Un triennio rivoluzionario. Le tappe che hanno portato al riassetto della denominazione Chianti Classico sotto la presidenza di Sergio Zingarelli



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Transcript:

N. 7 - marzo 2015 MAGAZINE Photo: Francesco Carnevale speciale Vinitaly A Vinitaly, per un rilancio del mercato italiano Un momento importante per fare il punto sull andamento del mercato italiano del vino e sulle sue prospettive di crescita. >> PAG. 12 Un triennio rivoluzionario Le tappe che hanno portato al riassetto della denominazione Chianti Classico sotto la presidenza di Sergio Zingarelli >> PAG. 4 Tastexpo in tour: da Milano a Radda alla scoperta del Gallo Nero Da maggio corsi certificati per il Chianti Classico >> PAG. 18

INDICE L EDITORIALE UN TRIENNIO RIVOLUZIONARIO - DI SERGIO ZINGARELLI... 4 experience Chianti Classico Collection 2015 - di GERARDO GIORGI...8 Der schwarze Hahn im DÜsserldorf ProWein 2015 - di CATERINA MORI...10 A Vinitaly, PER UN RILANCIO DEL MERCATO ITALIANO - di Silvia Fiorentini...12 Gallo Nero Expo - DI SILVIA FIORENTINI...14 academy Tastexpo in tour: da Milano a Radda alla scoperta del Gallo Nero - DI MARILENA MELE...18 DIFENDIAMO IL NOSTRO NOME! - di CARLOTTA GORI... 20 OLIO DOP QUALITÀ O CARATTERIZZAZIONE? - di GIONNI PRUNETi... 22 LE PENNE DEL GALLO GIUSEPPE MAZZOCOLIN E IL GENIUS LOCI DEL FONTALLORO - di DANIELE CERNILLI... 24 La parola ai Soci IL VOLO DELLA FARFALLA - di ELENA GALLO... 26 2

L EDITORIALE L EDITORIALE L editoriale Un triennio rivoluzionario SERGIO ZINGARELLI Presidente Consorzio Vino Chianti Classico A poco più di un mese dal rinnovo delle cariche sociali, il presidente del Consorzio ripercorre le principali tappe del lavoro svolto sotto il suo mandato che ha portato ad un vero e proprio riassetto della denominazione Chianti Classico e al rilancio della sua immagine. Tra circa due mesi la nostra Assemblea sarà chiamata a rinnovare il Consiglio di Amministrazione, e ritengo quindi utile tracciare un primo bilancio delle numerose attività che il Consiglio attualmente in carica ha realizzato nei tre anni del suo mandato. Innanzitutto sono molto soddisfatto del lavoro svolto da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione, che con coesione è stato in grado di prendere decisioni difficili, anche e soprattutto sul piano politico. La prima attività dall insediamento si è incentrata principalmente sul portare a compimento il Piano di Riassetto della Denominazione, delineato dal precedente C.d.A., affiancato inoltre da molte altre iniziative strategiche di rilievo. Per valutare il processo di innovazione intrapreso nella sua interezza dobbiamo necessariamente considerare il contesto socioeconomico nel quale esso ha preso forma, caratterizzato da una profonda crisi di sistema che sembrava penalizzare in modo particolare proprio le fasce di prodotto medio alte alle quali appartiene storicamente il Chianti Classico. Rammento solo che negli anni compresi tra il 2009 e il 2012 cercavamo faticosamente di uscire da una grave crisi di vendite, i prezzi dello sfuso erano molto bassi ma soprattutto, e questo a mio avviso era il dato più preoccupante, non avevamo chiarezza su quale avrebbe potuto essere il futuro del Chianti Classico. L elaborazione di una strategia di rafforzamento della denominazione ha comportato anni di lavoro, anni nei quali la discussione ha riguardato l analisi e la valutazione di ipotesi anche tra loro contrapposte. La strada intrapresa è stata quella di puntare l attenzione e valorizzare i prodotti più elevati delle nostre aziende, scommettendo quindi sulla ripresa dei consumi dei segmenti di mercato a più alta intensità di spesa. Disegnando per il Chianti Classico una fisionomia di prodotto più articolata e di maggior contenuto qualitativo, e puntando a far entrare i nostri vini tra le icone dell enologia mondiale. Scelta obbligata, perché da decenni ciò che accomuna le aziende del Chianti Classico è proprio la costante ricerca della qualità. Una scelta diversa sarebbe stata contro il grande sforzo e impegno dei viticoltori del nostro territorio. Tuttavia, una volta individuato con chiarezza l obiettivo si è trattato di tradurlo nel concreto delle misure operative, di discuterlo con i soci, di modificarlo, trasferirlo nel disciplinare, votarlo in assemblea e infine modificare i piani di controllo. Un iter lungo e non privo di ostacoli durato quasi tre anni, alla fine dei quali tutte le misure ipotizzate sono diventate definitive. Voglio ancora ricordare i cardini della strategia che abbiamo adottato. In primo luogo la nascita della Gran Selezione, attraverso la quale abbiamo dato completezza ad una piramide produttiva che da molto tempo non riusciva più a rappresentare la crescita qualitativa del Chianti Classico, si è trattato in definitiva del riconoscimento formale di una qualità già esistente. Attraverso la Gran Selezione abbiamo fornito una possibilità alle nostre aziende di veder riconosciuti i propri sforzi, ed abbiamo anche dato al mercato una chiara indicazione sui nostri obiettivi e sul nostro potenziale. Nel primo anno dalla sua introduzione la Gran Selezione si è attestata attorno al 4% delle vendite, mentre la Riserva continua a mantenere una quota compresa tra il 22% ed il 24%. Infine, a parte qualche limitata eccezione, la stampa specializzata sembra aver accolto positivamente le novità del Chianti Classico, riservandogli un peso crescente e votazioni elevate sia a livello italiano che internazionale. Il secondo tassello del programma ha riguardato la qualificazione della Riserva. Per un Chianti Classico che oggi voglia diventare una Riserva non è più sufficiente il solo invecchiamento di 24 mesi, ma deve possedere caratteristiche organolettiche più elevate rispetto al vino d annata ed essere valutato come tale dalle commissioni d assaggio dell ente di certificazione. Con questa nuova e più selettiva impostazione abbiamo definitivamente superato criteri vigenti da decenni, che non fornivano ai consumatori nessuna effettiva garanzia di superiorità qualitativa. La riserva costituisce un prodotto strategico per la denominazione, sia in termini di quantità che di qualità, e dunque ritengo che ridefinirne i criteri sia stato un passo necessario di cui sentivamo da tempo la necessità. Nell ultimo anno abbiamo lavorato molto per diffondere le grandi novità introdotte impostando un attività di comunicazione e marketing molto strutturata e sempre più incentrata sul Gallo Nero, simbolo del nostro territorio e del nostro vino. Il restyling del Gallo Nero e il suo posizionamento obbligatorio sulla bottiglia (fuori dalla Fascetta di Stato) è stato, infatti, un altro elemento di rilievo del riassetto del Chianti Classico. Quella del posizionamento (sul collo o in contro-etichetta) è stata l unica decisione più sofferta, ma consentire alla singola azienda di effettuare una scelta in base alla propria strategia è forse stata una dimostrazione di saggezza collettiva. Il nuovo Gallo, più fiero, bello ed evidente, ci ha fatto rapidamente dimenticare il vecchio, e non è un caso che tra i nostri soci stia riscuotendo un crescente successo. Ma come accennavo, il lavoro non è ancora concluso. Al complesso disegno messo a punto in questi anni manca ancora un importante passo: l introduzione nel nostro disciplinare della menzione geografica. È un argomento molto delicato sul quale l attuale Consiglio sta lavorando da tempo ma che impone scelte ponderate, visto il notevole 4 5

L EDITORIALE L EDITORIALE livello di complessità che caratterizza il Sono iniziative finalizzate a rafforzare la Infine, ma non meno importate, è la sistema produttivo del Chianti Classico. Ho fiducia che una soluzione equilibrata e visibilità del marchio sul nostro territorio d elezione e vanno lette nel quadro di forte accelerazione dell attività politica consortile a seguito dell approvazione... il segno che condivisa alla fine verrà trovata e sarà dovere del futuro C.d.A. portare a termine questo compito. I nostri soci e la stampa specializzata giudicano l introduzione della menzione geografica la naturale evoluzione di una denominazione matura e prestigiosa, troppo varia e diversificata per non avere criteri che ne spieghino le differenze territoriali. Chiudere questa partita, riuscendo a individuare una soluzione condivisa dalla grande maggioranza degli associati, rimane un obiettivo fondamentale di cui dovrà farsi carico il prossimo Consiglio. Con quest ultima innovazione sarà portato a compimento un complesso disegno che renderà la denominazione del Chianti Classico un sistema produttivo dotato di più identità, moderno e competitivo. Oltre al Piano di Riassetto vi sono state altre importanti attività intraprese e portate avanti con coesione e tenacia dal C.d.A. uscente. Nel marzo 2013 è stata costituita la Chianti Classico Company S.r.l., società posseduta al 100% dal Consorzio con il compito di gestire e sviluppare le sue attività commerciali a marchio Gallo Nero. Nei suoi due anni di vita la Company ha cercato di rafforzare la visibilità del marchio non solo attraverso i classici prodotti del merchandising, ma anche con l apertura di punti vendita dedicati e la presenza in manifestazioni turistiche sul territorio. In questa direzione vanno considerati l inaugurazione della prima enoteca quasi completamente dedicata ai vini Chianti Classico presso il Mercato Centrale di San Lorenzo a Firenze, la successiva apertura dell enoteca del Chianti Classico presso il Convento di Santa Maria in Prato a Radda in Chianti, l apertura della Lounge del Gallo Nero presso lo Stadio Artemio Franchi di Firenze, un unica strategia di comunicazione definita dal Consorzio. Vorrei brevemente soffermarmi solo sulle prime due iniziative, che per rilevanza economica e valenza promozionale possono essere considerate le più importanti. L enoteca del Gallo Nero al Mercato di San Lorenzo è stata un operazione difficile ma del tutto soddisfacente, soprattutto sul piano dell immagine della nostra denominazione nella città di Firenze. Non è passato ancora un anno dalla sua apertura al pubblico e quindi è ancora un po presto per trarne un bilancio esaustivo, ma fino ad oggi i numeri sembrano darci ragione. Il mercato viene frequentato da decine di migliaia di persone al mese, per la gran parte formate da turisti stranieri, ed il beneficio di immagine è stato sicuramente rilevante. L enoteca accoglie oggi circa 430 etichette di Chianti Classico e può essere certamente considerata la più fornita esposizione di tutta la Regione, tant è che viene utilizzata da molti appassionati proprio per assaggiare le novità e arricchire le proprie cantine. Sull enoteca aperta al Convento di Santa Maria in Prato il discorso è un po più complesso e la sua valutazione deve essere fatta in una prospettiva di lungo periodo. Data la sua posizione nel cuore del territorio ma relativamente lontano dalle grandi vie di comunicazione, l affluenza non è stata paragonabile a quella di San Lorenzo. Nondimeno è nostra ferma intenzione rafforzare l offerta di eventi e servizi per trasformare il Convento in una vera e propria Casa del Gallo Nero, una Casa aperta ai turisti ed ai nostri soci per ogni loro esigenza. Già quest anno il Convento sarà sede di un progetto del Consorzio nel quadro dell Expo milanese e di una serie di eventi e manifestazioni da parte della Regione Toscana del nuovo Piano Paesaggistico. Un Piano che abbiamo fortemente contestato insieme a tutti i Consorzi toscani, ma che ha avuto il merito di farci superare storiche divisioni e aiutarci a ritrovare una comune unità di intenti. Nel luglio scorso abbiamo dato vita ad un tavolo permanente di Coordinamento dei Consorzi, con il compito specifico di convincere l Amministrazione Regionale ad operare una profonda revisione del Piano Paesaggistico. Non sappiamo ancora quale sarà l esito definitivo di questo nostro lavoro nel momento in cui scrivo il Piano dev essere ancora definitivamente approvato dal Consiglio Regionale ma è intenzione di tutti i Consorzi dare continuità alla nostra comune azione al fine di meglio tutelare i nostri interessi di settore. In questa sede non citerò ulteriori iniziative che abbiamo intrapreso in questi tre anni, ma il segno che abbiamo voluto dare è sempre stato quello dell innovazione. Sono convinto che stiamo attraversando un periodo di grande mutamento dal quale ne usciremo rafforzati solo se avremo la capacità di stare al passo con i tempi, e solo se saremo in grado di innovare mantenendo inalterata la nostra compattezza. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto da tutti i membri del consiglio e dallo staff del Consorzio, anche se sono consapevole che nell affrontare molte attività non sempre si raggiunge la piena soddisfazione di tutti. La nota importante è che in questi tre anni il Chianti Classico si è fatto più visibile, forse in gran parte grazie alla Gran Selezione, ed i risultati dalla stampa e dai mercati sono chiari. Ciò nonostante si prospetta un lavoro intenso abbiamo voluto dare è sempre stato quello dell innovazione (...)... in questi tre anni il Chianti Classico si è fatto più visibile, forse in gran parte grazie alla Gran Selezione, ed i risultati dalla stampa e dai mercati sono chiari. Ciò nonostante si prospetta un lavoro intenso per dare seguito alle attività intraprese e per permettere di ampliarne la risonanza. nonché l organizzazione della prima Gran già pianificate, mentre l enoteca fornirà ai per dare seguito alle attività intraprese e Fondo del Gallo Nero, la sponsorizzazione visitatori, oltre alle consuete degustazioni, per permettere di ampliarne la risonanza. dell Eroica e dell Ecomaratona del Chianti. brevi corsi di formazione sul Chianti Classico. 6 7

EXPERIENCE Experience Chianti Classico Collection 2015 Denominatore comune Gallo Nero EXPERIENCE Tante facce, tante anime, tante storie, un unico marchio: il Gallo Nero di Gerardo Giorgi I NUMERI DELLA COLLECTION Lo sono da sempre, ma quest anno abbiamo voluto urlarlo al mondo del vino nazionale a internazionale. I veri protagonisti della Collection sono i produttori. Con le loro etichette e con tutto quello che queste nascondono dietro di loro: storie e filosofie di vita differenti che si riflettono nel modo di produrre vino, uniformandosi alle particolari caratteristiche che ogni zona del Chianti Classico ha nella sua natura. Differenze umane e naturali che ogni anno vengono raccontate alla Collection e in giro per il mondo attraverso le tante sfumature diverse che i vini del Gallo Nero sanno regalare, tutte unite però dall inconfondibile imprinting che il Sangiovese del Chianti riesce a restituire. Tante facce di un unico grande vino che nasce sotto l ombra del Gallo Nero. Come le tante facce che quest anno hanno caratterizzato l immagine della Chianti Classico Collection poggiando sul titolo simbolico della manifestazione, quel Together che ha voluto ribadire che aziende socie sono la vera ricchezza di questa denominazione. Concetti emersi anche ad aperura della Collection il 17 febbraio, nel confronto/racconto condotto dal giornalista televisivo Nicola Porro dal titolo Together con i soci: le tante anime del Gallo Nero nel cui ambito Porro ha stimolato un interessante racconto di cinque diverse storie di Gallo Nero raccontate da Laura Bianchi (Castello di Monsanto), Paula Cook (Le Miccine), Sebastiano Capponi (Villa Calcinaia), Paolo Cianferoni, (Caparsa), Patrice Taravella (Vignamaggio). Dall incontro sono emersi diversi profili di produttori, diversi percorsi di vita che hanno portato i cinque intervistati a essere oggi nello stesso territorio a tu per tu con le vigne del Chianti Classico. In tutte le diverse storie però è emersa la straordinaria passione e visione del presente futuro di questa DOCG, che solo attraverso l impegno verso la qualità e il rispetto di ogni produttore verso il proprio piccolo pezzo di terroir di Chianti Classico potrà continuare Oltre 200 giornalisti provenienti da tutto il mondo, 1250 operatori intervenuti nella seconda giornata dedicata al trade, 149 produttori, 517 etichette, 39 anteprime da botte della vendemmia 2014 e 56 Gran Selezione in degustazione. Ecco solo alcuni numeri della Chianti Classico Collection 2015 che anche quest anno ha presentato alla Leopolda le nuove annate del Gallo Nero. Quest anno la Collection ha raggiunto la sua XXII edizione e a ripensare alle prime versioni di questa manifestazione nell auditorium della sede del Consorzio a Sant Andrea in Percussina con qualche decina di giornalisti invitati a degustare fa impressione leggere oggi i numeri e vedere le immagini dell edizione appena conclusa. La vecchia Anteprima del Chianti Classico è diventato uno degli appuntamenti obbligatori dell agenda vitivinicola internazionale, che in questa edizione ha visto la partecipazione di stampa e operatori provenienti da 28 diversi paesi del mondo e in particolare: Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, India, Israele, Lettonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Rep. Ceca, Serbia, Russia, Sud Corea, Svezia, Svizzera, Taiwan, Ucraina, UK, USA. Ospiti che nelle due giornate che li hanno visti impegnati in assaggi serrati hanno potuto rilassarsi nel party del 17 febbraio che quest anno è coinciso con l ultimo giorno di carnevale. La Collection ha voluto declinare lo spirito della festa con il tema del Gallo Nero, reinterpretando accessori da sera con piume rosse e nere che hanno invaso lo spazio Alcatraz della Stazione Leopolda. Ai prossimi mesi l ardua sentenza della critica e del mercato, anche se i primi riscontri registrati dal vivo o nelle testate online non nascondono un entusiasmo verso le nuove annate, La Gran Selezione e lo stile di un Chianti Classico sempre più apprezzato per eleganza e capacità di interpretare il proprio territorio. le differenze, di stile e di pensiero, in una DOCG con quasi 600 a salire nel gotha dell enologia mondiale. 8 9

EXPERIENCE EXPERIENCE Der schwarze Hahn im DÜsserldorf ProWein 2015 tedesco, uno dei più rilevanti per il Gallo Nero, che ha registrato un aumento delle vendite nel 2014 di due punti percentuali, arrivando al 12% dell export totale, secondo solo a quello verso gli Stati Uniti. L export conferma sempre più un trend crescente e un punto di forza della denominazione, che vede ormai dirigersi oltre l 80% della produzione totale sui mercati esteri di più di 60 paesi. Anche per questo, l edizione 2015 ha visto crescere l interesse delle aziende del Chianti Classico: quest anno il Gallo Nero ha portato in degustazione 79 etichette di cui 35 presentate dalle stesse aziende tramite uno spazio autonomo. La varietà che contraddistingue un territorio ormai sinonimo di unione tra produttori di qualità è stata presente anche al ProWein: in assaggio etichette di vendemmie dal 2008 al 2013 di tutte e tre tipologie di Chianti Classico, annata, riserva e Gran Selezione, ormai al suo secondo passaggio in terra renana. Le aziende socie presenti a ProWein 2015 Aiola Bibbiano Bindi Sergardi Cafaggio Castell in Villa Castelli del Grevepesa Castello della Paneretta Castello di Meleto Castello di Verrazzano Castello di Volpaia Castello Vicchiomaggio Cinciano Dievole Fattoria Cerbaia Fattoria Le Fonti Fattoria San Michele a Torri Félsina Fontodi Lecci e Brocchi Livernano Lornano Losi Querciavalle Luiano Monteraponi Nittardi Podere La Cappella Poggio Bonelli Querciabella Richiari Porciglia Riecine San Felice Tenuta di Lilliano Tenuta La Novella Tenuta Riseccoli Villa Montepaldi ProWein si conferma anche quest anno come l appuntamento più importante per l incontro con gli operatori di settore a livello internazionale afferma Giuseppe Liberatore, il Direttore Generale del Consorzio, Il potenziale di questa fiera è enorme: gli spazi già ampliati per l edizione 2015 con 3 nuovi padiglioni possono crescere ancora, visto il numero degli espositori in aumento. Tutto questo non va a discapito della qualità del servizio offerto, che opera con una selezione attenta degli ingressi: i quasi 52000 visitatori sono buyer, sommelier, ristoratori di alto livello provenienti da tutto il mondo. Lo abbiamo visto anche dalle visite allo stand del Chianti Classico, molto numerose e interessate al prodotto Gallo Nero. di Caterina Mori Düsseldorf è una città dai molti volti, un vero porto di mare all incontro tra i fiumi Reno e Düssel. Se per gli amanti dell eleganza è la capitale della moda tedesca e per i cultori dell arte la sede di una famosa Accademia, nel mondo enologico l associazione immediata è ProWein, una delle fiere di settore più frequentate d Europa dai professionisti del vino. Polo fieristico di importanza internazionale, lo spazio del Messe Düsseldorf dal 15 al 17 marzo ha accolto una vera e propria folla di visitatori giunti da tutto il mondo per avere l occasione di incontrare quasi 6000 espositori. Evento dinamico, disegnato per rafforzare o creare contatti, escludendo la vendita diretta, si è imposto negli anni (ProWein è alla sua 22esima edizione) come punto d incontro nevralgico tra produttori e trade, i cui operatori secondo i dati raccolti dall ente organizzatore confluiscono a Düsseldorf in larga parte anche per trovare nuovi fornitori, manifestando un interesse sempre crescente per il vino italiano (più di un terzo dei visitatori del 2014 avevano espresso questa preferenza). Per i produttori invece rappresenta l occasione dell anno per consolidare gli attuali rapporti commerciali e per acquisire nuovi clienti nei mercati ancora scoperti e nei nuovi mercati, attratti dal vino europeo e in particolare dai prodotti del Bel Paese. L importanza di questa manifestazione però non risiede solo nella forza attrattiva dell evento stesso, ma anche nel suo riferimento al mercato 10 11

EXPERience EXPERience A Vinitaly, per un rilancio del mercato italiano Il Consorzio Vino Chianti Classico si presenta, come sempre, con un grande stand: 271 metri quadri situati nel Padiglione scorso anno hanno toccato quota 82%, la più alta di sempre. In consistente aumento anche il prezzo del Chianti Classico sfuso: circa il 30% in più del 2013. In un periodo di forte regresso dei consumi interni e dopo gli anni neri della crisi mondiale del biennio 2008-2009 la crescita delle vendite nel 2014 (+5% con circa 264.000 cata concentrazione nei suoi mercati storici che, anche in un periodo di crisi come quello attuale, si sono dimostrati i più generosi. L export, ancora in crescita, rappresenta, come detto, l 82% dello sbocco commerciale del Chianti Classico, mentre il mercato interno assorbe il 18% delle vendite. La contrazione delle vendite sul mercato interno è segno dedicato ai vini della Regione Toscana. L area di degustazione comprende anche quella dedicata alle aziende che espongono con una propria postazione che quest anno sono 12. ettolitri di venduto) è da considerarsi un grande successo, anche perché realizzata in un contesto di mercato difficile per i grandi rossi toscani. Ancora più importante è il fatto che la crescita delle vendite sia stata accompagnata da un consistente rialzo del prezzo dello sfuso e da una conseguente progressiva riduzione degli stock di giacenze, oggi riportati ad un livello di equilibrio. Siamo molto soddisfatti dell andamento del dei tempi, influenzato sia dalla congiuntura economica che dalla progressiva tendenza alla regionalizzazione dei consumi, ma già gli ultimi mesi del 2014 hanno registrato una fase di assestamento se non addirittura di leggera ripresa. Analizzando in generale la situazione di mercato del vino italiano, in quantità e valore, i prodotti made in Italy che finiscono nel mercato interno sono la metà del totale prodotto: un elemento ormai stabilizzato da anni che ci dà buone 104 invece il numero delle aziende del Gallo Nero in degustazione mercato afferma Giuseppe Liberatore, direttore generale del Consorzio un risultato che almeno in parte è stato determinato dall effetto traino generato dalla Gran Selezione, la prospettive su una nuova possibilità di ampliamento delle quote del mercato interno anche per i vini del Gallo Nero. Per quel che riguarda invece gli sbocchi nell area consortile. nuova tipologia di Chianti Classico presentata agli operatori esattamente un anno fa. Con all estero, gli Stati Uniti si confermano il primo mercato del Chianti Classico che assorbe l introduzione della Gran Selezione, il Chianti circa il 31% delle vendite totali, seguito dalla Classico ha dato al mercato un deciso segna- Germania con il 12%, dal Canada con il 10%, le sulla volontà di accrescere il livello qualita- da Regno Unito, Svizzera e Giappone con tivo della denominazione, e questa scelta ha il 5%, dai Paesi Scandinavi al 4%, da Benelux, sicuramente influenzato positivamente l im- Cina e Hong Kong al 3%, e infine dalla Russia magine del prodotto e le vendite. con l 1% e da altri Paesi al 3%. Oggi la Gran Selezione costituisce il vertice La performance del Chianti Classico è 104 aziende del Gallo Nero in degustazione nel salotto del vino veronese qualitativo del Chianti Classico, con vendite che si attestano intorno al 4% del totale, ma ha dato e darà un impulso fondamentale a tutto il Chianti Classico. Si tratta - prosegue in linea con le tendenze complessive del comparto enologico italiano con gli Usa che si confermano un mercato strategico, complice più che mai il favorevole rapporto di scambio il direttore - di una tipologia che abbiamo con il dollaro. Il mercato americano continua di Silvia Fiorentini fortemente voluto e che ha qualificato ulteriormente la nostra offerta. Un grande vino ad essere innamorato del vino italiano e prima degli altri, di quello toscano. Inoltre - conclude Liberatore che ha già riscosso si segnala una nuova crescita del secondo grandi successi di critica e l apprezzamen- mercato storico per il Chianti Classico, Come ogni anno siamo arrivati all appun- situati nel Padiglione dedicato ai vini del- un totale di 202 etichette di cui 33 della nuova to del pubblico internazionale, che in breve quello tedesco. Reduce dai successi di Pro- tamento con Vinitaly. Un momento im- la Regione Toscana. L area di degustazio- tipologia, il Chianti Classico Gran Selezione, a tempo si è posizionato nella sfera delle eccel- Wein, il Chianti Classico si sta preparando portante per fare il punto sull andamento ne comprende anche quella dedicata alle cui è dedicato un apposito spazio espositivo. lenze enologiche mondiali. per una presentazione in grande delle del mercato italiano del vino e sulle sue aziende che espongono con una propria Analizzando la situazione di mercato dei nuove etichette di Gran Selezione su questo prospettive di crescita. Il Consorzio Vino postazione che quest anno sono 12. vini del Gallo Nero, le vendite complessive Sul fronte della penetrazione commerciale mercato, con un evento che vedrà la sua Chianti Classico si presenta, come sem- 104 invece il numero delle aziende del Gallo nel 2014 sono salite del 5%, merito di i dati mostrano il Gallo Nero presente in oltre realizzazione probabilmente nel secondo pre, con un grande stand: 271 metri quadri Nero in degustazione nell area consortile, per un ulteriore crescita delle esportazioni che lo 60 Paesi di tutti i continenti, ma con una spic- semestre di quest anno. 12 13

experience experience GALLO NERO EXPO La declinazione delle principali sensibilità di EXPO con il Gallo Nero non poteva che Il Consorzio Vino Chianti Classico ospiterà per tutto il periodo di Expo 2015 un Future Food District: SMARTROOSTER venirci naturale. afferma Sergio Zingarelli, programma di educazione alimentare e Il Chianti Classico intende realizzare un ap- Presidente del Consorzio Vino Chianti al gusto che si articolerà su tre differenti plicazione fruibile da iphone, ipad e device Classico. Siamo orgogliosi di rappresentare aree tematiche: psico-socio-antropologica, con SO Android finalizzata a dare piena visi- il vino italiano nell ambito di questo ricco nutrizionale e agroalimentare. bilità al progetto Gallo Nero Expo a Radda in cartellone di manifestazioni che saluteranno Nello stesso ambito verranno coinvolte le Chianti con sezioni dedicate alle diverse aree Da Milano al Chianti Classico, i grandi temi dell Esposizione Internazionale 2015 reinterpretati in un cartellone di iniziative a Radda in Chianti. Storia e alimentazione, Art&Food, Children Park, Future Food District, Parco delle biodiversità. Le 5 aree tematiche di EXPO 2015 che riprendono il tema nutrire la terra, energie per la vita saranno declinate nel cuore del territorio del Gallo Nero grazie a Gallo Nero Expo a Radda in Chianti, un progetto presentato dal Consorzio Vino Chianti Classico e approvato dal Ministero della Politiche Agricole Alimentari Forestali (DM Mipaaf n. 3390 del 31 luglio 2014) destinato al finanziamento di progetti connessi alle attività di Silvia Fiorentini Il Consorzio Vino Chianti Classico, unico Consorzio vitivinicolo premiato dalle rigide commissioni di valutazioni del MIPAAF, abbraccia così l Esposizione Universale attraverso una serie di iniziative, che richiamando l Evento di Milano, metteranno in luce uno dei territori più noti al mondo, proprio per il frutto della sua terra e per la passione e l impegno dell uomo/produttore che da generazioni lo abita, lo alimenta e lo salvaguarda. Quartier generale delle iniziative legate a Gallo Nero Expo a Radda in Chianti sarà il Convento di Santa Maria al Prato, il nuovo avamposto del Gallo Nero dedicato agli appassionati del vino e ai turisti, che ospiterà un programma che prevede appuntamenti dedicati a esperti, appassionati e famiglie, come educational per bambini e genitori su olio e alimentazione; rivisitazioni d autore di grandi chef e excursus gastronomici sulla cucina dei secoli scorsi; esposizioni e installazioni legate al territorio visto dai droni; un esposizione varietale in vigna dove saranno visionabili le principali cultivar del EXPO in tutta Italia durante la prossima primavera-estate e siamo pronti ad accogliere il pubblico dell Esposizione Universale per raccontargli una delle più belle storie italiane di sempre, quella del Gallo Nero, del suo territorio e dei suoi produttori. Il progetto Expo si concretizzerà in una serie di appuntamenti volti a mettere in luce le peculiarità del Chianti Classico attraverso le principali tematiche dell Expo, consapevoli che solo attraverso la conoscenza si possono allargare gli orizzonti del sapere e della consapevolezza e che, con l educazione si può promuovere attenzione (Simone Weil). Attraverso particolari esperienze in ambito agroalimentare, nutrizionale, psicologico, storico, è possibile imparare un modo consapevole di alimentarsi, entrando anche in relazione con l ambiente di produzione, con la sua storia, le tradizioni e il lavoro. Il progetto declina le varie Aree Tematiche che interpretano il tema di Expo 2015: Children Park Storia e alimentazione Art & Food Future Food District Parco delle biodiversità Children Park: CONOSCERE PER CRESCERE Per rivalutare il fattore primario che lega l uomo al cibo, al piacere dei sensi, della scoperta, del gioco, del fare e dello stare insieme e della convivialità, verranno realizzate attività didattiche che coinvolgeranno bambini e adulti con differenti esperienze: esplorando il territorio del gusto, attraverso la cultura del cibo, si scuole del territorio in un progetto mirato a stimolare la creatività dei ragazzi attraverso l ideazione di oggetti legati al cibo. STORIA E ALIMENTAZIONE: GALLO NERO COOKING. IERI, OGGI, DOMANI Questo tema sarà sviluppato attraverso un duplice format di eventi. In particolare, a partire dal mese di giugno fino al mese di ottobre 2015 sarà organizzata una rassegna gastronomica che alternerà la riscoperta di piatti tipici del territorio dei secoli scorsi a un confronto sui piatti più rappresentativi di oggi interpretati dai principali attori della cucina italiana. Ci saranno due format di cene, nel corso delle quali, una volta, saranno riproposte fedelmente ricette studiate da un punto di vista storico gastronomico, un altra, in cui ricette tradizionali saranno interpretate in chiave moderna da grandi chef del panorama nazionale e internazionale. Art & Food: A VOLO D UCCELLO. Visioni inedite del paesaggio del Chianti attraverso i droni. Il tema sarà sviluppato attraverso una mostra con foto e video realizzati con droni, strumenti che consentono di ottenere una visione inedita ed emozionante dei paesaggi. Le foto e i video rappresenteranno vedute del Chianti, territorio in cui la relazione tra uomo e natura ha trovato la sua più importante espressione nella coltura della vite e dell ulivo, dando vita a un connubio irripetibile tra bellezza e vocazione produttiva di prodotti di eccellenza. L esposizione sarà allestita a partire dal mese di maggio 2015 nello spazio espositivo del Convento di Santa tematiche e alle iniziative a queste collegate. L applicazione rappresenterà inoltre altre due aree principali: una legata alla promozione del territorio e delle aziende associate e l altra destinata alle utility a alle sezioni ludiche. Parco delle biodiversità: BIOPARK Infine verrà allestito a Radda in Chianti un bioparco che metterà in mostra le principali coltivazioni dell area del Chianti, attraverso un percorso espositivo e formativo fruibile da bambini, giovani e adulti. Sotto il cappello del BIOPARK sarà anche organizzato un convegno divulgativo per inaugurare l installazione suddetta, ripercorrendo l impegno della DOCG Chianti Classico in termini di ricerca sulla biodiversità. Il pubblico locale e le migliaia di turisti nazionali e internazionali che ogni anno raggiungono il Chianti per trascorrere le loro vacanze potranno così avvicinarsi all Esposizione Universale attraverso le iniziative proposte dal progetto e in qualche modo venire a contatto con le principali tematiche e sensibilità che Expo 2015 vuole stimolare e promuovere nel grande pubblico. L Esposizione Universale in programma nel 2015 si preannuncia come una delle più importanti occasioni di visibilità per il nostro paese. In uno scenario internazionale che vede sempre di più, negli ultimi anni, l ingresso di nuovi competitor, reso ancora più difficile da una congiuntura economica non favorevole, risulta quanto mai importante per il sistema Chianti Classico, rappresentato non solo dalle sue principali produzioni ma da tutto un tessuto socioeconomico che vive e si sviluppa intorno a queste, essere presente in maniera più incisiva al più importante evento italiano degli ultimi decenni, anche con un calendario dell esposizione universale EXPO Milano 2015. la neonata House of Chianti Classico presso territorio; un App dedicata e tanto altro. arriverà alla conoscenza delle produzioni locali. Maria al Prato a Radda in Chianti. di iniziative sul territorio. 14 15

EXPERIENCE EXPERIENCE DEGUSTAZIONE CHIANTI CLASSICO 6 MAGGIO 2015 Vancouver, Canada INCOMING MAGGIO 2015 UK SEMINARI DI DEGUSTAZIONE 4 GIUGNO 2015 Edinburgo, UK DEGUSTAZIONE CHIANTI CLASSICO 7 MAGGIO 2015 Calgary, Canada SEMINARI DI DEGUSTAZIONE MAGGIO 2015 Toronto, Canada VINEXPO 14-18 GIUGNO 2015 Bordeaux, Francia SEMINARI DI DEGUSTAZIONE MAGGIO 2015 Montréal, Canada PROWEIN 15-17 MARZO 2015 Düsseldorf, Germania SEMINARI DI DEGUSTAZIONE 12 MARZO 2015 Heidelberg, Germania SEMINARI DI DEGUSTAZIONE 13-14 APRILE 2015 Berlino/Amburgo, Germania SEMINARI DI DEGUSTAZIONE 18 MAGGIO 2015 Koblenz, Germania INCOMING MAGGIO 2015 Germania DEGUSTAZIONE CHIANTI CLASSICO 11 MAGGIO 2015 San Francisco, USA DEGUSTAZIONE CHIANTI CLASSICO 13 MAGGIO 2015 New York, USA PRESENTAZIONI AIS 21-22 MAGGIO 2015 Palermo/Catania, Italia CHIANTI CLASSICO COLLECTION 17-18 FEBBRAIO 2015 Firenze, Italia TOSCANA TERRA DEL BUON VIVERE 27-29 MARZO 2015 Siena, Italia APERTURA CASA CHIANTI CLASSICO E CONVEGNO 24 APRILE 2015 Radda in Chianti, Italia PRESENTAZIONI AIS 27 MAGGIO 2015 Roma, Italia GALLO NERO EXPO MAGGIO - OTTOBRE 2015 Radda in Chianti, Italia VINITALY 22-25 MARZO 2015 Verona, Italia PRESENTAZIONI AIS 8-10 - 17 APRILE 2015 Milano/Modena/Bologna, Italia TOURNÉE GALLO NERO GIUGNO 2015 Milano, Italia IL GALLO NERO IN GIRO PER IL MONDO 16 17

ACADEMY Academy Tastexpo in tour: da Milano a Radda alla scoperta del Gallo Nero ACADEMY A Radda in Chianti, da maggio, un diploma a chi frequenta i corsi Tastexpo di Marilena Mele Degustare un buon vino, visitare una mostra, sostare di fronte all indimenticabile scorcio delle colline di Radda, ma non solo la House of Chianti Classico, luogo di rappresentanza del Gallo Nero nel cuore della Toscana, inaugura una nuova attività pensata in collaborazione con Tastexpo (www.tastexpo.it), tour operator, nato in vista di Expo2015, impegnato nell organizzazione di tour enogastronomici certificati per viaggiatori che, arrivati in Italia per l esposizione milanese, si muoveranno verso il territorio del Chianti Classico. L esperienza del vino, dell olio, del territorio si trasforma in un occasione per acquisire nuove competenze, approfondire la conoscenza del patrimonio della filiera agricola e dei suoi prodotti, con un focus sui regolamenti che ne disciplinano l intero ciclo di produzione e la vendita. Al Convento di Radda, negli spazi dedicati alla didattica, si terranno una serie di workshop di 3 ore guidati da esperti del settore, al termine dei quali sarà rilasciata una certificazione internazionale dell organismo Dekra. Le due categorie a cui sono rivolti i corsi, gli specialisti del settore e i viaggiatori interessati a vivere un esperienza più consapevole delle eccellenze enogastronomiche delle colline del Chianti, troveranno, nel bellissimo ambiente del Convento, un luogo da cui tornare a casa non solo arricchiti di un bagaglio di esperienze sensoriali preziose, ma anche con un punto di vista più profondo sulle caratteristiche uniche della terra che genera i prodotti del Chianti Classico, la mano degli uomini che li trasformano, le regole che li tutelano. Ma il Convento di Radda in Chianti, la casa del Chianti Classico, è inoltre il vero cuore delle attività del Consorzio sul territorio: palcoscenico ideale per incontri conviviali, sede dell Enoteca dei vini del Gallo Nero, centro di incontri didattici e scientifici, di conferenze, di mostre d arte ed eventi culturali. È la location utilizzata per gli incontri con e fra i soci. Per prenotazioni e informazioni sui tour e sui corsi inseriti nell offerta di Tastexpo scrivere a: info@tastexpo.it e info@thehouseofchianticlassico.it 18 19

ACADEMY ACADEMY Difendiamo il nostro nome! Il Consorzio Vino Chianti Classico sta da anni svolgendo un imponente attività volta alla difesa della denominazione di origine controllata e garantita Chianti Classico da abusi, contraffazioni, usi distorti. di Carlotta Gori Il Consorzio Vino Chianti Classico sta da anni svolgendo un imponente del marchio collettivo Chianti Classico è stato ottenuto in 29 Paesi del attività volta alla difesa della denominazione di origine controllata e mondo, mentre 4 situazioni sono ancora in corso di definizione. garantita Chianti Classico da abusi, contraffazioni, usi distorti. Anche per il marchio del Gallo Nero, l attività di registrazione sia a livello italiano che internazionale è stata attuata ormai da vari decenni. Fin dagli anni Sessanta, il Consorzio del Chianti Classico ha sempre In ottemperanza con quanto prevede l art 17 del DLGS 61/2010, il Gallo avvertito la necessità di fornire alla denominazione e al marchio Nero è diventato un marchio utilizzabile da tutta la denominazione, Gallo Nero ad essa connesso, una protezione particolare e più ovvero un simbolo che permette di collegare immediatamente il territorio del Chianti alla stessa denominazione del Chianti Classico. efficace rispetto a quanto previsto dalla disciplina nazionale sulle Denominazioni di Origine. Attualmente il marchio collettivo figurativo Gallo Nero è stato registrato in 14 Paesi oltre che in tutta la Comunità Europea in classe 33 (vino) Nel 2003 abbiamo ritenuto indispensabile iniziare un azione ancora più incisiva e maggiormente diretta a contrastare la contraffazione del ma anche in classi diverse dalla 33 e in forme grafiche che rappresentano declinazioni del marchio medesimo. marchio e della denominazione. Abbiamo pertanto avviato, anche con il sostegno del Mipaaf, la registrazione e il deposito della denominazione Chianti Classico, come necessità di implementare e concretizzare la massiccia attività di regi- Oltre a questo, il Consorzio ha ritenuto inscindibile con quanto sopra la marchio collettivo, in caratteri descrittivi in classe 33 (vini) al fine di strazione di marchi attraverso un programma di controllo sia su eventuali registrazioni, che sull uso di marchi analoghi per prodotti di classe restituire certezze ai produttori di questo rinomato prodotto italiano e tutelare il consumatore da operazioni ingannevoli. Il riconoscimento 33, da parte di soggetti terzi, riferito a mercati stranieri di ampia portata. È evidente che, seppure i marchi siano stati depositati e registrati nei vari Paesi, spesso per una loro effettiva tutela, risulta indispensabile verificare sul territorio sia le nuove eventuali registrazioni che l uso effettivo di marchi simili. La prima forma di controllo, quella sulle altre registrazioni, risulta possibile attraverso collegamenti a banche dati informatiche degli uffici di Registrazioni dei singoli Paesi. Ma è nella fase di analisi e eventuale presentazione di opposizioni che l impegno di risorse umane ed economiche diventa rilevante; le procedure amministrative e talvolta giudiziarie attraverso cui si concretizza l attività del Consorzio sono infatti lunghe, complesse, estremamente tecniche dal punto di vista legale. La seconda forma di controllo che ci vede impegnati è quella relativa all uso di marchi confusori. Si tratta di attività di indagine da svolgersi con impiego di risorse umane ed economiche: verificare se soggetti non autorizzati fanno uso di marchi uguali o simili a quelli regolarmente registrati dal Consorzio ed eventualmente, valutata la portata del fenomeno, usare i mezzi legali necessari per interdirlo. Le istruttorie fino ad oggi aperte in questi due ambiti, e che stanno impegnando il Consorzio, sono ben 25. Un altra attività che il Consorzio da circa 10 anni sta portando avanti è quella di controllo sull esistenza di domini internet che richiamino la denominazione Chianti Classico e siano pertanto confondibili con i domini di cui è titolare il Consorzio medesimo. Il Consorzio Vino Chianti Classico ha deciso inoltre di rendersi parte attiva nei confronti del programma di lancio di nuovi nomi di dominio generici di primo livello (cosiddetti gtld generic Top Level Domain Names) che ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) sta attuando. Per ogni nuovo gtld che viene lanciato è obbligatoria la previsione del cosiddetto periodo di sunrise ed in tale periodo i titolari di marchi registrati (esempio Chianti Classico) hanno un diritto di prelazione che consente loro di registrare il nome a dominio seguito dal gtld in procinto di essere lanciato. Tale marchio può essere iscritto in una Banca dati (Trademark Clearinghouse) e tale iscrizione dà diritto a ricevere le segnalazioni dell inizio di ciascun periodo di sunrise per i vari gtld. Il Consorzio ha già da oltre un anno deliberato di iscrivere al Trademark Clearinghouse le parole Chianticlassico, Chianti-classico, gallonero, gallo-nero e conseguentemente chiedere la prelazione su eventuali gtld di nostro interesse. Tale iscrizione ha ovviamente dei costi annuali e necessita di competenze specifiche: il nostro maggiore interesse è volto a monitorare l evolversi delle dinamiche internazionali dei gtld.vin e.wine al fine di esercitare ogni azione e diritto per la tutela dei nostri marchi anche in questo ambito. A tutela della denominazione abbiamo infine recentemente avvertito la necessità di inserire anche un attività innovativa e fino ad oggi, crediamo, piuttosto trascurata anche per le difficoltà tecniche che pone. Ci riferiamo ai controlli sulle principali piattaforme commerciali internet (ebay Amazon) e sugli shop online privati, per verificare non solo e non tanto, un illegittimo utilizzo dei nomi di dominio simili o confusori con la nostra denominazione ed i nostri marchi, ma in particolare per verificare la correttezza delle modalità di vendita o pubblicità online su shop o portali dedicati. Tutto questo comporta un impegno di risorse umane e finanziarie non irrisorie, un grande investimento a difesa e tutela del nostro nome e della nostra identità! 20 21

OLIO DOP OLIO DOP QUALITÀ O CARATTERIZZAZIONE? IL BINOMIO VINCENTE DELL OLIO DOP CHIANTI CLASSICO Dobbiamo essere orgogliosi come produttori di olio DOP Chianti Classico e come Consorzio, di essere stati tra i pionieri di questo processo, ma nuove sfide sono all orizzonte e non possiamo permetterci di fermare la nostra crescita. È il momento, a mio giudizio, di creare un legame indissolubile tra qualità e territorio, e su questo sto impostando tutto lo sviluppo della mia azienda. Si tratta di un processo molto ambizioso e complesso che richiede a noi aziende di mettere in campo tutta la cultura di generazioni di olivicoltori e frantoiani accumulata in secoli di lavoro in questo settore, un processo fondamentale per non fermarsi ad un livello di qualità eccezionale ma ripetibile in altre parti del mondo. È il momento di creare un prodotto che, nel legame fra caratterizzazione territoriale/varietale ed alta qualità, sia unico sullo scenario internazionale. Per questo, nonostante annate difficili come quella appena trascorsa, i produttori di Olio DOP Chianti Classico rimangono uniti guardando al futuro, con la solita passione e entusiasmo di sempre. Nell anno dell Expo, con la grande e rinnovata attenzione ai valori di un alimentazione sana e salutare, presenteremo nei prossimi mesi i nostri prodotti e i nostri progetti di sviluppo sia nella vetrina milanese che nel cuore del Chianti. E ben ci immedesimiamo nello slogan scelto per Expo dalla Regione Toscana: sono secoli che viviamo nel futuro! L olio DOP nelle vetrine del Chianti Classico: Mercato Centrale, Crystal Lounge e Chianti Classico House Olio DOP di Gionni Pruneti Quando mi capita di sentir parlare di olio extravergine di oliva sia sul Ecco dove nasce l importanza di una certificazione di origine, territorio nazionale che fuori dai confini (dal Giappone agli Emirati Arabi, che - con il suo disciplinare di produzione - garantisce una qualità dagli Stati Uniti all Ucraina) quasi sempre esce fuori la parola qualità, uno legata ad un territorio. dei termini a mio avviso più abusati e spesso ingiustamente utilizzati. Negli ultimi anni stiamo assistendo a livello internazionale ad un Difficile definire i limiti di un vocabolo che lascia così ampio spazio alla piacevole aumento della cultura dell olio extravergine di oliva di soggettività e all interpretazione. Si sente utilizzare questo termine qualità, qualcosa che sembrava addirittura insperato soltanto fino per promuovere oli il cui valore economico varia dai 2 ai 20 Euro al a una quindicina di anni fa. Questa cultura, sicuramente non ancora litro, extravergini di oliva i cui parametri chimici ed organolettici sono sufficiente se pensiamo al grande valore organolettico e salutistico talmente differenti tra loro da far pensare a prodotti appartenenti di questo prodotto, ha comunque indubbiamente creato nuovi stimoli a categorie merceologiche diverse Ma stiamo parlando di olio che stanno portando tutti i produttori (anche quelli di paesi emergenti extravergine di oliva, e purtroppo tutto questo è possibile. nel settore) verso produzioni sempre più orientate alla qualità. Il 2014 ha visto la nascita e inaugurazione di tre importanti vetrine per il mondo del Gallo Nero e in tutte e tre l olio DOP Chianti Classico ha trovato il suo posizionamento. A fine aprile è stata inaugurata l enoteca Chianti Classico al primo piano del Mercato Centrale di Firenze. L olio DOP Chianti Classico è stato introdotto, prima come mera esposizione e poi anche nei canali vendita, sia con etichetta consortile nel formato Centolio, sia in altri formati, con etichette aziendali. L olio DOP Chianti Classico è poi stato inserito anche nel menu degustazione del Crystal Lounge, presso lo stadio Artemio Franchi di Firenze, il primo ristorante monomarca dedicato ai prodotti del Gallo Nero, su un campo di calcio di serie A. Infine, il Consorzio Olio DOP Chianti Classico ha aperto due spazi espositivi presso il Convento di Santa Maria al Prato a Radda in Chianti (Casa del Chianti Classico). Uno nello spazio dedicato al negozio dei prodotti a marchio Gallo Nero, uno nell area del winebar. 22 23

LE PENNE DEL GALLO Giuseppe Mazzocolin e il genius loci del Fontalloro Le penne del gallo non mi aspettavo di dover fare una scelta così drastica, ma, visti i risultati ottenuti in oltre venticinque anni, LE PENNE DEL GALLO che aveva come fine quello di realizzare grandi vini rossi a base sangiovese, che in quella zone veniva e viene anche meglio che a Montalcino. Se non ci fosse stato Franco non avrei saputo da che parte cominciare. Il Fontalloro nacque così, nel 1983. Derivava e deriva da tre vigneti distinti, due, Arcidossino e Casalino, a sud di Castelnuovo Berardenga, in zona Colli Senesi,. Il Il Sangiovese resta una scelta precisa, culturale, non ideologica. Laica e non preconcetta. c è da dire che tutti i torti non li aveva terzo, Deposito, che poi fu ribattezzato proprio Fontalloro, a nord ovest, in Chianti Classico. Tutti con in comune terreni più sabbiosi che Ma precisa, senza ambiguità argillosi o sassosi, e tutti a dare vita ad un vino imponente, insospettabilmente corposo, fantasia. Certo, il Maestro Raro fa eccezione, derivando da suoli di quel genere che di norma che mi era piaciuto molto. Era il Fontalloro ma a dargli quel nome è stato Giuseppe danno più leggiadria e finezza che struttura dell 86. La risposta di Alceo fu molto secca Mazzocolin, uomo colto, ex professore di ai rossi da sangiovese. Per la maturazione in Laggiù si possono fare solo vini da taglio E lettere, anima dell azienda. Si è trovato a legno furono utilizzate le barriques di rovere Tachis replicò Ma quando tagli un vino è per doversi occupare di vigne e di vini dopo avere francese. Ricordo a questo proposito che farlo diventare più buono, non più cattivo, sposato Gloria Poggiali, il cui padre, Domenico, Giacomo Tachis sosteneva che erano pochi dandomi sorprendentemente ragione. Oggi aveva acquistato Felsina qualche anno prima. i vini del Chianti Classico a base Sangiovese parlare dei vini di quelle zone significa citare Fai il professore, guadagni poco. Vieni a che potevano reggerne l impatto, tanto che i vini di Felsina, ma anche di Castell in Villa, lavorare a Felsina che qualche lira in più la riesci con Piero Antinori per il Tignanello ideò un del Castello di Bossi, di San Felice, come a fare gli disse. Io ero terrorizzato. Sapevo di blend che conteneva anche una percentuale di minimo. Allora c erano solo i primi tentativi letteratura, non di saccaromiceti. Mi piaceva Cabernet Sauvignon, a scanso di equivoci. Una di Giuseppe Mazzocolin e di Franco Bernabei. la musica, la filosofia, e non mi aspettavo di volta, parlando con lui e con Alceo di Napoli, Sono passati una ventina di anni e sembra dover fare una scelta così drastica, ma, visti i mitico prence contadino, proprietario del un secolo. Il Sangiovese resta una scelta risultati ottenuti in oltre venticinque anni, c è Castello dei Rampolla, e gran critico del precisa, culturale, non ideologica. Laica e non da dire che tutti i torti non li aveva. Quando sangiovese, io, che ero un ragazzino allora, preconcetta. Ma precisa, senza ambiguità arrivò la cosa migliore che l azienda poteva timidamente dissi che avevo trovato un rosso afferma Giuseppe con decisione. E i risultati vantare erano le splendide ed innovative toscano, barriquato, da sole uve sangiovese sono sotto gli occhi ed i palati di tutti. di Daniele Cernilli etichette realizzate dal famoso designer Silvio Coppola, ma i vini, beh, quelli erano come minimo un po zoppicanti. Più che altro Dai, ma chi vuoi che sappia che Maestro Raro rimasta ciò che era tanti anni fa. È la Fattoria perché nessuno se n era occupato in modo quel vino è misurato, equilibrato, proprio è un personaggio inventato da Schumann. Forse dedicato a Goethe. Era proprio il caso di chiamare questo vino così? Ma sai, quel di Felsina, a Castelnuovo Berardenga, nella parte più meridionale del comprensorio del Chianti Classico. Fattoria era, quando la visitai costante, perché i terreni, le esposizioni ed i vigneti erano tra i più belli del comprensorio. Ad aiutare Giuseppe nel suo difficile lavoro come il Maestro Raro, e mi sembrava così naturale che prendesse quel nome vino è misurato, equilibrato, proprio come il Maestro Raro, e mi sembrava così naturale che prendesse quel nome Siamo nel mondo chiantigiano, dove spesso le vecchie fattorie e le antiche tenute diventano castelli, un po alla moda di Bordeaux. Almeno una, però, è per la prima volta nel lontano 1986, fattoria è ancora oggi. È vero hanno rinnovato i locali di cantina, che ne avevano però un gran bisogno. Per il resto niente lustrini o grandi architetti a firmare edifici, che rimangono più o meno quelli di un tempo, e niente vini con nomi di comparve un allora giovane e rampante enologo di origine veneta, Franco Bernabei. Studi a Conegliano, stage alla Ruffino, sotto la guida di Ambrogio Folonari, uno dei padri della patria enologica italiana, e tanta voglia di far bene. Insieme iniziarono un percorso 24 25

LA PAROLA AI SOCI IL VOLO DELLA FARFALLA La parola ai soci LA PAROLA AI SOCI di Elena Gallo Quando al Prowein, Giovanni Poggiali (Fèlsina) e Valeria Losi (Quercia- che ci siamo dati era quella di portare a ogni incontro una bottiglia dei gliemmo il nome del convegno: Il Classico della Berardenga. Il passo valle) si sono avvicinati e hanno cominciato a parlare di Berardenga, non sospettavano di poter arrivare in meno di un anno a un risultato nostri Chianti Classico. Alla riunione successiva eravamo in dieci, a Fèlsina. Questa riunione successivo fu la decisione della veste: un convegno solo per addetti ai lavori, giornalisti e autorità territoriali, tutto finanziato da noi, loca- AZIENDE PARTECIPANTI AL CONVEGNO oltre qualsiasi aspettativa. Il loro desiderio era forte, ma non aveva un preciso disegno, il loro intento era soprattutto di conoscersi. ha segnato il passo, perché è stato allora che abbiamo stabilito la data del 29 gennaio 2015 per il nostro convegno. Ebbene, incredibile, quella tion la Certosa di Pontignano. Eravamo in tutto ventotto aziende partecipanti: una fucina d idee in Bindi Sergardi, Borgo Scopeto, Canonica a Cerreto, Carpineta Fontalpino, Castell in Villa, Castello di Bossi, Alcuni mesi fa, a giugno, ci siamo incontrati proprio alla Certosa di Pon- data non è mai stata cambiata e l intento neanche: far conoscere i fermento. Il disegno era firmato da più mani. Castello di Selvole, Dievole, Fattoria di Corsignano, tignano. Dico proprio perché, questa splendida cornice che è la Certosa di Pontignano, nella sua evocativa e storica eloquenza, ha firmato la bozza di questa iniziativa. Eravamo in quattro: Giovanni, Valeria, Alessandra Casini (Bindi Sergardi) ed io, Elena Gallo (Fattoria di Corsignano). Mi ricordo, era una bella serata d estate, ammiravamo il giardino all italiana della Certosa e degustavamo i nostri vini. Sapevamo poco prodotti e l unicità della Berardenga. Di volta in volta ci incontravamo presso una o l altra azienda in un atmosfera di euforia goliardica. I nostri incontri erano contrassegnati da tanto entusiasmo, pietanze prelibate e i naturalmente i nostri vini. La bozza di progetto cominciava ad avere un disegno definito: c era chi si occupava di redigere l ordine del giorno, chi scriveva il resoconto, L aspetto eccezionale è che tutti i produttori davano quello che potevano sempre con un innegabile entusiasmo. Finalmente il 29 gennaio! Ci piace pensare che, nella suggestiva Certosa di Pontignano, i produttori del Chianti Classico di Castelnuovo Berardenga abbiano piantato un ceppo perché questo cresca e si invigorisca con l apporto di tutti. Quando Valeria Losi, nel suo discorso Fattoria di Petroio, Felsina, La Casaccia, La Lama, Lecci e Brocchi, Losi Querciavalle, Miscianello, Podere Le Trosce, Podere Scheggiolla, Poggio Bonelli, San Felice, Tenuta Cappellina, Tenuta Casuccio Tarletti, Tenuta di Monaciano, Tenuta di Arceno, Terra di Seta, Tolaini, Villa a Sesta, Villa di Geggiano l uno dell altro ma già incominciavamo a conoscerci. La prima regola chi avrebbe fatto cosa. Poi in pieno periodo di vendemmia, sce- introduttivo, ci ha ricordato che questa data non era un traguardo ma 26 27

LA PAROLA AI SOCI LA PAROLA AI SOCI una partenza, abbiamo capito quanto lungo e impervio poteva essere il nostro cammino. Quando però, sempre lei, ha citato suo bisnonno Tranquillo Losi, già viticoltore e mezzadro in questo comune prima delle guerre, dicendo che sarebbe stato orgoglioso perché a quel tempo già diceva a suo padre: O nini, vedrai che questi terreni così aridi e sassosi faranno la fortuna dei vignaioli, allora i nostri animi si sono riscaldati di entusiasmo. Giovanni Poggiali, in quanto unico consigliere del Consorzio Vino Chianti Classico nel comune di Castelnuovo Berardenga, ha evidenziato nel suo intervento, lo spirito giusto, la buona volontà nel lavorare meglio e insieme, atteggiamento che sempre più si intravede nei passi del Consorzio del Chianti Classico e così pure in quelli dei produttori vitivinicoli della Berardenga. L intento che volevamo raggiungere era quello di condividere il complesso di valori storici, economici, paesaggistici, vitivinicoli e antropologici di questa terra. Pensiamo orgogliosamente, anche se forse solo in parte, di esserci riusciti grazie al contributo di importanti ospiti che ci hanno reso più consapevoli delle nostre radici, della nostra storia e delle nostre risorse. Italo Moretti, storico dell architettura, ci ha ricordato che la storia della Berardenga è antica e ed è legata strettamente a Siena. Vista la forma ad ali dei confini, Leopoldo di Lorena ribattezzò la Berardenga La farfalla del Granducato. Questa porzione di campagna senese, per esser vicina alla città, si presenta come un area fortemente umanizzata, prodotto della mezzadria... Si tratta di quel paesaggio agrario definito come il più commovente che esista (F. Braudel). Ma già Ambrogio Lorenzetti lo aveva raffigurato in quell eccezionale documento di vita civile costituito dal Buon Governo, affrescato intorno al 1340 nel Palazzo Pubblico di Siena: La Bella Campagna Senese. Per questo ci onoriamo di essere il comune della Bella Campagna senese, La farfalla del Granducato, e il nostro vino, il Chianti Senese per eccellenza. Giovanni Brachetti Montorselli, vice presidente del Centro Studi Chiantigiani, ha evidenziato che i confini, se diventano muri, inaridiscono lo scambio e l interconnessione tra valori e culture, e che i prodotti delle terre della Berardenga si fortificano e si arricchiscono proprio nella loro diversità. Ha anche ricordato che noi non viviamo in un bicchiere di Chianti Classico ma, è il bicchiere che vive nella terra del Chianti. Alessandra Casini Bindi Sergardi ci ha rivelato la grande importanza della Viticoltura di questo territorio in termini di PIL, produttività e occupazione. Non parlano solo i numeri ma anche la qualità. Una riprova di impegno nella produzione di qualità è che il 90% dei viticoltori di Castelnuovo Berardenga sono sia produttori che imbottigliatori del loro prodotto: dunque i produttori credono nella qualità del loro vino. Se da una parte l estensione del territorio e le sue caratteristiche geografiche possono sembrare ad uno sguardo poco attento, disomogenee e penalizzanti, è risultato indubbio che queste stesse caratteristiche sono l innegabile ricchezza di Castelnuovo Berardenga. Così Maurizio Castelli, enologo, ha più volte evidenziato nel suo intervento. La grande risorsa di Castelnuovo è di avere tante ricchezze nascoste lì, in quella terra dura, a volte sassosa, ricca di galestro, calce e arenaria. Dopo il convegno, la degustazione dei nostri Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e Chianti Classico Gran Selezione si è svolta nelle stanze d epoca della Certosa. Dalle finestre si poteva apprezzare il giardino all italiana, e, se lo sguardo si spingeva oltre le mura di cinta, anche le delicate colline con sullo sfondo il profilo medioevale della città di Siena. Il paesaggio il più commovente che esista inevitabilmente ha evocato in tutti noi un forte e struggente legame con i nostri vini. Finalmente i principali protagonisti hanno avuto la meritata attenzione! Mi auguro che i nostri vini daranno una voce forte e chiara alla terra della Berardenga, la Bella Campagna Senese, questa magnifica farfalla in volo. 28 29

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