CHIESA DI SAN GIULIANO MARTIRE SAN GIULIANO DI PUGLIA - CAMPOBASSO

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Transcript:

SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA Prima Facoltà Di Architettura Ludovico Quaroni CdlS Architettura - Restauro dell Architettura Corso di Comportamento dei materiali murari a.a. 2006/2007 docente: patrizia trovalusci discenti: alfredo orfei massimiliano madolini piergiorgio vergari CHIESA DI SAN GIULIANO MARTIRE SAN GIULIANO DI PUGLIA - CAMPOBASSO

inquadramento territoriale comune di san giuliano di puglia complesso parrocchiale altitudine.....890 m s.l.m. coordinate......41 41 N 14 58 E superficie.41 km² abitanti. 1147 densità. 28 ab./km² torre civica e campanile facciata principale

caratteristiche geologiche del sito sezione schematica dell area di san giuliano di puglia (1) San Giuliano è costruito in un SINCLINALE DEPRESSIONE prodotta dalla deformazione concava del substrato roccioso colmata da: DETRITI SCIOLTI e PSEUDOCOERENTI derivanti dall azione di smantellamento dei rilievi circostanti MATERIALI di RIPORTO Derivanti dall azione antropica (1) http://www2.ogs.trieste.it/gngts/ita/2004/content/pdf/04_17.pdf

caratteristiche geologiche del sito sezione geologica di san giuliano

storia sismica del sito mappa macrosismica del sito Is Anno Me Gi Or Mi Se Area epicentrale Io Mw 8-9 2002 10 31 10 33 MOLISE 7-8 5.78 6 1962 08 21 18 19 30 Irpinia 9 6.19 6 1980 11 23 18 34 52 Irpinia-Basilicata 10 6.89 4 1984 05 07 17 49 42 Appennino abruzzese 8 5.93 3 1990 05 05 07 21 17 POTENTINO 7 5.84 3 1995 09 30 10 14 34 GARGANO 6 5.22 3 1997 03 19 23 10 50 MATESE 6 4.59 NF 1991 05 26 12 25 59 POTENTINO 7 5.22 inquadramento dell area del sisma zona sismica 2 α = 0,25

presentazione dell edificio la prima chiesa venne edificata nel XIII secolo probabilmente secondo il modello HALLENKIRCHE a navata unica questa costruzione fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1456 e in seguito ricostruita nel XVIII secolo è stato apportato un ultimo intervento: ampliamento a tre navate creazione del presbiterio absidale La massività delle strutture lascia tuttavia intuire le sue origini romaniche

presentazione dell edificio protiro romanico e scalinata di accesso campanile vecchio torre civica / campanile nuovo navate laterali locali parrocchiali ossario e ambienti sotterranei

osservazioni elementi strutturali appartenenti ad epoche differenti, disomogenei ed estranei alle caratteristiche architettoniche della chiesa. percorsi e attraversamenti

materiali: PILASTRI nucleo: pietre locali di origine argillosa, a bassa resistenza meccanica, mista a laterizi rivestimento: pietra calcarea

materiali: PARAMENTI MURARI muratura costituita da pietre calcaree di diverse dimensioni pietre angolari d immorsatura pietre esterne aventi le stesse dimensione di quelle interne

materiali: CAPRIATE E VOLTE Materiale di riporto Ribaltamento del muro

Cinematismi e quadro fessurativo: FACCIATA PUNTI CRITICI IN FACCIATA angoli immorsature tra i paramenti connessioni strutturali IPOTESI DI CEDIMENTO probabili subsidenze del terreno

Cinematismi e quadro fessurativo: FACCIATA SCADENTE CONNESSIONE tra i paramenti longitudinali e trasversali MOVIMENTO ONDULATORIO del sisma RIBALTAMENTO DELLE FACCIATE

pianta Cinematismi e lesioni: VOLTE

Cinematismi e quadro fessurativo: NAVATA CENTRALE porzione di navata centrale

cinematismi: NAVATA CENTRALE N.B. ipotizzando che i vincoli (navate laterali) siano inesistenti o completamente inefficaci IL SISTEMA COSTITUITO DA: PILASTRO PORZIONE MURARIA SOVRASTANTE SISTEMA LABILE COPERTURA

cinematismi: MECCANISMO COMPLESSIVO PESO ECCESSIVO SULLE VOLTE dovuto al materiale di riporto CEDIMENTO DEL TERRENO DEGRADO DELLE CONNESSIONI E DEGLI AMMORSAMENTI CARENZE STRUTTURALI CONGENITE TENDENZA AL RIBALTAMENTO dei paramenti COLLASSO DELLE VOLTE

cinematismi: PILASTRI la perdita di coerenza dei giunti di malta causa una distribuzione non uniforme dei carichi le forze concentrate tendono a sconnettere il rivestimento dal nucleo il pilastro così idealmente suddiviso tende a collassare a partire dal rivestimento esterno

cinematismi: PILASTRI le foto mostrano le lesioni rilevate nei pilastri dovute probabilmente a: degrado dei giunti Insufficienza strutturale eccessivo carico sugli elementi costituivi

CAPRIATA CARICHI PERMANENTI catena 0,44 mc 2 puntoni 0,473 mc TOTALE VOLUME monaco 0,072 mc CAPRIATA : 1,08 mc 2 saette 0,096 mc (peso castagno : 650 Kg/mc) peso capriata 702, Kg + peso chiodature 15 % TOTALE PESO CAPRIATA 808 Kg = 8,08 kn

PESO DELLA COPERTURA arcarecci 4,78 mc travetti 3 mc TOTALE 5057 Kg = 50,6 kn/ cos 22 = 54,6 kn pianelle 6978,9 Kg coppi e allettamento 12406 Kg impermeabilizzazione 2325 Kg TOTALE 21710 Kg = 217 kn/ cos 22 = 233 kn TOTALE CARICHI PERMANENTI 287,6 kn/ 155mq = 1,9 kn/mq 1,9 kn/mq x 3,30m = 6,27 kn/m 8,08 kn/ 7 arcarecci = 1,15 kn

CARICO CONCENTRATO PER ARCARECCIO ( 6,27 kn/m ) x 1,4 = 8,77 kn/m 8,77 kn/m x 1,56m = 13,7 kn 13,7 kn + 1,15 kn = 14,8 kn CARICO NEVE CARICO VENTO ( 1,25 kn/mq ) x 1,5 = 1,87 kn/mq ( 0,79 kn/mq) x 0,6 x 1,5 = 0,7 kn/mq ( 0,7 kn/mq ) x 3,30m = 6,2 kn/m ( 0,7 kn/mq) x 3,30m = 2,3 kn/m

verifica a ribaltamento della facciata si ipotizza la facciata priva di ammorsamenti trasversali con comportamento monolitico volume della facciata = 117,3 m³ vuoti = 10,8 m³ peso specifico della muratura = 21 kn/ m³ peso della facciata = 2463,3 kn Momento stabilizzante = Pm x b/2 = 2463,3 x 0,43 = 1059,2 knm Momento ribaltante = α (Pm x h) = α (2463,3 x 4,6) = α 11327 knm Equazione di equilibrio alla rotazione Mr-Ms = 0 Moltiplicatore di collasso α = Ms/Mr = 1059,2 / 11327 = 0,095