Può un corso modificare la qualità del triage in Pronto Soccorso? Nicola Parenti, Andrea Zardi, Roberta Manfredi, Diego Sangiorgi*, Tiziano Lenzi



Documenti analoghi
MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce.

25 MAGGIO Dopo il Triage il vuoto Dott. Mauro Bellifemine Dott.ssa Federica Morotti

4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance

Linee Guida Aziendali Emergenza-Urgenza in Pronto Soccorso

CONGRESSO NAZIONALE ACEMC AUDITORIUM CNR, AREA DELLA RICERCA DI PISA NOVEMBRE 2018

Roma, 13 ottobre 2018

Enrico Lumini (Nicola Ramacciati), Sofia Salaris, Riccardo Baldi, Laura Rasero

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Validazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica

CORSO DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO 7-8 novembre 2017

Verso un nuovo modello di Triage intraospedaliero

TRIAGE QUANTI CODICE COLORE? Daniele Marchisio TRIAGE: QUANTI CODICI COLORE? Gruppo Formazione Triage A. O. Città della Salute e della Scienza Torino

PRINCIPI GENERALI DEL TRIAGE

Il Triage : novità e responsabilità

La tempistica del processo di triage in pronto soccorso. NAPOLI 07_07_2016

APPLICAZIONE DEL PEDIATRIC EARLY WARNING SCORE AL TRIAGE PEDIATRICO PER L INTERCETTAZIONE TEMPESTIVA DEL DETERIORAMENTO CLINICO

GRAZIE MANCHESTER A... A CITY. Emergency Nurse Professionals Skills

IL QUINTO CODICE DI TRIAGE: UN PROGETTO PILOTA

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE. Partecipanti n 20

La Scuola di Specialità in Medicina di Emergenza e Urgenza

L EFFICACIA DELLA FORMAZIONE NELL EMERGENZA URGENZA per operatori sanitari REVIEW

I DIVERSI MODELLI ORGANIZZATIVI DI TRIAGE A CONFRONTO

PROTOCOLLI DI PRESA IN CARICO ANTICIPATA IN PRONTO SOCCORSO: LA PROPOSTA LOMBARDA DR COSI MATTEO 7/8/9 NOVEMBRE 2018 AUDITORIUM CNR

RILEVAZIONE QUALITÀ PERCEPITA PRONTO SOCCORSO REPORT MARZO-DICEMBRE 2018

CORSO DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO I EDIZIONE:

Corso di Formazione in GLOBAL ADVANCED TRIAGE NURSING N.O.E N.O.E. - XI edizione Approved by Joint Commission International 2006

ANDREA BARALE INFERMIERE MECAU-DEA PINEROLO

Competenze infermieristiche avanzate analisi dell offerta dei master universitari per infermieri

Relatore: Pecorino Meli Monica Infermiere Coordinatore - Area Emergenza urgenza Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico - Milano

IL TRIAGE INFERMIERISTICO DAL TRIAGE AL POST TRIAGE L EVOLUZIONE

M. Taricco, B. Miccoli, E. Zardi, A. Gazzotti, L. Favero. UO Medicina Fisica e Riabilitazione Ufficio Ricerca Innovazione e Governo Clinico

Le nuove linee guida del triage. Luciano Pinto - Simeup Angela Rita Panuccio - Ministero della Salute

Anita Andreano, Maria Grazia Valsecchi, Antonio Giampiero Russo

CAPITOLO 11 BIBLIOGRAFIA

VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO Protocollo di Triage FAST

L urgenza formativa continua Padova, Ottobre 2013

RELAZIONE FINALE SUGLI OBIETTIVI DELLA U.O. RISCHIO CLINICO DELL ASP DI RAGUSA

IL MEDICO «FAST» Definizione, ruolo e risultati in un DEA di II livello.

TRIAGE E SEPSI : ANALISI DI UN ANNO DI ATTIVITA DEL SISTEMA DI TRIAGE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. Napoli, 18 novembre 2016

PIANIFICAZIONE DEGLI STUDI CLINICI

IL PS E LA FOLLA IL MONITORAGGIO DELLA SITUAZIONE IN PS INDICATORI E STRUMENTI. Gian A. Cibinel

XII CONGRESSO NAZIONALE SIMEUP

GRAVITÀ DEGLI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO PER INFORTUNIO NEL LAZIO NEL : UN CONFRONTO TRA LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI

OSPEDALE SENZA DOLORE nell ASS n 2 Isontina

IL RUOLO ATTUALE DELL OBI

PREMIO NAZIONALE SULLA RICERCA INFERMIERISTICA

La gestione dell emergenza in Regione Lombardia

Collaboratore Professionale Sanitario Esperto nella prevenzione e gestione delle infezioni correlate all assistenza in area critica.

ANZIANI IN PRONTO SOCCORSO: CHI BEN COMINCIA.. Geriatric Emergency Medicine Verona, maggio 2014

Matera, 15 giugno 2010 Auditorium San Giuseppe Moscati Ospedale di Matera

Dr.ssa Pascu Diana Tessari Lorella Direzione Medica Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio. Azienda Ulss 20 Verona

Quali standard di qualità per l assistenza infermieristica in Pronto Soccorso?

I nuovi modelli di Triage

Parola alle Regioni Regione Sicilia

BASE Crediti ECM n. 17

Fast-Track Il Percorso Veloce a Gestione Infermieristica in Pronto Soccorso

Centrale Operativa e SUEM 118 Provincia di Vicenza

CORSO DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO III EDIZIONE: maggio 2014 CREDITI ECM N. 19,1

CORSO DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO V EDIZIONE: 3-4 marzo 2015 Crediti ECM in aggiornamento

Collaboratore Professionale Sanitario Esperto nella prevenzione e gestione delle infezioni correlate all assistenza in area critica.

INDAGINE CONOSCITIVA SUI BISOGNI FORMATIVI

PERSONALE DI TURNO AL DEA

INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009

IL TEAM LEADER INFERMIERISTICO NELL U.O. DI TERAPIA INTENSIVA DELL OSPEDALE S. CHIARA DI TRENTO:

EVIDENCE-BASED PRACTICE

Il Progetto ProntoNEU

Indagine di clima interno 2012

CORSO DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO UPDATE ED. 0: ottobre 2016 Crediti ECM n. 18,1

Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni ).

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica

Il Registro Nazionale per il Metilfenidato

Pronto Soccorso: organizzazione, struttura. Sergio Timpone

Surgical trials. Prof. Giampaolo Bianchi. Dott. ssa Maria Chiara Sighinolfi

La strategia SNAI: analisi dell uso dei servizi sanitari nelle aree interne del Piemonte con difficoltà di accesso ai servizi

Gli algoritmi decisionali di triage. Studio descrittivo sul problema principale "Altri Sintomi o Disturbi" NAPOLI 18/11/2016

Riconoscere e curare il dolore nella persona con demenza

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale

Gestione dello Scompenso cardiaco dal Pronto Soccorso al Territorio: Un network, includente il paziente, per ottimizzare la terapia

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.

Evidence-based medicine: che cos è?

INFERMIERISTICA IN AREA CRITICA.

Salvatore Lanzarone* Ivana Finiguerra *, Leonardo Fuggetta* *Ospedale San Giovanni Bosco di Torino

6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance

Pronto Soccorso Blocchi operatori

SPOTTING SEPSIS IN ER: I RISULTATI DEL PROGETTO "NETWORKING SEPSIS PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA SEPSI IN AREA DI EMERGENZA"

CORSI EDUCAZIONALI XI CORSO DI FORMAZIONE NAZIONALE L INFERMIERE DI RICERCA IN REUMATOLOGIA. JESI, dicembre 2018

Triage di Pronto Soccorso. Modelli Operativi e Problematiche Critiche

UTILIZZO ROUTINARIO DELL ECOCARDIOGRAMMA DA SFORZO PRE DIMISSIONE NELLA GESTIONE DEL DOLORE TORACICO IN PRONTO SOCCORSO

Le diversa approvazione della cartella clinica elettronica da parte di medici e personale infiermeristico

IL TRATTAMENTO DEL DOLORE AL TRIAGE SECONDO MTS PROCEDURE/PROTOCOLLI CHE DELINIANO IL TRATTAMENTO DEL DOLORE AL TRIAGE

Dott. LUPPI FRANCESCO Medico specializzando Medicina d Emergenza-Urgenza UniMORE

MEDICINA E CHIRURGIA D ACCETTAZIONE E D URGENZA

PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza

Riconciliazione della terapia farmacologica al momento del ricovero Protocollo

IL DOLORE IN PRONTO SOCCORSO: STUDIO QUALI-QUANTITATIVO SU VALUTAZIONE, GESTIONE E CONOSCENZE DEL PERSONALE INFERMIERISTICO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione

Transcript:

emergency care journal Può un corso modificare la qualità del triage in Pronto Soccorso? Nicola Parenti, Andrea Zardi, Roberta Manfredi, Diego Sangiorgi*, Tiziano Lenzi Dipartimento di Emergenza, Ospedale Nuovo Santa Maria della Scaletta, Imola (BO) *Università di Bologna, Dipartimento di Statistica 16 SINTESI Introduzione Il triage è il primo strumento di valutazione e selezione usato in Pronto Soccorso (PS) per stimare la priorità di valutazione medica dei pazienti. I principali metodi di triage in uso sono basati sulla misura di scale di priorità-gravità e sono a tre, quattro o cinque livelli di priorità 1-8. Le linee guida sul triage in Italia suggeriscono un triage a quattro codici colore di priorità 9. Per tal motivo, nel nostro Ospedale è stato istituito, nel 2000, un gruppo di lavoro sul Triage che ha sviluppato un sistema di triage intraospedaliero basato sulle linee guida nazionali 9 e formato da 23 flow-charts (contenute in un manuale di 70 pagine) per i principali sintomi guida. Le linee guida sul triage di Imola (LGTI), sviluppate dal gruppo di Lavoro, sono state usate dal 2001 nel nostro PS e sono state validate in precedenti studi 10-11. Tutte le Società scientifiche internazionali di Medicina d Urgenza hanno sviluppato e promuovono corsi sui metodi e sulla linee guida di triage Tutte le Società scientifiche internazionali di Medicina d Urgenza hanno sviluppato e promuovono corsi sui metodi e sulle linee guida di triage perché sono fondamentali per migliorare la prima valutazione dei pazienti in Pronto Soccorso. Comunque, a quanto ci risulta, ci sono pochi studi che analizzano l effetto di questi corsi di triage sull assegnazione di codici di priorità. Anche a Imola sono state sviluppate e adottate dal 2001 linee guida sul triage intraospedaliero che sono divulgate e spiegate in un corso di due giorni. In questo studio abbiamo analizzato l effetto di tale corso sulla qualità di assegnazione di codici di priorità ai pazienti valutati nel nostro Pronto Soccorso. Il corso sulle linee guida di triage sembra migliorare i due indicatori qualitativi analizzati: il rispetto degli standard di documentazione e l aderenza alle suddette linee guida. perché sono fondamentali per migliorare la prima valutazione dei pazienti in Pronto Soccorso. Comunque, a quanto ci risulta, ci sono pochi studi che analizzano l effetto di questi corsi di triage sull assegnazione di codici di priorità 12-15. Anche nel nostro Pronto Soccorso ogni anno si svolge un corso di due giorni sulle linee guida sul triage di Imola (LGTI), ma, finora, non avevano mai analizzato la sua efficacia sulle performance di triage. In questo studio, quindi, ottemperiamo a questa verifica. Metodi Disegno dello studio Questo studio osservazionale before-after è stato condotto nel Pronto Soccorso dell Ospedale di Imola dove si svolgono circa 65.000 visite all anno, con una percentuale di ricovero del 22%. Nel nostro PS, 10 infermieri svolgono un triage globale usando le linee guida (LGTI) sviluppate dal

nostro gruppo di lavoro sul triage, basandosi sulle linee guida nazionali 9. Le LGTI (Linee Guida Triage Imola) contemplano quattro codici colore di priorità (CP): CP 1 = rosso, con risposta immediata; CP 2, 3, 4 = giallo, verde, bianco, con risposta entro 20, 60, 120 minuti, rispettivamente. Nel manuale operativo delle LGTI sono suggeriti gli elementi anamnestici, di obiettività clinica ed i segni vitali da acquisire per ogni sintomo guida e nelle flow-charts viene indicato il codice di priorità da assegnare a seconda degli elementi di valutazione raccolti. Nel PS di Imola ogni anno si svolge un corso di due giorni sulle LGTI. Dopo il corso i partecipanti sono affiancati per sei mesi prima di svolgere autonomamente attività di triage. Raccolta dati Abbiamo raccolto gli scenari di triage con i dati clinici dei pazienti ammessi al nostro PS sei mesi prima (marzo-agosto 2005) e sei mesi dopo il corso (marzo-agosto 2006). Abbiamo raccolto i seguenti dati per 368 pazienti (selezionandone a caso uno per giorno): caratteristiche demografiche e cliniche, codice di triage infermieristico, sede e tipologia di ricovero, diagnosi di dimissione del medico; dati delle schede di triage infermieristico (sintomo guida principale, modalità e orario di arrivo, malattie pregresse, segni vitali, scala del dolore numerica, Numeric Rate Scale, NRS = 0-10). Ogni scenario includeva quindi l età e il sesso del paziente, il sintomo guida principale, una breve descrizione del caso con i tempi e la modalità di arrivo in PS, malattie pregresse, segni vitali, scala del dolore. I criteri di esclusione sono stati: 1) dati demografici e clinici incompleti negli scenari o nelle cartelle cliniche di PS (furono esclusi 8 scenari); 2) mancata assegnazione di codice di priorità degli infermieri coinvolti nello studio (non ci fu nessuna scheda esclusa per tale motivo). Così 360 scenari e cartelle cliniche di PS furono inclusi nell analisi finale. Partecipanti allo studio Tutti i 10 infermieri che lavoravano al triage, frequentarono il corso di due giorni sulle LGTI. Un gruppo di tre esperti (due infermieri e un medico) in triage e nelle LGTI, blinded sugli scopi dello studio e sulle valutazioni degli altri membri del panel, esaminò, usando le LGTI, i 360 scenari di triage elaborati dai 10 infermieri prima e dopo il corso. Gli esperti avevano più di 15 anni di esperienza in triage in PS, erano abilitati e coinvolti nell insegnamento e facevano parte del gruppo di lavoro che aveva sviluppato le LGTI. Tutti furono sottoposti a un refresh di 5 ore sulle nostre linee guida (LGTI). Gli infermieri coinvolti nello studio hanno completato un questionario con i loro dati demografici e informazioni relative alla loro formazione e esperienza di lavoro. Protocollo dello studio Il corso si svolse nel dicembre 2005. Era basato su lezioni frontali (8 ore) e sessioni di casi clinici (8 ore). C erano sei insegnanti: quattro infermieri e due medici di PS. Gli obiettivi erano di fornire un metodo per svolgere triage in PS e spiegare il metodo fornito dalle LGTI. Prima del corso tutti i partecipanti ricevettero il manuale con le LGTI. In accordo con le linee guida sul triage austra - liane 16 ed a precedenti review 17 abbiamo usato i seguenti indicatori qualitativi di triage: 1) adesione agli standards di documentazione (compilazione nella scheda di triage dei seguenti dati: data e tempo di valutazione, nome dell operatore che la svolge, principale sintomo di presentazione, dati anamnestici, dati dell esame obiettivo, codice di priorità iniziale, codice di re-triage con tempi e motivo di modifica del codice, area di destinazione per trattamento e/o valutazione, ogni test diagnostico o trattamento somministrato al triage); 2) adesione alle LGTI per l assegnazione dei codici di triage (registrazione degli elementi anamnestici, di obiettività clinica, segni vitali che potessero permettere di assegnare il codice colore seguendo le flowcharts delle LGTI); 3) rispetto dei tempi di attesa per la visita medica dopo il triage, per codice colore, raccomandati dalle LGTI: per Codice Priorità (CP) 1, risposta immediata, UC 2, 3, 4 risposta entro 20, 60, 120 minuti, rispettivamente. Il panel di esperti valutò tutte le schede di triage prima e dopo il corso con i relativi tempi di arrivo e attesa. Abbiamo considerato gli scenari completi per documentazione e aderenti alle LGTI se tutti gli esperti del panel li consideravano tali. Analisi dei dati Per confrontare i dati dei due gruppi di pazienti prima e dopo il corso abbiamo usato i tests del chi quadro e del t-student. Abbiamo usato il programma STATA 9.2. (Statcorpa, Texas USA) per le analisi statistiche, la significatività statistica fu considerata a un livello alpha di 0,05. Essendo uno studio osservazionale, senza interventi su pazienti, 17

18 TAB. 1 Caratteristiche della popolazione. Pre-corso Post-corso p % (n) % (n) 180 180 Età media (anni), SD 48,7 ± 26,2 56 ± 25,6 0,008 Maschi 50,6 (91/180) 44,4 (80/180) 0,291* Diagnosi Trauma 30 (54/180) 23 (42/180) 0,190* Cardiovascolari 8,3 (15/180) 12,2 (22/180) 0,298* Respiratori 6,1 (11/180) 10,5 (19/180) 0,182* Neurologici 2,8 (5/180) 6,7 (12/180) 0,136* Addominali 13,9 (25/180) 17,2 (31/180) 0,467* Chirurgici 0,5 (1/180) 2,8 (5/180) 0,217* Altri 38,3 (69/180) 27,2 (49/180) 0,033* Moda di Codici di Priorità (CP) 4 8,3 (15/180) 11,1 (20/180) 0,477* 3 61,1 (110/180) 68,3 (123/180) 0,186* 2 27,2 (49/180) 18,9 (34/180) 0,080* 1 3,3 (6/180) 1,7 (3/180) 0,500* Chi quadro (*) e t-student ( ) tests sono stati usati per confrontare i gruppi; SD: deviazione standard; Altri: presentazioni dermatologiche, otorinolaringoiatriche, oculistiche. non è stato necessario un consenso del Comitato etico. Comunque gli infermieri coinvolti hanno dato il consenso all accesso dei loro dati. Risultati Dei 360 pazienti inclusi in questo studio, 91/180 (50,6%) erano maschi nel gruppo pre-corso e 80/180 (44,4%) nel gruppo post-corso, con un età media rispettivamente di 48,7 anni (SD±26,2) e di 56 anni (SD±25,6). I più frequenti sintomi presentati al triage erano simili nei due gruppi di pazienti prima e dopo il corso (Tabella 1). L unica differenza significativa fu riscontrata nel sintomo di presentazione indicato come altri (sintomi dermatologici, oculistici, otorinolaringoaitrici): 38 vs 27% p = 0,03 (Tabella 1). Tra i 10 infermieri che parteciparono allo studio, la mediana del numero di anni di pratica infermieristica era di 15 anni (range 3-15), con una mediana di 3 anni di esperienza in PS (range 1-6) e una mediana di tre anni in triage in PS (range 1-6). Tutte gli infermieri reclutati eseguirono triage allo stesso numero di pazienti sia prima che dopo il corso. I codici di priorità (CP) assegnati a ogni paziente prima e dopo il corso sono mostrati nella Tabella 1. Dopo il corso abbiamo riscontrato cambiamenti nell assegnazione di CP. In particolare, ci furono più CP 4 e CP 3: CP 4, 11,1% dopo vs 8,3% prima; CP 3, 6,1% dopo vs 68,3% prima. Abbiamo trovato meno CP 2 e CP 1 dopo il corso: i CP 2 furono il 12,9% dopo vs 27,2% prima; CP 1, 1,7% dopo vs 3,3% prima (Tabella 1). Dopo il corso ci fu un significativo miglioramento della qualità di documentazione e adesione alle LGTI per l assegnazione dei CP (Tabella 2). Quasi tutti i pazienti furono visitati nei tempi raccomandati dalle LGTI per ogni CP (1, 3, 4) sia prima sia dopo il corso (Figura 1). Ci fu una significativa crescita del numero di pazienti valutati dal medico nei tempi raccomandati dalle LGTI per la CP 2 dopo il corso: 70% prima vs 100% dopo (p < 0,05) in Figura 1. Abbiamo trovato sia prima sia dopo il corso il rispetto dei tempi di attesa raccomandati dalle nostre LGTI per i codice di priorità di triage, CP 1, 3, 4, assegnato (Tabella 3). Dopo il corso c è stata una significativa riduzione dei tempi di attesa per il CP 2: 33,2 min prima vs 18,5 min dopo (Tabella 3). Discussione Il nostro corso di triage sulle LGTI sembra migliorare i due indicatori di qualità analizzati: l adesione agli standards di documentazione e l adesione alle nostre LGTI. Dopo il corso, abbiamo inoltre

TAB. 2 Confronto indicatori qualitativi pre- e post- corso. Pre-corso Post-corso p % (n) % (n) 180 180 Scenari di triage con completa documentazione 38 (68/180) 98 (176/180) < 0,001 Scenari aderenti a LGTI per assegnazione CP 30 (54/180) 80 (144/180) < 0,001 Sono definiti scenari con completa documentazione e aderenti a LGTI quegli scenari ritenuti tali da tutti i membri del gruppo di esperti. LGTI = Linee Guida di Triage di Imola; CP = Codici di Priorità. Chi quadro (*) test è stato usato per confrontare i gruppi. TAB. 3 Tempo medio di attesa dal triage per la visita medica. Codice di priorità assegnato 1 2 3 4 Pre-corso (media min) 5 33,2 59 65 Post-corso (media min) 3 18,5 50 71 100% 80% 60% 40% 20% 0% Immediatamente (UC1) Entro 20 min (UC2) Prima del corso Fig. 1 - Compatibilità dei codici di priorità assegnati con i tempi di attesa per la visita medica. riscontrato un miglioramento dei tempi di attesa per i pazienti con codice di priorità 2, ma non possiamo esser certi che tale miglioramento sia unicamente un effetto del corso. Molte Società scientifiche di Medicina d Urgenza organizzano programmi di formazione sul triage e su Linee guida di triage per infermieri di Pronto Entro 60 min (UC3) Dopo il corso Entro 120 min (UC4) Soccorso. Tali corsi dovrebbero aiutare a fornire un metodo, diffondere linee guida, raggiungere buoni standards comuni di gestione e migliorare la qualità delle prime valutazioni dei pazienti in PS. Comunque pochi studi 12-15 hanno analizzato l effetto che questi corsi possono avere sull assegnazione di codici di priorità, forse perché non c è ac- 19

20 cordo sulla scelta di indicatori di qualità. La stima degli effetti dei corsi sul triage potrebbero fornire importanti suggerimenti per migliorare successivi eventi formativi e quindi le prime valutazioni infermieristiche sui pazienti al triage. Precedenti studi hanno valutato: l affidabilità inter-operatore di due metodi di triage a 5 livelli di priorità dopo un corso di 3 ore usando scenari di triage 14 ; la performance del Paediatric Canadian Triage and Acuity Scale dopo un corso di 8 ore 15 ; l effetto di un corso sulla concordanza di assegnazione di CP usando un sistema di triage informatizzato 13 ; l efficacia di un corso online di 6 settimane nel Canadian Triage and Acuity Scale per infermieri di PS 12. Comunque, sono ancora scarsi i dati relativi all analisi di cambiamenti di indicatori qualitativi di triage (standards nella documentazione e rispetto dei tempi di attesa indicati) dopo una formazione specifica. In questo studio, il risultato principale del corso sembra esser un notevole e significativo miglioramento degli indici qualitativi esaminati: la qualità della documentazione e l adesione degli infermieri alle LGTI per l assegnazione dei codici di priorità ai pazienti valutati in PS (Tabella 2). Tale risultato dovrebbe condurre a un miglioramento della qualità dell assistenza infermieristica ed è in accordo agli standards indicati da Società scientifiche internazionali 16. Inoltre il miglioramento della qualità della documentazione dovrebbe permettere anche un miglioramento delle possibilità di verifica delle performance del triage e della tutela medico-legale degli operatori. Dopo il corso abbiamo anche registrato modifiche significative nell assegnazione dei CP 2 e 4 che hanno avvicinato le proporzioni di CP assegnate a Imola alla media nazionale 18. Comunque, non possiamo esser certi che tali modifiche nell assegnazione siano dovute al corso. Infine, dopo il corso abbiamo registrato un decremento dei tempi di attesa per la visita dopo il triage nei pazienti in CP 2 (Tabella 3). Pur non essendo sicuri che il corso sia stato la causa di tali modifiche, in quanto molte altre variabili potrebbero esser responsabili, quali variabili organizzative (ad es., differenti turni del personale) e cliniche (diversi case-mix e volumi di pazienti), non si può escludere che il corso abbia sensibilizzato gli infermieri alla presa in carico dei pazienti in CP 2. In ogni caso, sia prima sia dopo il corso sono stati registrati buoni tempi di attesa per i tutti i codici di priorità assegnati (Tabella 3). Limitazioni dello studio sono: 1) potenziale bias nell analisi dell effetto del corso, perché sono state analizzate due popolazioni diverse di pazienti prima e dopo di essa (ma, come si evince dalla tabella 1, le due popolazioni erano molto simili per variabili cliniche e demografiche avevamo inoltre selezionato i pazienti nello stesso PS, seguendo un a randomizzazione nello stesso periodo dell anno); 2) il gruppo di esperti ha analizzato solo gli scenari di triage compilati dagli infermieri reclutati e non casi reali; 3) non abbiamo analizzato altre variabili probabilmente importanti per una valutazione qualitativa del triage ( tempi di triage e appropriatezza di assegnazione di codici pre- e postcorso); 4) sono stati reclutati pochi pazienti per le analisi. In conclusione il corso sembra migliorare la qualità di documentazione e l adesione alle nostre linee guida, precedentemente validate 10,11. Crediamo che questi risultati possano migliorare la qualità di valutazione dei pazienti in PS anche se non siamo sicuri che possano incidere sugli outcomes degli stessi. Bibliografia 1. Thompson J, Dains J. Comprehensive triage. Reston Publishing Company Inc,1982. 2. Standards Committee Council. National Triage Scale. Emerg Med 1994; 6: 145-146. 3. Beveridge R. CAEP issues. The Canadian triage and Acuity Scale: A new and critical element in health care reform. Canadian Association of Emergency Physician. J Emerg Med 1998; 16: 507-511. 4. Manchester Triage Group. Emergency Triage. BMJ Publishing Group, Plymouth, UK, 1977. 5. Wuerz RC, Milne LW, Eitel DR et al. Reliability and validity of a new five-level triage instrument. Acad Emerg Med 2000; 7: 236-242. 6. Eitel DR, Travers DA, Rosenau AM et al. The Emergency Severity Index Triage Algorithm Version 2 is reliable and valid. Acad Emerg Med 2003; 10: 1070-80. 7. Tanabe P, Gimbel R, Yarnold PR et al. Reliability and validity of scores on the Emergency Severity Index Version 3. Acad Emerg Med 2004; 11: 59-65. 8. Wuerz RC, Travers D, Gilboy N et al. Implementation and refinement of the emergency severity index. Acad Emerg Med 2001; 8: 170-176.. 9. Triage intraospedaliero nel sistema dell emergenza-urgenza sanitaria. Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7712/2001. www.gazzettaufficiale.it 10. Parenti N, Ferrara L, Bacchi Reggiani ML et al. Reliability and Validity of two Four-Level Emergency Triage Systems. European Journal of Emergency Medicine, 2009; 16: 115-120. 11. Parenti N, Bacchi Reggiani ML, Sangiorgi D et al. Affidabilità e validità di un metodo di triage in Pronto Soccorso a 4 codici di priorità. Emergency Care Journal 2008; 5: 30-33. 12. Atack L, Rankin JA,Then KL. Effectiveness of a 6-week online course in the Canadian Acuity Scale for emergency nurses. Journal of Emergency Nursing 2005; 31: 436-441. 13. Dong SL, Bullard MJ, Meurer DP et al. The effect of training on nurse agreement using an electronic triage system. C J Emerg Med 2007; 9: 260-266. 14. Worster A, Gilboy N, Fernandes C et al. Assessment of inter-

organizzazione e formazione observer reliability of two five-level triage and acuity scales: a randomized controlled trial. Can J Emerg Med 2004; 6: 240-245. 15. Goiun S, Gravel J, Devendra K et al. Evaluation of the Paediatric Canadian Triage and Acuity Scale in a pediatric ED. Am J Emerg Med 2005; 23: 243-247. 16. Guidelines for implementation of the Australasian Triage Scale in Emergency Departments. www.acem.org.au 17. Twomey M, Wallis L, Myers JE. Limitations in validating emergency department triage scales. Emergency Medicine Journal 2007; 24: 477-479. 18. Barletta C, Asta C, Buonocore F et al Progetto SIMEU Censi&RE. Analisi descrittiva sulle attività e organizzazione della Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza in Italia. www.simeu.it ABSTRACT been implemented in Imola, where they are disseminated and illustrated in two-day courses. In this study, we analysed the effect of a two-day triage course on the quality of priority code allocation to patients evaluated at our ER. The Triage Guidelines course appears to improve two of the quality indicators analysed: observance of documentation standards and compliance with Triage Guidelines. All international Societies of Emergency Medicine have developed and promote courses on triage methods and guidelines, given their fundamental role in improving initial evaluation of patients in Emergency Department settings. However, as far as we know, few studies analyse the effect of triage courses on the allocation of priority codes. Since 2001, the Intra-Hospital Triage Guidelines have 21