Rapporto di Monitoraggio Ambientale



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PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana Rapporto di Monitoraggio Ambientale Giugno 2012 Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale Sommario INTRODUZIONE...5 Il monitoraggio ambientale... 6 La struttura del Rapporto... 8 Ruolo dell Autorità ambientale... 9 1 POPOLAZIONE, AMBIENTE E SALUTE...11 1.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 11 1.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 13 1.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 16 2 CAMBIAMENTI CLIMATICI ATMOSFERA...19 2.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 19 2.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 23 2.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 26 3 ENERGIA...29 3.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 29 3.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 35 3.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 37 4 NATURA E BIODIVERSITÀ...39 4.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 39 4.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 39 Aree marine protette...40 Superficie forestale...42 Incendi boshivi...43 Grado di pianificazione delle aree protette...44 4.3 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 47 4.4 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 48 5 PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE...51 5.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 51 Il quadro programmatico...52 2 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 5.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 53 5.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 57 6 PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI...59 6.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 61 6.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 65 6.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 66 7 RISORSE IDRICHE...69 7.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 69 Qualità Acque superficiali...69 Acque di Balneazione...72 Acque sotterranee...74 7.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 75 7.3 Valutazione degli effetti ambientali connessi con l attuazione nel PO ed eventuali azioni correttive... 77 8 SUOLO, SOTTOSUOLO E DESERTIFICAZIONE...79 8.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 79 Aree a rischio idrogeologico...84 Desertificazione...88 Siti contaminati...92 8.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 96 8.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 97 9 AMBIENTE URBANO...99 9.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 99 9.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 103 9.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 106 10 MOBILITÀ E TRASPORTI...107 10.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali... 107 Settore ferroviario...109 Settore stradale...111 Settore delle merci e della logistica...113 10.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali... 114 10.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive... 117 Conclusioni...118 PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 3

PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana INTRODUZIONE La strategia del Programma Operativo FESR Sicilia 2007-2013 prevede l applicazione trasversale del principio di sostenibilità ambientale. Nell'ambito della programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013, l'autorità Ambientale Regionale (AAR) del PO FESR Sicilia 2007-2013 è stata individuata nel Dipartimento Territorio ed Ambiente dell'assessorato Regionale Territorio e Ambiente. L'Autorità, in collaborazione con l'agenzia Regionale per la Protezione dell' Ambiente (ARPA Sicilia) e con il Dipartimento Programmazione (Autorità di Gestione del PO FESR 2007-2013) ha completato, ai sensi della Direttiva 2001l42/CE ("Direttiva VAS"), la redazione del Documento di Scoping e del Rapporto Ambientale, relativi al PO FESR Sicilia 2007-2013. Con l'adozione del Programma da parte della Commissione Europea, l'autorità Ambientale Regionale, l'arpa Sicilia e l'autorità di Gestione hanno proceduto a redigere il Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA). Sulla base delle indicazioni scaturite dal processo di Valutazione Ambientale Strategica che ha accompagnato la fase di redazione Programma, il complesso degli obiettivi del PO è stato elaborato tenendo in considerazione i possibili impatti ambientali connessi all attuazione degli interventi e, laddove possibile e pertinente, le opzioni a minore impatto ambientale sono state, di norma, preferite. L articolazione del PO ha previsto, pertanto, di fianco ad un significativo intervento direttamente rivolto alla risoluzione di specifiche emergenze ambientali, un intervento trasversale volto alla riduzione degli impatti connessi ad altre attività, i cui effetti negativi sulla qualità dell ambiente generalmente inteso e sulla salute della popolazione risultano comunque di rilevante portata. L azione del Programma Operativo FESR Sicilia 2007-2013 ha, pertanto natura multidimensionale e prevede un complesso di azioni che vanno dalla minimizzazione della produzione di rifiuti, alla diffusione della raccolta differenziata, del riutilizzo, del riciclo, l uso dei materiali alternativi innocui per l ambiente, all incremento di utilizzo delle fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale, alla tutela del territorio dai rischi naturali, alle modalità sostenibili di trasporto, e che nel complesso mirano a generare positive ricadute sulla tutela dell ambiente naturale nella sua interezza e sulla salute della popolazione. L integrazione della componente ambientale va sottoposta periodicamente a verifica mediante la redazione di un rapporto di monitoraggio redatto secondo le specifiche del Piano di monitoraggio ambientale regionale che prevede: - il monitoraggio sugli effetti ambientali significativi del Programma; PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 5

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale - la valutazione degli effetti ambientali significativi connessi all attuazione del Programma; - la verifica del grado di conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati dalla procedura di VAS; - l individuazione tempestiva di eventuali criticità onde prevenire eventuali effetti negativi imprevisti. Per quanto sopra, il presente rapporto di monitoraggio, redatto dall Autorità Ambientale Regionale in collaborazione con l Autorità di Gestione del PO e con l ARPA, intende rendere conto delle evoluzioni significative del contesto ambientale e di verificare se le interazioni stimate in fase di redazione del rapporto ambientale si siano effettivamente verificate e se gli obiettivi di sostenibilità ambientale siano stati effettivamente perseguiti. Il monitoraggio ambientale In attuazione dell art. 9, comma 1 lett. c) e dall art. 10 della Direttiva Comunitaria 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati programmi sull ambiente (recepita a livello nazionale dal D.lgs. 152 del 2006 e ss.mm.ii.), il presente rapporto di monitoraggio ambientale ha lo scopo di illustrare l andamento del Programma Operativo FESR 2007-2013 della Regione Siciliana rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati nel Rapporto Ambientale redatto nell ambito del processo di valutazione Ambientale Strategica (VAS). Il quadro normativo prevede, infatti, che i Programmi siano accompagnati da specifiche misure di monitoraggio dirette al controllo degli effetti ambientali significativi e alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale prefissati, al fine di verificare e aggiornare le valutazioni sviluppate nella fase ex ante, descritte nel Rapporto Ambientale, di compensare o mitigare gli eventuali effetti ambientali negativi del piano. Inoltre, ai sensi del Regolamento Generale di attuazione dei fondi strutturali (art. 17 del Reg. CE 1083/2006), il presente rapporto risponde all ulteriore finalità di verificare l efficacia dei risultati ottenuti da tutte le misure implementate finalizzate ad integrare le considerazioni ambientali in fase di attuazione. Il rapporto di monitoraggio ambientale rappresenta un aspetto sostanziale della valutazione ambientale strategica, costituendo, di fatto, la fase propositiva dalla quale trarre indicazioni per il progressivo allineamento dei contenuti del Programma agli obiettivi di sostenibilità ambientale e rappresentando, al contempo, uno strumento di comunicazione e di d informazione. Lo scopo finale, cui tendere, è l intercettazione di eventuali impatti negativi sull ambiente derivanti dall attuazione del Programma, individuandone le cause per adottare opportune misure di ri-orientamento e descriverne e quantificarne gli effetti positivi al fine di potenziarne le azioni. Per tali ragioni, il monitoraggio ambientale del PO FESR rappresenta un attività più complessa e articolata della mera raccolta e aggiornamento di dati ambientali che richiede la definizione di un piano operativo, una serie di 6 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

procedure nell ambito delle quali siano individuati gli attori, gli strumenti, i processi e i prodotti dell attività di monitoraggio ambientale, affinché tale attività trovi piena integrazione nelle ordinarie procedure di monitoraggio e attuazione del Programma Operativo. In merito al presente rapporto, occorre premettere che esso rappresenta un prodotto sperimentale che mette alla prova la tenuta delle batterie degli indicatori scelti in sede di Piano di monitoraggio. A tal proposito, occorre ricordare che, nel 2008, al momento della definizione del Piano di monitoraggio, si pose grande attenzione sull utilizzo di molteplici indicatori per singola linea di intervento del PO utili a fornire informazioni dettagliate sia a livello di contesto che di risultato. Sulla base di tale approccio metodologico, il Piano di monitoraggio ambientale (PMA) venne corredato di due diverse batterie di indicatori, una di contesto per gli effetti generali di sistema ed una prestazionale, con indicatori di impatto, di risultato e di realizzazione, volta a rappresentare da un punto di vista quantitativo gli esiti finali dell attuazione del Programma e a permetterne la valutazione in itinere rispetto sia ai valori di partenza (baseline) che ai valori target definiti ad inizio programmazione. La suddivisione in queste batterie di indicatori mirava a cogliere: gli esiti dipendenti esclusivamente dalle azioni dei Programmi attraverso gli indicatori di realizzazione; gli esiti rappresentanti la realizzazione delle condizioni per il raggiungimento degli obiettivi finali attraverso gli indicatori di risultato; gli esiti in termini di raggiungimento degli obiettivi finali e generali del Programma fornendo indicazioni circa gli effetti strutturali e permanenti prodotti dagli interventi realizzati attraverso gli indicatori di impatto e quelli di contesto. Tale modello venne applicato in un contesto normativo e culturale ancora privo di un chiaro indirizzo metodologico che solo a metà ciclo di attuazione ha ricevuto nuovi input a seguito del mutamento dell orientamento, per cui già in fase di revisione si è puntato su una maggiore attenzione verso gli indicatori di risultato e di realizzazione più attinenti con l articolazione del PO. Nell ambito della redazione del presente rapporto di monitoraggio, sono emerse le seguenti criticità: il ricorso alle statistiche ufficiali, largamente utilizzato nel Piano, se da un lato permette l accesso a dati ufficiali e a costo zero, dall altro paga il ritardo temporale di numerosi indicatori e una certa difficoltà nell assegnare univocamente al programma una quota di responsabilità nell avanzamento eventuale dei valori; gli indicatori di realizzazione sono in numero eccessivo e di difficile quantificazione all interno del sistema di monitoraggio Caronte, causando ritardi e incertezze sulla loro affidabilità; il PO ha subito una revisione nel corso del 2011 che rende necessario l aggiornamento del Piano di monitoraggio; PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 7

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale Queste criticità, dovranno trovare soluzione con la redazione del prossimo Rapporto di monitoraggio per l anno 2013, focalizzando l attenzione su un numero inferiore di indicatori, maggiormente attinenti all azione del PO e coerenti con la revisione avvenuta nel corso del 2011. La struttura del Rapporto Il presente rapporto di monitoraggio ambientale è redatto affrontando le diverse tematiche ambientali individuate nel PMA attraverso un analisi dell evoluzione del contesto generale ed un analisi delle performance del programma. Per ciascuno dei sotto elencati temi, in accordo al VI programma di Azione Ambientale 2002-2012 revisionato dalla Commissione con la Nuova Strategia in materia di Sviluppo Sostenibile (SSS) 264 COM(2005)658, il Piano di Monitoraggio fissa gli obiettivi di sostenibilità da perseguire a livello regionale che intercettano le quattro macroaree di politica ambientale fissate dalla Commissione: Cambiamenti climatici, Natura e biodiversità, Ambiente e Salute, Uso sostenibile delle risorse Naturali. I principali temi ambientali presi in esame nel Rapporto di monitoraggio della regione Siciliana sono: popolazione, ambiente e salute cambiamenti climatici - atmosfera energia natura e biodiversità paesaggio e patrimonio culturale produzione e gestione dei rifiuti risorse idriche suolo, sottosuolo e desertificazione ambiente urbano mobilità e trasporti Per ognuna delle sopraelencate dei tematiche ambientali si è proceduto ad un aggiornamento dell analisi conoscitiva, intesa quale rappresentazione dell evoluzione dello stato dell ambiente e delle politiche/normative di settore. Allo stesso modo, per ognuno dei temi ambientali investigati, è stata prevista un apposita sezione dedicata agli indicatori prestazionali previsti dal Piano di monitoraggio ambientale, ridefinendo le azioni da monitorare a seguito delle revisioni al Programma. La capacità del PO di perseguire gli obiettivi di sostenibilità è valutata anche attraverso l individuazione degli indicatori di realizzazione e di risultato presenti nel sistema di monitoraggio CARONTE, raggruppando gli stessi per tipologia di interferenza/correlazione con i temi ambientali investigati, nella 8 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

considerazione che gli stessi debbano essere monitorati giacché correlati agli obiettivi di sostenibilità perseguiti. Nella medesima sezione, poiché, la Regione Siciliana ha recepito gli orientamenti della Commissione Europea e le indicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico ed ha adottato alcuni dei core indicators previsti nel working document n. 7 del luglio 2009 come indicatori di programma per il PO FESR Sicilia 2007/ 2013, si è ritenuto utile considerare gli indicatori con valenza ambientale come parte integrante del rapporto di monitoraggio ambientale. Infine, per ognuno dei temi ambientali, è stato previsto un paragrafo dedicato alla valutazione degli effetti ambientali ed alle azioni correttive. In questa sede è opportuno riferire di come la Regione Siciliana si stia dotando di importanti strumenti di pianificazione settoriale e territoriale (anche se per taluni ancora l iter di approvazione è in corso), tutti gli strumenti sono stati sottoposti a procedure di Valutazione ambientale strategica. I suddetti strumenti programmatici, di seguito elencati in dettaglio, contribuiscono a migliorare lo stato delle conoscenze, oltre che ad indicare i percorsi di programmazione strategica dei settori trattati: Piano di gestione del distretto idrografico della Sicilia; Piano regolatore generale degli acquedotti; Piano forestale regionale; Piano regionale di gestione della qualità dell aria ambiente; Piani regionali dei materiali da cava e dei materiali lapidei di pregio; Piano Regionale Faunistico Venatorio 2011 2016 (in iter di approvazione). Piano stralcio di bacino per l Assetto Idrogeologico Altresì, sono stati allestiti e messi a punto, all interno del portale dell Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente (A.R.T.A.), tre sistemi informativi per la divulgazione di notizie in tempo reale sulle problematiche territoriali ed ambientali: il SI-VVI (Sistema Informativo Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza), il SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale), il SIAB (Sistema Informativo Abusivismo Edilizio Trasmissione Elenchi Quindicinali). Altri sistemi informativi di monitoraggio dello stato dell ambiente sono costituiti dal Sistema Informativo Forestale (SIF) e dal Sistema Informativo Regionale per la Valutazione Integrata della qualità dell aria (S.I.R.V.I.A.). Ruolo dell Autorità ambientale La Regione Siciliana, seguendo le indicazioni della Commissione Europea e in sintonia con gli indirizzi del CIPE e del QSN, sulla base dell esperienza maturata nell ambito del precedente ciclo di programmazione, ha confermato anche per l attuale periodo il ruolo e le funzioni dell Ufficio dell Autorità Ambientale. L A.A.R. ha il compito istituzionale di verificare e sostenere il processo di integrazione ambientale in tutti i programmi regionali di sviluppo, che anche PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 9

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale dal punto di vista delle procedure per l integrazione ambientale, richiedono un notevole impegno organizzativo e di risorse. Occorre ricordare che l efficace funzionalità dell ufficio, in avvio di questo ciclo di programmazione, è stata garantita grazie al contributo di programmi di Assistenza Tecnica, quali il POA del PON-ATAS 2000-2006. Il servizio 1 VAS-VIA, nell ambito del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Siciliana, garantisce lo svolgimento di tutte procedure di autorizzazione ambientale: Valutazione ambientale strategica, Valutazione impatto ambientale, Valutazione di incidenza ed Autorizzazione integrata ambientale. Per il periodo, novembre 2011 giugno 2012, l Autorità Ambientale Regionale ha operato coerentemente con quanto indicato nelle Modalità di attuazione del Programma Operativo FESR Sicilia 2007-2013 e nel Piano di monitoraggio ambientale regionale, collaborando con l Autorità di Gestione e l ARPA durante le fasi di attuazione, sorveglianza, monitoraggio e valutazione del Programma. Per garantire l efficacia dei processi di integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, ed al fine di superare le difficoltà derivanti dalla carenza di informazioni e di dati, occorre che i rami dell amministrazione regionale coinvolti nell attuazione del PO siano maggiormente coinvolti nella redazione del rapporto di monitoraggio. Inoltre, per i fini programmati è ritenuto di primaria importanza è il coinvolgimento di ARPA Sicilia, sia per il ruolo previsto in sede di redazione del rapporto di monitoraggio per l acquisizione di dati aggiornati sul contesto ambientale siciliano, che per le reti di monitoraggio gestite nell ambito delle specifiche competenze attribuite per la qualità dell aria e della acque, costituendo ciò un fondamentale supporto metodologico alle decisioni rese nei processi di valutazione.[p1][w2] 10 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

1 POPOLAZIONE, AMBIENTE E SALUTE 1.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali Il Sesto Programma d Azione per l Ambiente 1 specifica la necessità di affrontare con un approccio integrato i problemi che colpiscono la popolazione: l inquinamento atmosferico e acustico, il traffico intenso e congestionato, la qualità dello spazio urbano, le aree degradate, le emissioni di gas serra, la proliferazione urbana, la produzione di rifiuti e di acque reflue. Nonostante la trattazione puntuale dei temi ambientali aventi effetti rilevanti sulla popolazione sia affrontata nelle singole sezioni del presente rapporto nelle quali, riferendo circa i diversi Obiettivi operativi e le azione attuative, saranno via via evidenziati gli indicatori relativi a popolazione, ambiente e salute, in tale sezione, si ritiene comunque opportuno fornire una sintetica descrizione degli aspetti più rilevanti, sia per la componente popolazione che per la componente ambiente e salute. Il tema in esame e la definizione del contesto saranno comunque oggetto di maggiore approfondimento nel prossimo rapporto di monitoraggio a seguito della pubblicazione dei dati sul Censimento della popolazione del 2011, tuttavia in questa sede verranno approfonditi alcuni aspetti chiave relativi alla consistenza e la struttura della popolazione. Tali aspetti rappresentano infatti due parametri importanti per la caratterizzazione della popolazione e dipendono da caratteristiche demografiche 2, socioeconomiche 3 e delle abitazioni 4. Inoltre, poiché i due parametri sono modificati da eventi naturali (nascite e morti) e da fenomeni sociali (immigrazioni ed emigrazioni), le modifiche apportate sono definite come dinamiche demografiche. Occorre tenere presente, infatti, che le dinamiche demografiche sono elementi di valutazione di estrema importanza qualunque sia il tema affrontato: la localizzazione di particolari impianti, la costruzione di infrastrutture ferro-stradali, ecc. Questi interventi possono modificare le dinamiche migratorie interne alla regione, mentre gli impatti in termini di emissione ambientale presentano risvolti sulla salute della popolazione (reale 1 2 3 4 http://europa.eu/legislation_summaries/agriculture/environment/l28027_it.htm Popolazione residente totale, per genere e per classi di età, popolazione con cittadinanza straniera, distribuzione dello stato civile della popolazione maggiorenne, percentuale di famiglie di un componente e percentuale di famiglie con 5 o più componenti. Tasso di non conseguimento della scuola dell obbligo, tasso di disoccupazione, tasso di disoccupazione giovanile, % di occupati di basso livello, % di occupati di alto livello, % di lavoratori a tempo determinato, condizione professionale per genere, % di impiegati part-time per genere. % famiglie in affitto e in case di proprietà, % di famiglie con basso affollamento abitativo, % di famiglie con alto affollamento abitativo, % di abitazioni senza riscaldamento, ecc.. PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 11

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale o percepita), inoltre il numero di abitanti costituisce il valore base per il calcolo di molti degli indicatori utilizzati. La densità demografica è trattata come un indicatore proxy di pressione ambientale; ossia, laddove vi è una maggiore concentrazione di abitanti vi è maggiore inquinamento atmosferico e da rumore, una maggiore produzione di rifiuti, un maggiore sfruttamento e inquinamento del suolo, e infine una maggiore cementificazione del territorio (soil sealing.); 5 in sintesi, si associa ad una crescente alterazione e/o depauperamento delle risorse naturali. Alla fine del 2010, la popolazione residente in Sicilia risulta pari a 5.051.075 abitanti (8,3% del totale nazionale), superiore di 8.073 unità a quella rilevata l anno precedente. Nel corso dell ultimo anno il numero dei morti (47.975) torna ad essere inferiore a quello dei nati (48.083) ed il saldo migratorio si mantiene positivo ed in crescita rispetto al 2009 (109.182 iscrizioni anagrafiche nell Isola contro 101.207 cancellazioni. L analisi dei dati evidenzia una lenta ma costante crescita del numero degli abitanti dell Isola, pari a 6,8 unità ogni 1.000 residenti rispetto al 2006 e una forte crescita del numero di cittadini stranieri residenti nell Isola, che dai 78.242 del 2006 è passato ai 141.904 del 2010 (+81,4 %) con un incidenza minorile che si mantiene pressoché costante e pari al 20% circa nel periodo compreso tra il 2006 e il 2009 (ultimo dato disponibile). Per quanto attiene la salute della popolazione da quanto riportato dal Ministero della Salute, nell ultima Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2009-2010 la speranza di vita alla nascita è di oltre 78 anni per l uomo e di 83,2 perle donne, ma entrambi i valori sono al di sotto della media nazionale. Tabella 1 - Speranza di vita alla nascita Regione Maschi Femmine Sicilia 78,2 83,2 Italia 78,7 84,0 Fonte: ISTAT - Istituto Nazionale di Statistica Il piano sanitario regionale illustra come il rapporto con l ambiente sia uno dei determinanti fondamentali dello stato di salute della popolazione umana. In Sicilia un particolare allarme è percepito nella popolazione residente nelle aree industriali di Augusta-Priolo, Gela e Milazzo dichiarate zone ad alto rischio ambientale di cui alla L.R. 6 febbraio 2006, n.10, e per tale motivo è stata intensificata la sorveglianza epidemiologica. Sono pertanto ormai disponibili i risultati di diversi studi geografici che descrivono il profilo di salute delle popolazioni residenti nei comuni di tali aree, e di studi analitici su particolari gruppi di popolazioni e coorti di lavoratori, ritenuti maggiormente esposti. 5 Il soil sealing, impropriamente definito impermeabilizzazione del suolo, è causato dalla copertura del suolo con materiali impermeabili o comunque dal cambiamento delle caratteristiche del suolo tanto da renderlo impermeabile in modo irreversibile o difficilmente reversibile. 12 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

I risultati della più recente indagine (Fonte: Stato di salute nelle aree a rischio ambientale della Sicilia ) hanno evidenziato alcune alterazioni dei profili di mortalità e ricovero nelle popolazioni che vivono in prossimità dei principali poli industriali della Sicilia. Nell area di Gela e in quella di Augusta- Priolo sono stati osservati alcuni eccessi di mortalità per malattie tumorali e non tumorali, mentre l area di Milazzo si è caratterizzata per eccessi di patologie molto deboli e più isolate. Anche se le indagini geografiche non consentono di delineare nessi causali tra ipotetiche fonti di esposizione ed effetti sanitari, gli eccessi di mortalità e morbosità descritte sono compatibili con quanto analogamente già evidenziato in altre aree a rischio ambientale o per esposizioni ambientali e professionali legate a impianti e lavorazioni industriali o inquinamento delle matrici ambientali. 1.2 Attuazione del PO Indicatori prestazionali Il piano di monitoraggio ambientale ha previsto alcuni indicatori di prestazione, riferiti al tema della tutela della salute, trasversali a diversi Assi di intervento del Programma. La dimensione degli obiettivi (target delle azioni) non è comunque tale da poter essere individuata tramite un analisi di contesto riferita all intero ambito regionale o a livelli di ampie zone territoriali. Gli effetti delle azioni del Programma potrebbero essere rappresentativi solo, qualora venissero riferiti, alle aree limitrofe alle effettive zone di intervento. Si riportano comunque, per facilità di lettura, i principali obiettivi riportati all interno del Piano di monitoraggio ambientale espressamente riferiti al tema della popolazione e della salute, che sono, per ASSE: ASSE Tema Ambientale Obiettivo I Mobilità e trasporti Ridurre le emissioni di gas inquinanti e climalteranti II Energia e cambiamenti climatici Migliorare la qualità dell aria II Suolo e Sottosuolo Ridurre la popolazione sottoposta a rischio naturale e antropogenico II Rifiuti Ridurre la produzione dei rifiuti e la loro pericolosità II VI Risorse Idriche Ambiente Urbano Tutelare la qualità delle risorse idriche Migliorare la qualità della vita in ambiente urbano Ridurre i consumi energetici ed idrici del settore civile Ridurre la popolazione esposta ad inquinamento atmosferico, acustico e luminoso Rispetto agli indicatori prestazionali di realizzazione e risultato, di cui alla superiore tabella, si rinvia alle valutazioni formulate nelle specifiche sezioni del Rapporto di monitoraggio Ambientale. Allo stesso tempo, a parziale integrazione del Rapporto di monitoraggio ambientale, e secondo le modalità utilizzate per ciascuno dei temi ambientali oggetto di osservazione, si è ritenuto opportuno utilizzare tutti gli indicatori di realizzazione e di risultato inseriti nella banca dati CARONTE, scegliendo quelli a diretta/indiretta rilevanza con il singolo tema trattato. PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 13

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale Si riporta di seguito l estrazione degli indicatori provenienti dal sistema Caronte alla data del 15/05/2012, differenziando in diverse tabelle le estrazioni degli indicatori da QSN, da quelli di realizzazione e di risultato. La scelta è dovuta alla possibilità che gli indicatori del QSN, esprimano solo indirettamente e/o parzialmente gli effetti del Programma, in quanto possono essere legati ad una serie di azioni concomitanti che esercitano i loro effetti sul territorio. Tabella 2: Indicatori CARONTE con diretta interferenza con il tema (QSN) Codice Anni Articolazi Tipo Cod. Descrizione Indicatore one 2002 2005 2006 2007 2008 2009 2010 4.2.2.BIL QSN 17 6.1.4.02 QSN 18 Fonte: Caronte/QSN Indice di diffusione dell'informatizzazione nei 10,1 42,9 62,8 n.d n.d n.d n.d comuni[p3][w4] ICT nelle amministrazioni n.d locali n.d. 36,9 n.d 66,1 n.d n.d. [P5] Con il fine di valutare gli effetti diretti, anche ambientali, del PO si riportano nella tabella che segue gli indicatori di Caronte di realizzazione e di risultato, integrati con gli indicatori di prestazione stabiliti in sede di PMA. Le tabelle, seguenti, riportano tra gli indicatori quelli relativi all informazione pubblica. Altri indicatori sono stati scelti quali indici di valutazione dell integrazione ambientale, ed attestano l attenzione posta all ambiente in sede di attuazione. Gli indicatori considerati non sono validi al fine verificare effetti negativi sull ambiente, ma sono stati scelti in quanto descrivono azioni in grado di migliorare le condizioni di vita della popolazione. 14 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

Tabella 3: Indicatori CARONTE con diretta interferenza con il tema (risultato) Codic Codice Unita' n Valore Valore e Articolaz Tipo Descrizione Indicatore di progett Conclu Realizzato Indic ione misura i atore so M (fisico) 4.2.1.01 Ris 33 4.2.1.03 Ris 115 Comuni con popolazione <30.000 abitanti raggiunti da banda larga (%) Popolazione aggiuntiva raggiunta da Banda Larga (Core indicator n 12) N 0 0.00 0 N 0 0.00 0 1.2.3.01 Ris 51 Quota della popolazione a conoscenza del PO 2007-2013 N 16 1.00 12.841.763,47 [w6][p7] 6.2.2.01 Ris 119 7.1.1.02 Ris 51 Numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano l attrattività di città e centri minori (Sviluppo Urbano) (core indicator n. 39) Quota della popolazione a conoscenza del PO 2007-2013 N 0 0.00 0 % 0 0.00 0 7.1.1.02 Ris 54 7.1.1.08 Ris 120 7.1.1. PRG Ris 123 7.2.1.01 Ris 55 Fonte Caronte (15/05/2012[P8]) Quota di popolazione interessata alle campagne di sensibilizzazione ed informazione Grado di conoscenza del PO nella popolazione regionale Efficacia delle campagne di sensibilizzazione ed informazione N. nuove procedure e misure rivolte alla legalità e alla trasparenza attivate dagli Enti territoriali N 124 176.946.7 15.411,05 % 0 0.00 0 % 0 0.00 0 N 26 1.00 2,27 Tabella 4: Indicatori CARONTE con diretta interferenza con il tema (realizzazione) Codice Tipo Codic Descrizione Indicatore Unita' n Valore Valore Articolaz e di progett Conclu Realizzato ione Indic misura i so M (fisico) atore 4.2.2. BIL Rea 816 5.1.1.01 Rea 822 7.1.2.01 Rea 940 Progetti relativi all adeguamento tecnologico degli istituti scolastici Interventi di sostegno alla certificazione ambientale 7.1.2.1.-Interventi di EELL supporto agli N 0 0.00,00? 22 0.00 1,00 N 20 1.00,90 7.2.1.01 Rea 942 7.2.1.-Interventi[P9] N 0 0.00,00 Fonte Caronte (15/05/2012). Sono stati evidenziati i valori che riportano stadi di avanzamento, anche per tale ragione, si forniscono i seguenti indicatori prestazionali, che esprimono (come gli indicatori da QSN) solo indirettamente effetti del Programma, in quanto legati ad una serie di azioni concomitanti, che esercitano i loro effetti sul territorio. Tra le misure delle condizioni di vita, si è scelto di riferire circa il fenomeno del digital divide, valutando gli effetti degli investimenti finalizzati a incrementare la banda larga e gli accesi ad internet. Allo stesso modo, sfruttando le considerazioni espresse sullo stile di vita, intervenendo per stimolare la domanda di accesso e l uso degli strumenti, intervenendo in tutti goli aspetti relativi all accrescimento delle competenze finali, stimolando la PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 15

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale domanda di ICT che implica cambiamenti culturali, utili a comprendere e utilizzare le potenzialità e i vantaggi dell era digitale. Relativamente alla quota di popolazione in situazione di Digital Divide, dai quali si può registrare il progressivo miglioramento della rete infrastrutturale, la Sicilia è passata dal 5,4% del 2009, al 4,4% del 2010 ed il valore al 31/12/2011 è del 3,1%. Tabella 5: Stato della copertura della larga banda6, aggiornato al 31 dicembre 2011 Regione Copetura rete Copertura solo Digital Divide fissa rete mobile (2011) Sicilia 6,5% 3,4% 3,1% Italia 10,8% 5,2% 5,6% Fonte: Piano Nazionale Banda Larga Copertura La figura che segue mostra le aree interessate da fenomeni di Digital Divide, a proposito di quanto indicato sulla densità della popolazione, si tratta principalmente di aree rurali e/o montane a bassa densità abitativa. Figura 1: COPERTURA A BANDA LARGA RETE FISSA E MOBILE (Giugno 2010) Fonte: elaborazione Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per le comunicazioni 1.3 Valutazione degli effetti ambientali ed azioni correttive Rispetto all analisi del contesto, non si identificano sensibili modifiche rispetto alle situazioni iniziali descritte in seno al rapporto ambientale, né figurano modifiche direttamente imputabili all attuazione del PO, per cui si rimanda alle specifiche analisi a livello di singolo tema per una valutazione di impatto sulla popolazione e la salute in generale. 6 Con larga banda si intende un accesso alla rete con velocità uguale o superiore a 2Mbps 16 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012

Per quanto attiene il tema popolazione, considerata come beneficiario delle azioni del P.O. sono diversi gli indicatori di risultato e realizzazione in grado di rappresentare eventuali scostamenti rispetto alla qualità della vita intesa quale miglioramento delle condizioni sociali ed economiche e dell ambiente. Tra gli indicatori di risultato che devono necessariamente essere presi in considerazione emergono quelli relativi all informazione ed allo sviluppo sociale, poiché in grado di descrivere sostanziali modifiche intervenute o in itinere riguardo la percezione dell ambiente e lo stile di vita. La popolazione, come detto, è uno dei principali determinanti di pressione ambientale, il maggiore utilizzo di mezzi pubblici, l attenzione nella differenziazione dei rifiuti, i modelli di consumo e un maggiore impiego di strumenti digitali, possono contribuire alla riduzione di fattori inquinanti in modo altrettanto efficace delle previsioni infrastrutturale, agevolando il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dal programma. In questa prima stesura del rapporto di monitoraggio ambientale, a parziale modifica del piano di monitoraggio ambientale, sono stati integrati indicatori relativi al tema della qualità della vita della popolazione. Il miglioramento delle condizioni di vita, e la modifica delle abitudini può avere significativi effetti sull ambiente, un esempio, riportato dalle pubblicazioni ENEA, è relativo all incentivo al rinnovo del parco autoveicoli in chiave ecosostenibile ha portato a un abbassamento (a livello nazionale) della media delle emissioni di CO 2 del venduto, che ha raggiunto i 131,8 g/km (fonte UNRAE) nel primo trimestre del 2010. PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 17

2 CAMBIAMENTI CLIMATICI ATMOSFERA 2.1 Contesto programmatico - Indicatori di contesto regionali Rispetto alle valutazioni rese in sede di Rapporto Ambientale, per la componente atmosfera, è, in questa sede, rilevante ricordare che è intervenuta una modifica della normativa comunitaria e nazionale. Infatti, con l entrata in vigore, il 30 settembre del 2010, del Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n. 155 in attuazione alla Direttiva 2008/50/CE, sono stati posti precisi obblighi alle regioni e alle provincie autonome per il raggiungimento, entro il 2020, degli obiettivi di miglioramento della qualità dell aria. L obiettivo di sostenibilità ambientale scelto in sede di formazione del PO- FESR è Ridurre le emissioni di gas inquinanti e climalteranti in atmosfera. La Regione si prefiggeva, in sede di rapporto ambientale, di esitare il piano energetico regionale e di dotarsi di strumenti appropriati per la stima delle emissioni prodotte ed il monitoraggio degli inquinanti, il PEARS è stato Approvato con la Deliberazione di Giunta Regionale n, 1 del 3 Febbraio 2009, quale quadro di riferimento per l azione amministrativa della Regione sino al 2012. Le politiche di contrasto all inquinamento atmosferico del PEARS prevedono, pertanto, la diffusione di tecnologie finalizzate alla riduzione degli impatti ambientali del settore energetico industriale e l attuazione di politiche mirate a limitare l emissione del settore trasporti. La qualità dell aria è determinata da diversi fattori antropici e naturali. Le principali cause di inquinamento sono imputate alle emissioni derivanti dal settore industriale, dalla produzione/sfruttamento energetico (incluse le emissioni da traffico veicolare), dal settore agricolo e zootecnico. In Sicilia, si registrano inoltre altre importanti fonti di inquinamento naturale dovute alla relativa vicinanza alle coste africane, dalle quali vengono trasportate dai venti di scirocco le polveri dei deserti, ed ai vulcani che contribuiscono all emissione di sostanze gassose inquinanti che compromettono la salute della popolazione che vive nelle immediate vicinanze delle sorgenti emissive (ossidi di zolfo e idrogeno solforato). In Sicilia, la qualità dell'aria, viene controllata tramite un sistema di centraline di rilevamento regionale composto da reti pubbliche gestite da vari Enti (ARPA Sicilia, Comune di Palermo, Comune di Catania, Provincia di Agrigento, Provincia di Caltanissetta, Provincia di Messina, Provincia di Siracusa)e da reti private, alcune stazioni sono dislocate in prossimità di impianti industriali di particolare rilevanza ambientale. Il sistema di monitoraggio degli inquinanti atmosferici, attualmente non copre tutto il territorio regionale, da questo punto di vista le province di Trapani, Ragusa ed Enna sono quelle che presentano maggiore criticità. Tutti i dati confluiscono nel Sistema Informativo Regionale per la Valutazione Integrata della qualità dell aria (S.I.R.V.I.A.) che costituisce un sistema di gestione della conoscenza ambientale sulla tematica ATMOSFERA, per favorirne la divulgazione attraverso mezzi di comunicazione facilmente PO FESR 2007-2013 Regione Siciliana 19

Dipartimento Regionale Ambiente Autorità Ambientale Regionale accessibili. Il sistema è raggiungibile tramite il link presente sulla home-page del sito istituzionale www.arpasicilia.it: L analisi del contesto, tramite l aggiornamento, degli indicatori non mostra sensibili modifiche rispetto alla situazione generale e locale già descritta nel 2008 in sede di rapporto ambientale. La concentrazione degli inquinante nell aria, legati al traffico veicolare, è diminuita soprattutto nelle aree urbanizzate principalmente per la riduzione del tenore di zolfo nei combustibili per uso civile ed industriale. Questo costituisce indubbiamente un miglioramento della qualità dell aria nella regione. Tabella 6- Superamento dei valori soglia nell atmosfera di inquinanti pericolosi per la salute umana in ambiente urbano (CO, NO 2, PM 10, C 6 H 6, SO 2, O 3 ) Inquinante Fonte emmissione Sintesi aggiornata Biossido di zolfo (SO2) Biossido di azoto (NO2) Monossido di carbonio (CO). Il gas si forma dalla combustione incompleta degli idrocarburi presenti in carburanti e combustibili Il PM10 fa riferimento al materiale particellare con diametro uguale o inferiore a 10 μm. Il benzene è un idrocarburo aromatico volatile. - naturali: eruzioni vulcaniche, -antropiche: processi di combustione industriali. Antropiche: traffico veicolare, impianti di riscaldamento civili ed industriali, centrali per la produzione di energia e processi industriali Antropiche: gas di scarico dei veicoli durante il funzionamento a basso regime, impianti di riscaldamento ed alcuni processi industriali (produzione di acciaio, di ghisa e la raffinazione del petrolio) Antropiche: impianti di riscaldamento civile, traffico veicolare. Naturali: eruzioni vulcaniche, erosione, incendi boschivi etc. Naturali: incendi ed eruzioni vulcaniche Antropiche: attività produttive, perdite che si verificano durante il ciclo produttivo della benzina, traffico veicolare non si sono verificati, durante l anno 2010, numero di superamenti superiore a 24 volte del valore limite orario di 350 µg/m 3 Nel 2010 non vi è, pertanto, alcun superamento dei limiti di legge Superamenti del limite annuale di NO2 sono stati rilevati dalle cabine da traffico urbano delle città di Catania, Palermo, Siracusa, Caltanissetta e Gela. Non sono stati registrati superamenti del limite di monossido di carbonio in alcuna delle cabine provviste dell analizzatore dell inquinante considerato Tutte le cabine di monitoraggio abilitate hanno registrato superamenti del valore limite giornaliero di 50 μg/m3 e tuttavia, solo in alcune postazioni ubicate in siti ad elevata densità di traffico autoveicolare viene oltrepassato il limite di 35 superamenti nell anno; fanno eccezione le postazioni di Augusta e Priolo - CIAPI, interessata da ricadute industriali. Analoga considerazione può farsi per le medie annuali. in ambiente urbano si riscontra superamento del valore limite annuale di concentrazione di benzene, per le cabine Di Blasi sita nel città di Palermo, e Piazza Stesicoro di Catania, particolarmente esposte a tutti gli inquinanti originati da traffico autoveicolare. Ozono Traffico veicolare e attività produttive. i superamenti del valore limite per la protezione della salute umana sono stati rilevati nelle stazioni di Cammarata, Enna, Lampedusa, Siracusa-Acquedotto e Melilli Si riportano, inoltre, i dati relativi ai diversi inquinanti, dannosi per la salute umana, per i quali si registra progressivamente negli anni un sensibile miglioramento. L analisi della componente aria viene analizzata in termini di concentrazione dei principali inquinanti atmosferici tossici per la salute monitorati, che sono: monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO 2 ), biossido di azoto (NO 2 ), ozono (O 3 ), particolato (PM 10 ), idrogeno solforato (H 2 S), IPA (idrocarburi policiclici aromatici), idrocarburi non metanici. 20 Rapporto di Monitoraggio ambientale giugno 2012