LOMBALGIA ED OSTEOPOROSI. Michelina Guerra U.O. Ortopedia Ambulatorio dell Osteoporosi Hesperia Hospital Modena

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Transcript:

LOMBALGIA ED OSTEOPOROSI Michelina Guerra U.O. Ortopedia Ambulatorio dell Osteoporosi Hesperia Hospital Modena

L Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l osteoporosi riduzione della massa ossea e alterazione della microarchitettura del tessuto osseo che comporta una maggiore fragilità e di conseguenza un aumento del rischio di fratture (1993)

Le fratture costituiscono la complicanza più grave dell osteoporosi. Riguardano principalmente: rachide, femore, omero e polso

Le vertebre, costituite da tessuto osseo spugnoso, sono più esposte al rischio di fratture. La frattura vertebrale da fragilità è una delle cause di lombalgia, più frequente nelle donne.

L International Osteoporosis Foundation stima che in Europa più del 40% delle donne di mezza età sarà interessato da una o più fratture vertebrali osteoporotiche nel corso della vita, con notevoli implicazioni per quanto riguarda i costi sociali e la qualità di vita O Neill TW, Cockerill W, Matthis C et al (2004) Back pain, disability and radiographic vertebral fracture in European women: a prospective study. Osteoporos Int 15:760-765 Gehlbach SH, Burge RT, Puleo E, Klar J (2003) Hospital care of osteoporosis-related vertebral fractures. Osteoporos Int 14:53-60 Finnern HW, Sykes DP (2003) The hospital cost of vertebral fractures in the EU: estimates using national datasets. Osteoporos Int 14:429-436

L iceberg delle fratture vertebrali

Sintomatologia Dolore acuto Dolore cronico Asintomatico

Il tratto rachideo interessato e il dorsale e dorso-lombare

Il tratto toracico medio (T7-T8) e la giunzione dorso-lombare (T12-L1) sono le zone maggiormente esposte a sollecitazioni meccaniche La cifosi è più pronunciata nel tratto toracico medio e si accentua ulteriormente in flessione La giunzione toraco-lombare unisce il tratto rachideo dorsale, più rigido, a quello lombare più mobile Nevitt MC, Bone 1999, Cooper C, JBMR, 1992

Morfologia della frattura vertebrale

Patogenesi delle FV Compressione forza costante ed uniforme su tutta la sezione delle vertebre Flessione forza variabile dipendente dall entità della cifosi e quindi dal momento flettente A. Nardi

Patogenesi delle FV Il centro di gravità si sposta in avanti La parte anteriore deve sopportate un carico maggiore che in un osso fragile determina la frattura ed aumenta la probabilità di ulteriori fratture I muscoli e legamenti posteriori devono controbilanciare l aumento della flessione A. Nardi, 2010

Effetto domino L ampio momento flettente è responsabile dell effetto domino momento flettente = peso (forza di gravità) x b (momento) A. Nardi 2010

Effetto domino La patogenesi dell effetto domino è esclusivamente meccanica, non dipende dal BMD Le alterazioni posturali sono conseguenti alla modifica delle curve fisiologiche del rachide (aumento della cifosi dorsale e riduzione della lordosi lombare) che determina alterazione del sistema di stabilizzazione verticale con rallentamento dell andatura e aumento della fatica muscolare Yuan, J. Spinal Disord. Tech. 2004; 17:236-42

Valore predittivo delle FV Le fratture vertebrali hanno un valore predittivo per il rischio di fratture vertebrali successive indipendentemente dal valore di BMD 1 donna su 5 si rifrattura entro 1 anno il rischio relativo è correlato al numero di fratture ed alla loro gravità Cauley et al, JAMA 2007 Lindsay et al, JAMA 2001 Lunt, Bone 2003

Valore predittivo delle FV Lunt, Bone 2003

Le fratture vertebrali, a causa delle alterazioni posturali, hanno un valore predittivo anche per il rischio di fratture non-vertebrali Siris et al Osteoporosis Int 2007

Conseguenze delle FV Riduzione della statura Dorso curvo Difficoltà respiratoria Insonnia Difficoltà digestive Reflusso gastroesofageo Inappetenza Dolore acuto e cronico Disabilità Aumento rischio di cadute Depressione Paura di cadere Isolamento sociale

Conseguenze delle FV aumentato rischio di mortalità Cauley et al Ost. Int. 2000

Ricerca della FV

Morfometria vertebrale valore soglia di frattura: riduzione di 4 mm o del 15% dell altezza vertebrale (nota 79) Morfometria radiologica manuale computerizzata Morfometria assorbimetrica immagine della colonna ottenute con la tecnica assorbimetrica con raggio a doppia energia (DEXA)

Morfometria vertebrale Scala semiquantitativa (SQ) di Genant

Quando eseguire la morfometria vertebrale donne nell osteoporosi post-menopausale (la FV è legata al BMD- Cauley JAMA 2007) nelle donne in post-menopausa con osteopenia con: 1 dei seguenti criteri (età > 70 a, calo statura > 4 cm, pregresse FV) 2 dei seguenti criteri (età > 60 a, calo statura > 2 cm, malattia cronica associata a rischio di frattura) Linea guida ISCD 2007 (International Society for Clinical Densitometry)

Quando eseguire la morfometria vertebrale uomini negli uomini con osteoporosi negli uomini con osteopenia con: 1 dei seguenti criteri (età > 80 a, calo statura > 6 cm, pregressa FV) 2 dei seguenti criteri (età > 70 a, calo statura > 3 cm, pregresse fratture non vertebrali, malattie croniche associate ad elevato rischio di fratture, terapia antiandrogenica) Linea guida ISCD 2007 (International Society for Clinical Densitometry)

Diagnosi di FV Radiografia tradizionale RM (sequenza T 1,T 2, STIR la presenza iperintensità è indice di edema nel corpo vertebrale, l' edema è segno di incompleta guarigione della frattura) TC (traumi recenti, patologie neoplatiche) Scintigrafia Biopsia

Prevenzione stile di vita Alimentazione Attività fisica Esposizione calcio e vit. D al sole

Prevenzione stile di vita Eliminazione dei fattori di rischio modificabili (controllo peso, alcol, fumo)

Prevenzione rischio di cadute Abitazione Correzione deficit visivi Farmaci

Terapia Osteoporosi La terapia farmacologica dell osteoporosi può ridurre il rischio di frattura dal 30% al 70%. Spesso è necessario una supplementazione di calcio e vit. D. la loro carenza può inficiare anche la terapia farmacologica dell osteoporosi.

Terapia Osteoporosi I Bisfosfonati (alendronato, clodronato, ibandronato, risedronato e zoledronato) bloccano l attività degli osteoclasti riducendo il riassorbimento osseo con incremento della densità ossea. Il Ranelato di stronzio ha un duplice meccanismo d azione, mediante l inibizione dell attività degli osteoclasti e la stimolazione dell attività osteoblastica. Il Paratormone ha un effetto anabolizzante mediante la stimolazione dell attività osteoblastica, è indicato nei pazienti con grave osteoporosi ad elevato rischio di fratture. Il Raloxifene è un modulatore selettivo del recettore estrogenico (SERMs) in grado di produrre effetti agonistici a livello osseo ed epatico ed antagonistici a livello mammario e genito-urinario. Il Denosumab è un anticorpo monoclonale in grado di bloccare l attività RANKL e quindi la maturazione degli osteoclasti. Viene usato alla dose di 60 mg s.c. ogni 6 mesi.

Trattamento delle FV Riposo a letto Terapia antinfiammatoria ed antalgica Busto o corsetto Terapia fisica Riabilitazione (esercizi personalizzati, potenziamento muscolare, rieducazione all equilibrio ed alla deambulazione) Generalmente il dolore si risolve in 2-3 mesi

Vertebroplastica Cifoplastica Vertebroplastica Cifoplastica

Stabilizzazione chirurgica Solo in casi molto rari Esiti scadenti nell osso osteoporotico

Obiettivo terapia Il riequilibrio posturale per la stabilizzazione meccanica del rachide Fondamentale è il ripristino delle curve fisiologiche del rachide

Conclusioni La riduzione della statura, l accentuazione della cifosi dorsale e la rachialgia sono segni di frattura vertebrale da osteoporosi. La presenza di tali segni clinici impone un attenta valutazione del paziente, di intraprendere una terapia efficace e di mettere in atto tutte le misure di prevenzione (alimentazione corretta, attività fisica adeguata, riduzione del rischio di cadute) al fine di prevenire ulteriori fratture.

Grazie per l attenzione