Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-101909 CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E82I12000230007 QCER e didattica delle in una prospettiva europea. I livelli del QCER: familiarizzazione e attività di laboratorio. Prova C laboratorio Daniela Bertocchi GISCEL Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell'educazione Linguistica
SCALETTA DELLA RELAZIONE Politica linguistica COE: un inquadramento QCER: caratteristiche, scopi, struttura QCER: descrittori livello A2 Profilo della lingua italiana Lo scopo dell incontro è quello di una prima familiarizzazione con i documenti di riferimento europei essenziali per la formulazione di un sillabo e per la conoscenza e scelta di metodologie didattiche. Questo anche in funzione del superamento di un esame, il che comporta necessariamente studio e approfondimento personale. 2
Common European Framework for Languages (CEFR) COE 2001 IL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE (QCER) APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO VALUTAZIONE 3
PRIMA DEL QUADRO 1971 Progetto Lingue Moderne anni 80 Livelli Soglia 1991 Convegno di Rüschlikon Svizzera) Portfolio 1993 1996: due ricerche per l elaborazione dei descrittori come enunciati trasparenti condotte dal Consiglio Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica: da un repertorio iniziale di descrittori alla loro precisazione e validazione con l intervento di insegnanti (circa 300) per l analisi delle prestazioni di 2800 studenti. 4
DOPO IL QUADRO Molti materiali di sviluppo e applicazione, tra cui Manual Relating Language to the CEFR: a Manual (COE, 2009) I Referenziali linguistici Tra di essi Profilo della lingua italiana (2010) 5
CONTENUTI DEL QUADRO 1. Scopi, obiettivi, funzioni 2. L approccio (uso linguistico) 3. I livelli comuni di riferimento 4. L uso della lingua (scale) 5. Le competenze (scale) 6. Apprendimento e insegnamento (opzioni metodologiche) 7. I compiti 8. Il curricolo (diversificazione linguistica) 9. La valutazione 6
GLI INTERROGATIVI DI BASE DEL QUADRO Che cosa facciamo precisamente quando parliamo con qualcuno e quando scriviamo? Che cosa ci mette in condizione di agire in quel modo? Quante cose dobbiamo imparare quando cerchiamo di usare una nuova lingua? Come definiamo i nostri obiettivi e registriamo i progressi nel percorso che ci porta dalla completa ignoranza all effettiva padronanza di una lingua straniera? Come si realizza l apprendimento di una lingua? In che modo possiamo agevolare l apprendimento di una lingua, il nostro e quello di altri? 7
I DESTINATARI DEL QUADRO Insegnanti Discenti Esaminatori Autori di materiale didattico Formatori di formatori Decisori 8
I CRITERI A CUI SI ATTIENE IL QCER esaustivo trasparente coerente Ma anche - multifunzionale - flessibile, aperto, dinamico - amichevole - non dogmatico 9
QUADRO 6 LIVELLI DI DESCRITTORI POSITIVI DI AZIONE (I CAN DO/ SONO IN GRADO DI.., /RIESCO A ) parlante = apprendente 10
I 6 LIVELLI Livello elementare A1 Contatto (Breakthrough) A2 Sopravvivenza (Waystage) Livello intermedio B1 Soglia (Threshold) B2 Progresso (Vantage) Livello avanzato C1 Efficacia (Effective Operational Proficiency) C2 Padronanza (Mastery) 11
QUADRO PLURILINGUISMO, INTEGRAZIONE TRA LE LINGUE Didattica tradizionale monolingue lingue separate 12
DIDATTICA TRADIZIONALE ABILITÀ Quadro attività linguistiche 13
DEFINIZIONE DI ATTIVITÀ LINGUISTICA La competenza linguisticocomunicativa viene utilizzata nel compiere attività linguistiche che coinvolgono la ricezione, la produzione, l interazione e la mediazione e che possono realizzarsi mediante testi orali oppure scritti. (Da QCER p.17) 14
L USO LINGUISTICO L uso della lingua, incluso il suo apprendimento, comprende le azioni compiute da persone che, in quanto individui e attori sociali, sviluppano una gamma di competenze, sia generali sia, nello specifico, linguistico-comunicative. Gli individui utilizzano le proprie competenze in contesti e condizioni differenti e con vincoli diversi per realizzare delle attività linguistiche. (da QCER, p.12) 15
Queste implicano i processi linguistici di produrre e/o ricevere testi su determinati temi in domini specifici, con l attivazione delle strategie che sembrano essere più adatte a portare a buon fine i compiti previsti. Il controllo che gli interlocutori esercitano su queste azioni li porta a rafforzare e a modificare le proprie competenze. (da QCER, p.12) 16
CONTESTO SITUAZIONALE D USO DESCRITTO IN BASE A luoghi istituzioni persone oggetti avvenimenti azioni testi Tav. 5 (pp.60-61) contesti raggruppati nei 4 domini 17
DOMINIO Con dominio si designano gli ampi settori della vita sociale in cui operano gli attori sociali. I quattro domini Educativo Personale Pubblico Professionale 18
TIPI DI SCALE NEL QCER Scala globale che descrive il saper fare per ognuno dei 6 livelli di riferimento (p. 32) Scala globale distinta per attività linguistica, in funzione di autovalutazione (pp. 34-35) Scala qualitativa (esempio sull uso della lingua parlata, pp.36-37) Scale analitiche (situazione/tipo di testo) per ognuna delle attività linguistiche (pp.71-107) 19
ASPETTI QUALITATIVI DELL USO DELLA LINGUA Lingua parlata: estensione correttezza fluenza interazione coerenza Griglia tav. 3 (pp.36-37) 20
LE SCALE 1 Comprensione orale generale Comprendere una conversazione tra parlanti nativi Ascoltare come componente di un pubblico Ascoltare annunci e istruzioni Ascoltare mezzi di comunicazione audio e registrazioni Guardare la TV e i film 21
LE SCALE 2 Comprensione generale di un testo scritto Leggere la corrispondenza Leggere per orientarsi Leggere per informarsi e argomentare Leggere istruzioni 22
LE SCALE 3 Interazione orale generale Comprendere un interlocutore parlante nativo Conversazione Discussione informale (tra amici) Discussioni e incontri formali Cooperazione finalizzata a uno scopo Transazioni per ottenere beni e servizi Scambio di informazioni Intervistare ed essere intervistati 23
LE SCALE 4 Interazione scritta generale Corrispondenza Appunti, messaggi, moduli 24
LE SCALE 5 Produzione orale generale Monologo articolato: descrivere esperienze Monologo articolato: argomentare (ad es. in un dibattito) Annunci pubblici Discorsi rivolti a un pubblico 25
LE SCALE 6 Produzione scritta generale Scrittura creativa Relazioni e saggi 26
SCHEMA DELLA COMUNICAZIONE SFERA D AZIONE O (DOMAIN) CONTENUTO/ CODICE C O M P I T O / T A S K MITTENTE TEMA ATTIVITA LINGUISTICO COMUNICATIVA MESSAGGIO / TESTO RICEVENT E C O M P I T O / T A S K COORDINATE SPAZIO-TEMPORALI CANALE / RUMORE 27
DESCRITTORI DI LIVELLO A2 TRATTI DA scala globale griglia di autovalutazione interazione orale scale analitiche interazione orale generale conversazione 28
LIVELLO A2 DELLA SCALA GLOBALE Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. 29
INTERAZIONE ORALE A2 (DALLA GRIGLIA DI AUTOVALUTAZIONE) Riesco a comunicare in compiti semplici e di routine che richiedano solo uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete. Partecipo a brevi conversazioni, anche se di solito non capisco abbastanza per riuscire a sostenere la conversazione. 30
INTERAZIONE ORALE GENERALE (A2) È in grado di comunicare in attività semplici e compiti di routine, basati su uno scambio di informazioni semplice e diretto su questioni correnti e usuali che abbiano a che fare con il lavoro e il tempo libero. Gestisce scambi comunicativi molto brevi, ma raramente riesce a capire abbastanza per contribuire a sostenere con una certa autonomia la conversazione. 31
CONVERSAZIONE (A2) - È in grado di gestire scambi comunicativi molto brevi, ma raramente riesce a capire abbastanza per contribuire a sostenere con una certa autonomia la conversazione se non ha l aiuto dell interlocutore. - È in grado di usare semplici formule convenzionali per salutare e rivolgere la parola a qualcuno. - È in grado di fare inviti, dare suggerimenti, chiedere scusa e di rispondere a mosse analoghe. - È in grado di dire ciò che gli/le piace o non 32 piace.
LETTURA LIVELLO A2 (DALLA GRIGLIA DI AUTOVALUTAZIONE) So leggere testi molto brevi e semplici e trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menu e orari. Comprendo lettere personali semplici e brevi. 33
34 Profilo della lingua italiana (2010) Livelli di riferimento del QCER A1, A2, B1, B2 Daniela Bertocchi - QCER e didattica delle lingue moderne
I PROFILI LINGUISTICI: PERCHÉ I profili linguistici,o referenziali (esistenti per varie lingue, non solo per l italiano, ma anche per francese, tedesco ecc.), sono delle Descrizioni per le lingue dei Livelli di Riferimento. Danno cioè delle articolate descrizioni del materiale linguistico che, in quella lingua, serve a mettere concretamente in atto la competenza specifica di un determinato livello. 35
Profilo della lingua italiana declina i descrittori del QCER, che definiscono le competenze degli apprendenti ad un dato livello e per una data attività, attraverso il materiale linguistico necessario a mettere in atto tali competenze si inserisce nella tradizione dei Livelli soglia orienta e facilita le selezioni da operare favorisce la coerenza tra programmi educativi, materiali didattici, esami e certificazioni che vi fanno riferimento
Profilo della lingua italiana contenuti principali Inventario dei generi testuali Contenuti linguistici illustrati attraverso inventari di: Lessico Funzioni linguistiche Nozioni generali Nozioni specifiche Strutture linguistiche (i contenuti linguistici di un livello superiore contengono tutti quelli del livello inferiore) Inventario della fonetica e della fonologia 37
ESEMPI DI GENERI TESTUALI A2 Ricezione scritta Semplici testi pubblicitari / promozionali Programmi es. teatro, manifestazioni culturali Inserzioni Menu Orari Cartelli e avvisi di uso corrente Brevi articoli di cronaca Semplici informazioni ordinarie quali direzioni, avvisi di pericolo Regolamenti, es. relativi alla sicurezza Semplici istruzioni relative ad attrezzature / strumenti della vita di tutti i giorni (es. ricarica telefonica) o relative a medicinali Brochure, es. servizi ristoranti o alberghi Brevi e semplici articoli di giornale che descrivono eventi 38
ESEMPI DI GENERI TESTUALI A2 Ricezione orale Annunci brevi, chiari e semplici Semplici messaggi telefonici Semplici ricette di cucina Istruzioni routinarie, es. utilizzando i mezzi pubblici, alla dogana, orari e aule delle lezioni Notizie prevedibili alla TV (con il supporto di immagini) Presentazioni semplici (con supporto di immagini e diagrammi) Semplici informazioni durante una visita turistica guidata Frasi ed espressioni semplici su cose importanti per chi parla (bisogni immediati e concreti). 39
INTEGRAZIONE TRA QCER E PROFILO PER L ELABORAZIONE DI UN SILLABO Descrittori dei livelli di competenza del QCER + bisogni PROFILO tipi di testo domini funzioni linguistiche lessico: nozioni generali e nozioni specifiche tematiche da affrontare strutture grammaticali 40
Grazie per l attenzione daniela0148@gmail.com NB. Le diapositive di questa presentazione sono state in parte elaborate in collaborazione con Franca Quartapelle, che qui si ringrazia 41