AUTORI NELLA RETE. Il mercato dei contenuti audiovisivi online. Andrea Marzulli



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Indice: Il mercato del film on demand Il mercato della Tv online Contributo alla creazione e diritto d autore 2

Il perimetro: per film on demand intendiamo la possibilità di visione di un film nell orario scelto dall utente, generalmente dietro pagamento (tranne rari casi), per singolo titolo o attraverso l abbonamento ad un catalogo, oppure ancora l acquisto di una copia digitale. La distribuzione può avvenire su piattaforme televisive tradizionali (tv-based vod) oppure via web (online vod) A) Tv-based vod: visione/acquisto per chi è già abbonato ad un offerta tv a pagamento push-vod (via sat o dtt): il distributore tv scarica over-the-air sull hard disk del decoder dell utente un numero di titoli, generalmente limitato e periodicamente rinnovato, e l utente sceglie e visiona in locale pull-vod o true vod (via Iptv o cavo digitale): il server remoto rilascia il flusso audiovisivo direttamente nel momento in cui l utente decide la visione; B) Online Vod: la vendita del contenuto (per singolo titolo o in abbonamento, più raro il vod gratuito per i film) avviene via web (su rete fissa o mobile) da parte di aggregatori di diversa tipologia (come gli store di itunes-apple, Microsoft, Netflix, Amazon; degli editori televisivi o video; o anche YouTube per i contenuti legittimamente resi disponibili dagli aventi diritto), per essere fruito su: - dispositivi dotati di connessione a Internet: pc, tablet o smartphone - televisore domestico, generalmente tramite un dispositivo intermedio (c.d. over-the-top tv) che collega la rete all apparecchio, come una console di giochi (es. Xbox), un lettore blu-ray (es. Sony) o un box dedicato (es. Apple Tv o Cubovision) 3

Il valore del mercato del film on demand è rapidamente cresciuto negli ultimi 5 anni: nei 5 maggiori Paesi europei vale oltre 385 m nel 2010 (meno di 120 milioni nel 2006). Leadership di UK e Francia. Nettissimo il ritardo italiano (meno di 10 m ) Film on demand: valore del mercato 2006-2010 (m ) 200,0 180,0 160,0 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 +35% annuo 2006 2007 2008 2009 2010 185,8 123,6 36,1 31,0 9,5 Fonte: elaborazione su dati Screen Digest ed enti di rilevazione nazionali. 4

La maggior parte del valore (e del consumo) passa attraverso offerte Vod televisive, e una parte minoritaria online (decisamente esigua in Italia e Spagna), anche se nel Regno Unito il film on demand online mostra valori interessanti (48 m nel 2010) Film on demand: valore del mercato 2010 (m ) su Tv e Online 200 180 160 48,0 95% da itunes Store e Microsoft Zune Marketplace 140 120 100 80 60 40 20 0 137,8 7,1 116,5 Bassa penetrazione della pay-tv premium 21,0 15,1 1,5 29,5 1 2 3 4 5 1,7 7,8 Online Vod Tv-based Vod No cavo, scarsa pen. Iptv e broadcast push-vod Fonte: elaborazione su dati Screen Digest ed enti di rilevazione nazionali. 5

Le ragioni del ritardo italiano nel consumo legale di film on demand, e specificatamente online, possono essere ricondotte a un diverso numero di fattori: - un interesse del pubblico verso il cinema inferiore alla media degli altri Paesi europei (un più basso indice di frequentazione delle sale, una platea cinematografica meno ampia: vanno al cinema almeno una volta l anno il 67% dei francesi e il 62% dei britannici contro il 51% degli italiani) - un numero più basso di utenti Internet, con una minore penetrazione della banda larga e una minore ampiezza di banda - una più bassa disponibilità (e possibilità) a pagare, con una spesa media familiare in comunicazioni e cultura decisamente più bassa che negli altri Paesi; un minor utilizzo dell e-commerce e minore fiducia nei relativi modelli di pagamento - una minore diffusione di dispositivi over-the-top connessi alla rete che consentano di visualizzare i contenuti sul tv set (console di videogiochi, tv connettibili...) - la relazione fra una scarsa (e comunque poco conosciuta) offerta legale e il download massiccio di contenuti audiovisivi tramite file-sharing e free-hosting 6

Film on demand online, utenti Internet e spesa delle famiglie Fonte: elaborazione su dati Screen Digest, istituti nazionali di statistica e-media, Audiweb et alia. Dati di spesa delle famiglie al 2009 (Italia 2010) 50m 25m m 1,7 m 7,1 m 1,5 m 48,0 0% 5% 10% 15% % del budget familiare speso in comunicazioni, tempo libero e cultura m 21,0 Utenti Internet 15+ 7

Il mercato Home Video appare il segmento più colpito dal download illegale...... e la correlazione fra i volumi del download (e della contraffazione fisica) e declino del mercato appare diretta... 9 153 224-4,8% 71 152 295-16,9% 6 252 Download film e serie tv (mln file) 2008 Atti di acquisto/noleggio (mln) 2010 158 99-21,4% 228 Contraffazione fisica film e serie tv (mln pezzi) 2008 29 539 97-47,1% 16 Fonte: elaborazione su dati associazioni nazionali HV e Tera Consultants (download) Var. atti acquisto/noleggio 2005-2010 (%) -57,9% 8

500 400 300 84 108 136 152 186 200 100 396 346 255 252 242 Valore noleggio Home Video e Film on demand, 2006-2010 (m ) Fonte: elaborazione su dati Screen Digest, UKFC e CNC. 0 500 400 300 200 100 0 2006 2007 2008 2009 2010 Noleggio Home Video Film on demand 17 27 78 47 31 50 92 124 20 17 2006 2007 2008 2009 2010 Noleggio Home Video Film on demand Nei mercati più maturi (UK e Francia), la crescita del film on demand è stata tale da determinare una vera e propria ripresa del valore del consumo, ribaltando il declino del noleggio fisico video 9

500 400 300 5,0 7,3 10,4 23,1 36,1 200 100 284 274 264 256 243 Valore noleggio Home Video e Film on demand, 2006-2010 (m ) Fonte: elaborazione su dati Screen Digest, BVV, UVE, SGAE. 0 500 400 300 200 100 0 2006 2007 2008 2009 2010 Noleggio Home Video Film on demand 9,0 16,3 22,6 76 28,3 31,0 52 38 16 16 2006 2007 2008 2009 2010 Noleggio Home Video Film on demand In Germania e Spagna, la crescita dell on demand è stata molto minore ma nell ultimo biennio è stata capace di frenare il declino del noleggio, stabilizzando il consumo complessivo e il valore congiunto del mercato 10

L Italia, fra i 5 maggiori mercati europei, è il solo Paese che ha assistito ad un vero e proprio crollo del noleggio home video, senza che il consumo on demand di film abbia, in nessun modo, contribuito a compensare questa flessione. 500 400 300 200 100 0 2,6 3,9 5,6 272 7,0 218 9,5 161 115 90 2006 2007 2008 2009 2010 Valore noleggio Home Video e Film on demand, 2006-2010 (m ) Noleggio Home Video Film on demand Fonte: elaborazione su dati Screen Digest ed Univideo. 11

Uno sguardo al mercato USA Negli Stati Uniti, il solo mercato online del film on demand vale circa 2 miliardi di US$ (ca. 1,5 miliardi di euro, 30 volte il mercato britannico) nel 2010. Quasi la metà viene generata dalle offerte di subscription-video on demand (la principale è Netflix) ed anche qui nel segmento transactional è prevalente l offerta degli store dei gruppi hi-tech. Subscription Vod Transactional (Internet Vod - Electronic Sell-Through) 681 924 1.980 m$ 1056 189 110 76 (altri) Dati in milioni di US$. Fonte: elaborazione su dati Screen Digest, SNL Kagan e Netflix. 12

Il peso del film on demand sul totale della filiera cinematografica nei diversi canali di sfruttamento (sala, HV, pay e free tv) è quindi in forte crescita soprattutto negli USA, ed anche nel Regno Unito, mentre è ancora inferiore all 1% in Italia... Ricavi da film on demand, in % sull intera filiera cinematografica 9,0 8,0 8,4 % 7,0 6,0 5,0 4,0 4,2 % 3,0 2,0 1,0 0,0 2006 2007 2008 2009 2010 0,7 % Fonte: elaborazioni e stime su dati Screen Digest, BMO, UK Film Council, SIAE, Univideo, Nielsen e operatori. E compreso l Electronic Sell Through (acquisto di file online). 13

Indice: Il mercato del film on demand Il mercato della Tv online Contributo alla creazione e diritto d autore 14

Il perimetro: per Online Tv intendiamo la trasmissione via web di contenuti televisivi o tvlike (cioè organizzati in un catalogo tale da ricordare la linea editoriale di un emittente televisiva), gratuita o a pagamento, attraverso diverse modalità: - simulcasting, ovvero la riproposizione simultanea del palinsesto lineare - catch-up tv, ovvero la riproposizione, a distanza di poche ore e per un periodo limitato di tempo (solitamente da 7 a 30 giorni) di tutto o parte del palinsesto lineare - cataloghi tematici (o canali ), ovvero il re-packaging di contenuti già andati in onda oppure web-nativi, organizzati in base al genere o al target, raccolti in library - bonus, trailer o brevi estratti dei contenuti andati in onda o di prossima programmazione - web-tv, ossia operatori attivi solo sul web con contenuti audiovisivi originali Le statistiche generalmente: comprendono anche i ricavi, pubblicitari e da abbonamento, della componente video di siti non televisivi (es. i siti web dei quotidiani, che non sono servizi media audiovisivi secondo la normativa) escludono i siti di video-sharing (es. YouTube) e i cataloghi di film on demand gestiti dalle emittenti televisive online (inclusi nelle statistiche sul film) 15

Anche il valore della Online Tv è in rapida crescita nei 5 Paesi (330 m nel 2010, erano 25m nel 2006), confermando la netta leadership del Regno Unito e il ritardo degli altri grandi Paesi, specialmente quelli del Sud-Europa (21 m per l Italia). Online Tv: valore del mercato 2006-2010 (m ) 200 180 160 140 120 100 +92% annuo 176,6 80 60 40 20 0 2006 2007 2008 2009 2010 70,9 57,1 21,6 6,7 Fonte: elaborazione su dati Screen Digest (comprende offerte video online dei quotidiani). 16

La pubblicità è la tipologia di ricavo prevalente, trattandosi prevalentemente di contenuti gratuiti, sia sul web che sul palinsesto tradizionale. In Uk è comunque notevole anche la componente a pagamento, costituita principalmente dall acquisto (DTO) o visione (PPV) di serie tv (ma anche di sport), e in misura molto minore dagli abbonamenti. Online Tv: valore del mercato 2010 (m ), per tipologia di ricavi 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 80,2 96,4 Subs PPV DTO 16,5 22,5 54,4 34,6 0,2 21,4 0,1 6,6 1 2 3 4 5 Altri ricavi Ricavi pubblicitari Fonte: elaborazione su dati Screen Digest (comprende offerte video online dei quotidiani). 17

Naturalmente, i ricavi pubblicitari della online Tv rappresentano ancora una parte esigua della pubblicità televisiva (il 2,4% nel Regno Unito, solo lo 0,5% in Italia) ma è una porzione che crescerà progressivamente (nel 2015: 7% UK ma ancora 1,5% in Italia) Pubblicità Online Tv: % della pubblicità televisiva tradizionale 2,5 2,37 2010 2015 E 2 1,5 1,58 542 m di pubblicità online tv vs. 54,2 b di pubblicità tv tradizionale 6,9 5,0 1 0,87 1,00 1,5 0,5 0,49 0,26 0 Fonte: elaborazione su dati e previsioni Screen Digest, PWC. 18

Utenti YouTube per Paese (% 2010) I ricavi di YouTube in tutto il mondo sono stimati, nel 2010, in 825 m$ (p. es. come la sola Italia1), con un CPT medio di 1,02$ (nella tv dei maggiori Paesi europei è intorno ai 6 ). Ricavi YouTube e Cost-per-Thousand 1,02 825 1,43 1328 1,61 1695 2010 2011E 2012E Ricavi lordi (m$) CPT ($) Fonte: stime Citi Investment (ricavi), Alexa (utenti) Altri 62,9 21,4 4,0 3,5 3,0 2,7 2,5 Ma YouTube è in una fase di crescente monetizzazione pubblicitaria (uso più intensificato di pre-roll) e di servizi a pagamento (il servizio movie rental è ora attivo in UK, dopo USA e Canada). 19

Ricavi pubblicitari Facebook (m$) 5780 Su Facebook, il valore della pubblicità è ancora più basso (anche per via del posizionamento ancora discreto, quasi redazionale ): 25 centesimi di dollaro per 1000 impressions. Più alto il valore dei click. stima Italia: 55 m 1860 3800 Facebook: CPT e CPC ($) 0,17 ma il Click-Through Rate è in calo 0,25 0,27 0,49 Cost-per-Thousand ($) Cost-per-Click ($) 2010 2011E 2012E Fonte: emarketer Un offerta commerciale video su Facebook è ancora agli albori: negli USA, Warner ha sperimentato nel 2011 la distribuzione a pagamento (3$) di alcuni blockbuster di catalogo, accessibili dalle rispettive fan-page Fonte: Webtrends 2009 2010 20

Indice: Il mercato del film on demand Il mercato della Tv online Contributo alla creazione e diritto d autore 21

Il contributo dei nuovi soggetti alla creazione e ai creatori La Direttiva Servizi Media Audiovisivi (2007/65/CE) ha integrato i servizi televisivi on demand nel sistema di contribuzione alla creazione di opere europee (le quote ), lasciando discrezionalità agli Stati membri sulle modalità e la quantificazione La Direttiva, e il suo recepimento italiano, escludono dal campo di applicazione i siti web di quotidiani e periodici, oltre alle comunicazioni private, motori di ricerca e giochi in linea e tutti i servizi che non costituiscono attività economica (con fatturato annuo <100.000 ). I servizi di video-sharing sono compresi se il soggetto che li esercisce, a prescindere dalla responsabilità editoriale, ha un fine economico Vi rientrano, però, tutti i servizi on demand, di film e programmi televisivi, disponibili via web, molti dei quali da parte di operatori a livello pan-europeo con sede in uno degli Stati membri (itunes in Lussemburgo, YouTube in Irlanda). Rimane quindi cruciale la questione dell ambito geografico di riferimento. Ma, se i ricorsi per violazione del diritto d autore contro YouTube o Yahoo! sono stati accolti secondo il principio del luogo dove si è commessa la violazione (in Italia), lo stesso principio il mercato geografico di destinazione dell offerta può applicarsi nel porre a carico di questi soggetti una adeguata contribuzione alla produzione di contenuti originali, in base alla porzione di ricavi da pubblicità o vendite destinate al pubblico italiano? 22

Il sistema della tassa di scopo, ossia un prelievo sui ricavi dei distributori di contenuti audiovisivi al fine di finanziare un fondo per la produzione originale, è in vigore fra i grandi Paesi europei solo in Francia (il Cosip), parallelamente alle quote di investimento. Il prelievo viene operato sui ricavi delle sale, degli editori home video, delle emittenti televisive free e pay, nonché degli operatori video on demand (al 2%). E la contropartita è uno sgravio fiscale sulle vendite degli esercizi cinema e delle televisioni. Nel 2011 è in discussione l estensione della tassa di scopo agli Internet Service Provider (eventualmente accompagnata da agevolazioni fiscali anche per gli ISP). Una porzione del fondo è dedicata a produzioni per il Web e a produzioni Tv+Web Ipotizzare un contributo a carico dei nuovi soggetti della filiera audiovisiva che sia sotto forma di quote di investimento oppure come tassa di scopo gestita da un Centro Nazionale ed a carico di tutta la filiera prevede comunque la necessità di integrare i nuovi operatori in un sistema organico di sfruttamento del prodotto - in particolare quello cinematografico con le sue modalità di windowing - armonizzando l offerta on demand online con le altre modalità (sala, HV, pay) in maniera flessibile (tipologia di prodotto e successo in sala; territorio e densità di sale), tale da raggiungere i potenziali utenti non serviti ed incrementare il valore complessivo. 23

Per quanto riguarda il diritto d autore, e specificatamente la remunerazione a favore degli autori dell audiovisivo per le diverse utilizzazioni dell opera, i 5 maggiori Paesi europei presentano sostanziali differenze, sia nell impianto giuridico (e contrattuale), sia nel valore versato agli autori in relazione al mercato a valle. Diritti versati agli autori dell'audiovisivo 2009 (m ) in % sul valore mercato Tv 250 225 200 175 150 2,09 2,50 2,00 1,50 125 100 0,98 1,00 75 50 25 0,49 0,24 0,13 0,50 0 0,00 Fonte: elaborazione su dati SAA (diritti) e varie fonti (mercato tv). Si consideri che in Germania e UK gli autori delle musiche e della sceneggiatura sono considerati autori, più che dell opera audiovisiva, di opere pre-esistenti o separate (fonte SAA). 24

Non sappiamo quanta parte del maturato complessivo venga versato agli autori per le utilizzazioni online. Ma sappiamo che: - solo 12 su 24 collecting society membri della SAA gestiscono la remunerazione agli autori per lo sfruttamento online on demand delle opere - generalmente, i diritti online sono negoziati con i broadcaster per le loro offerte aggiuntive via web. Rari sono i casi di accordi con operatori internet nativi: nel corso del 2010-2011, YouTube ha concluso accordi per la remunerazione degli autori con le principali società di collecting europee - nel Regno Unito, si è passati da un regime che prevedeva un pagamento flat (il 15% del compenso di scrittura) da parte della Bbc per tutte le utilizzazioni (canali digitali e online, naturalmente free) per un periodo di 5 anni ad un meccanismo in cui per i canali digitali viene versato un 10% aggiuntivo per una licenza di 6 mesi e, per quanto riguarda l online, una lump sum (>1m ) per tutte le utilizzazioni su iplayer, da ripartire in base al numero dei click - in Francia, il vod pay viene compensato con una percentuale dell 1,75% del prezzo di vendita a favore degli autori (con un introito nel 2010 di circa 2 m ) - in Italia, i criteri di remunerazione per lo sfruttamento online sono in corso di ridiscussione 25

Tra le questioni principali aperte, è prioritaria la necessità di armonizzare a livello di legislazione comunitaria, alcuni elementi fondamentali della remunerazione del diritto d autore: - rendere coerente il più possibile tra gli Stati membri quali professionalità sono intitolate quali autori dell opera audiovisiva - armonizzare il più possibile le modalità di sfruttamento dell opera audiovisiva, con particolare riguardo alle utilizzazioni online (ma senza tralasciare i difetti di armonizzazione ancora esistenti per sfruttamenti più tradizionali come il broadcasting e l home video), per le quali gli autori hanno diritto ad una equa remunerazione - rendere irrinunciabile questo diritto, anche a fronte della cessione, da parte degli autori, dei diritti esclusivi - esplorare la possibilità di licenze collettive estese (con clausole di opt-out) quali facilitatori del processo di gestione dei diritti per le utilizzazioni online e non come condono per il file-sharing e il free-hosting di opere audiovisive - implementare le soluzioni tecnologiche più adatte per una efficiente gestione dei diritti a livello europeo (a prescindere dalla questione delle esclusive territoriali), anche integrando progetti in corso come Arrow (per le opere orfane) e Isan (identificazione dell opera audiovisiva) 26

I titoli di testa di un film di (dopo)domani...? una produzione in collaborazione con film di interesse culturale finanziato dal Centro Nazionale per l Audiovisivo e realizzato grazie all utilizzo del credito d imposta ISAN number: 1234567890-0001-00000123 Authors Rights Clearing: SIAE (www.siae.it) Grazie per l attenzione andreamarzulli@hotmail.com 27