SARS - CoV. Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) IO 13. Rev. 01 del 23 settembre 2010 Pag. 1/10

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Pag. 1/10 Sindrome respiratoria acuta grave SARS - CoV File Redazione Dott. Giuliana Bonizzato Direzione Medica Ospedaliera Dott. Stefania Bertoldo - Servizio Prevenzione Protezione Data applicazione 15 novembre 2010 Verifica Dr Mauro Bertassello Direzione Medica Ospedaliera Dr Antonio Bressan Servizio Prevenzione Protezione Dr Giovanna De Checchi UOSVD Malattie Infettive Copia CONTROLLATA Approvazione Dr Francesco Buonocore Direttore Sanitario

Pag. 2/10 1. SCOPO/FINALITÀ Lo scopo di questa istruzione operativa è definire le linee guida comportamentali omogenee nei casi di pazienti con sospetta/probabile SARS (Sindrome respiratoria acuta grave). 2. APPLICABILITÀ L istruzione Operativa viene applicata: - dai Medici di prima diagnosi (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Medici del 118 e del Pronto Soccorso Ospedaliero) - dai Medici e dal personale infermieristico della U.O. di Malattie Infettive - dal personale medico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica 3. CENNI CLINICI La Sindrome Respiratoria Acuta grave riconosce come agente eziologico un coronavirus di origine animale che colpisce, in particolare, il personale sanitario addetto all assistenza. Dopo un periodo di incubazione, variabile fino a 10 giorni, l esordio è con febbre superiore ai 38 gradi centigradi, tosse secca e dispnea. Talvolta sono associati brividi e/o altri sintomi come cefalea, malessere generale, mialgie; i sintomi respiratori, a volte, compaiono in fase più tardiva. 4. GLOSSARIO: DEFINIZIONE DI CASO E DI CONTATTO CASO SOSPETTO: una persona che dopo il 1 novembre 2002, presenti una storia di: 1. febbre superiore a 38 C e uno o più sintomi respiratori : tosse o difficoltà di respirazione ; e una o più delle seguenti condizioni - contatto stretto nei 10 giorni precedenti l inizio dei sintomi, con un caso sospetto o probabile di SARS; - storia di viaggio o soggiorno nei 10 giorni precedenti l inizio dei sintomi, in aree affette. - residenza in un area con recente trasmissione locale di SARS 2. una persona con una malattia respiratoria acuta non spiegata, con conseguente decesso ed in cui non sia stata eseguita autopsia, in associazione a una o più delle condizioni di cui sopra.

Pag. 3/10 CASO PROBABILE: 1. Un caso sospetto con dimostrazione radiologica di infiltrati compatibili con polmonite o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) 2. Un caso sospetto con riscontro positivo per Coronavirus associato a SARS con uno o più test di laboratorio; 3. Un caso sospetto con riscontro autoptico compatibile con sindrome da di stress respiratorio acuto (ARDS) senza altre cause identificabili. CONTATTO: per contatto ravvicinato s intende : coabitazione, assistenza sanitaria o contatto diretto con persone malate e con secrezioni respiratorie e fluidi corporei di queste. CRITERI DI ESCLUSIONE: un caso dovrebbe essere escluso sulla base del dato epidemiologico. 5. MODALITÀ OPERATIVE Il Medico di prima diagnosi (Servizio 118, Pronto Soccorso, MMG,MGM, PLS) che, nel corso della propria attività si trovi ad osservare un caso ipotetico di SARS, attiva una procedura di TRIAGE con la quale dovrà accertare la presenza contemporanea dei due criteri (clinico ed epidemiologico) previsti per la diagnosi di caso sospetto e/o probabile di SARS. Nella eventualità di negatività di questi criteri la procedura s interrompe ed il paziente viene seguito secondo le vie cliniche ordinarie. Qualora entrambi i criteri siano positivi e si configuri il quadro di caso sospetto si dovr à procedere all invio del paziente direttamente alla UO di Malattie Infettive dell Ospedale Mater Salutis di Legnago, per la valutazione clinica. In questo caso dovranno essere adottati tutti i DPI previsti dalla normativa per gli operatori sanitari che vengono in contatto diretto con il caso ( facciale filtrante FFP2, guanti, occhiali o visiera protettiva, camice monouso, grembiule, soprascarpe ) e per il paziente ( mascherina di tipo chirurgico ) [Rif. Procedura Aziendale Precauzioni per la prevenzione della trasmissione di agenti infettivi in ambito sanitario]. Va ricordato che il lavaggio delle mani, prima e dopo il contatto è la misura igienica più importante nella prevenzione della diffusione dell infezione; in caso di indisponibilità di acqua e sapone possono essere usati disinfettanti per la cute a base di alcool. - Il Medico di prima diagnosi dovrà notificare il caso al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Legnago (utilizzando i modelli 1 e 2 allegati in copia) che procederà all immediata trasmissione all Assessorato Regionale e al Ministero della Salute. Contestualmente il Medico dovrà fornire al suddetto Servizio l elenco dei contatti (nominativo, indirizzo, numero di telefono). - Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica attiverà l inchiesta epidemiologica e la sorveglianza sanitaria dei contatti.

Pag. 4/10 LA SORVEGLIANZA ATTIVA, per almeno 10 giorni, prevede di prendere rapporto diretto con l utente con visite domiciliari o telefonate giornaliere per registrare la temperatura corporea, che va misurata due volte al dì. LA SORVEGLIANZA PASSIVA invece consiste nel fornire ai contatti, utili informazioni sulla sintomatologia che eventualmente dovesse comparire e che dovrà essere comunicata all UF di Igiene e sanità pubblica di riferimento. Il contatto è libero di continuare le sue abituali attività. Nel caso in cui si manifestino febbre ed altri sintomi la circostanza va riferita al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica che disporrà per la presa in carico e darà le istruzioni comportamentali. FOLLOW UP DEI CONVALESCENTI I pazienti convalescenti dimessi dovranno eseguire: misurazione della temperatura corporea due volte al dì per una settimana esame radiologico del torace ed emocromo completo dopo 7 giorni altri test precedentemente risultati alterati controlli successivi secondo l esigenze cliniche. Al momento attuale delle conoscenze e delle disposizioni ministeriali, i casi di sospetta/probabile SARS dovrebbero evitare di riprendere le normali attività lavorative per almeno 7 giorni dalla dimissione. I contatti familiari del convalescente dimesso devono seguire una corretta prassi igienica con il lavaggio delle mani con acqua e sapone. 6. DISTRIBUZIONE Medici Medicina Generale Medici di Guardia Medica Pediatri di Libera Scelta Personale Medico e Infermieristico U.O. Malattie Infettive Responsabile Centrale Operativa 118 Medici Centrale Operativa 118 Direttore Pronto Soccorso Direttori Unità Operative Complesse Direttore Dipartimento Distretti Medici Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Pag. 5/10 ALLEGATI 1. Scheda per la raccolta di informazioni su casi sospetti/probabili di SARS. 2. Scheda di notifica di malattia infettiva di classe I. 3. Diagramma di flusso protocollo operativo caso sospetto SARS 4. Diagramma di flusso sorveglianza sanitaria personale esposto 5. Recapiti telefonici

Pag. 6/10 ALLEGATO 1

Pag. 7/10 ALLEGATO 2 REGIONE VENETO UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA n 21 LEGNAGO - Servizio IGIENE SANITA PUBBLICA SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA Luogo di notifica: REGIONE VENETO ULSS n. 21 Provincia di Comune di Si notifica un caso accertato sospetto di (compilare per esteso il nome della malattia) Comparsa il : gg mm aa a carico di Cognome Nome Nato il : Sesso M F gg mm aa Codice SSN Professione Residente a ( indicare Comune, Via e N. ) Cittadinanza: Italiana Altra (specificare) Ricovero in luogo di cura: NO SI (specificare) Criteri per la diagnosi: Clinica Coltura Esame diretto Sierologica Altro (specificare) Data (Firma e timbro del Medico)

Pag. 8/10 ALLEGATO 3 PROTOCOLLO OPERATIVO CASO SOSPETTO SARS - febbre > 38 C - disturbi respiratori - esposizione nei 10 giorni precedenti inizio sintomi MMG, MPL, MGM, 118 Pronto Soccorso Caso Sospetto Pronto Soccorso: - triage (clinica+epidemiologia) - precauzioni - valutazione anamnestica del medico in ambulatorio dedicato Valutazione clinica ospedaliera in UO di Malattie Infettive Notifica per vie brevi al Dipartimento di Prevenzione e a mezzo fax a: Ministero della Salute e Agenzia di Sanità Pubblica Positivo Normale Caso probabile Conferma ricovero presso U.O. di Malattie Infettive Ospedale Mater Salutis Legnago Sorveglianza sanitaria e/o isolamento precauzionale da parte dell'u.o. Malattie Infettive dell Ospedale di Legnago, fino a completa remissione dei sintomi In caso di ricomparsa del quadro clinico nuova valutazione ospedaliera Sorveglianza sanitaria ed isolamento precauzionale * da parte del Dipartimento di Prevenzione fino a completa remissione dei sintomi. * Isolamento precauzionale: limitare i contatti all esterno dell abitazione (non andare a scuola, lavoro e qualunque altro luogo pubblico, evitare di incontrare parenti ed amici )

Pag. 9/10 ALLEGATO 4 SORVEGLIANZA SANITARIA PERSONALE ESPOSTO Personale di assistenza a contatto diretto con soggetti con sars sospetta o probabile e/o con secrezioni respiratorie e/o altri liquidi biologici. Soggetto esposto Comparsa di febbre e disturbi respiratori entro 10 giorni dalla esposizione associati a Rx torace positivo Comparsa di febbre o sintomi respiratori entro 10 giorni dall'esposizione con Rx torace negativo Assenza di febbre o sintomi respiratori entro 10 giorni dall'esposizione Caso sospetto Isolamento precauzionale per 72 ore in U.O. Mal. Infettive Non è previsto isolamento precauzionale Scomparsa dei sintomi Persistenza della febbre e dei sintomi respiratori Termine isolamento precauzionale Valutazione ospedaliera Caso Chiarimento clinico diagnostico Se dimesso proseguire isolamento precauzionale * fino alla completa risoluzione dei sintomi * Isolamento precauzionale: limitare i contatti all esterno dell abitazione (non andare a scuola, lavoro e qualunque altro luogo pubblico, evitare di incontr are parenti ed amici )

Pag. 10/10 ALLEGATO 5 STRUTTURE REFERENTI RECAPITO TELEFONICO Unità Operativa di Malattie Infettive 0442 622731; 0442-622713 Dirigenza Medica Ospedaliera 0442-622398 Dipartimento di Prevenzione 0442-624201 Servizio Prevenzione e Protezione 0442-622546