1. INTERVENTI DI PROGETTO 2. SOLUZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

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I N D I C E 1. INTERVENTI DI PROGETTO 2. SOLUZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 1

1. INTERVENTI DI PROGETTO Obiettivi che l Amministrazione Comunale ha voluto conseguire con questo interventi è quello di riqualificare ambiti del territorio di particolare interesse storico, oltre che strettamente funzionali allo sviluppo socio-economico della comunità. Le scelte più propriamente tecniche e progettuali si sono orientate, in linea con la sua strategica ubicazione, al suo utilizzo ed alla sua fruizione, al mantenimento, conservazione e rifacimento del basolato in pietra naturale del luogo, al fine di preservarne la naturale bellezza ed il segno del tempo insito proprio nel materiale. Gli interventi di risistemazione previsti risultano essere sinteticamente i seguenti. Ripavimentazione con basolato calcareo L ambito di intervento del progetto in oggetto, così come ridefinito a seguito degli incontri negoziali con la Regione Puglia, comprenderà l intero asse di via Acquaviva, che connette via Rosselli con via XXIV maggio. In generale il progetto prevede il recupero massimo della pavimentazione esistente in basole di pietra calcarea che caratterizza via Acquaviva, compresi i cordoli, che sarà ricollocato nel rispetto del disegno originario. Le lavorazioni previste sono le seguenti: la rimozione di basolati, compreso il sottofondo di qualsiasi natura, con tutti gli accogimenti atti al loro recupero; la catalogazione e la numerazione di ogni chianca, con puntuale documentazione fotografica; la cernita, la pulitura ed eliminazione dei residui cementizi presenti sulla faccia che rimarrà a vista senza compromettere la patina originaria, e la rilavorazione degli assetti delle basole rinvenute e da reimpiegare mediante taglio e rifilatura dei bordi irregolari, compresi l'accatastamento nell'ambito del cantiere, nei siti che indicherà la D.L., con ogni accorgimento per evitarne il danneggiamento; realizzazione di piano di posa e massetto armato dello spessore di 10 cm; la posa in opera di emulsione bituminosa; il ricollocamento, in opera del basolato in pietra calcarea, precedentemente rimosso e accatastato nell'ambito del cantiere, su idoneo sottofondo, sigillatura dei giunti con malta liquida di cemento e polvere di pietra, anche a più riprese fino a completa saturazione dei vuoti. E stato stimato un recupero del 90% del basolato esistente. L integrazione con nuove basole verrà effettuata distribuendole in maniera omogenea su tutta la superficie interessata. Tale fase sarà preventivamente discussa con la DL e la Soprintendenza. Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 2

Particolare costruttivo: Pavimentazione in basole La basole nuove dovranno essere del tutto simili, per forma, dimensione, spessore e finitura superficiale a quelle esistenti. La rilavorazione del basolato, laddove per indicazioni progettuali non potesse essere eseguita in cantiere, sia per sicurezza di esecuzione (rischi specifici delle lavorazioni, movimentazioni in aree ristrette), sia per una rilevante quantità di materiale da trattare, sia per carenza di spazi utili nelle aree di cantiere (considerando l ubicazione di via Acquaviva), sia per rispettare i tempi di realizzazione dell intero lavoro, dovrà essere effettuata in luogo apposito (area scoperta o coperta, ovvero deposito) nell ambito del territorio comunale. La scelta delle pietre da rilavorare dovrà eliminare le pietre rotte o spezzate, e di piccole dimensioni; quelle di forma irregolare e che non possano ricondursi a forma quadrangolare; quelle che presentino rotture o deterioramenti negli spigoli tali che non possano essere eliminati, risquadrando nuovamente la pietra. Ove fosse necessaria tale riquadratura le basole dovranno essere ricondotte a tre classi di larghezza, pari a 30, 40 e 50 cm. La rilavorazione del basolo dovrà eseguirsi a scalpello lavorando a puntillo fine sulla faccia a vista della pietra. La pietra inoltre, se necessario, dovrà essere lavorata a scalpello nelle facce di combaciamento e negli assetti per consentire una posa in opera molto ravvicinata al fine di ottenere una larghezza delle connessure non eccessiva. Sia per i basoli di recupero che per quelli di surroga, la posa in opera sarà realizzata con malta cementizia a q.li 3, previo formazione del sottofondo con conglomerato cementizio armato (per i marciapiedi si potrà utilizzare una malta idraulica con sottofondo non armato). La sigillatura dei giunti sarà effettuata, con miscela cementizia e polvere derivante dalla lavorazione della pietra, in modo da garantire una colorazione del materiale dei giunti simile al colore della pietra. Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 3

Le superfici dovranno conformarsi ai profili e alle pendenze volute, secondo le indicazioni di progetto per consentire un idoneo deflusso delle acque secondo il disegno della pavimentazione previsto. La posa in opera della pavimentazione sarà eseguita nel rispetto delle quote esistenti di ingresso alle abitazioni, convogliando il flusso delle acque bianche lungo l asse centrale delle strade, prevedendo una pendenza di circa 1,5%. Per quanto concerne i cordoni questi andranno rimossi e rilavorati per eliminare rotture o deterioramenti soprattutto sullo spigolo in vista, e ricollocati integrando cordoli nuovi nuovi di uguali caratteristiche e lavorazione. Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 4

sezioni tipo di via Acquaviva Particolare importanza nel progetto riveste l intervento sulla pubblica illuminazione, mediante la sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi corpi a lanterna su mensola, con lampade a migliore efficienza e resa cromatica, di tipo omologato e conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. Tali corpi illuminanti, assieme ad una riduzione della potenza assorbita e ad una conseguente riduzione dei consumi e dei costi di gestione per la Pubblica Amministrazione, garantiscono una resa estetica migliore rispetto all attuale sistema di illuminazione. Tale intervento inoltre consente di eliminare tutti i cavi a vista presenti sulle facciate in via G.A. Acquaviva d Aragona, ripulendo i prospetti migliorandone l aspetto estetico e aumentando la sicurezza degli utenti. Su via Acquaviva la rimozione del basolato consentirà di verificare ed intervenire sui sottoservizi esistenti. Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 5

lanterna a parete Piazzetta del Purgatorio L intervento sarà infine completato con la risistemazione della piccola Piazzetta del Purgatorio, compresa tra via Dante e via Acquaviva, dove sono previsti interventi di manutenzione generali e l inserimento di elementi di arredo urbano, quali: rimozione del cordolo di bordo e realizzazione di nuovo cordolo in pietra di recupero e nuovo; rimozione dei cordoli delle aiuole e installazione di nuovi cordoli in pietra a raso con la pavimentazione; pulitura della pavimentazione in basole per l intera superficie della piazzetta; pulitura di superficie lapidea della fontana, consistente nella asportazione meccanica delle incrostazioni mediante leggera spazzolatura, rimozione di residui tenaci con applicazione di piccole quantità di acqua ossigenata con microsabbiatrice; aspirazione continua del materiale rimosso; eventuale lavaggio con solvente; realizzazione di una rampa pedonale in corrispondenza dell attraversamento pedonale, al fine di garantire l accessibilità alla piazzetta; rimozione delle panchine e cestino esistenti, in stato di scarsa manutenzione, e l inserimento di nuovi elementi di arredo urbano: n. 6 panchine in legno e metallo ed un cesino. Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 6

panchina e cestino portarifiuti tipo installazione di proiettori architetturali in corrispondenza delle aiuole al fine di valorizzare con l illuminazione la fontana e contemporaneamente aumentare il livello di luce della piazza stessa. 2. SOLUZIONI PROGETTUALI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il progetto è stato redatto in conformità con le finalità delle norme contenute all interno Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici" e del Decreto Ministeriale - Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche". Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 7

L intervento prevede l impiego di soluzioni progettuali tali da evitare ogni discontinuità di quota, che possa costituire ostacolo od impedimento per soggetti con difficoltà motorie; pertanto, lì dove sussistono dei dislivelli planimetrici, il passaggio tra la quota stradale e quella dei marciapiedi, più alta rispetto alla prima di massimo 0,15 mt., è stato raccordato tramite rampe inclinate aventi pendenza minore dell 8%. Progetto Esecutivo: Relazione tecnica delle opere architettoniche 8