La presente Relazione Tecnica, nel primo capitolo, descrive i risultati dei controlli e delle verifiche effettuate nel corso dell anno 2010 sui parametri e con le tempistiche previsti dal Piano di Monitoraggio e Controllo. In particolare, sono stati sottoposti a misurazione e controllo i seguenti fattori: 1) consumo di combustibile (Gasolio) per i veicoli utilizzati dall azienda; 2) consumo energia elettrica; 3) rifiuti prodotti; 4) acqua di scarico; 5) rumore esterno; 6) controllo serbatoio interrato; 7) emissione in atmosfera; 8) monitoraggio acque sotterranee; Nel corso del 2010 non è sono stati sottoposti a monitoraggio i seguenti fattori: 1) Caldaia dell impianto di riscaldamento degli uffici, in quanto come già indicato nella RELAZIONE 2009, tale impianto non è stato utilizzato (in alternativa vengono impiegati dei condizionatori elettrici con pompa di calore); 2) Esposizione personale al rumore: l ultima verifica risale al 2006. Nel corso del 2011 è stata programmata una nuova valutazione dell esposizione quotidiana dei lavoratori al rumore. Nel secondo capitolo, vengono riportati i seguenti dati: 1) Consumi specifici di energia elettrica; 2) Fattori di emissione; 3) Interventi migliorativi; 1
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CAPITOLO I CONTROLLI E VERIFICHE 3
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RIFIUTI PRODOTTI E CONTROLLATI 1) Toner e cartucce: quantità prodotta e avviata a recupero presso terzi è stata di kg 8; 2) Scarti di plastica e gomma (CER 191204): in base al piano di monitoraggio sono state fatte due analisi Certificato n.ro 456/10 del 28 giugno 2010 7
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Certificato n. 819 del 13 dicembre 2010 11
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3) Acque meteoriche di prima pioggia (CER 161002) stoccate nelle vasche di accumulo e inviate a smaltimento presso terzi: in base al piano di monitoraggio sono state fatte due analisi Certificato n.ro 567/10R del 27/07/2010 15
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Certificato n.ro 104/11R del 12/01/2011 17
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ACQUA DI SCARICO Si allegano le tre analisi eseguite nel 2010 previste nel piano di monitoraggio 19
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RUMORE ESTERNO Su richiesta della Regione Abruzzo sono state effettuate le misurazioni fonometriche con la presenza del personale dell ARTA, nell area esterna all Azienda. Si riporta un estratto della Relazione elaborata dal Laboratorio SAID data 21/10/2010 e Relazione completa elaborata in data 15/10/2010 dall ARTA Dipartimento Provinciale di Teramo 22
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CONTROLLO SERBATOIO INTERRATO PER GASOLIO Si riporta il Certificato di Garanzia n. 11/2010 afferente la Vetrificazione eseguita in data 05/03/2010 e il Certificato relativo al controllo di tenuta effettuato in data 22/11/2010 32
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EMISSIONI IN ATMOSFERA Nel corso del 2010 sono state effettuate le seguenti attività afferenti le Emissioni in Atmosfera: 1) nel mese di Aprile è stato avviato il punto di emissione E4 relativo all impianto di frantumazione/separazione di metalli e materie plastiche; si riporta di seguito i rapporti di prova afferenti le analisi chimiche effettuate durante i 10 gg di marcia controllata 34
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2) nel mese di Giugno è stato installato il filtro a tessuto nel punto di emissione E5 relativo all impianto di frantumazione cavi; l impianto è stato poi avviato nel successivo mese di Luglio; si riporta di seguito i rapporti di prova afferenti le analisi chimiche effettuate durante i 10 gg di marcia controllata, nonché la Relazione Tecnica e il Rapporto di Prova redatti dall ARTA Dipartimento Provinciale di Teramo in sede di attività di controllo e verifica ambientale ai sensi dell art. 18 AIA 36
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MONITORAGGIO ACQUE SOTTERRANEE Nel corso dell anno sono state effettuate due serie di analisi ai piezometri individuati con le sigle S5PI, S5P3 e S16P5 Con una prima serie di controlli sono stati analizzati i seguenti parametri: IDROCARBURI TOTALI - ALLUMINIO ARSENICO PIOMBO RAME ZINCO CADMIO SELENIO Si riportano i relativi certificati: 41
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Con una seconda serie di controlli sono stati analizzati i seguenti parametri: IDROCARBURI TOTALI - ALLUMINIO ARSENICO PIOMBO RAME ZINCO CADMIO SELENIO COD BOD5 SOLIDI SOSPESI TOTALI AMMONIACA CLORURI AZOTO TOTALE PH FOSFORO TOTALE Si riportano i relativi certificati: 44
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Si riportano, inoltre, i rapporti di prova delle acque sotterranee campionate dai citati tre piezometri dall ARTA Dipartimento Provinciale di Teramo 47
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CAPITOLO II CONSUMO SPECIFICO DI ENERGIA ELETTRICA FATTORI DI EMISSIONE INTERVENTI MIGLIORATIVI 51
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FATTORI DI EMISSIONE NELLA MATRICE ARIA Linea produttiva FATTORI DI EMISSIONE Emissione Prodotto finito Fattore di emissione Inquinante Quantità Unità di Tipo Quantità Unità di Valore Unità di misura misura specifico misura Impianto di frammentazione e separazione SHREDDER (con emissione al camino E4) Impianto di frammentazione e separazione metalli e materie plastiche MULINO ELDAN (E5) Polveri 0,007 kg/h 0,0014 Rottami ferrosi e Ferro 0,0003 kg/h cavi 1380 Ton/h 0,00006 elettrici macinati Alluminio 0,0001 kg/h Polveri 0,002 kg/h cavi elettrici macinati 0,00002 934 Ton/h 6,6 x 10-4 Kg/ton di prodotto finito Kg/ton di prodotto finito Kg/ton di prodotto finito Kg/ton di prodotto finito 55
INTERVENTI MIGLIORATIVI CON CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE Priorità della METALFERRO è il miglioramento del sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche, anche in accoglimento delle osservazioni formulare dall ARTA Dipartimento Provinciale di Teramo con nota Prot. 6881 del 30/06/10. Strettamente connesso a qualsiasi azione di miglioramento del sistema di drenaggio delle acque piovane è la sistemazione della linea fognaria pubblica che attraversa il Piazzale della stessa METALFERRO e che risulta inadeguata a raccogliere i volumi di acqua piovana provenienti dall intero territorio urbano a cui la rete stessa è asservita per la raccolta promiscua sia delle acque bianche che di quelle nere. Infatti, con il verificarsi di eventi piovosi, le acque della citata rete fognaria pubblica fuoriescono dai tombini. Proprio per tale problematica, la stessa ARTA di Teramo, con comunicazione del 23/06/20 Prot. N. 6658 indirizzata al Direttore della Ruzzo Reti ha invitato la società RUZZO a sigillare i tombini o a spostare la linea fognaria all esterno della Metalferro. La Metalferro, da parte sua, invitò per il giorno 17 Novembre 2010 presso i propri uffici la Ruzzo Reti Spa, il Sindaco del Comune di Castellalto e l ARTA di Teramo, al fine di sollecitare i soggetti direttamente interessati (COMUNE DI CASTELLALTO e RUZZO RETI) ad effettuare nel più breve tempo possibile quanto necessario risolvere definitivamente il problema. Si ritiene, inoltre, che la presenza di ammonio e dei valori di COD riscontrati nell acqua prelevata nel piezometro S16P5, sia da ricondurre proprio alla fuoriuscita sistematica di materiale liquido dai pozzetti fognari presenti in prossimità dello stesso piezometro. Pertanto, lo spostamento della linea fognaria dall area Metalferro, o comunque l adozione da parte del Comune di Castellalto/Ruzzo Reti di altro idoneo intervento, è propedeutico ad un intervento della Metalferro finalizzato a migliorare il deflusso delle acque piovane dal piazzale alle vasche di raccolta. Comunque è stato pianificato, da parte dell Azienda Metalferro, il rifacimento di una parte del piazzale EST, in modo da garantire maggiore pendenza all area e contemporaneamente rinforzare l impermeabilità dell area. L intervento verrà completato entro il mese di Febbraio 2011. E stata incaricata, inoltre, la società TEKNODEPURAZIONI SRL di studiare un impianto per il trattamento delle acque dei piazzali, così da evitare il periodico smaltimento presso impianti autorizzati delle acque di prima pioggia raccolte nelle apposite vasche di stoccaggio. Il tipo di impianto che la TEKNODEPURAZIONI ci suggerisce è composto da un chimico-fisico ed a seguire di un trattamento biologico, rappresenta la migliore soluzione dal punto di vista 56
impiantistico ed inoltre, essendo del tipo continuo, non necessita di un controllo assiduo da parte dell operatore addetto. Il depuratore permette il trattamento delle acque mediante il principio chimico-fisico detto a flocculazione basato sull abbattimento delle sostanze inquinanti mediante opportuni reagenti chimici. Come prima fase si effettua la coagulazione e la flocculazione successiva con reagenti chimici. Queste sostanze, in determinate condizioni di ph, producono dei fiocchi di fango che inglobano le sostanze inquinanti (idrossidi metallici) trascinandole sul fondo del sedimentatore. Tutto l impianto è ubicato nella stessa zona, con le vasche di reazione ed il sedimentatore posti nelle immediate vicinanze. In questo modo, l impianto risulta essere estremamente compatto e facilmente accessibile per il personale addetto alla conduzione. Per quanto riguarda il trattamento dei fanghi prodotti dell impianto in misura del 5-10% rispetto alla portata la soluzione più conveniente è il sistema di disidratazione meccanica, realizzato mediante l utilizzo di un filtro-pressa. Questa soluzione permette la disidratazione dei fanghi a pressione con la massima resa possibile. La seconda fase prevede un trattamento biologico a fanghi attivi, dove i liquami subiscono il processo di depurazione biologica per effetto del contatto con la numerosa popolazione batterica precostituita, i fanghi attivi, in condizioni di intensa aerazione: infatti in questa condizione avviene il principale processo di ossidazione del carbonio organico. Il processo ossidativo è del tipo ad aerazione prolungata, in modo che, dato il basso carico del fango, si produce fango stabilizzato, non necessitando quindi di un'ulteriore sezione di trattamento. Nella vasca biologica si dovrà correggere in maniera automatica il ph per permettere lo sviluppo della flora batterica; a questo scopo verrà utilizzato idrossido di sodio. Questo sistema di trattamento non richiede utilizzo di prodotti chimici con l eventuale eccezione di una modesta quantità di soda e di nutrienti come azoto e di modeste quantità di carico organico durante i periodi di mancanza di acque da depurare (questo per mantenere in buona efficienza i microorganismi) Provvede all'immissione dell'aria necessaria al processo biologico la soffiante che alimenta i diffusori con conseguente agitazione della massa. Successivamente il liquame viene convogliato nel sedimentatori ottenendo la separazione dei fanghi dall'acqua con la sua conseguente chiarificazione; il fango separato dall'acqua viene normalmente riciclato nella vasca biologica; con l'impianto a regime si dovrà evacuarne dal trattamento convogliandoli nel trattamento chimico fisico. Dopo il trattamento biologico si prevede di ottenere i parametri conformi allo scarico in acque superficiali Con specifico riferimento al Piano di Monitoraggio e Controllo, è prevista la ripetizione della verifica dell Esposizione al rumore del personale lavoratore. L indagine verrà completata entro il mese di Giugno 2011 57