CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTO = ESBORSO MONETARIO PER IL CONSUMO DI UNA RISORSA UTILIZZATA NEL PROCESSO DI PRODUZIONE DI UN BENE O SERVIZIO. PIENO CONTABILE (sovrastima il profitto) CLASSIFICAZIONE AZIENDALE INDUSTRIALE o DI PRODOTTO calcolo del costo di prodotto MATERIALI DIRETTI (inclusa energia) CONVER- SIONE LAVORO DIRETTO OH DI PRODU- ZIONE VAR^ FISSIº OverHeads (OH) di PERIODO (non di produzione ma di organizzazione) DIRETTI (c.fissi d impiego) INDIRETTI (criteri di riparto) FIGURATIVI o OPPORTUNITÀ (senza esplicita remunerazione: es. rischio) CLASSIF. ECONOMICA produzione con perfetta informazione VARIABILI in funzione di Q FISSI (indipendenti da Q) decisioni di prezzo con imperfetta informazione PIENO ECONOMICO investimento nel breve-medio periodo SUNK* RECUPERABILI NOTE: ^ Manutenzione e supervisione, consumo di energia-acqua-gas di stabilimento (non di un singolo bene). º Ammortamenti di macchinari e edifici industriali, leasing di beni capitali, assicurazioni relative e canoni di collegamento con le reti elettriche, acqua e gas. * Per fattori produttivi non convertibili in moneta senza perdite.
SISTEMI DI COSTING CLASSIFICAZIONE: SECONDO LE COMPONENTI DI COSTO INCORPORATE Trade off* RILEVAZIONE A MATERIALI DIRETTI (JIT costing) A COSTI DIRETTI (direct costing) A COSTI VARIABILI (variable costing) } Alta Minimizza le scorte per comprimere il costo del capitale circolante correlazione tra le vendite e il MOL (Adozione: USA 30%; UE 50%) 7.1 A COSTI INDUSTRIALI (absorption costing) A COSTI PIENI (full costing) } Alta correlazione tra la produzione e il MOL (Adozione: USA 70%; UE 50%) VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI FINITI E SEMILAVORATIº NOTE: * Dall alto verso il basso cresce il costo della rilevazione, ma aumenta il beneficio dell informazione: la soluzione dipente dalla forma di mercato (da imprese price taker o price maker) º Influenza la misura del profitto (aumenta dall alto verso il basso), poiché l art. 2426 C.C. 9 lascia piena autonomia nella scelta del criterio contabile, escludendo solo i costi di distribuzione (i prodotti in giacenza non sono ancora distribuiti).
SISTEMI DI COSTING CLASSIFICAZIONE: IN BASE AL METODO DI PRODUZIONE SPECIFICO DELL IMPRESA 7.2 DISCRETE JOB COSTING Lavorazioni o assemblaggi di poche unità di prodotto o di piccoli lotti con basso grado di standardizzazione e con flessibilità di macchine e processi.* Metodo full costing con riparto in base al lavoro diretto (tecnologie labor-intensive). TIPI DI PRODU- ZIONI CONTINUE PROCESS COSTING Produzioni con grandi quantità di beni o servizi indifferenziati.º Rilevazione a quantità, meno costosa della job. 7.5 WIP Q ewip = BENI CON- GIUNTI (MIX) n q i i=1 Â Q i BY PRODUCTS JOINT PRO- DUCTS Valutazione a quantità equivalenti Qe ove qi è la % completata^ ad ogni stadio i degli n stadi. attribuzione dei costi è irrilevante. Identificati in un punto separazione (split off) e di valore comparabile (idrocarburi). attribuzione costi cong. 7.3-7.4 Valore non significativo rispetto ai beni principali (scarti), per cui la ANALISI TECNOLOGICA ANALISI ECONOMICA A LOTTI OPERATION COSTING OTTIMIZZATE JIT COSTING Alcuni processi sono comuni e altri specifici di singoli lotti (tessile). I materiali sono molto rilevanti, mentre i costi di conversione (lavoro e OH) si imputano come nel process costing. Tenta di rendere le produzioni discrete (job costing) simili a produzioni continue (process costing) sincronizzando le macchine in modo da eliminare i magazzini intermedi. NOTE: * Commesse di officina (job shop), ricerca, consulenza, edilizia, cantieristica,... º Chimica, acciaio, gomma, carta, cemento, servizi postali. ^ Es. % tempo di lavoro trascorso (o numero di operazioni) sul totale. Attribuzione proporzionale alle differenze tra prezzo atteso p e costo separabile cs nel punto di split off: (cci + csi ) (1 + mi ) = pi fi cci = pi / (1 + mi ) csi, ove cci sono i costi congiunti e mi è il mark up.
SISTEMI DI COSTING CLASSIFICAZIONE: SECONDO I VALORI TEMPORALI RILEVATI STORICI o CONSUNTIVI I COSTI VENGONO RILEVATI A VALORI EX POST. SISTEMI A VALORI PROGRAMMATI o STANDARD I COSTI DIRETTI SONO RILEVATI A VALORI EX ANTE (TIPICI O OBIETTIVO) SULLA BASE DI UN LIVELLO MEDIO DI EFFICIENZA.º NORMALIZZATI I COSTI DIRETTI SONO RILEVATI A VALORI STORICI, MA GLI OH SONO RIPARTITI A VALORI STANDARD.* NOTE: * Purché il peso degli OH non sia molto rilevante. º Vengono rivisti nel tempo per tener conto del cambiamento tecnologico e organizzativo e della variazione del prezzo dei fattori produttivi (STANDARD DI BASE = riferiti a un anno base di riferimento)
IMPUTAZIONE COSTI INDIRETTI CAUSALE PER CENTRI DI COSTO: Criterio di responsabilità mediante basi di ripartizione approssimative, non essendo nota la funzione di produzione congiunta). DI IMPIEGO correlate alla produzione LAVORO DIRETTO o TEMPO MACCHINA MATERIALI DIRETTI Per ammortamento macchinari, manutenzione, supervisione, generali di energia,... Per magazzinaggio, logistica interna,... BASI DI CAPACITÀ impegnata dai reparti (meno accurate, ma minor costo di rilev.) SPAZIO OCCUPATO VALORE MACCHINE N DIPENDENTI KW IMPEGNATI Per manutenz. e ammortam. edifici, affitti, assicuraz., sorveglianza, illuminazione,... Per assicurazioni, manutenzioni,... Per costi del personale,... Per illuminazione, riscaldamento,... PROCE- DURA RILEVAZIONE COSTI IMPUTAZIONE AI CdC (cost pool - cost center) responsabili del consumo delle risorse IMPUTAZIONE AI PRODOTTI (cost objects) Valutare e incentivare i responsabili! (salari e carriera) 7.7 CdC FINALE DI PRODUZIONE (ammortam. macchinari, mdo indiretta, energia di stabilimento,...) Servizi ai CdP CdC INTERMEDIO AUSILIARIO (manutenz., controllo qualità, gestione scorte,...) METODI per l imputazione ai CdP (migliori da sx a dx) CdC SERVIZIO o SUPPORTO (trasporto, commerciali, amministrative, amm. fabbricati,...) METODO DIRETTO (ignora gli scambi interni tra centri di servizio) METODO A 2 FASI (imputa a ogni servizio la quota di costi degli altri e poi ricorre al metodo diretto STEP DOWN (elimina i costi partendo dal servizio con maggiore scambio % out in con gli altri) METODO MATRICIALE (risolve simultaneamente gli scambi interni fra i servizi con un modello lineare)
IMPUTAZIONE COSTI INDIRETTI CAUSALE PER ATTIVITÀ (ABC ACTIVITY BASED COSTING): Non è una nuova tecnica, ma un approccio più accurato alla contabilità industriale. CRITICHE AI CENTRI DI COSTO CARATTE- RISTICHE RESOURCE DRIVER Basi di ripartizione inadeguate e ipotesi di linearità nell assorbimento dei costi in un nuovo contesto di: crescita tendenziale dei costi indiretti (imprese capital intensive); caduta del grado d integrazione (acquisti non sempre correlati al prodotto); differenziazione e customizzazione (ampliamento del mix di prodotti). L ABC si differenzia dal sistema precedente per l attribuzione a MACROATTIVITÀ anziché per CdC, ma corrisponde a quest ultimo sistema se i CdC sono progettati in sintonia con i processi-attività d impresa. La scelta di questi ultimi dipende dal trade off tra costo e precisione delle informazioni. Parametro che determina il consumo di una risorsa per una specifica attività; serve ad attribuire i costi ai prodotti in base all utilizzo del driver (i costi di set up non sono più ripartiti in proporzione alle quantità, in quanto sono maggiori per i prodotti a basso volume, evitando i sussidi incrociati: gli OH variano con la diversificazione e non con le quantità prodotte). PROCE- DURA RILEVAZIONE COSTI IMPUTAZIONE ALLE ATTIVITÀ (activity cost pool)) responsabili del consumo delle risorse IMPUTAZIONE AI PRODOTTI (cost objects) 7.8-7.9-7.10 ATTIVITÀ DI PRODUZIONE (ammortam. macchinari, mdo indiretta, energia di stabilimento,...) Servizi ai CdP ATTIVITÀ AUSILIARIE (manutenz., controllo qualità, gestione scorte,...) ATTIVITÀ DI DIREZIONE E GESTIONE GENERALE (trasporto, commerciali, amministrative)
IMPUTAZIONE COSTI INDIRETTI ECONOMICA PER MARGINI DI CONTRIBUZIONE DI PRIMO LIVELLO (differenza fra ricavi e costi diretti). CARATTE- RISTICHE CRITICHE CONCLU- SIONE COMPRO- MESSO Il metodo richiede un prezzo esogeno per ciascuno dei beni e servizi prodotti e quindi si basa sull ipotesi di concorrenza perfetta (o di potere di mercato con perfetta informazione sulla elasticità della domanda dei singoli prodotti). In alternativa si può utilizzare un valore convenzionale ereditato dal passato. In tali casi il metodo è compatibile con l obiettivo di massimizzazione del profitto (costo marginale = rivavo marginale), disatteso invece con i metodi di imputazione causale. Es. p.121 1) In presenza di prezzi endogeni (informazione imperfetta) i costi pieni devono essere calcolati ex ante proprio allo scopo di fissare i prezzi dei prodotti, i quali ex post saranno giudicati dal mercato attraverso la consistenza della relativa domanda. 2) In presenza di prezzi esogeni, l imputazione causale consente di decidere quali prodotti siano meno redditizi, allo scopo di abbandonarli per massimizzare il profitto, purché la sostituzione sia possibile (flessibilità degli impianti) o desiderabile (strategie di mercato); l imputazione per margini invece comporta un livellamento della redditività dei singoli prodotti. L imputazione causale è utile proprio per valutare la diversa redditività dei prodotti, ma va respinta se gli OH sono veramente costi comuni ai diversi beni e servizi, assimilabili quindi ai costi fissi. In tal caso è corretta l imputazione secondo i margini, purché non vi sia imperfetta informazione e quindi necessità di calcolare prima i costi e poi i prezzi. In presenza di prezzi esogeni, imputare gli OH specifici di produzione su base causale e poi ripartire i residui costi indiretti in proporzione ai margini di secondo livello (differenza fra margini di contribuzione di primo livello e OH di produzione).