Stipsi e disfunzioni sessuali femminili: il ruolo del proctologo



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Giorn. It. Ost. Gin. Vol. XXVIII - n. 6 Giugno 2006 Stipsi e disfunzioni sessuali femminili: il ruolo del proctologo C. GIOVANNELLI, A. GRAZIOTTIN Riassunto: Stipsi e disfunzioni sessuali femminili: il ruolo del proctologo. C. Giovannelli, A. Graziottin Il setto retto-vaginale può essere considerato una struttura-barriera che separa clinicamente il proctologo e/o gastroenterologo dal ginecologo, con importanti ripercussioni nella pratica ambulatoriale quotidiana e nell indagine scientifica. Patologie dell ano-retto e patologie ginecologiche o sessuali sono spesso presenti nella singola donna, senza che dagli specialisti venga presa in considerazione la loro comorbilità. La situazione più frequente è rappresentata dalla stipsi cronica da disfunzione motoria del colon, da disfunzione ano-rettale e da alterazioni psicocomportamentali. La stasi fecale può ripercuotersi a livello ginecologico, urologico e sessuale. Nelle disfunzioni sessuali femminili e nella dispareunia in particolare, raramente viene considerato un possibile coinvolgimento anche di fattori intestinali, in particolare di disturbi dell evacuazione e di iperattività del pavimento pelvico che possono alimentare sia i disturbi sessuali caratterizzati da dolore, sia la stipsi di tipo ostruttivo. La riabilitazione del pavimento pelvico e il miglioramento della funzione intestinale possono avere ripercussioni positive anche sulla sfera ginecologica e sessuale. Studi controllati sono necessari per meglio definire la percentuale di comorbilità, i meccanismi fisiopatologici condivisi e le strategie terapeutiche più efficaci. Il proctologo può offrire un eccellente contributo nell approccio multidisciplinare alla co-morbidità tra disturbi proctologici e sessuali. Summary: Constipation and female sexual disorders. The role of the proctologist. C. Giovannelli, A. Graziottin Rectum-vaginal septum can be considered an anatomical and cultural barrier, which separates the proctologist and/or the gastroenterologist from the gynaecologist, with undiagnosed consequences for the research and clinical practice. Anal, gynaecological and sexual disorders are often co-present in the individual woman, and yet their comorbidity is usually under diagnosed and under treated. Chronic constipation can be secondary to colonic dysfunctions, to anorectal dysfunctions and behavioural factors. It is the disorder which more frequently may overlap with gynaecological or sexual disorders. The chronic persistence of the faecal bulk at the anorectal level may cause significant gynaecological and sexual consequences. Intestinal and/or anal factors are rarely considered as potential co-factors of female sexual disorders and dyspareunia. The hyperactivity of the pelvic floor is the common pathophysiologic factor which may contribute both to obstructive constipation and to dyspareunia. The rehabilitation of the pelvic floor may contribute to improve both the constipation of the obstructive type and sexual pain disorders caused by the hyperactive pelvic floor. Controlled studies are necessary to better define the percentage of comorbidity, the shared pathophysiologic mechanisms and the best therapeutic approach to this comorbidity. The proctologist may offer a significant contribute to the multidisciplinary approach to this neglected area of medical and sexual comorbidities. Key Words: Stipsi - Disfunzioni sessuali femminili - Ipertono del pavimento pelvico - Comorbilità - Proctologo. Constipation - Female sexual disorders - Pelvic floor hyperactivity - Comorbidity - Proctologist. Introduzione Il setto retto-vaginale rappresenta ancor oggi una struttura-barriera che separa quasi inevitabilmente il proctologo e/o gastroenterologo dal ginecologo. È una situazione molto simile in termini specialistici al H. San Raffaele Resnati - Milano Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica Copyright 2006, CIC Edizioni Internazionali, Roma muscolo diaframma, grande barriera che separa il gastroenterologo (cavità addominale) dal pneumologo o cardiologo (cavità toracica), ma che dal punto di vista clinico spesso li trova in difficoltà per situazioni di comorbidità o di complessità diagnostica. Solo quando si parla di perineo allora le strutture acquistano una topografia ed una dinamica funzionale apparentemente unitaria, anche se si è portati a distinguere un perineo anteriore di competenza uroginecologica ed un perineo posteriore di competenza 277

C. Giovannelli e Coll. Tabella 1 - PREVALENZA DELLA STIPSI. Definizione di stipsi bibliografia Sforzo in > 25% delle volte Sandler RS-1987 Sintomi di stipsi (autodefinita) Hammond JE - 1984 Sintomi di stipsi (valutazione del medico) Everhart JE - 1989 Prevalenza 7.3% 18,5% uomini 33,7% donne 30,2% uomini > 65 anni 42,4% donne > 65 anni 8% uomini 20.8% donne 23% uomini: 65-74 anni 37% donne: 65-74 anni procto-gastroenterologica (Bourcier et al., 2004). L attività scientifica risente enormemente di queste barriere, perdendo spesso di vista le situazioni topografiche e le co-funzioni delle strutture confinanti. Una migliore comprensione potrebbe fare interpretare e diagnosticare meglio le patologie che condividono fattori fisiopatologici comuni, originando importanti comorbilità (Wesselmann et al., 1997; Bourcier, 2004; Graziottin et al., 2004; Graziottin 2006; Bertolasi et al., 2006). Caso eclatante è rappresentato dai disturbi dell ano-retto, stipsi in particolare, che si sono rilevati nella pratica quotidiana ambulatoriale assai spesso coesistenti con patologie ginecologiche e/o con disfunzioni sessuali femminili (Graziottin et al., 2004; Graziottin, 2006). Questa comorbidità compare occasionalmente nella letteratura scientifica sessuologica con orientamento clinico (Wesselmann et al., 1997; Bourcier, 2004; Graziottin et al., 2004; Graziottin 2006; Bertolasi et al., 2006). Solo recentemente sono iniziati studi scientifici al riguardo (Bertolasi et al., 2004, 2006, si veda anche l articolo di Bertolasi et al., in questo volume). Si pensi alla frequenza di patologie di riscontro comune ambulatoriale quali la stipsi, la dissinergia perineale, il rettocele, il perineo discendente, il dolore pelvico, le infezioni da escherichia coli che devono necessariamente accomunare il ginecologo, l urologo, il procto-gastroenterologo (Hammonds, 1984; Sandler & Drossman, 1987; Everhart et al., 1989; Locke et al., 2000; Lazzaroni, 2002; Graziottin et al., 2004; Graziottin, 2006). Il perineo deve oggi essere considerato come una unità funzionale, che trova nel muscolo elevatore dell ano un momento chiave delle sue funzioni e delle sue disfunzioni (Bourcier et al., 2004). Inoltre il rettosigma, la vagina e l uretra hanno anche una innervazione comune. La stipsi cronica La stipsi non è una malattia ma un sintomo oppure un segno clinico (Thompson et al., 1992; Locke et al., 2000; Lazzaroni, 2002). Ciò implica che tutte le forme di stipsi sono secondarie a qualche condizione morbosa. La stipsi cronica interessa il 2% della popolazione, se si considera la richiesta di aiuto rivolta al medico. In realtà, il consumo di lassativi, utilizzati come prodotti da banco, fa ritenere che la stipsi interessi il 13% della popolazione generale e il 23% degli anziani con più di 60 anni, con una netta prevalenza per il sesso femminile (F:M = 3:1) (Locke et al., 2000; Lazzaroni, 2002). Nella Tabella 1 viene evidenziata la prevalenza del sintomo stipsi riferita da altri ricercatori. Verranno prese solo in considerazione quelle forme più comuni di stipsi cronica che si ritiene siano associate ad anormalità del tono e della motilità del colon, quelle dovute a sofferenza dei muscoli del pavimento pelvico e quelle in cui non può essere riconosciuto alcun movente patologico (Thompson et al., 1992; Locke et al., 2000; Lazzaroni, 2002). Va segnalato che i pazienti spesso attribuiscono a questo disturbo un significato diverso rispetto ai medici ed essi usano criteri loro propri per decidere quando assumere lassativi e quando abbiano bisogno del trattamento. La stipsi cronica riconosce molteplici cause (Thompson et al., 1992; Lazzaroni, 2002). Presenta una diversa espressività clinica e sintomatologica che risente anche dell interpretazione e del vissuto del paziente (Lazzaroni, 2002). Bisogna spesso capire tra le righe se siamo di fronte ad una reale manifestazione Tabella 2 - SINTOMI DELLA STIPSI. Scarsa frequenza della percezione dello stimolo evacuativo Volume ridotto e aumentata consistenza delle feci Espulsione difficoltosa Incompletezza della evacuazione Evacuazione improduttiva - preceduta da stimolo (fino al tenesmo) - indotta dal tentativo di alleviare senso di gonfiore, meteorismo e/o ripienezza/peso a livello rettale Evacuazione che non si compie nei tempi e nell orario desiderato (Adattata da Locke et al., 2000). 278

Stipsi e disfunzioni sessuali femminili: il ruolo del proctologo patologica o se invece si tratta di un interpretazione solamente soggettiva del problema, dovuta ad una erronea concezione della fisiologia intestinale oppure, più semplicemente, ad un cattivo rapporto tra un individuo ed il proprio intestino (Sandler e Drossman, 1987). Nella Tabella 2 sono riferiti i parametri che definiscono il paziente stitico in accordo con quanto definito dai Criteri diagnostici dei disordini funzionali gastrointestinali denominati ROMA II (Thompson et al., 1992). Perché un paziente possa considerarsi stitico è necessaria la rilevazione di almeno due o più dei parametri, evidenziati nella Tabella 3, presenti da almeno 12 mesi, senza uso di lassativi (Thompson et al., 1992). Queste forme di stipsi cronica possono trovare una soddisfacente interpretazione sulla base di tre meccanismi fisiopatologici: stipsi da disfunzione motoria del colon (stipsi F), stipsi da disfunzione retto-anale o da dissinergia del pavimento pelvico (DPP), e stipsi da alterazioni psico-comportamentali (Thompson et al., 1992; Lazzaroni 2002). La stipsi da disfunzione motoria del colon è caratterizzata da alterazioni del trasporto colico conseguenti a disordini dell attività contrattile e da variazioni dell ecosistema intestinale con ripercussioni sui processi di formazione, volume, consistenza, viscosità delle feci. La stipsi da disfunzione retto-anale o da dissinergia del pavimento pelvico è caratterizzata da alterazioni della struttura dei tratti distali (prolasso mucoso, rettocele, invaginazione, ipotonia perineale, sindrome del perineo discendente) o da alterazioni della coordinazione motoria (ipertono dell elevatore, dissinergia del pavimento pelvico, alterata sensibilità viscerale con aumentata distensibilità ampollare, danno del nervo pudendo o del midollo spinale distale, megaretto o megacolon) (Thompson et al., 1992; Bourcier et al., 2004). La stipsi da alterazioni psico-comportamentali infine, in cui può essere inclusa la sindrome dell intestino irritabile con predominanza di stipsi (IBS-stipsi), è invece caratterizzata da una prevalenza di disturbi del comportamento o di distorte interpretazioni di modelli di regolarità intestinale e di efficienza dell evacuazione. Il più delle volte ci troviamo di fronte a situazioni in cui possono essere presenti contemporaneamente alterazioni a tutti e tre i livelli, con reciproche influenze in un intreccio di rapporti causa-effetto spesso inestricabili. A complicare ulteriormente le cose vi sono poi le interferenze dovute a disordini del comportamento alimentare ed all uso o abuso di farmaci, integratori e lassativi (Locke et al., 2000. Lazzaroni, 2002). Tabella 3 - PARAMETRI CHE DEFINISCONO IL PAZIENTE STITICO. - Numero di evacuazioni < a 2 per settimana - Sforzo evacuativo in almeno il 25% delle evacuazioni - Sensazione di incompleto svuotamento in almeno il 25% delle evacuazioni - Emissione di feci dure o caprine in almeno il 25% delle evacuazioni (Adattata da Locke et al., 2000) Implicazioni cliniche La risultanza di tutti questi disturbi è comunque sempre rappresentata da una stasi fecale, più o meno importante, che ristagna nella ampolla rettale e può fare massa locale per diversi giorni, unitamente alla comparsa di meteorismo (fermentazione e putrefazione), di fenomeni irritativo-infiammatori ed a volte di dolori pelvici (Thompson et al., 1992; Lazzaroni 2002). Questa situazione rappresenta già da sola una importante causa di comorbidità a carico degli organi e delle strutture confinanti (al di là del setto rettovaginale) rappresentate dalla vagina, dall utero, dalla vescica e dall uretra. D altra parte è altrettanto noto e di comune osservazione che patologie della vescica, dell utero, e la stessa gravidanza possono determinare fenomeni di comorbidità a carico del retto e dell ano. Si pensi per esempio allo stato fisiologico di gravidanza così spesso incriminato nel determinare stipsi, sia per dislocazione dell intestino da aumento di volume dell utero sia per gli stessi effetti ormonali del progesterone. Anche interventi chirurgici sul perineo anteriore possono avere sicure ripercussioni sul perineo posteriore. La comune isterectomia può, per esempio divenire responsabile di complicazioni gastrointestinali quali stipsi in generale, diminuita sensibilità rettale, Tabella 4 - EZIOPATOGENESI DEI DISTURBI SESSUALI FEMMINILI CARATTERIZZATI DA DOLORE. - Spasmo dei muscoli vaginali - Infezioni ed irritazioni dei genitali esterni e della vagina - Cistiti ricorrenti gravi - Patologia pelvica (PID, endometriosi, aderenze, ecc.) - Variazioni del tono muscolare del pavimento pelvico - Alterazione dell ecosistema vaginale - Alterata escrezione urinaria di ossalati - Neuropatie periferiche - Alterata percezione sensoriale - Danni ai genitali e agli organi riproduttivi dovuti a trauma da parto - Traumi chirurgici agli organi genitali - Fattori ormonali - Fattori psicologici 279

C. Giovannelli e Coll. Tabella 5 - RUOLO DELLA STIPSI NEI DISORDINI DEL PAVIMENTO PELVICO. aumento del volume rettale, diminuita mobilità del sigma, comparsa (5%) o scomparsa (65%) di dolori addominali da colon irritabile. Stipsi e disturbi funzionali del pavimento pelvico (urologici, ginecologici e sessuologici) rappresentano pertanto un binomio quotidiano nella pratica ambulatoriale a cui siamo ormai abituati, ma poco studiato e documentato da lavori scientifici adeguatamente programmati. Disfunzioni sessuali femminili I disturbi della sessualità costituiscono un problema diffuso nella pratica ginecologica (Jamieson D.J., 1996; Nusbaum M.R., 2000; Plaut et al., 2004; Basson et al., 2004; Graziottin, 2006). Molte condizioni vulvo-vaginali sono responsabili di episodi di dispareunia superficiale e profonda con rapporti coitali dolorosi (Bergeron S., 2001; Graziottin A., 2001, Graziottin, 2006). Le varietà terminologiche riscontrabili in letteratura nel definire il dolore vulvare e vaginale sono una dimostrazione di come il dolore identifichi una serie di numerose situazioni cliniche ed eziologiche spesso multifattoriali e di difficile inquadramento nosologico. Nell ambito di queste sindromi, la vestibolite vulvare occupa un posto di rilievo di sempre più frequente riscontro nella patologia ambulatoriale ginecologica (Graziottin & Brotto, 2004; Graziottin & Giovannini, 2005). Sono stati di volta in volta chiamati in causa numerosi fattori eziopatogenetici (Tab. 4). Solo recentemente è stato considerato il possibile coinvolgimento di fattori intestinali ed in particolare della stipsi e dei disturbi dell evacuazione, in associazione ai disturbi sessuali femminili caratterizzati da dolore (Graziottin et al., 2004, 2006). È esperienza quotidiana che il ginecologo invii la paziente con dispareunia al gastroenterologo per problemi di vaginiti o cistite da Escherichia Coli o da Enterococcus faecalis, per dolori pelvici con irradiazione al sigma, per meteorismo, tutte situazioni spesso riferibili ab origine ad uno stato di stitichezza associata ad alterazioni batteriologiche dell ecosistema intestinale. Analogamente si osserva come un miglioramento delle funzioni intestinali spesso coincida con un significativo miglioramento della patologia pelvica e viceversa, tanto da non essere in grado di capire quale sia il primum movens. La stipsi inoltre è spesso associata ad un ipertono del muscolo elevatore dell ano che può a sua volta favorire una instabilità del muscolo detrusore della vescica, dolori pelvici e la stessa dispareunia (Graziottin, 2006). Anche la terapia può oggi darci una mano a comprendere meglio questa possibile co-morbidità (Locke et al., 2000). Tra i vari trattamenti della stipsi infatti viene utilizzata l elettrostimolazione funzionale (FES) con lo scopo di migliorare il tono dell elevatore dell ano quasi sempre alterato (Bourcier et al., 2004). Con questa terapia noi assistiamo spesso ad un miglioramento contemporaneo dei disturbi dell evacuazione ma anche della dispareunia, dei dolori pelvici femminili, della incontinenza da urgenza. Nella Tabella 5 viene schematizzato il ruolo che la stipsi potrebbe occupare nei disordini del pavimento pelvico. Conclusioni La co-morbilità tra disturbi proctologici e patologie ginecologiche, ostetriche e sessuali è sottostimata. La stipsi, che rappresenta la patologia anorettale più diffusa presenta importanti fattori fisiopatologici in comune con patologie ginecologiche e sessuali, specie quando entrambe riconoscono un denominatore comune nell iperattività del pavimento pelvico. Il rilassamento dell elevatore dell ano può, in positivo, correggere la stipsi di tipo ostruttivo e migliorare o risolvere dispareunia e vaginismo. La collaborazione tra proctologo e ginecologo può contribuire a riconoscere e trattare le co-morbilità in entrambi gli ambiti specialistici, con riduzione dei costi sanitari e miglioramento della qualità della vita delle donne. 280

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L. Micheletti, F. Bogliatto, A.C. Levi La linfoadenectomia inguino-femorale Fondamenti embriologici, anatomotopografici, anatomochirurgici sulla preservazione della fascia femorale Volume di 66 pagine F.to cm. 21x29 40,00 Richieste a: CIC EDIZIONI INTERNAZIONALI S.r.l. Corso Trieste, 42-00198 Roma Inviare assegno bancario intestato a CIC EDIZIONI INTERNAZIONALI S.r.l. o effettuare l acquisto on line, con transazione sicura, collegandosi al sito www.gruppocic.it/com