MERCOLEDI, 9 LUGLIO 2008

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09-07-2008 1 MERCOLEDI, 9 LUGLIO 2008 PRESIDENZA DELL ON. HANS-GERT PÖTTERING Presidente 1. Apertura della seduta (La seduta è aperta alle 9.05) 2. Relazione annuale della BCE per il 2007 (discussione) Presidente. L ordine del giorno reca la relazione di Olle Schmidt, a nome della commissione per i problemi economici e monetari sulla relazione annuale della BCE per il 2007 [2008/2107(INI)] (A6-0241/2007). Olle Schmidt, relatore. (SV) Signor Presidente, Presidente Trichet, Presidente Juncker, tutti gli occhi sono puntati sulla Banca centrale europea. La situazione economica attualmente incerta e le turbolenze finanziarie stanno mettendo sotto pressione la BCE. Sono convinto che il rialzo del tasso di interesse della scorsa settimana sia stata la giusta decisione. L inflazione è una piaga che non ridistribuisce equamente la ricchezza. I leader europei dovrebbero apprezzare una Banca centrale indipendente, pronta ad agire per prevenire che l Europa scivoli nella stagflazione, nella bassa crescita e nell aumento dell inflazione. A dieci anni dalla sua introduzione, l euro è divenuto una valuta globale. Nessuno avrebbe potuto immaginare il livello di sicurezza e la stabilità che questa moneta ha apportato all area euro, a tutta l Unione, nonché all economia globale. Il no dell Irlanda al referendum non è stata una reazione alla forza dell euro. Sviluppi economici asimmetrici in seno all area euro possono costituire un rischio, ma vi si può porre rimedio rispettando senza indugio i requisiti del Patto di stabilità per una solida situazione finanziaria e una costante trasformazione strutturale degli Stati membri. Al tempo stesso, dopo 10 anni, occorre riesaminare alcuni aspetti del modus operandi della BCE; il controllo, la trasparenza, il processo decisionale e il ruolo internazionale dell euro possono essere migliorati. Secondo la Commissione perciò la BCE dovrebbe presentare una nuova proposta che renda il processo decisionale più trasparente ed efficace, in considerazione dell ampliarsi dell Eurogruppo. Quando vengono prese le decisioni in merito al tasso di interesse di base, la BCE dovrebbe fornire una relazione relativa alla discussione svoltasi tra i membri del Consiglio direttivo, al fine di migliorare la trasparenza e di accrescere la prevedibilità. E necessario che il suo ruolo come leader dell Eurogruppo venga rafforzato, al fine di riflettere in modo migliore il significato dell euro anche nel contesto internazionale. Il Parlamento ha sempre ritenuto che fosse essenziale dare al mercato le informazioni circa le decisioni della BCE, nonché pubblicare i processi verbali e i risultati delle votazioni. La BCE però ha rifiutato, sottolineando che questo avrebbe creato delle divisioni nazionali nella sua gestione. Presidente Trichet, abbiamo ascoltato il suo punto di vista e la Commissione sta ora presentando una proposta emendata. La direzione della BCE deve fornire informazioni più chiare dopo aver preso una decisione riguardo al tasso di interesse, cioè dovrà dichiarare

2 09-07-2008 se l unanimità è stata raggiunta senza una discussione o se ci sono state difficoltà nel raggiungere una posizione comune. Questo può essere un passo importante verso il miglioramento del dialogo tra il mercato, noi politici e la BCE. L inflazione è salita a livelli record e si è ora stabilita circa al 4 per cento, dato significativamente più alto rispetto all obiettivo di inflazione di circa il 2 per cento previsto nel medio termine. Non solo il dollaro, ma anche altre valute si sono considerevolmente indebolite rispetto all euro, il che ha rianimato la discussione sul tasso di cambio. L allargamento dell area euro dà più peso all area monetaria, ma al tempo stesso pone diversi cambiamenti, dal momento che il processo decisionale diventa più lento e le differenze nello sviluppo economico tra i membri aumentano. La crisi del mercato dei mutui per la casa ha dimostrato come la stabilità finanziaria sia una questione globale, dato che le crisi non sono più limitate ad un singolo paese o regione. Gli sforzi combinati della Federal Reserve e della Bank of England hanno contribuito ampiamente a mantenere a galla il sistema finanziario, ma non hanno risolto la crisi. Questo ha reso chiaro il bisogno di una migliore cooperazione tra le banche centrali e le altre istituzioni. Il fatto che sia la BCE sia la Fed abbiano messo in guardia contro la sottovalutazione del rischio di una crisi per quanto riguarda il mercato dei mutui per la casa, peraltro senza grande successo, dimostra la crescente vulnerabilità dei mercati finanziari mondiali. Questa è una buona ragione per agire, come fa anche il Parlamento seguendo, per esempio, il processo Lamfalussy al fine di modernizzare la struttura di vigilanza europea. La comune politica monetaria e la BCE affronteranno compiti impegnativi nei prossimi anni. Sono convinto che i leader dell UE e la BCE supereranno la prova. Al tempo stesso, però, tutti i leader dell UE devono capire che la stabilità dei prezzi e una solida situazione finanziaria sono i pilastri per la crescita e per la creazione di nuovi posti di lavoro. E notevole quindi che il Presidente francese, nel suo non meno importante ruolo attuale di Presidente del Consiglio, richieda gli obiettivi di stabilità della BCE. A mio avviso, è necessario, invece, che i leader europei espongano, in un dialogo aperto con i loro cittadini, i propositi e gli scopi della politica monetaria. I prezzi che salgono rapidamente e gli innalzamenti compensativi del salario sono i peggiori nemici della prosperità. Jean-Claude Trichet, Presidente della Banca centrale europea. (FR) Signor Presidente, signor relatore, onorevoli deputati, è per me un onore presentare la relazione annuale della BCE per il 2007 come disposto nel Trattato. Le nostre relazioni oltrepassano gli obblighi imposti dal Trattato e la Banca centrale europea apprezza lo stretto rapporto con il Parlamento. Questa è la quarta volta quest anno che vi parlo. I miei colleghi del Comitato esecutivo, inoltre, sono stati in stretto contatto con il Parlamento europeo, in particolare per questioni come l allargamento dell area euro, i sistemi di pagamento e il decimo anniversario dell Unione economica e monetaria. Innanzi tutto, vorrei riassumere le tendenze economiche nel periodo 2007-2008 ed esporre le misure della politica monetaria prese dalla BCE. In seguito, commenterò alcuni punti e proposte che avete avanzato nella mozione per una risoluzione nella relazione annuale della BCE per il 2007. Nel 2007, la BCE ha operato in un ambiente stimolante tra prezzi delle merci variabili e in aumento e, fino alla seconda metà del 2007, è aumentata un incertezza che deriva dalla

09-07-2008 3 continua ratifica nei mercati finanziari di tutto il mondo, che è stata menzionata dal relatore. Nonostante questi sviluppi, l economia dell area euro ha continuato ad aumentare nel 2007, con una crescita annuale del PIL reale del 2,7 per cento. Nella prima metà del 2008, è continuato un moderato processo di crescita del PIL reale, sebbene sia probabile che il profilo su base trimestrale mostri una variabilità significativa dovuta a fattori provvisori, in parte legati al tempo. Nello stimare gli sviluppi di crescita è perciò importante focalizzarsi sulla tendenza del medio termine. Guardando avanti, da un punto di vista esterno, la crescita nei paesi emergenti dovrebbe rimanere robusta, supportando la domanda estera dell area euro. Da un punto di vista interno, i fondamenti economici dell area rimangono solidi e l area non soffre di maggiori squilibri. I tassi di occupazione e le partecipazioni della forza lavoro sono aumentati significativamente nei recenti anni e i tassi di disoccupazione sono scesi a livelli che non si erano più visti negli ultimi 25 anni. Detto questo, l incertezza che circonda questa prospettiva di crescita rimane elevata, con rischi negativi principalmente legati ad ulteriori incrementi imprevisti, a possibili espansioni delle continue tensioni dei mercati finanziari alla reale economia e a crescenti tendenze protezioniste. Tornando agli sviluppi dei prezzi, nel 2007 il tasso annuo di inflazione IAPC nell area euro era al 2,1 per cento, leggermente al di sopra di quanto stabilito dalla definizione della stabilità dei prezzi della BCE. Tuttavia, a fine anno, incrementi sostanziali dei prezzi di petrolio e di prodotti alimentari hanno portato l inflazione a livelli ben al di sopra del 2 per cento. Fino ad allora, l inflazione nell area euro è cresciuta ulteriormente, sulla scia dell incremento dei prezzi dei beni di forma rinnovabile, arrivando a metà 2008 al preoccupante livello del 4 per cento circa. Guardando avanti, è probabile che il tasso annuo di inflazione IAPC rimanga per un po di tempo ben al di sopra del livello coerente con la stabilità dei prezzi, moderandosi gradualmente solo nel 2009. Rischi legati alla stabilità dei prezzi per il medio termine sono chiari ad inizio 2007 e si sono intensificati durante gli ultimi mesi. Questi rischi includono altri possibili aumenti nei prezzi dei prodotti e imprevisti aumenti sulle imposte indirette e i prezzi regolamentati. Inoltre, il Consiglio direttivo è fortemente interessato al fatto che il prezzo e l andamento dei salari fissi possano aggiungersi alla pressione inflazionistica, attraverso effetti secondari su larga scala. I primi segni sono già emersi in alcune regioni dell area. In questo contesto, la correzione degli schemi per il salario nominale è di particolare interesse ed è necessario evitarla. Come nel 2007, l analisi monetaria nella prima metà del 2008 ha ribadito potenziali rischi prevalenti nella stabilità dei prezzi da medio a lungo termine. In linea con la nostra strategia politica monetaria, riteniamo che la sottostante ed elevata forza dell espansione monetaria nell area euro degli scorsi anni abbia creato potenziali rischi alla stabilità dei prezzi. Per contenere potenziali rischi della stabilità dei prezzi nel medio termine, il Consiglio direttivo ha inoltre adeguato la posizione politica monetaria nel marzo e giugno 2007. Dopo un periodo di inusuale ed elevata incertezza nel contesto della ratifica del mercato finanziario, nel luglio 2008 il Consiglio direttivo ha portato il tasso minimo di interesse al 4,25 per cento nelle principali operazioni di rifinanziamento dell Eurosistema. Quest azione sottolinea la forte determinazione del Consiglio direttivo nel prevenire effetti secondari e nel mantenere le aspettative di inflazione a lungo termine fermamente ancorate

4 09-07-2008 e in linea con la stabilità dei prezzi. E questo il contributo della politica monetaria della BCE, al fine di preservare il potere d acquisto nel medio termine e supportare la crescita e l occupazione nell area euro. Seguendo la decisione della scorsa settimana di alzare i tassi, nell opinione attuale del Consiglio direttivo la posizione della politica monetaria contribuirà a raggiungere la stabilità dei prezzi nel medio termine. Continueremo a monitorare da molto vicino tutti gli sviluppi nel prossimo periodo. Nel progetto di risoluzione si solleva un numero di questioni rilevanti per la BCE. Vorrei assicurare che considereremo con cura tutte le osservazioni appena fatte e tutte le note presenti nella risoluzione e, di conseguenza, le segnaleremo. Permettetemi di elaborare molto brevemente alcuni di questi punti. Per quanto riguarda la strategia politico monetaria, vorrei cominciare approvando la positiva valutazione fatta dalla Commissione per i problemi economici e monetari sulla strategia politico monetaria della BCE. La nostra struttura a due pilastri assicura che, nel momento di prendere decisioni sul fronte della politica monetaria, si è tenuto conto in maniera sistematica e coerente di tutte le informazioni rilevanti per la valutazione dei rischi in merito alla stabilità dei prezzi. Nel 2007 il Consiglio direttivo ha lanciato nell Eurosistema un programma di ricerca per intensificare ulteriormente la sua analisi monetaria, come proposto anche nel progetto di risoluzione per continuare a migliorare l infrastruttura analitica della BCE. Per quanto riguarda la trasparenza, vorrei inoltre accettare il riconoscimento della Commissione sul fatto che rendere disponibili al pubblico i verbali del Consiglio direttivo della BCE potrebbe non essere necessariamente opportuno. Una tale misura potrebbe attirare l attenzione verso posizioni individuali in un momento in cui, in un area euro di 15 e molto presto 16 paesi, ciò che conta è la posizione di chi prende le decisioni collegiali, del Consiglio direttivo, del collegio. Questo potrebbe inoltre portare a fare pressioni sui membri del Consiglio direttivo, al fine di abbandonare necessariamente le loro prospettive nell area euro al momento di prendere decisioni in materia politico monetaria. Come già messo in evidenza in precedenti occasioni, vedo l affermazione introduttiva che ho presentato nella conferenza stampa mensile a favore del Consiglio direttivo come equivalente a ciò che altre banche centrali chiamano sommario dei verbali. Assieme alla seguente sessione domanda e risposta, l affermazione introduttiva fornisce in tempo reale una visione globale sul ruolo del Consiglio direttivo nel sistema dell attuale politica monetaria. Questo strumento di comunicazione ci è servito a condurre le aspettative del mercato finanziario. Per quanto riguarda le politiche fiscali, la BCE condivide la visione che tutti gli Stati membri debbano rispettare pienamente il Patto di stabilità e di crescita. Un rinnovato incremento nell area euro del rapporto collettivo del deficit fiscale è progettato per il 2008. C è un chiaro rischio che alcuni paesi non si conformino ai provvedimenti dell elemento preventivo del Patto di stabilità e di crescita. Raggiungere stabili e sostenibili posizioni di bilancio e permettere su questa base la libera attività degli stabilizzatori automatici è il contributo più grande che crediamo la politica fiscale possa apportare alla stabilità macroeconomica. Il progetto di risoluzione si riferisce inoltre ai rischi posti dalle differenze tra i paesi dell area euro, che in una certa misura riflettono rigidità strutturali e/o inappropriate politiche nazionali. Non c è bisogno di dire che divergenze economiche tra i paesi dell area euro non possono essere imputate alla politica monetaria.

09-07-2008 5 Al fine di evitare un periodo prolungato di bassa crescita e alta disoccupazione o surriscaldamento economico, come risposta di un paese a shock asimmetrici, è necessario intraprendere riforme a livello nazionale per incrementare la ripresa da questi shock. Queste includono ben progettate riforme per accrescere la competizione, incrementare la produttività e promuovere la flessibilità del mercato del lavoro. Permettetemi di mettere ancora in evidenza il bisogno di un chiaro monitoraggio degli sviluppi di competitività nazionali inclusi i costi unitari del lavoro in quanto recuperare le perdite di competitività ex post è un difficile esercizio. A questo proposito supportiamo la richiesta del Parlamento per una politica responsabile dei prezzi e dei salari. Permettete che rivolga ora la mia attenzione alle questioni messe in luce dalla risoluzione del mercato finanziario per la prevenzione e la gestione delle crisi, che figurano cospicuamente anche nell analisi del Parlamento. Per quanto riguarda la prevenzione delle crisi, la flessione dei mercati ha sollevato questioni sia per i supervisori sia per la banche centrali. I supervisori dovrebbero sforzarsi ulteriormente per rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni su base transfrontaliera. E di importanza cruciale sfruttare ulteriormente il potenziale della struttura Lamfalussy. Il Consiglio ECOFIN ha convenuto a questo scopo in certe misure e l attenzione ora dovrebbe rivolgersi alla realizzazione di questi orientamenti. La flessione dei mercati, dal nostro punto di vista, non ha apportato nessuna dimostrazione convincente per una revisione dell attuale quadro di vigilanza, ad esempio attraverso la costituzione di una nuova autorità per la sovrintendenza UE. Le banche centrali, inclusa la BCE, sono state in larga misura efficaci nell identificare la debolezza ed i rischi del sistema finanziario, che si sono materializzati in un agitazione aperta. Non andrò a discutere di questo. Cercando le lezioni per la gestione della crisi, la questione principale emersa durante il disordine ha a che fare con il bisogno di un uniforme flusso di informazioni tra le banche centrali e i supervisori durante il dispiegarsi di una crisi. Le banche centrali potrebbero necessitare di informazioni per l effettiva esecuzione delle loro funzioni nella gestione di una crisi. Questo si applica all Eurosistema come anche a tutte le banche centrali. I supervisori, dal canto loro, potrebbero trarre beneficio dalle informazioni della Banca centrale. Perciò, il previsto rafforzamento della base legale UE per lo scambio di informazioni tra le banche centrali e i supervisori è fortemente supportato dalla BCE. Permettetemi di concludere con alcune osservazioni riguardanti l integrazione dei sistemi di pagamento in Europa. Abbiamo notato con soddisfazione le positive valutazioni nel progetto di risoluzione per quanto riguarda SEPA e TARGET2. In riferimento all iniziativa TARGET2-Securities, il Consiglio direttivo nelle prossime settimane prenderà una decisione in merito alla continuazione del progetto T2S. E importante notare come tutte le maggiori BAG abbiano risposto positivamente alla nostra iniziativa. Jean-Claude Juncker, Presidente dell Eurogruppo e membro del Consiglio. (FR) Signor Presidente, signor relatore, onorevoli deputati, vorrei innanzi tutto porgere un ringraziamento al vostro relatore per il livello del suo lavoro. E un eccellente relazione che contiene tutti i punti essenziali. E un piacere per me constatare, dal lavoro della vostra Commissione e dalla relazione del vostro relatore, come i punti di vista del Parlamento coincidano largamente con le opinioni espresse in numerose occasioni dall Eurogruppo, del quale ho il privilegio di essere

6 09-07-2008 Presidente. Questo consenso, questa ampia convergenza di vedute è legata in particolare alle funzioni e alle attività della Banca centrale, la quale, come sempre, è sopraffatta dai complimenti del Parlamento e dei governi che qui rappresento. Questa nota è particolarmente significativa alla luce delle varie critiche rivolte alla Banca centrale nei mesi e settimane recenti, quando è stato necessario rimettere in ordine un intero arsenale a causa della crisi finanziaria che ha colpito il mondo intero. Inizialmente criticata come iperattiva, la Banca centrale europea è stata in grado di osservare con soddisfazione come tutte le maggiori autorità monetarie abbiano adottato i suoi strumenti ed i suoi metodi. Siamo inoltre d accordo con il relatore quando raccomanda a noi, all Eurogruppo, al Consiglio ECOFIN in generale, di trarre delle conclusioni finanziarie appropriate dalla crisi che abbiamo affrontato, particolarmente per quanto riguarda il monitoraggio dei mercati e la trasparenza, che potremmo aver bisogno di aggiungere ai nostri attuali meccanismi. La lotta all inflazione è la principale preoccupazione dei nostri concittadini. In questo momento, tutte le indagini mostrano come la popolazione sia ancora preoccupata per la perdita del potere d acquisto e teme che il rischio provocato da questa perdita si possa materializzare. E perciò diritto e dovere della Banca centrale assicurare la stabilità dei prezzi, una posizione oggettiva per la Banca centrale dalla fondazione del Trattato di Maastricht. Vorrei aggiungere che non dovremmo propendere verso la semplice idea che la Banca centrale, essendo l autorità monetaria, sia l unico organo responsabile per la stabilità dei prezzi e la lotta contro l inflazione. L inflazione e la lotta contro di essa sono materia e obbligo anche per i governi dell area euro. Anch essi, integrando le politiche monetarie operate dalla Banca centrale, devono introdurre stabili politiche in grado di supportare la stabilità dei prezzi. Pertanto, i governi dell Eurogruppo si sono in primo luogo impegnati a compiere qualsiasi sforzo per assicurare, nella restrizione salariale che necessitiamo, che il settore pubblico e i salari non vadano fuori controllo. Siamo dunque assolutamente determinati nel fare tutto il possibile per evitare incrementi non necessari nella direzione della tassazione, per quanto riguarda IVA e diritti di accisa. Ci siamo fermamente impegnati per fare tutto il possibile affinché i prezzi non eccedano i limiti del buon senso. Non si può parlare di inflazione e stabilità dei prezzi senza menzionare l indipendenza della Banca centrale, come ha fatto il vostro relatore sia nei suoi scritti che nelle sue relazioni orali. Voglio ancora una volta evidenziare che l indipendenza della Banca centrale è un principio fondamentale per l Unione economica e monetaria, che è parte del patto sul quale l Unione economica e monetaria è fondata, che, nel lavoro portato avanti nel trattato costituzionale e nel conseguente Trattato di Lisbona riformato, nessun governo propone altro che un cambio minore dei termini di referenza generale della Banca centrale, i quali si concentrano sulla stabilità dei prezzi. Credo quindi che un giorno dovremo mettere fine ad un dibattito futile e senza scopo che non ha niente a che fare con la reale situazione. Questo non significa non avere il diritto di criticare la banca, di offrire supporto e consiglio alle sue virtuose azioni, ma è fuori discussione interferire con la sua indipendenza. D altro canto, vorrei sottolineare che non dobbiamo sovraccaricare di responsabilità la politica monetaria. Il Trattato colloca la stabilità dei prezzi come obiettivo della Banca

09-07-2008 7 centrale. Non dobbiamo aggiungere un intera gamma di obiettivi economici ai suoi termini di referenza, ma dobbiamo seguire piuttosto la regola della coerenza, la quale richiede che la banca non persegua troppi scopi politici. Essa è dotata di uno strumento d azione, vale a dire la politica monetaria; questa agisce con grazia e determinazione. Per quel che riguarda la politica di scambio, ho notato una leggera ambiguità nella relazione dell onorevole Schmidt, nella quale dà l impressione che la politica di scambio sia il solo, se non esclusivo, campo di attività della Banca centrale. Sono pressoché contento per il ruolo dominante della Banca centrale in qualsiasi area riguardante gli scambi, ma sebbene sia così vorrei che rivolgeste la vostra attenzione ai provvedimenti del Trattato che assegnano poteri condivisi alla banca e ai governi per la politica di scambio. D altra parte, per quanto riguarda sia la politica di scambio che la politica monetaria e le strutture politiche, abbiamo un dialogo continuo e prolifico con la banca, al quale tutti contribuiscono. Di conseguenza, come parte di questo dialogo regolare, io e il signor Trichet siamo stati in Cina lo scorso novembre a discutere con le autorità cinesi circa la politica di scambio e l incontro si ripeterà nell ultima metà di quest anno. Una leggera ambiguità che ho notato nella relazione della vostra Commissione è legata alla rappresentazione esterna dell area euro. D altro canto, contrariamente a quanto indica la relazione, la Banca centrale non è unicamente responsabile nel compiere i necessari passi verso il rafforzamento dell area. C è un altra area nella quale le competenze sono condivise. Thomas Mann, a nome del gruppo PPE-DE. (FR) Diamo il benvenuto ai due Jean-Claudes, Presidente Trichet e Presidente Juncker! (DE) Il 2 giugno è stata una giornata di grandi celebrazioni a Francoforte sul Meno, la città dove il marco e l euro sono stati introdotti, 10 anni di Unione economica e monetaria europea. E grazie alla BCE che l euro si è stabilito a livello internazionale e la stabilità dei prezzi è rimasta costantemente lo scopo principale. E stato logico che alcuni giorni fa la BCE abbia utilizzato il suo più efficace strumento per influenzare il tasso base e farlo salire di un quarto per cento. Lo scopo era e consiste ancora nel frenare i rischi di inflazione creati dagli alti costi di vita, dalla scalata dei prezzi di carburante e petrolio. Questa volta la BCE ha annunciato i suoi provvedimenti settimane prima. Ciò si è attuato in modo differente in primavera: una procedura operante su larga scala entro poche ore. L onorevole Schmidt nella sua relazione un eccellente relazione sulla quale abbiamo lavorato bene assieme approva precisamente questo. Nella seconda metà del 2007 il mercato immobiliare è collassato. Nella crisi dei subprime, le banche e le compagnie assicurative che avevano giocato d azzardo si trovarono in difficoltà. La BCE molto velocemente ha reso disponibili adeguati fondi, prevenendo in questo modo un collasso oltre frontiera. Questa velocità ed efficienza sono segni evidenti di una forte procedura d azione, basata sulla competenza e su una grande fiducia nella vostra istituzione. Penso che le decisioni della BCE siano generalmente trasparenti, basate su un buon flusso di informazioni e obiettivi aperti. Nel dialogo economico, la BCE regolarmente riferisce sulle decisioni di politica finanziaria nella Commissione per i problemi economici e monetari. Dal mio punto di vista, c è una piccola questione spesso richiesta nella pubblicazione dei verbali delle riunioni a porte chiuse. L influenza nazionale deve essere evitata. E necessaria un indipendenza illimitata. Normalmente, signor Presidente, noi del gruppo MPE abbiamo una gran quantità di motivi per criticare. Oggi vorrei esprimere la mia approvazione per

8 09-07-2008 quanto è stato detto, con affari e cittadini in buone mani, da una parte nei confronti del signor Trichet e della vostra banca, la BCE a Francoforte sul Meno e dall altra certamente nei confronti dell ammirevole Jean-Claude Juncker. Manuel António dos Santos, a nome del gruppo PSE. (PT) Signor Presidente, Presidente Juncker, Presidente Trichet, vorrei innanzi tutto riferire che l obiettivo principale di questa relazione è stato quello di analizzare le attività della Banca centrale europea nel 2007. Tuttavia, la discussione nella Commissione per i problemi monetari non potrebbe ovviamente trascurare l analisi dei futuri cambiamenti della politica monetaria dell Unione europea ed i suoi regolatori. In riferimento al mandato della Banca centrale europea (BCE), come disposto conformemente al Trattato, dobbiamo riconoscere il valore del suo operato nel 2007. Sebbene non sia stata in grado di evitare la turbolenza monetaria e la conseguente crisi nella crescita economica che stiamo attraversando, ha avuto successo nel mitigare molte delle conseguenze negative della situazione attuale. Penso che la questione principale sia se gli attuali strumenti e politiche dell Unione europea ci permetteranno di superare la seria crisi del mondo economico e le sue conseguenze per l Europa. Una crisi non è necessariamente una catastrofe. Tuttavia, possiamo impedire alla crisi di trasformarsi in catastrofe solo se entriamo in possesso di una corretta visione del futuro, libera da ortodossie obsolete e focalizzata sulla natura dei nuovi fenomeni che dobbiamo trattare e dominare. E inaccettabile difendere il non-rispetto delle norme in vigore e dobbiamo contribuire al dibattito politico sviluppando proposte che cerchino di cambiare la situazione attuale. La relazione dell onorevole Schmidt presenta alcune strategie di azione: migliorare la cooperazione tra le banche centrali e le autorità regolatrici nella battaglia per la riconciliazione finanziaria di regolamentazione e deregolamentazione; creare un quadro per il ruolo di gestione finanziaria della BCE; promuovere il coordinamento di politiche economiche tra l Eurogruppo, la Commissione e la BCE; migliorare la trasparenza del processo decisionale; e più di tutto, fornire informazioni che permettano al pubblico di capire i provvedimenti della BCE; promuovere riforme strutturali della direzione della banca; manovrare i tassi di interesse con molta cura, eliminando interventi speculativi e inadeguati sconti di mercato, al fine di non mettere a rischio né la politica di investimenti, né nuovi posti di lavoro, riforme strutturali e crescita economica. Indipendentemente da tutto ciò, il che è già abbastanza, dobbiamo inoltre capire che stiamo affrontando una difficile crisi economica e sociale, della quale non conosciamo ancora l estensione. Tuttavia, sappiamo come le cose debbano peggiorare prima di migliorare. Non ci illudiamo che i rimedi a nostra disposizione saranno in grado di risolvere gli attuali problemi. Riconoscere la situazione non significa essere disfattisti, bensì piuttosto dimostrare buon senso. Siamo probabilmente vicini ad identificare le soluzioni politiche ai nostri problemi. Questa non è di certo la fine del mondo e meno ancora la fine della storia. Possiamo solo chiedere alla BCE collaborazione, competenza, trasparenza e flessibilità in merito al mandato. Wolf Klinz, a nome del gruppo ALDE. (DE) Signor Presidente, Presidente Trichet e Presidente Juncker, onorevoli colleghi, vorrei appoggiare il complimento del precedente oratore. La BCE ha davvero agito prontamente e in maniera competente proprio all inizio della crisi finanziaria e senza quella risolutezza la crisi avrebbe probabilmente avuto risvolti ben peggiori. Non è ancora finita, ma attraverso la sua perentorietà la banca non solo ha

09-07-2008 9 dimostrato la sua credibilità, ma è anche diventata una specie di modello per un intervento competente della Banca centrale e una sorta di esempio per tutte le altre banche centrali. Tuttavia, temo che la Banca centrale abbia ancora dinanzi a sé la fase più difficile. I prossimi diciotto mesi saranno il vero esame per verificare se la banca riuscirà a mantenere la sua credibilità. Spero ci riesca. Abbiamo prezzi galoppanti di petrolio e materie prime, abbiamo prezzi in aumento dei prodotti alimentari e abbiamo l inflazione. Il Presidente Trichet parlava di un 4 per cento nell area euro. In molti Stati membri è in realtà almeno del 6 per cento e l euro è incredibilmente forte. Di conseguenza, il rischio di stagflazione è reale. Dobbiamo assicurarci che questo rischio venga respinto nella prima fase. Perciò, in queste circostanze, approvo il fatto che la banca, attraverso le sue decisioni, si sia messa alla prova la scorsa settimana. Certamente, combattere l inflazione è e continuerà ad essere il nostro obiettivo principale. Quando la Germania alcuni decenni fa si stava avviando verso un periodo di stagflazione, il cancelliere Schmidt affermò che nella sua opinione un 5 per cento di inflazione era migliore rispetto ad un 5 per cento di disoccupazione. Era perciò direttamente in opposizione rispetto alla Bundesbank. Risultò che il piano d azione della Bundesbank di combattere l inflazione immediatamente e in maniera decisa era la via giusta. La Germania si risollevò dalla stagflazione più velocemente di molti altri paesi. Non ho alcun consiglio da dare alla Banca centrale. Sa meglio di chiunque altro cosa deve fare. Ho tre speranze. Due di queste sono già state esaudite. Vorrei vedere più dialogo tra la Banca centrale e l Eurogruppo e il Ministro Juncker, il presidente dell Eurogruppo, agisce egregiamente. Credo che questo stia accadendo ora. Vorrei vedere una più stretta collaborazione tra le banche centrali ma anche tra la Banca centrale e le autorità di controllo. Anche questo è imminente. Per concludere e qui devo sfortunatamente dare una risposta negativa al signor Trichet mi piacerebbe che potessimo ricevere più informazioni circa il processo decisionale. Non vogliamo conoscere i nomi, ma vogliamo sapere se la decisione è stata presa da una ristretta o da un evidente maggioranza e se ci sia stato molto dibattito o non troppo. Claude Turmes, a nome del gruppo Verts/ALE. (FR) Signor Presidente, non sono un grande esperto di questioni monetarie, ma sto cercando di capire cosa giace sotto l attuale crisi energetica e alimentare; e la mia conclusione è che stiamo entrando in una nuova era. Stiamo entrando in un era in cui le risorse del pianeta sono scarse. Perché? Perché manteniamo un modello economico dominante, che risale al XX secolo, che era progettato ed aveva effetto su un miliardo di cittadini della classe media in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e altre piccole élite nel mondo. Questo era il mondo del XX secolo. Il mondo del XXI secolo è un mondo nel quale ci saranno centinaia di milioni di persone in più appartenenti alla classe media, in Cina, India, Indonesia, Sud Africa, Nigeria, Messico, Brasile e altri paesi. Pertanto il nostro attuale modello economico dominante ha un fallo di sistema. Il sistema non ha preso in considerazione il fatto che le risorse erano limitate. Dove andremo a trovare il pesce quando i cinesi mangeranno tanto pesce quanto i giapponesi? Dove andremo a trovare il petrolio quando tutti gli indiani guideranno le tatamobiles? Dove andremo a trovare il carbone per le strutture in acciaio di tutto il mondo se i paesi emergenti si sviluppano il linea con le esistenti tecnologie? Questa è una crisi ben radicata.