SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D ATENEO PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

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Transcript:

PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Introduzione Le misure organizzative e gestionali da attuare in caso di eventi emergenziali, da parte del personale presente in Ateneo, sono contenute nel Piano di emergenza, di seguito denominato Piano, parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art. 28 del D. Lgs. 81/08. Il Piano, redatto per i vari edifici dell Ateneo, viene predisposto in ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. 81/08 e dal D.M. 10/03/98. Il Piano ha lo scopo di consentire la migliore gestione possibile degli scenari incidentali ipotizzati, determinando una o più sequenze di azioni, che sono ritenute le più idonee per avere i risultati che ci si prefigge al fine di controllare le conseguenze di un incidente, ed anche di portare a conoscenza, a tutti i soggetti che operano all interno dell edificio, le norme comportamentali da seguire nel caso si presentino eventi predefiniti come situazioni di emergenza allo scopo di raggiungere, nel più breve tempo possibile, i seguenti obiettivi: salvaguardia ed evacuazione delle persone; messa in sicurezza degli impianti; confinamento dell eventuale incendio; protezione dei beni e delle attrezzature; assistenza alle persone coinvolte nell evento; risoluzione completa dell emergenza. Si definisce emergenza un evento improvviso, talvolta difficilmente prevedibile, e tale da mettere in condizioni di pericolo reale o potenziale le persone e/o i beni materiali. Gli eventi considerati situazioni di emergenza sono: 1. incendio grave 2. crollo o cedimento strutturale 3. esplosione 4. sabotaggi 5. fuoriuscita di gas 6. calamità naturale 7. black-out 8. altre condizioni di pericolosità derivanti da fatti e situazioni accidentali e non prevedibili

Il Piano è quindi uno strumento operativo mediante il quale vengono studiate e pianificate le operazioni da compiere per una corretta gestione degli incidenti, siano essi incendi, infortuni, fughe di gas, fuoriuscite di sostanze pericolose o qualsiasi altro evento calamitoso che determina la necessità di abbandonare la struttura (es. terremoti, inondazioni ecc..), al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro a tutti gli occupanti di un edificio. Benché ogni situazione sia diversa dalle altre, esistono degli aspetti ripetitivi comuni a tutti i tipi di emergenza, da quelle più semplici (lieve infortunio sul lavoro, principio d'incendio in un cestino dei rifiuti, ecc.) a quelle più complesse (scoppi, crolli, terremoti, ecc.) che comportano l'evacuazione totale dai luoghi di lavoro. Si invita il personale dell Ateneo a leggere attentamente quanto di seguito riportato. Si evidenzia la necessità di una fattiva collaborazione tra tutto il personale in materia di prevenzione e protezione.

Procedure di intervento ed evacuazione Le azioni da effettuare in caso di emergenza sono molto importanti ed in questi casi è necessario mantenere la calma e la lucidità per mettere in atto le procedure prestabilite. Le procedure sono la rappresentazione, in genere schematica, delle linee guida comportamentali ed operative che scandiscono i vari momenti dell emergenza e forniscono un valido insieme di direttive tramite le quali il personale può operare efficacemente, efficientemente e con maggiore sicurezza. In caso di emergenza i comportamenti generali da adottare sono: 1. Mantenere la calma, non trasmettere panico. 2. Informare il Coordinatore alla gestione delle emergenze. 3. Non muoversi in modo disordinato, non correre, seguire ordinatamente i percorsi di esodo. 4. Prestare assistenza a chi si trova in difficoltà solo se si è sicuri del proprio operato. 5. Attenersi alle istruzioni impartite dal Coordinatore alla gestione delle emergenze. 6. In caso di evacuazione recarsi ordinatamente nel luogo di raccolta individuato nel Piano di Emergenza ed attendere le istruzioni necessarie. Non rientrare nell edificio per nessun motivo fino a quando non vengono ripristinate le condizioni di normalità. 7. Attenersi alle specifiche procedure di seguito indicate nelle varie tipologie di emergenza (incendio, allagamento, ecc.). Per una evoluzione favorevole dell evento emergenza occorre che ciascuno esegua le sopra citate operazioni, nella giusta sequenza e soprattutto coordinandosi con le operazioni eseguite da altri. Durante il normale svolgimento delle attività il personale si deve attenere alle norme di sicurezza indicate e informandosi su come raggiungere, in caso di necessità, le uscite di sicurezza e i mezzi antincendio più vicini. In linea generale, si riportano di seguito le procedure di evacuazione alle quali ciascuno dovrà adeguare il proprio comportamento:

Chi Quando Come - Tutte le persone presenti nell edificio ad eccezione degli addetti alla gestione dell emergenza. - L ordine di evacuazione viene impartito dal Coordinatore alla gestione delle emergenze. - Il personale è tenuto a rispettare le procedure contenute nel Piano di Emergenza, tuttavia può abbandonare l edificio anche in assenza di specifico ordine, quando ritiene di essere in pericolo. - Mantenendo la calma. - Ponendo subito fine a qualsiasi operazione rischiosa che si sta eseguendo. - mettendo in sicurezza (spegnendo ecc.), nei limiti del possibile, eventuali attrezzature o materiali che possono creare situazioni di pericolo. - Seguendo le vie di esodo predisposte e segnalate. - Evitando assolutamente di utilizzare gli ascensori e i percorsi diversi da quelli indicati. - Aiutare eventuali persone in difficoltà e portatori di handicap. - Uscendo ordinatamente e non rientrando per nessuna ragione. - Non sostando nei passaggi o davanti le porte. - Dirigendosi verso il luogo di raccolta, senza correre e senza destare panico. - Non spingendo altri. - Tenendosi saldamente alla ringhiera mentre si stanno scendendo le scale, per evitare di cadere. - Raggiungendo il luogo di raccolta indicato nelle Planimetrie di Emergenza ed attendendo ulteriori istruzioni. - Non rientrando nei luoghi di lavoro se non si è ricevuto l ordine di rientro da parte del Coordinatore alla gestione delle emergenze.