Venerdì 3 agosto 2012 il Giornale dell Umbria economiaumria 31 I piccoli pensano in grande: 48 «sì» all appello Cna Le sfide di Moda, Arredo e Fo o d di MASSIMO SARDELLA PERUGIA - «Non è vero che per lavorare all estero bisogna essere per forza grandi». Roberta Datteri, imprenditrice presidente della rete Umbriarreda made in Italy, che unisce 25 imprese regionali del settore arredo casa, sembra quasi rispondere al presidente di Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, che la scorsa settimana, a Perugia per incontrare le imprese, le aveva invitate a superare lo scoglio della piccola dimensione per aggredire i mercati esteri. L Umbria dei piccoli che pensano in grande risponde raccogliendo la sfida delle reti d im - presa: si sta insieme, ma si resta imprenditori autonomi. Un valore irrinunciabile, che in passato ha fatto naufragare tante esperienze consortili. Stavolta lo spirito, grazie anche nelle nuove opportunità normative e finanziarie, è diverso. Sintetizzato in una battuta di Ugo Natalini, presidente della rete Italian fine food & beverage, che conta sei aziende: «Il bello di queste reti è anche la libertà: se un impresa della rete non vuole partecipare ad un progetto, non ha obblighi». Cna, associazione che ha sempre respinto l idea che piccolo è brutto, è riuscita a favorire l aggrega - zione di 48 aziende locali piccole (che però, complessivamente, occupano oltre 500 addetti ed hanno un fatturato annuo di 66 milioni di euro) disposte a lavorare in sinergia. «Cna ha lavorato come un soggetto super partes, aiutandoci a superare eventuali diffidenze tra di noi» aggiunge Natalini. Perché, come ricorda il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, «è più facile mescolare titoli di un impresa che cervelli». Meglio ancora quando queste aziende svolgono attività complementari. Oltre all arredo ed all ali - mentare, l esperienza del servizio completo si ripete nella rete Ita- lian Luxury Fashion, costituita da 6 imprese della moda. Una sapiente COSA SONO Opportunità prevista dalla legge Sviluppo PERUGIA - Il contratto di rete, previsto dal cosiddetto decreto Incentivi (il n. 5 del 2009) e poi dalla legge 99 del 2009 (la cosiddetta legge Sviluppo ), viene stipulato tra due o più imprese che vogliono esercitare attività economiche in comune per accrescere la loro capacità innovativa e la competitività sui mercati. Il contratto di rete - che mantiene l autonomia giuridica e organizzativa delle singole aziende - inoltre, assume rilevanza anche sul piano civilistico, poiché rappresenta un nuovo strumento di aggregazione tra imprese (diverso da quelli finora esistenti) ed è redatto per atto pubblico, deve essere iscritto nel registro delle imprese, e può prevedere la costituzione di un fondo patrimoniale comune ed un proprio consiglio di amministrazione. combinazione fra tradizione e innovazione. «Il nostro comun denominatore è la qualità» assicura il presidente, Lamberto Losani. Più articolata l esperienza delle 5 aziende del settore elettrotecnico, elettronico e meccanico dell area del Trasimeno. In questo caso, si darà vita ad una srl, la Trasforgreen, con l apertura di un nuovo stabilimento al Trasimeno, dove verrà attivata una linea di prodotti attualmente appannaggio, in Italia, di pochi produttori. A regime, in 3 anni, quello stabilimento darà lavoro a 50 addetti. «Nuovi posti di lavoro» sottolinea Francesco Giardini. Una nutrita e qualificata pattuglia, quella che si raccoglie intorno al IMPRESE UMRE IN RETE Present azione Il presidente Cna Cesca (al centro) con Mencaroni, Riommi ed i presidenti delle quattro reti d impresa Tr a s i m e n o L elettronica crea una srl: 50 nuovi posti di lavoro vessillo della Cna, associazione che da tempo predica l importanza di fare squadra tra imprese, fornendo loro gli strumenti per attuarla in varie forme. Ricorda il presidente provinciale di Perugia, Renato Cesca: «Siamo partiti dai consorzi nei trasporti e nell edilizia, siamo passati per le società di imprese nella meccanica con la costituzione della HTC e oggi utilizziamo i contratti di rete in questi nuovi settori convinti che il mettersi insieme possa essere uno strumento utile per reagire alla crisi». E molti imprenditori hanno colto questa opportunità: «Il contratto di rete o la società di imprese - spiega Roberto Giannangeli, direttore Cna Perugia - consente alle imprese di penetrare nuovi mercati dai quali sarebbero escluse se agissero individualmente. Inoltre il contratto di rete si può rilevare un valido strumento perché introduce benefici fiscali a favore degli imprenditori che scelgono la via dell aggregazione per crescere». L Umbria è stata la prima regione in Italia a credere in questa forma di sinergia tra piccoli, come testimoniano i bandi attraverso i quali, già dal 2004, si mettevano a disposizione fondi pubblici per favorire le aggregazioni d impresa. E pur tra difficoltà, come ricorda l assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, centinaia di imprese hanno intrapreso questa strada. Per superare la crisi economica, la Regione è disponibile a spingere ancora di più sull acceleratore: «La promozione - avverte Riommi - non serve se non c è la fase della commercializzazione. E l internaziona - lizzazione serve a chi ha un prodotto competitivo. Ecco perché è fondamentale unire le azioni a sostegno della ricerca, dell innovazione produttiva, della strutturazione aziendale e della promozione». In tempo di crisi, Riommi pensa positivo: «Tempo fa - conclude - avevamo la preoccupazione che le imprese non capissero queste necessità. Oggi non più». Automotive e Agromeccanica: Confindustria lancia le magnifiche 16 Cesaretti: «Aperti agli ingressi di altri associati» PERUGIA - Nei giorni scorsi Confindustria ha annunciato il completamento dell iter formale per la costituzione delle due prime reti d impresa, che operano nei comparti della meccanica automotive e della meccanica agricola. Ne sono protagoniste complessivamente 16 imprese (si veda il box in basso) che contano circa 1.400 addetti per un fatturato di oltre 400 milioni di euro. Prende quindi il via il programma di attività, che sarà coordinato da Umbria Export, la società consortile per l internazionalizzazione che fa capo a Confindustria Pe- LE AZIENDE CHE ADERISCONO rugia, Confartigianato Perugia e con la partecipazione di importanti istituti di credito del territorio (tutte le Casse di risparmio del Gruppo Intesa, ps e anca Etruria). «La nascita di questi primi contratti di rete - ha sottolineato il presidente Ernesto Cesaretti - è stata fortemente voluta da Confindustria Perugia che da tempo è impegnata nell attuazione e nel coordinamento di tutte quelle iniziative che possano favorire l aggregazione e spingere l internazionalizzazione. Fattori considerati determinanti per consentire alle azien- La pattuglia coordinata da Umbria Export PERUGIA - Otto le imprese della rete automotive, che producono componenti meccaniche ad altissimo valore aggiunto destinate alle principali case automobilistiche del mondo: Angelantoni Test Technologies, azzica, Faist Componenti, LE AZIENDE CHE ADERISCONO Aggregate lavorazioni e competenze complementari PERUGIA - Le imprese che hanno risposto all appello Cna: Trasforgreen srl: Elettromil, Società Eltex Italia, Cahm leghe, Ims, Roncella Dalia. Italian Luxury Fashion : Lamberto Losani, Galassia, fea, Kiuney, Sfc Italia, Carbone Sabrina. Italian Fine Food & everage : Antica norcineria F.lli Ansuini, Marfuga, rogal vini, Italiana liquori e natura, Mela, Vetusta Nursia. Fom Tacconi, Meccanotecnica Umbra, Proma, Promass e Tecnokar Trailers. Otto anche le aziende che hanno aderito alla rete per l agromeccanica: Dondi, Erreppi, Faza; Giunti, Nardi, Nuovo Molino di Assisi, Sitrex e Spapperi. Umbriarreda : Arte legno di Passeri Roberto, Ceramiche G&P, Ceramiche Nuova Cer, Ceramiche Deruta, Ceramiche Futuro d'arte, Ceramiche Mastrogiorgio, Ceramica Nuova Deruta, Ceramiche Sberna, De Silva, Dolci Fabrizio, Eurolegno Mcab, Fapi serramenti, Il Pianeta delle idee, Interiors, La Favorita, La Farma, Legno magia, Linea Rossi, L'Officina, Peccetti Gino, Sedital, Spigarelli Ceramiche, Tessitura Pardi, Vecchia Deruta, Xilocart. Un azienda meccanica e il presidente Ernesto Cesaretti de di superare questo prolungato periodo di crisi e per rimanere competitive sui mercati internazionali. Ancora una volta abbiamo cercato di far incontrare gli imprenditori e farli dialogare tra loro. La crisi è forte, ma il nostro territorio sta resistendo caparbiamente e gli imprenditori non si sono arresi. Naturalmente - ha concluso Cesaretti - l aggregazione non si è conclusa, anzi, siamo aperti all'ingresso anche di altri associati; purché condividano gli obiettivi di eccellenza, qualità e spirito di squadra».
+s+mrc+5hepoe30edirhkltvg2qwvioo5suh3/eas= 14 Venerdì 3 Agosto 2012 CORRIERE DELL UMRIA l ALIMENTARE Economia Oggi l incontro con l azienda, il segretario della categoria della Uil Daniele Marcaccioli ribadisce: Saremo capaci di fare controproposte valide PATTO GENERAZIONALE LA UILA PRONTA A DISCUTERE L agosto caldo di Nestlè. È così che il segretario provinciale di Uila-Uil, Daniele Marcaccioli, ha definito la situazione attuale, relativa al cosiddetto patto generazionale, lanciato, nei giorni scorsi, dalla multinazionale ai dipendenti dello stabilimento di Perugia, e cioè la proposta di ridurre l orario di lavoro da 40 a 30 ore, in cambio dell'assunzione di un figlio con un contratto a tempo indeterminato di 30 ore. Proposta che sarà al centro dell incontro di oggi nella sede di Confindustria a Perugia, tra l azienda in questione, le Rsu(Rappresentanze sindacali unitarie) dello stabilimento e le organizzazioni sindacali."sarà un confronto serrato e molto cal- dointuttisensi-hadettoilsegretariodiuila- Uil Perugia-. Nestlè crede, forte della situazione di difficoltà economica del paese e dei lavoratori,diriuscireariportareilmassimoconilminimosforzo,manonsaràcosì.ilsindacato,forte del ruolo che lo ha sempre contraddistinto, sarà capace di fare controproposte valide. Imperativo lavoro e salario, in poche parole nuove produzioni e rafforzamento delle esistenti, che significa blindare il reddito dei lavoratori e, dove possibile, incrementarlo. Più il management italiano della multinazionale elvetica farà la sua parte, più produzioni arriveranno in Italia, ed in particolarmodoasansisto,emeglioèpertutti.si cominci dall insurcing del lavoro di Euroservice e logistica(spedizioni), poi, gli strumenti contrattuali a disposizione per gestire i picchi produttivi sono molteplici e, anche, su ciò ci concentreremo seriamente. Per quanto riguarda il patto generazionale- ha continuato Marcaccioli-, perilquale,comegiàdettoeridetto,lauilanon farà barricate, lo reputo soggettivo e discriminante. Così com è, inoltre, è penalizzante per i lavoratori stagionali, che, ormai da più di dieci anni, attendono con speranza un miglior epilogo della loro tipologia contrattuale. P MANIFATTURIERO Dalla congiunturale di Confindustria poche luci e anche gli effetti positivi dell export sono attutiti dalla mancanza di distributori locali E TEMPODIATTESA PERLEATTIVITA DELSISTEMAUMRIA di Marina Rosati -Laripresaèlontana soprattutto per le imprese di piccole dimensioni e anche coloro che solcano i mercati esteri rischiano di attenuare i risultati positivi per mancanzadiuntessutodimediatoriedistributori locali. Il quadro dell'indagine tra le aziende aderenti a Confindustria Umbria conferma la strategicità di una più accentuata attenzione alla diversificazione dei mercati: sono proprio le imprese più internazionalizzate, infatti, quelle che meglio fronteggiano i rigori di una congiuntura tuttora pesante. Tutt altro che un puntodisvolta, il titolo dato all indagine degli industriali sul secondo trimestre del 2012 è significativo e fortemente esplicativo: Storia di unagabbianellaedelgattocheleinsegnòavolare,unromanzodiluis Sepúlveda pubblicato nel 1996, riflette uno dei nodi strutturali dell'economia umbra: la minore autonomia di presenza sui mercati esteri, sì che anche gli stimoli provenienti in qualche misura dal commercio internazionale non assicurano un proporzionale sostegno in termini di produzione e ordinativi. Così, la misura in cui la presenza all'estero di prodotti umbri è mediata da committenti o da distributori di altre regioni nelle circostanze attuali corrisponde ad una misura dello spread di impatto interno degli impulsi esercitati dal commercio internazionale. In generale il profilo congiunturale del secondo trimestre, èquellodiunperiododiattesa:quasi la metà delle imprese stazionano sui livelli (lo ricordiamo: per nulla esaltanti) del trimestre precedente e il resto si suddivide, piuttosto equamente, tra quante recuperano qualcosa rispetto al passato e quante hanno invece registrato nel trimestre perdite di varia consistenza. In particolare, i dati evidenziano un recupero più consistente su base congiunturale che su base tendenziale: rappresentano il 32% del totale delle imprese quelle che segnalano incrementi di produzione rispetto al precedente primo trimestre, mentre solo il 16% delle imprese riconosce aumenti rispetto ad un anno fa. Simmetricamente, è ridotta (22% in totale) la quota di imprese che lamentano ulteriori contrazioni di produzione rispetto al precedente trimestre ma è piuttosto consistente (42%) quella delle imprese che contraggono i livellidi produzione rispetto al corrispondente trimestre del 2011. Andando poi a vedere gli andamenti dell Indicatore di profilo evolutivo, ovvero delrapportotrailnumerodelleimprese con produzione in espansione eilnumerodiimpreseconproduzioneincontrazione.piùaltoèilvalore, più esteso è il giudizio positivo che gli imprenditori danno della congiuntura attraversata. Le dichiarazioni dei principali operatori umbri lasciano intravvedere uno spiraglio dilucemanonautorizzanoancoraa coltivare la speranza di un anticipo di ripresa. Questa è prevista a partire, se mai, dalla seconda metà del prossimo anno. Commentando i dati della indagine, il Presidente di Confindustria Umbria Umbro ernardini(nellafoto)hamessoinrilievocome essi confermino purtroppo la impossibilità per le aziende umbre di sottrarsi, nonostante tutti gli sforzi messi in atto per trovare nuovi sbocchi sui mercati ai loro prodotti, alle conseguenze del perdurare di una situazione di crisi generale dell economia del Paese. ernardini ha poi rilevato la necessità di intensificare le azioni volte ad accrescere la proiezione delle imprese umbre sui mercati esteri. l AGROMECCANICA Ecco le attività associate a Confindustria che hanno aderito alle reti d impresa FIRMATI I PRIMI CONTRATTI TRA AZIENDE CHE OCCUPANO IN TUTTO 1.400 ADDETTI Nascono a Perugia sotto l egida di Confindustria i primi contratti di rete umbri tra aziende che operano nei comparti della meccanica automotive e della meccanica agricola. Ne sono protagoniste complessivamente 16 imprese fortemente specializzate che contano circa 1.400 addettiperunfatturatodioltre400milionidi euro. In particolare, le otto imprese della rete automotive producono componenti meccaniche ad altissimo valore aggiunto destinate a tutte le principali case automobilistiche del mondo.si tratta di Angelantoni Test Technologies, azzica, Faist Componenti, Fom Tacconi, Meccanotecnica Umbra, Proma, Promass e Tecnokar Trailers. Sono otto anche le aziende che hanno aderito alla rete per l agromeccanica: Dondi, Erreppi, Faza; Giunti, Nardi, Nuovo Molino di Assisi, Sitrex e Spapperi, prevalentemente localizzate nell'area dell'alta ValledelTevere,esportanoinmoltipaesidelmondo e sono specializzate nella realizzazione di attrezzature legate all agricoltura, dai mezzi meccanici per l agricoltura moderna fino ai sistemi di irrigazione. Obiettivo di entrambe le reti è quello di condividere informazioni commerciali; programmare piani di promozione e vendita comuni sui clienti esistenti e comuni alla rete, individuare nuove opportunità di mercato; mettere a disposizione strutture e competenze volte anche al raggiungimento della migliore efficienza. Ma, soprattutto, la rete ha lo scopo di rendere le imprese umbre più presenti in particolar modo nei paesi economicamente emergenti ai quali possono offrire competenza e innovazione. L iter formale per la costituzione delle due reti quindi è completato ed è già possibile far partire il programma di attività che sarà coordinato da Umbria Export, la società consortile per l internazionalizzazione che fa capo a Confindustria Perugia, Confartigianato Perugia e con la partecipazione di importanti istituti di credito del territorio (Tutte lecassedirisparmiodelgruppointesa,pse anca Etruria). La nascita di questi primi contratti di rete - ha sottolineato il presidente di Confindustria Perugia Ernesto Cesaretti- è stata fortemente voluta da Confindustria Perugia che da tempo è impegnata nell'attuazione e nel coordinamento di tutte quelle iniziative che possano favorire l'aggregazione e spingere l internazionalizzazione. l ARTIGIANATO C è l unione nei settori moda, energie rinnovabili, arredo casa e alimentare LE IMPRESE TARGATE CNA FANNO SQUADRA E CERCANO NUOVI MERCATI ALL ESTERO Là dove c era un orticello ben recintato ora ci sono quattro reti con a bordo una cinquantina d imprese dirette alla conquista di nuovi mercati.forseèstatalacrisi,forseitempieranomaturi. Certo è che la rete vuole fare la differenza e sicuramente un ruolo lo giocano anche i nuovi bandi regionali- in uscita- che recepiscono, comegiàavvenutoperibandi.tuttebuoneragioni per l adesione ad un progetto, lanciato dalla CnadiPerugia,chehageneratoinUmbrianuove reti d impresa in settori non avvezzi a questo tipo di aggregazioni. Sono state presentate ieri mattina, alla sala d Onore di palazzo Donini, le nuove reti formatesi nel settore della moda, delle energie rinnovabili, dell arredo casa e dell alimentare. In tutto 48 piccole aziende che producono un fatturato annuo complessivo pari a 66 milioni di euro e danno lavoro a 500 addetti. Ma i posti sono destinati ad aumentare. Se ne vogliono creare una quarantina in tre anni, quando il progetto sarà a regime, nel settore delle rinnovabili. Questo è l intento intrapreso all internodellaretetrasfogreenchehadatovitaad una omonima srl che presto si trasformerà in spa. Lo ha riferito Francesco Giardini, amministratore di Eltex Italia e portavoce del nuovo soggetto giuridico composto con la partecipazione di altre 4 aziende umbre operanti nel territorio di Castiglione del Lago. In sinergia si realizzerà un nuovo impianto per la produzione di trasformatori di media tensione, la cui domanda è crescente soprattutto nel settore della produzione di impianti e componenti per l energia solare. Cerca designer capaci di colloquiare con ilgustoelerealtàarabeerusselareteumbriarreda made in Italy, che racchiude 25 imprese dando lavoro a circa 250 persone. Intanto nel Dubai uno show room con un catalogo vivente delle ditte partecipanti è già esposto- ha spiegato il presidente del comitato di gestione, Roberta Datteri-. Aggregate dalla moda, all insegna di Rete italian luxury fashion, sono 6 aziende umbre che danno lavoro a 74 persone. Lamberto Losani, presidente del comitato di gestione, ha spiegato l'utilità del progetto che permette di partecipare a fiere importanti. Anche per Ugo Natalini, presidente del comitato di Rete italian fine food& beverage, che raggruppa 6 aziende, l esperienza di rete ha l obiettivo di incidere nei mercati internazionali. Isa.Ros.
24 ECONOMIA& FINANZA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE VENERDÌ 3 AGOSTO 2012 L UMRIA SCOMMETTE SULLA RETE CORAGGIOSO PROGETTO DELLA CNA Posti di lavoro e nuovi mercati Le imprese artigiane stringono un patto di ferro contro la crisi AL VERTICE Vincenzoianconi TURISMO FEDERALERGHI «Meno tasse o strutture ko» «TRA ULTERIORI cedimenti del mercato e tassazione alle stelle, la crisi del settore turistico rischia di aggravarsi. Per questo rivolgiamo ai Comuni umbri un appello: intervengano, in termini di tassazione locale, per evitare che questa ulteriore battuta d arresto possa preludere alla chiusura di decine di imprese ricettive, martoriate ormai da fatturati sotto il livello di equilibrio gestionale». Secondo Vincenzo ianconi, presidente Federalberghi della provincia di Perugia, i fronti che impegnano gli imprenditori sono due. «Il primo è il mercato, che continua a registrare un andamento per niente soddisfacente. La lettura dei risultati del pre-consuntivo alberghiero elaborato da Federalberghi, relativo al primo semestre 2012 rispetto all identico periodo del 2011, parla di un calo delle presenze del 2,2%. Solo a giugno, le presenze degli italiani sono scese del 7,1% e degli stranieri di ben l 8,2%. In calo del 2,5%, di conseguenza, anche il numero dei lavoratori occupati nel settore, senza contare i casi in cui si è dovuto ricorrere alla cassa integrazione». LE IMPRESE artigiane della Cna scommettono sulle reti per aggredire i mercati e creare nuovi posti di lavoro: 48 piccole aziende umbre, con oltre 500 addetti e un volume complessivo di fatturato annuo pari a 66 milioni di euro, aderendo a un progetto della Cna di Perugia, hanno dato vita a quattro nuove aggregazioni rappresentative di altrettanti settori, moda, arredo casa, agroalimentare ed energie rinnovabili. «La Cna ha spiegato il presidente provinciale Renato Cesca da anni sta spingendo sulle reti. Siamo partiti dai consorzi nei trasporti e nell edilizia, siamo passati per le società di imprese nella meccanica con la costituzione della Htc e oggi utilizziamo i contratti di rete in questi nuovi settori convinti che il mettersi insieme possa essere uno strumento utile per reagire alla crisi. Ecco perché abbiamo dedicato molte energie a questo progetto, individuando e mettendo in contatto tra loro le imprese, assistendole dallo stadio interlocutorio fino alle fasi esecutive del progetto con la costituzione dei nuovi soggetti giuridici». «Il contratto di rete ha aggiunto Roberto Giannangeli, direttore provinciale della Cna consente alle imprese di penetrare nuovi mercati dai quali sarebbero escluse se agissero individualmente. Inoltre il contratto di rete si può rilevare un valido strumento perché introduce benefici fiscali a favore degli imprenditori che scelgono la via dell aggregazione per crescere». Obiettivi delle neo-aggregazioni sono la ricerca di strategie per rendere le singole aziende più efficienti mediante l ottimizzazione dei costi e l attivazione di economie di scala negli acquisti; l individuazione e la condivisione di nuovi canali distributivi; lo sviluppo di progetti inerenti soprattutto l accesso a nuovi mercati internazionali e la valorizzazione delle produzioni umbre eccellenti rappresentate dalle imprese delle reti; la ricerca dell innovazione di prodotto tramite possibili sinergie creative; la promozione di un marchio che valorizzi le produzioni artigianali umbre d eccellenza per l arredo casa. Per le reti dei settori moda, arredo casa e agroalimentare, costituite da imprese complementari tra di loro ed espressione delle migliori eccellenze esistenti in Umbria, si tratterà essenzialmente di aggredire i mercati internazionali attraverso la partecipazione a eventi fieristici, l apertura di showroom permanenti, l organizzazione di missioni funzionali all incontro diretto con i potenziali clienti, operazioni finora impensabili per le singole aziende. La nuova società operante nel settore delle energie rinnovabili aprirà invece un nuovo stabilimento nella zona del lago Trasimeno. L operazione porterà alla creazione di circa 50 nuovi posti di lavoro. VITIVINICOLTURA STRATEGIE E AIUTI MIRATI PER I PRODUTTORI. FINANZIA LA REGIONE Un Tavolo «speciale» per promuovere le etichette di pregio STRETTA DI MANO I verticidellacna giocanola carta dellasocietàdi imprese:l aggregazionecomelevapercrescere I NUMERI Sono 48 le aziende riunite in quattro aggregazioni dalla moda all alimentare IL PROGETTO per lo sviluppo del settore vitivinicolo dell Umbria inaugura un percorso nuovo che condurrà entro l anno a mettere a punto quelle strategie mirate e condivise per cogliere le migliori opportunità di crescita e di valorizzazione del vino umbro nel mercato globale». Lo ha detto l assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, nella riunione d insediamento del gruppo di lavoro istituito dalla Giunta regionale per estendere il confronto e la partecipazione sui lavori preparatori del «progetto speciale vino». Oltre ai rappresentanti delle organizzazioni agricoli e dei produttori, già coinvolti nelle riunioni del «Tavolo verde», del gruppo di lavoro fanno parte rappresentanti dei Consorzi di tutela, delle Strade del vino e dell olio, degli enologi ed enotecnici, del Movimento del turismo del vino, Centro estero Umbria e consorzio Umbria top. Per la promozione delle produzioni vinicole umbre di qualità, dal 2009 ad oggi sono stati stanziati dalla Regione oltre 11 milioni e 315mila euro. «Per la campagna 2012-2013 dell Ocm vino ha concluso l assessore l adesione degli operatori è stata altissima, segno positivo della volontà di investire e reagire alla crisi e alla concorrenza agguerrita: i progetti di Consorzi di tutela, produttori di vino e associazioni anche temporanee di impresa e di scopo sono stati equivalenti alle risorse assegnate all Umbria, pari a oltre 1 milione e 400mila euro».