Deliberazione n. 9/01/G REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione del controllo II Collegio nell adunanza del 27 ottobre 2000 * * * Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei Conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934 n. 1214; visto l art. 1 della legge 21 marzo 1953 n. 161; visto l art. 3, commi 4 e 6, della legge 20 gennaio 1994 n. 20; visti gli artt. 2 e 5 della legge 20 dicembre 1996 n. 639; vista la deliberazione della Sezione del controllo, n. 11/1999; vista la deliberazione della Sezione del controllo n. 15/2000 e le ordinanze presidenziali n. 5/ORD/2000 e n. 9/ORD/2000 emanate in attuazione della deliberazione medesima; vista la relazione in data 7 marzo 2000 del Consigliere delegato all Ufficio Riscontro e Parifica della Contabilità di Tesoreria Spese Fisse e Debito Vitalizio, concernente
l indagine sui pagamenti non tipizzati; udito il Consigliere delegato medesimo; vista la relazione del menzionato Consigliere con la quale si evidenziano le risultanze dell indagine sulla scorta anche di accennati elementi istruttori e, si richiede il deferimento alla Sezione del Controllo delle questioni prospettate; vista l ordinanza in data 11 ottobre 2000 con la quale il Signor Presidente della Corte ha convocato il II Collegio della Sezione medesima per l esame della menzionata relazione; vista la nota n. 1343/00, in data 19 ottobre 2000 con la quale il Direttore della Segreteria della Sezione del Controllo ha trasmesso copia dell anzidetta ordinanza al Ministero della Difesa Gabinetto, al Ministero dell Interno Gabinetto, al Ministero del Tesoro Bilancio e programmazione economica Gabinetto, al Ministero del Tesoro Bilancio e programmazione economica - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato; udito, nell adunanza del 27 ottobre 2000, il relatore Dott. Buscema; visti gli atti inclusi nel fascicolo; ritenuto che la relazione, di cui trattasi con le modifiche apportate dal Collegio, debba essere fatta propria dalla Sezione; DELIBERA di approvare ai sensi dell art. 3, comma 4, della legge 20 gennaio 1994, come modificato dall art. 2 della legge 20 dicembre 1996 n. 639, l unita relazione concernente l indagine sui pagamenti non tipizzati ORDINA che, a cura della Segreteria, copia della presente deliberazione e della stessa relazione sia notificata al Ministero della Difesa Gabinetto, al Ministero dell Interno Gabinetto, al
Ministero del Tesoro Bilancio e programmazione economica Gabinetto, al Ministero del Tesoro Bilancio e programmazione economica - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. Il Presidente f.f. (Dott. Giovanni Rossi) Il Relatore (Dott. Angelo Buscema)
INDAGINE N. 38 Sui pagamenti non tipizzati OBIETTIVI DELL ANALISI L indagine svolta nell ambito di questo programma di controllo sulla gestione è necessaria al fine di ottemperare al dettato della Legge n. 20/94, quello cioè di verificare la regolarità della gestione, nonché la valutazione dei costi, modi e tempi dell azione amministrativa. Il controllo sulla gestione si volge infatti, in primo luogo, a verificare la conformità a legge di essa, essendo infatti contraddittorio ed inconcepibile che obiettivi voluti dalla legge possano essere perseguiti con strumenti che violino la legge stessa. Alla verifica della regolarità della procedura si ricongiunge la verifica, per quanto possibile, della sua efficacia ed efficienza nonché l economicità, al fine di pervenire ad un giudizio che sia espressione del buon andamento dell Amministrazione di cui all art. 97 della Costituzione. In particolare, la presente indagine si riferisce ai pagamenti effettuati con ruoli di spesa fissa disposti dalle Amministrazioni per categorie di spesa, non rientranti nelle tipologie previste dalle legge (stipendi, fitti, censi ed ogni altra spesa di importo e scadenza fissi accertati) METODOLOGIA DELL INDAGINE Per lo svolgimento di tale indagine sono state esaminate due tipologie di pagamenti: 1) su ruoli di spesa fissa a titolo di rimborso nei confronti delle Prefetture di somme anticipate per canoni di locazione 2) su ruoli di spesa fissa per l esecuzione di pignoramenti. Durante l istruttoria sono state prese in considerazione tre Amministrazioni: - Ministero dell Interno - Ministero della Pubblica Istruzione - Ministero dei Lavori Pubblici Per ciascuna delle Amministrazioni considerate sono stati individuati i capitoli che riguardano le spese fisse e sono stati esaminati, a campione, i relativi titoli di pagamento. I suddetti titoli riguardano pagamenti di somme pignorate sulle partite di spesa fissa nonché, solo per il Ministero dell Interno, pagamenti a titolo di rimborso alle Prefetture di somme anticipate per la corresponsione di canoni di locazione.
Al fine di verificare la regolarità delle autorizzazioni di spesa relative ai titoli di pagamenti esaminati è stata trasmessa a ciascun Ufficio Centrale di Bilancio, delle Amministrazioni considerate, la richiesta di indicazione del supporto normativo della procedura di spesa utilizzata. In particolare, per quanto riguarda il Ministero della Pubblica Istruzione, l Ufficio Centrale di Bilancio informava questa Corte che soltanto la direzione Provinciale del Tesoro di Napoli aveva dato riscontro alla richiesta di chiarimenti circa i pagamenti effettuati con la procedura dei ruoli di spesa fissa. A tal proposito la Direzione Provinciale del Tesoro di Napoli ha individuato nell art. 403 delle Istruzioni generali dei Servizi del Tesoro il fondamento normativo della emissione degli ordinativi di pagamento relativi ai pignoramenti assegnati. Il Ministero dei Lavori Pubblici ha indicato soltanto il capitolo 8417 a cui imputare i titoli di pagamenti effettuati per somme pignorate sulle partite di spesa fissa ed ha demandato alle Direzioni Provinciali del Tesoro di Ancona, Roma e Palermo l acquisizione di ulteriori elementi per la valutazione circa la legittimità della procedura di spesa utilizzata. La Direzione Provinciale del Tesoro di Roma ha dato riscontro alla richiesta del Ministero dei Lavori Pubblici ed ha indicato quale supporto normativo il D.P.R. 180/50 nonché il D.P.R. 3/57. In sede di audizione sono stati invitati a fornirci chiarimenti circa l utilizzo dei ruoli di spesa fissa per i pagamenti a titolo di rimborso alle Prefetture di somme anticipate per la corresponsione di canoni di locazione, nonché per i pagamenti di somme pignorate sulle partite di spesa fissa. Per quanto riguarda la prima questione, i pagamenti sono effettuati dalle competenti Direzioni Provinciali del Tesoro per rimborsare alle Prefetture le somme stesse anticipate sulla relativa contabilità speciale per il pagamento dei canoni di locazione scaduti ai proprietari degli immobili adibiti ad Uffici e caserme della Polizia di Stato e dell Arma dei Carabinieri. Al riguardo, è stato sottolineato che tale procedura si renderebbe indispensabile in quanto l iter amministrativo di approvazione del contratto di locazione è particolarmente complesso. Tale iter amministrativo coinvolgerebbe infatti vari Uffici dell Amministrazione delle Finanze, sia per quanto concerne il rilascio del nulla osta della spesa, sia per la dichiarazione di inesistenza di stabili demaniali idonei (Ufficio Centrale del Demanio). In attesa della formalizzazione del suddetto contratto, al fine di evitare che a causa dei ritardi vengano posti in essere azioni legali dalle controparti per il soddisfacimento del proprio credito, con seguenti maggiori oneri a carico dell erario e spese di giudizio, si era resa necessaria l occupazione d urgenza dell immobile con decreto del Prefetto. Di conseguenza il pagamento del canone è stato effettuato dalla Prefettura con l anticipazione di cui è questione. Non appena il contratto si è formalizzato si è reintegrato, da parte dell Amministrazione, il pagamento alle Prefetture, in un unica soluzione. L utilizzo delle partite di spesa fissa per l anticipazione dei canoni è stato determinato altresì dall insufficienza dei capitoli di bilancio relativi all affitto locali (capitolo 4400 Carabinieri e capitolo 4200 Polizia di Stato). Tale inadeguatezza ha determinato il ricorso alle contabilità speciali delle Prefetture. Al fine di ovviare a tale situazione l Amministrazione ha evidenziato che i pignoramenti di quote dello stipendio del personale periferico sono notificati direttamente alle Direzioni Provinciali del Tesoro competenti.
Ciò significa che i pagamenti sono effettuati direttamente nei confronti degli aventi diritto in esecuzione dell assegnazione delle somme da parte dell Autorità giudiziaria, secondo quanto disposto dalla vigente normativa (art. 508 D.P.R. 5.1.50 n. 180 art. 33 co. 8 D.P.R. 10.1.53 n. 3). La direzione Provinciale del Tesoro opera, quindi, in base all ordinanza pretorile con l emissione dei ruoli nel rispetto dei limiti pignorabili. Il pagamento può avvenire in un unica soluzione o attraverso la rateizzazione del pagamento. Alla Pubblica Adunanza del 27/10/00 il Dott. Claudio Balletta Vice Prefetto Ispettore - ha precisato che il ricorso all anticipazione di pagamento da parte del Prefetto si rende necessario poiché è abbastanza complesso l iter amministrativo di approvazione del contratto di locazione per Uffici e Caserme della Polizia di Stato e dei Carabinieri, infatti, in alcuni casi dove si manifesti l urgenza di occupare locali di privati, non si possono attendere tempi lunghi per il rilascio di nulla osta e per dichiarazioni di inesistenza di locali demaniali idonei. Le somme anticipate ai proprietari dei locali occupati d urgenza, sarebbero comunque dovute, evitando così maggiori oneri per spese di giudizio. Nei casi in cui il Ministero dell Interno non dispone di mezzi finanziari sufficienti per il pagamento di tali locazioni, talvolta il ricorso alle anticipazioni su contabilità speciali avviene per pagamento di canoni di locazioni scadute, rinnovate tacitamente. Pur non avendo un supporto normativo la prassi applicativa viene limitata e contenuta al massimo. La problematica anzidetta potrebbe essere risolta apportando modifiche normative atte a semplificare le procedure previste per locazioni ad uso pubblico. CONCLUSIONI Per quanto concerne la prima questione, relativa all utilizzo dei ruoli di spesa fissa per i pagamenti a titolo di rimborso alle Prefetture di somme anticipate per la corresponsione di canoni di locazione, si rilevano aspetti di dubbia regolarità. Nella fattispecie, non risulta chiaro il fondamento normativo che ne giustifichi l utilizzo da parte dell Amministrazione interessata. Non vi è chiarezza, inoltre, per quanto concerne l imputazione in bilancio, data l incapienza dei capitoli relativi all affitto locali. Una considerazione positiva circa l utilizzo della procedura, va fatta in relazione sia all efficacia sia all economicità della stessa, per avere, l Amministrazione raggiunto l obiettivo prefissato, nonché per aver evitato ulteriori aggravi di spesa per i ritardi nei pagamenti dovuti alle lungaggini burocratiche delle procedure contrattuali. Occorrerebbe, al riguardo, una norma autorizzatrice che legittimi l utilizzo di una specifica procedura di spesa in considerazione anche dell urgenza del pagamento. Si è constatato, inoltre, che l occupazione da parte dell Amministrazione, d urgenza, dell immobile sia un episodio non saltuario e quindi l utilizzo della procedura del pagamento tramite i ruoli di spesa fissa, non risponderebbe comunque al dettato normativo per l insussistenza delle condizioni richieste.
Si rileva infine la difficoltà manifestata dall Amministrazione di controllare la gestione dei relativi capitoli di bilancio e la possibile commistione tra fondi di bilancio ed extrabilancio determinatesi in conseguenza delle anticipazioni dei canoni alle prefetture. Relativamente alla seconda questione esaminata, si evidenzia quanto segue. Circa la regolarità della procedura, si fa presente che il pagamento delle somme pignorate risulterebbe disposto in conformità al dettato normativo. Per quanto riguarda il requisito dell efficacia relativamente all adozione del suddetto sistema di pagamento da parte dell Amministrazione dell Interno, si evidenzia l idoneità della gestione a conseguire l obiettivo programmato, e quindi il tempestivo pagamento nei confronti dell avente diritto. Sorgono perplessità circa l efficienza del sistema di pagamento in esame, in considerazione della particolarità del rapporto tra l Amministrazione del Tesoro e Amministrazione del dipendente. Con l adozione della procedura summenzionata si determinerebbe una deresponsabilizzazione dell Amministrazione Periferica e di quella di appartenenza del dipendente soggetto dell atto di pignoramento che viene a conoscenza, con molto ritardo, dell ordinanza pretorile che determina il pignoramento, con possibili conseguenze anche sul piano del monitoraggio delle spese in termini di costi effettivi del personale.