Studio di Ingegneria Ferrari e Giraudo s.s. Corso Nizza 67/a CUNEO. Sommario



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Sommario PREMESSA... 3 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO... 4 FINALITA DI INTERVENTO... 5 SCELTE ED ALTERNATIVE PROGETTUALI... 5 SOLUZIONE ADOTTATA... 6 SOLUZIONE ALTERNATIVA A... 6 SOLUZIONE ALTERNATIVA B... 7 SOLUZIONE OPZIONE ZERO... 7 DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO... 7 Opera di presa... 8 Verifica del canale di raccolta... 10 Verifica dello stramazzo interno per la regolazione della portata massima... 10 Verifica della luce per il rilascio del DMV... 11 Captazione per la derivazione irrigua n. 5777... 13 Scala di rimonta dell ittiofauna... 14 Condotta forzata... 14 Verifica della condotta forzata... 16 Intercettazione delle condotte fognarie... 18 Dimensionamento della condotta fognaria... 19 Centrale idroelettrica e scarico... 20 Dimensionamento del misuratore di portata... 21 Dimensionamento del ripartitore... 22 Dimensionamento della condotta di scarico... 23 Metodo di calcolo del salto... 24 Quadro economico... 24 Ampliamento dell impianto di troticoltura... 25 Descrizione dell impianto esistente... 25 Quantificazione del fabbisogno idrico... 26 Descrizione delle opere in progetto... 28 1

Quadro economico... 30 Connessione dell impianto alla rete elettrica nazionale... 31 Le opere di connessione... 31 Disponibilità delle aree per le opere di connessione... 32 VINCOLI ED ENTI INTERESSATI... 33 DISPONIBILITA DELLE AREE... 33 CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE... 33 COSTO DELLE OPERE... 33 VOLUMI DI SCAVO... 35 INTERFERENZA CON LE FASCE BOSCATE... 36 REGOLA OPERATIVA DELL IMPIANTO E DISPOSITIVI DI MISURA... 41 Regolazione del DMV... 41 Limitazione della portata massima... 42 Misura delle portate turbinate... 42 PIANO DI MANUTENZIONE... 43 DISMISSIONE DELL IMPIANTO... 44 DISMISSIONE DELL OPERA DI PRESA... 45 DISMISSIONE DELL EDIFICIO DELLA CENTRALE... 45 ATTIVITA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE... 46 COSTO DEGLI INTERVENTI DI DISMISSIONE E RIPRISTINO... 46 2

PREMESSA Il sottoscritto è stato incaricato di predisporre il progetto definitivo per una nuova derivazione ad uso idroelettrico e piscicolo alimentata dal Rio Milanesio a Sampeyre (CN). L opera viene promossa da due società distinte che si occuperanno una dell uso energetico, l altra di quello piscicolo. L'opera principale è l impianto idroelettrico, promosso dalla società Milanesio 2 S.r.l., che si configura come un mini impianto idroelettrico ad acqua fluente in quanto la potenza media installata risulta essere di 178 kw. Allo scarico della centrale le portate derivate sono destinate ad uso piscicolo, al fine di fornire una portata aggiuntiva all impianto di troticoltura esistente della ditta Valla Pietro, collocato nelle immediate vicinanze della centrale in progetto. In estrema sintesi, l'opera prevede la captazione di una portata media annua di 204 l/s presso quota 1130 m s.l.m. circa, e la sua derivazione mediante condotta forzata di diametro 600 mm in Loc. Pranovo. Bacino drenato Quota di presa Quota restituzione idroelettrico Quota restituzione piscicolo Portata naturale rio Tratto sotteso complessivo (idroelettrico + piscicolo) Uso energetico Quota centrale Salto lordo (vasca di carico pelo morto valle motori) Salto utile (vasca di carico asse turbina) Portata media derivata Portata massima derivata DMV Lunghezza condotta Diametro condotta Potenza nominale di concessione (kw) Potenza massima (kw) Potenza media Produzione attesa 11,50 kmq 1131 m s.l.m. circa 1016 m s.l.m. circa 1011 m s.l.m. circa 321 l/s 920 m 1020 m s.l.m. circa 113,11 m 110,80 m 204 l/s 600 l/s 70 l/s 810 m 600 mm 226,22 kw 533 kw 178 kw 1.500.000 kwh 3

Costo impianto stimato 1.700.000,00 Uso piscicolo Portata media derivata 100 l/s Portata massima derivata 150 l/s Volume delle vasche servite 930 m 3 Costo opere 20.000,00 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO L opera è posta lungo il corso del Rio Milanesio in Comune di Sampeyre: nel tratto compreso tra la presa e le borgate Roccia e Villaretto, l opera è posta in sponda sinistra, mentre a valle delle borgate il percorso della condotta forzata passa in sponda destra, sino a raggiungere la località Pranovo, in cui è ubicato l edificio di produzione. Figura 1 Inquadramento geografico dell area di intervento 4

FINALITA DI INTERVENTO Il progetto prevede la derivazione della risorsa idrica disponibile nel Rio Milanesio per sfruttarla ai fini energetici e piscicoli. Il prelievo previsto è stato definito in base alle reali disponibilità del corso d acqua ed adottando un sistema di rilasci adeguato al conseguimento degli obiettivi di qualità imposti dal PTA. Tale scelta consente di realizzare una significativa produzione energetica con limitate interferenze dell ecosistema acquatico. La finalità dell intervento è di realizzare lo sfruttamento plurimo in un corso d acqua attualmente non derivato, e per il quale sono state predisposte adeguate misure mitigative. L utilizzo piscicolo delle acque di scarico della centrale idroelettrica è reso interessante per la presenza di alcune vasche esistenti ma attualmente inutilizzate a causa l attuale scarsità della fonte di approvvigionamento, e per la collocazione del punto di presa condiviso con l impianto idroelettrico, che garantisce acque pulite e fortemente ossigenate. SCELTE ED ALTERNATIVE PROGETTUALI Il proponente nel 2013 aveva presentato un progetto di impianto idroelettrico che prevedeva un punto di prelievo posto a quota molto più elevata (1290 m circa) e la restituzione nel Torrente Varaita. Nell ambito di tale procedimento sono stati formulati alcuni pareri particolarmente critici in merito al tracciato della condotta nella parte alta del vallone ed alla restituzione nel Torrente Varaita. Ne risulta che tali alternative progettuali siano da considerarsi come scartate a priori e, pertanto, un impianto idroelettrico sia concepibile esclusivamente nel tratto compreso tra l apice del conoide ed il fondovalle, ove è stato previsto il presente progetto. Ferma restando la posizione della presa e della centrale, nella scelta delle alternative progettuali si è pertanto ipotizzata una diversa collocazione della condotta forzata, commentando le alternative alla luce dei dissesti perimetrali P.A.I. In Tav. 4 Planimetria delle opere su cartografia P.A.I. è illustrata la soluzione adottata contestualmente alle soluzioni alternative. 5

SOLUZIONE ADOTTATA La soluzione adottata prevede il prelievo a quota 1131 m s.l.m. e la restituzione in Loc. Pranovo ove sono posti la centrale idroelettrica e l impianto di troticoltura. Il prelievo è stato stabilito rispettando un DMV pari a 70 l/s con portata massima assunta pari a 600 l/s consentendo una produzione annua di 1.500.000 di kwh. Gli aspetti positivi di questa soluzione progettuale risiedono nella ridotta dimensione dell impianto e del tratto sotteso, nonché nell adozione di un DMV superiore a quello previsto. Inoltre, il tracciato della condotta si svolge esternamente a vincoli perimetrati dal P.A.I. e sfrutta parzialmente strade comunali e vicinali limitando l utilizzo di terreni naturali. SOLUZIONE ALTERNATIVA A La soluzione alternativa A prevede il medesimo punto di presa e centrale della soluzione adottata. Il tracciato della condotta segue in gran parte il percorso della soluzione adottata, ad eccezione per l attraversamento del Rio Milanesio che, anziché essere aereo (staffato al ponte), risulta in subalveo e, mediante un percorso sul versante destro (sulla traccia di un antico canale irriguo), raggiunge il percorso della strada vicinale Pranovo Roccia. Tale tracciato segue pertanto il versante senza percorrere la strada comunale, però interferisce maggiormente con i dissesti perimetrati dal P.A.I. ed in particolare comporta una percorrenza lungo il conoide attivo. Sotto il profilo dei dissesti segnalati dalla carta di sintesi la soluzione alternativa A prevede: opera di presa collocata in classe IIIa per la presenza della fascia Ee del Rio Milanesio; l attraversamento in subalveo del Rio Milanesio e la conseguente percorrenza in conoide attivo (Ca6) fino al punto il cui il tracciato raggiunge il conoide stabile Cn; la centrale idroelettrica è posta esternamente a dissesti; lo scarico, nel breve tratto terminale, è posto in Ca conoide attiva del Rio Milanesio. A causa dell attraversamento del conoide attivo la soluzione A è stata scartata. 6

SOLUZIONE ALTERNATIVA B La soluzione alternativa B presenta il medesimo tracciato della soluzione adottata, ad eccezione di un unica variante al tracciato immediatamente a valle dell opera di presa. Nella soluzione alternativa B si prevede, infatti, di realizzare un tratto di condotta in galleria al fine di mantenere la distanza minima di 4,00 m dall alveo demaniale e dalla sponda incisa. In ragione delle perplessità emerse nell ambito dell istruttoria avanzata dal medesimo proponente nel 2013 (23/2013 VAL), ed in particolar modo dall Ufficio Cave per l istruttoria L.R. 45/89 e Ufficio VIA, per la presenza di emergenze sorgive a carico delle quali non si potrebbero escludere delle potenziali interferenze, tale soluzione è stata scartata. SOLUZIONE OPZIONE ZERO Una ulteriore alternativa alla soluzione adottata è l'opzione 0, ossia la non realizzazione dell'impianto. Come verrà ampiamente dettagliato negli elaborati del progetto definitivo e nello Studio di Impatto Ambientale, l'impianto in progetto ha come primario obiettivo l uso plurimo della risorsa idrica e pertanto le Società proponenti si sono impegnate nel formulare la proposta progettuale migliore che verrà di seguito illustrata, di fatto scartando l'opzione di non realizzare l'impianto. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO L opera nel suo complesso prevede l utilizzo idroelettrico e piscicolo delle acque del Rio Milanesio con opera di presa a quota 1131 m, tracciato della condotta forzata di diametro 600 mm lungo prati stabili e viabilità comunale e centrale di produzione in loc. Pranovo. L impianto piscicolo verrà alimentato con le acque turbinate dalla centrale idroelettrica. La società proponente dell impianto idroelettrico è la Milanesio 2 S.r.l, mentre la società proponente dell utilizzo piscicolo è la ditta individuale Valla Pietro, già attiva in prossimità del campeggio. I due proponenti hanno sottoscritto una convenzione che regola il rapporto tra le parti. In estrema sintesi, essi condividono l opera di presa e la condotta (forzata) che trasporta le portate in loc. Pranovo, dove sono ubicati sia l impianto idroelettrico che l impianto piscicolo. 7

Le opere possono essere sinteticamente così suddivise: Opera di presa sul Rio Milanesio Condotta forzata Intercettazione delle condotte fognarie Centrale idroelettrica e scarico Ampliamento dell impianto di troticoltura Connessione dell impianto alla rete ENEL Opera di presa L opera di presa è posta all apice del conoide del Rio Milanesio, a valle del salto che demarca il passaggio tra la stretta ed incisa valle del Rio e la più ampia area golenale di conoide compresa tra le borgate Roccia e Villaretto. Foto 1 Area di collocazione dell opera di presa 8

Foto 2 Punto di realizzazione della traversa L alveo presenta una sezione ampia (10 15 m) sulla cui sponda sinistra, in posizione protetta rispetto alla direzione della corrente, è disponibile lo spazio per realizzare una vasca di carico. L opera in progetto è costituita da una traversa in calcestruzzo con annessa griglia coanda per la sgrigliatura del materiale flottante. La quota del coronamento della traversa sarà di 1132,28 s.l.m. con elevazione di 1,00 m rispetto al fondo alveo. La struttura si inserirà nel contesto paesaggistico senza modificare la cascatella attualmente presente a monte. La griglia presenterà una lunghezza di 7,00 m e sarà dotata di un canale trasversale per la raccolta delle acque, che verranno convogliate nella vasca di carico. La vasca di carico, ricavata in sponda sinistra alla base della parete rocciosa, avrà una larghezza di 1,50 m interni. Complessivamente la vasca di carico sarà lunga 10,50 m. Per la manutenzione dell opera saranno realizzate due botole per ispezionare ed accedere alla vasca di carico. 9

Verifica del canale di raccolta Il canale di raccolta presenta una larghezza di 1,10 m e profondità massima di 1,00 m in corrispondenza dell ingresso in vasca di carico. Esso presenta una debole pendenza in direzione dell opera di presa, e la sommità della parete di valle è posta a quota di 1131,00 m s.l.m. CALCOLO PORTATA FINESTRA DI INGRESSO / CANALE RETTANGOLARE Portata di progetto 600 l/s Larghezza 1.1 M pendenza 0.050% gamma 0.36 calcestruzzo H = 0.5 M h A ri x v Q m mq m bazin m/s l/s 0.5 0.55 0.262 51.073 0.58 321.45 0.55 0.61 0.275 51.586 0.60 365.97 0.6 0.66 0.287 52.032 0.62 411.35 0.65 0.72 0.298 52.423 0.64 457.47 0.7 0.77 0.308 52.770 0.65 504.24 0.75 0.83 0.317 53.078 0.67 551.56 0.8 0.88 0.326 53.355 0.68 599.38 Tabella 1 Condizioni di moto in moto uniforme nel canale di raccolta Sulla traversa, sia in sponda destra che in sponda sinistra, trova collocazione anche una paratoia di larghezza 1,00 m per la sghiaiatura del piccolo bacino alle spalle dello sbarramento. All ingresso del canale di raccolta nella vasca di carico è prevista una paratoia per l eventuale manutenzione e chiusura di sicurezza. La vasca di carico presenta un piano inclinato che consente di raccogliere l eventuale materiale in sospensione per allontanarlo tramite paratoia. Verifica dello stramazzo interno per la regolazione della portata massima La limitazione della portata massima in concessione è affidata ad uno stramazzo in parete sottile realizzato con lama in acciaio di altezza 80 cm. 10

Stramazzo Bazin Velocità in arrivo nulla o trascurabile L Larghezza della base 1.5 m H Altezza dal fondo 0.8 m h carico dello stramazzo 0.34 m m 0 0.45 Q Portata convogliata 599 l/s In cui Q = m 0 L H (2g H) 0,5 e m 0 = (0,405+0,003/h)*(1+0,55(H/h)^2) Tabella 2 Verifica dello stramazzo interno di limitazione della portata con 600 l/s (portata massima) Ne deriva che con 34 cm sullo stramazzo in parete sottile (1130,63+ 0,34 m), e cioè a quota 1130,97 m s.l.m., venga derivata la portata massima pari a 600 l/s. Lo stramazzo sfioratore della portata massima viene pertanto posto a quota 1130,98 m s.l.m. con una larghezza di 3,50 m. In merito alla limitazione della portata massima occorre ancora chiarire che la preliminare limitazione della portata massima avviene in corrispondenza della griglia Coanda, mediante il dimensionamento della stessa, che in base ai dati forniti dal costruttore e disponibili in bibliografia (Design Guidance for Coanda Effect Screens, U.S. Department of the Interior Tecnical Service Center Water Resource Services), consente di captare massimi 100 110 l/s per metro lineare di presa, di fatto limitando la captazione dalla griglia a portate inferiori di 700 800 l/s. In ogni caso, in fase di collaudo dell opera di presa, potrà valutarsi direttamente l efficienza della griglia coanda e la capacità di convogliamento del canale sottostante la griglia, ed adeguare l opera di presa qualora giungesse una portata troppo elevata alla vasca di carico tale da condizionare la regolazione della portata massima tramite lo stramazzo di 3,50 m. Verifica della luce per il rilascio del DMV Il rilascio del DMV avviene attraverso una luce sotto battente sulla traversa. Per la sua verifica si considera cautelativamente come riferimento il battente idrico corrispondente alla soglia di presa (1132,28 m s.l.m.). La portata cui si fa riferimento è quella del DMV sommato al primo step di modulazione che è pari a 77 l/s. La quota a cui sono poste le finestre del DMV è di 1131,68 m s.l.m. 11

Tale battente idrico è il seguente: Luci a battente Q Portata convogliata 0.077 H Altezza pelo libero/baricentro luce 0.54 h altezza della luce dal fondo 0.13 L Larghezza della base 0.3 Ce coefficiente di efflusso 0.61 In cui Q = C e L h (2g H) 0,5 Tabella 3 Verifica del rilascio del DMV (DMV+primo step di modulazione) Gli obblighi di legge impongono che il DMV venga modulato rilasciando in alveo una portata adattata all andamento idrologico del corso d acqua derivato. In particolare, può essere scelta la modulazione di tipo A in percentuale rispetto alle portate in alveo o di tipo B con gradini definiti a priori. Per il caso in esame si prevede una modulazione di tipo B da realizzarsi mediante apertura/chiusura di una paratoia manuale (serraglio) a fianco della finestra del DMV. La bocca del DMV risulterà sempre aperta e conterrà anche il primo step di modulazione, mentre le altre due finestre di modulazione verranno aperte secondo gli altri due gradini di apertura a cui corrisponderanno le seguenti portate: Condizioni idrologiche Mesi Portata media con modulazione Finestre aperte Magra Gennaio, Febbraio, Marzo, Dicembre 77 l/s Luce DMV Media Aprile, Agosto, Settembre, Ottobre 91 l/s Luce DMV + finestra A Morbida Maggio, Giugno, Luglio, Novembre 117 l/s Luce DMV + finestra A + finestra B Il rilascio del DMV modulato in condizioni di magra viene pertanto assicurato dalla finestra del DMV in sulla traversa, mentre negli altri periodi saranno aperte le altre finestre, denominate A e B a cui corrispondono Finestra A: 14 l/s Finestra B: 26 l/s 12

Finestra A Q Portata convogliata 0.015 H Altezza pelo libero/baricentro luce 0.54 h altezza della luce dal fondo 0.13 L Larghezza della base 0.06 Ce coefficiente di efflusso 0.61 In cui Q = C e L h (2g H) 0,5 Tabella 4 Dimensionamento finestra A Finestra B Q Portata convogliata 0.026 H Altezza pelo libero/baricentro luce 0.54 h altezza della luce dal fondo 0.13 L Larghezza della base 0.1 Ce coefficiente di efflusso 0.61 In cui Q = C e L h (2g H) 0,5 Tabella 5 Dimensionamento finestra B Captazione per la derivazione irrigua n. 5777 Immediatamente a valle dell opera di presa in progetto è presente il punto di prelievo di una piccola derivazione irrigua in istruttoria. Tale concessione, da quanto risulta agli atti, prevede una portata massima pari a 22 l/s e prevede di prelevare mediante uno sbarramento precario in materiale litoide, da uno dei due rami in cui si divide il Rio Milanesio. I proponenti intendono realizzare, sul lato destro della traversa, una bocca di presa per la derivazione irrigua. Tale bocca rilascia a valle, sul lato ove sono poste le opere di captazione irrigua, la portata massima di competenza della derivazione n. 5777. Tale bocca viene posta alla quota di 1131,82 m, con larghezza di 10 cm ed altezza 13 cm. La bocca sotto battente è collocata ad una quota intermedia tra le finestre del DMV e la soglia di captazione della griglia coanda, pertanto viene assicurato prioritariamente il rilascio al Rio Milanesio, successivamente viene data portata all uso irriguo, ed infine viene attivato il prelievo idroelettrico e piscicolo. Luce per consorzio irriguo Q Portata convogliata 0.022 H Altezza pelo libero/baricentro 0.4 13

luce h altezza della luce dal fondo 0.13 L Larghezza della base 0.1 Ce coefficiente di efflusso 0.61 In cui Q = C e L h (2g H) 0,5 Tabella 6 Dimensionamento della luce per la derivazione n. 5777 ad uso irriguo Scala di rimonta dell ittiofauna La traversa non presenta una scala di rimonta dell ittiofauna in quanto l alveo del Rio Milanesio si presenta connotato nel tratto di interesse da salti naturali ed ostacoli del tutto paragonabili al salto costituito dallo sbarramento in progetto, come documentato in Foto 2. Condotta forzata La condotta forzata che si prevede di realizzare presenta un diametro di 600 mm ed è realizzata in acciaio. La condotta verrà interrata per tutto il suo sviluppo con almeno 80 cm di ricoprimento. L unico punto in cui non è interrata è l attraversamento sul Rio Milanesio, in corrispondenza del quale è staffata al ponte esistente. La condotta forzata si sviluppa dapprima sulla sinistra orografica e successivamente sulla destra del Rio Milanesio. Nei tratti in cui si attraversano terreni agrari, la profondità di posa sarà tale da consentire un sufficiente franco di lavorazione al fine di non creare ostacolo e impedimenti alle colture presenti. Lungo la condotta verranno collocati i blocchi d'ancoraggio in base alla morfologia del terreno e al progetto esecutivo, che verrà predisposto dopo l'autorizzazione al prelievo. La condotta forzata prevista è realizzata in acciaio di diametro 600 mm ed avrà uno sviluppo complessivo di 810 m. Lungo tutto il tracciato della condotta sarà posato un cavidotto per l'alimentazione dei dispositivi elettrici previsti all'opera di presa. La parte di valle del tracciato è condivisa con la condotta di raccolta delle acque fognarie di Roccia e Villaretto, che viene descritta nelle pagine seguenti. Il tracciato della condotta forzata è rappresentato negli elaborati grafici allegati. Le sezioni del tracciato sono riportate nelle Tav. 08 Sezioni di posa della condotta. Il profilo della condotta è riportato in Tav. 09. 14

La documentazione fotografica del tracciato allo stato attuale è riportata nella Tav. 08 e nella documentazione fotografica allegata alla relazione Paesaggistica. Punto A Opera di presa precedentemente descritta. Tratto A B Tra l opera di presa (PUNTO A) e la strada comunale di Villaretto il tracciato della condotta si svolge in sinistra idrografica. Immediatamente a valle della presa, la condotta percorre per un breve tratto il Rio Milanesio in subalveo alla base della parete rocciosa di sinistra. Il percorso in subalveo consente di evitare la realizzazione di una galleria in un complesso roccioso con emergenze idriche. La sezione di passaggio in subalveo è rappresentata in SEZIONE 1 e prevede la posa della condotta ad una profondità di almeno 1,00 m rispetto al fondo alveo ed il rivestimento con massi di cava. A valle rispetto alla sezione 1, il tracciato segue il versante naturale con debole pendenza che consente di posare la condotta ad una distanza di oltre 4 m dal ciglio spondale e demaniale, ad una profondità di 0,80 m (SEZIONE 2). In corrispondenza della SEZIONE 3 emerge il substrato roccioso per un breve tratto (10 m) che comporta la demolizione in roccia per poter realizzare la posa della condotta e la pista di cantiere. La demolizione sarà consistente perché al fine di ottemperare ai disposti del R.D. 523/04 occorre posare la condotta a 4,00 m di distanza dal ciglio spondale. Qualora venissero evidenziate delle problematiche in merito alla demolizione della roccia, il tracciato della condotta potrebbe prevedere un breve passaggio in subalveo con limitatissimi interventi di disgaggio. A valle di questo punto è presente sufficiente spazio per la realizzazione della posa della condotta (SEZIONE 3). Nel punto B la condotta raggiunge la strada asfaltata di Villaretto. Tratto B C Nel tratto B C il percorso della condotta forzata si sviluppa interamente su sedime stradale ad uso pubblico. Nel punto B viene raggiunta la strada comunale che viene percorsa per alcuni metri (circa 20 m) per poi realizzare una curvatura e consentire la posa della condotta in attraversamento aereo del Rio Milanesio. La condotta nel tratto aereo sarà appoggiata e vincolata a travi in acciaio fissate sulle spalle in calcestruzzo dell attraversamento esistente. 15

La sezione ed i disegni particolareggiati di attraversamento sono riportati in Tav. 11. Idraulicamente, l attraversamento è compatibile in quanto le altezze d acqua attese in corrispondenza del ponte esistente presentano un adeguato franco rispetto all intradosso della condotta in progetto. Per quanto riguarda la compatibilità paesaggistica, la condotta forzata nel tratto aereo verrà rivestita con uno scatolare in acciaio corten. A valle dell attraversamento aereo la condotta segue la strada sterrata comunale che con percorso pianeggiante raggiunge la parte più bassa della Fraz. Roccia (SEZIONE 5). Tratto C D Nel tratto C D il tracciato si svolge interamente su terreni naturali gestiti a prato sfalciato e lungo i quali è riconoscibile il tracciato della vecchia strada vicinale Pranovo Roccia che è riportata sulle planimetrie catastali. Il percorso si sviluppa a cavallo del sedime della strada vicinale interessando parzialmente anche i mappali limitrofi. Tratto D E Nel punto D il tracciato della condotta forzata si congiunge con il tracciato della condotta di intercettazione fognaria, che segue il percorso di un antico canale irriguo. Il tracciato si svolge interamente su terreni naturali gestiti a prato sfalciato e lungo i quali è riconoscibile il tracciato della vecchia strada vicinale Pranovo Roccia che è riportata sulle planimetrie catastali. Il percorso si sviluppa a cavallo del sedime della strada vicinale interessando parzialmente anche i mappali limitrofi. PUNTO E Il punto E è la centrale idroelettrica. In prossimità dell edificio, la condotta forzata si approfondisce per raggiungere la profondità della turbina, mentre la condotta fognaria segue la pendenza del terreno aggirando il manufatto della centrale. Verifica della condotta forzata La condotta forzata presenta un diametro di 0,60 m e verrà realizzata in acciaio con uno spessore minimo definito dalle verifiche idrauliche che seguono. La lunghezza della condotta forzata sarà di complessivi 810 m. 16

Al fine di ottenere i massimi rendimenti dal sistema condotta turbina si è dimensionato l'imbocco della condotta forzata in modo da evitare la formazione di vortici. Si sono infatti previsti: condizioni simmetriche d'arrivo dell'acqua, velocità moderate, sufficiente sommergenza. Secondo studi reperibili in letteratura (Gulliver, Rindels e Liblom), la formazione di vortici può essere evitata rispettando le seguenti condizioni: S > 0,7 D. in cui S è la sommergenza e D il diametro della condotta. Nel caso specifico, la sommergenza è di 1,04 m e quindi superiore al 0,7 D consigliato (0,42 m). Per ridurre le perdite di carico all'imbocco si prevede un adeguato profilo di raccordo e la messa in opera di una condotta d'aspirazione. Si è verificato lo spessore della condotta forzata prevista del diametro di 600 mm in acciaio nel tratto terminale in corrispondenza della centrale. Nella tabella a seguire, in base alla velocità massima dell'acqua nella condotta, vengono calcolati gli effetti del colpo d'ariete per la chiusura istantanea e per una chiusura con il tempo di 20 s. La pressione massima nel caso di chiusura con colpo d'ariete comporta un carico totale di: chiusura con tc> di 20 s 120 m chiusura istantanea 289 m Si assume lo spessore di 6,0 mm della condotta. In questo caso, la tensione risulta di : chiusura con tc> di 20 s 667 kg/cmq chiusura istantanea 1606 kg/cmq In ogni caso, si impone sulla macchina un dispositivo di chiusura (tegolo deviatore) tale da garantire la condotta da sovra pressioni maggiori a quelle sopra indicate. La tabella di calcolo viene riportata a seguire: 17

Intercettazione delle condotte fognarie Come misura di mitigazione degli impatti a carico del corso d acqua, i proponenti prevedono di intercettare gli scarichi fognari delle borgate Roccia e Villaretto per recapitarle nel Rio Milanesio in Loc. Pranovo in corrispondenza delle vasche ittiche, dove sono restituite tutte le portate derivate dal Rio Milanesio. Con tale misura di mitigazione non avviene una concentrazione del carico organico nel tratto sotteso dalla derivazione in progetto. L intercettazione della condotta fognaria di Villaretto avviene mediante un pozzetto che devia il flusso del refluo nella nuova condotta. La vecchia condotta di scarico verrà comunque mantenuta in funzione come troppo pieno. La condotta fognaria è stata prevista di diametro 315 mm in PVC SN 8. Il dimensionamento è riportato nelle pagine che seguono. Il tracciato della condotta fognaria percorre dapprima il versante orografico sinistro dove intercetta lo scarico di Villaretto e successivamente raggiunge il Rio Milanesio presso il quale verrà effettuato un attraversamento in subalveo, rappresentato in Tav. 12. L attraversamento presenta due pozzetti di ispezione realizzati esternamente all alveo e collocati ad oltre 4,00 m dalla sponda. Tra i due pozzetti la condotta fognaria sarà incamiciata mediante tubo in acciaio, e tutto il tratto verrà consolidato con la posa di massi di cava. Il tubo camicia avrà un ricoprimento minimo di 1,00 m. A valle dell attraversamento il tracciato si svolge tra incolti e prati, fino all intercettazione della condotta di scarico di Roccia, presso il quale verrà realizzato un pozzetto. Anche in questo caso la vecchia condotta assumerà la funzione di troppo pieno. A valle del pozzetto di intercettazione dello scarico di Roccia, la condotta seguirà il tracciato di un antico canale irriguo, che a partire dal Rio Milanesio raggiungeva i prati del versante sinistro del 18

conoide. La traccia del canale è evidente e garantisce una pendenza costante e compatibile con le caratteristiche del fluido. La sezione tipo nel tratto a valle dello scarico di Villaretto è la SEZIONE 10. Nel punto D la condotta fognaria raggiunge il conoide e quindi il tracciato della condotta forzata, pertanto verrà posata in parallelo ad essa. In prossimità della centrale la condotta fognaria aggira il fabbricato in progetto e segue la pista di accesso alla centrale fino alla strada provinciale. Presso la strada provinciale la condotta fognaria sarà posta in un tubo incamiciato di diametro 50 cm in acciaio. (Tavola 17 Attraversamento S.P. 105) A valle della provinciale, il tracciato segue il limite della vasca per la troticoltura e raggiunge lo scarico. Nello stesso punto, a valle della SP verranno scaricate le acque della piscicoltura e della fognatura. In alveo saranno già presenti le acque scaricate dall impianto idroelettrico rilasciate a ponte del ponte sulla SP. La condotta fognaria sarà provvista dei pozzetti d ispezione posti alla distanza indicativa di 40 50 m. Dimensionamento della condotta fognaria Il dimensionamento della condotta fognaria mista deve tenere conto che, per evitare intasamenti dovuti a materiale trasportato, il diametro minimo da scegliersi è di almeno 300 mm. In particolare, riscontrata la dotazione unitaria dell'acquedotto comunale media pari circa Qa = 200 l/giorno x abitante e stimato il coefficiente di afflusso in fognatura pari 0,80 ed il rapporto tra afflusso massimo e medio pari a 3 e tra medio e minimo pari a 2, si ricavano i seguenti valori per le portate nere in fognatura, riferite ad un abitante servito: q max = 0,0056 l/s x ab q med = 0,0019 l/s x ab q min = 0,0009 l/s x ab Si valuta che la popolazione servita dalla nuova tubazione risulti pari ad un massimo di 80 abitanti equivalenti, da cui si stimano le portate nere: q max = 0,0056 l/s x ab * 80 ab = 0,448 l/s q med = 0,0019 l/s x ab * 80 ab = 0,152 l/s q min = 0,0009 l/s x ab * 80 ab = 0,072 l/s 19