Riqualificazione dell edificio Ex Centrale Termica presso il Fabbricato 5B della sede di corso Duca degli Abruzzi 24 - Torino



Documenti analoghi
Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale INTRODUZIONE ALLE ANALISI NON LINEARI

Revisione Norme Tecniche (Coordinatore: Alberto Speroni, consigliere CNI)

LAZZARETTO CONCOREZZO CORPO SCUOLA

RELAZIONE DI CALCOLO

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

Dott. Marco MANGANELLO IL CAPPOTTO SISMICO: LA RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA (SISMICA ED ENERGETICA) DEGLI EDIFICI ESISTENTI

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n.

Analisi dinamica lineare

Sommario. 1. Descrizione della struttura. 2. Normativa di riferimento. 3. Materiali. 4. Azioni sulla struttura

DIRITTI RISERVATI - RIPRODUZIONE VIETATA

Nuovo Sisma bonus: a partire dal 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2021, le famiglie e le imprese, che effettuano interventi di riduzione di rischio sis

- I lavori di adeguamento sismico devono essere effettuati tra il 1 gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2021;

Mario Seccafien Ingegnere Studio Tecnico

Il nuovo bando per la sicurezza sismica e ladetrazione Sisma Bonus. Arch. Giuseppe Tarsitano

INDICE. ULSS 17- Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 3 del 15/11/2016

RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.2 E 10.7 DEL D.M. 14/09/2005 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA

LE STRUTTURE IN MURATURA

RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO

Comune di Castelleone (CR)- Nuova scuola dell infanzia PROGETTO DEFINITIVO Disciplinare descrittivo degli elementi prestazionali: strutture

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento

Capitolo 8 Costruzioni esistenti

AICAP Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni. Prof. Gaetano Manfredi Padova maggio 2011

REGIONE ABRUZZO Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE

RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA

Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato

Andrea Barocci sezione Norme, Certificazioni e Controlli in Cantiere

IL SERVIZIO DI CALCOLO STRUTTURALE ONLINE. FACILE. PRATICO. VELOCE.

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po

CO T S R T U R Z U I Z ON

Laboratorio di Costruzione dell architettura

REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE di COMACCHIO Provincia di Ferrara

REGIONE LOMBARDIA COMUNE DI ZERBO (PV) PROGETTO STRUTTURALE

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

INTERVENTI PRIVI DI RILEVANZA PER LA PUBBLICA INCOLUMITA AI FINI SISMICI VARIANTI SOSTANZIALI E NON SOSTANZIALI ALLE PARTI STRUTTURALI

Edifici in muratura portante. Temec

PROGETTAZIONE STRUTTURALE DI UN EDIFICIO INDUSTRIALE PREFABBRICATO IN ZONA SISMICA. Dr.ssa Antonella Colombo ASSOBETON

IL RISCHIO SISMICO IN ITALIA: ASPETTI TECNICI ED IMPLICAZIONI GIURIDICHE

ESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St

COMUNE DI CASTELCOVATI Via Chiari n Castelcovati (Bs) Telefono: Fax:

AGGIORNAMENTI Tavole grafiche di elementi metallici

SO.GE.M.I. S.p.A. MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI MILANO

SEZIONE 1 - EUROCODICE 6 - D.M. 20/11/87 Parte 1 - NORMATIVA PER EDIFICI IN MURATURA PORTANTE. CONFRONTO TRA EUROCODICE 6 E D.M.

Allegato 2: Edifici esistenti Edifici in Cemento Armato PROGETTO SIMULATO

Ripristino ed adeguamento strutturale di edifici civili: esempi tecnici e modalità di intervento

Duttilità delle sezioni in cemento armato secondo le NTC 2018 con IperSpace

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE

ANALISI DEI CARICHI AGENTI SULLE STRUTTURE

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA OPERE STRUTTURALI

COMUNE. Relazione calcolo C.A.

DESCRIZIONE DELL INTERVENTO

Interventi sugli edifici esistenti Normative in Italia e in Europa

RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)

COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.

in CEMENTO ARMATO Correggio, ottobre 2014 Ing. Corrado Prandi Allegati: n 6 schede

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 3 del 19/11/2015

RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI"

RELAZIONE ILLUSTRATIVA. TREVIGLIO FUTURA S.p.A. Società Trasformazione Urbana RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI DUE PIANI INTERRATI

OGGETTO COMPLESSO TURISTICO ALBERGHIERO E RESIDENZIALE IN LOCALITA' VIGNASSE

COMUNE DI COMO. Committente: SC EVOLUTION S.p.A. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE

RELAZIONE TECNICA 1 - Descrizione delle strutture 2 - Strumenti di calcolo utilizzati

QUESITO 4 Il sistema di fonia in progetto si deve intendere incluso di telefoni? Se si quanti e di che tipo?

Indice. Premessa... 11

DIRITTI RISERVATI - RIPRODUZIONE VIETATA

2. Criteri di calcolo

Tecnica delle Costruzioni

RELAZIONE TECNICA GENERALE

Istituto Universitario di Architettura di Venezia IUAV. Corso di laurea specialistica in Architettura. Architettura per il Nuovo e l Antico

Caso di studio. Il caso di studio è rappresentato da un edificio di 2 piani, con altezza di interpiano pari a 3m, destinato a civile abitazione.

AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE DI PONSACCO V stralcio progetto esecutivo PROGETTO DEFINITIVO AVVIATO PRIMA DEL 30 GIUGNO 2009

COMUNE DI LIVORNO Dipartimento V Lavori Pubblici Settore Edilizia Pubblica Ufficio Ingegneria Strutturale Ing Alessio Bozzi

OGGETTO : STRUTTURE IN C.A. E C.A.P. PER CAPANNONE PREFABBRICATO AD USO RICOVERO ATTREZZI AGRICOLI RELAZIONE TECNICA

SOMMARIO. 1 Il rifacimento dei solai 1. 2 I Carichi 3. 3 Le Verifiche 5

RELAZIONE STRUTTURALE SISMICA ILLUSTRATIVA E DI SINTESI

COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano

Università IUAV di Venezia S.B.D. A 2544 BIBLIOTECA CENTRALE

Allegato 2 Varianti in corso d opera, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale

3.4 Applicazione del modello di calcolo per un ponte a campata unica di luce di m 60

FABBRICATO B DEPOSITO AGRICOLO

CIMITERO DI CA DE FABBRI

NORMATIVA DI RIFERIMENTO...

Interventi sugli edifici esistenti Normative in Italia e in Europa

INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI

2 LIVELLO DI CONOSCENZA Oggeto delle verifiche... 2

RELAZIONE SULL ANALISI SISMICA

Doc. N. C4133 REV. A. FOGLIO 2 di 25 CODIFICA DOCUMENTO C4133_E_C_AC4_MAJ05_0_IA_RC_007_A CCT

Indice. ET - Engineering Tools. <S.T.A. DATA srl>

NORMATIVA ANTISISMICA E NUOVO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE

STUDIO DI EDIFICI IN C.A. AD USO RESIDENZIALE COSTRUITI IN ASSENZA DI NORME ANTISISMICHE

AGGIORNATO AL : 20/12/1999 PAG.: 1/1 RESISTENZA MECCANICA E STABILITÀ

SO.GE.M.I. S.p.A. MERCATO ITTICO DI MILANO RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE REV00 MERCATO ITTICO

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

8. Verifica semplificata

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

Transcript:

POLITECNICO DI TORINO Torino, 5 giugno 2012 Riqualificazione dell edificio Ex Centrale Termica presso il Fabbricato 5B della sede di corso Duca degli Abruzzi 24 - Torino Area Edilizia Logistica Quesito: Premesso che l edificio della Ex-Centrale Termica è una costruzione esistente che subirà un cambio della destinazione e della classe d uso divenendo edificio scolastico e che nell ambito applicativo delle Norme Tecniche sulle Costruzioni (D.M. 14.01.2008) il capitolato 8.3 recita Le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a valutazione della sicurezza quando ricorra anche una delle seguenti situazioni: - omissis - cambio della destinazione d uso della costruzione o parti di essa, con variazione significativa dei carichi variabili e/o della classe d uso della costruzione;...omissis, non essendo stata reperita tale documentazione di valutazione della sicurezza si richiedono chiarimenti in merito all applicazione di tale normativa, non ritenendo che l applicazione della normativa stessa possa essere demandata implicitamente od in parte alle proposte dell Appaltatore in sede di gara ed inserita nei criteri di aggiudicazione del punto B1.1, Cap. 8 del Disciplinare di gara. Peraltro si richiedono chiarimenti circa l effettiva applicazione dell ipotesi progettuale di nuova costruzione metallica indipendente da quella esistente quando l intervento strutturale in progetto prevede collegamenti della nuova struttura a quella esistente ed interventi di consolidamento della stessa. Risposta: 1) Descrizione generale L intervento, descritto nelle tavole esecutive e nella relazione accompagnatoria, prevede la realizzazione di strutture in carpenteria metallica finalizzate alla realizzazione di aule scolastiche e poste all interno di un contenitore in calcestruzzo armato, già adibito a centrale termica. Oltre ai pesi propri strutturali e ai carichi permanenti portati, le azioni variabili e sismiche a base del progetto sono quelle di cui alle Norme Tecniche attualmente in vigore ( DM.14-01-2008): per i Politecnico di Torino Area Edilizia Logistica Corso Duca degli Abruzzi, 24 10129 Torino Italia Tel. 011/090.5935 Fax. 011/090.6289

carichi variabili si è adottata la categoria C1) della tab. 3.1.II, per le azioni sismiche si è considerata una struttura tipo 2 classe d uso II, in accordo con i parametri di affollamento dei VV.FF., ma risulta essere verificata anche in classe d uso III (costruzioni con affollamenti significativi); con riferimento alla verifica in quest ultima classe sono successivamente riportati i valori degli spostamenti. L azione del vento non è stata considerata in quanto assorbita dal contenitore. 2) Intervento sulle strutture esistenti Al fine di contenimento dei costi, si è scelto di non intervenire sulla struttura esistente, tranne quanto indicato nel seguito, previa verifica che l intervento progettato non richiede, a rigore di norma, l adeguamento delle strutture esistenti dell involucro esterno. Le motivazioni sono riportate nel seguito. Perché sia obbligatorio un intervento di adeguamento al punto 8.4.1 delle Norme Tecniche citate è riportato quanto segue: È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: a) sopraelevare la costruzione; b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione; c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%; resta comunque fermo l obbligo di procedere alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione; d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. Le prescrizioni a) e d) non si applicano al caso in esame. Per quanto riguarda il punto b), nessun ampliamento è previsto. L intervento prevede peraltro di migliorare il collegamento del solaio di piano terreno esistente alle murature perimetrali, realizzando una vera e propria scatola rigida di fondazione mediante la chiusura di tutti i fori per finestre esistenti nelle murature del piano interrato. Tale scatola rigida sviluppa un comportamento, dal punto di vista dell azione sismica, ben definito e migliorativo rispetto all attuale anche per quanto riguarda il contenitore (tavole esecutive E.S.1.3, E.S.2.1, E.S.2.2). Per quanto concerne il punto c), sul solaio di piano terreno secondo quanto indicato nel progetto originale (tavola solaio quota 325 del 29/04/1954) era previsto un carico utile di progetto di intensità 2000 kg/m 2 (20.0 kn/m 2 ). Dopo l intervento, il carico utile sullo stesso solaio viene ridotto a (2.0 + 4.0) = 6.0 kn/m 2. L area del solaio di piano terreno è pari a (31.80 x 19.0) = 604 m 2. Riducendo da 20.0 a 6.0 kn/m 2 il carico utile, e considerando la tolleranza del 10% di cui al punto c), il carico globale in fondazione superato il quale risulterebbe obbligatorio l adeguamento risulta pari a ((20.0-6.0)x 604.0) x 1.10 = 8456 x 1.10 = 9302 kn. 2/5

La pianta, estratta dalla tavola SR 1.0, evidenzia con pallini rossi la posizione dei pilastri del nuovo intervento. Alcuni pilastri (PA6, PA7, PA9, PA10, PA11, PA15 e PA16) hanno fondazione totalmente indipendente dalle fondazioni esistenti; per altri (PA1, PA2, PA3, PA5, PA13, PA17, PA18 e PA19) i bulbi delle pressioni alla base dei pilastri interessano marginalmente quelli delle fondazioni esistenti, ma stante che non si ha incremento dei carichi totali di progetto in fondazione rispetto al progetto originale (vedi seguito), le tensioni massime a suo tempo previste non vengono mai superate. I pilastri PA4, PA8, PA12, PA14 e PA20 sono in corrispondenza dei muri perimetrali aventi dimensioni e fondazione particolarmente significative. In tali casi, conformemente alle indicazioni del punto c) si è provveduto ad effettuare verifiche locali, tutte positive. La tabella riporta i carichi verticali trasmessi dalla struttura al piano di fondazione, per ogni pilastro e per ogni condizione di carico. 3/5

Nome pilastro G k [kn] Q k,1 [kn] Q k,2 [kn] PA1 302.9 56.5 16.9 PA2 452.0 108.8 30.8 PA3 303.4 115.9 10.6 PA4 62.5 45.0 0.0 PA5 370.7 79.9 25.1 PA6 534.0 161.7 42.7 PA7 437.6 168.2 20.9 PA8 122.6 99.3 0.0 PA9 423.9 103.5 31.8 PA10 545.2 206.6 55.7 PA11 338.3 168.1 22.1 PA12 99.1 77.5 0.0 PA13 337.6 157.0 15.2 PA14 126.7 100.5 0.0 PA15 364.2 89.8 24.6 PA16 483.3 188.1 43.7 PA17 310.1 46.0 17.5 PA18 444.5 113.7 28.7 PA19 451.7 171.3 20.5 PA20 114.6 93.6 0.0 Totale 6624.9 2351.0 406.8 Totale NF 2688.9 917.8 220.6 Totale VF 3936.0 1433.2 186.2 In tabella la prima colonna identifica i pilastri come da elaborati grafici strutturali, la seconda riporta i carichi permanenti strutturali (pesi propri + carichi permanenti portati), la terza i carichi di esercizio, l ultima colonna il carico neve. Il carico totale è suddiviso tra la quota che finisce sulle Nuove Fondazioni (NF) e sulle Vecchie Fondazioni (VF). Il totale dei carichi agenti sulla nuova struttura (combinazione caratteristica) è di (6625+2351+0,5x407) = 9180 < 9320 kn. Di tale carico solo una frazione interagisce con le fondazione esistenti. 3) Verifica interazione tra struttura contenitore e nuovo intervento Per evitare che sotto l effetto delle azioni sismiche si abbia martellamento tra la struttura nuova e quella esistente si sono calcolati i massimi spostamenti di entrambe le strutture per lo stato limite di esercizio SLV, (NTC par. 7.2.2) con analisi dinamica lineare in campo elastico (q = 1 - NTC par. 7.3.3). Per la struttura esistente è stato considerato, a favore di sicurezza, un modulo elastico ridotto (calcestruzzo fessurato). Nuova struttura I massimi spostamenti, evidenziati in figura sono pari a 5,3 cm (dir. longitudinale) e 2,1 cm (dir. trasversale.) 4/5

Struttura esistente: il modello considera tutta la struttura, anche la parte non oggetto di intervento. I massimi spostamenti, evidenziati in figura sono 2,5 cm (dir. longitudinale) e 5,3 cm (dir. trasversale). Anche se non calcolati nei medesimi punti, si considerano, a favore di sicurezza, i massimi spostamenti calcolati nelle due direzioni che valgono rispettivamente S long = 5,3 + 2,5 = 7,8 cm S tras = 2,1 + 5,3 = 7,4 cm Il giunto sismico previsto ha ampiezza 12 cm, ampiamente sufficiente ad evitare il martellamento tra strutture adiacenti. 5/5