Si definiscono sinantropi quegli animali che, pur non appartenendo all uomo, ne condividono gli spazi e da cui possono trarre sostentamento.



Documenti analoghi
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura Fulvio CERFOLLI, PhD

Soluzione Spot on per Cani e Gatti con FIPRONIL. Per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Successo riproduttivo della passera domestica secondo un gradiente urbano

ANALISI DEI RISCHI IN OTTICA DI BONIFICA

Base di lavoro. Idea principale

Il modello generale di commercio internazionale

PNAA biennio Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Prevenzione Formazione ed Informazione

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art.

schede di approfondimento.

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

RSA Provincia di Milano

IL PIACERE DI SENTIRLI PROTETTI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

DAI CURRICOLI DISCIPLINARI AI PERCORSI DI APPRENDIMENTO TRASVERSALI

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta

Alto livello igienico

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

Il modello generale di commercio internazionale

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013

Indagine e proposta progettuale

5 La popolazione disabile

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)

Zonizzazione Acustica

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Una vera Tigre. Comune di Anzola dell'emilia

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

Toxocara canis. Un passeggero clandestino

L IMPORTANZA CRITICA DELL ISOLAMENTO DEGLI EDIFICI PER L AMBIENTE

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli,

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Valutazioni preliminari per la raccolta di olio vegetale esausto da utilizzare in un impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore.

Cittadinanza e Costituzione

Guida alle Vaccinazioni

Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria

Ecologia e conservazione della Lepre in Italia

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

Pianificazione urbanistica La rendita fondiaria

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI

I problemi legati agli animali sono tanti, soprattutto in una società che si sta solo ora mettendo al passo con le loro esigenze.

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9)

COMUNE DI MONTESPERTOLI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

1. INSERIMENTO URBANISTICO

Emmebi srl. Strategie di marketing urbano per i. Centri Commerciali Naturali

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

I.C. A. Manzoni di Ornago ARTROPODI A.S. 2010/2011 Eleonora Parenti & Giorgia Terranova

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

In genere si ritiene che lo spreco di energia si manifesti solo nell uso dei carburanti, dei combustibili e dell energia elettrica.

La riforma del servizio di distribuzione del

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

Attività di Educazione Ambientale per le SCUOLE DELL INFANZIA

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Indagine campionaria sulle scelte e sulle tendenze degli italiani sulla mobilità sostenibile. Rapporto di ricerca. Roma, 20 novembre 2008

sis i tema m o ga g ni n c i o o d i d i a ree p r p ot o ette

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

La Rete Ecologica del Veneto

Sicurezza degli Impianti Industriali Valutazione dei rischi e della sicurezza di una Isola ecologica interrata

Ministero dello Sviluppo Economico

Responsabile di progetto Cognome e Nome

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

Gestione del rischio

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

Rapporto dal Questionari Insegnanti

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

Area Marketing. Approfondimento

Aspetti Sanitari per la cura del cane e del gatto. 30 Gennaio 2010 IGIENE COME MEZZO DI CONTROLLO DELLE PARASSITOSI

LE NORME UNI DI RIFERIMENTO PER GLI INTERVENTI SUGLI ASCENSORI ESISTENTI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una

Studio sulla presenza di Aedes albopictus (Zanzara Tigre) nella provincia di Bergamo Anno 2012

RISULTATI DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE COLLETTIVA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Anno 2009

RELAZIONE DI SINTESI

Il modello generale di commercio internazionale

Milano, 21 marzo Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Transcript:

EVENTO FORMATIVO Gli intrusi nella scuola Conoscerli per evitarli Dipartimento di Prevenzione - Servizi Veterinari Dott. Claudio Anconitani I volatili di interesse igienico sanitario

Si definiscono sinantropi quegli animali che, pur non appartenendo all uomo, ne condividono gli spazi e da cui possono trarre sostentamento. Famiglia degli artropodi: Aracnidi: zecche, acari, scorpioni, ragni; Insetti: zanzare, mosche, tafani, formiche, vespe, calabroni, blatte, pidocchi, pulci, cimici, pappataci; Famiglia dei rettili: vipere, altri serpenti non velenosi, tartarughe. Famiglia degli anfibi: rane, rospi. Famiglia dei mammiferi: ratti, topi, volpi, cani randagi, gatti che vivono in stato di libertà, ecc.

Famiglia degli uccelli: Specie dell avifauna italiana: 500 Specie osservate nelle città italiane: 356 Specie nidificanti nelle città italiane: 193 7 specie che pongono comunemente problemi: 7 specie che pongono comunemente problemi: cormorano, gabbiano reale, colombo di città, gazza, cornacchia grigia, storno, passera d Italia. 1,4% dell'avifauna italiana

La città è un ecosistema in rapida espansione in tutto il mondo, contemporaneamente si sono inurbate numerose specie d animali selvatici. I più diffusi, oltre i roditori e gli insetti, sono gli uccelli: la facoltà di volare permette loro di superare con più facilità edifici strade ed altre infrastrutture. Per alcune specie l inurbamento è attivo, per altre passivo: in questo caso è l espansione urbanistica che raggiunge e circonda gli habitat delle periferie.

Le città sono preferite: Per il clima più mite (minore escursione termica, temperatura media maggiore, soprattutto in inverno con 4/5 gradi in più rispetto alla campagna); Per l allungamento del fotoperiodo; Per la varietà di habitat (parchi, fiumi, giardini, edifici, incolti, ecc.); Per la maggior sicurezza (no caccia, predatori naturali scarsi, abbondanza dei siti dove nidificare); Per la maggior possibilità di alimentarsi (cassonetti, mercati, zoofili, ecc.);

Cos è un animale problematico? Per indicare questa categoria, in genere si utilizza il termine pest species ( dal latino pestis = piaga o malattia contagiosa), definibile come organismi che causano un disagio economico, ambientale o sanitario.

Il conflitto tra uomo e sinantropi può essere reale o soltanto percepito, di natura economica oppure estetica, sociale o politica. In ogni caso, è la società umana a determinare, spesso senza criteri consistenti, quando una specie diventa problematica (colonie feline, sciami in prossimità d abitazioni, nidi nei sottotetti e balconi). Si deve ricordare che un animale è percepito problematico (causa disturbo e/o danno) quando diventa particolarmente abbondante; quindi il problema dipende soprattutto dalla densità e dalla concentrazione.

Può essere percepito come problematico anche quando un animale non si trova nel suo habitat naturale quindi fuori posto.

Inoltre una specie può essere vissuta come problematica o meno, secondo la percezione, della sensibilità e delle esigenze della persona che abbiamo di fronte. Categorie socioeconomiche differenti ("stakeholders ) mostrano percezioni diverse rispetto alla presenza di uno stesso animale: una piazza piena di colombi può essere motivo di soddisfazione per un anziano che vive solo o per un bambino, mentre è un elemento di preoccupazione per un commerciante o una casalinga.

Piccione domestico Columba livia domestica

La forma domestica deriva dal Piccione selvatico Columba livia, localizzato in Italia nell Appennino Centro Meridionale, nel Carso Triestino e nelle isole. L origine più prossima è rappresentata sia dalle numerose varietà domestiche fuggite alla cattività ed insediatesi nei centri urbani, sia all inurbamento di soggetti selvatici.

Nelle epoche antiche e fino al 1930 la presenza dei colombi nelle città non ha mai costituito un problema, considerate le sue basse densità; al contrario, dall ultimo dopoguerra, grazie alla maggiore disponibilità di cibo e di luoghi per la riproduzione si è verificato un rapido incremento del loro numero.

Normalmente nelle grandi città le concentrazioni maggiori d individui si riscontravano nel centro storico, mentre nelle zone periferiche i piccioni erano scarsi od addirittura assenti; attualmente la massiccia colonizzazione interessa anche la periferia e le zone industriali. Il piccione è caratterizzato da un alta performance riproduttiva indotta dalle favorevoli condizioni ambientali, con una media di 5-6 accoppiamenti annuali ed eccezionalmente fino a nove covate annue, protratte per tutto l anno, con due uova per covata. Annualmente si riproduce in media il 40% della popolazione adulta e fortunatamente la mortalità è alta nei giovani.

Tali animali non appartengono alla fauna selvatica e dunque non soggetti alla normativa in vigore nel settore: Legge 157/92; quindi le Amministrazioni comunali sono investite delle competenze gestionali della specie sulla base dei doveri loro attribuiti in materia sanitaria: Legge 833/78 e Legge 149/90. Sono pertanto libere di intraprendere iniziative di Sono pertanto libere di intraprendere iniziative di controllo del piccione, non prima di avere documentato attraverso censimenti o monitoraggi sanitari la necessità degli interventi. Questi ultimi devono essere attuati nel rispetto della Legge 189/2004 sul maltrattamento animale.

Il colombo di città è la specie problematica per eccellenza:si può dire che gran parte delle città, in ogni parte del mondo, ha un problema piccione, più o meno percepito. Dal punto di vista sanitario il piccione non è una specifica fonte d infezione, ma può trasmettere direttamente o indirettamente agenti patogeni. Il potenziale pericolo per la salute pubblica è dovuto soprattutto al fatto che quest uccello costituisce un vasto serbatoio d agenti infestanti, permettendone la sopravvivenza e la trasmissione.

Dalla bibliografia disponibile sui potenziali pericoli per la salute pubblica è interessante valutare alcuni dati indicativi. Tipo materiale siero Clamydia psittaci Toxoplasma gondii Borrelia burgdoferi Esaminati % 686 42,71 686 5,69 100 0 V. Grelloni e coll. Perugia

Salmonelle Campylobacter Tipo materiale Esaminati Positivi % Esaminati Positivi % pool feci raccolte 50 0 0 50 28 56,00 campioni singoli feci raccolte 296 3 1,01 non effettuato feci di animali catturati 731 59 8,07 233 8 3,43 fegato e milza di animali catturati 731 10 1,37 non effettuato V. Grelloni e coll. Perugia

In concreto il rischio di trasmissione delle malattie è più potenziale che reale, i rischi sanitari sono quelli derivanti dalla contaminazione fecale dell ambiente, aggravata dalla polverizzazione del materiale di deiezioni con rischio di infezione soprattutto in presenza di fasce deboli della popolazione (bambini, donne in gravidanza, anziani e immunodepressi).

Il sovraffollamento su ristrette aree, quali una città, aumenta il grado di parassitismo e determina un peggioramento delle condizioni generali di tutti gli individui, con problemi di carattere igienico a causa delle deiezioni, dei residui di penne e piume, nonché carcasse ed ectoparassiti.

Argas reflexus

La puntura dell acaro può comportare l insorgenza di una sintomatologia polimorfa che può essere schematizzata come segue: Reazioni allergiche flogistico/tossiche, localizzate o generalizzate, di diversa gravità. Sindromi a carattere infettivo da agenti patogeni trasmessi.

Ceratophyllus columbae

La puntura della pulce può comportare l insorgenza di varie forme cliniche che possono essere schematizzate in: Papule pomfoidi, circondate talora da un piccolo alone emorragico, isolate o multiple. In alcuni soggetti si circondano di un edema o presentano una vescicola centrale. Rari casi di crisi asmatiche ed edema angioneurotico.

Oltre che all uomo i colombi possono trasmettere agenti patogeni ad altri uccelli o mammiferi; si pensi ad esempio alla pseudopeste aviare, al difterovaiolo aviare ed alla tubercolosi aviare. In ultimo, non sono da sottovalutare il deperimento dei materiali lapidei e dei materiali da costruzione dovuto sia all azione meccanica del becco e unghie per procurarsi calcio e per aiutare le digestione nel ventriglio, che all accumulo del guano (si stima che ogni piccione produca circa 2,5 kg di feci all anno). Le feci sono degradate da agenti microbici, che acidificano e attaccano i materiali calcarei, arenari, ecc..; composti contenuti nel guano sono in grado di reagire chimicamente con i componenti delle strutture dei monumenti.

Un piano di gestione della popolazione di piccioni, potrà dare risultati soltanto prefiggendosi la riduzione o l eliminazione delle risorse che sono alla base del suo incremento. Le metodiche possono essere individuate con: fase 1 Censimento monitoraggio sanitario dei piccioni informazione e sensibilizzazione della cittadinanza fase 2 bonifica e disinfezione di solai e sottotetti infestati riduzione dei siti di nidificazione predisposizione di dissuasori o sistemi anti-appoggio sui posatoi abituali riduzione delle risorse alimentari. fase 3 censimento

DISSUASORI MECCANICI

DISSUASORI ELETTRICI

Il Comune di Roma in due commi dell art. 48 del regolamento sulla tutela del benessere degli animali ha indicato quanto segue: 2. Al fine di contenere l incremento delle colonie dei colombi Columbia livia domestica, per salvaguardarne la salute, per tutelare l aspetto igienico sanitario e il decoro urbano, nonché per perseguire l equilibrio dell ecosistema territoriale: è fatto divieto su tutto il territorio comunale di somministrare in modo sistematico alimenti ai colombi allo stato libero. Il Comune incentiverà, per le persone che stabilmente forniscono mangime a questi animali, la distribuzione di mangime adatto che dovrà essere somministrato in apposite aree individuate; è fatto obbligo ai proprietari degli stabili di porre in essere quanto necessario per evitare l insediamento e la nidificazione dei colombi, nel rispetto del benessere degli animali. A tal fine può essere consultato l Ufficio competente per la tutela degli animali. 3. Le azioni di contenimento del numero dei volatili in libertà o tutela di talune aree, non possono essere esercitate con metodi cruenti e comunque devono ottenere autorizzazione dell Ufficio competente per la tutela degli animali

LO STORNO Sturnus vulgaris

Oggi è diffuso in quasi il 30% delle terre emerse, con una popolazione stimata in circa 600 milioni di individui. In Italia lo storno (Sturnus vulgaris) è principalmente una specie svernante, giunge nel nostro paese tra la fine di settembre e l inizio d ottobre provenendo per lo più dalle regioni dell Europa nord-orientale. Col sopraggiungere della primavera, tra la fine di marzo e la metà del mese d aprile, la maggior parte della popolazione fa ritorno ai luoghi di nidificazione, mentre una parte rimane in Italia per riprodursi nelle nostre campagne.

È una specie ad ampia valenza ecologica, in costante espansione numerica e territoriale, in grado di trovare rapidamente soluzioni efficaci a situazioni ambientali mutevoli. È onnivoro: in primavera si nutre soprattutto di invertebrati, in autunno ed inverno prevalentemente di vegetali (frutti e semi), ma è in ogni modo in grado di adattarsi ai più diversi tipi di cibo che può trovare nell ambiente, sia sugli alberi che sul suolo

L home range dello Storno può essere suddiviso in tre parti: o area di attività diurna o assembramenti e pre-roost, dove gli uccelli sostano e si alimentano mentre si aggregano verso il dormitorio o il cosiddetto dormitorio collettivo roost, utilizzato, tra l altro, come centro d informazione su quali sono i più vicini siti d alimentazione reperiti durante la giornata appena terminata.

Le problematiche riguardano: 1) le zone rurali principalmente per le abitudini alimentari. In Italia è stato calcolato che gli storni potrebbero sottrarre giornalmente una quantità di olive pari allo 0,7% dell intera produzione stagionale di un annata molto buona. L alimentazione onnivora coinvolge anche diverse colture, alberi da frutto e mangimi destinati al bestiame, la cui perdita può raggiungere il 12%, in particolare quando possono essere raggiunti con facilità.

2) I problemi che coinvolgono i dormitori ( roost ) all interno delle città. In questo caso i disagi sono provocati dalle abbondanti deiezioni con conseguente accumulo di guano, oltre a problemi igienico sanitari, danni diretti alle cose e disagi alle persone che vivono e lavorano nell area dormitorio.

Sebbene qualche studio sia stato compiuto, non esiste purtroppo ancora una ricerca organica e duratura di monitoraggio microbiologico condotto su roost urbani di storno. Fra i vari lavori esistenti, quello di Weber è allo stato attuale, il più approfondito; secondo questo lo storno sarebbe portatore, dimostrato (pasteurellosi) o potenziale ( toxoplasmosi, clamidiosi, salmonellosi) di diversi agenti patogeni.

Tra le città italiane la capitale è sicuramente quella dove oggi è più elevata la presenza di storni svernanti. Nel corso degli anni il numero degli storni a Roma è andato progressivamente aumentando fino ad arrivare all attuale consistenza numerica che ha toccato anche punte di circa 5 milioni d individui. I dormitori più problematici che si sono formati in questi ultimi anni sono quelli di: Prati : via Andrea Doria, via delle Milizie, via Barletta, viale Angelico, via Monte Santo, via Sabotino, piazzale Clodio, piazza dei Quiriti; Piazza Cavour ; Re di Roma : piazza Re di Roma, via Appia Nuova; EUR : viale Europa, viale America; Ostia : via della Stazione Vecchia; Stazione Termini : piazza dei Cinquecento - via Terme di Diocleziano - piazza della Repubblica;

Il D.P.C.M. del 21/03/1997 modifica la Legge 157/92, recependo la Dir. CEE 79/409, ovvero proibendo la caccia sul territorio nazionale a quelle specie che invece figuravano cacciabili nella Legge 157/92; in queste specie è stato appunto inserito lo storno.

Lo strumento a disposizione rimane pertanto la campagna d allontanamento incruento dai grandi dormitori, in zone meno problematiche. Per la campagna, elaborata dal Comune di Roma, di quest anno oltre il metodo di stress call (grido d allarme), con megafoni fissi, megafoni mobili, supporti acustici digitali ed il contemporaneo uso di dissuasori luminosi; si utilizzerà la metodologia degli interventi in simultanea su dormitori problematici limitrofi per ottenere un risultato ancora più efficace.

IL GABBIANO Larus michahellis

La maggior parte delle colonie italiane si trova lungo le coste. L abitudine di abitare e nidificare nelle città si è diffusa dapprima nel nord Europa, e nel 1971 si è avuta la prima nidificazione urbana in Italia (Roma), per poi diffondersi anche in altre città italiane: Cremona, Genova,Venezia, Trieste, Livorno, ecc.

Il gabbiano reale è una tra le specie di Laridi più adattabili, in grado di affrancarsi in buona parte dell ambiente marino, spingendosi nell entroterra, risalendo i fiumi e colonizzando ambienti antropizzati e degradati. Abbondanza di risorse trofiche. Siti riproduttivi adatti e assenza di predatori. Un adulto vive in media 10-15 anni e la sopravvivenza è del 90%, del 70-80% negli individui del primo anno. Le colonie urbane hanno un successo di involo elevato, in media si ha un giovane involato/coppia/anno.

Il problema non è recente, già nel 1939 in Olanda e nel 1950 negli Stati Uniti venivano intrapresi programmi per ridurre le popolazioni di tali animali. Gli inconvenienti principali riguardano: Disturbo presso edifici, aggressività nei confronti dell uomo; Danni a strutture pubbliche e private; potenziali rischi sanitari per esseri umani e animali domestici; Pericoli per la sicurezza aerea; Interferenza e predazione di altre specie di avifauna e loro nidi; recupero e gestione dei pulli caduti dai tetti.

Al momento nessuna delle tecniche messe a punto in tutto il mondo, per gestire i gabbiani nelle città ed in altri ambienti, ha prodotto risultati pienamente soddisfacenti, e non si conosce ancora un metodo efficace per ridurre una popolazione di gabbiani su di un area vasta o in un area urbana, sebbene i problemi locali possano esser ridotti e persino eliminati.

Dissuasione dalla nidificazione sui tetti: Reti antintrusione Serie di fili sospesi Dissuasione ( scaring )

Modifiche ambientali Gli ambienti ottimali per i gabbiani sono le aree aperte, ampie e con buona visibilità. Le modifiche ambientali hanno lo scopo di eliminare le fonti artificiali di cibo, che i gabbiani hanno imparato a sfruttare negli ultimi decenni, oltre ai siti utilizzati per il riposo e la nidificazione.

Per le discariche può essere realizzata una copertura mobile di rete.

Il ricercatore finlandese Nuorteva definì disordine dei cicli biologici l aumento di alcune specie d uccelli nelle aree urbane, innescato dalla dispersione di sostanze alimentari d origine antropica. Alla fine dei conti, le specie problematiche sono un sottoprodotto del consumismo.

GRAZIE PER L ATTENZIONE