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1. Determinare la rotta vera (Rv) e la velocità effettiva (Ve) in presenza di corrente conosciuta (Dc - Vc). Si tratta di determinare Rv e Ve in presenza di corrente conosciuta con cui individuare il punto di arrivo e l'orario di arrivo. Un'imbarcazione la cui posizione è nel punto "A" di partenza alle ore 0800 intende navigare con Pv 090 e Vp 8 nodi sapendo che in zona insiste una corrente con Dc Sud (180 ) e Vc 1,5 nodi. Determinare il punto di arrivo (coordinate) e l orario di arrivo su quel punto (che è un punto nave Pn). Individuato il punto "A" di partenza traccio la Pv 090 e con apertura del compasso 8 miglia (cioè lo spazio in miglia che l imbarcazione percorre in un'ora) determino il punto "B" sulla Pv che altro non è che il punto stimato (Ps) dove mi troverei alle 0900 in assenza di corrente. Applico ora dal punto "B" il vettore corrente e traccio la Dc 180, con apertura del compasso di 1,5 miglia (cioè lo spazio in miglia la corrente percorre in un'ora) determino il punto "C" che è il Pn di arrivo dopo un ora. Quale sarà stata la mia Rv? E senza dubbio la congiungente Pn di partenza Pn di arrivo; quindi unisco Pn A con Pn C ; leggo la direzione con la squadretta ed ottengo la Rv richiesta. Per determinare la Ve è sufficiente aprire il compasso da A e C e misurare sulla scala della distanza; essendo la distanza misurata percorsa in un'ora, questa è proprio la Ve richiesta.

2. Determinare la Pv e la Ve per seguire una certa Rv navigando con una determinata Vp, in presenza di corrente conosciuta (Dc - Vc). Si tratta di determinare Pv (da cui poi ricavare la Pb con cui devo navigare) in presenza di corrente conosciuta e Vp nota (fissata dal problema) per poter seguire la Rv (dal punto "A" al punto "X") nonché la Ve con cui calcolare l'orario di arrivo a destinazione: Un'imbarcazione, la cui posizione è nel punto "A" di partenza alle ore 0800, intende giungere nel punto "X" di arrivo navigando con Vp 6 in presenza di corrente nota (vettore corrente) Dc 30 Vc 1,5. Determinare la Pb (che si ricava dalla Pv) e l'orario di arrivo a destinazione (che si ricava dalla Ve): Unendo il punto "A" di partenza con il punto "X" di arrivo traccio la Rv, cioè solo la direzione del vettore (moto) effettivo; dallo stesso punto "A" riporto il vettore corrente (Dc Vc). A partire dall'estremità (freccia) del vettore corrente, con apertura del compasso pari a 6 miglia, interseco la Rv. Ottengo un punto "Y" (che è la posizione dell'imbarcazione alle 0900) con il quale determino: - la Pv 102 congiungendo l'estremità del vettore corrente con il punto "Y" sulla Rv; - - la Ve 6,6 misurando in miglia il segmento sulla Rv dal punto "A" al punto "Y", che altro non è che lo spazio effettivo percorso sulla Rv dall'imbarcazione in un'ora. Con la Ve = 6,6 applicando la formula ricavo l'orario di arrivo a destinazione; in questo esempio S = 1,8 (distanza dal punto "Y" al punto "X"), Ve=6,6, per cui l'imbarcazione giunge perciò a destinazione alle ore 0916 = 16' (minuti)

3. Determinare la Pv e la Vp per seguire una certa Rv con una Ve nota (o data o da ricavare essendo conosciuto l'orario di partenza e quello di arrivo), in presenza di corrente conosciuta, Dc - Vc. Si tratta di determinare i valori di Pv e di Vp (elementi del moto proprio) per effettuare un certo percorso stabilito (Rv) in un tempo prefissato (orario di arrivo noto), in presenza di corrente conosciuta (Dc Vc). Un'imbarcazione, la cui posizione è nel punto "A" di partenza alle ore 0800, intende giungere nel punto "X" di arrivo alle ore 0925 (orario stabilito dal problema) in presenza di corrente nota (vettore corrente) Dc 30 Vc 1,5. Determinare la Pb (che si ricava dalla Pv) e la Vp. unendo il punto "A" di partenza con il punto "X" di arrivo traccio la Rv, cioè solo la direzione del vettore (moto) effettivo; con la formula, in questo esempio = 5,6 Kts (infatti se debbo essere alle 0925 sul punto "X" di arrivo devo navigare sulla Rv con Velocità effettiva di 5,6 nodi). Dal punto "A" riporto la Ve sulla Rv determinando il punto "Y" delle 0900 (che deve essere la mia posizione dopo un'ora di navigazione se voglio arrivare in tempo a destinazione); poi dallo stesso punto "A" riporto il vettore corrente (Dc - Vc). Unisco ora l'estremità del vettore corrente con il punto "Y determinando così: - la Pv 105 (con la squadretta) - la Vp 5 (misurando in miglia il segmento sulla Pv dalla cuspide della corrente al punto "Y", che altro non è che lo spazio che deve percorrere l'imbarcazione con la sua velocità propria (Vp).

4. Determinare il vettore corrente - Dc e Vc: Si naviga (essendo partiti alle ore X da una posizione conosciuta punto "A" ) con Pb (Pv sulla carta) e Vp conosciuti, si sta quindi effettuando la navigazione stimata supponendo che in zona non ci sia corrente e che la nostra imbarcazione non stia scarrocciando. Nel momento in cui determino la mia posizione in mare [Pn] (gli strumenti di bordo sono tarati e i miei calcoli corretti), il Pn (punto nave) coincide con il Ps (punto stimato) ovvero la Rv coincide con la Pv e la Ve con la Vp; in questo caso in zona non c'è corrente. Punto di partenza noto "A" alle ore 0800 - Pv 090 - Vp 6; determinato il Pn (simbolo ) alle ore 0920 questo coincide con il Ps ( simbolo ) delle 0920 (individuato calcolando lo spazio percorso mediante la formula (tempo in minuti - T') = 8 miglia, e riportandolo con il compasso dal punto "A" sulla Pv. Si rileva invece che determinato il Pn alle ore 0920, questo non coincide con il Ps delle 0920 (individuato con la medesima procedura dell'esempio precedente); ossia la Rv e Ve sono diverse dalla Pv e Vp. Siamo in presenza pertanto di corrente che, sconosciuta in partenza, voglio ora determinare; ossia devo ricavare la direzione corrente Dc e la sua velocità Vc

per la Dc: unisco il Ps delle 09,20 con il Pn alle 09,20 (freccia dal Ps verso il Pn) e, usando le squadrette, determino la direzione della corrente (Dc 215 ); è la corrente infatti che, agendo costantemente sin dalla partenza, ha fatto derivare l'imbarcazione dal Ps al Pn facendole percorrere 2 miglia in quella direzione nel tempo di 80 minuti per la Vc: possono ricavarla procedendo in due modi: a) matematicamente tramite la formula (applicata al vettore corrente): ; in questo esempio S = 2 miglia, T' = 80 minuti, per cui = 1,5 Kts b) graficamente: riporto sulla Pv il percorso stimato dopo un'ora di navigazione (6 miglia) dal punto "A" di partenza ottenendo il Ps delle 0900; traccio la parallela dal Ps delle 0900 alla direzione della corrente sino ad incontrare la Rv; con il compasso misuro il segmento (1,5 miglia) che, essendo lo spazio che la corrente mi ha fatto percorrere in un'ora, è anche la misura della Vc che volevo determinare (Vc = 1,5 nodi) Volendo ora determinare la velocità effettiva della mia imbarcazione (Ve), posso agire in due modi: a) matematicamente tramite la formula (applicata al vettore Rv) ; in questo esempio S = 7,2 miglia (spazio effettivamente percorso sulla Rv dal punto "A" di partenza al Pn delle 0920), T = 80 minuti, per cui = 5,4 Kts b) graficamente: misurando semplicemente lo spazio sulla Rv dal punto "A" sino all'intersezione che la direzione della corrente alle ore 0900 forma con la Rv, ossia lo spazio effettivamente percorso dalla mia imbarcazione in un'ora sulla Rv, che altro non è che la mia velocità effettiva; in questo caso Ve = 5,4 nodi