Franco Ripa - Management sanitario. Le domande. Obiettivi. Obiettivi. Obiettivi



Documenti analoghi
Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Le verifiche di qualità. Antonino Salvia

Le aziende sanitarie. Art. 32 Cost. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs. 229/1999. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs.

GLOSSARIO E DISPOSIZIONI OPERATIVE

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo

03. Il Modello Gestionale per Processi

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Elaborazione di una scheda di budget

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

DOMANDA PER L'ASSISTENZA SANITARIA TRANSFRONTALIERA ai sensi del Dlgs. n. 38 del di recepimento della Direttiva europea 2011/24/UE

Il ruolo dell Health Technology Assessment (HTA) nell allocazione delle risorse

PROCEDURE - GENERALITA

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

POLO DIDATTICO SAN CAMILLO FORLANINI

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana

Lean in Sanità. Luciano Attolico

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

10 VALUTAZIONE DELLE ANALISI

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

Gli interventi delle professioni sanitarie

DOMANDA PER L'ASSISTENZA SANITARIA TRANSFRONTALIERA

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

Tecniche di valutazione economica in sanità. Dr.ssa Cecilia Quercioli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 96 della legge federale del 18 marzo sull assicurazione malattie (legge), 3 ordina:

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Modalità di Gestione nelle Cure Primarie

MANDATO INTERNAL AUDIT

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Azienda Sanitaria Locale Roma G

Mini Guida Informativa per i dipendenti

Modulo: Scarsità e scelta

Esperienza del network JCI

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

Buona codifica e costo standard

Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I.

La riclassificazione del bilancio d esercizio

Università degli Studi di Verona

LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

Politiche della Qualità Servizio Qualità e Medicina Legale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato

A cura di Giorgio Mezzasalma

Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

Fornitura dell apparecchio acustico a carico del Servizio Sanitario Nazionale

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Ministero della salute

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

I sistemi di controllo di gestione. Nicola Castellano

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo ;

IL MODELLO PIEMONTE: LEGISLAZIONE E PUNTI DI FORZA F. D ANDREA

Fondo Integrativo Assistenza Malattia Dipendenti Credito Artigiano REGOLAMENTO

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS AV2/07/11 ARTEMIDE.

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e Innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

LA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data:

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Dall osservazione strutturata all audit per il controllo delle ICA: l esperienza dell AOU Maggiore

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)

L infermiere al Controllo di Gestione

DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina

L ORGANIZZAZIONE DELLE APT

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

La teoria dell offerta

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

La programmazione dei volumi di prestazioni sanitarie ed i correlati limiti di spesa. Il modello Campano. Norberto Cau

AOU Cagliari Azienda Ospedaliero Universitaria Cagliari DIREZIONE GENERALE

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Transcript:

Il sistema di programmazione e controllo: governo delle risorse, performance e miglioramento. Audit and Evaluation Systems for Quality Risk Management Technology Evidence- Assessment Based Accountability Practice and and Performance Policy Franco Ripa Dirigente medico Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Igiene ed Organizzazione i Servizi Ospedalieri Direttore Struttura Complessa Programmazione e Controllo di Gestione ASL TORINO 4 Franco Ripa 1 Managing Resources and Services Co-Ordinated Clinical Governance Clinical Governance Learning Reliable Research and Culture Franco Data RipaDevelopment 2 Le domande Obiettivi Come arrivano le risorse alla Azienda e alle mia struttura? Come posso utilizzare le risorse nel modo migliore? Come posso sapere se le mie performance sono buone e come posso migliorarle? Franco Ripa 3 Come arrivano le risorse Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare le caratteristiche del sistema di finanziamento nel SSN Descrivere le modalità di finanziamento a quota capitaria Descrivere le caratteristiche del sistema tariffario Franco Ripa 4 Obiettivi Obiettivi Come utilizzare le risorse nel modo migliore Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare il concetto di organizzazione Illustrare il modello di riferimento per l analisi della organizzazione Definire la logica del controllo manageriale Come valutare le performance e, se necessario, come migliorarle Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Definire il concesso di performance Illustrare la metodologia dell audit Descrivere l applicazione dell audit in ambito di utilizzazione delle risorse (utilization review) Franco Ripa 5 Franco Ripa 6

Le domande Come arrivano le risorse alla Azienda e alle mia struttura? Come posso utilizzare le risorse nel modo migliore? Come posso sapere se le mie performance sono buone e come posso migliorarle? 1. Come arrivano le risorse alla Azienda e alla Struttura? Franco Ripa 7 Franco Ripa 8 Obiettivi Obiettivi Come arrivano le risorse Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare le caratteristiche del sistema di finanziamento nel SSN Descrivere le modalità di finanziamento a quota capitaria Descrivere le caratteristiche del sistema tariffario Franco Ripa 9 Come arrivano le risorse Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare le caratteristiche del sistema di finanziamento nel SSN Descrivere le modalità di finanziamento a quota capitaria Descrivere le caratteristiche del sistema tariffario Franco Ripa 10 Il caso esemplare 1987: il Parlamento dell Oregon decide di sospendere la copertura finanziaria per i trapianti di fegato, pancreas, cuore e midollo osseo. Dopo circa 6 mesi un ragazzino di 7 anni di nome Coby Howard morì di leucemia linfocitica acuta dopo aver inutilmente cercato di ottenere un trapianto di midollo attraverso il programma Medicaid. Sua madre raccolse 80.000 dei 100.000$ necessari per le cure ospedaliere prima che il figlio morisse. Sotto gli occhi delle cineprese si vide morire il bambino per il bisogno di una procedura medica che sarebbe stata disponibile pochi mesi prima. Franco Ripa 11 120.000,0 100.000,0 80.000,0 60.000,0 40.000,0 20.000,0 Efficienza? Il livello della spesa sanitaria è sempre stato maggiore del livello del finanziamento, causando una situazione di 0,0 costante disavanzo Franco Ripa 12 Fonte: RGSEP (mln euro) 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Organizzazione? INDICATORE Media Italia Min. Reg. Max. Reg. Var. (max/min) Tasso osped. per 1.000 abitanti 222 176 275 1,56 % PL DH su PL tot. 12,07 8,03 17,00 2,12 Num. accessi in PS per 1.000 abitanti 389 224 515 2,30 % ricoveri da PS 18,4 11,3 37,5 3,32 Fonte: : SIC: Sanità in Cifre, da Ministero della Salute Franco Ripa 13 Franco Ripa 14 E SEMPRE PIU LABILE LA DISTINZIONE TRA Da professional a manager Professional Ricerca la soluzione tecnica ottimale (l ottimo) Tende a lavorare con oggetti (carta) Manager Ricerca la soluzione fattibile ed efficiente (il meglio) Tende a lavorare con le persone Si focalizza sull uso degli strumenti Si focalizza sulla gestione dei processi Ruoli e funzioni DIREZIONALI Ruoli e funzioni PROFESSIONALI Tende a lavorare facendo riferimento alla Tende a lavorare facendo riferimento alla procedure specifica situazione organizzativa e ai risultati Ceca la specializzazione per migliorare professionalmente Tende ad aver successo come singolo Cerca la despecializzazione per migliorare acquisendo know how diversificati Tende ad aver successo attraverso gli altri Franco Ripa 15 Franco Ripa Da Gilbreath, 1986 16 I riferimenti D. LGS 502/517 del 1992-93 93 e coll. D. LGS 229 del 1999 e coll. Franco Ripa 17 D. LGS 502/517 del 1992-93 93 e coll. ORIENTAMENTO AL GOVERNO SULLA PRATICA CLINICA (CLINICAL GOVERNMENT) LIBERA SCELTA DELL UTENTE CARTA DEI SERVIZI INDICATORI/VRQ ISTITUZIONALE AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE SICUREZZA REGIONALIZZAZIONE GESTIONE DELL EFFICIENZA (OUTPUT) AZIENDALIZZAZIONE (ASL E ASO) DISTINZIONE TRA TUTELA (ASL) E PRODUZIONE (ASO) ATTRIBUZIONE QUOTA CAPITARIA (ASL) REMUNERAZIONE A PRESTAZIONE (ASO) COMPETIZIONE (MERCATO REGOLATO) ATTENZIONE ALLA QUANTITA DELLA PRODUZIONE CLINICA IN RAGIONE DELLE RISORSE RESE DISPONIBILI Franco Ripa 18

D. LGS 229 del 1999 e coll. ORIENTAMENTO AL GOVERNO DELLA PRATICA CLINICA (CLINICAL GOVERNANCE) INDICATORI / V.R.Q.: VALUTAZIONE SISTEMATICA TRA PARI (AUDIT) CREDITI E.C.M.. ACCREDITAMENTO DEI PROFESSIONISTI CERTIFICAZIONE, ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA GESTIONE DELL EFFICACIA (OUTCOME) EFFICACIA ED APPROPRIATEZZA EVIDENCE BASED... LINEE GUIDA PERCORSI DIAGN. TER. ASS. GESTIONE DEL RISCHIO ATTENZIONE ALLA APPROPRIATEZZA E QUALITA DELLA PRODUZIONE CLINICA QUALE STRUMENTO PER UN USO PIU EFFICIENTE DELLE Franco RISORSE Ripa DISPONIBILI 19 Sistema di finanziamento accentrato Fabbisogno previsto per SSN Contributi sanitari Fiscalità generale Entrate proprie (Ticket sanitari) Spesa storica Quota capitaria Criteri regionali Stato Regioni Ripiano disavanzi Ripiano disavanzi Richiesta ripiano disavanzi Richiesta ripiano disavanzi USL GESTIONE Spesa effettiva > fabbisogno previsto (disavanzi) Franco Ripa 20 La prima riforma (D. lgs 502/92 e 517/93) La regionalizzazione Il quasi mercato L aziendalizzazione Franco Ripa 21 Nuovo modello di finanziamento Fabbisogno previsto per SSN (livelli uniformi essenziali di ass.) Fiscalità generale Contributi sanitari (es IRAP) Risorse reg. aggiuntive Entrate proprie (Ticket sanitari) Quota capitaria ponderata (Integrazione FSN) Criteri regionali Stato Regioni AUSL Ripiano disavanzi Richiesta ripiano disavanzi X Richiesta ripiano disavanzi GESTIONE Spesa effettiva > fabbisogno previsto (disavanzi) Franco Ripa 22 I sistemi di finanziamento regionali Modello a centralità ASL Quattro possibili modelli: Tradizionale (a spesa storica) A centralità regionale A centralità ASL Separazione acquirente / fornitore Altre ASL Tariffa per prestaz Quota capitaria REGIONE ASL (Acquirenti e produttori) Tariffa per prestaz AO Privato accreditato Criteri di finanziamento regionali Accordi contrattuali (ASL / AO e privato accreditato) Tetti / target regionali Franco Ripa 23 Franco Ripa 24

Modello separazione acquir.. / fornitore REGIONE Quota capitaria ASL (acquirenti) AO Tariffa per prestaz Privato accreditato Criteri di finanziamento regionali Accordi contrattuali (ASL / AO e privato accreditato) Tetti / target regionali Franco Ripa 25 Franco Ripa 26 La nuova organizzazione della aziende sanitarie locali, in vigore dal 1 gennaio 2008, prevede la seguente articolazione: Franco Ripa 27 Franco Ripa 28 ASO AZIENDE OSPEDALIERE E PRESIDI OSPEDALIERI AFFERENTI C.T.O. Maria Adelaide di Torino - Centro Traumatologico Ortopedico di Torino - Istituto Ortopedico Maria Adelaide di Torino - Centro di Riabilitazione Funzionale O.I.R.M./S. Anna di Torino - Infantile Regina Margherita di Torino -S. Anna di Torino S. Croce e Carle di Cuneo S. Croce e Carle di Cuneo SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria - SS. Antonio e Biagio di Alessandria - Infantile Cesare Arrigo di Alessandria - Teresio Borsalino di Alessandria Ordine Mauriziano di Torino -Umberto I di Torino - Istituto per la ricerca e la cura del cancro (IRCC) di Candiolo Franco Ripa 29 AOU AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA E PRESIDI OSPEDALIERI AFFERENTI San Giovanni Battista di Torino - San Giovanni Battista Molinette di Torino - San Giovanni antica sede di Torino - Dermatologico San Lazzaro di Torino - San Vito di Torino San Luigi di Orbassano - San Luigi di Orbassano Maggiore della Carità di Novara - Maggiore della Carità di Novara - Galliate Franco Ripa 30

ASO (8) Ospedali classificati Strutture private accreditate day surgery tipo C Istituti pubblici di ASL 13 ASL Istituti privati provvisoriamente/ definitivamente accreditati (Istituti privati) Franco Ripa 31 Le mission di ASL ed ASO Azienda Sanitaria Locale Il soddisfacimento dei bisogni di salute della Comunità locale, perseguito attraverso la garanzia dei livelli essenziali di assistenza...direttamente attraverso la produzione e la erogazione di prestazioni...indirettamente attraverso l acquisto di prestazioni da un sistema di soggetti esterni accreditati eremunerati su base tariffaria Azienda Sanitaria Ospedaliera La risposta a specifici bisogni di salute, erogando prestazioni e servizi di diagnosi e cura in quantità e qualità coerente con la domanda Franco Ripa 32 Obiettivi Come arrivano le risorse Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare le caratteristiche del sistema di finanziamento nel SSN Descrivere le modalità di finanziamento a quota capitaria Descrivere le caratteristiche del sistema tariffario Franco Ripa 33 La quota capitaria La quota capitaria è una modalità di ripartizione delle risorse sanitarie basata sulla definizione di una parametro monetario pro-capite per cittadino, stabilita a livello centrale sulla scorta di coefficienti parametrici ed in riferimento a predefiniti livelli uniformi/essenziali di assistenza. Franco Ripa 34 QC semplice e pesata La quota capitaria in prima battuta s ispira al principio di assegnare le risorse al bisogno, misurato dalla dimensione della popolazione di riferimento (quota capitaria semplice). Il bisogno di assistenza sanitaria si differenzia anche in relazione alle caratteristiche sociodemografiche della popolazione e questa constatazione si traduce in azioni per correggere/ponderare il criterio capitario semplice (quota capitaria pesata). Franco Ripa 35 Livelli essenziali di assistenza (2001) I Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o in compartecipazione, grazie alle risorse raccolte attraverso il sistema fiscale DPCM 29 novembre 2001 Franco Ripa 36

Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (prevenzione rivolta alle collettività ed ai singoli) Assistenza distrettuale (attività, servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio) LEA Assistenza ospedaliera LEA: Prestazioni totalmente escluse interventi di chirurgia estetica circoncisione rituale maschile medicine non convenzionali vaccinazioni eseguite in occasione di soggiorni all estero certificazioni mediche richieste per un interesse prevalentemente privato (escluse quelle per la riammissione a scuola o al lavoro e quelle per l attività sportiva effettuata nell ambito della scuola) prestazioni di fisioterapia ambulatoriale richieste per problemi transitori o di scarso rilievo Franco Ripa 37 Franco Ripa 38 LEA: Prestazioni parzialmente escluse principio dell appropriatezza clinica e organizzativa: stato di salute del paziente sia tale per cui quella specifica prestazione può portare un effettivo beneficio (appropriatezza clinica) regime di erogazione della prestazione (ricovero ordinario, day hospital, day surgery, ambulatorio) sia quello che garantisce l uso più efficiente delle risorse in rapporto alle caratteristiche dell intervento ed alle condizioni del paziente. alcune prestazioni: assistenza odontoiatrica e protesica densitometria ossea (MOC) medicina fisica e riabilitazione chirurgia rifrattiva con laser ad eccimeri. Franco Ripa 39 LEA: Procedure a rischio di inappropriatezza 43 interventi e procedure ad alto rischio di inappropriatezza (organizzativa) interventi spesso eseguiti in ricovero ordinario quando, per la loro relativa semplicità di esecuzione, potrebbero essere eseguiti in day hospital o in day surgery (dalla decompressione del tunnel carpale, alla legatura e stripping di vene, all asportazione delle tonsille e delle adenoidi) Regioni incaricate di individuare un valore percentuale/soglia di ammissibilità ed adottare gli interventi opportuni per ricondurre il numero dei ricoveri entro la soglia stabilità Franco Ripa 40 I nuovi LEA 2008 Il DPCM del 2008 e gli allegati che ne costituiscono parte integrante individuano tre livelli essenziali di assistenza articolati in attività, servizi e prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale: Prevenzione collettiva e sanità pubblica Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (prevenzione rivolta alle collettività ed ai singoli) Assistenza distrettuale (attività, servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio) LEA Assistenza ospedaliera Franco Ripa 41 Franco Ripa 42

Andamento della quota capitaria nel periodo 1994-2000 Quota capitaria 1994 1.495.000 1995 1.532.000 1996 1.563.000 1997 1.685.000 1998 1.795.000 1999 1.849.000 2000 1.905.000 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 1994 1996 1998 2000 Franco Ripa 43 Finanziamento ASL e ASO Reg. Piemonte (2008) AZIENDE SANITARIE LOCALI TO 1: 819.771.443 TO 2: 715.244.729 TO 3: 850.629.223 TO 4: 752.495.512 TO 5: 437.212.694 VC: 317.308.178 BI: 275.459.721 NO: 477.062.564 VCO: 296.797.000 CN 1: 643.481.859 CN 2: 242.205.000 AT: 354.524.979 AL: 728.253.377 TOTALE ASL: 6.910.446.2790 AZIENDE OSPEDALIERE e OPEDALIERO-UNIVERSITARIE 901- S.Giovanni Battista di Torino: 175.776.000 902 - CTO - M.Adelaide di Torino: 90.532.943 903 - OIRM - S. Anna di Torino: 69.565.904 904 - S. Luigi di Orbassano: 40.043.764 905 - Maggiore della Carità di Novara: 43.315.000 906 - S. Croce e Carle di Cuneo 28.250.782 907 - SS. Antonio e Biagio e C.Arrigo di Alessandria: 45.518.376 908 - Ordine Mauriziano di Torino: 48.547.000 TOTALE AZIENDE OSPEDALIERE E OSP.UNIVERSITARIE: 541.549.769 Franco Ripa 44 Obiettivi Come arrivano le risorse Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare le caratteristiche del sistema di finanziamento nel SSN Descrivere le modalità di finanziamento a quota capitaria Descrivere le caratteristiche del sistema tariffario Franco Ripa 45 Il sistema tariffario Il meccanismo tariffario e le tariffe hanno l obiettivo di collegare il finanziamento a quota capitaria all attività prodotta, per rendere coerenti i costi di produzione con le tariffe e stimolare una lettura più analitica dell attività svolta. Il sistema tariffario, in particolare, permette di valorizzare le singole attività/prestazioni/casi trattati e, attraverso la modulazione e variazione in aumento o in diminuzione delle tariffe, di modificare le convenienze dei diversi soggetti erogatori. Franco Ripa 46 Tipologie di remunerazione dei produttori Le tipologie di flussi per le tariffe Tipologia di prestazione Ric. ordinario Ric. day hospital Pronto Soccorso Lungodegenza Riabilitazione Prest. ambulatoriali Pagamento Tariffa DRG Tariffa DRG Accesso e prestazioni Giornata di degenza Giornata di degenza Tariffa per prestazione (ticket) Franco Ripa 47 SDO: Ricoveri ordinari e day hospital B: Medicina di base a residenti in altre Aziende C: Specialistica ambulatoriale C2: Prestazioni DEA/PS C4: Prestazioni erogate durante il ricovero ospedaliero C5: Prestazioni a fatturazione e pagamento diretto tra Aziende D: Assistenza farmaceutica a residenti in altre Aziende F: Somministrazione diretta di farmaci per cittadini non ricoverati Franco Ripa 48

La SDO in utilizzo allegata alla cartella clinica Franco Ripa 49 Franco Ripa 50 Il sistema DRG Diagnosis Related Groups Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi introdotti in Italia nel 1995 ricovero identificato da diagnosi, eventuale intervento, sesso ed età del paziente nella scheda di dimissione ospedaliera (SDO) definizione di oltre 500 DRG in cui confluiscono patologie/interventi simili che richiedono mediamente la stessa intensità di risorse per il trattamento Franco Ripa 51 033 1 M Commozione cerebrale, età < 18 anni 0,4987 0,1402 0,175 0,175 7 034 1 M Altre malattie del sistema nervoso, con CC 1,5809 0,0796 0,1037 0,1037 49 035 1 M Altre malattie del sistema nervoso, senza CC 0,8553 0,0949 0,1198 0,1198 41 036 2 C Interventi sulla retina 1,1496 0,0769 0,9772 24 0,9772 037 2 C Interventi sull'orbita 1,3408 0,1005 1,1397 1,1397 28 038 2 C Interventi primari sull'iride 0,7791 0,0928 0,6622 0,6622 17 039 2 C Interventi sul cristallino con o senza vitrectomia 0,468 0,1046 0,468 0,468 14 040 2 C Interventi sulle strutture extraoculari eccetto l'orbita, età > 17 anni 0,4809 0,1124 0,4328 0,4328 11 041 2 C Interventi sulle strutture extraoculari eccetto l'orbita, età < 18 anni 0,4464 0,1128 0,4018 0,4018 7 042 2 C Interventi sulle strutture intraoculari eccetto retina, iride e cristallino 0,7877 0,0844 0,709 0,709 21 043 2 M Ifema 0,4391 0,0741 0,1003 14 0,1003 044 2 M Infezioni acute maggiori dell'occhio 0,9246 0,0631 0,1022 0,1022 27 045 2 M Malattie neurologiche dell'occhio 0,7696 0,1026 0,1237 0,1237 25 046 2 M Altre malattie dell'occhio, età > 17 anni con CC 0,8224 0,0842 0,1108 0,1108 29 047 2 M Altre malattie dell'occhio, età > 17 anni senza CC 0,5263 0,0906 0,1194 0,1194 23 048 2 M Altre malattie dell'occhio, età < 18 anni 0,5033 0,1172 0,132 0,132 15 049 3 C Interventi maggiori sul capo e sul collo 3,4111 0,0974 2,8994 71 2,8994 050 3 C Sialoadenectomia 1,117 0,0928 0,9495 0,9495 24 051 3 C Interventi sulle ghiandole salivari eccetto sialoadenectomia 0,9197 0,0917 0,7817 0,7817 17 052 3 C Riparazione di cheiloschisi e di palatoschisi 1,0046 0,0878 0,8539 0,8539 18 053 3 C Interventi su seni e mastoide, età > 17 anni 0,9441 0,0812 0,8025 0,8025 17 054 3 C Interventi su seni e mastoide, età < 18 anni 0,8823 0,0666 0,75 0,75 21 055 3 C Miscellanea di interventi su orecchio, naso, bocca e gola 0,6444 0,0948 0,5799 0,5799 14 056 3 C Rinoplastica 0,6703 0,0876 0,5698 0,5698 14 Franco Ripa 52 Le tariffe per i ricoveri (Piemonte) DRG 127 162 480 MDC 5 6 0 T M C C Denominazione Insufficienza cardiaca e shock Interventi per ernia inguinale e femorale età > 17, senza CC Trapianto di fegato Peso ric. ord. 1,2604 0,6415 33,9395 Peso GG oltre soglia 0,0827 0,0812 0,4768 Peso ric. un giorno 0,0990 0,6415 28,8486 Peso ric. DH C 0,6415 28,8486 Peso ric. diur. M 0,0990 Val. soglia in giorni Franco Ripa 53 34 14 88 52 86.11 BIOPSIA DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO - 19,95 18,35 16,95 52 86.19.1 ELASTOMETRIA - 6,15 5,65 5,25 52 86.19.2 SEBOMETRIA - 6,15 5,65 5,25 52 86.19.3 CORNEOMETRIA - 8,20 7,55 7,00 52 86.19.4 (TEWL) - 10,30 9,50 8,75 09 86.22 USTIONE - Rimozione per mezzo di asportazione di: tessuto 24,40 22,45 20,75 12 86.22 USTIONE - Rimozione per mezzo di asportazione di: tessuto 24,40 22,45 20,75 09 86.23 UNGUEALE - 36,60 33,70 31,15 12 86.24 CHEMIOCHIRURGIA DELLA CUTE - Peeling chimico della cute 10,30 9,50 8,75 52 86.24 CHEMIOCHIRURGIA DELLA CUTE - Peeling chimico della cute 10,30 9,50 8,75 12 86.25 (Per seduta) Escluso: Dermoabrasione di ferita per rimozione di 24,40 22,45 20,75 52 86.25 (Per seduta) Escluso: Dermoabrasione di ferita per rimozione di 24,40 22,45 20,75 09 86.27 UNGUEALE - Rimozione di: necrosi, massa di tessuto necrotico 24,40 22,45 20,75 09 86.28 USTIONE - Rimozione NAS Rimozione di tessuto devitalizzato, 12,05 11,10 10,25 52 86.30.1 TESSUTO CUTANEO E SOTTOCUTANEO, MEDIANTE 18,35 16,90 15,60 52 86.30.2 TESSUTO CUTANEO E SOTTOCUTANEO, MEDIANTE 18,35 16,90 15,60 52 86.30.3 TESSUTO CUTANEO E SOTTOCUTANEO, MEDIANTE 18,35 16,90 15,60 12 86.4 Asportazione larga di lesione della cute coinvolgente le strutture 40,65 37,40 34,55 12 86.59.1 SUTURA ESTETICA DI FERITA DEL VOLTO - 40,65 37,40 34,55 12 86.59.2 CORPO - Di piccole dimensioni (fino a 5 cm) 12,05 11,10 10,25 12 86.59.3 DEL CORPO - 16,25 14,95 13,85 12 H 86.60 di pene, trachea, vagina 295,45 271,85 251,15 12 H 86.61 Escluso: Innesto eterologo, innesto omologo 369,30 339,75 313,90 12 H 86.62 eterologo, innesto omologo 295,45 271,85 251,15 12 H 86.71 Allestimento di lembo dal suo letto (autonomizzazione) Taglio 443,15 407,70 376,70 12 H 86.72 AVANZAMENTO DI LEMBO PEDUNCOLATO - 443,15 407,70 376,70 12 H 86.73 Escluso: Ricostruzione del pollice o trasferimento di dita 443,15 407,70 376,70 12 H 86.74 Trasferimento di: lembo di avanzamento, lembo doppiamente 590,85 543,60 502,25 12 H 86.75 innesto peduncolato o a lembo Liberazione di tessuto adiposo di 369,30 339,75 313,90 09 86.81 RIPARAZIONE DI DIFETTI DEL VISO - 32,50 29,90 27,65 12 H 86.84 CUTE - Plastica a "Z" della cute della mano e delle dita della 369,30 339,75 313,90 69 87.03 cranio [sella turcica, orbite] TC dell'encefalo 110,00 101,20 93,50 69 * 87.03.1 CON CONTRASTO Tc del cranio [sella turcica, orbite] TC anche la 165,00 151,80 140,25 69 87.03.2 FACCIALE TC del massiccio facciale [mascellare, seni 110,00 101,20 93,50 69 * 87.03.3 FACCIALE, SENZA E CON CONTRASTO TC del massiccio anche la 165,00 151,80 140,25 69 87.03.4 DENTARIE [DENTALSCAN] TC dei denti (arcata superiore o 100,00 92,00 85,00 69 87.03.5 dell'orecchio [orecchio medio e interno, rocche e mastoidi, base 110,00 101,20 93,50 69 * 87.03.6 SENZA E CON CONTRASTO TC dell'orecchio [orecchio medio e anche la 165,00 151,80 140,25 69 87.03.7 collo [ghiandole salivari, tiroide-paratiroidi, faringe, laringe, 110,00 101,20 93,50 69 * 87.03.8 CON CONTRASTO TC del collo [ghiandole salivari, tiroide - anche la 165,00 151,80 140,25 69 87.03.9 SALIVARI Scialo-TC 33,30 30,65 28,30 69 87.04.1 TOMOGRAFIA [STRATIGRAFIA] DELLA LARINGE 12,40 11,40 10,55 Franco Ripa 54

Le prestazioni ambulatoriali (esempi) PRESTAZIONE Visita generale ECG Ecodoppler tronchi sovraortici EMG semplice Estrazione dente permanente Radiografia torace routine Ecografia addome completo RM torace Euro 30,00 13,70 51,65 11,90 23,30 21,50 71,10 220,00 Franco Ripa 55 Il ticket Il ticket rappresenta la compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria e la sua definizione è soggetta alle normative regionali. Le principali forme di esenzione previste sono: Esenzione totale per età e reddito Esenzione per Patologia e Malattia Rara Esenzione totale per patologia e reddito Esenzione per invalidità Franco Ripa 56 L accesso al sistema di produzione 4) Accordi contrattuali 3) Accreditamento Istituzionale 2) Autorizzazione funzionamento 1) Autorizzazione realizzazione Franco Ripa 57 Pubblico e privato Finanziamento Privat Pubblico Produzione Pubblica Produzione istituzionale Libera professione intramoenia; ticket; Privata Strutture accreditate Privato-privato Franco Ripa 58 Possibile impatto del sistema finanziamento Attività Accessibilità Profili di cura Durata deg. Livello assistenza *aumento ricoveri non necessari/impropri *riduzione liste d attesa *selezione dei pazienti *specializzazione attività *riduzione dei servizi necessari *aumento appropriatezza *dimissioni precoci *dimissioni tempestive *trasferimenti inappropriati *integrazione tra servizi Franco Ripa 59 Franco Ripa 60

Obiettivi 2. Come posso utilizzare le risorse nel modo migliore? Come utilizzare le risorse nel modo migliore Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare il concetto di organizzazione Illustrare il modello di riferimento per l analisi della organizzazione Definire la logica del controllo manageriale Franco Ripa 61 Franco Ripa 62 Obiettivi Come utilizzare le risorse nel modo migliore Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare il concetto di organizzazione Illustrare il modello di riferimento per l analisi della organizzazione Definire la logica del controllo manageriale Franco Ripa 63 Autonomia clinico assistenziale e risorse L'autonomia clinica ed assistenziale significa che l'utilizzazione delle risorse (dagli accertamenti diagnostici alle terapie, dalle modalità di utilizzazione del personale ai criteri di gestione dei percorsi) è di responsabilità diretta del singolo professionista sanitario. A fronte di questa logica si è sviluppato un sistema rigido e burocratico di allocazione delle risorse, di distribuzione del personale, delle tecnologie e degli stessi spazi operativi. Franco Ripa 64 Why doctor is so unhappy? Richard Smith, BMJ Franco Ripa 65 Franco Ripa 66

In sintesi il management... MANAGEMENT (da Megginson, Mosley e Pietri jr) Programma Organizza Dirige Controlla le le risorse umane, finanziarie e fisiche per per raggiungere gli gli obiettivi aziendali Franco Ripa 67 Il concetto di Organizzazione Complesso delle modalità secondo le quali viene effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e viene realizzato il coordinamento fra tali compiti (Henry Mintzberg, 1985). Franco Ripa 68 Componenti dell organizzazione aziendale TECNO - STRUTTURA VERTICE STRATEGICO LINEA INTERMEDIA NUCLEO OPERATIVO da Mintzberg H. 1983 SERVIZI DI SUPPORTO Franco Ripa 69 Obiettivi Come utilizzare le risorse nel modo migliore Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare il concetto di organizzazione Illustrare il modello di riferimento per l analisi della organizzazione Definire la logica del controllo manageriale Franco Ripa 70 Il modello sistemico INPUT o FATTORI in INGRESSO CONTESTO MANDATO BISOGNI DOMANDA RISORSE (POTENZIALI) R. Vaccani, La Sanità incompiuta, NIS 1991 VARIABILI INTERNE STRUTTURA DI BASE MECCANISMI OPERATIVI (formativo, informativo, premiante, programmazione e controllo) PROCESSI OUTPUT o BENI/ SERVIZI in USCITA PRODOTTI ESITI Franco Ripa 71 Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter guardare ai risultati. Winston Churchill Franco Ripa 72

Obiettivi Come utilizzare le risorse nel modo migliore Al termine della lezione i partecipanti dovranno essere in grado di: Illustrare il concetto di organizzazione Illustrare il modello di riferimento per l analisi della organizzazione Definire la logica del controllo manageriale Contròle = Verifica, riscontro Control = governo, guida Franco Ripa 73 Franco Ripa 74 Definizione degli obiettivi Misurazione dei risultati La ricerca delle performance attraverso i modelli di controllo confronto Analisi degli scostamenti Il modello burocratico Il modello clinico assistenziale Il modello economico Il modello manageriale Azioni correttive Franco Ripa 75 Franco Ripa 76 ELEVATA ELEVATA VISIBILITÀ PERFORMANCE CLINICA CONTROLLO CLINICO CONTROLLO MANAGERIALE VISIBILITÀ PERFORMANCE CLINICA CONTROLLO CLINICO CONTROLLO MANAGERIALE MODESTA CONTROLLO BUROCRATICO CONTROLLO ECONOMICO MODESTA CONTROLLO BUROCRATICO CONTROLLO ECONOMICO MODESTA ELEVATA MODESTA ELEVATA VISIBILITÀ PERFORMANCE ECONOMICA VISIBILITÀ PERFORMANCE ECONOMICA Franco Ripa 77 Franco Ripa 78

EVIDENCE BASED EB Medicine EB Nursing EB Management EB Health Care Linee guida Percorsi Valutazione di di performance Audit Accreditamento professionale Franco Ripa 79 Il livelli di evidenza di efficacia Metaanalisi, RCT Studi coorte, caso- controllo Studio di casi Opinioni di esperti EBM OBM Franco Ripa 80 Le linee guida LO STROKE - LG Raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo sistematico, con lo scopo di assistere medici e pazienti nel decidere quali siano le modalità assistenziali più appropriate. Institute of Medicine, USA Guidelines support decisions, but they do not make decisions Franco Ripa 81 Franco Ripa 82 I percorsi diagnostici terapeutici assistenziali La miglior sequenza temporale e spaziale possibile delle attività da svolgere, per gestire una condizione patologica di un paziente o di un gruppo di pazienti sulla base delle conoscenze tecnico scientifiche e delle risorse professionali e tecnologiche a disposizione (Autori vari) Tipologie di appropriatezza 1. Health intervention intervento giusto al paziente giusto 2.Timing al momento giusto e per il tempo giusto 3. Setting nel posto giusto 4. Professional dal professionista giusto Franco Ripa 83 Franco Ripa 84

Servizi ricevuti Servizi non ricevuti Servizi necessari A B Servizi non necessari C D A e D: appropriatezza C: sovrautilizzo B: sottoutilizzo Restuccia et al Unnecessary utilization of health care services:a comparative analysis of appropriateness of Franco Ripa 85 hospital use Health Franco Affairs Ripa 1989; 79-88 86 ELEVATA VISIBILITÀ PERFORMANCE CLINICA CONTROLLO CLINICO CONTROLLO MANAGERIALE «Se fornissimo a tutti gli uomini quanto la tecnologia ed il progresso terapeutico consentono, saremmo tutti sani ma morti di fame!» MODESTA CONTROLLO BUROCRATICO CONTROLLO ECONOMICO Dr Halfdan T. Mahler Direttore Generale WHO (1973-1988) MODESTA VISIBILITÀ PERFORMANCE ECONOMICA ELEVATA Franco Ripa 87 Franco Ripa 88 E sempre più fondamentale Valutazione clinica valutare costi ed efficacia di procedure diagnostiche e/o terapeutiche alternative (farmaci, interventi, test, esami, attrezzature, dispositivi medici, aspetti organizzativi etc.) Benefici Benefici 0 25 50 80 100 Popolazione vaccinata Franco Ripa 89 Franco Ripa 90

Valutazione economica Benefici e costi Area dello spreco (costi maggiori dei benefici) Benefici Costi Benefici e rischi Benefici e rischi qualità spreco danno 0 25 50 80 100 Popolazione vaccinata Franco Ripa 91 Da Donabedian, 1980 Franco Ripa 92 ACB: Le tecniche di valutazione economica Serie storica del numero di pubblicazioni su Medline 6000 5000 y = 135x + 538 Minimizzazione dei costi Analisi costo-efficacia Analisi costo-utilità 4000 3000 2000 Analisi costo-beneficio 1000 0 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 n pubblicazioni Franco Ripa 93 Franco Ripa 94 ("cost-effectiveness"[ti] OR "cost-minimization"[ti] OR "cost of illness"[ti] OR "cost-benefit"[ti] OR "cost-utility"[ti] OR "cost"[ti] OR "costs"[ti] OR "economics"[ti] OR "pharmacoeconomics" [ti]) MINIMIZZAZIONE DEI COSTI ANALISI COSTO-EFFICACIA Caratteristiche degli effetti Unità di misura degli effetti Caratteristiche degli effetti Natura: identici Quantità: identici Es. 2 vaccini contro l epatite Unità di misura degli effetti Non considerati Natura: identici Quantità: diversi Es. farmaco di seconda generazione vs farmaco di prima generazione, più costoso ma anche più efficace Unità naturali (anni di vita guadagnati, giorni di disabilità prevenuti) Strategia Costo Efficacia trattamento Strategia Costo Attesa di di trattamento vita vita Trattamento Trattamento A.. 90.000,00 95% A... 250.000,00 4,5 4,5 anni anni Trattamento Trattamento B.. 100.000,00 95% B... 120.000,00 3,5 3,5 anni anni 0VALUTAZIONE: costo-efficacia: Trattamento VALUTAZIONE: minimizzazione dei costi: A: A: 250/4,5 =.. 55,5 55,5 mila/anno Il trattamento A è migliore Franco perché Ripa costa meno. 95 Trattamento B: B: 120/3,5 = Franco.. 34,3 34,3 Ripa mila/anno 96

ANALISI COSTO-UTILIT UTILITÀ Caratteristiche degli effetti Natura: eterogenei Quantità: diversi Es. trapianto renale vs dialisi Unità di misura degli effetti Valore non monetario: QALY (quality Adjusted Life Years): anni di vita aggiustati per la qualità. (QALY = attesa di vita x qualità della vita) Strategia Costo Attesa di di Qualità QALYs vita vita Trattamento A... 250.000,00 4,5 4,5 anni anni 0,80 0,80 3,60 3,60 Trattamento B... 120.000,00 3,5 3,5 anni anni 0,90 0,90 3,15 3,15 VALUTAZIONE: costo-utilità: Trattamento A = 250/3,60 =.. 69 69 mila/qalys Franco Ripa 97 Trattamento B = 120/3,15 =.. 38 38 mila/qalys ANALISI COSTO-BENEFICIO Caratteristiche degli effetti Natura: eterogenei Quantità: diversi Es. screening ipertensione (esiti: n morti evitate) vs. vaccinazione antinfluenzale (esiti: n malattie evitate) Strategia Benefici Costo Rapporto trattamento Trattamento A... 4.950... 3.300 1,50 1,50 Trattamento B... 4.040... 2.760 1,46 1,46 Trattamento C... 5.000... 3.500 1,43 1,43 Unità di misura degli effetti Unità monetarie: benefit (beneficio netto, rapporto benefici/costi, rendimento interno) VALUTAZIONE: costo-beneficio: il il trattamento Franco Ripa A è migliore in in termini di di resa resa (benefici 98 ottenuti per per unità di di costo) Efficacia La scelta della tecnica di VE Intervento + efficace e -costoso dell alternativa Intervento + efficace e + costoso dell alternativa Efficacia clinica A vs B A = B A B Analisi di Minimizza zione dei costi Costi Intervento - efficace e - costoso dell alternativa Intervento - efficace e + costoso dell alternativa Franco Ripa 99 Risultato/obiettivo comune misurato in unità fisiche Analisi Costo- Efficacia Risultato/obiettivo comune misurato in unità fisiche (QALYs) Analisi Costo- Utilità Risultati/obbiettivi non comuni Analisi Costo- Benefici Franco Ripa 100 Giudizio qualitativo AGREE BMJ 2002;325:891-4 Franco Ripa 101 Franco Ripa 102

Appendice 1 Una check-list per la lettura critica dei studi pubblicati : 1. Il problema, espresso in maniera precisa, è stato posto in una forma che permetta di dare una risposta? 2. La prospettiva dell analisi è stata scelta in maniera adeguata? 3. Le alternative sono state descritte in maniera esaustiva? 4. È stata verificata l efficacia del programma o del servizio? 5. Per ciascuna alternativa sono stati identificati tutti i costi e le conseguenze pertinenti ed importanti? 6. I costi è le conseguenze sono stati misurati/valorizzati accuratamente? 7. La valutazione dei costi e delle conseguenze ha tenuto conto di come si distribuiscono nel tempo? 8. È stata condotta un analisi incrementale dei costi e delle conseguenze? 9. Si è tenuto conto dell incertezza nella stima dei costi e delle conseguenze? 10. La presentazione e la discussione del lavoro svolto coprono tutti i punti d interesse per gli utilizzatori dell analisi? Franco Ripa 103 Esempi di domande (1) La nostra struttura quanto produce? La nostra struttura quanto spende? La nostra struttura quanto guadagna? La nostra struttura utilizza bene le risorse assegnate? La nostra struttura può fare meglio? Franco Ripa 104 Sistema di di budget OBIETTIVI AZIONI Sistema di di contabilità direzionale RISULTATI Confronto obiettivi/risultati Analisi scostamenti Ricerca azioni azioni correttive No Possibilità Si di di intervento Franco Ripa Anthony e Young,1992 105 Franco Ripa 106 Il Centro di costo Il Centro di costo è una struttura organizzativa (es. Unità Operativa) che *consuma risorse...per produrre beni o servizi o perchè altri siano in grado di produrre beni o servizi Franco Ripa 107 Il centro di responsabilità E un articolazione aziendale (livello organizzativo), costituito da un team che opera per raggiungere uno o più obiettivi, guidato da un dirigente che assume la responsabilità delle azioni intraprese. I centri di responsabilità possono essere costituiti da un aggregato di centri di costo. Franco Ripa 108

Professional e manager Franco Ripa 109 Franco Ripa 110 La logica di riferimento Media = tariffa Il centro di costo/responsabilità Pazienti poco costosi Pazienti molto costosi N pazienti Lavoro, capitale, beni e servizi Processo produttivo Servizi, Prestazioni Migliore salute Ambientali Comportam. Costi/risorse Franco Ripa 111 Franco Ripa 112 Il centro di costo/responsabilità Risorse e fattori produttivi RISORSA: Ogni Ognielemento disponibile e/o e/o attivabile per per il ilraggiungimento degli degliobiettivi del del Servizio Persone, tecnologie, strutture, esperienze, informazioni, tempo, tempo, ecc. ecc. Lavoro, capitale, beni e servizi Processo produttivo Servizi, Prestazioni Migliore salute Ambientali Comportam. FATTORE PRODUTTIVO: Ogni Ognielemento a valore valore economico impiegato nello nello svolgimento di diuna unaattività, che che concorre alla allaformazione del del costo costodi diproduzione Persone, tecnologie, strutture, esperienze, informazioni, tempo, tempo, ecc. ecc. Franco Ripa 113 Franco Ripa 114

Funzione di produzione Produzione Prodotto totale Il concetto di costo *in senso economico: ciò a cui si rinuncia per soddisfare un bisogno (che corrisponde a quello che si sarebbe potuto conseguire utilizzando fattori produttivi nel loro migliore impiego alternativo) Fattori produttivi Prodotto medio Prodotto marginale *in senso monetario: la spesa sostenuta per l acquisizione dei fattori produttivi Franco Ripa 115 Franco Ripa 116 I costi Costitotali(CT) la quantità complessiva di costi finale Costimedio unitari(cme) costi di una unità di prodotto CMe=CT/quantità Costi marginali (CMa) incremento del costo totale quando la produzione aumenta di una unità CMa= CT(x)-CT(x-1) Franco Ripa 117 I costi (1/3) Costi diretti: - sono quelli direttamente necessari per l output (esempio: test diagnostici, farmaci, forniture, personale, attrezzature sanitarie ecc.). Costi indiretti: - tutti gli altri costi che emergono dalla attività di produzione, ma che non sono direttamente attribuibili all output. Franco Ripa 118 I costi (2/3) Costo fisso Costi fissi: - costi assolutamente indipendenti dalle variazioni della produzione Costi variabili: - costi correlati a variazioni quantitative della produzione Costo variabile Dirindin e Vineis: la distinzione fra costi fissi e variabili è valida in un orizzonte temporale di breve periodo, poiché nel lungo periodo tutti i costi possono essere modificati Franco Ripa 119 Franco Ripa 120