Programma Nazionale di Ricerche in Antartide



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Programma Nazionale di Ricerche in Antartide I Rischi per i Lavoratori in Antartide Roberto Pettirossi ENEA, ISER-SPP

Dal D. Lgs. 626/94 al D.Lgs. 81/08 Come nasce il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro? OSSERVANDO IL FENOMENO INFORTUNISTICO Nell estate del 2006: scatta l allarme infortuni Dalla lettura dei dati statistici emerge che gli infortuni sono in aumento. Si riscontrano dure reazioni da parte delle autorità istituzionali, politiche e sindacali. 2

LEGGE 3 AGOSTO 2007 N. 123 Delega al Governo: Il Governo è delegato ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge e cioè entro il 25 maggio 2008 uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori garantendo l uniformità della tutela dei lavoratori sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati 3

D. Lgs. 81/2008 s.m.i. Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n. 101 del 30 aprile 2008) In vigore dal 15 maggio 2008 Con uno o più decreti integrativi si provvede all'armonizzazione delle disposizioni del D. Lgs. n. 81/2008 con quelle contenute in leggi o regolamenti che dispongono rinvii al D. Lgs. n.626/1994 e s.m.i. ovvero ad altre disposizioni abrogate (art. 304, comma 2, D. Lgs. 81/08). Con il D. Lgs. del 3 agosto 2009 n. 106 ( G.U. n. 180 del 5 agosto 2009) viene integrato e corretto il D. Lgs. n. 81/2008, che è in vigore dal 20 agosto 2009 4

D. Lgs 81/2008 s.m.i. 13 TITOLI 306 ARTICOLI LI (51) ALLEGATI DPR 547/55, DPR 303/56, DPR 164/56, D.Lgs. 277/91, D.Lgs. 459/96, D.Lgs. 493/96, D.Lgs. 494/96, DPR 302/56, DPR 320/56, DPR 321/56,DPR 323/56 5

D. Lgs 81/2008 s.m.i. Non sono stati abrogati - l art. 64 potere ispettivo del D.P.R. 303/56 - D.P.R. 320/56 (lavori in sotterraneo) - D.P.R. 321/56 (lavori in cassoni in aria compressa) - D.P.R. 323/56 (lavori negli impianti telefonici) - D.P.R. 302/56 (fabbricazione e uso di esplosivi) 6

D. Lgs 81/2008 s.m.i. DEFINIZIONI Pericolo Art. 2, c. 1, lett r), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; Rischio Art. 2, c. 1, lett s), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : probabilità di raggiungimento del livello potenziale di un danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; Valutazione dei rischi Art. 2, c. 1, lett q), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza 7

D. Lgs 81/2008 s.m.i. Salute Art. 2, c. 1, lett o), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : stato di completo benessere fisico, mentale, sociale; Prevenzione Art. 2, c. 1, lett n), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : il complesso delle disposizioni o misure necessarie per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della popolazione e dell integrità dell ambiente esterno; Sorveglianza sanitaria Art. 2, c. 1, lett m), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : insieme degli atti medici finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa; 8

D. Lgs 81/2008 s.m.i. Formazione Art. 2, c. 1, lett aa), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori e agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili all acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, riduzione e gestione dei rischi; Informazione Art. 2, c. 1, lett bb), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambienti di lavoro; 9

D. Lgs 81/2008 s.m.i. Addestramento Art. 2, c. 1, lett cc), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : complesso delle attività dirette a far apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale e le procedure di lavoro; Unità produttiva Art. 2, c. 1, lett t), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale; 10

Datore di lavoro Art. 2, c. 1, lett b), d.lgs. 81/08 e s.m.i. Soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o il soggetto che, secondo il tipo e l organizzazione dell impresa, ha la responsabilità dell impresa stessa ovvero dell Unità Produttiva... in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. 11

Dirigente per la sicurezza - Art. 2, c. 1, lett d), d.lgs. 81/08 e s.m.i. Persona che, in ragione alle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del DL organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa. 12

Preposto - Art. 2, c. 1, lett e), d.lgs. 81/08 e s.m.i. Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende all attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. 13

Lavoratore - Art. 2, c. 1, lett a), d.lgs. 81/08 e s.m.i. Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro, pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche solo al fine di apprendere un mestiere un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. 14

Definizioni Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi [SPP] Art. 2, c. 1, lett l), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione [RSPP] Art. 2, c. 1, lett f), d.lgs. 81/08 e s.m.i.: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi; 15

Definizioni Addetto al SPP [ASPP] Art. 2, c. 1, lett g), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, facente parte del Servizio di Prevenzione e Protezione dei Rischi; Medico competente [MC] Art. 2, c. 1, lett h), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti professionali e formativi (art. 38) che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi, ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto; Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza [RLS] Art. 2, c. 1, lett i), d.lgs. 81/08 e s.m.i. : persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. 16

Esposizione al rischio dei lavoratori MZS/DOME-C N RISCHIO Popolazione esposta P D R IR 1 CLIMA SEVERO Tutti 2 2 4 2 INCENDIO zona stoccaggio carburante Matitoni Addetti 3 2 6 INCENDIO distributore carburante Addetti 2 3 6 INCENDIO edifici Tutti 1 4 4 3 GESTIONE EMERGENZE Tutti - - - 4 CADUTE DALL' ALTO Addetti 2 3 6 5 ELETTRICO luoghi ordinari utilizzatore generico Tutti 1 2 2 ELETTRICO luoghi ordinari-fuori tensione Addetto a lavori elettrici Addetti 1 4 4 ELETTRICO luoghi ordinari-sotto tensione su sistemi categoria 0 ed 1 Addetto a lavori elettrici Addetti 1 4 4 6 MACCHINE, ATTREZZATURE E STRUMENTAZIONE SANITARIA Addetti 2 2 4 7 RISCHIO CHIMICO (*) Addetti, Medico per RX - - - 8 PERSONE TENUTE A LAVORARE DA SOLE Addetti 2 2 4 9 MMC Occasionali maschi Tutti 0,84 MMC Occasionali femmine Tutti 0,86 MMC Magazzinieri maschi Addetti 0,94 MMC Magazzinieri femmine Addetti 0,96 10 VDT Addetti 1 1 1 11 LAVORO NAUTICO (**) Addetti - - - 12 RUMORE Addetti - - - 13 IMMERSIONI SUBACQUEE Addetti 2 4 8 14 RISCHIO BIOLOGICO Addetti 1 2 2 15 VIBRAZIONI Addetti - - - 16 CAMPI REMOTI Tutti 2 3 6 Per Addetti si intende il lavoratore addetto alla mansione specifica. (*): valutare con software ARCHIMEDE (**): Lavoro nautico in fase di aggiornamento 17

Scala della Probabilità P di accadimento di un evento DEFINIZIONE/CRITERI LIVELLO VALORE Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori; Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevati nel luogo di lavoro in ambienti simili o situazioni operative simili; Il verificatore del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore tra gli altri lavoratori. Altamente probabile 4 La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto; E noto qualche episodio in cui alla mancanza rilevata ha fatto seguito il danno; Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa. Probabile 3 La mancanza rilevata può provocare un danno al contemporaneo verificarsi di particolari condizioni; Sono noti solo rari episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una discreta sorpresa; Poco probabile 2 La mancanza rilevata può provocare un danno per concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti; Non sono noti episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità Improbabile 1 18

Scala dell entità del Danno D VALUTAZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEL DANNO LIVELLO VALORE Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o che possono determinare una condizione di invalidità permanente. Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti totalmente invalidanti Gravissimo 4 Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale. Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti parzialmente invalidanti. Grave 3 Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti reversibili. Medio 2 Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. Piccoli Infortuni o patologie di carattere fisico rapidamente reversibili. Lieve 1 19

Matrice di Valutazione del Rischio: R = P x D Altamente probabile 4 8 12 16 Probabile 3 6 9 12 Poco probabile 2 4 6 8 Improbabile 1 2 3 4 Lieve Medio Grave Gravissimo 20

TABELLA PRIORITA STUDIO E ATTUAZIONE INTERVENTI DI CONTENIMENTO TABELLA PRIORITA STUDIO E ATTUAZIONE INTERVENTI DI CONTENIMENTO R 9 Azioni correttive indilazionabili Priorità Pi1 4 R 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza Priorità Pi2 2 R 3 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve medio termine Priorità Pi3 R = 1 Azioni migliorative da programmare non richiedenti un intervento immediato Priorità Pi4 21

Movimentazione Manuale Carichi CLASSE DI RISCHIO IR<0,85 0,86<IR<0,99 MISURE DI TUTELA La situazione è accettabile e non è richiesto alcun specifico intervento La situazione si avvicina ai limiti, una quota della popolazione (stimabile tra l 1% e il 10% di ciascun sottogruppo di sesso ed età) può essere non protetta e pertanto occorrono cautele anche se non è necessario uno specifico intervento. Si può consigliare di attivare la formazione del personale addetto. Lo stesso personale può essere, a richiesta, sottoposto a sorveglianza sanitaria specifica. Laddove è possibile, è consigliato di procedere a ridurre ulteriormente il rischio con interventi strutturali ed organizzativi per rientrare nell area verde (indice di rischio < 0,85). IR>1 La situazione può comportare un rischio per quote crescenti di popolazione e pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l indice. Vi è necessità di un intervento immediato di prevenzione per situazioni con indice maggiore di 3; l intervento è comunque necessario anche con indici compresi ìtra 1 e 3. Programmare gli interventi identificando le priorità di rischio. Riverificare l indice di rischio dopo ogni intervento. Attivare la sorveglianza sanitaria periodica del personale esposto. 22

Scheda Posto di Lavoro (SPdL) 23

Scheda Posto di Lavoro (SPdL) 24

Scheda Posto di Lavoro (SPdL) 25

Scheda Posto di Lavoro (SPdL) 26

Scheda Posto di Lavoro (SPdL) 27

Base - MZS 28

Base Concordia 29

Fine Grazie per l attenzione 30