Mais, funghi e micotossine: stato dell arte



Documenti analoghi
Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti

Le micottossine del mais

VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI CEREALICOLE IN PROVINCIA DI UDINE

Rete Qualità Mais: monitoraggio micotossine campagna 2014

Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale. Cecilia Bergamini

LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE NEL MAIS

APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE. Marina Miraglia

STUDIO DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE IN PRODOTTI VEGETALI

Sintesi articoli e parole chiave

Micotossine: problema di rilevanza globale

Strategie di intervento per minimizzare i rischi sanitari nei cereali: esempio pratico di filiera sul mais alimentare

Micotossine del mais

CAMPIONAMENTO DEI MOLINI A MAIS ITALIANI PER LA RICERCA DELLE FUMONISINE NEI PRODOTTI DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE

IMPIEGO DI UN MODELLO AGROMETEOROLOGICO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO POTENZIALE DI PRODUZIONE DI MICOTOSSINE NELLE AREE MAIDICOLE PIEMONTESI.

VADEMECUM MICOTOSSINE

Comunicato stampa IL RISCHIO MICOTOSSINE IN PIEMONTE

CRITERI DEI CONTROLLI CHIMICI DEGLI ALIMENTI

MONITORAGGIO MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI Campagna 2014 Mais

Ricerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini

Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM

Università degli Studi di Sassari

Funghi e micotossine

Malattie fungine e da Oomiceti del mais nelle prime fasi di sviluppo

IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE. Andrea Valiani

Linee guida per la riduzione del rischio di contaminazione da micotossine nel mais

Minimizzare la presenza di micotossine nella granella

Le micotossine nelle produzioni italiane di mais

disposizioni europee e nazionali

PIANO NAZIONALE DI VIGILANZA E CONTROLLI SANITARI SULL ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI

Mais: impianto e tecnica colturale

Mais e aflatossine 2012: l emergenza continua. Prof. ROBERTO CAUSIN. DIP. TeSAF, Sez. Patologia Vegetale. UNIVERSITA DI PADOVA

Nuove prospettive per la filiera del frumento tenero in provincia di Alessandria

FACOLTÁ DI FARMACIA E MEDICINA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO SEDE DI FROSINONE TESI DI LAUREA:

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO. Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino

SCHEDE TECNICHE SCIROPPO DI GLUCOSIO. Sciroppo di glucosio 44 D.E.

REGOLAMENTO (CE) N. 856/2005 DELLA COMMISSIONE del 6 giugno 2005 che modifica il regolamento (CE) n. 466/2001 per quanto riguarda le Fusarium-tossine

I risultati delle analisi di ARPA ER

Campagna di raccolta mais 2016: monitoraggio della qualità sanitaria dal campo alla raccolta e lavorazione. Dott. Agr.

Problema micotossine/aflatossine dal campo alla prima trasformazione Dott. Agr. Enrico Costa

Attività di controllo ufficiale legata alla presenza di micotossine nei prodotti alimentari: l esperienza dell ARPA Emilia Romagna

MAIS: QUALITA E MICOTOSSINE

S.A.T.A. PROGETTO TOSSMONIT

Sostanze indesiderate nel latte

LE MICOTOSSINE NEL 2012 (e proposte per il 2013)

LE MICOTOSSINE DEL MAIS

INTRODUZIONE...3. Controlli Ufficiali per l anno 2009 in Piemonte...4. Aflatossine B1, B2, G1, G Aflatossina M Ocratossina A...

Gestione del rischio micotossine nella filiera produttiva del mais

Rapporto Attività Micotossine

Riduzione della contaminazione da micotossine nel mais mediante tecniche di pulizia della granella su scala industriale

REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE

Il trading internazionale di soft commodities nell attuale congiuntura di mercato Gli strumenti contrattuali

Dieta nel bambino con enterocolite allergica e carenze nutrizionali

LOTTA BIOLOGICA ALLE MICOTOSSINE SU MAIS CON TRICHODERMA

I SEMINARI DI. La gestione della qualità e della sicurezza nell'industria alimentare: Aggiornamenti metodologici

Percentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999)

Micotossine, una chiave di lettura

Cinque domande sulle aflatossine

Campionamento e analisi delle micotossine

IL CAMPIONAMENTO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI: METODOLOGIA E MODULISTICA

Azienda USL 5 - Pisa La Prevenzione delle contaminazioni da micotossine negli allevamenti di bovini da latte

Mais: la prevenzione delle micotossine in campo

Funghi micotossigeni e micotossine in campo e durante lo stoccaggio

F. graminearum, F. culmorum, F. equiseti Deossinivalenolo (DON) F. culmorum, F. graminearum Nivalenolo (NIV)

FUNGHI AFLATOSSIGENI CONDIZIONI DI CRESCITA TOSSINOGENESI. T= C Topt=28 C Aw minimo= 0,85

I MODELLI PREVISIONALI un supporto per la gestione delle micotossine

Micotossine su mais 2013 NOTIZIARIO. Dal campo al laboratorio: una sfida analitica Mauro De Paoli, Piera De Pauli Servizio fitosanitario e chimico

MICOTOSSINE e MICOTOSSICOSI. Dr. Nunzio Minniti Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia

L 143/18 Gazzetta ufficiale dell Unione europea

FASE DI COLTIVAZIONE E RACCOLTA PREMESSA

La filiera del mais dal controllo alla prevenzione

Il mais tra OGM e micotossine: come uscire dai luoghi comuni e rilanciare la coltura?

MICOTOSSINE: un pericolo naturale per la sicurezza degli alimenti. Valentina Marotta, Roberta Goi

TECNOALIMENTI S.C.P.A.

DI COMO - LECCO - SONDRIO. Ufficio Tecnico

Epidemiologia e modelli previsionali. per micotossine emergenti nei cereali

Micotossine nel mais: la prevenzione. in campo SCHEDE DI

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Contaminanti chimici emergenti: micotossine, acrilammide e furano

L analisi del rischio da micotossine. Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità Istituto Superiore di Sanità 1

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

AGGIORNAMENTI SULLE PROVE SPERIMENTALI DI LOTTA DIRETTA ED MICOTOSSINE

Monitoraggio della contaminazione da Aflatossina M1nel latte bovino

I N OSTRI NOSTRI CONTROLLI CONTROLLI: DALLE PRODUZIONI.

LE MICOTOSSINE NELLA FILIERA AGRO-ALIMENTARE

FUSARIOSI DELLA SPIGA (FHB) e MICOTOSSINE

La contaminazione da micotossine dei mangimi: informazioni pratiche per gli addetti ai lavori.

ELENCO DELLE TABELLE E DELLE FIGURE

Le micotossine sono metaboliti naturali prodotti da funghi patogeni in grado di colonizzare le colture cerealicole in condizioni ambientali

Legislazione comunitaria in materia di micotossine negli alimenti: limiti e attività di controllo

Un codice genetico per i mangimi, a tutela della qualità e della sicurezza nella produzione di latte, formaggi e carni Diego Breviario

Micotossine: dati sui controlli in Emilia Romagna e problematiche emergenti

REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR DGR N DEL MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL

NOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO

GESTIONE DELLE CONTAMINAZIONI DA MICOTOSSINE NEL MAIS. Università di Padova, Dip. TESAF Sez. Patologia Vegetale

Prodotto OLISTICO CERTIFICATO, studiato in tutte le sue componenti nutritive per garantire una dieta naturale

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine

Modena, 28 Settembre 2011 IL METODO HACCP: CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI CCP

La difesa dei cereali in vegetazione

Transcript:

Mais, funghi e micotossine: stato dell arte UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante dott.ssa Emanuela Torelli

Mondo microrganismi

MACROMOLECOLE CELLULARI SOSTANZE NUTRIENTI (carboidrati, grassi, proteine) ENERGIA PRECURSORI (aa, zuccheri, ac. grassi, basi azotate) PRODOTTI FINALI (CO 2, H 2 O, NH 3 )

METABOLITI SECONDARI (antibiotici, micotossine) Non sono essenziali per la crescita Sono sintetizzati attraverso specifiche vie enzimatiche La loro produzione tende ad essere specifica a livello di genere, specie o ceppo Tendono ad essere prodotti al termine della fase di crescita

RISCHI SANITARI DERIVANTI DA ALIMENTI ACUTI Microbiologici Ficotossine Fitotossine Micotossine Additivi alimentari ALTO BASSO CRONICI Micotossine Dieta non bilanciata Ficotossine Microbiologici Additivi alimentari Pesticidi (Kuiper and Goodman)

FUNGHI MICOTOSSIGENI ED UBIQUITARI NELLA CATENA ALIMENTARE Aspergillus spp. (A. flavus: T opt 32-33 C, a w min 0.80) Penicillium spp. (P. verrucosum: T opt 20 C, a w opt 0.80) Fusarium spp. (F. verticillioides: T opt 24-26 C, a w min 0.90) Specie fungina Micotossina T opt C crescita T opt C sintesi Aw min crescita Aw min sintesi A. flavus aflatossina 32-36 25-35 0,78 0,84 F. verticillioides fumonisina B1 22,5-27,5 15-30 0,87 0,90 F. graminearum ZEA 24-26 18-29,5 0,95 0,97

AFLATOSSINE 18 differenti AF Tossicità: aflatossina B1>M1 G1>B2>G2 Patologie e tossicità: cancerogeneicità, mutageneicità, effetto immunosoppressore AFB1: epatocancerogeno (IARC: classe 1) AFM1: epatocancerogeno (IARC: classe 2B) Matrici suscettibili alla contaminazione: arachidi, frutta secca, spezie, cereali, mangimi, latte e formaggi Formula di struttura aflatossina B1

ASPERGILLUS SPP. PRODUTTORI DI AF A. flavus (AFB) mais cotone A. parasiticus (AFB e AFG) arachidi A. nomius mais cotone Aspergillus ear rot Clima caldo e scarsa piovosità (anno 2003) Spighe infettate prevalentemente nella porzione apicale ove si sviluppa micelio di aspetto granuloso. Il micelio si accresce sulle cariossidi arrivando sino al tutolo.

FATTORI INFLUENZANTI LA PRESENZA DI AF NEL MAIS Fattori ambientali e climatici Fattori colturali ed entomo/fitopatologici Ibrido Epoca di semina Densità di semina Concimazione Irrigazione Trattamento contro Ostrinia nubilalis Epoca di raccolta

FUMONISINE Classe di tossine scoperte nel 1988, sintetizzate in vitro da colture del ceppo fungino F. verticilloides MRC826 isolato da mais proveniente dalla regione del Transkei, Sud Africa Tossina più attiva: fumonisina B1 (FB1) Patologie e tossicità FB1: leucoencefalomalacia equina, edema polmonare nei suini, epatotossicità, nefrotossicità, carcinogenicità (cancro all esofago; IARC: classe 2 B) Matrici suscettibili alla contaminazione da FBs: mais e prodotti derivati Formula di struttura FB1

FUSARIUM SPP. PRODUTTORI DI FB1 F. verticillioides F. proliferatum F. anthophilum F. dlamini F. napiforme F. nygamai

FUSARIUM SPP. ISOLATI DA MAIS IN FRIULI 91% (64/70): campioni di mais da cui sono stati isolati Fusarium spp. F. sambucinum F. avenaceum F. 2% 2% graminearum F. solani 6% 2% F. semitectum 9% F. F. subglutinans 9% F. oxysporum 11% F. proliferatum 9% verticillioides 50% 59.60%: ceppi di F. verticillioides e F. proliferatum produttori di FB1

FATTORI INFLUENZANTI LA PRESENZA DI FB1 NEL MAIS Fattori ambientali e climatici Fattori colturali ed entomo/fitopatologici Ibrido Epoca di semina Densità di semina Concimazione Irrigazione Trattamento contro Ostrinia nubilalis Epoca di raccolta

DON o VOMITOSSINA Tricoteceni Fusarium graminearum e Fusarium culmorum Patologie e tossicità: vomito, dissenteria, immunotossicità Matrici suscettibili alla contaminazione da DON: frumento, orzo, avena, segale, mais.e prodotti derivati Formula di struttura DON

ZEARALENONE (ZEA) Fusarium graminearum e Fusarium culmorum Patologie e tossicità: attività estrogenica (aborto e infertilità in suini) Matrici suscettibili alla contaminazione da ZEA: frumento, orzo, riso, sorgo, mais.e prodotti derivati Formula di struttura ZEA

FATTORI INFLUENZANTI LA PRESENZA DI ZEA E DON NEL MAIS Fattori ambientali e climatici Fattori colturali ed entomo/fitopatologici Ibrido Epoca di semina Densità di semina Concimazione Irrigazione Trattamento contro Ostrinia nubilalis Epoca di raccolta

MARCIUMI DELLA SPIGA Marciume rosa, associato alla presenza di fumonisine F. verticillioides, F. proliferatum, F. subglutinans Clima temperato-caldo, meno umido di quello necessario a F. graminearum Marciume rosso, associato alla presenza di tricoteceni F. graminearum, F. culmorum, F. sporotrichioides, F. poae Annate fresche e piovose e nelle aree Nord-Ovest Marciume rosa Spighe infettate prevalentemente nella porzione apicale ove si sviluppa micelio. Il micelio si accresce sulle cariossidi sparse lungo la spiga.

MODALITA D INFEZIONE Infezioni endofitiche (seme o apparato radicale, pianta e cariosside): granella apparentemente sana, ma contenente FB Infezioni attraverso le sete, penetrazione all interno di cariossidi in accrescimento (saprofita: conservazione nel terreno sui residui colturali infetti): granella apparentemente sana o marciume rosa Infezioni favorite dagli attacchi di O. nubilalis

RUOLO ESERCITATO DALLE DIVERSE TECNICHE COLTURALI SULLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE SU MAIS Rotazioni Lavorazioni terreno Ibrido Modalità di semina Concimazione Diserbo Difesa da insetti Irrigazione Epoca di raccolta FUM ZEA DON AFLA Eff. moltiplicatore 1 <2 2/4 >4 (Reyneri and Blandino, 2006)

LINEE GUIDA CODEX ALIMENTARIUS COMMISSION 2003 (CAC/RCP-2003) Raccomandazioni per la riduzione di micotossine nei cereali GAP (Good Agricultural Practise) GMP (Good Manufacturing Practise)

NORMATIVA UE Reg. (CE) N. 1881/2006 Tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari Aflatossine B1 (ppb) B1+ B2 + G1 + G2 (ppb) Tutti i cereali e loro prodotti derivati, compresi i prodotti trasformati a base di cereali 2 4 Granoturco da sottoporre a cernita o ad altro trattamento fisico prima del consumo umano o dell'impiego quale ingrediente di prodotti alimentari 5 10 Alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini 0,1 Alimenti dietetici a fini medici speciali, destinati specificatamente ai lattanti 0,1

NORMATIVA UE Reg. (CE) N. 1126/2007 per FB1+FB2 (mg/kg) Tenori massimi Fusarium-tossine nel granoturco e nei prodotti a base di granoturco Fumonisine B1 + B2 (ppb) Granoturco non trasformato (commercializzato per la prima trasformazione), ad eccezione del granoturco non trasformato destinato alla molitura ad umido 4 000 Granoturco destinato al consumo umano diretto, prodotti a base di granoturco destinati al consumo umano diretto 1 000 Cereali da colazione e merende a base di granoturco 800 Alimenti a base di granoturco trasformato e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini 200 Deossinivalenolo (ppb) Granoturco non trasformato (commercializzato per la prima trasformazione), ad eccezione del granoturco non trasformato destinato alla molitura ad umido 1750 Cereali destinati al consumo umano diretto, farina di cereali, crusca e germe come prodotto finito commercializzato per il consumo umano diretto 750 Alimenti a base di cereali trasformati e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini 200 Zearalenone (ppb) Granoturco non trasformato (commercializzato per la prima trasformazione), ad eccezione del granoturco non trasformato destinato alla molitura ad umido 350 Cereali destinati al consumo umano diretto, farina di cereali, crusca e germe come prodotto finito commercializzato per il consumo umano diretto 75 Granoturco destinato al consumo umano diretto, merende a base di granoturco e cereali da colazione a base di granoturco 100 Alimenti a base di granoturco trasformato destinati ai lattanti e ai bambini 20

NORMATIVA UE DIRETTIVA 2003/100/CE per AFB1 (mg/kg) al tasso di umidità del 12% RACCOMANDAZIONE 2006/576/CE per FB1+FB2, DON, ZEA (mg/kg) al tasso di umidità del 12%

CAMPIONAMENTO: FONTI DI ERRORE Basso numero di campioni incrementali Scarsa rappresentatività dei punti di campionamento (distribuzione eterogenea) Inadeguata grandezza del campione globale

MODALITA DI PRELIEVO DEI CAMPIONI Dir. 2005/38/CE (relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del tenore di tossine di Fusarium nei prodotti alimentari) Numero di Numero di Peso del campione Peso della partita (t) Peso o numero delle partite campioni Peso del campione Peso della partita (t) Peso o numero delle partite campioni globale (kg) elementari globale (kg) elementari 1500 1500 Sottopartite del peso di 500 t Sottopartite del peso di 500 t 100 100 10 10 > 300 e < 1500 > 300 e < 1500 3 sottopartite 3 sottopartite 100 100 10 10 50 e 300 50 e 300 Sottopartite del peso di 10 t Sottopartite del peso di 10 t 100 100 10 10 < 50 < 50 - - - 3-100 3-100 1-10 1-10 Peso della partita Peso della partita (t) (t) Numero di Numero di campioni campioni elementari elementari 0,05 0,05 3 3 > 0,05 e 0,5 > 0,05 e 0,5 5 5 > 0,5 e 1 > 0,5 e 1 10 10 > 1 e 3 > 1 e 3 20 20 > 3 e 10 > 3 e 10 40 40 > 10 e 20 > 10 e 20 60 60 > 20 e 50 > 20 e 50 100 100

CONCLUSIONI Non trascurare la fase del campionamento Investire su procedure di prevenzione Controllo di filiera Valutazione, gestione, comunicazione del rischio