II incontro scientifico di facoltà 13 giugno 2007 Le tecnologie informatiche per la collaborazione Marco Colombetti
Microstoria del computer Le tre ere del calcolatore elettronico digitale: 1945 1960: calcolo scientifico e tecnico 1960 1995: elaborazione e gestione dei dati 1995 : e interazione umana Un evento interessante: a metà degli anni novanta l acronimo IT (Information Technology), utilizzato in Europa, è stato rimpiazzato da ICT (Information and Communication Technology) Un punto di vista personale: meglio ancora sarebbe HIT (Human Interaction Technology)
Strumenti per la collaborazione Il tipo di interazione più studiato: il lavoro collaborativo CSCW (Computer Supported Cooperative Work): termine coniato da Irene Greif and Paul Cashman nel 1984 L area esiste tuttora (l ultima conferenza biennale del settore, CSCW 06, si è svolta nel 2006 a Banff, in Canada), ma da almeno dieci anni mostra segni di stanchezza La ragione principale di una certa disaffezione verso il settore è la notevole catena di insuccessi: di fatto il CSCW non ha prodotto sistemi realmente utilizzati
Strumenti per la collaborazione 2 Negli ultimi anni sono comparsi altri acronimi: CWE (Collaborative Working Environments), CTS (Collaborative Technologies and Systems), groupware, social software,... Può darsi che si tratti soltanto di un operazione di restyling, e in questo caso sarebbe bene restarne lontani così ha fatto la Commissione Europea, che non ha inserito questi temi nel VII Programma Quadro per l ICT Forse, però, c è davvero qualcosa di nuovo (ma la Commissione Europea non se n è accorta ): dopotutto molte cose sono cambiate dalla metà degli anni novanta, quando è esploso il fenomeno del Web
Collaborazione e partecipazione A fronte degli insuccessi del CSCW dobbiamo osservare una notevole diffusione spontanea di sistemi per la collaborazione nel Web Il fenomeno più significativo in questo senso è probabilmente Wikipedia, l enciclopedia ipertestuale collaborativa Ci sono altri fenomeni interessanti, anche se meno appariscenti, ad esempio i sistemi collaborativi di marcatura (o folksonomie ) come del.icio.us, un sistema di social bookmarking delle risorse nel Web, e Flickr, un archivio fotografico che prevede la marcatura delle foto In questi sistemi la collaborazione assume la forma di partecipazione spontanea e auto-organizzata, tipica del cosiddetto Web 2.0
Il segreto del successo Il segreto del successo sembra essere la partecipazione: le persone collaborano spontaneamente perché per loro ciò ha senso I sistemi di collaborazione spontanea nel Web sono interessanti, ma è importante chiedersi se sia possibile riprodurre una dinamica analoga all interno di un organizzazione (un azienda, un istituzione pubblica,...) In altri termini, possiamo estendere la partecipazione spontanea in internet alla partecipazione spontanea in una intranet? Il problema non è tecnico, perché le tecnologie necessarie sono già disponibili a costi contenuti: si tratta invece di capire quali tipi di strumenti possano inserirsi in modo naturale e sensato nelle pratiche collaborative
Activity Theory e Interaction Design Di questo problema si occupa un settore dell informatica noto come Interaction Design, che unisce: uno sfondo teorico derivato dalla psicologia culturale (in particolare dall Activity Theory, le cui origini risalgono ai lavori di Lev Vygotsky) e da sviluppi recenti delle metodologie etnografiche (ad es. l etnografia on line ) e delle scienze dell organizzazione (ad es. la teoria delle comunità di pratiche nella versione sviluppata da Etienne Wenger) una concezione del progetto informatico che si discosta almeno in parte dai modelli tipici dell ingegneria del software e si avvicina invece al progetto architettonico/urbanistico e al design industriale
Conclusioni Lo sviluppo di sistemi informatici per l interazione, e in particolare per il lavoro collaborativo, è un impresa scientifica e tecnologica di notevole interesse e potenzialmente ricca di ricadute applicative è un area di ricerca interdisciplinare, particolarmente adatta alla nostra facoltà è un tema il cui interesse è riconosciuto anche all interno di singole aree disciplinari (l informatica, la psicologia culturale, le scienze dell organizzazione)