Comuni green: una mappa dell Italia

Documenti analoghi
Informazioni Statistiche N 2/2010

Informazioni Statistiche N 2/2007

TAV. D.1 - RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI (a) VALORI IN TONNELLATE

APPENDICE 1 DETTAGLIO PRODUZIONE E RD DEI RIFIUTI URBANI

Newsletter sulle tematiche ambientali. ARPATnews

Unità di Staff Statistica. Sistema Statistico Nazionale. StatNews 9/11/2015. Legambiente Ecosistema Urbano

Il parco veicolare a Bologna. Dati al

Lombardia Statistiche Report

17. Le province della Calabria

CONSUMI DI ACQUA PER USO DOMESTICO

Città a confronto 2008

I residenti a Firenze al 30 settembre 2014 sono di cui stranieri. Dall inizio dell anno sono aumentati di unità.

Eures Ricerche Economiche e Sociali Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità Regione Lazio

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

R. LARAIA, V. FRITTELLONI, A.M. LANZ, A. F. SANTINI APAT Dipartimento Stato dell Ambiente e Metrologia Ambientale

2010 MEDIA* 2010 CLASSIFICA

TAV. D.1 - RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI (a) VALORI IN TONNELLATE

LEGAMBIENTE DOSSIER PM10 IN PIANURA PADANA, CONFRONTO TRA REGIONI E TENDENZA NEGLI ANNI ANCORA LUNGA LA STRADA PER RIENTRARE NEI LIMITI

XIX EDIZIONE DI ECOSISTEMA URBANO, IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE E AMBIENTE ITALIA SULLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELLE CITTÀ: BUON RISULTATO PER

10. Ambiente e territorio

2. Imprenditori extracomunitari: dinamiche e confronti territoriali

BILANCIO DEMOGRAFICO 2010 La popolazione del Piemonte nel 2010

B1 PIL PRO CAPITE E PRODUTTIVITÀ: LA POSIZIONE DEL NORD EST RISPETTO ALL ITALIA

Lavoro News # 8 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero

NORD EST CAMPIONE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03

Indagine dell Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della UIL Servizio Politiche Territoriali IMU: IL 17 SETTEMBRE LA 2 RATA DELLA PRIMA CASA

IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO. Indagine a cura dell Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva

Decessi droga correlati

Cap. 5 - ACQUE. 5.1 Consumi di acqua per uso domestico e perdite di rete. 5.2 Sistemi di depurazione e collettamento delle acque reflue urbane

STATISTICHE SULL INCIDENTALITÀ STRADALE

Reggio di Calabria. ISTRUZIONE E FORMAZIONE Il livello di istruzione e formazione. Speranza di vita alla nascita per sesso (in anni) Anno 2010

BILANCIO DEMOGRAFICO 2009 La popolazione del Piemonte nel 2009

Informazioni Statistiche N 2/2005

Bari I NUMERI DEL TERRITORIO. Abitanti al Superficie (km 2 ) 116, ,0 Densità (ab. per km 2 ) 2.

ELENCO DEI BACINI DI DESTINAZIONE E DELLE PROVINCE DI COMPETENZA PER I PRODOTTI DELLA GAMMA POSTATARGET

Report campagne di misura CEM per il sito: via Canale Molini, 1 cortile - Comune: Solarolo - Periodo: 2003;

La spesa per gli utenti domestici del servizio idrico integrato 1

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

ECOSISTEMA URBANO - XVII edizione - DI LEGAMBIENTE

la pedonalizzazione del Centro Storico e futura estensione alle aree decentrate;

1. La popolazione residente

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

Edifici e abitazioni

IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA NEL 2015 SULLA BASE DELLA RILEVAZIONE CONTINUA SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT

IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA NEL 2009

I gestori del servizio idrico in Italia:

Il primo Report UBH sul mercato immobiliare residenziale italiano

IMU 6,6 COSTO PER UNA ABITAZIONE ABITAZIONE A/3 ABITAZIONE A/2

I NUMERI DI ROMA Numero 2 aprile/giugno 2007 Roma e i grandi comuni: crescita in controtendenza

Rassegna Economica Report trimestrale

8. Le province della Toscana

COMUNICATO STAMPA N. 3 DEL 2 FEBBRAIO Anche nel 2015 tasso di sviluppo negativo e calo delle iscrizioni

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto temporale con l Italia. Ambiente

INDICATORI AMBIENTALI URBANI

LA POPOLAZIONE. Tabella 1. Struttura della popolazione residente nella provincia di Torino per classi di età e sesso, anno 2000

A1. LA DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (I): IL QUADRO GENERALE

Fondazione Nord Est Settembre 2012

Nota territoriale di Milano II semestre Abstract. Mercato regionale. Mercato provinciale - Milano

I MIGLIORI E I PEGGIORI

NUMERO UNITA IMMOBILIARI DI CATEGORIA A1 (ABITAZIONI DI TIPO SIGNORILE) PER PROVINCE ANNO 2012

3.14 PIEMONTE e VALLE D AOSTA

Sintesi indagine dell Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della UIL - Servizio Politiche Territoriali (15 giugno 2012)

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

FOCUS Febbraio Una descrizione statistica del personale dipendente delle Regioni a statuto ordinario PREMESSA

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Report campagne di misura CEM per il sito: viale Adriatico, 27 terrazzo 6 piano Lido di Savio Comune: Ravenna - Periodo: ; 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Dati osservatorio 2014

Andamento meteorologico dell autunno a Bologna dati aggiornati a novembre 2010

DATI DEFINITIVI, IN UN COMUNE CAPOLUOGO SU 2 TASI PIU CARA DELL IMU

TAV. 1 Popolazione residente nei comuni della Provincia di Carbonia-Iglesias nel 1991

SEPARAZIONI E DIVORZI IN ITALIA ED IN EMILIA- ROMAGNA DAL 2000 AL 2012

Osservatorio Mobili 3

LA DINAMICA DEI PREZZI

Le Statistiche della Regione Sardegna

Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (2 trimestre 2011)

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione

Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012

5.4. La matrice di correlazione

Indici del costo di costruzione di manufatti dell edilizia Gennaio - Marzo 2001

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

MERCATO IMMOBILIARE: COMPRAVENDITE E MUTUI DI FONTE NOTARILE

IMU: PROPRIETARI ALLE PRESE CON IL VERSAMENTO DELLA SECONDA RATA

Report campagne di misura CEM per il sito: via Carraie, 21 Comune: Ravenna - Periodo:

Gli incidenti stradali a Palermo nel 2014

LA QUALITÀ DELL ARIA NELLE CITTÀ ITALIANE E LE TECNOLOGIE PER L EFFICIENZA ENERGETICA NEL RISCALDAMENTO DEGLI EDIFICI. Milano, 10 Ottobre 2016

Dati statistici sull energia elettrica in Italia Nota di sintesi CRESCE LA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2015: +2,0%

Distribuzione di Internet a livello generale (persone fisiche e giuridiche italiane e straniere): Ranking Regioni Numero domini registrati

IL CARPOOLING IN ITALIA: ANALISI DELL OFFERTA

Rapporto Immobiliare 2009 schede regionali Veneto e Friuli Venezia Giulia

In provincia di Padova. Sintesi dei principali indicatori. Anno 2016

In allegato le tabelle relative ai dati più interessanti di Ecosistema Animali 2011 di Legambiente

Ministero dello Sviluppo Economico

QUANTO PAGANO LE FAMIGLIE PIEMONTESI PER I SERVIZI PUBBLICI LOCALI?

MERCATO IMMOBILIARE: COMPRAVENDITE E MUTUI DI FONTE NOTARILE I trimestre 2016

Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti PRMT

Campania. Dati regionali. Panorama economico

Transcript:

green: una mappa dell Italia Summary: Complessivamente, l analisi effettuata su 12 indicatori ambientali riferiti a 6 aree tematiche (acqua, aria, energia, rifiuti, trasporti, rumore) ha evidenziato un miglioramento, seppur marginale, degli standard di eco-sostenibilità dei comuni capoluogo negli ultimi anni; In particolare, tra il e il si è registrato un incremento dei valori medi relativi ad aspetti positivamente correlati alla qualità dell ambiente urbano, quali la percentuale raccolta differenziata dei rifiuti (dal 23,6% al 31,6% del totale), la domanda di trasporto pubblico (da 215,4 a 228,6 passeggeri annui per abitante) e la percentuale di residenti connessi ad impianti di depurazione delle acque reflue urbane (dall 88,4% al 90,3%); Contestualmente, i valori medi relativi ad aspetti negativamente correlati alla qualità dell ambiente urbano risultano in calo. Diminuiscono, in particolare, il numero di giorni di superamento del limite per il PM 10 (da 83 a 45), il consumo di acqua per uso domestico (da 71,3 a 66,7 m 3 per abitante) e la quantità di rifiuti urbani (da 622 a 610 kg per abitante); La dimensione demografica incide notevolmente sulle performance ambientali dei comuni capoluogo. Tale relazione è particolarmente evidente con riferimento ad indicatori quali: la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti (42,8% nei piccoli centri, 25,7% nei grandi comuni 1 ); la densità veicolare (563 veicoli per km 2 di superficie nei piccoli centri, 4.023 nei grandi comuni); il numero di giorni di superamento del limite per il PM 10 (35 nei piccoli centri, 69 nei grandi comuni); Attraverso una procedura di statistica multivariata, le informazioni relative ai 12 indicatori ambientali sono state sintetizzate in un unico Indice di eco-sostenibilità urbana. Su una scala di valori da 0 a 100, tale Indice risulta mediamente pari a 54,2, certificando la presenza di notevoli margini di miglioramento degli standard di qualità dell ambiente urbano dei comuni capoluogo; A registrare le migliori performance sono i comuni medio-piccoli (valore-indice medio di 55,3, valore massimo di 66,8 associato a Teramo) e medio grandi (valore-indice medio di 54,7, valore massimo di 70,2 associato a Bolzano). Seguono i piccoli centri (valore-indice medio di 53,1, valore massimo di 65,9 associato a Villacidro), mentre i grandi centri sono il fanalino di coda (valore-indice medio di 48, valore massimo di 58,5 associato a Genova). 1 Piccoli centri (meno di 50.000 abitanti); medio-piccoli (tra 50.000 e 100.000 abitanti); medio-grandi (tra 100.000 e 500.000 abitanti); grandi centri (oltre 500.000 abitanti).

OBIETTIVO E METODOLOGIA DELLA RICERCA I temi dell eco-sostenibilità e, più in generale, della diffusione di comportamenti e stili di vita compatibili con l esigenza di una maggior tutela e salvaguardia dell ambiente e del territorio, hanno acquisito nel corso degli anni una visibilità istituzionale e mediatica sempre maggiore, alimentata, anzitutto, dal crescente interesse dell opinione pubblica nei confronti delle problematiche ambientali. L obiettivo della presente ricerca è verificare in che misura il rinnovato impegno della società civile rispetto alle tematiche sopra descritte si sia effettivamente tradotto in un miglioramento degli standard di qualità dell ambiente urbano (nelle sue diverse declinazioni), individuando gli elementi rispetto ai quali si riscontra una maggiore eterogeneità territoriale. In particolare, prendendo spunto dai risultati dell indagine sugli Indicatori ambientali urbani pubblicata dall Istat nel luglio 2011 2, sono state analizzate le performance dei 116 comuni capoluogo rispetto a sei aree tematiche, successivamente sintetizzate in un unico Indice di eco-sostenibilità. L iter della ricerca si è sviluppato su quattro fasi successive: Fase 1 - Sintesi della base dati degli indicatori ambientali urbani di fonte Istat. Sono stati esclusi gli indicatori che si limitavano a definire la presenza/assenza di un aspetto, senza fornire alcuna evidenza numerica (ad esempio: adozione di teleriscaldamento, adozione di misure di razionamento nell erogazione dell acqua); Fase 2 - Ulteriore selezione degli indicatori ambientali urbani. Rimozione mirata delle variabili con un numero elevato di dati non disponibili e l accorpamento delle variabili con la stessa unità di misura (ad esempio: raccolta selettiva, potenza dei pannelli fotovoltaici, etc ). Il risultato è un elenco di 12 indicatori, equamente distribuiti tra aspetti correlati positivamente o negativamente alla qualità dell ambiente urbano (vedi tabella sotto). Tab.1 - Indicatori ambientali urbani Area tematica Acqua Aria Energia Rifiuti Rumore Trasporti Area tematica Acqua Aria Aria Energia Rifiuti Trasporti ASPETTI POSITIVI Indicatore Popolazione connessa a impianti di depurazione delle acque reflue urbane Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell'aria Estensione dei pannelli solari termici installati sugli edifici comunali Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Interventi di bonifica da rumore (barriere antirumore) Domanda di trasporto pubblico ASPETTI NEGATIVI Indicatore Consumo di acqua per uso domestico Inquinanti rilevati Giorni di superamento del limite per il PM 10 Consumo di energia elettrica per uso domestico per abitante Raccolta di rifiuti urbani Densità veicolare Unità di misura % su totale popolazione numero per 100 km 2 di superficie comunale m 2 per 1.000 abitanti % su totale rifiuti urbani km 2 per 10.000 km 2 di superficie comunale numero passeggeri annui per abitante Unità di misura m 3 per abitante valore assoluto valore assoluto kwh per abitante kg per abitante veicoli per km 2 di superficie comunale 2 http://www.istat.it/it/archivio/34473 Raccolta differenziat ( % su totale rifiuti urbani) 1

Fase 3 - Analisi fattoriale. Realizzazione di due analisi fattoriali, una per ciascuna macro-area (aspetti positivi; aspetti negativi) che hanno portato all individuazione di 5 componenti principali (assi fattoriali), in grado di sintetizzare le informazioni contenute nei 12 indicatori originari. In particolare: - relativamente agli aspetti positivamente correlati con l eco-sostenibilità urbana, sono state individuate due aree di sintesi: la componente 1, riferita alla domanda di trasporto pubblico, agli interventi di bonifica da rumore e alla presenza di centraline fisse di monitoraggio della qualità dell aria; la componente 2, riferita all estensione dei pannelli solari, alla raccolta differenziata dei rifiuti e alla connessione della popolazione ad impianti di depurazione delle acque reflue; - relativamente agli aspetti negativamente correlati con l eco-sostenibilità urbana, sono state individuate: la componente 3, riferita alla raccolta di rifiuti urbani e al consumo di energia elettrica per uso domestico; la componente 4 riferita agli inquinanti rilevati e ai giorni di superamento del limite per il PM 10 ; la componente 5, riferita alla densità veicolare e al consumo di acqua per uso domestico. Tab.2 - Analisi fattoriale: matrice dei componenti (valori assoluti, anno ) ASPETTI POSITIVI Indicatori Componente 1 Componente 2 Domanda di trasporto pubblico 0,76-0,11 Interventi di bonifica da rumore (barriere antirumore) 0,66 0,24 Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell'aria 0,61 0,07 Estensione dei pannelli solari termici installati sugli edifici comunali -0,11 0,77 Raccolta differenziata dei rifiuti urbani 0,07 0,64 Popolazione connessa a impianti di depurazione delle acque reflue urbane 0,28 0,48 ASPETTI NEGATIVI Indicatori Componente 3 Componente 4 Componente 5 Raccolta di rifiuti urbani 0,85-0,03-0,05 Consumo di energia elettrica per uso domestico per abitante 0,84 0,02 0,15 Inquinanti rilevati -0,08 0,85 0,02 Giorni di superamento del limite per il PM 10 0,07 0,83 0,13 Densità Veicolare -0,08 0,08 0,84 Consumo di acqua per uso domestico 0,18 0,07 0,81 Fase 4 - Calcolo dell Indice sintetico di eco-sostenibilità urbana. I punteggi fattoriali associati a ciascuna delle cinque componenti principali individuate nella fase 3 sono stati opportunamente indicizzati 3. L indice sintetico di eco-sostenibilità è stato, quindi, calcolato come media dei valoriindici associati a ciascuna componente. 3 Per i primi due assi (macro-area positiva) viene attribuito il valore 100 in corrispondenza del punteggio fattoriale più alto e il valore 1 in corrispondenza del punteggio fattoriale più basso. Per i restanti tre (macro-area negativa) viene attribuito il valore 100 in corrispondenza del punteggio fattoriale più basso e il valore 1 in corrispondenza del punteggio fattoriale più alto. 2

PERFORMANCE RELATIVE AI SINGOLI INDICATORI L analisi degli indicatori ambientali urbani ha evidenziato, anzitutto, un miglioramento, seppur marginale, degli standard di eco-sostenibilità media dei comuni capoluogo tra il e il, con: un incremento dei valori medi relativi ad aspetti positivamente correlati alla qualità dell ambiente urbano, con specifico riferimento alla percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti (dal 23,6% al 31,6% del totale), alla domanda di trasporto pubblico (da 215,4 a 228,6 passeggeri annui per abitante) e alla connessione con impianti di depurazione delle acque reflue urbane (dall 88,4% al 90,3% dei residenti). Sostanzialmente invariati risultano, viceversa, i valori medi relativi al numero di centraline fisse di monitoraggio dell aria, all estensione dei pannelli solari termici installati sugli edifici comunali e agli Interventi di bonifica da rumore; Graf.1 - Aspetti positivamente correlati alla qualità dell ambiente urbano (valori medi assoluti, anni -) Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Domanda di trasporto pubblico ( % su totale rifiuti urbani) ( numero passeggeri annui per abitante) 23,6 215,4 31,7 228,6 0 10 20 30 40 205 210 215 220 225 230 Popolazione connessa a impianti di depurazione delle acque reflue urbane ( % su totale popolazione) Indicatore 88,4 Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell'aria 90,3 Estensione dei pannelli solari termici installati sugli edifici comunali Interventi di bonifica da rumore (barriere antirumore) 1,8 per 100 km 2 di superficie comunale 0,8 m 2 per 1.000 abitanti 0,3 km 2 per 10.000 km 2 di superficie comunale 0 20 40 60 80 100 una diminuzione dei valori medi relativi ad aspetti negativamente correlati alla qualità dell ambiente urbano, con specifico riferimento ai giorni di superamento del limite per il PM 10 (da 83 a 45), al consumo di acqua per uso domestico (da 71,3 a 66,7 m 3 per abitante) e alla raccolta di rifiuti urbani (da 622 a 610 kg per abitante). In controtendenza il dato relativo alla densità veicolare, in crescita dell 1,7% (da 706 a 718 veicoli per km 2 di superficie comunale). 3

Graf.2 - Aspetti negativamente correlati alla qualità dell ambiente urbano (valori medi assoluti, anni -) Giorni di superamento del limite per il PM 10 ( valore assoluto) Consumo di acqua per uso domestico ( m 3 per abitante) 83 71,3 45 66,7 0 20 40 60 80 100 60 65 70 75 Raccolta di rifiuti urbani ( kg per abitante) Densità veicolare ( veicoli per km 2 di superficie comunale) 622 706 610 718 0 200 400 600 800 0 200 400 600 800 Numero I valori e le dinamiche registrate negli ultimi anni dai singoli indicatori ambientali urbani tendono, tuttavia, a diversificarsi notevolmente in funzione della dimensione demografica dei comuni. Popolazio Suddividendo i capoluoghi di provincia in quattro classi dimensionali (meno di 50.000 abitanti, tra 50.000 e 100.000, tra 100.000 e 500.000, oltre 500.000) e calcolando per ciascuna di esse i valori medi degli Popolazione conne indicatori ambientali urbani, risulta, anzitutto, evidente come la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani tende a diminuire al crescere della dimensione demografica dei comuni, passando dal 42,8% nei capoluoghi meno di 50.000 abitanti, al 25,7% nei capoluoghi con oltre 500.000 abitanti. Un secondo primato dei piccoli capoluoghi riguarda il trend di crescita registrato dalla raccolta differenziata negli ultimi anni (+14,8% tra il e il, contro un più modesto +5,4% nei capoluoghi con oltre 500.000 abitanti). Il comune capoluogo con la più alta percentuale di raccolta differenziata è Pordenone (78,6% dei rifiuti urbani), seguita da Novara e Carbonia (rispettivamente 72,6% e 72,1% di differenziata). A tali comuni è associato anche il primato nella rispettiva classe dimensionale di appartenenza, mentre tra le grandi metropoli il miglior risultato è quello della città di Torino (43,3% di differenziata). La migliore performance, in termini di crescita della raccolta differenziata di rifiuti urbani tra il e il, è quella di Salerno (+62,6%). La più bassa percentuale di raccolta differenziata riscontrata nelle grandi metropoli è riconducibile, in massima parte, a fattori quali la maggior quantità di rifiuti urbani prodotti rispetto ai centri minori e i più alti costi e le maggiori difficoltà logistico/organizzative legate alla realizzazione di un sistema integrato ed efficiente di raccolta e smaltimento differenziato dei rifiuti. Numero m 4

Graf.3 - Raccolta differenziata dei rifiuti urbani nei comuni capoluogo (media percentuale su totale rifiuti urbani, anni -) Meno di 50.000 28,0 42,8 Carbonia = 72,1 Miglior performance - Oristano =+60,5 50.000-100.000 24,1 33,4 Pordenone = 78,6 Torino = 43,3 Avellino =+60,4 100.000-500.000 26,5 38,0 Novara = 72,6 Salerno = +62,6 Torino = 43,3 Oltre 500.000 20,3 25,7 Torino = 43,3 Genova = +14,1 0 20 40 60 Un secondo aspetto positivamente correlato con il livello di eco-sostenibilità urbana e per il quale si riscontra una notevole eterogeneità tra classi dimensionali dei comuni capoluogo è la domanda di trasporto pubblico. Quest ultima, che nei comuni con meno di 50.000 abitanti è mediamente di 31 passeggeri annui per abitante, cresce esponenzialmente, fino a superare i 330 passeggeri annui per abitante nei comuni con oltre 500.000 abitanti. Le grandi metropoli hanno, inoltre, registrato una crescita più sostenuta della domanda di trasporto pubblico rispetto al, rimasta sostanzialmente invariata nei capoluoghi con meno di 100.000 abitanti. Milano è il comune con la più alta domanda di trasporto pubblico (702 passeggeri annui per abitante trasportati nel ), mentre nelle altre classi dimensionali i valori più alti sono stati riscontrati a Venezia, Siena e Mantova (rispettivamente 648, 250 e 109). Graf.4 - Domanda di trasporto pubblico nei comuni capoluogo (media passeggeri annui trasportati per abitante, anni -) Miglior performance - Meno di 50.000 32 31 Mantova = 109 Verbania = +20 50.000-100.000 52 52 Siena = 250 Pordenone = +30 100.000-500.000 115 119 Venezia = 648 Bolzano = +40 Oltre 500.000 318 330 Milano = 702 Milano = +71 0 100 200 300 400 Anche in questo caso, i fattori che incidono sulla domanda di trasporto pubblico e che risentono della dimensione demografica dei comuni capoluogo sono molteplici e includono, tra gli altri la maggiore difficoltà di spostamenti a piedi nelle grandi aree metropolitane rispetto ai piccoli centri e la presenza, 5

sempre nelle grandi metropoli, di un più alto numero di passeggeri dei mezzi pubblici non residenti (ad esempio turisti). Tra gli aspetti negativamente correlati con l eco-sostenibilità, quelli per i quali si riscontra una maggiore variabilità in funzione della dimensione demografica dei comuni capoluogo sono: i livelli di inquinamento dell aria, con specifico riferimento al numero medio di giorni in cui si è registrato il superamento del valore limite per la protezione della salute umana previsto per il PM 10. Nonostante il calo generalizzato rispetto al (in media 47 giorni di superamento in meno), tale numero rimane, infatti, decisamente più elevato nei comuni capoluogo con oltre 500.000 abitanti (69 giorni nel ), rispetto ai comuni di più piccole dimensioni (in media 34-35 giorni nei capoluoghi con meno di 100.000 abitanti). Nuoro e Matera sono, inoltre, gli unici comuni capoluogo censiti nel con un solo giorno di superamento dei limiti di PM 10, mentre nelle altre due classi dimensionali i valori più bassi sono stati registrati a Genova e Andria (rispettivamente 5 e 6 giorni di superamento); Graf.5 - Giorni di superamento del valore limite previsti per il PM 10 per la protezione della salute umana (valore medio assoluto, anni -) Miglior performance - Meno di 50.000 35 70 Nuoro = 1 Sondrio = -106 M 50.000-100.000 34 67 Matera = 1 Cuneo = -92 100.000-500.000 57 97 Andria = 6 Siracusa = -166 Oltre 500.000 69 136 Genova = 5 Palermo = -151 0 50 100 150 la densità veicolare, rimasta sostanzialmente invariata in tutte le classi dimensionali tra il e il, con valori medi compresi tra i 563 veicoli per km 2 di superficie rilevati nei comuni capoluogo con meno di 50.000 abitanti e gli oltre 4.000 veicoli per km 2 di superficie rilevati nei comuni capoluogo con oltre 500.000 abitanti. In quest ultima classe dimensionale, il capoluogo con la più bassa densità veicolare è Genova (1.880 veicoli per km 2 ), mentre Torino è il comune che ha registrato la migliore performance in termini di diminuzione della densità veicolare negli ultimi anni. Il comune capoluogo con la più bassa densità veicolare in assoluto è Tempio Pausania (52 veicoli per km 2 ), nella cui classe dimensionale la migliore performance è stata registrata da Gorizia (12 veicoli per km 2 in meno tra il e il ). 6

Graf.6 - Densità veicolare nei comuni capoluogo (media veicoli per km 2 di superficie comunale, anni -) Meno di 50.000 554 563 Tempio Pausania = 52 Miglior performance - Gorizia = -12 Caltanissetta Andria = 50.000-100.000 584 598 Caltanissetta = 124 Varese = -33 Genova = 1 100.000-500.000 1.088 1.107 Andria = 170 Cagliari = -45 Andria = Genova = 1 Oltre 500.000 4.007 4.023 Genova = 1.880 Torino = -145Siena = 250 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 Genova = 1 Individuate le performance dei comuni capoluogo rispetto ai principali indicatori ambientali urbani oggetto d indagine, andiamo ora a descrivere i risultati relativi all Indice sintetico di eco sostenibilità, realizzato secondo le metodologie descritte nel primo paragrafo (fase 3 e 4 della ricerca). L INDICE DI ECO-SOSTENIBILITA DEI COMUNI CAPOLUOGO La presenza di una relazione tra gli standard di qualità ambientale dei comuni capoluogo e le dimensioni demografiche degli stessi, già evidenziato nell analisi dei singoli indicatori ambientali, trova ulteriore riscontro nei valori assunti dall Indice di Eco-Sostenibilità. Su una scala di valori da 0 a 100, quest ultimo è mediamente pari a 54,2 se si considera la totalità dei comuni capoluogo. Tuttavia: I grandi comuni (oltre 500.000 abitanti) sono il fanalino di coda, con un valore-indice medio di 48 (6,2 punti in meno rispetto alla media nazionale) e un range di valori compreso tra 38,8 e 58,5 (rispettivamente Genova e Torino); nei comuni medio-grandi (tra 100.000 e 500.000 abitanti), il valore-indice è sostanzialmente in linea con la media nazionale, con punti di minimo e massimo associati, rispettivamente, a Messina (35,8) e Bolzano (70,2); nei comuni medio-piccoli (tra 50.000 e 100.000 abitanti), il valore-indice medio (55,3) è più elevato sia rispetto alla media nazionale, sia rispetto alla media rilevata nelle altre classi dimensionali, e compreso tra 38,2 (Chieti) e 66,8 (Teramo); i piccoli centri (meno di 50.000 abitanti) sono caratterizzati da un valore-indice medio di 53,1 (più basso della media nazionale). L intervallo di valori riscontrato in questa classe dimensionale è piuttosto ridotto: Indice di eco-sostenibilità compreso tra 40,6 (Tempio Pausania) e 65,9 (Villacidro). 7

Graf.7 - Indice di eco-sostenibilità dei comuni capoluogo (valori minimi, medi e massimi per classi dimensionali, anno ) 80 Valori minimi Valori medi Valori massimi 70 Bolzano = 70,2 Teramo = 66,8 Villacidro = 65,9 60 Genova = 58,5 50 48 54,7 55,3 53,1 40 30 Torino = 38,3 Grandi comuni Messina = 35,8 medio-grandi Chieti = 38,2 medio-piccoli Tempio Pausania = 40,6 Piccoli centri La scomposizione dell Indice complessivo ha, inoltre, evidenziato i punti di forza e di debolezza delle diverse classi dimensionali dei comuni capoluogo rispetto all obiettivo dell eco-sostenibilità urbana. In particolare, gli indicatori rispetto ai quali si riscontra una maggiore differenziazione del valore-indice dei punteggi fattoriali in funzione della dimensione demografica sono: la domanda di trasporto pubblico, gli interventi di bonifica da rumore e le centraline fisse di monitoraggio della qualità dell aria, nell ambito della quale i grandi comuni registrano le migliori performance (valore-indice 60,8), mentre i piccoli centri sono i più svantaggiati (valore-indice 17,8); la densità veicolare e il consumo di acqua ad uso domestico, nell ambito della quale sono, viceversa, i centri minori ad ottenere un punteggio medio più alto (valore-indice 75,2) e i grandi comuni i meno eco-sostenibili (valore-indice 26,3). Graf.8 - Indice di eco-sostenibilità dei comuni capoluogo per gruppi di indicatori (valori medi per classi dimensionali, anno ) Indicatori Domanda di trasporto pubblico Interventi di bonifica da rumore Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell'aria Indicatori Densità Veicolare Consumo di acqua per uso domestico Grandi comuni Grandi comuni 60,8 26,3 Centri minori 17,8 36,6 medio-grandi Centri 75,2 minori 69 medio-grandi 19,6 73,6 medio-piccoli medio-piccoli 8

Relativamente agli altri indicatori, si segnalano: il minore scostamento del valore-indice medio tra le quattro classi di ampiezza demografica dei comuni capoluogo (meno di 20 punti); il primato dei piccoli centri urbani rispetto all estensione dei pannelli solari termici, la raccolta differenziata, la popolazione connessa ad impianti di depurazione dell acqua (valore-indice 41,1); il primato dei piccoli centri urbani rispetto alla raccolta rifiuti urbani e al consumo di energia elettrica per uso domestico (valore-indice 82); il primato dei comuni medio-piccoli rispetto al numero di inquinanti rilevati, giorni di superamento dei limiti previsti per il PM 10 (valore-indice 67,2). Tab.3 - Indice di eco-sostenibilità dei comuni capoluogo per gruppi di indicatori (valori medi per classi dimensionali, anno ) Componenti Indicatori Grandi Piccoli comuni medio-grandi medio-piccoli centri Estensione dei pannelli solari termici installati sugli edifici comunali 2 Raccolta differenziata dei rifiuti urbani 25,5 40,3 39,1 41,1 3 Popolazione connessa a impianti di depurazione delle acque reflue urbane Raccolta di rifiuti urbani Consumo di energia elettrica per uso domestico 79,6 74,6 77 82 4 Numero Inquinanti rilevati Numero massimo dei superamenti del limite per il PM 10 47,4 53,1 67,2 49,3 9

Per saperne di più: Eurostat: Statistiche ambientali http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/environment/introduction Eurostat: Statistiche aree urbane http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/region_cities/city_urban/data_cities/databas e_sub1 Ispra: Banche dati http://www.isprambiente.gov.it/site/it-it/banche_dati/ Istat: Indicatori ambientali urbani http://www.istat.it/it/archivio/34473 Istat: Trasporti urbani http://www.istat.it/it/archivio/23027 Legambiente: Ecosistema urbano http://www.legambiente.it/contenuti/progetti-e-azioni/ecosistema-urbano Ministero dell Ambiente e del Territorio: Statistiche ambientali http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=statistiche_ambi entali.html&lang=it 10