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II Sessione Prodotti turistici del Piemonte e scenari di sviluppo Le montagne del Piemonte: prodotto turistico che può innovare Luigi Gaido Professore Piemonte e Turismo Il turismo: risorsa economica anticrisi? Torino, 25 giugno 2009

Premessa Il turismo montano del Piemonte è complesso e si compone in 3 forme distinte Classica, basata sul ricettivo a rotazione, è quella conosciuta e censita Delle seconde case, che crea flussi ingenti anche se con un rapporto costi-benefici (economici e territoriali) poco favorevole Di escursione, anche se non riconosciuto come vero turismo, di cui è difficile valutare sia flussi che stimare le ricadute economiche, salvo quelle legate alla ristorazione È un turismo tendenzialmente Domestico (interregionale e nazionale) Di prossimità (intra-regionale) Ad eccezione delle grandi stazioni e di alcuni prodotti di nicchia che hanno anche clientele internazionali Torino, 25 giugno 2009 2

La ricettività e le presenze La ricettività a rotazione dati 2008 (fonte Sviluppo Piemonte Turismo) Anno Aree montane delle Province Alessandria Biella Cuneo Torino VCO Vercelli Tot aree montane Regione Posti letto alberghieri Posti letto extra alberghieri Totali posti letto 910 329 7.472 16.516 3.939 1.140 30.306 1.345 1.642 13.613 20.265 5.870 3.102 45.837 2.255 1.971 21.085 36.781 9.809 4.242 76.143 Emerge chiaramente il peso di 2 province: Torino e Cuneo che concentrano il 76% dei posti letto a rotazione (48% per Torino e 28% per Cuneo) Torino, 25 giugno 2009 3

Contesto competitivo Benchmark Savoia: 520.000 posti letto a rotazione (35.000 alberghieri), circa 30 milioni di presenze (calcolo stimato) di cui 20 milioni in inverno Provincia di Trento: 271.491 posti letto a rotazione (94.450 alberghieri), 20.116.283 presenze (censite) Valle d Aosta: 50.691 posti letto, presenze 3.250.600 di cui 2.400.000 alberghiere Utilizzo posti letto (misura dell efficienza complessiva del sistema) Savoia 58 giorni di media Provincia di Trento 74 giorni di media Valle d Aosta 64 giorni di media Piemonte montagna 42 giorni. Valore basso, poco superiore a quello (stimato) delle seconde case (30 giorni) Torino, 25 giugno 2009 4

Le seconde case (ricerca ISNART per Sviluppo Piemonte Turismo) Numero abitazioni e posti letto Il numero di unità abitative censite è di 188.000 nell area montana piemontese Numero stimato di posti letto 796.250 (circa 4,2 posti letto per casa e 10 volte i posti letto a rotazione) 7 case su 10 sono utilizzate dagli stessi proprietari Si tratta di un turismo di prossimità 65% piemontesi, 20% lombardi, 10% circa liguri Torino, 25 giugno 2009 5

Dati flussi Presenze totali montagna regionale: 3.169.492 Presenze turistiche dettagliate per provincia Anno 2008 Aree montane delle Province Alessandria Biella Cuneo Torino VCO Vercelli Tot aree montane Regione Presenze 40.968 52.474 580.443 2.045.259 302.025 148.323 3.169.492 Torino e Cuneo rappresentano l 82% delle presenze totali (Torino al 64%, risultato da imputare all effetto post olimpico) Malgrado l estensione dell arco alpino della Regione Piemonte Il turismo è fortemente concentrato nelle aree con stazioni di sport invernali Rispetto agli altri players alpini il turismo montano piemontese è di piccole dimensioni sia per l offerta che per i risultati conseguiti Torino, 25 giugno 2009 6

Dati flussi seconde case (ricerca ISNART per Sviluppo Piemonte Turismo) Presenze totali stimate seconde case montagna piemontese Utilizzo di 20 giorni anno: 15.925.000 Utilizzo di 30 giorni anno: 23.887.000 Utilizzo di 40 giorni anno: 31.850.000 Stima di utilizzo più probabile 30 giorni (20 inverno + 10 estate) Presenze seconde case in Trentino 9.250.127 (fonte ufficio statistica PAT) Torino, 25 giugno 2009 7

Prodotti (fonte PSRT - Piano Strategico Regionale per il Turismo) I prodotti censiti sono 18, quelli presenti in tutte le aree (5 o 6) sono legati Allo sport (invernale classico ed emergente, estivo di natura) Alla scoperta del territorio (ambiente, cultura e cultura materiale) e al devozionale Per indirizzi strategici (cioè per gradi di sviluppo - risposte multiple) 14 sono da sviluppare con potenziali da esprimere 10 sono adeguati al mercato (per rafforzare la notorietà e l immagine del turismo piemontese, cioè rappresentativi del turismo di montagna) Torino, 25 giugno 2009 8

Riflessioni sui dati Salvo alcune realtà ad alti flussi (peraltro già attrezzate), l intermediazione del tour operating o delle agenzie appare difficile: Visto le dimensioni medie degli esercizi, e la loro quantità Le problematiche del contatto con il mercato e della commercializzazione sono punti critici Riportare parte delle seconde case nel circuito del ricettivo gestito è un punto nodale per avviare o rilanciare in tempi brevi l economia turistica della montagna piemontese Il numero di presenze delle seconde case fa del turismo di montagna piemontese una realtà di primo piano Gli appartamenti affittati a rotazione sono preferiti dai turisti e il punto di forza di molte realtà (es. Savoia) Torino, 25 giugno 2009 9

Potenziali per il turismo classico Potenziali di crescita del turismo con ricettivo a rotazione in termini di presenze Piemonte 2008 3.169.500 presenze Creazione di presenze con efficienza (utilizzo dei posti letto) Come Savoia 4.377.620 presenze (+ 1.208.000,+38%) Come VdA 4.830.500 presenze (+ 1.661.000,+52%) Come Trentino 5.585.250 presenze (+ 2.415.750, +76%) Torino, 25 giugno 2009 10

Il turismo di montagna piemontese Ambito di sviluppo Elemento caratterizzante Stagione principal e Attrattore e criticità Prospettive Sport invernale Impianti e comprensorio Inverno Neve Cambiamento climatico Livello investimenti Integrazione con altre attività Destagionalizzazione con eventi e meeting (se ricettivo è adatto) Intermedio Diversificato (nessuno se non gestito) Doppia stagione Neve e altro (outdoor o territorio) Effettiva diversificazione dell offerta Gestione impianti In Italia sviluppo della cultura dell outdoor Clientele estere Qualità del territorio Rurale montano Natura e paesaggio Estate Territorio e immagine territoriale Qualità del territorio Capacità di creare le filiere prodotto e di comunicare qualità Rapporto qualità - prezzo Organizzazioni di prodotti Destagionalizzazione (autunno e primavera) Torino, 25 giugno 2009 11

Considerazioni generali Il modello economico generale del turismo della montagna piemontese appare conservativo Sembra agire sulla diminuzione del rischio e sulla massimizzazione dei ricavi attraverso il controllo dei periodi di apertura degli esercizi o di fornitura dei servizi Le seconde case creano un importante economia parallela a quella turistica classica Il territorio presenta un turismo per lo più diffuso, ad eccezione delle località ad alta intensità di flussi (Siti Olimpici, Mondolè Ski e Limone Piemonte) Generalmente poco organizzato a livello locale con scarsa propensione a formare sistema e a proporsi L ingente stock di seconde case è distribuito su tutto il territorio montano, anche se tende a concentrarsi nelle stazioni più prestigiose Torino, 25 giugno 2009 12

Conclusioni La montagna piemontese da un punto di vista turistico sembra in gran parte ancora da inventare o da reinventare rispetto Alle sue capacità di essere sistema e generare economie di filiera (prodotti turistici) Ad un economia che recuperi il concetto di impresa Alla sua immagine da riposizionare e a una promozione specifica da intensificare Turismo estivo adatto alla crisi: vicino, accessibile, per soggiorni relax o outdoor anche brevi, però da fare conoscere La montagna piemontese potrebbe collocarsi sul mercato come la montagna divertente, la montagna per tutti Offrendo servizi e prodotti adatti Al segmento famiglie come core business Ai giovani 18-25 anni come segmento investimento Torino, 25 giugno 2009 13