Attività del Centro Orticolo Campano. Area Tematica: Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili

Documenti analoghi
SPECIALE INNOVAZIONI PER LE COLTURE PROTETTE

Attività del Centro Orticolo Campano. Area Tematica: Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili

SAGGI VARIETALI SU RADICCHIO, CICORIA, PAN DI ZUCCHERO E INDIVIE NELLE AREE COLLINARI INTERNE DELLA CAMPANIA

SAN MARZANO, PACCIAMATURA CON TELI BIODEGRADABILI E FOTOSELETTIVI

Lattuga gentile confronto materiali pacciamanti 2014

TELI SEMITRASPARENTI prova di confronto tra materiali pacciamanti 2015

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS

Filiera cipolla bianca di Pompei Individuazione del fabbisogno di azoto in funzione del biotipo e della destinazione commerciale.

Saggio di cultivar di cavolfiore per il ciclo invernale nelle aree interne della Campania

IMPIEGO DELLA PACCIAMATURA CON FILM A BASE DI CELLULOSA PER LA LOTTA ALLE INFESTANTI DELLE COLTURE DI PIENO CAMPO E DI SERRA

I film plastici in agricoltura tra opportunità e criticità

IMPIEGHI DI MATERIALI BIODEGRADABILI PER L AGRICOLTURA IN LIGURIA

ASTRA Innovazione e Sviluppo Unità Operativa Mario Neri Imola

PROVA di FERTIRRIGAZIONE su POMODORO da INDUSTRIA - Anno 2008 Arsia Regione Toscana - Pavoni S.p.a. Caratteristiche della prova

RETE COLTURE ORTICOLE Sperimentazione orticola in Lombardia Cavolo verza 2011

Le plastiche biodegradabili in agricoltura

AGRICOLTURA protezione delle coltivazioni

Pacciamature biodegradabili: i riscontri dal campo Indagini e divulgazione in aziende dell Emilia Romagna nel 2013

Innovazione e Sviluppo nella Produzione dei Film per Agricoltura

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE

L agroindustria la sostenibilità ambientale. Foggia 02/12/2015

Esperienze di coltivazione di Sedum per il verde pensile estensivo

CAMEL s.r.l. - Via Torquato Tasso nº 43 - Alcamo (Trapani) Tel. : //

Confronto e selezione di portinnesti per l innesto di cocomero e peperone

Melone semiforzato prova di confronto materiali pacciamanti 2011

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA

ZUCCHINO SERRA. introduzione

ANALISI DEL TRIMESTRE INVERNALE AD UDINE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO

Prospettive della gestione fisica

Relazione finale Progetto PRIN

La crescita. FRI dipende: dalla superficie fogliare dall architettura fogliare

Cantus. Oidio e Botrite in un unica soluzione, a difesa della qualità

Questionario 1. Sono assegnati i seguenti dati

Esercitazioni di Statistica: ES.1.1

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO

Comune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > MAIS DOLCE

Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella

Area tematica Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili

Colture erbacee annuali e poliennali da energia

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME

Applicazione del vapore al suolo per la gestione delle infestanti

Produrre negli ultimi anni sta diventando sempre più difficile

MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO

Grena Srl, RELAZIONE FINALE. Titolo dello Studio

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLA COLTIVAZIONE DI SORGO DA BIOMASSA SULLA NUTRIZIONE AZOTATA DEL FRUMENTO

Cipolle: risultati finali di un biennio di prove varietali

ECODIAN SL: erogatore biodegradabile per il disorientamento di Spodoptera littoralis. Settembre 2016

Valutazione degli effetti della concimazione eseguita con Phenix e Auxym su Cabernet Sauvignon. A cura dell UFFICIO AGRONOMICO ITALPOLLINA SPA

PABIORFRU 1. Prestazioni professionali occasionali. Consulenze specialistiche

Confronto varietale di melone retato e gialletto in coltura protetta

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

Rete Colture Orticole Sperimentazione orticola in Lombardia LATTUGA 2013

Relazione finale: Confronto fra differenti strategie di fertirrigazione nel pomodoro da industria. Annata Az. Riccardo Bellosi (Savarna)

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

Gestione della fertilizzazione nel sistema colturale mais-loiessa (WP2)

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

MISURE DI SINTESI 54

Effetti del biochar sull uso di acque saline per la coltivazione di piante ornamentali in vaso

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia

Attività del Centro Orticolo Campano Area Tematica Messa a punto di Tecniche colturali ecosostenibili

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Il Compost da RSU può essere una alternativa per la fertilizzazione di colture da pieno campo?

L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali

Tecnici coinvolti: Michele Baudino*; Roberto Giordano*; Sandro Frati*; Marcella Dibraganze*; Cinzia Bosio* * Tecnico CReSO

Esperienze sull uso dei fertilizzanti a lento rilascio nel Basso Piave

Esempi di confronti grafici

Bollettino agrometeorologico regionale mensile Mese di aprile 2003

CALCOLO DELLA CONDUTTANZA TERMICA IN OPERA POLIPERLE

Pomice e Zeolite in miscela con Torba o fibra di Cocco: quali performance? Settembre 2016

Fig. 2: Cucurita maxima varietà Top gun portainnesto Zucca lagenaria

Workshop NutriVigna Strumenti e servizi innovativi per la nutrizione minerale di precisione del vigneto

CARATTERIZZAZIONE AGRONOMICA E TEST DI FITOTOSSICITA DI BIOCHAR OTTENUTI DA GASSIFICAZIONE PIROLITICA DA DIFFERENTI BIOMASSE VEGETALI

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE

IMPIEGHI DI MATERIALI BIODEGRADABILI PER L AGRICOLTURA IN LIGURIA

L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP

Test di laboratorio per la Verifica delle prestazioni Di un pavimento riscaldato Sopraelevato Tecnicomfort

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO

La pacciamatura. - Premessa

Scegliere e regolare le macchine per una corretta distribuzione in campo

NORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in "Norme Generali - Capitolo 3".

CABRIO WG Nuovo fungicida a base di Pyraclostrobin, per la protezione delle colture frutticole

RADICCHIO ROSSO DI CHIOGGIA 2013 INTRODUZIONE Il radicchio, a livello nazionale, ha interessato una superficie di circa di ha fino al 2011 per

PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

La tecnica di coltivazione dell ASPARAGO in Italia. Marco_09

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > Rucola pieno campo

Sorgo da combustione in prova per una centrale in Lombardia

Confronto tra suolo degradato e suolo ricostituito per la produzione di pomodoro

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

Programma'di'Azione'Nazionale'per'l Agricoltura'Biologica'e'i'Prodotti'Biologici' per'gli'anni'2008'e'2009' 'Azione'2.2.'

Vincenzo Lapietra Paolo Paciello. Soil Health and Crop Nutrient Management Bari, 14/11/2013

Promozione e difesa della rinnovazione naturale di farnia

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

Sono stati effettuati in totale 5 trattamenti alle seguenti date: 6/6, 13/6, 19/6, 1/7 e 9/7, con un quantitativo pari a 500L/ha.

Transcript:

Attività 2013-2014 del Centro Orticolo Campano Area Tematica: Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili 2.3.1 - Introduzione di film innovativi (biodegradabili e foto-selettivi) per la pacciamatura del suolo su lattuga in coltura protetta Risultati delle prove condotte dal CRA-CAT Responsabile della prova: CTER dr. Eugenio Cozzolino (eugenio.cozzolino@entecra.it) Altro personale coinvolto: CTER p.a. Vincenzo Leone Per la pacciamatura sono oggi disponibili film fotoselettivi in polietilene e teli biodegradabili ottenuti da polimeri vegetali come amido e cellulosa. I film fotoselettivi dovrebbero consentire una regolazione della temperatura della rizosfera: Il Brown, il Green e il Red mediante la trasparenza alla componente IR della radiazione solare, lo Yellow al contrario mediante la capacità di rifletterla. I teli biodegradabili, che possono essere incorporati nel suolo a fine coltura, consentono di evitare gli oneri di recupero e smaltimento necessari per i teli in polietilene e sono inoltre incentivati dalla OCM nazionale ortofrutta per motivi ecologici. Per contribuire a verificare gli eventuali vantaggi dei nuovi film pacciamanti rispetto al film nero "tradizionale" abbiamo condotto nell ambito del programma di attività 2013-2014 del Centro Orticolo Campano un saggio di pacciamatura in coltura protetta con due tipi di lattuga, cappuccina (cultivar Penelope RZ) e foglia di quercia a foglia verde (cultivar Kimpo RZ), del quale riportiamo qui una sintesi dei risultati. Con la pacciamatura sono stati rilevati consistenti incrementi di produzione commerciabile per tutti i teli di nuovo tipo, in media tra 10,2 t/ha (+38%) con Sumus e 15 t/ha (+56%) con MB12 per il tipo foglia di quercia, tra 7,8 t/ha (+18%) con Yellow e 18,4 t/ha (+42%) con Brown per il tipo cappuccina, più pesante (figura 1). L'incremento di produzione è da attribuire in gran parte a un maggior contenuto di acqua dei cespi, perché la pacciamatura ha favorito l'espansione dei tessuti vegetali, cui non ha corrisposto un aumento proporzionale degli assimilati, con conseguente sensibile riduzione del tenore di sostanza secca, in media del 19% per la foglia di quercia e del 27% per la cappuccina, con differenze tra i teli più accentuate per quest'ultima. I teli Green, Sumus e Yellow, insieme con il PE comune in coda alla graduatoria di produzione, sono quelli che hanno fatto rilevare le riduzioni minori nel tenore di sostanza secca. La pacciamatura non ha pertanto fatto aumentare la biomassa secca, anzi per i teli Ldpe, Ecovio e MB12 si sono rilevate non trascurabili riduzioni, anche se ha avuto un effetto positivo sulla quota di

biomassa utilizzabile (indice di raccolta), soprattutto per la foglia di quercia. L'effetto della pacciamatura sull'indice di qualità considerato è risultato negativo per la foglia di quercia, in particolare con i teli Yellow (- 38 punti), Ldpe (- 37 punti) e Brown (- 31 punti), e prevalentemente negativo per la cappuccina, particolarmente con Ecovio (- 30 punti), Ldpe (- 26 punti), Brown (- 21 punti) e Green (- 20 punti, con la notevole eccezione del telo MB15 (+38 punti) e in misura minore dello Yellow (+5 punti). Figura 1. Stime per alcuni indici di risposta di due tipi di lattuga alla pacciamatura con nove tipi di teli pacciamanti, con intervalli di confidenza al 68% e 95%. L'etichetta nudo indica il testimone non pacciamato. Nella figura 2 sono rappresentati i profili termici relativi al periodo gennaio- febbraio 2014, comprendente la fase finale della coltura. Il regime termico dell'aria del tunnel nel periodo è stato sostanzialmente stazionario, con variazioni tra 5 e 15 C durante la notte, eccetto due cadute a valori prossimi allo zero solo nella prima e nell'ultima settimana di gennaio, e tra 10 e 20 C durante il giorno, ma con frequenti punte oltre i 20 C e in qualche giorno intorno ai 30 C. A livello del suolo nudo le variazioni sono state ovviamente molto più

contenute: la temperatura a 10 cm di profondità è oscillata da un giorno all'altro intorno ai 10 C di notte, salendo di circa due gradi in pieno giorno, nel mese di gennaio, mentre tendeva a oscillare intorno ai 12 gradi sia di giorno che di notte nel mese di febbraio. I teli Brown, Green, Ldpe, Ecovio MB15 e Sumus hanno mostrato un effetto simile, ma di intensità decrescente nell'ordine, con differenze di temperatura positive, tra valori minimi di non oltre 0,3 C in pieno giorno e valori massimi di 0,3-0,7 C poco prima dell'alba. Anche i teli MB12, Red e Yellow hanno mostrato effetti simili, ma con differenze positive che culminavano nelle ore più calde del giorno e si attenuavano di notte, diventando anzi negative per il telo Yellow. Figura 2. Profilo orario (smussato) della temperatura dell'aria in gennaio e febbraio nel tunnel con il saggio di pacciamatura (in alto), profilo orario giornaliero della temperatura dell'aria e del suolo (a 10 cm di profondità) per lo stesso periodo (in basso a sinistra) e differenze medie del profilo orario giornaliero di temperatura del suolo per il pacciamato con nove tipi di teli pacciamanti (in basso a destra). I nuovi tipi di teli pacciamanti biodegradabili MaterBi ed Ecovio e i polietilenici fotoselettivi Red, Brown e Green sono risultati vantaggiosi e superiori al fotoselettivo Yellow, al comune Ldpe e al biodegradabile sperimentale Sumus per la pacciamatura della lattuga.

Il saggio è stato condotto nell'autunno- inverno 2013-2014 nell'azienda agricola di Viscusi Bruno in contrada Fenile di Sant'Agata dei Goti(BN), su un terreno argilloso- sabbioso di discreta fertilità. I trattamenti di pacciamatura comprendevano otto teli di nuovo tipo, un telo polietilenico ordinario (testimone trattato) e un testimone non pacciamato: 1) telo polietilenico fotoselettivo da 25 μm Yellow MulchMore della GINEGAR- POLYEUR srl; 2) telo polietilenico fotoselettivo da 25 μm Red MulchMore della Ginegar- Polyeur srl; 3) telo polietilenico fotoselettivo da 25 μm Brown MulchMore della Ginegar- Polyeur srl; 4) telo polietilenico fotoselettivo da 50 μm Green della PATI SpA; 5) telo biodegradabile Mater- Bi da 12 μm della NOVAMONT SpA (MB12); 6) telo biodegradabile Mater- Bi da 15 μm della NOVAMONT SpA (MB15); 7) telo biodegradabile Ecovio F Mulch da 12 μm della BASF CHEMICAL CO.; 8) telo biodegradabile (prototipo in fase di sviluppo) Sumus della SUMUS ITALIA srl in carta riciclata; 9) telo polietilenico comune Ldpe da 50 μm, come testimone trattato; 10) testimone non pacciamato. I trattamenti sono stati applicati a parcelle di 10 mq e replicati due volte in un disegno a blocchi. I teli sono stati sistemati poco prima del trapianto, eseguito il 16 novembre con due tipi di lattuga, cappuccina (cultivar Penelope RZ) e foglia di quercia a foglia verde (cultivar Kimpo RZ), in file binate con densità di 11400 piante per ettaro. La coltura è stata concimata con 50 kg/ha di fosforo e azoto alla preparazione del terreno e con 50 kg/ha di azoto in copertura per fertirrigazione, mediante impianto fisso sotto pacciamatura con ala gocciolante leggera T- Tape. Le infestanti nelle interfile sono state controllate con due interventi di sarchiatura e la difesa fitosanitaria è stata condotta secondo le linee guida dei servizi tecnici per l'agricoltura della Regione Campania (SESIRCA, 2013). Nel mese di gennaio e febbraio 2014 sono state rilevate a intervalli di un'ora le temperature del suolo a 10 cm di profondità in una replica con sensori PT100 e miniregistratori FT- 102 di ECONORMA. La produzione è stata stimata su campioni parcellari di 10 piante raccolte al centro delle parcelle allo stadio ottimo di maturazione, tra il 16 e il 26 febbraio. I cespi sono stati mondati per determinare la produzione commerciabile e un campione

rappresentativo è stato impiegato per rilevare il diametro e altezza del cespo, l'altezza dello scapo, i parametri colorimetrici CIELab con colorimetro a riflettanza MINOLTA (Chromameter CR- 200), la sostanza secca per essiccazione a 70 C. Un indice di qualità è stato sintetizzato come rapporto tra la somma di luminosità CIELab, cromaticità CIELab e percentuale di sostanza secca e la somma di tinta CIELab, lunghezza dello scapo e percentuale di scarto, dopo normalizzazione in scala 0:1 dei valori osservati. Campioni di distribuzioni predittive per gli indici di risposta in funzione dei trattamenti di pacciamatura sono stati ottenuti mediante il software jags (Plummer, 2003) in ambiente R (R Core Team, 2013) e funzioni del pacchetto R2jags (Yu- Sung e Masanao, 2013); le stime sono state sintetizzate graficamente con il pacchetto ggplot2 (Wickham, 2009) nello stesso ambiente.