Verbale 01 Redatto da: Daniele Druella, Tommaso Delmastro, Yussef Ech-Chibani, Michele Cafarelli
Di seguito, brevemente, un report del nostro primo incontro: 00 - Introduzione dei Consiglieri Alessandro Cimenti e Antonio Cinotto, Consiglieri dell OAT, introducono il Focus. Saranno i nostri Consiglieri di riferimento. Le persone che presenteranno le nostre istanze al Consiglio. Sostanzialmente il Focus viene descritto come nuovo e sperimentale, a sottolineare l interesse che l OAT nutre nei confronti del Design e della Grafica. 01 - Il Focus, breve presentazione Qualche spunto per iniziare a cura del coordinatore Daniele Druella: Cosa facciamo noi? I Designer e i Grafici ma sempre pur Architetti. Professionisti che lavorano in ambiti che spesso si intrecciano con l architettura intesa in senso più tradizionale. Ci occupiamo di: design in senso lato: di prodotti ma anche di processi. grafica come volto esterno della comunicazione. Cosa fa il Focus? L Ordine ha inteso il Focus come un organismo proattivo che può autonomamente decidere in che ambito agire e come farlo concretamente. Non ci sarà sostanzialmente chi ci dice cosa fare ma lo decideremo noi insieme. Gli obiettivi che ci porremo saranno dapprima approvati e, se raggiunti, giudicati dal Consiglio. Come? studia e approfondisce temi professionali specifici, anche interfacciandosi con esperti esterni analizza nuovi adempimenti normativi. predispone documentazione, raccolte, indagini, interpretazioni su temi specifici. propone azioni al Consiglio OAT per la risoluzione di criticità o per la predisposizione di documenti di buone prassi condivisi con altri Ordini e/o Enti. propone azioni al Consiglio OAT per l organizzazione di attività di formazione o di informazione nel proprio ambito di competenza. quando richiesto dal Consiglio OAT, svolge ruolo di referente scientifico per l organizzazione di corsi di formazione e segnala tra i propri componenti possibili docenti a tali corsi.
Con che attitudine? qualche parola chiave: concretezza servizio semplificazione promozione collaborazione apertura 02 - Chi siamo Tutti i partecipanti si presentano. Non riportiamo qui le presentazioni di tutti ma faremo in modo di renderle a tutti disponibili on line. 03 - Nomina del segretario Serve proprio. Tiene il registro in cui vengono annotate le presenze e verbalizzate le attività svolte durante gli incontri. Si occupa della redazione dei documenti del Focus Group e segnala al Consigliere delegato documenti/ articoli da pubblicare attraverso i canali informativi OAT. In particolare, da questo Focus ci si aspetta non un semplice verbale, ma un modo nuovo di relazionarsi tra i partecipanti e con il Consiglio e di portare all esterno il lavoro del gruppo e che possa fungere di esempio anche per gli altri Focus. Per fare ciò, il segretario potrebbe avvalersi di altri collaboratori presenti all interno del Focus o istituire un gruppo di lavoro. Durante la riunione non esce nessuna candidatura spontanea, ma solo qualche interessamento. Al momento attuale viene individuato dal Coordinatore un grafico e comunicatore che potrebbe interpretare in modo innovativo il ruolo di Segretario nella persona di Tommaso Delmastro, che accetta. Tommaso verrà affiancato, oltre che dal Coordinatore, anche da Michele Cafarelli.
04 - Metodologia di azione Come ci muoviamo. Abbiamo immaginato uno schema che per fasi cerca di arrivare ad uno o più risultati concreti a partire dalla definizione di alcuni ambiti di interesse condivisi. Ve lo sottoponiamo. Se andasse bene potremmo iniziare subito. Fase 01 Definizione degli Ambiti di Interesse Sostanzialmente si tratta di: Tematiche di interesse comune Temi professionali specifici Aree da sottoporre ad indagine o ricerca Elementi da promuovere Relazioni da espandere o intessere Alcuni ambiti vengono successivamente proposti al Focus. Insieme con i Consiglieri ne abbiamo individuati alcuni di sicuro interesse per il Consiglio. Altri emergeranno dalla discussione interna al focus. Insieme decideremo quali riteniamo di primario interesse. Possiamo farne uscire molti, ognuno può dire qual è il suo interesse. Poi andremo ad accorpare, scremare, valutare, per arrivare ad un numero plausibile (tre/quattro) ambiti di interesse condivisi. Fase 02 Ideazione e proposizione di Azioni Concrete al fine di sviluppare l ambito di interesse. Sostanzialmente si tratta di decidere quello che sarà il lavoro del gruppo rispetto ad un ambito. Che forma prenderà, che cosa si vuole produrre. Un documento, una pagina web, un convegno, una mostra, un oggetto etc Come per gli ambiti si andrà a decine un buon numero di possibili azioni per poi andare a scremarle, anche eventualmente con l aiuto di personalità esterne al focus, che in ogni fase possiamo decidere di interpellare. Fase 03 Si tratta dello Studio Progettuale inerente alle azioni concrete che si deciderà di portare avanti. Se le azioni saranno più di una il Focus inizierà a lavorare in sottogruppi. Si tratta di definire bene le caratteristiche delle azioni, le tempistiche, i costi, il coinvolgimento di soggetti terzi etc E un progetto, lo sappiamo fare bene.
Fase 04 Le proposte progettuali dovranno essere presentate al Consiglio. Sia per eventuale richiesta di fondi che per condividere il più possibile il lavoro del focus. Se le proposte non dovessero essere approvate dal Consiglio andranno evidentemente riformulate. Fase 05 Finalmente si arriva alla produzione, alla realizzazione, alla fase più interessante. L oggettivazione di quanto pensato. Il fine concreto del Focus Group. Di seguito uno schema che riassume le fasi e individua delle probabili tempistiche. Ovviamente si tratta di una proposta perfettibile.
05 - Ambiti di Interesse Alcuni ambiti che abbiamo pensato insieme ai Consiglieri. Ve li sottopongo, e poi però, insieme ne pensiamo altri. I nostri interessi RAPPORTI CON ALTRI ENTI Associazioni di categoria, scuole, università, camera di commercio etc RAPPORTI CON L INDUSTRIA Visite, pratiche di matching, presentazioni, nuovi materiali etc. LA COMUNICAZIONE DEL FOCUS O meglio dei Focus con L OAT, dell OAT con gli iscritti etc. Proposizione di buone pratiche, esempi concreti. CASI STUDIO Analisi e diffusione di case history di particolare interesse, in Italia e all estero. Le proposizioni del Focus A questo punto giunti i partecipanti iniziano a proporre altri ambiti di interesse. Non avendo ancora un segretario non riesco ad appuntare tutte le proposte e il nome di chi le ha proposte... Ad ogni modo principalmente è uscito: MAppatura EVENTI Si sottolinea la necessità di vedere, prima di proporre cose nuove, che cosa c è già in campo bandi e finanziamenti, fondi Anche sembra interessante a più di un partecipante monitorare quali possibilità esistono a riguardo La prossima riunione ricominceremo da qui. Dotati di lavagna e post-it. Sin da subito possiamo iniziare tutti a pensarci per arrivare con delle proposte a riunione. Alla prossima!