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FUNZIONE DELLE PROTEINE RAPPORTO STRUTTURA-FUNZIONE

Principi basilari: 1.Le funzioni di molte proteine richiedono il legame reversibile con altre molecole (LIGANDO) Un ligando può essere di natura diversa, anche un altra proteina La natura transitoria delle interazioni proteina-ligando è essenziale per la vita perché consente all organismo di rispondere rapidamente e reversibilmente a variazioni ambientali e metaboliche 2. Un ligando si lega ad una regione della proteina (SITO DI LEGAME) complementare al ligando per dimensione, carica e carattere idrofobico. L interazione è specifica ed è in grado di discriminare tra migliaia di molecole presenti in prossimità del sito di legame. Una proteina può possedere siti di legame diversi per altrettanti ligandi.

3. Il legame proteina-ligando è spesso accompagnato da una modificazione conformazionale della proteina che rende il sito di legame più complementare al ligando con un conseguente rafforzamento del legame (ADATTAMENTO INDOTTO) 4. Le interazioni proteina-ligando possono essere regolate mediante il legame con altri ligandi specifici che possono causare nella proteina alterazioni strutturali che modificano l affinità e quindi la forza di legame con il primo ligando.

5. Le modificazioni conformazionali possono essere impercettibili (vibrazioni molecolari e piccoli movimenti dei residui AA) o più evidenti (spostamenti di parti della struttura della molecola di diversi nanometri). Le modificazioni conformazionali sono molto spesso essenziali per la funzione della proteina. 6. In un sistema multisubunità, una modificazione conformazionale a livello di una delle subunità può essere trasmessa alle altre subunità provocando modificazioni strutturali simili.

MIOGLOBINA e EMOGLOBINA - esempio classico di come la struttura influenza la funzione e le caratteristiche delle proteine - prime proteine di cui è stata determinata la struttura tridimensionale (cristallografia a raggi X, J. C. Kendrew, M. F. Perutz) - l analisi comparativa delle due proteine ha permesso di ottenere preziose informazioni sui rapporti struttura-attività delle proteine. la scoperta delle basi molecolari dell anemia falciforme ha dimostrato per la prima volta che un cambiamento nella sequenza AA di una proteina può determinare l insorgenza di una malattia - evoluzionisticamente correlate ed entrambe molecole trasportatrici di ossigeno, ma..

hanno diversa funzione metabolica specifica L EMOGLOBINA trasporta l ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici, dove una parte di esso può essere direttamente utilizzata per il metabolismo. Un altra parte può essere immagazzinata mediante il legame alla MIOGLOBINA e resa quindi disponibile quando la domanda di ossigeno da parte dei mitocondri dei tessuti periferici è forte. A livello dei tessuti periferici l EMOGLOBINA lega la CO 2 rilasciata dai processi ossidativi e la trasporta ai polmoni. EMOGLOBINA trasportatrice di ossigeno nel sangue MIOGLOBINA riserva di ossigeno nel muscolo diversa affinità per l ossigeno, diverso sistema di regolazione

e diversa struttura EMOGLOBINA è un tetramero MIOGLOBINA è un monomero Emoglobina

Nessuna delle catene laterali degli AA naturali può legare reversibilmente O 2. Questo ruolo viene in genere svolto da metalli di transizione tra cui Fe e Cu. La capacità di emoglobina e mioglobina di legare O 2 dipende dalla presenza del gruppo EME che conferisce alle due proteine il colore caratteristico Catene laterali: 4 metili 2 vinili 2 propionati Anello tetrapirrolico (4 anelli pirrolici legati da ponti metinici) Eme (Fe-protoporfirina IX)

L atomo di ferro può formare sei legami di coordinazione: quattro sono impegnati con gli N dell anello porfirinico, il 5 e il 6 sono perpendicolari al piano della porfirina. 5 legame di coordinazione: residuo di His (ISTIDINA PROSSIMALE o RESIDUO F8) 6 legame di coordinazione: O 2 Gli atomi N (donatori di elettroni) impediscono la conversione del Fe dell eme da (+2) a (+3) Solo Fe+2 è in grado di legare reversibilmente O 2

Oltre a His F8 (His 93 ), un secondo residuo di His, His 64, (RESIDUO E7 o ISTIDINA DISTALE), si trova vicino all eme ma non è legato ad esso. Il legame H tra O 2 legato e His E7 stabilizza il legame di O 2 a Fe e impedisce l ossidazione di Fe2+ a Fe3+ con conseguente perdita della capacità legante. La reattività di Fe2+ è diversa se l eme è isolato o si trova dentro la proteina, indicando l importanza di E7. Residui che circondano il gruppo eme nella mioglobina

Il legame Fe-O 2 ha una geometria angolare, conformazione che si adatta agli spazi interni della mioglobina Il legame Fe-CO ha una geometria lineare, perpendicolare al piano dell eme CO è un potente veleno proprio per la sua capacità di legarsi a ferroemoglobina e ferromioglobina bloccando il trasporto di O 2

Se il gruppo EME è isolato: CO ha un affinità per Fe 25.000 volte maggiore di O 2 Se il gruppo EME si trova nella mioglobina (o emoglobina): CO ha un affinità per Fe 200 volte maggiore di O 2 Nella mioglobina HisE7 forza CO a legarsi a Fe con una geometria angolare simile a O 2 Questo effetto indebolisce il legame di CO all eme della mioglobina L effetto di HisE7 sul legame con CO è fisiologicamente importante perché, anche se in quantità molto basse, CO è un sottoprodotto del nostro metabolismo

Quindi, in generale: la funzione di un gruppo prostetico è modulata dal suo ambiente polipeptidico

La mioglobina ha un solo sito di legame per O2 - struttura estremamente compatta (45x35x25 Angstrom) - circa il 78% della catena ha struttura ad α-elica (8 segmenti principali collegati da ripiegamenti) - spazio interno molto limitato. Contiene quasi esclusivamente gruppi non polari (leucina, valina, metionina, fenilalanina). Gli unici due residui polari all interno sono due istidine che hanno una funzione critica nel sito di legame. - il gruppo eme è localizzato in una fenditura della molecola. Le catene di propionato del gruppo eme sono esposte verso la superficie. Il resto del gruppo eme è all interno ed è circondato da gruppi non polari, eccetto le due istidine PM= 16700 153 AA

EMOGLOBINA - è costituita da 4 catene polipeptidiche uguali a 2 a 2 legate tra loro da legami non covalenti - ogni subunità contiene un gruppo eme ed un sito di legame per O 2 - i gruppi eme sono posti vicino all esterno - il tetramero è quasi sferico (diametro 55 Angstrom) - ciascuna subunità α è in contatto con entrambe le β e viceversa. Poche interazioni α-α e β-β Catene α = 141 AA Catene β = 146 AA α e β hanno struttura tridimensionale molto simile Omologia di sequenza <50%

E nota la sequenza primaria di Emoglobina di più di 60 specie. Notevole variabilità della struttura primaria. Solo 9 AA sono conservati in tutte le specie (residui costanti=costrizioni funzionali) Residui conservati dell Emoglobina (Costrizioni funzionali) Posizione AA Ruolo F8 His Istidina prossimale, lega EME E7 His Istidina distale, vicina a EME CD1 Phe In contatto con EME* F4 Leu In contatto con EME* B6 Gly Permette stretta vicinanza tra eliche B ed E C2 Pro Termine dell elica (gomito della catena polipeptidica) HC2 Tyr Lega tra loro eliche H ed F C4 Thr H10 Lys *contribuisce a creare l ambiente idrofobico necessario all eme ostruendone la tasca idrofobica. Le forti caratteristiche non polari dell interno si conservano inalterate a causa della sostituzione tra AA idrofobici. Molto più variabili sono i residui sulla superficie della molecola.

LE STRUTTURE TRIDIMENSIONALI DELLA MIOGLOBINA E DELLE CATENE α E β DELL EMOGLOBINA SONO MOLTO SIMILI Struttura terziaria simile nonostante la diversità di sequenza (identità di sequenza tra le tre catene: 27AA) Il folding è importante per la funzione, che è la stessa (in questo caso trasporto di O 2 ) Tra le tre catene sono conservati solo i residui importanti per la funzione Sebbene le subunità α e β dell emoglobina abbiano al stessa struttura della mioglobina, nuove proprietà emergono quando le quattro subunità si uniscono per formare un tetramero

CINETICA DI OSSIGENAZIONE DELLA MIOGLOBINA 1 Torr: la pressione esercitata da una colonna di Hg di 1 mm a 0 C e gravità standard (1 mmhg) Curva di legame (curva di saturazione) dell ossigeno: saturazione frazionale Y in funzione della concentrazione di O 2 Saturazione frazionale: frazione dei possibili siti di legame a cui è effettivamente legato O 2. Rapporto tra siti di legame per O 2 occupati e non occupati. Il valore di Y può variare da 0 (tutti i siti vuoti) a 1 (tutti i siti occupati) La concentrazione di O 2 è riportata sotto forma di pressione parziale di O 2 (po 2 ) ed è espressa in Torr Il valore di po 2 a cui la metà dei siti sono occupati da O 2 (P 50 50% di saturazione) è di 2 Torr

DIFFERENZE TRA MIOGLOBINA E EMOGLOBINA 1. La mioglobina ha maggiore affinità per O 2 della emoglobina diversi valori di P 50 (Y=0,5) Per la mioglobina P 50 = 2 Torr Per l emoglobina P 50 = 26 Torr 2. La cinetica di ossigenazione è diversa La curva di dissociazione per la mioglobina è iperbolica, mentre quella per l emoglobina è sigmoide O 2 si lega all emoglobina in maniera cooperativa: il legame ad un gruppo eme facilita il legame di O 2 agli altri gruppi eme dello stesso tetramero Allo stesso modo, il distacco da un eme facilita il distacco degli altri I gruppi eme di una molecola di emoglobina comunicano l uno con l altro

L emoglobina è una proteina allosterica, la mioglobina no Proteina allosterica: il legame della proteina con un ligando a livello di uno specifico sito di legame modifica le proprietà di un altro sito sulla stessa molecola proteica attraverso una modificazione conformazionale allosterico = altra forma

IL LEGAME DI 0 2 PROVOCA UNA MODIFICAZIONE STRUTTURALE DELL EMOGLOBINA Tramite analisi a raggi X è stato osservato: L emoglobina può esistere in due stati conformazionali: T (tense) bassa affinità per O 2 R (relaxed) alta affinità per O 2 Il legame di O 2 all emoglobina stabilizza lo stato R Quando O 2 non è disponibile lo stato T è più stabile

Significato biologico del legame cooperativo di O 2 nell emoglobina: in condizioni fisiologiche tipiche, permette all emoglobina di trasportare una quantità di O 2 1,83 volte maggiore di quella teoricamente trasportabile se i siti di legame fossero indipendenti

Oltre a trasportare O 2 necessario alle cellule, l emoglobina trasporta anche CO 2 dai tessuti ai polmoni e ai reni, dove CO 2 viene escreta. Il legame di CO 2 all emoglobina è inversamente correlato al legame di O 2 e dipende dal ph ematico (reazione idratazione CO 2 anidrasi carbonica). L affinità dell emoglobina per O 2 diminuisce al diminuire del ph, a partire dal valore fisiologico di 7,4. Nei capillari dei tessuti periferici (ph<7,4, elevata [CO 2 ]) è favorito il rilascio di O 2 e il legame con CO 2. Nei capillari dei polmoni (ph>7,4, bassa [CO 2 ]:favorito il rilascio di CO 2 e il legame con O 2

L effetto del ph e della concentrazione di CO 2 sul legame e sul rilascio di O 2 dall emoglobina è detto effetto Bohr (Christian Bohr, 1904) ph del sangue nei polmoni = 7,6 ph del sangue nei tessuti = 7,2 Basi chimiche dell effetto Bohr: La struttura quaternaria dello stato T è stabilizzata da due ponti salini e da un legame H tra i tre residui AA. Il legame H e il ponte salino tra His146 e Asp94 dipendono dalla protonazione di His, quindi dalla [H + ].

L affinità dell emoglobina per O 2 nei globuli rossi è minore di quella dell emoglobina libera in soluzione. Questa differenza è dovuta alla presenza nei globuli rossi umani di 2,3-bifosfoglicerato (BPG) in quantità circa equimolari rispetto all emoglobina (circa 2mM).

Una molecola di BPG si lega al centro del tetramero in una tasca presente solo nella forma T ed in un sito diverso da quello per O 2 Durante la transizione T-R la tasca si contrae e BPG viene rilasciato Perché la transizione T-R possa avvenire si devono rompere i legami tra BPG e emoglobina In presenza di BPG, per promuovere la transizione T-R deve essere occupato un maggior numero di siti di legame per O 2 (bassa affinità) Il decremento dell affinità per O 2 quando l emoglobina si trova nei globuli rossi è essenziale per permettere il rilascio di O 2 a livello tissutale BPG è un regolatore allosterico dell emoglobina

L interazione Emoglobina-BPG ha altre importanti implicazioni fisiologiche: Il tetramero dell emoglobina fetale è costituito da 2 catene α e 2 catene γ La sequenza primaria di γ ha una identità di sequenza del 72% rispetto a β Una differenza importante è a livello del sito di legame per BPG: S 143 in γ sostituisce His 143 di β. Minore affinità per BPG e conseguentemente maggiore affinità per O 2. L affinità per O 2 dell emoglobina fetale è più alta di quella materna Questa differenza di affinità rende possibile il trasferimento di O 2 dai globuli rossi materni a quelli fetali

Il gene della globina espresso dal feto umano è diverso da quello espresso dall adulto Emoglobina fetale e emoglobina adulta sono due isoforme o isotipi, cioe: proteine distinte che svolgono la stessa funzione diverse proprietà regolatorie espresse da geni diversi espresse in tessuti diversi diversa struttura primaria, qualche volta terziaria e quaternaria Emoglobina fetale e emoglobina adulta sono un esempio tipico che dimostra come la duplicazione genica e la specializzazione molecolare possano risolvere un problema biologico: nel caso specifico, il trasporto dell ossigeno dalla madre al feto

L emoglobina è contenuta nell eritrocita e occupa gran parte del suo volume (150g/L) Oltre all emoglobina l eritrocita contiene poche altre molecole Non contiene nucleo nè mitocondri Non si ha sintesi proteica Vita breve non avendo la capacità di sostituire eventuali componenti danneggiati (t1/2 20gg).

L anemia falciforme risulta dall aggregazione di molecole mutate di deossiemoglobina Emoglobina normale Emoglobina anormale.val-his-leu-thr-pro-glu-gly-lys..val-his-leu-thr-pro-val-gly-lys. tratto di catena β dell emoglobina

Per effetto della mutazione la deossiemoglobina S ha una regione idrofobica sulla superficie che causa un aggregazione di queste molecole in catene che si organizzano in fibre insolubili