Il piano principale di produzione



Documenti analoghi
IL PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE

La Gestione della Produzione

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Programmazione Aggregata e MPS Prof. Sergio Cavalieri

Piano dei fabbisogni di capacità

Piano dei fabbisogni di materiali

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

1 CARICAMENTO LOTTI ED ESISTENZE AD INIZIO ESERCIZIO

Le Aziende di produzione non sono tutte uguali. Axioma ha prodotti e persone adatti a te.

mese richiesta

MBM Italia S.r.l. Via Pellizzo 14/a Padova. Tel. Fax

Pianificazione e controllo delle risorse

Piattaforma Applicativa Gestionale. Scheda Prodotto. Produzione

Analisi dei costi di produzione

GESTIONE DELLA CAPACITA

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

LA PIANIFICAZIONE DEGLI ACQUISTI CON MICROSOFT EXCEL 2007

BX PPS. La gestione avanzata della produzione per SAP Business One

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

La Gestione della Produzione

Comune di San Martino Buon Albergo

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

Mada Service di Cassani Giancarlo & C. snc p.zza Gramsci, Conselice (RA) Italy - Tel Fax mada@mada.

Aris TimeSheet. che guardano oltre. enti e aziende. Soluzioni per

La valorizzazione dei movimenti di magazzino

Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991

PIANO DI GESTIONE DEI FABBISOGNI DI

LA PROGRAMMAZIONE ATTRAVERSO IL BUDGET ASPETTI INTRODUTTIVI

In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel

Modello Di Schedulazione Con Capacità Finita

Pianificazione aggregata

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Controllo di Gestione

Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera

King Produzione. Gestione. produzione

Il modello generale di commercio internazionale

Aumenti reali del capitale sociale

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Glossario e Formulario

IL BUDGET DELLA PRODUZIONE: ASPETTI GENERALI

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore.

Macroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/ /04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT )

EASY SHARE FINANCE S.r.l. SOCIETA DI CONSULENZA IN FINANZA AZIENDALE E FORMAZIONE

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

PROGRAMMA DI VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEI FORNITORI DI OTO MELARA S.p.A. (UNITÀ OTO ED UNITÀ BMB) - VENDOR RATING

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE

EASY SHARE FINANCE S.r.l.

PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN

Produzione e forza lavoro

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

L analisi dei costi: il costing

La teoria dell offerta

CADC CONTABILITÁ ANALITICA DUPLICE CONTABILE

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 24 aprile ore 10,30. 2^ convocazione - 27 aprile ore 10,30


TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 luglio 2010

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Calcolare il costo dei prodotti

Programmazione e controllo

CORSO DI Produzione e Logistica LA PIANIFICAZIONE DEI MATERIALI: LA PROCEDURA MRP

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 1

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1

METAL One. EFFICIENZA CONTROLLO e PROFITTABLITA sono i valori di una soluzione

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

Il Business Plan (Allegato)

CONTI DEPOSITO INTUS - TERMINI E CONDIZIONI DEL CONTRATTO

DISCIPLINARE POLI DI INNOVAZIONE

Gli ambiti della finanza aziendale

OPERAZIONI IN TITOLI - CONDIZIONI ECONOMICHE

Logistica magazzino: Inventari

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Il Taeg = 0. Trasparenza e credito ai consumatori ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati.

CAPITOLO 10 I SINDACATI

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

La Produzione Discreta, a Lotti e su Commessa.

TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 gennaio 2011

Inflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste:

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

PROCESSO DI BUDGET PARTE SANITARIA METODOLOGIA DI ASSEGNAZIONE E VARIAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BUDGET

Logistica Magazzino: Distinta base

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Regolamento di attribuzione del codice ISBN e di erogazione dei servizi dell Agenzia ISBN

ARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE NEiTdoc

Mon Ami 3000 Produzione base Produzione articoli con distinta base e calcolo dei fabbisogni

4. Il mercato elettrico

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Premessa la pianificazione

Metodi di calcolo dei costi di prodotto

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Verticale Microsoft dynamics Nav nel settore metalmeccanico

Introduzionee principali classificazioni

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

Transcript:

Il piano principale di produzione Piano principale di produzione 1

Piano principale di produzione (Master Production Schedule) MPS pianifica le consegne di prodotto finito in termini di quantità e di data in cui i prodotti sono richiesti. Mentre il piano aggregato dà una misura dell output producibile dal sistema produttivo, MPS è un vero e proprio piano di produzione. Piano principale di produzione 2

Generalità È uno strumento centrale di comunicazione (e di consenso) tra produzione e vendite: non è uno strumento rigido, sono invece possibili modificazioni consistenti con Domanda e Capacità produttiva. Con riferimento al piano aggregato, riporta la reale produzione (item-quantità) che sarà attuata nell orizzonte di pianificazione. Piano principale di produzione 3

È la base per il calcolo della capacità produttiva e delle risorse necessarie. Costituisce il piano guida, assieme alla distinta base, per la redazione del MRP: fissa le date in cui gli item devono essere disponibili. Il piano aggregato vincola MPS: sommando le quantità di singoli modelli si dovranno ottenere le quantità per famiglie di prodotti Piano principale di produzione 4

Informazioni necessarie per sviluppare MPS: piano aggregato di produzione; previsioni per ciascun item (prodotto finito); ordini ricevuti da clienti, magazzini, consociate; livelli delle scorte per ciascun item; vincoli di capacità. Piano principale di produzione 5

Obiettivi generali di MPS: mantenere il livello di servizio programmato attraverso: il mantenimento dei livelli di scorte di prodotto finito; la temporizzazione delle consegne finiti secondo quanto pattuito con il cliente; impiegare efficacemente materiali, manodopera e attrezzature; mantenere gli investimenti in scorte al livello definito dalla strategia aziendale. In generale si dovrà cercare una soluzione di compromesso. Piano principale di produzione 6

Elaborazione di MPS: MTS 1. Elaborazione di un MPS preliminare. Per ciascun item di una famiglia, a partire: dalle previsioni di vendita (PVt); dalla scorta iniziale disponibile INV(0); dalla numerosità dei lotti producibili; si valuta la disponibilità di progetto (projected available): DP(t) = INV(t-1) + MPS(t) PV(t) Piano principale di produzione 7

2. Verifica del MPS preliminare con la capacità disponibile. Si parla di capacità di medio periodo (rough-cut capacity) con particolare riferimento alle risorse critiche: centri di lavoro o operazioni colli di bottiglia ; manodopera; materiali critici (ad es. con lunghi tempi di consegna). Piano principale di produzione 8

3. Risoluzione dei conflitti tra MPS preliminare e capacità disponibile. Se (capacità disponibile) > (capacità richiesta da MPS) MPS è fattibile Se (capacità disponibile) < (capacità richiesta da MPS) ricerca di adattamenti per la capacità ricorso a straordinari; routing degli ordini di produzione; subfornitura; revisione di MPS. Piano principale di produzione 9

4. Valutazione di MPS finale, secondo tre criteri principali: utilizzo delle risorse produttive (rispetto dei vincoli ed efficienza); servizio al cliente (rispetto date di consegna e rapidità); costo (considerando manodopera, subfornitura, scorte). Piano principale di produzione 10

Tabella di un MPS I periodi temporali sono di solito un mese o una settimana. I dati trattati devono comprendere: le previsioni PV t, che sono le quantità di prodotti finiti considerati nella data di consegna prevista; gli ordini O t, che esprimono le quantità ordinate e confermate e la data di consegna promessa; la scorta finale dell orizzonte temporale (progettata); MPS t, le quantità di prodotti finiti la cui produzione deve essere completata nel periodo t; INV 0, la scorta di prodotto finito disponibile all inizio del primo periodo. Piano principale di produzione 11

Settimana 0 1 2 3 4 PVt 1000 1000 1000 1000 Ot 1200 800 300 200 DPt INV0 INVT MPSt Piano principale di produzione 12

Nel calcolo di DP t si terrà conto del più elevato tra PV t e O t : { PVt O } t DP t = DPt 1 + MPSt max, MPS è l unica variabile decisionale, gli altri sono dati o valori calcolati. Due situazioni opposte si hanno nel caso di produzione a lotti e produzione adattata. Piano principale di produzione 13

Questo processo può essere automatizzato su foglio elettronico applicando la seguente procedura: 1. calcolo di DP t nell ipotesi MPS t =0; 2. se DP t > 0 non si pianifica il lotto MPS, se DP t 0 si pianifica il lotto; 3. se MPS t > 0 si ricalcola DP t tenuto conto di MPS t. t Nella produzione adattata si produrrà un lotto pari alla domanda ricercando una DP nulla (eccetto nel caso si voglia un lotto finale non nullo). Piano principale di produzione 14

Esempio di MPS (lotti) MPS a lotti lotto= 2500 Settimana 0 1 2 3 4 5 6 7 8 PVt 1000 1000 1000 1000 2000 2000 2000 2000 Ot 1200 800 300 200 100 0 0 0 DPt_tent 400-600 900-100 400-1600 -1100-600 MPSt 0 2500 0 2500 0 2500 2500 2500 DPt 1600 400 1900 900 2400 400 900 1400 1900 Piano principale di produzione 15

Esempio di MPS (adattata) MPS adattata Settimana 0 1 2 3 4 5 6 7 8 PVt 1000 1000 1000 1000 2000 2000 2000 2000 Ot 1200 800 300 200 100 0 0 0 DPt 1600 400 0 0 0 0 0 0 0 MPSt 0 600 1000 1000 2000 2000 2000 2000 Piano principale di produzione 16

MPS e sistemi di produzione MPS dovrebbe essere elaborato nel punto in cui si ha il minor numero di opzioni di item (in genere esso coincide con il punto di entrata dell ordine). Per i sistemi MTS MPS riguarda gli item finali. Piano principale di produzione 17

Sistemi MTO Nel caso di commesse ripetitive su prodotti consolidati e item limitati, MPS può essere elaborato per disaggregazione del piano aggregato. Nel caso di produzione su progetto le previsioni riguardano la vendita di capacità produttiva: MPS schedula gli ordini acquisiti dai clienti. La due-date per ogni prodotto è negoziata con il cliente e gli end-item sono disposti nel MPS. MPS è quindi formato dalle date di consegna ai clienti e quindi è guidato dagli ordini. Piano principale di produzione 18

Sistemi ATO MPS schedula i modelli base da cui derivano le personalizzazioni o i moduli che comporranno il prodotto finito. Sono spesso presenti due piani principali: MPS governa la produzione di moduli ed è condotto su base previsionale; Final Assembly Schedule (Piano delle operazioni terminali) regola l assemblaggio degli item finali ed è guidato dagli ordini. Si fa quindi riferimento a due lead time: il lead time di MPS e il lead time di FAS. Quando un cliente colloca un ordine solo il lead time di FAS è evidente. Piano principale di produzione 19

Piano delle operazioni terminali (FAS) Entra in gioco quando: 1. MPS è elaborato per componenti e non item finali; 2. l ordine viene acquisito. È predisposto per tutti i prodotti finiti ordinati: da catalogo, personalizzati. Nel primo caso si considereranno i dati seguenti: la scorta disponibile alla data odierna (in cui avviene la pianificazione); gli ordini confermati con le relative date di consegna; l entità del lotto economico di produzione (assemblaggio). Piano principale di produzione 20

Si considera un intervallo di tempo, dal momento della pianificazione al completamento delle operazioni terminali (precessione), sufficiente, nei diversi casi, a: completare l assemblaggio dei prodotti da catalogo; realizzare le personalizzazioni; effettuare le progettazioni di dettaglio; acquisire i componenti complessi. La fattibilità del FAS deriva comunque: dalla capacità disponibile nell orizzonte di pianificazione; dalla disponibilità di materiali e semilavorati, che, in ambito ATO, dovrebbe essere regolata da MPS. Piano principale di produzione 21

Nell esempio seguente si ipotizza che la pianificazione avvenga il venerdì della settimana i-1 e il FAS relativo sia completato tra il venerdì della settimana i e il giovedì della settimana i+1 (precessione di 1 settimana): (i-1) settimana i-esima (i+1) VE LU MA ME GIO VE LU MA ME GIO Ordini confermati 40 70 Disponibilità 50 10 110 40 FAS 100 N.B.: la logica del lotto economico deriva da un aspettativa di ulteriori ordini tra il venerdì (in i) e il giovedì (in i+1). Non saranno poi rispettati ordini con date di consegna antecedenti al venerdì della i-esima settimana. Piano principale di produzione 22

MPS e consegne pattuite Progressivamente gli ordini acquisiti consumano la capacità disponibile. Unità Capacità Ordini acquisiti Disponibile Tempo La capacità che non è già acquisita da ordini rimane disponibile per possibili ordini (available to promise ATP). Piano principale di produzione 23

ATP è calcolato sommando: + scorta iniziale disponibile; + consegne schedulate (da MPS scheduled receipt SR); - la somma degli ordini acquisiti fino prossimo SR. L ipotesi che si fa è che tutto ATP verrà collocato prima del prossimo SR; in caso contrario si dovrebbe tenere conto di una rimanenza disponibile per il periodo successivo. Piano principale di produzione 24

MPS a lotti lotto= 2500 Settimana 0 1 2 3 4 5 6 7 8 PVt 1000 1000 1000 1000 2000 2000 2000 2000 Ot 1200 800 300 200 100 0 0 0 DPt_tent 400-600 900-100 400-1600 -1100-600 MPSt 0 2500 0 2500 0 2500 2500 2500 DPt 1600 400 1900 900 2400 400 900 1400 1900 ATP 400 1400 0 2200 0 2500 2500 2500 Piano principale di produzione 25

Disponibilità progettata Gli ordini effettivi possono richiedere quantità maggiori o minori delle previsioni di vendita. 1. Si definisce un arco temporale comprendente i periodi (a partire dal primo) in cui non vengono accettate modifiche di ordini. 2. All interno dell arco: DP(t) = DP(t-1) o DP(t-1) + MPS(t) O(t) 3. Oltre l arco: DP(t) = DP(t-1) o DP(t-1) + MPS(t) max[o(t), PV(t)] Piano principale di produzione 26

L arco temporale sopra considerato (demand time fence) è una zona congelata, nel senso che la capacità e i materiali sono considerati del tutto impegnati negli ordini (cambiamenti sarebbero troppo costosi). Si possono poi definire altre due zone temporali: slushy zone in cui le risorse sono impegnate meno rigidamente ma in cui sono assegnate capacità e ordini di materiali; cambiamenti di MPS sono possibili ma su base decisionale; liquid zone in cui MPS può essere cambiato anche automaticamente entro i limiti del piano aggregato. Piano principale di produzione 27

Settimana Frozen Slushy Liquid 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 PVt 1000 1000 1000 1000 2000 2000 1500 1500 1500 1000 Ot 1200 800 700 600 300 200 0 0 0 0 DPt MPSt ATP Piano principale di produzione 28

MPS autorizzato MPS elaborato costituisce un piano principale di tentativo. Si deve effettuare una prima verifica grezza della congruenza tra fabbisogni e disponibilità. Ciò soprattutto per risorse critiche. Se tale verifica è positiva si dovrà effettuare: una nuova elaborazione temporale che interessi i codici figli (date di rilascio nel passato); una valutazione puntuale della disponibilità di capacità. Queste ultime operazioni interessano quindi i diversi livelli della distinta base. Piano principale di produzione 29