carrettini, gli amici del GRABBER, a rappresentare i Bovari del Bernese, una razza molto amata oggi. Ma non era certo una giornata all insegna di una sola razza, anzi era una vera e propria festa con cani di tutte le razze e soprattutto con i cani fantasia. Il corteo disciplinato dei Bernesi con i carrettini, guidato da Gianni Valerio, presidente del GRABBER, e dai suoi collaboratori ha sfilato al mattino e al pomeriggio per i 4 borghi del centro storico, riunendosi poi in Piazza Pierobon, cuore di Cittadella, per assistere ai concorsi cinofili Bastardino the Best e The Best in Show. Nel primo caso ogni concorrente ha sfilato con il proprio cane in un ring allestito in centro alla piazza davanti alla giuria che ha premiato i più belli ed i più simpatici junior e senior. Il concorso The Best in Show, invece, a causa di una forte pioggia improvvisa, si è rifugiato sotto ai numerosi ed ampi portici di Cittadella. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Cittadella, dalla Pro Cittadella e da Vivi Cittadella è riuscita molto bene con i 148 quattrozampe premiati con una medaglia e a noi bovaristi sono stati offerti ampi spazi per dare pubblicamente informazioni sul Bovaro del Bernese, sul CIABS e sulla Delegazione Regionale Triveneto, con la presenza della televisione locale. Un ringraziamento speciale alla nostra socia Michela Mion di Cittadella per il suo grande impegno e per l ospitalità. newsletter@ciabs.it La Commissione Media 5